La causa della morte di Elvis? Una costipazione cronica
Scritto ven, 7 mag 2010 12:20 CEST da Cicciotti su
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Sulla morte di Elvis Presley, avvenuta il 16 agosto del 1977 a Memphis, ognuno dice la sua.
Sono passati poco più di 30 anni, eppure il mistero sulla scomparsa del 'Re del Rock' non tende a diminuire, anzi ogni giorno si infittisce, grazie soprattutto a nuove voci - spesso infondate - messe in giro dai fan o da semplici studiosi, ansiosi di scoprire la verità.
Elvis fu trovato dall'allora compagna Ginger Alden già morto nella sua stanza da bagno.
Aveva solo 42 anni, per cui molti pensarono che la causa del decesso fosse l'abuso di droghe o di alcool.
Poi si pensò piuttosto a problemi cardiaci, dovuti ad un cuore debole, o alle disfunzioni causate dall'obesità.
C'è chi ancora ritiene che Elvis non sia morto, ma che abbia finto il suo decesso per godersi una vita tranquilla in qualche parte del mondo esotica e poco frequentata.
L'ultima ipotesi sulla sua morte viene formulata tuttavia da un suo stretto conoscente nonché suo medico personale, il dottor George Nick Nichopoulos, che durante gli ultimi 12 anni della vita di Elvis l'ha avuto in cura.
Il medico ha appena pubblicato un libro dal titolo ‘The King and Dr. Nick', in cui spiega nel dettaglio la vera causa della morte di Elvis.
I fan rimarranno stupiti e - delusi - nello scoprire che, secondo il dottore, Elvis morì a causa di una costipazione cronica e che, per questo motivo, fu trovato morto vicino al suo WC.
La costipazione cronica causa, infatti, un colon sproporzionato, una mobilità intestinale quasi inesistente e, probabilmente, anche obesità.
Ecco spiegati sia la morte sia i chili in più messi su dal cantante negli ultimi anni.
E a chi si domanda perché Elvis non si fosse fatto operare risolvendo il problema, il dottore risponde che il cantante pensava fosse imbarazzante.
Una risposta probabilmente sorprendente quella fornita dal Dr. Nichopoulos.
Decidete voi se credergli o continuare ad immaginare Elvis in qualche spiaggia delle Hawaii ancora vivo e vegeto!
Articolo di Grazia Cicciotti (foto@GettyImages)
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