Discussione: Viaggio a Memphis
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Vecchio 27-08-2007, 21:00
polluce69 polluce69 Non in Linea
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Ge743 Re: Viaggio a Memphis

Continuando la visita si passa davanti alla cucina, c'è meno luce naturale e i mobili sono di un legno scuro, qui la guida narra che c'era sempre la televione accesa a tutte le ore del giorno, quando Elvis stava a Graceland, si cucinava giorno e notte c'era sempre un via vai di gente, tra ospiti e collaboratori e membri del gruppo.
Qui noto un particolare strano, in quanto ho letto tempo fa, che non era permesso ai visitatorei la visita del piano superiore in quanto non vi era una seconda scala per permettere la discesa dei visitatori, invece ne noto addirittura due, una che scende direttamente nella cucina ( tipico della casa americana ) e una seconda che scende in un livello più basso rispetto alla cucina ma che dalla prima è lontana solo 4 metri circa, ed arriva nella Jungle-room.
In effetti qui comincia un pò il "labirinto" della casa.
dalla cucina c'è l'accesso per la Jungle-room con una piccola scaletta interdetta al visitatore, infatti prima di raggiungere questa stanza si deve scendere una scala che in origine portava alla cantina, ma che Elvis fece modificare arricchendola con specchi sia ai lati che sopra, e scendendo questa scala si ha la sensazione di non capire dove guardare (qui la guida si è raccomandata di tenersi aggrappati al corrimano e non sbagliava )
Scesa la scala si passa davanti al salotto che aveva il colore dominante il giallo, colore preferito di Elvis, anche qui c'è la sua creatività diciamo, ha arredato questo salotto con un angolo bar con mesole in vetro attaccate a tre specchi che ricoprivano le tre pareti formando una C, poi il salotto ha un divano a forma di C colore blu scuro con tanti cuscini bianchi e gialli, al centro un tavolinetto basso tutto fatto di specchi con sopra una scimmietta bianca, una boccia di vetro di quelle dove si mettono i pescionili rossi e una scatola argentata, le pareti erano con i listelli di legno (duchettato) e ci aveva fatto disegnare come delle nuvole gialle con il fondo nero ed al centro una sorta di fulmine, logo che fu associato alle lettere TCB ( Taking Care of Business ), nella parete di fronte vi sono incassati tre televisori, ognuno dei quali era sintonizzato su un canale diverso, infatti Elvis lo fece dopo aver saputo che il Presidente degli USA aveva l'abitudine di guardare contemporaneamente il telegiornale, il servizio meteo e un film, ancora oggi visitando la casa e passando davanti a questo salotto si possono vedere i tre televisori accesi su tre programmazioni diverse ed originali degli anni '70, nell'angolo a sinistra c'è lo stereo con una bella collezione di dischi e... cavoli... osservando bene, c'è un LP bene in vista e tra tanti dischi l'unico che si può leggere il nome dell'artista è ... ITALIANO (è italo-americano ma il sangue è italiano ok?), Mario Lanza un grande tenore, grazie a lui Elvis si innammorò e ricantò O' sole mio ( It's now or never) e Torna a Surriento ( Surrender ), mi sono impettito e gli occhi mi luccicavano dalla contentezza, quasi quasi mi sembrava di camminare ad un palmo da terra. continua...
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