Discussione: Grazie Little Tony
Visualizza messaggio singolo
  #6  
Vecchio 17-08-2007, 08:40
hurt hurt Non in Linea
Elvis Golden Fans
 
Data Registrazione: 03 2006
Locazione: a casa mia
Messaggi: 12.666
Predefinito Re: Grazie Little Tony

16/8/2007 (8:57)

Little Tony: "Elvis ci ha cambiato la vita"




Little Tony in un'immagine di un recente concerto

«Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da lui»

ROMA
«Al rock manca Elvis Presley». Con queste parole Little Tony, al secolo Antonio Ciacci, ricorda il «Re del Rock’n’Roll», scomparso 30 anni fa, raccontando all’ADNKRONOS cosa significò per il mondo, per la musica e per la sua carriera il ragazzo di Memphis. «La storia tra me e Elvis -spiega Little Tony- inizia quando avevo 14 anni. Negli anni ’50 i dischi arrivati dall’America hanno cambiato tutto, non solo la musica, ma anche il costume, il modo di atteggiarsi. È arrivata la libertà. Il rock è stato la liberazione grazie a cui sono caduti tanti tabù».

C’è nostalgia, nelle parole di Little Tony. «Ora, a 50 anni di distanza -osserva- le cose sono peggiorate. I tabù costringevano i giovani dell’epoca ad una vita brillante, ma oggi siamo allo “sfacelo” e questo mi dispiace perchè quella era musica da divertimento e non da ’sballò, come quella di oggi. L’influenza della musica è stata dunque fortissima e il capostipite di questa musica era lui, Elvis Presley». Lo stesso Little Tony è stato da tanti definito l’«Elvis» italiano e della sua vicinanza al mito americano ricorda: «Elvis era un giovane che assomigliava a noi, quando io avevo 14 anni lui ne aveva 20. Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da Elvis, ancora oggi ci sono imitatori che vivono imitando Elvis».

«La sua immagine -assicura- è ancora fortissima, è ancora al primo posto come business, se qualcuno riesce a fare un arrangiamento delle sue canzoni va al primo posto. Michael Jackson aveva preso un pò il suo posto per i giovani, ma non era come Elvis. Lui aveva i capelli, i vestiti, la macchina che tutti noi abbiamo copiato. È proprio vero, “ci manca Elvis”» Insomma, un autentico femomeno. Non solo musicale, ma anche di costume. «Tutte le ragazze -ricorda Little Tony- avevano come idolo Brigitte Bardot, come si pettinava e come si vestiva. È un pò come guardare a un fratello o a una sorella per imitarli. E noi musicisti guardavamo a lui, come Zucchero si è ispirato ai grandi Bluesmen americani, Vasco Rossi sa che se non ci fosse stato Elvis oggi non ci sarebbe neanche lui. Personalmente apprezzo la musica di tutti, ma io il rock ce l’ho nel cuore. Sono stato in Francia, dove ho incontrato Tina Turner e Little Richard che, a 74 anni, canta ancora come quando era giovane».

E dopo tanti anni il legame di Little Tony con il genere musicale non si è placato. «Il rock n roll -sottolinea il cantante- ti fa sentire giovane anche guardando gli altri. Amo e ascolto anche altri tipi di musica, ma quando sono in piena attività e ho l’adrenalina in corpo devo sentire rock. Stimo e rispetto tutti, ma non me ne importa niente, che siano Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, perchè il rock non si ferma a Elvis. Chi è al di “fuori” non può capire che cos’è stato per noi, è stata una liberazione nel vero senso della parola, un vero e proprio cambiamento culturale che ci ha fatto affrontare la vita in maniera diversa. A chi ci crede è stata una cosa che ha cambiato lo stile di vita. O la senti o non la senti. E oggi è ancora così».

«Se mi voglio rilassare -dice Little Tony parlando dei generi musicali che ama sentire- ascolto Ray Charles, Steve Wonder, ma altrimenti per me non c’è altro che rock. Anche la musica dance ha fatto della musica fantastica, ma è una cosa diversa, è sempre un pò artefatta. Noi all’epoca eravamo 30 anni avanti a tutti, in «Cuorematto» c’è un ritmo che viene dal rock ’n roll e ha avuto tantissimo successo. Se Little Tony fa tantissima televisione e c’è ancora vuol dire che qualcosa abbiamo lasciato, non è stata la “canzoncina”, c’è la storia. Ho iniziato in Inghilterra e poi con Celentano, Sanremo, ho avuto una carriera incredibile e viene tutto dalla forza del rock». Al giorno d’oggi però secondo, Little Tony «non c’è più una cultura rock».

«Direi -spiega il cantante- che ci sono due Italie: quella che segue Vasco Rossi e Ligabue e quella che segue la musica melodica di Biagio Antonacci, Raf, Antonello Venditti. Anche se il rock di Vasco Rossi e Ligabue è più un rock alla Bruce Springsteen, perchè il rock è anche spettacolo. Vasco Rossi per i concerti si mette un jeans e una maglietta, ma dice delle cose che i giovani vogliono ascoltare e canta con una grande band. Hanno anche una tecnologia incredibile. Ma senza la storia del rock come si sarebbe potuti arrivare a Ligabue?».

«Insieme a noi -ricorda ancora - c’erano Claudio Villa, Nilla Pizzi...se ci siamo arrivati è perchè tre ragazzini di Roma e un ragazzo di Milano hanno iniziato a fare queste cose. Senza dimenticare che quello che ha fatto conoscere il rock’n’roll è stato il juke box,che è stato importantissimo perchè a metà degli anni 50 era in tutti i bar e lì si ascoltava rock non certo i dischi melodici che mandavamo in radio. C’erano i Platters, ’Tutti Frutti” perchè era la musica che ti faceva ballare. Questo -assicura Little Tony- è stato il cambiamento di tutto».

Rispondi Citando