Re: Col. Tom Parker e Memphis Mafia
La depressione quando arriva, è una gran brutta bestia e ti distrugge (vedi Gladys), soprattutto se intorno a te, hai persone che non la vedono tale, ma li considerano solo ed esclusivamente un capriccio o l'effetto di pillole (pillole che TUTTI hanno preso, ma dalle quali, grazie alla morte di Elvis, hanno potuto disintossicarsi.
Non riesco ad immaginare Elvis che chiama a casa uno psicoterapeuta per farsi aiutare. Non solo la sua immagine non lo permetteva, ma al tempo chi lo faceva era ritenuto pazzo!!! Già li vedo i titoli dei giornali!!!!!!!!
come hai ragione cara hurt,ne so qualcosa dato che io convivo con la depressione da più di 30 anni,e che da 30 anni prendo antidepressivi;lui era una star,aveva una vita pubblica,ed in america negli anni 60-70 essere una star era cosa ben diversa da oggi.e poi l'uomo del profondo sud degli states,cresciuto in una famiglia religiosa,con idee sulla famiglia molto conservatrici....e trovatosi improvvisamente in un altro mondo,fatto di soldi e falsità,la madre che da quando lui era in giro per i suoi spettacoli era diventata alcolizzata,il padre che era tutto fuorchè un buon marito,(si è risposato poco tempo dopo la morte di gladis)lui si è sentito in dovere di prendere sulle sue spalle tutto,il bello ed il brutto,il buono ed il cattivo,e non si è mai perdonato il fatto di non aver saputo aiutare sua madre;quando alcuni saccentoni dicono che elvis beveva,parlano solo per dare fiato alla bocca,lui odiava bere,sopratutto perchè è stata la causa della morte di sua madre..e il suo rapporto con il cibo?è solo la depressione,la maledetta depressione che ti spinge a ingurgitare tutto,inoltre la mancanza di amore,quello vero,quello che lui desiderava e che non è mai riuscito ad avere,la mancanza di amore porta a mangiare,è una forma di auto compenso ed è anche una forma di annullamento,come ha fatto lui.nessuno ha mai pensato che in fondo,tutto sommato, lui abbia voluto distruggersi così e andarsene ,e non gli importava niente di quello che la gente avrebbe detto e fatto.come sono, e siamo, tutti bravi a parlare ma abbiamo mai fatto un esame di coscienza su come ci saremmo comportati noi al suo posto?con la sua tradizione,con la storia alle spalle della sua famiglia,con il suo carattere,con le sue debolezze,con le sue grandezze,saremmo stati noi come lui?avremmo fatto le sue scelte?fermiamoci un attimo a riflettere,ma facciamolo senza pregiudizi,senza occhi tappati,riflettiamo su ELVIS uomo fragile,solo,uomo insicuro,uomo usato,spremuto,uomo generosissimo perchè ricordava la sua povertà,uomo infinitamente e mortalmente infelice,soffermatevi a guardare i suoi occhi nelle varie foto,anche quando ride,non vedete quanto vuoto c'è dentro quello sguardo,non notate la profonda infelicità,ascoltate alcune sue ballate,cosa percepite in quella voce così dolce,calda,triste,infinitamente triste..
scusatemi,mi sono lasciata trasportare,ma più leggo di lui e più mi immedesimo,sarà forse la depressione e la malattia cardiaca che ci avvicina,scusatemi ancora
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