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Intervista A Lamar Fike
Lamar Fike, attualmente sta lavorando sulla storia della sua vita …. Tutte le cose grandi e divertenti che gli sono successe nel corso degli anni.
Introduzione di Lamar Fike Sono nato nel Mississippi nel 135 e mi sono spostato a Memphis nel 1957. Sono andato all’Accademia Militare della Columbia e diplomato nel 1954. Nel 1954 ho anche incontrato Elvis ed ho iniziato a lavorare per lui nel 1957 anche se non venivamo pagati. Ho viaggiato con lui per anni e più tardi ci siamo spostati al’ufficio di Hill & Range a Nashville dove si trovava anche le società di Elvis e poi durante i tours sono diventato direttore delle luci e sono rimasto con Elvis fino alla sua morte Quote: "Abbiamo avuto più c…., noi che il sedile del WC… ed eravamo la chiave della città “ Tratto dal libro di Lamar Fike “Il popolo di Elvis” ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- DOMANDE INTRODUTTIVE D. Lamar, recentemente ahi avuto problemi di salute per un cancro. Raccontaci qualcosa e dicci come stai. LF: Nell’aprile di quest’anno mi è stato diagnosticato un linfoma Non-Hodgkins ed inizierò il trattamento nei prossimi giorni. Questo linfoma è una tumore maligno molto raro che apparentemente tende ad attaccare le persone di mezza età. Ho fatto trattamenti chemio e radiazioni alle ginocchia. Mi avevano detto che si sarebbe ridotto in Luglio, ma sono ancora in trattamento anche se mi sento meglio. Credo di essere in grado di rimettermi a lavorare. D. Che cosa fa Lamar Fike nel 2005? LF: Lavoro e rappresento un collezionista dei maggiori memorabilia storici. Il collezionista è un mio caro amico ed è molto astuto. Possiede articoli come una spada di Eisenhower e possiede anche una lettera scritta a mano da Elvis. Ho visto la lettera ed è originale. E’ simile alla lettera acquistata da Wayne Newton con su scritta una canzone. Elvis la scrisse in un momento di tristezza. E’ una cosa triste ma vera. D. Attualmente sei coinvolto in qualche progetto riguardante Elvis? LF: Si, la ri-edizione del nostro libro Elvis e la Memphis Mafia. E’ disponibile in Australia e in tutto il Rgno Unito, e sarà disponibile negli Stai uniti in primavera. D. Qual è stato il tuo primo incarico nella Memphis Mafia? LF : Esserci I PRIMI ANNI D. Hai iniziato con Elvis nel 1957. Che cosa ricordi di quel primo periodo? LF: E’ stata un’esperienza incredibile. Nel 1957 tutti volevano vedere Elvis perché era un tale fenomeno. C’erano dei momenti coinvolgenti nel vedere Elvis crescere e l’effetto che faceva alla gente. Lui ha realmente portato la musica ai giovani. Prima la musica era di proprietà della generazione più vecchia e i loro eroi erano gente come Frank Sinatra, Tony Bennet, Doris Day. Elvis è diventato il viso del rock & roll e l’ha portato dentro la tradizione. Ha aperto la porta a quelli che l’hanno seguito….. i Beatles, i Rolling Stone ec. E’ stato un’icona culturale, una delle più grandi icone culturali del 20° secolo. D. Una volta lavoravi come disc jockey, “Don Lamar” Cosa ti ricordi di quel periodo? LF: In Quel lavoro ho bleffato la mia vita. Avevo detto loro che avevo esperienza come DJ, cosa che non avevo. Sono stato in grado di fare test in onda (ero stato reclutato da Gorge Klein) e questo mi ha fatto ottennere il lavoro. Usavo il nome “Don Lamar” perché aveva un suono migliore rispetto a Lamar Fike (che non ce l’ha assoltamente). Comuqneu non mi piaceva fare il disk jockey. Nell’insieme c’ra un mix di batture, un disco, e leggere il barometro del tempo. Avevo l’abitudine di mettere le pubblicità sbagliate dove non andavano messe. La lunghezza dei miei lavori era breve, e questo è stato il più breve di tutti. D. Hai concluso il tuo rapporto con la stazione radio KEBE di Jacksonville in un modo piuttosto inusuale. Cosa è successo? LF : Dopo mesi ne avevo abbastanza. Ricordo che era sabato pomeriggio. Ho messo un LP, chiuso la porta a chiave e uscito dalla città. Sentivo il disco fare click, click, click” mentre guidavo. Questo è stato il mio modo di terminare. D. A partire dal 1957, dai tempi di Sinatra, Elvis fu la più grande star, In EAPRMM dici che ad Elvis non piaceva stare con le altre stars, ma tu sì. Chi erano le star che ti ha fatto piacete incontrare? LF: Robert Mitchum, John Wayne, Danny Kaye, Yul Brynner. Sono cresciuto guardandoli ed ammirandoli nei films ed erano i miei eroi. Poi un giorno, improvvisamente, mi trovai di fronte a loro. E’ stata una grande emozione. Erano tutti grandi. Sono diventato un buon amico di Yul Brynner. Ricordo, quando incontrari John Wayne, gli dissi che pensavo avesse vinto la 2^ guerra mondiale da solo. D. Elvis bruciò te e Alan Fortas nel gennaio del 1958 dopo un battibecco su un gioco di volano. Che cosa accadde? LF: Si trattava di Cliff Gleaves, non di Alan ma fu solo una delle 2100 volte in cui Elvis mi fece fuori nel corso degli anni. C’erano dei problemi per le tasse. Al tempo, tutti noi, eravamo a Graceland e da tre mesi ci sbranavamo l’un l’altro. Un giorno Cliff e io entrammo in una discussione ed Elvis decise che non poteva eliminare solo uno, e così eliminò a tutti due. Ma non molto tempo dopo eravamo già rientrati. D. Molte biografie dicono che Elvis è stato un soldato normale, quando era in Germania. Tuttavia, è fuori dall’ordinario essere accompagnato dalla famiglia e dall’entourage e vivere fuori dalla base. Come ha reagito l’esercito a questa situazione? LF: C’erano solo suo padre, sua nonna, Red ed io. L’esercito lo permetteva.. Gli altri commilitono avevano accettato Elvis e lo trattavano come uno di loro. Nonostante lui fosse una star e anche milionario. Come glia altri veniva pagato $ 78 al mese e eseguendo tutte le cose che c’erano da fare. A quel tempo non era così inusuale che i soldati si portassero le mogli con loro in Germania. Red ed io, per la maggior parte del periodo che siamo stati là, non avevamo soldi. Ogni giorno Vernon ci dava due marchi a testa. Non si poteva fare molto e se volevamo uscire o bere qualcosa, quando Elvis era fuori per le manovre, era dura. Elvis pensava che con i soldi fosse tutto OK, ma questo perchè lui non sapeva quanto costavano le cose. Anche se sapeva che un marco era l’equivalente di un quarto di dollaro e non potevi comprati granché. Vernon non ne fu felice, ma Elvis gli disse di aumentarci a 200 marchi alla settimana. D. Come ha vissuto, in Germania, l’essere lontano dalle luci della ribalta degli USA LF : All’inizio fu difficile, ma poi si è abituato. Anche là c’erano un sacco di fotografi che cercavano di fotografarlo e gli chiedeva interviste. Era richiesto allo stesso modo di quando tornò negli USA. D. Lamar, quali sono i tuoi ricordi più importanti del soggiorno in Germania con Elvis? LF: Le ragazze!!!!!!!!!!! D. E? LF: Le ragazze!!!!!!!!!!!! |
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Re: Intervista A Lamar Fike
D. La Germania fu anche l’inizio degli “amici della chimica” Cosa puoi raccontarci a riguardo delle pillole e del loro impatto su Elvis e la tua vita?
LF: Elvis le prendeva. Iniziò nel 1957. Come ho detto nel “Rivelazioni della Memphis Mafia” Elvis prendeva anfetamine, le più elevate. Le prendeva a sua madre. Quando le prendi di così alta gradazione, me vuoi di più. In quel periodo Gladys non riusciva a lavorare, perché prendeva talmente tante pillole. Elvis gliele rubava. Visto che vivevo a Graceland vedevo molto di più degli altri. D. Lamar, tu sei stato il primo membro della MM che viveva a Graceland. Dopo che ti sei spostato com’è cambiata la vita a Graceland durante gli anni successivi? LF : Tutto è successo così velocemente che vivevamo al meglio delle nostre possibilità- E abbiamo sempre vissuto la vita al massimo. D. Raccontaci delle Bluebell Girls in Francia LF : Erano ballerine del Lido e rappresentavano qualsiasi cosa tu volessi che fossero. Arrivavano tutte dall’Inghilterra. Erano incantate da Elvis e alcuni di noi incantati da loro. Questo è un ricordo molto vivo. D. Natalie Wood è stata vittima di un incredibile incidente poco noto, sul davanzale della finestra. Puoi dirci cosa è successo? LF : E’ stato uno strano incidente. Lei era innervosita dal fatto che Elvis non le prestasse attenzione quella sera a Beverly Wilshire Hotel e così aprì la finestra e salì sul davanzale, IO dissi ad Elvis che stava per buttarsi e lui disse: “Non lo farà, vuole solo attirare l’attenzione” Io ero convinto che si sarebbe buttata e quindi l’abbiamo presa e riportata dentro. D. Lamar, tu e Freddy Beinstock eravate conosciuti come i sostenitori delle canzoni pubblicate dalla società Hill & Tande. Che collegamenti avevi con Hill & Range? LF: Sono andato nel loro ufficio di Nashvilel. Sono rimasto con loro dal 1963 al 1973. Nello stesso periodo procuravo materiale per Elvis da autori di Nashville. E’ stato un periodo molto eccitante e io ero felice di contribuire alle incisioni di Elvis e contemporaneamente mantenere la mia indipendenza con un mio proprio lavoro. Guadagnavo circa 50.000 dollari all’anno, una bella cifra per quell’epoca. D. Quali sono state le tue favorite della Hill & Range che Elvis ha inciso? LF: “Kentucky Rain” e “Indiscribably Blue” per dirne due. Era bello poter contribuire alla parte creativa di Elvis. Kentucky Rain è diventata il suo 50° disco d’oro ELVIS E LA MEMPHIS MAFIA D. Per Elvis erano molto importanti le radici, la famiglia e la struttura, e la MM in molti modi funzionava come una grande famiglia. In che modo Elvis ha composto la MM per poter lavorare come ha fatto? LF : Ingaggiava le persone nelle quali credeva e che gli piacevano e poi, per il resto, ci arrangiavamo da soli. D. La MM era un club esclusivo dove Elvis creava i membri? Quali dovevano essere le qualità personali o gli elementi essenziali che permettevano di entrare nella MM? LF.: Fiducia, lealtà e saper mantenere un segreto. D. Negli anni di Hollywood, voi ragazzi avete passato periodi strepitosi. Quali sono le cose che ricordi di quel periodo? LF: Stare a Hollywood era noioso. Abbiamo incontrato alcune persone simpatiche e l’attività periferica fu straordinaria. Inizialmente per Elvis non era così noioso come per noi perché lui era interessato a girare. Per noi invece diventava noioso perché eravamo lì fermi e seduti. Io avevo preso l’abitudine di andare in altri sets ed incontrare altre stars ed il personale di produzione. D. La Carriera cinematografica di Elvis. Si sa come Elvis odiasse aver fatto tanti del suoi films C’è stato un tentativo di cambiare direzione nella sua carriera alla fine del 1960 con un film quale Live a Little, Love a Little (comicità sexy): The trouble with girl (periodo del dramma): Carro (spaghetti western) e Ch’ange of Habit (dramma sociale contemporaneo). Elvis notò questi cambiamenti o si era già al punto che fosse troppo demotivato per la piega che aveva preso sua carriera? LF: Negli ultimi anni di Hollywood sia era demotivato ma sfortunatamente non ha fatto niente. Dopo molti anni di film così brutti Elvis aveva bisogno di una chance per dare una svolta alla sua carriera. Il suo ritorno ad esibirsi dal vivo, era quello di cui aveva bisogno già quella volta, la tristemente tutto diventò ripetitivo ed Elvis si annoiò di nuovo. Con la sua personalità aveva bisogno sempre di nuovi stimoli creativi. D. Quanto Elvis era un insicuro? LF: Per rispondere alla tua domanda, si doveva conoscerlo per sapere che lo era, ma comunque chi non lo è. D. L’accrescere della sua fama, cambiò la sua insicurezza? LF: Sì. L’insicurezza è una cosa che ti prende tutto. Puoi essere insicuro se guadagni 100 $ al mese e poi improvvisamente ne guadagni 2 milioni all’anno, ma è una insicurezza diversa. Elvis non era diverso dalla maggior parte delle persone. Era insicuro per alcune cose e non per altre. D. Elvis era generoso con le cose materiali. Quanto è stato difficile per lui condividere i suoi sentimenti interiori? LF: Non con alcuni di noi. Come ho detto prima, per Elvis l’avere fiducia era molto importante e se credeva veramente in te sapeva aprirsi. D. Ti sei mai arrabbiato a causa del temperamento cattivo di Elvis? LF: Devi capire che per Elvis non era facile aprirsi a un sacco di gente. In effetti siamo diventati la sua “zona ristretta”. Poiché ci conosceva bene e stava bene con noi, Elvis poteva scaricare le sue frustrazioni su di noi e poi continuare la sua strada. Quelli che non rientravano nella zona ristretta, di solito si trovavano in difficoltà. Ma non durava a lungo, tutto veniva dimenticato e perdonato subito. D. La maggior parte dei fans conoscono lo scimpanzé Scatter. Prima di Scatter Elvis aveva un’altra scimmia chiamata Jayhew. Che cosa ricordi di Jeyhew? LF Era sempre appesa a qualcosa. Non so esattamente cosa gli sia successo, ma fu sostotuito da Scatter, che era un vero furfante. |
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Re: Intervista A Lamar Fike
D. Quali sono stati i momenti più divertenti con Elvis?
LF : E’ una domanda difficile perché ne abbiamo avuti tantissimi. I momenti divertenti superano quelli tristi. Guardandomi indietro ce ne sono tantissime di situazioni. Vivevamo la vita al pieno delle possibilità e le cose divertenti arrivavano da sole, ad esmpio quelli con Scatter lo scimpanzé. Faceva la pipì e un sacco di pazzie. Potresti anche dire che lo incoraggiavamo, soprattutto se faceva cose alle ragazze. C’è un incidente che ho riportato nel libro “Rivelazioni della Memphis Mafia” diq uando eravamo in Arizona, credo. C’era una cameriera messicana che bussò alla porta della nostra stanza. Entrò e iniziò a pulire la stanza. Scatter le saltò addosso e chiuse a chiave. Lei non sapendo cosa stesse succedendo, urlò. Uscì correndo dalla stanza con Scatter aggrappato a lei come un boa. Le si era montato sulla schiena, la circondava con le gambe e le mani sugli occhi, così lei non poteva vedere. Era così divertente vederla in quella situazione. Comunque abbiamo fatto in modo di togliere Scatter e un minuto dopo è saltato sulla grondaia del tetto. E’ sceso solo dopo aver visto che la nostra macchina si allontanava. D. Elvis e Priscilla…. Il matrimonio. Il Colonnello deliberatamente escluse molti della MM. Questo deve avervi ferito. Quale fu la tua reazione al tempo? LF. Passando così tanto tempo con Elvis, non mi interessava che non mi fosse stato chiesto D. Visto che erano così tanto compatibili, perché Elvis e Ann Margret non hanno sviluppato il loro rapporto? LF:Entrambi erano molto competitivi. Anna voleva fare la sua carriera ed Elvis era un tradizionale, un uomo del sud alla vecchia maniera. Voleva la moglie a casa. Come ho detto in “Rivelazioni della Memphis Mafia” penso che Elvis avrebbe sposato Ann Margret a New York se lei fosse stata disposta a lasciare il mondo dello spettacolo. Ma questo non sarebbe successo e Ann divenne una grande star. Inoltre, Elvis ha dovuto smettere di vederla quando fu obbligato a sposare Priscilla. D. Quindi Elvis fu obbligato a posare Priscilla? LF: Sì, il padre di Priscilla “dava i numeri” per il loro rapporto. Elvis lo raccontò a qualcuno di noi. Il padre di Priscilla lo negò ma questo fu quello che Elvis ci disse. Elvis voleva avere un figlio per cui anche questa fu una ragione importante per decidersi a sposarsi. D. Credo che Elvis pensava di vendere Graceland dopo aver comprato il ranch Cicle G. E’ vero? LF: Non proprio. Per un attimo ci aveva pensato, ma cambiò subito idea. Mi disse: “Lamar, sono stanco di tutto questo. Voglio andare via. Ma fu una cosa di breve durata. D. Elvis visse con Priscilla 14 anni. Tu hai avuto una reazione forte. Raccontaci cosa pensavi del loro rapporto. LF: Quando ho scoperto la loro relazione era molto di più di uno sbaciucchiamento. Avevo paura che saremmo andati in prigione senza una prova. Elvis mi disse che aveva tutto sotto controllo. Io dissi: “Lo spero per te. Altrimenti, ci imbarcheranno e spediranno a casa in gabbia” D. Lamar, come hanno preso il tuo matrimonio, quelli della MM? LF : E’ stato piuttosto difficile in quanto dovevo passare il mio tempo con Elvis, ma quella era la mia decisione. Tutti facciamo delle scelte nella nostra vita e questa era una delle mie. Ci sono conseguenze……… e possono essere brutte e belle. D.In Elvis Aaron Presley: Revelations of the Memphis Mafia (EAPRMM), che è stato riemesso con il nome Elvis and the Memphis Mafia, parli delle pillole e dell’autodistruzione di Elvis. Molti fans non lo vogliono accettare. Cosa ci dici? LF: L’automutilazione si è sviluppata in modo sproprozionato, Elvis faceva cose come estrarre la sua unghia incarnita. Era un acrobata. Si sarebbe infettata e sarebbe andato da qualche medico per farsi dare il Dilaudin, un oppiaceo. Ma come ho detto, tutta la sua automutilazione è avvenuta in modo sproporzionato. Nella seconda parte della nostra intervista, Lamar parla degli anni del Come back, la sera Lamar ed il Colonnello sopresero Elvis in stage vestiti da Babbo Natale, il declino fisico ed emozionale di Elvis, il perché della continuazione del suo legame con Elvis. Ci racconta anche che cosa pensa della gente che circondava Elvis in vita e che c’era un grande interesse per l’attrice Nicole Kidman. NOTA: Lamar Fike attualmente sta lavorando alla storia della sua vita…. Tutte le cose grandi e divertenti che sono successe nel corso degli anni. Quote dal libro “Elvis and the Memphis Mafia” Non credo che Elvis sapesse che stava morendo. Come tutti noi pensava che non sarebbe moro. Finchè ti svegli e vai. Ma poi, succede! GLI ANNI DEL COMEBACK D. Lamar nel libro, parli di un sogno che Elvis fece in cui era processato per la sua vita. Di cosa si tratta? LF: Negli ultimi anni, una volta Elvis mi disse che aveva fatto questo sogno dove era sotto processo in un tribunale e il giudice era il Colonnello! Red e Priscilla erano i testimoni. Nel tributale c’era molti della Memphis Mafia, me incluso, ed Elvis ci disse che sunno di noi avrebbe dovuto difenderlo. LE sole persone dalla sua parte erano due membri della giuria, Sol Schwarz e Lee Ableser. Erano i gioiellieri di Beverly Hills che avevano fatto il suo TCB. E’ stato un sogno davvero strano perché il giudice era vestito di bianco, non di nero, e teneva una borsa nera da medico. Elvis vide nel sogno un segno che la morte era vicina. D. Il ’68 Comeback Special. Periodo fantastico. Come persona che fu presente alla registrazione, che cosa pensi di Steve Binder? LF: Nr. 1 odio la parola Come back Special perché lui non ha mai lasciato. Numero 2 Steve era un brillante direttore e l’ho trovato una persona affascinante. Il suo approccio su come doveva essere lo special di Elvs, era ponderato e contemporaneo. Molto distante dall’idea del Colonnello di uno show natalizio vecchio stile. Per grazia di Dio Steve ed Elvis avevano il loro stile. Elvis e Steve erano un buon mix. D. La storia di Elvis e Steve Binder sul Sunset Boulevard. Sembra che il mito sia cresciuto grazie a questo incidente. Poui dirci qualcosa. LF: E’ successo. Il libro di Jerry Hopkins dice che Steve prese >Elvis e lo protò sul Sunset Boulevard per fargli vedere che poteva passeggiare in pubblico e non essere sommerso, per fagli vedere che non era più una grande star. E Hopkins dice che la gente gli sbatteva contro, senza riconoscerlo. Sì è vero Steve Binder portò Elvis sul Sunset Boulevard, ma lasciamelo dire fu una cosa barbara. Un vero disastro. Abbiamo dovuto combattere per portare di nuovo la gente a capire chi era Elvis. Troppo per lui accettare che non era più una grande star. D. Quanto è stato emozionante il ritorno al live esibendosi a Las Vegas? LF: All’inizio era incredibile, ma come ha sempre fatto il Colonnello, ci si tuffò e presto lo annoiò. Il Colonnello non ha mai capito che Elvis aveva bisogno di occasioni creative. Negli ultimi anni era un caso di “se solo…” D. Alla fine degli anni 60 e inizio 70 Elvis fu felice di un revival di massa. Come reagì a questa rinnovata popolarità? LF. Sentiva di aver ripreso le cose che gli appartenevano. Non si era allontanato veramente ma dopo i films stupidi ebbe l’opportunità di dimostrare che cosa aveva. Un sacco della musica registrata era buona, un ritorno alle sue radici. |
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Re: Intervista A Lamar Fike
D. Pensi che la tabella di marcia di Las Vegas con 2 spettacoli a notte ha contribuito al declino fisico ed emotivo di Elvis?
LF: Assolutamente. Le sue motivazioni si erano indebolite e desiderava esibirsi. Nessuno va a Las Vegas e suona per 4 settimane, lo fanno per una settimana soltanto. Quattro settimane è una maratona e la ripetizione di 60 spettacoli in quel periodo può essere veramente monotono e l’indebolimento del corpo e della mente. D. A partire dall’inizio degli anni 70, le incisioni di Elvis avevano molto spirito country. Questo era l’espressione dell’amore di Elvis per questo genere ed il suo aumento di popolarità verso il pubblico. Quale pensi sarebbe stata l’indirizzo musicale di Elvis se non fosse morto? LF: Credo che avrebbe continuato a fare canzoni con grande attenzione verso il genere. Elvis era molto in sintonia con i cambiamenti della musica e lo ha dimostrato la sua carriera, era capace di adattarsi. LA sua influenza sul pubblico più giovane può essere cambiato nel corso degli anni, ma sarebbe stato ancora una forza musicale importante, come è sempre stato. LA GENTE DELLA VITA DI ELVIS D. Lamar, in una o due parole, come puoi descrivere: Gladys Presley: dolce e gentile Vernon Presley: Una conchiglia dura, ma morbida dentro Minnie Mae Presley: Totalmente innocente Marty Lacker: Sincero, onesto Billy Smith: Senza falsità Joe Esposito: Arrogante e con false bravate Charlie Hodge: Piacevole e campagnolo Alan Fortas: Astuto uno dei miei migliori amici Red West: Veramente un amico Sonny West: Non smette mai di parlare Larry Geller: superficiale ma che credeva di essere profondo Have Hebler: Piacevole e bonaccione George Klein: Supponente sapeva di più di quello che faceva Marvin "Gee Gee" Gambill Jr.: Semplice The Colonel: Complicato David Stanley: Onesto e riflessivo Billy Stanley: Sembrava sempre perso Rick Stanley: Divertente Dee Presley: Interessante Priscilla Presley: Biologicamente fortunata Ann-Margret: Dolce gentile e bella Shelley Fabares: Come sopra Linda Thompson: Divertente, che sapeva ridere e immensamente bella Ginger Alden: Plastica Dr Nick: Ambizioso e interferente Joan Deary: Non l’ho conosicuta Felton Jarvis: Un ambizioso e bravo uomo di musica Lamar Fike: Brillante, meravigliosamente piacente e irresistibile GLI ULTIMI ANNI D. Alcune persone dicono che Elvis avrebbe voluto diventare un predicatore. Che cosa ne pensi? LF: No, no assolutamente no D. Le idiosincrasie di Elvis. Quali erano le cose di Elvis che ti frustravano e ti disturbavano? LF: Scegli una. D: Nell’aprile del 1973 al Lake Tahoe, fu uno dei momenti più bassi della carriera di Elvis. Molti giornali descrivevano gli spettacoli di Elvis come “Sveglia, sei flaccido” Qual’era il problema in quel momento? LF: In quel periodo Elvis era stanco di tutto. Vegas e I tours erano diventati monotoni. Elvis iniziava a prendere peso e non c’era più la sua capacità creativa. Era un segno delle cose che sarebbero arrivate. D. Durante il periodo di Elvis super poliziotto quali sono state le cose che hai più notato? LF: Il suo sogno era essere un poliziotto e questo era un modo per vivere il suo sogno. Era veramente preso nel catturare i malviventi. Conosceva moltissimi poliziotti inclusi quelli della narcotici. Principalmente ci infilavamo in piccole cose. Elvis si metteva la divisa di poliziotto e noi uscivamo mentre lui bloccava il traffico. Avrebbe fermato un ragazzo, dicendogli che stava andando troppo veloce e gli faceva una paternale sulla sicurezza. Noi giravamo attorno ad Elvis con una Mercedes blue ed Elvis diceva: “andiamo qui, Lamar. A fare ordine e servire al legge”. Occasionalmente andava a caccia rincorrendo le persone negli intestate. Non prendevano la multa, ma un autografo. Quando Elvis era alticcio, la sua mente si caricava e le cose diventavano più grandi della vita. D. La Vegas Aprile 1975 Fool’s Day. Tu ed il Colonello siete saliti sul palco vestiti da Babbo Natale e si faceva una battaglia dell’acqua. Il suono sembrava veramente un fischio. Che cosa è successo quella sera per provocare un tale casino? LF: Era semplicemente un fatto di noia. Elvis non sapeva che l’avremmo fatto ma data la sua professionalità, stette al gioco dandoci il nostro minuto di celebrità e poi tornò a fare il suo lavoro. Il pubblico rideva da pazzi. Anche questo mise in evidenza com’era il Colonnello. D. Da quello che si sa, nel 1975 Elvis dovette sopportare un numero di episodi che gli fu difficile sopportare. Come pensi abbia influito sulla sua salute fisica ed emozionale? LF: Era veramente preoccupato, come pure molti degli altri ragazzi. Ma cosa potevamo fare? Potevamo cercare di dirgli vacci piano, abbi cura di te, ma alla fine non potevamo fare niente per lui. Doveva farlo da solo, e tristemente non l’ha fatto. Sarebbe stato bello rimproverare qualcuno o qualcun altro per il declino di Elvis e l’eventuale morte ma la realtà è che non puoi salvare qualcuno che non vuole salvarsi. D. Al suo 41° compleanno era a Vail, in Colorado. Si pensava sarebbe stata una vacanza da sogno. Cosa è successo? LF: Non era un sogno. Elvis era piuttosto fatto e fuori di testa. Stava prendendo molto Dilaudin e minacciava di uccidere chiunque gli stesse intorno. Dio mio, un paio di volte icostrinse il Dr. Nick a fargli più ricette. Quella volta prendeva anche tante anfetamine che non l’hanno aiutato. D. Nel 1976 vivevi e lavoravi a Nashville. Qual’era il tuo rapporto con Elvis e la MM, a quel tempo? LF: Non c’era alcun cambiamento, lavoravo per lui. |
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Re: Intervista A Lamar Fike
D. Ha mai rivelato i suoi pensieri circa l’aumento di peso degli ultimi anni?
LF: Se l’avesse ignorato non sarebbe andato via. Elvis pensava di perdere il peso in eccesso di notte. Molto del peso era dovuto alla ritenzione idrica, per cui poteva perdere qualche libbra velocemente, ma la sua dieta e i problemi medici quelli non potevano andarsene. Ricordo che parlavo con Elvis un giorno e venne fuori il discorso del peso. Dissi “Elvis, tua mamma ha avuto il tuo stesso problema. Lo sai questo vero?” e lui rispose “Qualche volta ci penso” Come ho detto nel libro, il deterioramento fisico di Elvis negli ultimi anni era veramente orribile. D. Nel Marzo 1977 Elvis cancellò le date della Louisiana, Alabama, Georgia e Florida. Andò in ospedale e apparentemente fu una messa in scena. Com’è la storia? LF: Elvis era esausto e lui e Ginger erano in guerra. Elvis non voleva fare gli spettacoli. Andò dritto da casa sll’ospedale, ma è stata solo una scusa per non essere penalizzato dal contratto. Avevamo aggiunto gli ingaggi cancellati del tour successivo. Hanno comunque cercato di disintossicarlo, mentre era in ospedale. D. Alcuni giorni prima di morire hai avuto una conversazione quasi profetica con Joe Esposito. Puoi condividerla con noi? LF: Avevo parlato con Elvis che mi aveva detto che era stanco e non si sentiva bene. Gli dissi che poteva cancellare il tour ma lui mi rispose che aveva bisogno di soldi. Quello di cui aveva veramente bisogno era un lungo break, 6 mesi alle Hawaii, o in Europa o qualsiasi cosa. Glielo suggerii ma lui si sentiva obbligato. Più tardi, Joe ed io parlammo al telefono e l’argomento era Elvis e dissi a Joe che non credevo che avremmo fatto il tour e non l’abbiamo fatto. Non pensavo che Elvis stava per morire, pensavo solo che non si sentiva bene e non era nelle condizioni giuste per completare il tour. D. Elvis era famoso per la sua forte personalità e volontà. Nonostante questo, molti fans sono conivinti che la MM avrebbe potuto fare di più a per aiutare Elvis, a livello emozionale. Cosa ne dici? LF: Come ho detto prima, nessuno può fare qualcosa se l’interessato non lo vuole. Abbiamo cercato non l’abbiamo ottenuto, avrebbe potuto morire anni prima. Sono ignoranti la gente trae conclusioni senza sapere. D. Quanto pensi Elvis fosse predisposto alla sua autodistruzione? LF: E’ stato tutto sprecato D. Secondo te, qual’è stato il più grande disappunto nella vita di Elvis? LF: Il non essere uscito dagli U.S. D. Una domanda correlata, quale pensi sia stata l’occasione mancata per Elvis? LF: Ancora, Il non essere uscito dagli U.S. D. Lamar, quanto ti ha toccato la morte di Elvis? LF: Ancora non ci credo. Mi manca ogni giorno. Post 1977 D. La biografia di Albert Goldman è notevolmente disprezzata dai fan di Elvs. Oggi, nel 2005, cosa ne pensi del tuo coinvolgimento? LF: Il mio coinvolgimento è stato solo di averlo presentato alle persone, non avevo niente a che fare con quello che ha scritto. Possiamo sorvolare su questo? D. A causa della narrativa’anti-Elvis di Goldman, anche gli aspetti positivi vengono ingnorati. Cosa pensi che abbia portato il libro di Goldman. LF: Niente D. Il libro “The Elvis mob” fu uno special onesto e chiarificatore su Elvis e la MM. Era anche molto più controllato ed accessibile della più lunga, ma eccellente serie All the King’s men. Come ti sei sentito a girare questi documentari? LF: Mi sono divertito per entrambi e mentre All the King’s Men era più triste al tempo, è stato molto più divertente per me con i ragazzi. Penso che i due documentari ci hanno permesso di esprimere il senso di quello che c’era stando con Elvis, e come ci sentivamo circa i periodi belli e brutti. D. E’ stata comunque un’esperienza catartica? LF: Assolutamente! Dopo tutta quella stampa negativa che molti di noi avevano subito, è stato infinitamente buono avere la possibilità di raccontare la storia vera, pecche e tutto. |
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Re: Intervista A Lamar Fike
D. Wayne Newton e la sua emozionante canzone “The Letter” è presumibilmente basata su una richiesta di aiuto scritta da Elvis. Secondo te, è una cosa vera oppure una finzione?
LF: Un fatto. Newton l’acquistò dalla Sotheby. Fu scritta da Elvis in un momento di desolazione della sua vita verso al fine del 1976. La storia è che lui la scrisse su un blocchetto del telefono, poi l’ha stracciata e buttata, ma qualcuno l’ha recuperata. Devi capire che Elvis era un essere umano e molti lo vogliono santificare. In un momento di emozione non era diverso da te e me… aveva sentimenti, sentimenti forti, e cercava qualcosa da cui sottrarsi, un appagamento interiore e una pace interiore. D. Perché il legame con Elvis e la sua musica vivono ancora? LF: Credo sia un fatto ciclico. Lo paragono ai disegni nelle caverne degli Aborigeni che tramandano la storia da generazione in generazione. Con Elvis, i gentori hanno trasmesso la musica ai figli e così via. Inoltre, molta della sua musica è senza tempo cosicché anche le generazioni future, nei decenni a venire, la scopriranno. D. Cosa credi penserebbe Elvis di alcuni artisti di oggi come Eminem e Pink? LF: Non la vorrebbe. Pensa com’è. D. I fans possono solo immaginare che cosa significhi essere stati parte della MM e trovarsi vicino ad Elvis. Come riassumi l’esperienza? LF: Storicamente incredibile! Abbiamo avuto il privilegio di dividere la vita di una delle più grandi superstar che il mondo abbia avuto. D. Lamar, l’ultima domanda. Qual è il tuo più grande rimpianto del periodo con Elvis. C’è qualcosa che faresti diversamente se ne avessi l’opportunità? LF: Onestamente posso dire che non c’è niente che vorrei fare in modo diverso. D. Lamar, grazie infinite per aver parlato con noi. So che tutti I fans del mondo ti augurano il meglio della vita e spero che potremo incontrarci come "downunder". LF: Vorrei venire da "downunder". Ci sono stato due volte prima e amo il paese e la sua gente. Sono anche un grande fan di Nicole Kidman. E’ un’attrice straordinaria. |
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Re: Intervista A Lamar Fike
Grazie, Hurt! Grandi lavori!!!!
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Re: Intervista A Lamar Fike
mille grazie Hurt
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Re: Intervista A Lamar Fike
grazie hurt!!!
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Re: Intervista A Lamar Fike
Grazie anche per questa intervista!!!
Ciao |
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