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Vecchio 29-01-2011, 09:09
Ariadne Ariadne Non in Linea
Elvis Big Fans
Utente Gold
 
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Predefinito Re: Gli stati d'animo di Elvis

Priscilla in un'occasione ha detto: «Quando eri con Elvis vivevi la vita di Elvis. Non avevi davvero una vita. Ogni problema che aveva lui era un tuo problema… Quando lui era frustrato, eri frustrato anche tu. E quando era giù di morale, tu eri giù di morale. Non so come chiunque abbia potuto stargli dietro ed uscirne sano». In un ambiente chiuso come quello che circondava il cantante, in cui ciascun membro del gruppo viveva in perfetta simbiosi con gli altri, rischi simili erano inevitabili. Ciò che invece poteva essere evitato, forse, era che la depressione prendesse il sopravvento, cercando di curarne le cause alla radice. Ma non sappiamo se ciò è stato tentato da coloro che gli erano vicini e in quale misura. Sta di fatto, che per Elvis i momenti di sconforto e di chiusura in se stesso aumentarono sempre di più nel corso degli anni, a mano a mano che si acuiva il suo senso di solitudine e che si faceva strada in lui la consapevolezza di essere un incompreso. A un certo punto, la situazione deve essergli sembrata addirittura insostenibile se è arrivato a scrivere in una lettera, a quanto pare autentica, indirizzata al suo detective privato poco prima di morire: “Sono stanco, malato e nauseato della mia vita. Ho bisogno di un lungo riposo. La mia esistenza è un casino. Non fosse per le mie preghiere, penso che la mia vita sarebbe già finita da tempo. La mia volontà non esiste quasi più”.
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