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GeA119 Larry Geller-26/06/2007

INTERVISTA A LARRY GELLER – 26 Giugno 2007

Dal 1964 fino ai suoi ultimi giorni, per Elvis, Larry Geller è stato un amico intimo

Se Elvis avesse prestato maggiore attenzione allo stile di vita sano che aveva Geller e se si fosse scrollato di dosso le pretese del Colonnello Parker, forse avrebbe vissuto più a lungo.

D. Ciao Larry. È splendido poter di nuovo parlare con te e grazie per concederci un po’ del tuo tempo prezioso. Come prima cosa permettimi di chiederti come va il tuo progetto 'Geller Care: Healthy Hair, Healthy Life', di cui abbiamo parlato l’ultima volta e cosa stai facendo adesso.

LG. Sono felice tu me l’abbia chiesto, perché, in questo momento, sto seguendo molti progetti entusiasmanti. Sicuramente non voglio apparire come quello che vuole vendere un libro, e non è il motivo per cui concedo questa intervista. Ma questa, invece, è l’occasione perfetta per dare a tutti un’idea di cosa sto seguendo in questi giorni.
Fra poche settimaneavrò il mio sito operativo. Si chiamerà www.larrygellerauthor.com.
Il sito parla anche del mio libro, quello sul quale ho lavorato negli ultimi anni e che sarà l’apogeo di tutto quello che ho scritto di Elvis, nel corso degli anni. Il titolo è 'Leaves of Elvis' Garden - The song of his soul'.
Il sito darà molte informazioni sul libro, ma posso dire onestamente che a prescindere da quanto già conosci di Elvis, dopo aver letto questo libro, ti renderai conto di conoscerlo di più. Questo mio nuovo libro esplora, in profondità, la ricerca personale di Elvis sul significato di Dio e il suo rapporto con Lui.

D. Moltissimi fans di Elvis sono interessati all’ ”altro lato” di Elvis, se posso chiamarlo così. Il lato spirituale e personale, visto che tendiamo a seguire molto di più la parte artistica della sua vita: i tours, il rock ‘n roll……..

LG. Hai ragione ma in questo libro, tutti avranno la possibilità di leggere di più sulle sue conversazioni private e altri argomenti importanti, con citazioni e passaggi, presi da alcuni dei suoi libri preferiti, che danno una luce intima e rivelatrice, dell’aspetto interiore di Elvis. Ci saranno anche pagine, mai viste prima, prese dai suoi libri, sottolineate e con le sue note personali.
Perciò “Leaves of Elvis’ Garden” non è il solito libro su Elvis o un’altra versione delle storie su di lui, già ripetutamente dette. Naturalmente, molti di questi, sono libri validi e le storie su Elvis danno delle informazioni che sono indispensabili per capire completamente la sua vita e la sua carriera leggendarie. Ciò che trasmette questo mio nuovo libro, è uno sguardo più in profondità nel cuore e nell’anima, la vera essenza dell’uomo e tratta di quella dimensione della sua vita, che non è mai raccontata.

Ma torniamo alla domanda originale sull’altro mio libro Healthy Life, Great Looks, Healthy Hair!. Avevo stampato pochi pezzi del libro per portarlo durante la mia visita ad alcuni fan clubs di Elvis in UK, Olanda e Belgio, nel 2005. Il libro è andato subito venduto e quindi, abbiamo deciso di prorogare la ristampa fino alla pubblicazione di “Leaves od Elvis’ Garden.” Il mio sito offrirà entrambi i libri, come pure una galleria di foto e molte altre cose eccitanti.

D. Come sai, spesso i fans hanno tante domande da fare. Sarebbe bello che il tuo sito offrisse ai fansanche questa opportunità.

LG – Me ne sono reso conto e posso confermare che sul mio sito, ci sarà una pagina “Ask Larry”, dove risponderò alle domande dei fans di Elvis e verrà aggiornato regolarmente.
Mi sono appena reso conto di che giorno è oggi. Ritengo che tutti sappiano che oggi è l’ultimo giorno in cui Elvis ha cantato in pubblico, ma era anche il compleanno del Colonnello, nonché il giorno in cui è morto Vernon, il padre di Elvis, nel 1979.

D. In che rapporti sei adesso con Priscilla e la EPE?

LG. I rapporti con loro sono eccellenti. Non molto tempo fa, ho pranzato con Priscilla e siamo stati molto bene insieme. Entrambi viviamo nel Sud della California, come pure Jerry Schilling.

D. Cosa di dici del tuo coinvolgimento negli altri progetti della EPE?

LG. La EPE e la Reese (The Hersey Company) stanno realizzando un nuovo negozio di dolci: riempiti con crema di burro di noccioline e banana. E’ delizioso. Inoltre un famoso designer americano di macchine, Boyd Cuddington, sta creando una nuova Cadillac rosa, basata sulla pink Caddy di Elvis. Entrambe debutteranno a New York a Luglio. Io sono stato scelto, insieme a George Klein e Sam Thompson, per relazionare sul progetto. Ci saranno un sacco di media e, per me è un onore rappresentare Elvis in questo modo.

D. Che cosa pensi del documentario Elvis by The Presleys’. Alcuni fans vorrebbero sapere come mai tanti degli amici stretti di Elvis, non sono stati chiamati. Non c’è nemmeno chi fa veramente parte della famiglia Presley, tipo Billy Smith. Ritieni ci sia qualcosa di strano?

LG. Il documentario mi è piaciuto, soprattutto il montaggio. E’ stato fatto con molta cura, ma io penso anche che poteva essere aggiunto molto altro e che, naturalmente, Billy Smith e qualcun altro avrebbero potuto offrire molto materiale che nel documentario non è stato messo. Guarda, quando si parla della vita di Elvis, c’è molto da cui attingere. E’ come guardare attraverso un prisma, appaiono molti colori e figure, che procurano percezioni nuove ed eccitanti. Spero che, in futuro, vengano fatti più documentari come questo.

D. Torni a Memphis ogni anno? Ogni quanto tempo vai a Graceland e come ti fa sentire?

LG. Vado a Memphis ogni tot anni, in agosto, per l’Elvis Week. Ai vari appuntamenti, per gli eventi organizzati dalla EPE ho sempre parlato e non sono mai mancato al Memorial di George Klein. Per me, il momento più significativo è quando partecipo alla veglia della Candlelight.

D. Spesso i fans si chiedono dove eri alloggiato quando vivevi a Graceland.

LG. Elvis mi dava la stanza di sotto, fuori dalla Jungle Room. Ma poi ho affittato un appartamento dall’altra parte della strada che scende da Graceland e, talvolta, in Winchester Rd., visto che, a Memphis, portavo sempre la mia famiglia, con me. Negli anni ’60, facevamo 3 films all’ anno, per cui passavamo a Memphis la metà del tempo.
Al completamento di ogni film, ci tornavamo per qualche mese. Negli anni ’70, stavo sempre all’Howard Johnson, in fondo alla strada di Graceland.

D. Quanto hai partecipato alla creazione del Meditation Garden? Elvis te ne parlava?

LG – Sin dall’inizio, il mio rapporto con Elvis era basato sulla condivisione della spiritualità. Insieme esploravamo il grande mondo delle filosofie esoteriche e delle religioni, cosa che molte persone ritenevano bizzarre ed eccentriche, una considerazione che, onestamente, io non sono riuscito a capire, fino a che io non sono maturato nei confronti di queste opinioni.
Naturalmente questo succedeva nel 1964, e, quella volta, le idée spirituali erano fuori da ciò su cui si argomentava; oggi è di moda.
Elvis è sempre stato più avanti del suo tempo, qualsiasi cosa facesse.
Nel primo anno del mio lavoro con Elvis, tutti quelli del gruppo, parlavano del “grande cambiamento.” E’ vero che sono entrato nella vita di Elvis come suo parrucchiere, ma gli ho fatto conoscere delle nuove prospettive spirituali e condiviso le sue domande sul sacro.
Elvis iniziò a leggere libri spirituali, ogni giorno, sia a Graceland, che a Ber Air o nel suo camerino. Ovunque fossimo, passavamo insieme delle ore, parlando di qualsiasi argomento. Era vero, Elvis stava cambiando, e nessuno se n’è reso conto tanto quanto Elvis stesso. Nel suo profondo, lui aveva cambiato il suo modo di pensare e decise di creare un Meditation Garden (non avremmo mai immaginato che sarebbe diventato ciò che è oggi).
Elvis ed io abbiamo discusso molto sul Meditation Garden e, in questo senso, una chiave è stata la mia influenza. Senza dilungarsi o fare filosofia: Elvis stava cercando stimoli più profondi della sua esistenza. Per me è piuttosto difficile parlare della “mia influenza” e cose simili; non mi interessa mettere in evidenza il mio ego, ma voglio definire le cose meglio che posso; questo è il mio compito.

D. Come ci si sente a tornare al Meditation Garden e sei mai riuscito a passarci del tempo sa solo?

LG. Ogni volta che vado nel Meditation Garden, per me è un’esperienza straordinaria. Ogni volta, I ricordi che mi scorrono nelle vene sono talmente tanti, che rimango senza parole, e lascio che le mie emozioni passino da un dolore insopportabile ad un profondo senso di gioia e accettazione. Alcune volte ci sono andato per conto mio, ma mai da solo.

D. Abbiamo sentito che sta per uscire un Special su Elvis dell’ABC, alla fine di quest’anno. Ci sei anche tu?

LG. Recentemente mi è stato chiesto di far parte di questo special dell’ABC network, insieme a Jerry Schilling. Dovrebbe andare in onda il 12 Settembre. Mi hanno chiesto non solo di parlare come parrucchiere personale di Elvis, ma anche di entrare nello specifico della sua vita spirituale, perché è a questo che la gente è interessata principalmente.

D. I fans si chiedono spesso se c’è qualcuno che può confermare se Elvis abbia realmente chiesto a Ginger Alden di sposarlo. Visto che era così giovane, ritieni che per lei fosse pesante essere la fidanzata di Elvis,?

LG. Io c’ero quando lui gliel’ha chiesto. E’ successo qualche giorno dopo il suo compleanno, il suo ultimo compleanno, nel gennaio del 1977. Erano circa le 4 del mattino, nella sua casa di Palm Springs, dove avevo appena celebrato il matrimonio del dentista di Elvis Max Shapiro. A quel tempo potevo farlo in California e quella cerimonia last minute, che avevo messo insieme per il Dr. Max e la sua nuova fidanzata, aveva commosso Elvis profondamente.
Subito dopo la cerimonia, che si era svolta nella grande camera da letto rustica di Charlie Hodge, Elvis chiese a me e a Ginger, di seguirlo nella sua camera da letto. Ne era rimasto molto impressionato e, con entusiasmo disse: “Questo è il modo in cui voglio sposarmi, con una cerimonia come questa” Si girò verso Ginger, con la quale stava da solo 6 settimane e disse “Ginger, non te l’ho chiesto prima, ma vorrei che ci sposassimo e voglio che Larry celebrasse il matrimonio come’ha fatto per il Dr. Max e Susan, cosa ne pensi? Lo vuoi?”
Naturalmente Ginger disse di sì. Poi Elvis ci disse che voleva fare la cerimonia a Graceland, alla fine dell’anno. Gli spiegai che sarebbe stata legale solo se l’avessi celebrata in California. Ed Elvis disse che avrebbe preso un ministro per renderla legale

D. Sembra fin troppo romantico. Quindi pensi che Elvis avesse realmente l’idea di sposarsi.

LG. Nel profondo, sapevo che Elvis non avrebbe mai sposato Ginger. Lei è venuta in tour con noi il 29 novembre e lui non la conosceva veramente. Inoltre c’erano altri fattori come la differenza di età e il fatto che la polvere non si era ancora depositata: Elvis era ancora nella fase dell’infatuazione e non poteva vedere la situazione in modo chiaro. Ci vuole tempo, ma la verità viene sempre a galla.
Ginger era una cara ragazza. Mi piaceva, ma non per diventare la moglie di Elvis Presley. Era troppo giovane e non c’era quel rapporto che, assolutamente, si voleva fosse perfetto.

D. Una fan chiede se Elvis ha mai bestemmiato, in quanto lei ritiene che non fosse nella sua indole. Cosa ci dici sulle storie riguardanti gli scatti d’ira di Elvis?

LG. L’ho già sentita questa cosa e queste storie escono da fonti che hanno gonfiato l’argomento, in modo sproporzionato. Elvis imprecava ? Sì alle volte …. E chi non lo fa? Chi non perde la pazienza? Sì è vero, ma non così spesso.
Elvis era una persona ipersensibile, un vero artista, ma quelli intorno a lui non partecipavano a quelle emotività. Non sto cercando di giustificare Elvis, ma le storie e le voci sono esagerate. Questo è un argomento complicato e pesante. Voglio solo e semplicemente dire che Elvis, nel corso degli anni, ha fatto uno sforzo particolare per crescere come persona e frenare la sua rabbia o altri aspetti che tutti noi abbiamo. Infatti questa qualità di voler imparare ed evolversi, è qualcosa che la prevalenza di noi dovrebbe seguire: soprattutto alcuni di quelli che hanno puntato il dito.
Credimi, Elvis era molto più intelligente e intuitivo di coloro che lo hanno circondato. Secondo il mio punto di vista è stato giudicato in modo errato e acido. Naturalmente, è stato massacrato, solo perché che era un essere umano. Se ne rendeva conto, e aspirava a raggiungere un modo di essere più elevato e raffinato, sia come artista che come uomo.
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