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L'indimenticabile 6 giugno 1975
L'indimenticabile 6 giugno 1975
[Per favor non rimuovere questi alberino e collegamento. Sono molto importanti per la nostra umanità!] E’ il mio nono tentativo di contatto. Il cielo é perfettamente chiaro. Di nuovo nella radura osservo in silenzio. Fisso le costellazioni. Poi d’un tratto passa una stella cadente. Ecco, sono qui. Va tutto bene. E un segnale che abbiamo convenzionato tra di noi. So allora che posso concentrarmi per emettere i miei pensieri telepatici perché mi hanno avvisato che mi ricevono. Poi c’é un’altra stella cadente che attraversa orizzontalmente il cielo, poi ancora una terza, nella medesima direzione. La mia attenzione é attratta da queste linee di fuoco che tagliano il nero della notte. Sono più o meno le dieci di sera. Sento di sicuro una presenza . Come osservato, quasi studiato. Il loro atteggiamento non mi preoccupa, anzi. E’ in quel momento che appare una piccola palla di luce che attraversa il cielo come un razzo, riempiendo il mio cuore di gioia. Che fuoco d’artificio! Passa mezz’ora e non osservo altri segnali perché molto alti nello spazio. Improvvisamente, come per contraddirmi ,vedo sopra di me molto nettamente la forma di un’astronave. E’ circolare, munita nel dietro di tre alette divergenti. Questa pastiglia luminosa é già sparita come per magia. Vedendola faccio dei segni con le mani. Ma capisco ben presto che cio’ é inutile. L’astronave é troppo lontana per far loro capire cio’ che desidero. Tuttavia risponde proprio a dei messaggi telepatici. Tutto accade cosi in alto che vorrei esserci. Perché non possono atterrare qui’, visto che non c’é nessuno che ci possa disturbare. Concludo tragicamente che non hanno l’intenzione di contattarmi, ma che vogliono solo manifestarsi da lontano, per incoraggiarmi. Offeso dal loro atteggiamento decido di rompere semplicemente le relazioni con loro. Mi rivolgo a loro in questi termini: « Vi ringrazio di cio’ che avete fatto e per cio’ che mi state mostrando adesso. Ma dovete capire che non posso intendervi cosciamente con tali manifestazioni imprecise e lontane. So che siete buoni perché in caso contrario noi esseri umani avremmo smesso di esistere o saremmo sottomessi. Ma a che cosa serve che io mi trovi qui se non fate niente di concreto per spiegarmelo? Mi sento inutile. Se ci sarà qualcosa da fare non bisognerà contare su di me. Allora addio o meglio" agli dei ", a "voi". Alzo le due braccia verso il cielo in segno di pace. Poi mi preparo ad andarmene via. Ed allora si verifica un fatto straordinario . Ho appena girato la testa quando noto una strana stella rosso-arancione sopra la collina di fronte a me. Tuttavia non realizzo ancora completamente quel misterioso fenomeno. La mia facoltà di comprensione é impregnata dal suo effetto focalizzante. A una velocità vertiginosa la stella sta’ precipitando letteralmente su di me, diventando cosi una sfera di tre metri di diametro. Ho i piedi volontariamente inchiodati a terra, perché non devo in alcun modo scappare qualsiasi cosa succeda. La palla si ferma implacabilmente sul posto. L’oggetto si gira su se stesso. C’é ora una cupola. Non ho proprio il tempo di osservare con attenzione l’ordigno perché un riflesso istintivamente stupido ma veramente naturale mi ha fatto proteggere la faccia con il braccio sinistro, durante l’avvicinamento, credendo che si stava per schiantare e cozzarmi contro. Mio malgrado ho avuto il tempo di notare che non c’é stato in alcun momento un cambiamento né di colore, ne’ di rumore per quanto minimo sia stato. L’oggetto si trova sempre davanti a me in sospensione sopra il suolo. Nel momento in cui il mio intelelletto mi segnala questa apparizione come causata da una forza extra-terrestre e dunque internamente cosciente , non mi ricordo più nulla. Poi vedo di nuovo l’oggetto che indietreggia di qualche metro ,molto lentamente. Improvvisamente si alza a 300 metri di altezza, cambia più volte colore, poi ,ad angolo retto, riparte orizzontalmente per sparire prima di riapparire a qualche centinaio di metri ,in direzione della città. Quando l’oggetto non é più visibile, lascia nel cielo quattro strisciate bianche. Tutto é successo talmente feericamente che chiudo gli occhi, mi pizzico, mi do’ una sberla per verificare se tutto cio’ é realtà. Solo cosi’,se aprendo gli occhi ,trovassi le tracce lasciate dall’ordigno, potrei credere alla mia osservazione. Abbasso il capo. Controllo il ritmo della mia respirazione, stringo i pugni. Poi aprendo le palpebre , la testa eretta, dritta verso il cielo vedo l’impossibile. Le quattro linee orizzontali sono proprio qui’, presenti. Il mio stato d’animo successivo a quest’incontro formidabile é al di là di qulsiasi commento, é come un’ebrezza. Per la prima volta in vita mia ho vissuto in pieno possesso dei miei mezzi , in un lasso di tempo che appartiene all’intersezione di due mondi . Il mio e l’altro. Ho avuto la prova indiscutibile della sua esistenza. Cosa é successo durante questo incontro? Non me lo ricordo. C’era forse un essere all’interno dell’astronave ? L’unica cosa che so é che la sfera puo apparire quando vuole, perché ridiscendendo la stradina l’ho vista di nuovo passare alta nel cielo. Remerciements, Antoll MA TOUTE LE FOTO SOPRA: www.antollma.info |
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