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Reportage da Graceland
Ciao a tutti!
Seguo da sempre le vostre discussioni sul forum e, finalmente, ho deciso di iscrivermi anch'io per condividere con voi la mia passione per Elvis. A questo proposito, voglio raccontarvi la mia esperienza a Memphis dell'estate scorsa, mettendovi a parte delle emozioni che ho provato in quell'occasione e che sono mie personali certo, ma nelle quali molti, ne sono certa, potranno facilmente rispecchiarsi. In verità, non sono sicura di sapere come cominciare il mio racconto. Il viaggio a Memphis è stato qualcosa di più di una semplice vacanza. In un certo senso, può essere definito un’esperienza spirituale. Si, nella misura in cui la nostra anima si è sentita profondamente coinvolta nell’intraprendere quest’insolita avventura. Non è facile affrontare, di punto in bianco, alcune delle nostre paure più profonde. E salire su un aereo che avrebbe viaggiato per molte ore su un oceano sconfinato è sicuramente una di queste. Quando si raggiungono certe altezze impensabili e, guardando fuori dal finestrino, non si vede altro che il cielo viene da pensare a quale forza misteriosa è stata in grado di spingerci a osare tanto e, che lo vogliamo o no, siamo portati a mettere in discussione tutti i nostri valori. Se dovessi morire adesso, cosa vorrei ricordare della mia vita? Cosa mi dispiacerebbe lasciare? E se non succedesse nulla, allora cosa continuerei a fare come prima? Cosa cambierei? Quando l’aereo atterra, senza che il temuto disastro sia accaduto, non siamo più la stessa persona che è decollata il giorno prima. Inevitabilmente. Il clima è afoso (siamo a Giugno) e i polmoni fanno fatica a dilatarsi pienamente. Il nostro cuore è stretto in una morsa. Ma siamo felici, perché la meta agognata è vicina. Dopo una notte di meritato riposo (26 ore senza chiudere un occhio!!!) siamo pronti ad esplorare il mondo con occhi completamente nuovi. E quello che vediamo non delude certo le nostre aspettative. All’improvviso ci troviamo di fronte a ciò che da tanto tempo e tanto intensamente desideriamo vedere e toccare e l’emozione ci sommerge. Abbiamo immaginato tante volte questo momento, ma ora che il nostro sogno si è trasformato in realtà restiamo senza parole e, quasi, senza fiato. Possibile che questa fortuna sia capitata a noi? Davvero siamo qui con il nostro e non solo con la nostra immaginazione? Ci si sente degli eletti, dei privilegiati, e la sensazione si trasforma in certezza quando l’oggetto dei nostri desideri si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza. Mettendoci un pochino a parte della sua magia …… A presto per la prima parte del reportage….. |