Cito la domanda e ti do la risposta
D. Se aveva il cancro perchè non ha mai fatto la chemio?
R. Negli anni 70 avere il cancro voleva dire morire!!!!
E' proprio negli anni fine 60/inizio '70 che si inizia a sentir parlare di cancro definito "il male del secolo". La chemioterapia non veniva applicata su tutti, come si fa oggi, e gli effetti collaterali erano ancora più disastrosi di oggi, essendo bombe per il corpo: a parte il male fisico dopo ogni "seduta" (vomito, dolore, ecc. ecc) era inevitabile caduta dei capelli e dei denti, debilitazione del corpo, febbre e tanto altro. Il tutto con un grande punto interrogati sulla guarigione!!!
Oggi si sono fatti grandi progressi, grazie a ben 30 anni di ricerche, ma non si è certo trovata la SOLUZIONE CHE PORTA ALLA SICURA GUARIGIONE
?
D. Perchè non l'ha comunicato?
R. Cosa ne avrebbe ricavato? Pietismo o guarigione? Io credo solo pietismo
Se leggi quello che ha detto Kathy Westmoreland, capisci che era lungi da lui la volontà di suscitare il pietismo e l'imbarazzo di nessuno!
D. Perchè non venne mai menzionato?
R. Perchè in quegli anni dire che avevi il cancro era come parlare di un appestato o di un lebbroso, quasi da contagio. Il malato di cancro praticamente si isolava in casa anche perchè gli effetti psicologici della rivelazione, nemmeno oggi sono un sospiro di sollievo
?
Oggi se ne parla e anche si spera nella guarigione. Al tempo e fino a pochissimi anni fa, il cancro era chiamato "
il male oscuro" o "
il brutto male" o
"quel male là" senza aver nemmeno il coraggio di nominarlo, perchè trovarselo in corpo, significava essere spacciato!!!!!!!!!!!!
Capisco Vernon e Priscilla che non ne abbiano mai voluto rivelarlo o parlarne, dopo la sua morte, perchè era come inserirlo nella casella degli appestati oltre che danneggiare Lisa Marie, visto il continuo sciacallaggio
massmedico sulla bambina, sull'adolescente e sull'attuale donna
Spero di aver spiegato bene il tutto e spero che questi chiarimenti, ancora una volta, possano far guardare ad Elvis, con immensa tenerezza e comprensione, in quanto persona emotivamente fragile e, quindi, a rischio di determinati errori e la cui sensibilità, la sua paura del dolore fisico, la sua paura per lo strascico genetico e in fondo la sua paura della vita e della morte, lo hanno portato a non capire quale fosse il confine tra, il bene e il male, e tra la vita e la morte.