Discussione: Frammenti di Memphis
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Vecchio 06-04-2011, 10:42
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Predefinito Re: Frammenti di Memphis

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Ariadne Visualizza Messaggio
La Memphis degli anni '40-'50 offriva molti stimoli dal punto di vista musicale: c’erano stazioni radio che trasmettevano musica country e hillbilly, ma anche stazioni dedicate quasi esclusivamente al rhythm and blues e alla musica gospel. In questa città, cosa che raramente accadeva altrove, le diverse tradizioni musicali del Paese erano riuscite a trovare una pacifica convivenza, nonostante le comunità dei bianchi e dei neri fossero ancora nettamente divise. Essa costituiva, dunque, il luogo ideale per la formazione di un giovane appena arrivato da una cittadina di periferia, ricettivo come una spugna e desideroso di apprendere tutto ciò che riguardava la musica.
In realtà, già a Tupelo Elvis si era procurato un’educazione musicale di base. Fondamentale per lui fu sicuramente l’incontro con la musica gospel (secondo il racconto di Gladys ancora piccolissimo suo figlio si alzava dal proprio banco in Chiesa, durante le funzioni, per raggiungere i membri del coro e cercare di cantare come loro), ma anche altri generi attirarono ben presto la sua attenzione. Era un fervente ammiratore di Mississipi Slim, star locale di musica country, e ogni sabato sera ascoltava insieme ai suoi genitori le esibizioni al Grand Ole Opry (programma radiofonico seguitissimo in quegli anni) di artisti come Bill Monroe e Ernest Tubb. Il fatto di aver abitato per un certo periodo in un quartiere di colore deve avergli permesso di acquisire familiarità con la ‘black music’: qualche anno dopo, infatti, dimostrò di conoscere bene il repertorio di molti cantanti neri. Ad ispirarlo ancora giovanissimo ci furono, infine, le ballate (pezzi melodici, canzoni d’amore), verso le quali Elvis nutrirà per tutta la vita una vera e propria predilezione. Più volte negli anni a venire egli riconobbe apertamente il variegato panorama musicale che lo aveva ispirato e gli aveva permesso, già agli inizi della sua carriera, di acquisire uno stile proprio e particolarissimo. Nel 1953, evidentemente consapevole di se stesso e del suo ricco bagaglio di conoscenze, diede risposte sorprendenti a M. Keisker, segretaria della Memphis Recording Service, che cercava di stabilire un dialogo con lui mentre aspettava di incidere il suo primo disco: «Che genere di musica fai?» «Tutti i generi». «A chi assomigli?» «A nessuno». Nei successivi 24 anni dimostrò ampliamente al mondo intero quanto queste sue affermazioni fossero vere....


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...«Che genere di musica fai?» «Tutti i generi». «A chi assomigli?» «A nessuno». Nei successivi 24 anni dimostrò ampliamente al mondo intero quanto queste sue affermazioni fossero vere....
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