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Vecchio 16-08-2008, 06:06
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Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: 16/08/1977 - Le Reazioni

VERNON PRESELY - intervista del 1978

Sulla morte di Elvis, anche per me, ci sono tante domande in sospeso e per le quali vorrei una risposta.
Domande come:da quanto tempo era disteso a terra, prima che venisse scoperto?
Perché nessuno a Graceland si è preoccupato di sapere dove fosse e come si sentisse?
Ecco due domande per le quali esigo una risposta. So che, la notte prima della sua morte, aveva sofferto di insonnia e che aveva giocato a racquetball fino alle 4 – 5 del mattino. Cosa è successo allora? Vorrei saperlo.
Joe Esposito, un membro dell’equipe di Elvis, era con me in ufficio quando ricevette la telefonata da casa e mi disse che doveva andarsene immediatamente.
Io continuai a fare il mio lavoro fino a che non suonò nuovamente il telefono.
Patsy, la nostra segretaria mi disse “Ė Joe, ha uno strano tono di voce”
Presi la linea e Joe mi disse “Mr. Presley, Venga subito, Elvis non respira più”
Ero malato da tempo, così Patsy dovette accompagnarmi fino alla casa.
Nel momento i cui vidi Elvis, capii che era morto.
Su quello che è successo in seguito, nella mia mente c’è confusione.
Alcuni erano increduli e il mio dolore era talmente grande e immenso che, certe volte, riuscivo a malapena a capire cosa stesse succedendo.

Ad esempio, non mi sono nemmeno preoccupato della sicurezza.
Mai avrei creduto possibile, che uno dei cugini di Elvis sarebbe stato capace di fargli una foto nella bara e venderla ad un giornale per fare sensazionalismo.
Allo stesso modo, quando incontrai Caroline Kennedy, non avrei mai immaginato che avrebbe assistito al funerale, solo per poi raccontare come è andata. Inoltre, quando ci siamo incontrati, non sapevo nemmeno chi fosse. Ero con mia madre e mia sorella, quando Priscilla entrò con qualcuno che presentò come Caroline Kennedy.
Ricordavo la figlia del Presidente Kennedy, come di una bambina piccola, per cui mi fu difficile fare l’associazione.
Quando se ne andò, qualcuno disse “Era la figlia del Presidente Kennedy” e pensai: “Avrà pensato che sono completamente pazzo da non sapere chi è”. A quel punto uscii e la rincontrai. Le dissi che era un onore per noi, averla a Graceland e che era la benvenuta. In seguito Priscilla mi disse che Caroline voleva vedere la stanza dei trofei di Elvis. Le dissi che non era possibile fargliela vedere in quel momento, ma se si fosse fermata fino all’indomani dei funerali, l’avrei fatto. Per quanto ne so, Caroline non si fermò.
Io ero sottosopra per lo shock e per il fatto che stavo male, così non ho né visto né riconosciuto un sacco di celebrità che vennero ad assistere alla tumulazione. Ricordo che ho abbracciato Ann Margret e abbiamo pianto assieme, ma Roger Smith, suo marito, non l’ho nemmeno visto, anche se non era lontano.
Mi sento confortato dalla certezza che mio figlio è stato un dono di Dio e che la sua vita, è stata costantemente nelle mani di Dio.
Da un lato, avrei voluto che avesse vissuto per sempre, ma, dall’altro, so che la sua morte improvvisa, come la sua vita, facevano parte dei piani di Dio.
E ringrazio Dio di avermi dato un figlio così.


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LA MEMPHIS MAFIA


JOE ESPOSITO


E’ stata Ginger Alden, la sua fidanzata, a trovarlo e ci ha chiamato. Io ero al piano di sotto, Al Strada, il ragazzo che organizzava il suo guardaroba, era di sotto. Al è salito al piano superiore e mi ha chiamato immediatamente. Sono salito di corsa ed Elvis era riverso sul pavimento del bagno. Gli ho dato un’occhiata veloce e l’ho girato e mi sono reso conto che era morto. Ho chiamato l’ambulanza. Quando è arrivata sono saltato sull’ambulanza e Charlie Hodge ed io l’abbiamo accompagnato all’ospedale, insieme al Dr. Nick. 30 minuti dopo il nostro arrivo, ci hanno detto che era morto.
Ho chiamato il Dr. Nick dopo aver chiamato l’ambulanza, per raccontargli cosa è successo e lui è arrivato. Quella fottuta ambulanza ci ha messo 20 minuti ad arrivare, il che è stata una cosa ridicola. Noi l’abbiamo caricato sull’ambulanza e il Dr. Nick è venuto dietro con la sua macchina.

C’è chi ha raccontato che Elvis stava leggendo un libro porno e non è assolutamente vero. In ogni caso, l’ho girato, l’ho toccato e ho capito che era morto. L’ho capito subito. Ho preso subito il telefono. C’era un telefono alla destra del bagno e ho chiamato l’ambulanza. Quando è arrivata l’ambulanza, sono salito nell’ambulanza con lui. Con me è venuto Charlie Hodge ed è arrivato anche il Dr. Nick. Siamo andati all’ospedale e l’hanno portato in sala di rianimazione. Noi siamo andati con lui
Io lo sapevo che era morto, perché era freddo, ma speravo che non fosse così.
Il cuore si è fermato. Tutto qui. Si è fermato! Nessun dolore, semplicemente si è fermato! Hanno detto che era collegato alle droghe, ma io penso che fosse più collegato ai suoi problemi di salute. Non mangiava in modo sano. Oscillazioni di peso, aveva il cuore ingrandito, soffriva di pressione alta. La gente non si è mai resa conto di questo. Inoltre non c’era solo questo. Se osservi sua famiglia, da parte di sua madre, tutti sono morti giovani. Sono stati tutti dipendenti da qualcosa. Una coppia di cugini è morta di overdose e sua madre beveva molto. Perciò il gene da parte di madre non era cattivo.
Prendeva farmaci per la pressione alta, poi per il glaucoma che aveva ad un occhio. Poi aveva alcuni problemi all’intestino. Nessuno ne parla. Ecco perché prendeva tanti farmaci. Ma tutti questi farmaci non lo aiutavano, perché Elvis era il tipo che riteneva che 2 pillole fossero meglio di una. Ma non funziona così.
Suo padre Vernon ha voluto che la salma di Elvis venisse esposta per essere sicuro che tutti potessero salutare Elvis. Sono venuti migliaia di fans.

Per un periodo, non riuscii ad accettare che fosse morto. Avevo un blocco mentale. Era dura. Lui era ……. Eravamo molto, molto amici e abbiamo passato tanto tempo insieme e io lo considero ancora il mio migliore amico.
Ho perso qualcuno talmente caro, con cui ho vissuto molto tempo e le nostre vite sono state unite………. Ecco io pensavo continuamente che la mia vita fosse finita, in quel momento.

SONNY WEST

Mi trovavo in California con mia moglie e volevo comprare un cavallo.
Il 16 agosto 1977 mi alzai e avevo degli appuntamenti per due interviste. Il tempo sembrava mettersi al bello e non pensavo potesse piovere.
Avevo fatto un’intervista telefonica con una radio del Canada, durante la quale uno dei ragazzi mi chiese “Cosa diresti se un giorno tu leggessi su un giornale che Elvis è morto?”.
Risposi: ”Dio ti prego no!! Non sapevamo ancora che Elvis era già morto e nemmeno lui lo sapeva. Elvis non era ancora stato trovato o quantomeno non era ancora stato dato l’annuncio. Probabilmente nel momento in cui stavamo parlando, Elvis era ancora riverso sul pavimento. Così dissi che non ne sarei rimasto sorpreso perché avevo parlato con Al Strada e mi aveva detto che Elvis non stava bene.
Dopo l’intervista riagganciai il telefono e con mia moglie mi avviai per ritirare il cavallo.
Il ragazzo che me lo vendeva mi venne incontro e mi disse: “Hai sentito?” Lo guardai e dissi “Elvis è morto!” “Sì!”
Caddi sulle ginocchia e dissi solo “Perché? Perché?”
L’uomo mi disse “Mi dispiace, non immaginavo che ti avrebbe fatto questo effetto”
Io non riuscivo a parlare e mia moglie spiegò che era più di un amico.
A quel punto mi alzai e me ne andai per conto mio, da solo.
Andai verso il recinto e urlai, colpendo e rompendo il recinto in legno. Decisi che dovevo andarmene da lì, subito.
Judy mi abbracciò e entrammo nel camion. Senza nemmeno salutare, misi in moto e partii verso casa.
Il telefono squillava in continuazione e rispondeva sempre Judy, perché io non ce la facevo a parlare con nessuno.
Una delle chiamate era di Red e Pat. Chiesi loro di venire da me. Entrambi piangevamo al telefono. Red arrivò e ci abbracciammo, singhiozzando e dicendo “Elvis se n’è andato!”.
Ero distrutto. Per me era come un fratello.

RED WEST


Il 16 agosto 1977 ero nel bel mezzo di un episodio di “Black Sheep Squadron” che si chiamava “200 Pound Gorilla”. Era mattina presto e con Robert Conrad e uno stunt coordinator stavamo provando una scena, quando arrivò Chuck correndo e disse: “Credo di aver sentito alla radio che Elvis è morto”.
Robert Conrad era diventato amico di Elvis e, molte volte, avevamo chiacchierato insieme su quanto gli stava succedendo.
Mia moglie e i miei due figli arrivarono piangendo e non ci importò un fico secco di continuare quel giorno o di continuare il resto dell’episodio.

SAM THOMPSON


Sapevo che qualcosa non funzionava e cercai di dirglielo…. Ma lui non voleva ascoltare…. Lui pensava di essere ammalato davvero, e che se c’era una prescrizione medica le cure avrebbero funzionato … Elvis pensava di aver bisogno delle medicine che prendeva… Penso che sia arrivato al punto di pensare che ne aveva bisogno in maggiori quantità.…. Questo fu l’inizio della fine.
Il 16 agosto, stavo camminando a Graceland ed ero là quando il Dr. Nick ritornò dal pronto soccorso e disse a Vernon che Elvis era morto.
Lisa corse in camera di sua nonna e chiamò Linda, mia sorella.
Quel giorno avrei dovuto riportare Lisa Marie da sua madre e poi saremmo partiti per il tour, iniziando da Portland, ME.
Dick Grob andò all’ospedale, mentre io, invece rimasi a Graceland per organizzare la sicurezza.
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