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Vecchio 14-03-2007, 18:44
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Predefinito Sonny West

La guardia del corpo, nonché membro della Memphis Mafia, Sonny West ha firmato un accordo con Random House per il suo imminente libro “Elvis: Still Taking Care Of Business” che sarà Pronto nell’agosto 2007

Sonny (Delbert) West, classe 1938, cugino di Red West incontrò Elvis per la prima volta, giocando a football alla Humes High School e più tardi lo incontrò al Rainbow Rollerdone dove fu presentato da Red West. Sonny che lavorava alla Ave Appliance Store di Memphis lasciò il suo lavoro per andare a lavorare per Elvis, occupandosi delle sue macchine e visse in un appartamento, a Graceland.

The Eagle era il suo nick di karate e gli fu dato da Elvis. Elvis e Priscilla furono testimoni di nozze al matrimonio di Sonny West e Judy Morgan il 28 Dicembre 1971 al Trinità Baptist Church di Memphis. Ebbe diversi piccoli ruoli in alcuni films di Elvis, incluso quello del 68 Stay Away Joe. Sonny West venne licenziato da Vernon Presley il 13 Luglio 1976.

D. Guardando al passato, ti dispiace aver scritto il libro ELVIS WHAT HAPPENED, visto l’effetto che ha avuto su Elvis e su suoi fans?

SW. Posso capire la reazione dei fans. Dopo tutti gli anni che ho passato con lui, so quanto fosse evidente il loro amore per lui, ma non ho scritto il libro per avere l’approvazione dei fans. L’ho scritto per l’amore verso l’uomo e la mia preoccupazione che morisse, visto che peggiorava di giorno in giorno. Volevo che aprisse gli occhi su quanto male stava. Non so se sei al corrente di quel fattorino dell’Hilton di Las Vegas, che fece un’affermazione dicendo che “Elvis era tossicodipendente….” E aggiungendo che lui, ogni giorno, recapitava borse di droghe nella suite di Elvis” Quando venne a sapere questo, la reazione di Elvis fu che, durante gli shows, parlò in modo dispregiativo di questo ragazzo, minacciando di fargli del male se avesse trovato chi fosse esattamente. L’altra faccia della medaglia è stata il modo in cui Elvis fece i restanti shows, con questo particolare problema.

Se ne infischiò delle voci che giravano. Non era in grado di dimostrare ai suoi fans che non era dipendente dalla droga. In altre parole fece in modo di far apparire bugiardo il fattorino,.

Quando feci il libro, mi venne in mente quel ragazzo, chiunque esso sia, e quanto avremmo fatto arrabbiare Elvis, passando anche per bugiardi. Si arrabbiò molto con noi, ma d’altro canto scelse di non fare niente. Nessuno sa, se non le nostre famiglie e gli amici più stretti, quanto dolore abbiamo provato quando Elvis morì. Pensa che il dolore dei suoi fans è passato attraverso gli anni, essendo stata per loro una grande perdita; ma ti dirò che il loro dolore è molto inferiore mio. Sinceramente, io spero che tu capisca che il libro non fu scritto per ferire Elvis, ma per dargli una possibilità di svegliarsi e vedere dov’era finito.

Per quanto riguarda il libro fine a se stesso, credo sia stato scritto con un sacco di sensazionalismo e con un certo modo di scrivere che puoi trovare sui “fogli della carta igienica”, ma questo era Steve Dunleavy, uno scrittore delle pubblicazioni STAR. E’ vero che, inizialmente avevamo scritto noi, pagina dopo pagina, fino alla fine, ma avevamo fretta di farlo uscire, visto che a detta di un paio di ragazzi, con cui eravamo in contatto, Elvis peggiorava sempre di più.

Questo viene confermato ed è evidente nell’ultimo special nel 1977.

D. Elvis ha mai capito che, con il vostro libro, stavate cercando di mandargli un messaggio?

SW. Non ne sono sicuro, ma ci sono alcune affermazioni che mi sono state fatte da Billy Smith, il cugino di Elvis, che passò l’ultimo anno quasi esclusivamente con Elvis, tranne quando Elvis era in tour. Aveva bisogno di loro per il lavoro, guardaroba, sicurezza, altrimenti non li voleva intorno, per casa. C’era uno che stava là 24 ore al giorno, nel caso in cui avesse bisogno di qualche commissione.

Queste cose erano svolte da parecchi dei giovani che lavoravano in alternanza. Billy mi raccontò che, alle volte, Elvis esprimeva la sua rabbia nei nostri confronti, per il libro e altre volte ne parlava ammettendo che probabilmente prendeva troppe medicine. Anche nella conversazione registrata con Red, in ottobre o Novembre 1976, Elvis disse che non aveva paura del libro per sè stesso, ma per gli altri, in quanto il libro avrebbe potuto ferire gli altri. Red lo rassicurò che non era nostra intenzione fare del male a nessuno e così abbiamo fatto.

D. Hai reagito con il libro di Albert Goldman, quando afferma che hai avuto una relazione con Priscilla Presley e com’è il vostro rapporto oggi?

SW. Ho reagito eccome, con il libro di Albert Goldmann. Non gli avrei mai rilasciato l’ intervista se avessi saputo quello che ne avrebbe fatto. Mi aveva detto che avrebbe scritto un libro sulla morte di Elvis, ma non mi passò, minimamente per la mente, che avrebbe scritto un libro così terrificante e non potrò mai giustificarlo. Gli concessi l’intervista perchè Lamar mi chiese di farlo per lui. Quando, per la prima volta sentii parlare delle menzogne del libro, presi il libro che Goldman mi aveva spedito, ma non lo lessi.

Cercai solo la parte che faceva il mio nome e guardai le pagine dove io dicevo qualcosa. La mia intervista con lui era basata sull’accordo che avrei parlato solo degli argomenti sui quali io desideravo parlare e non era sottinteso che io avrei detto qualcosa che non ho detto, o sarei stato inserito in cose che non ho fatto. Nella parte che avevo tenuto in esame, vedevo il mio nome in ogni pagina, ma alla fine non trovai niente che indicasse una violazione dell’accordo. Ma non ricordo nulla che faccia riferimento ad una relazione tra me e Priscilla. Non avevamo nessuna relazione, se non quella che era la moglie di Elvis e io la trattavo con rispetto.

Per quanto riguarda il mio rapporto odierno con lei, da parte mia, non ce n’è uno di cui parlare e probabilmente nemmeno da parte sua. C’era una situazione, tra me e Priscilla (che lei sa), di cui preferisco non parlare in dettaglio e che non era piacevole per lei e, per la quale, più avanti nel tempo, lei si scusò. Lo accettai e venne fatta una trattativa. Quella volta, la cosa mi fece male perché, per tutta la vita, non riuscirò mai a capire il perché doveva fare qualcosa a qualcuno che non le aveva mai fatto niente di male. Infatti, all’occasione, l’ho protetta dalle offese e, verso la fine del matrimonio, ho anche cercato di prevenire problemi che avrebbero potuto esserci tra lei ed Elvis.

D. Qual è la tua opinione su come a Graceland viene fatto marketing di Elvis?

SW. Questo è un’area nella quale non voglio entrare in dettaglio, perché non sono un esperto di marketing. Penso che i fans siano fortunati di poter rendere omaggio ad Elvis e condividere il suo ricordo, soprattutto nei giorni della sua nascita e della sua morte. Durante l’Elvis Week in Agosto, sono stato a Memphis solo tre volte ed ho incontrato molti fans, avendo la possibilità di condividere con loro splendidi ricordi.

D. Dopo la morte di Elvis, come hai affrontato la vita e cosa fai oggi?

SW. Per me, questa è una domanda molto personale. Ho perso qualcuno che amavo molto e passato la maggior parte della mia vita a proteggerlo dalle offese, intenzionali e non. L’ho messo prima della mia famiglia, passando il tempo con lui, invece che con mia moglie e mio figlio. Alle volte questo ha causato tensioni nel mio matrimonio ed è sopravissuto solo perché ho una donna che è rimasta sempre al mio fianco, nonostante tutto.

Vorrei credere che se dovessi farlo di nuovo, passerei un po’ di più tempo con loro, quando Elvis non lavora. Mi manca ancora, ogni giorno, e non passa giorno che non succeda qualcosa nella mia vita che non mi faccia pensare ad Elvis. Come potrebbe cantare lui una canzone che oggi è nella hit, quale potrebbe essere, oggi, il suo cantante preferito (credo Celine Dion) oppure quanto gli sarebbero piaciuti i film d’azione come Indipendence Day, Armageddon, Jurassic Park, ect.

Ha lasciato questo mondo troppo presto e il mondo è di colui a cui è appartenuto. Sono stato fortunato abbastanza per essere un amico intimp della stella più luminosa, di cui sia stato graziato il pianeta, nel campo dell’intrattenimento.

I fans non riusciranno mai a convincermi che ho agito male, cercando di aiutarlo a vivere. So dov’è oggi, e che conosce il mio cuore e i miei sentimenti per lui. Posso andare a dormire ogni notte e sapere che se non ero con lui negli ultimi 13 mesi della sua vita, è stato solo perchè ho cercato di aiutarlo, non perché ho cercato di fargli del male.

Forse un giorno ci incontreremo e se così fosse, sarebbe bello.




A voi tutti commenti del caso!!!!!
Io dico solo......... Dormire tranquilli fa bene al fisico: anche questo spiegherebbe perchè Elvis è morto così giovane !!!!!

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