Viaggio a Memphis

[polluce69]

Non so come spiegavi ma, quando arrivai sulle gradinate mi accorsi che mi ritrovai sui posti alti, vedevo tutto il forum, era meraviglioso, solo che qui non mi batteva il cuore tanto per l'emozione quanto perchè mi trovavo ad un'altezza da paura, però per fortuna ero vicino al palco e potevo vedere tutto senza fatica, al contrario di chi magari si è ritrovato in n'angolazione veramente scomoda, infatti al momento in cui non c'erano più arrivi e la situazione sembrava congelata, ad un tratto è avvenuta una migrazione totale verso quei posti liberi che permettevano una visione migliore, altri riuscirono ad arrivare in platea e a restare in piedi io mi voltai e vidi i volti dello staff rassegnati e sorridevano a quanto stava succedendo, beh!!! io pensai, allora non succede solo in Italia .
classico momento del buio in sala, premetto che qui non ho bene in mente la cronologia degli eventi per come ero strodito emotivamente, l'orchetra inizia a suonare i brani gospel che vennero cantati dai cori di Elvis alternandosi sul palco, finita la loro performance di nuovo buoi e un occhio di bue punta dalla parte opposta del palco, ci fù un silenzio totale e poi vidi entrare Priscilla . . . oh mamma. . . P R I S C I L L A??? Primo pensiero che ho avuto è: quasi quasi mi tuffooooooooo, arrrriiiivoooooo, però minchia con l'età che ha la disintegro, da lì si alternavano mille pensieri e ricordi che ho accumulato con le foto e i video, però adesso la vedevo li che parlava, cercavo di capire quel che potevo, intanto lei mentre parlava si avvicinava al palco passando in mezzo ai fun, poi sentii nominare la figlia e qui non capii molto, so solo che presentò il video di Lisa in duetto con il padre nella canzone di In The Ghetto, la mia preferita, e vai! viene proiettato il video sul sipario bianco, vedevo i volti di Elvis e Lisa formato casa a 4 piani ed era fantastico, la canzone era quasi finita, c'era la parte corale quando ad un certo punto vedo il sipario alzarsi e . . . o . . . CAVOLI, è lei Lisa in un vestito rosso fuoco, oddio che bella, calcolo la distanza, la velocità del vento, le spinte contrarie e la forza necessaria per fare il balzo per arrivare fino davanti a lei in ginocchio per un bacio, alla fine sono rimasto seduto ma il mio cuore è uscito ed è volato vicino a lei.
Ho pensato di aver bisogno di un defibrillatore per tutte quelle emozioni.
Continua . . .