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Vecchio 29-12-2010, 14:03
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Predefinito Re: Intervista al Dr. Nick - 2010

D: Hai mai parlato con lui di questo?
GN:
Sicuramente ho parlato con lui per farmi dire quali farmaci stava prendendo tramite altri medici. Ero preoccupato per l'interazione tra un farmaco e l'altro. Nel libro parlo di quanto difficoltoso fosse curare Elvis - e anche altri pazienti - durante gli anni 70, in cui c'era un boom di farmaci/droga. Purtroppo noi medici non eravamo del tutto consapevoli degli effetti collaterali provocati dall'uso di alcuni farmaci che venivano prescritti a quel tempo.

D: Negli anni 76/77 Elvis era in evidente pessima forma sia fisicamente che psicologicamente. Come medico, quali erano le tue preoccupazioni riguardo la sua salute?
GN:
Non so cosa tu abbia letto precedentemente e su cosa tu stia basando queste tue dichiarazioni. Le persone che tentano di spiegare la sua morte improvvisa hanno grossolonamente esagerato nel descrivere le sue condizioni fisiche e psicologiche negli ultimi mesi della sua vita. Le mie preoccupazioni erano principalmente per le condizioni del suo colon. Purtroppo non avevo modo per capire quanto grave fosse questo problema perchè non avevamo degli esami specifici che potessero darci nozioni sul reale stato di salute a riguardo.

D: Hai preso in considerazione che potesse morire?
GN:
Non avevo nessuna prova del fatto che potesse rischiare di morire. Presumo tu stia alludendo alle chiacchiere sul fatto che Elvis fosse tossicodipendente...

D: E' stato detto molto sul fatto che nel 1977 tu abbia prescritto oltre 10.000 dosi di farmaci per Elvis...
GN:
La quantità di farmaci che ho prescritto per Elvis e il modo in cui sono stati prescritti è spiegato nel mio libro per tutti quelli che continuano ad essere turbati da questo discorso. E' una semplicissima spiegazione: le prescrizioni venivano fatte a nome di Elvis, ma erano per tutto l'entourage, la sua band, il personale di produzione, di cui mi occupavo quando eravamo in tour, in modo che Elvis potesse pagare per tutti i suoi dipendenti. I farmaci non erano solamente per Elvis.

D: Si sa quante dosi di farmaci Elvis aveva in suo possesso al momento della sua morte?
GN:
Nessuno, che io sappia! Elvis non aveva accesso ai farmaci che gli prescrivevo. I farmaci gli venivano dati in base alle necessità del momento. Le dosi erano contenute in buste, che gli venvano consegnate ad orari precisi. Anche questo è spiegato nel mio libro.

D: Al momento della sua morte, quali erano i suoi principali problemi di salute?
GN:
Problemi intestinali dovuti ad un colon ammalato, ipertensione, diabete in forma non grave, sindrome di Reiter, che include glaucoma, artrite, problemi muscolari, problemi urinari; emicrania e allergie che comportavano sinusite e problemi alla gola. C'era inoltre una deficienza surrenale provocata dal trattamento di agopuntura del 1973. Malgrado il suo peso contribuisse alla difficoltà di controllare l'ipertensione e il diabete, il suo peso non è quello che propriamente si può chiamare obesità. Credo che le persone si renderanno conto di quanta esagerazione c'è stata nel parlare del suo peso e della sua alimentazione quando nel mio libro vedranno le fotografie scattate nel corso degli anni, fino al suo ultimo concerto. C'era poi il problema dell'insonnia e penso che la sua incapacità di dormire abbia influito sulla sua salute in molti modi. Il corpo ha bisogno di dormire.

D: Sono state fatte molte dichiarazioni sulle condizioni di Elvis al momento della sua morte. Alcune persone vicine a lui hanno dichiarato che era affetto da cancro alle ossa. Elvis era stato colpito da questo male?
GN:
La teoria del cancro alle ossa venne messa in circolazione da un medico del gruppo che ha eseguito l'autopsia, il quale pensava ci fossero segni di cancro alle ossa. Dopo aver eseguito ulteriori accertamenti, è stato escluso che fosse così.

D: Il dibattito sulle cause della morte di Elvis prosegue da oltre 30 anni. Aritmia cardiaca o sovradosaggio di farmaci?
GN:
Sovradosaggio di farmaci è una conclusione ridicola a cui sono arrivati alcuni patologi che non erano in grado di determinare le cause della morte. Spero che i medici che sono stati intervistati per il mio libro mettano fine a queste chiacchiere.

D: Pensi che una grande ingestione di farmaci da parte di Elvis abbia contribuito alla sua morte?
GN:
No. La quantità di farmaci presi da Elvis non ha niente a che fare con la sua morte. Quello che stava prendendo era appropriato a livello medico e non poteva portare a complicazion che potessero causare la morte. Come può la gente credere ancora a queste fesserie dopo oltre 30 anni?!

D: Con quello che viene chiamato "senno di poi", c'è qualcosa di diverso che avresti potuto fare nel curare Elvis?
GN:
Sono state ipotizzate differenti procedure su Elvis, ma non erano accettabili a livello medico nel 1975, quindi nessun medico si sarebbe azzardato a metterle in pratica. Per oltre 30 anni ho studiato sul megacolon e sulle malattie ereditarie che hanno tormentato Elvis per tutta la sua vita e l'hanno portato alla sua morte prematura. Gli specialisti con cui ho parlato, mi hanno assicurato che è stato fatto tutto il possibile che si poteva fare con i mezzi disponibili a quel tempo.

D: Sempre con il senno di poi, pensi che la morte di Elvis poteva essere evitata? Se sì, come?
GN:
La morte di Elvis non poteva essere evitata nel 1977. Come ha detto uno dei medici intervistati per il mio libro: "Era una bomba ad orologeria ambulante". Oggi come oggi esiste una procedura per correggere una patologia del colon come quella di Elvis. Spero che le persone che soffrono dello stesso disturbo, si rendano conto che non devono vivere nelle stesse condizioni e cerchino aiuto. Anche questa è una delle ragioni per cui ho voluto scrivere questo libro.

D: Dalla morte di Elvis ci sono stati momenti in cui hai avuto paura per la tua vita. Raccontaci di questi momenti, incluso l'episodio dell'incidente al Liberty Bowl del 1977.
GN:
Non considero l'incidente al Liberty Bowl una seria minaccia. Non ne ho parlato nemmeno nel mio libro. Non ho nemmeno mai avuto paura per la mia vita, ma ero preoccupato che qualcosa potesse succedere alla mia famiglia.

D: Nel 1995 il Tennessee Medical Board ti ha tolto la licenza medica. Per quale motivo pensi l'abbiano fatto?
GN:
I media non si sono mai arresi dal provare che Elvis fosse un tossicodipendente e io ne fossi responsabile. Dopo il programma tv "The Elvis Cover-Up", iniziarono ad uscire libri con sempre più pesanti dichiarazioni riguardo un'overdose. Poi i produttori di quel programma scrissero un libro che, sostanzialmente, mi accusava di aver ucciso Elvis per guadagno personale. Ridicolo! Comunque...penso che il Tennessee Medical Board mi vedesse come un problema - ossia cattiva pubblicità - e fosse stufo di aver a che fare con accuse contro di me, così decise di mettere fine a tutto con quella decisione.

D: Come hai gestito uno dei periodi peggiori - se non il peggiore in assoluto - della tua vita?
GN:
Ho pregato tanto e ho deciso di scoprire tutto quello che potevo sulla causa della morte di Elvis. Poi mi sono ripromesso di fare visita ogni giorni ad alcuni dei miei pazienti, in modo che non si sentissero abbandonati e potessi anche io sviare la mente da quello che stava succedendo.

D: Come è cambiata la tua vita dal 1995?
GN:
Non vado in uno studio per visitare i miei pazienti, quindi ho più tempo per stare a casa. Mi è sempre interessata la ricerca, così ho studiato molto. Cerco modi per aiutare le persone, consultandomi con altri specialisti e indirizzandole dove possono trovare aiuto.

D: Un lato pericoloso della nostra cultura contemporanea consiste nel fatto che i media nutrono il pubblico con sensazionalismo, tralasciando spesso la verità. In questo contesto, le persone diventano oggetti da attaccare senza riguardo. Quanto ti sei sentito dato in pasto ai media a favore di questo sensazionalismo?
GN:
Sia io che Elvis siamo stati sacrificati dai media per aumentare le vendite. Questo è il loro modo di agire. Quello che mi innervosisce è che le persone non hanno ancora compreso il modo in cui i media hanno agito e continuano ad agire. Quando vivi una vita famosa, sei un bersaglio appetibile. Odio gli attacchi più per la mia famiglia che per me stesso; la mia famiglia non c'entra nulla. Questo è un altro motivo per cui ho voluto raccontare la mia storia..per i miei nipoti, anche se a nessuno probabilmente interessa il mio punto di vista.

D: Quanto ti sei sentito accusato dai fans?
GN:
La maggior parte dei fans che ho conosciuto volevano sapere tutto quello che potevano su Elvis e hanno apprezzato quello che venivano a sapere. Non mi sono mai sentito trattato male dai fans. Loro sono brave persone che cercano disperatamente delle risposte. Ci sono alcune persone che cercano di mettersi in mostra dicendo ogni sorta di male su Elvis e su di me.

D: Tra le critiche che hai ricevuto negli ultimi 30 anni, ci sono state anche persone che hanno dato supporto a te e ai tuoi sforzi per aiutare Elvis. Ad esempio: Marty Lacker, Myrna Smith, Larry Geller, l'infermiera di Elvis - Marian Cocke, il cugino di Elvis - Bily Smith. Quanto è stato importante questo supporto per te?
GN:
C'è un gruppo che apprezza chiunque si dia da fare per il bene di Elvis. Sono grato per il fatto che continuino su questa strada e facciano la differenza.

D:Cosa pensi dei fans che credono che Elvis abbia messo in scena la sua morte nel 1977?
GN:
Alcune persone crederanno a qualsiasi cosa. Altri vogliono credere che Elvis potrebbe essere ancora vivo, che possa sfuggire alla morte come Superman. Personalmente non conosco nessun fan che prenda seriamente in considerazione questa ipotesi.

D: Cosa fa adesso il Dr. Nick?
GN:
Spero che la mia salute mi permetta di parlare con i fans della mia storia. Mi piacerebbe trascorrere del tempo con loro e condividere altri ricordi di Elvis che non ho potuto includere nel libro.

D: C'è qualcos'altro che vorresti dire?
GN:
Sì. Vorrei ringraziare per avermi dato la possibilità di incoraggiare i fans a leggere questo libro con la mente aperta per avere una nuova prospettiva su Elvis, sul modo in cui ha vissuto, è morto e su tutto quello che ci ha lasciato.




LISA
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