Discussione: Una giornata a Tupelo
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Vecchio 15-03-2011, 10:33
Ariadne Ariadne Non in Linea
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Predefinito Re: Una giornata a Tupelo

Nella piazzetta dedicata ad Elvis c’è una fontana in cui sono indicati, anno per anno, alcuni dei momenti più significativi della sua esistenza terrena. C’è ovviamente il riferimento al suo matrimonio, alla nascita della figlia e ai suoi successi come cantante. Tutte cose fondamentali, ma a nostro avviso un po’ scontate. La vita di un uomo non si può spiegare limitandosi a citare gli avvenimenti esteriori che l’hanno caratterizzata. E’ come se di un medico si dicesse solo: «Si è laureato a…Ha esercitato nell’ospedale di…..Ha ricevuto questo riconoscimento….E’ andato in pensione il….». No, troppo riduttivo. Se lui stesso potesse raccontarci la sua storia, sceglierebbe altre cose da dire, come per esempio: «Ho sentito di avere questa vocazione quando…Il primo paziente che ho curato era….Il giorno che abbiamo avuto quell’emergenza…Dover dire al mio amico che aveva contratto…». Insomma, ricorderebbe le cose che hanno caratterizzato giorno dopo giorno la sua professione e per le quali davvero egli può dire di essere un dottore. Per Elvis, e per ciascuno di noi, vale lo stesso discorso. Chi per descrivere se stesso userebbe frasi come: «Ho frequentato questa scuola….ho abitato a…..Ho lavorato in un….»? Questo è un curriculum, una presentazione. Ma noi non siamo queste cose, solamente queste cose, per fortuna….Cos’è che veramente ci ha reso la persona che siamo? Cosa di tutto quello che abbiamo vissuto è rimasto scolpito nel nostro cuore? Cosa ci ha spinto a fare quello che abbiamo fatto? Cosa ci interessa veramente e cosa non smetteremo mai di cercare?
Di Elvis sappiamo tutto, e in fondo, niente. Sappiamo che ha avuto decine, o forse centinaia, di donne, ma non sappiamo quando ha dato il primo bacio, o quando ha fatto l’amore per la prima volta. Sappiamo che aveva paura di rimanere da solo con se stesso, ma non sappiamo il perché. Sappiamo che ha avuto tutto quello che poteva desiderare, ma non sappiamo in che misura ne ha goduto veramente. Sappiamo che erano in molti a stimarlo, ma non sappiamo se lui è riuscito mai a sentirsi pienamente soddisfatto di se stesso. Sappiamo che erano in molti ad amarlo , ma non sappiamo se lui si è sentito mai veramente amato come ne aveva bisogno.
Se avesse potuto scegliere lui cosa scrivere sui tasselli di questa fontana, noi oggi cosa vi leggeremmo? Non smetteremo mai di domandarcelo…..


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