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Vecchio 23-11-2008, 18:29
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Predefinito Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose

INTERVISTA AL DR. GEORGE NICHOPOULOS (Dr. Nick)


Questa è un’intervista fatta al Dr. Nick da D. Hearn di Essential Elvis

Premessa di D. Hearn: Non ho una grande passione per il Dr. Nick, ma so che alcune persone lo trovano interessante ed ecco perchè ho deciso di fare questa intervista

D.: Okay, partiamo dall’inizio. Quando hai incontrato Elvis per la prima volta?

Dr. Nick: Nel 1957, nel mio ufficio lavorava Barbara Little, la fidanzata di George Klein. Una domenica ero di turno, quando ho ricevuto una telefonata tramite la quale mi si chiedeva di andare a visitare Elvis, perché stava soffrendo forti dolori a causa della sella, dopo una lunga cavalcata al Circe G. Ranch.

D.: Così sei andato a Graceland?

Dr. Nick: No, andai direttamente al ranch, per ben 3 volte!
La prima volta era per dargli un’occhiata e lui mi chiese se mi sarebbe dispiaciuto fermarmi a Graceland per dare un’occhiata anche a sua nonna.
Gli risposi che altri pazienti mi stavano spettando ma Elvis insistette, dicendo che ci voleva solo un minuto. Quando arrivai a Graceland, scoprii che Elvis aveva chiamato a casa per vedere se io potevo tornare da lui, perché si era dimenticato di chiedermi alcune cose.

D.:C’era qualche miglio di distanza tra Graceland e il Circle G Ranch, vero?

Dr Nick: Sì, erano almeno 8-10 miglia ed era un po’ lunga da fare.
Comunque chiesi ad una cuoca se poteva passarmelo al telefono in modo da parlare con lui, ma lei mi rispose che Elvis voleva che andassi là di persona. Così tornai al ranch.

D.: Certo che doveva essere importante per farti tornare là!

Dr. Nick: No. Non ricordo cosa mi chiese, qualcosa che non c’entrava per nulla. Voleva solo controllare qualcosa, anche se poi mi chiese di tornare anche a Graceland. Quindi tornai a Graceland e là mi dissero che Elvis aveva chiamato di nuovo, per dirmi di tornare al ranch, perché c’erano altre domande che voleva farmi. Così tornai per la 3° volta.

D.: Cosa voleva?

Dr. Nick: Niente.

D.: Allora quale pensi fosse il motivo di farti andare avanti e indietro 3 volte?

Dr. Nick: Semplicemente gli piaceva avere intorno nuove persone, qualcuno di diverso con cui parlare. Si stava stufando delle solite persone, sempre degli stessi ragazzi e delle cui conversazioni di era stufato. Lui amava parlare di un sacco di cose. Quando andava in tour, si portava dietro tre casse piene di libri, solo libri. Alle volte nemmeno li toccava, ma se aveva voglia di leggere, doveva averli a portata di mano. Amava molto leggere.

D.: Cosa successe dopo le tue corse su e giù al ranch?

Dr. Nick: Lo vidi il giorno dopo.

D.: Fu di nuovo lui a chiamarti?

Dr. Nick: Sì (ride).

D.: Quando diventasti il suo medico personale?

Dr. Nick: Mi volle con sè non appena riprese a fare i tours. Gli dissi che non potevo farlo perché se l’avessi fatto, sapevo che sarei andato incontro a gravi conseguenze per la mia professione di medico, in quanto non avrei più potuto esercitare, frequentare corsi di aggiornamento e cose simili.

D.: Ma poi alla fine accettasti.

Dr. Nick: Sì anche se qualche volta si arrabbiò con me e cercò di licenziarmi. Ricordo che gli risposi che non poteva licenziarmi perché non ero un suo dipendente.

D.: Quindi tu non eri nel libro paga?

Dr. Nick: Mai stato nel suo libro paga. Per seguirlo nei tour avevamo inventato un escamotage per evitare le gelosie dei miei colleghi dello studio, a cui facevo credere che ero in vacanza. In realtà facevamo un calcolo ipotetico di quello che avrei percepito qualora fossi rimasto in sede in 2 o 3 settimane o un mese. Questo calcolo determinava il compenso che Elvis mi dava, compenso che io poi dividevo con gli altri medici.

D.: Quindi il tuo capo era abbastanza contento di lasciarti andare in tour.

Dr. Nick: Esatto.

D.: Ti occupavi solo di Elvis?

Dr. Nick: No, anzi mi occupavo di 50/100 persone.

D.: Quali erano i problemi più ricorrenti?

Dr. Nick: Dipendeva dallo stato in cui ci trovavamo e dalla stagione. Poteva essere influenza, diarrea, vomito per arrivare fino a disturbi venerei.
In tour c’era un ragazzo, Felton Jarvis, che aveva avuto un trapianto di rene. Prima di questo trapianto ero io ad accompagnavo a fare la dialisi. C’erano molte cose che dovevo fare per Felton.

D.: Era difficile gestire tutte quelle persone?

Dr. Nick: La cosa peggiore era il fatto che erano tutti dei nottambuli. Dormivano durante il giorno e vivevano e si ammalavano di notte.

D.: Immagino che al ritorno dai tour, dovevi reinserirti in quello che era un orario normale di lavoro.

Dr. Nick: Infatti era indispensabile. Quando eravamo a casa, vedevo Elvis almeno 5/6 volte alla settimana. Ogni sera, quando tornavo a casa, dovevo fermarmi a casa sua, che fosse per visitarlo o magari solo per fare una chiacchierata. Amava parlare.
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