Riguardo i disturbi fisici di Elvis, a parte quelli che sono stati citati anche nella biografia di Peter Guralnick, il mondo dei fans e di coloro che lo hanno conosciuto si divide, sostanzialmente, in 2 correnti di pensiero: coloro che non credono al fatto che Elvis fosse malato fino a quel punto; e coloro che, invece, portano avanti questa teoria, anche supportata da informazioni avute dallo stesso Elvis.
Persone come Kathy Westmoreland, Larry Geller e altri (questi ultimi preferiscono rimanere più in disparte nel mondo di Elvis che siamo abituati a vedere nei documentari o a leggere sui libri) affermano che Elvis fosse davvero malato in modo molto serio, ma che avesse scelto di non dire nulla, in particolar modo ai famigliari e ai fans.
Studiando la genealogia della famiglia di Elvis, sia dalla parte dei Presley che degli Smith, si scoprono cose molto interessanti, che possono aprire strade a vari collegamenti e alla comprensione di molte cose.
Ad esempio, malgrado ciò che maggiormente si pensa, geneticamente Elvis aveva preso molto di più le caratteristiche della famiglia di sua madre che da quella del padre. Sostanzialmente era più uno "Smith" che un "Presley", sia per tratti somatici che per altri aspetti.
La famiglia Smith, purtroppo, presentava delle problematiche di salute ereditarie, che hanno portato molti membri delle varie generazioni a morire molto presto, intorno ai 40 anni. Non penso esistano degli studi particolari su questo, ma documentandosi, saltano all'occhio proprio queste dinamiche, che penso sarebbe superficiale definire semplicemente "fatalità".
Quindi, in base a queste teorie, i medicinali che Elvis assumeva erano necessari al suo stato di salute, come anche confermato nel rapporto tossicologico che si può leggere qui:
http://www.grazielvis.it/forum/showt...=tossicologico
C'è, poi, la corrente di pensiero che, al contrario, imputa tutti i suoi problemi di salute ad una smodata assunzione dei suddetti farmaci e che lo etichetta come un tossicodipendente senza speranza.
Inoltre, partendo sempre e comunque dal presupposto, come si è detto varie volte, che non si può ragionare con le conoscenze e la mentalità del 2007, ma di oltre 30 anni fa, a quel tempo malattie come il cancro erano praticamente un tabù, qualcosa da tenere nascosto.
La famiglia di Elvis era cresciuta agli inizi del 1900 nel sud degli USA, con una grande fede religiosa e con delle convinzioni, legate anche alla fede stessa, che non era facile sradicare dalla loro mente.
A quel tempo il cancro o simili era visto come una sorta di "punizione divina", una maledizione che colpiva chi aveva fatto qualcosa di tremendo nella vita, e quindi motivo di vergogna per chi ce l'aveva e per i famigliari dell'ammalato. Si tendeva quindi a tenere tutto nascosto...
Questo accadeva nelle famiglie "normali"; in una famiglia come quella di Elvis, con un personaggio pubblico come lui colpito da un male di questo tipo, c'era da fare attenzione ancora di più.
Le persone che portano avanti la teoria della malattia di Elvis, affermano che, a parte tutto questo discorso di "mentalità", lui non voleva che i suoi fans lo venissero a sapere per non essere motivo di pietà: voleva che le persone continuassero ad andare ai suoi concerti per divertirsi, e non per vedere una persona da compatire. Inoltre, cosa ancora più importante, non voleva spaventare sua figlia Lisa Marie e suo padre, che non godeva nemmeno lui di ottima salute. Priscilla non sapeva nulla di tutto questo, sempre stando alle opinioni di coloro che erano venuti a conoscenza della situazione.
Poi, ovviamente, resta la libertà di opinione e di pensiero e di credere a ciò che si vuole...
Resta semplicemente il fatto che Elvis era un essere umano e, quindi, con le stesse possibilità di ammalarsi che abbiamo tutti noi, nè di più nè di meno. Non era "vaccinato" contro nessuna malattia di tutti i comuni mortali.
A noi resta ciò che ci ha lasciato: la più bella musica di sempre!!
LISA