Quote:
valep
Penso che Leonardo abbia fatto centro...il fatto che Parker sia stato "il bene e il male" di Elvis... Anche il buon J.D. Sumner aveva sostanzialmente detto questo. Il bene, cioè di averlo reso famoso, di averlo fatto conoscere al mondo, grazie alla sua abilità di manager e ai suoi contatti importanti (Elvis ha messo il suo grandissimo talento!) Il male, quello di aver sfruttato Elvis, troppo, non avergli concesso le giuste pause tra un tour e l'altro, specie quando gli ultimi anni era gravemente ammalato, quello di averlo limitato in certi momenti della sua carriera, non lasciandolo esprimersi come voleva (vedi i film o il fatto di non averlo mai fatto suonare all'estero...). A voi la parola...
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La spiegazione di Valep non fa una piega
Va aggiunto che, sin dagli inizi, l'avidità di soldi di Parker non ha mai avuto confini.
Ha preferito stroncare l'espressività e le ambizioni di Elvis, piuttosto che perdere un penny.
Nelle rare volte in cui Elvis si è imposto (vedi Comeback '68 e successivo ritorno on stage) si sono subito visti i risultati di quanto il merito fosse da attribuire alla sua bravura e al suo carisma.
Senza Parker, Elvis non sarebbe arrivato dove è arrivato!!
Con Parker, Elvis ha ucciso se stesso