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Vecchio 26-08-2006, 12:15
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MISSCLAWDY MISSCLAWDY Non in Linea
Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: intervista a patti parry

EIN –le sue compagne ,come Priscilla o Linda Thompson sono mai state gelose del fatto che tu eri l’unica ragazza del gruppo?
P.P - Oh no, sapevano esattamente chi ero e cosa facevo.Quando portava delle nuove ragazze diceva:”Questa è Patti ed è parte della famiglia” Le donne sapevano che la nostra relazione era come tra fratello e sorella.Ma con Linda,sai,andavo d’accordissimo.E’una donna incredibilmente dolce. Era simpaticissima ,così meravigliosa. Sai, lei si prendeva cura di Elvis e se Linda fosse stata con lui, non sarebbe mai morto quella notte.Ma vivere con Elvis era veramente difficile.Dovevi davvero essere una mamma,una sorella e una confidente.Quando ho ricevuto la notizia della sua morte sono corsa a casa di Linda. E’ una donna incredibile.
EIN –c’è uno dei ragazzi a cui sei più vicina rispetto agli altri ?


P.P – Bè, sono più vicina a Joe & Jerry. Joe è come un fratello maggiore e Jerry abita proprio sulla mia stessa strada, un pò più su adesso.E sono tornata ad essere amica con Sonny dopo tanto ,tanto tempo. Sai,”quel libro” ha messo veramente molta distanza fra di noi ma credo che dopo 25 anni sia tempo di metterci una pietra sopra e che eravamo una famiglia e dovremmo essere insieme. Eravamo gli unici a conoscerlo veramente ,ecco perché è stato bello ritrovarci a Palm Springs.
EIN –Quanto tempo passavi a Memphis ,perchè ho sentito che Elvis ti ha fatto fare il tour lui stesso ?
P.P – Non passavo molto tempo lì perchè quando ho incontrato Elvis stava girando dei film e viveva a LA. Qualche volta tornavo per Natale quando tornava anche lui . La prima volta che sono andata a Graceland mi ha fatto fare un giro pazzesco sulla sua macchinetta da golf che aveva il turbo! Pensavo che sarebbe stato un giro calmo e tranquillo! Ridevamo mentre sobbalzavamo sul prato nel retro. Io urlavo e mi sono divertita da morire!
Poi mi ha portato all’ Humes High School e alla sun records e nei posti dove era cresciuto. Mi ha portato alla tomba di Gladys ,che è stato l’onore più grande che potesse mai farmi. Eravamo in piedi vicino alla tomba e lui mi prese in giro e disse:”Hey , Patti, stai sopra a mia madre!” e iniziò a ridere. Aveva questo carattere particolare!
EIN - Elvis aveva ovviamente una personalità molto forte a cui era difficile dire di no. Posso capire che difficile posizione si possa essere trovato qualcuno, ad esempio il dr.Nick.
P.P – Hai ragione ,era molto difficile dire di no ad Elvis. Infatti il dr. Nick era veramente un brav’uomo ma è rimasto intrappolato , come posso dire, nella “sindrome da Elvis!” Nessuno poteva dire di no .Io ho sempre cercato di essere sincera con lui e di dirgli la verità. Sono stata dura con lui quando serviva , e lui rispettava questo.Ma Elvis era molto intelligente, e sapeva come lavorarti ai fianchi per farti fare quello che voleva lui!
EIN – Forse Elvis aveva bisogno di persone che gli dicessero più sinceramente come stava davvero. Tu gli hai mai detto di smetterla di mangiare quei panini pieni di grasso?
P.P - (ride) Oh no, non avrei mai potuto farlo! Quando eravamo a graceland mangiavamo tutti come sprocedati! Alcuni dei miei momenti preferiti erano quando Elvis e i ragazzi si sedevano in cerchio e cantavano semplicemente canzoni gospel. A volte i ragazzi commentavano, mentre cantavo una canzone da sola, che ero ebrea e non avrei dovuto conoscere tutte quelle canzoni. Ma amavo quel tipo di musica.
EIN – Quindi tu eri a Perugia Way house quando vennero i Beatles?
P.P – sì c’ero ma,ad essere sincera , non è stato poi così eccitante. Sono arrivati e stavano tutti e quattro a fissare Elvis .Elvis disse “bè,se continuate tutta la sera semplicemente a fissarmi, allora me ne vado a letto!” e questo ruppe il ghiaccio e iniziarono a suonare insieme. In quel periodo non ero appassionata della loro musica perché eravamo più presi dalla musica gospel.
EIN – sei stata così fortunata da essere tra il pubblico del '68 Comeback Special. Com’è stato vederlo di nuovo esibirsi dal vivo?era agitato?
P.P – è stato incredibile vederlo esibirsi.Io ero lì con Priscilla & Joannie Esposito e mi dissero di scendere giù e di sedermi vicino ad Elvis. Era incredibile e ogni volta che guardava giù verso di me rideva. Era molto agitato per lo show ma allo stesso tempo molto eccitato all’idea di farlo. Non andava molto d’accordo con il regista,Steve Binder, ma amava così tanto esibirsi , erano i momenti in cui era più felice. Anche se i suoi dischi non andavano benissimo in quel periodo era consapevole del suo talento ,ed essere circondato dai ragazzi lo faceva sentire davvero a suo agio.Gli piaceva molto di più che fare quei film.
EIN –c’è stata una grande festa dopo per festeggiare il successo dello show?
P.P - No, non gli sono mai piaciute quel tipo di feste, preferiva più delle feste con la famiglia. A vegas dopo gli spettacoli andavamo nel backstage e lui si cambiava. Poi arrivavano tutti gli attori famosi ma penso che non si troavsse a suo agio. Era molto timido. Elvis era praticamente un guidatore di camion diciannovenne ed era ancora molto timido ma con i suoi amici si poteva rilassare. Era completamente diverso quando era sul palco,la prima volta che l’ho visto sono rimasta molto colpita.vedere come la gente reagiva e come lui interagiva con il pubblico,scendeva sempre giù e baciava le ragazze e stringeva le mani ,una cosa veramente speciale per un uomo di spettacolo da fare.
EIN – parlami dell’ Aloha Special. Sappiamo che Elvis non era contento della sua acconciatura dopo aver visto la registrazione della prima serata e che ha voluto cambiare per la serata finale.
P.P – io gli ho fatto i capelli! Non c’ero alla prima serata e Elvis era molto scontento del taglio di capelli. Era orribile! Elvis voleva i suoi capelli tagliati bene ed è stato Marty Lacker , che era a LA, che mi chiamò e facemmo il volo insieme. Io gli ho tagliato i capelli e Marty Pasetta, il produttore, mi disse che non aveva mai visto Elvis stare così bene.Mentre gli tagliavo i capelli mi diceva:”Patti guarda, sono dimagrito veramente tanto,mi sento benissimo..”
Elvis era molto contento e veramente elettrizzato per lo spettacolo.Penso che fosse al suo massimo,era veramente stupendo.Stavamo tutti al trentesimo piano dell’hilton e facemmo un ballo insieme. La cosa triste fu che andammo tutti sulla spiaggia ma elvis rimase chiuso in camera sua. Andammo anche a vedere l’arizona memorial in cui Elvis aveva messo molti soldi ma anche lì non venne.
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