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Richie Santa:
Ho parecchie domande da farti. Penso che Elvis sia stato grande nello special “Aloha From Hawaii” nel 1973, ma mi manca quell’atmosfera rilassata che si vede in “That’s The Way It Is”, che io credo sia la linea che Elvis teneva durante i suoi concerti in tour. Intuisco che questo dipendesse dal fatto che era uno show televisivo mondiale e quindi doveva essere uno show più strutturato di quelli che avrebbe fatto normalmente. Tuttora penso che anche questo faccia parte della sua grandezza. Guardando quello show, penso anche che non era mai completamente rilassato. Forse è a causa delle luci che sono state costantemente mantenute alte o forse era per il pubblico che era leggermente diverso dal solito. La domanda è: Elvis è rimasto soddisfatto della sua performance? Dopo lo special del ’68, penso che Elvis abbia reinventato se stesso andando a Las Vegas nel 1969. Il look e il modo in cui stava sul palco era totalmente diverso dagli anni ’50. Come è arrivato allo stile del ’69? Elvis sembra quasi abbia escogitato qualcosa, per cui non riesco ad immaginare che, a Vegas, abbia indossato un jumpsuit e, per la prima volta dopo 10 anni, sia uscito sul palco iniziando a muoversi in quel modo. Aveva programmato la cosa oppure non ci ha pensato ed uscito pensando quello che succede, succede? So che Elvis ha vinto 3 Grammy per il gospel, ma cosa pensi avrebbe fatto oggi? Io suppongo che avrebbe scelto country e gospel. Se fosse vivo, pensi che avrebbe avuto la possibilità di fare dei grandi film, come avrebbe voluto? Pensi che se oggi fosse vivo avrebbe fatto più televisione, apparendo magari agli show di Leno e Letterman? Ho anche visto un dvd che si chiama “Behind The Image” e credo sia nella parte 1, in cui Kathy Westmoreland dice che quando incontrò Elvis, lui le disse che sarebbe morto a 42 anni. Mi ha fatto male, saperlo. Nel ’69 Elvis era fantastico e immagino come si sentisse sapendo che aveva i giorni contati. Ho visto anche qualcosa con Charlie Hodge, in cui Charlie dice che aveva sentito un medico che diceva ad Elvis e suo padre che Elvis aveva un cancro al colon. Lo ritengo possibile e il motivo è che Elvis aveva un colon ritorto, a cui se si aggiunge una cattiva alimentazione e qualsiasi altra sostanza che lui assumeva, potrebbe essere vero. Che cosa pendi di tutti i tributi che vengono fatti? Ne hai uno preferito? Io sono un cantante che sa cantare veramente e mi piacerebbe tu mi ascoltassi nel TRIBUTESTUDIO.COM come RICHIE SANTA. Marthy risponde: Elvis è stato abbastanza soddisfatto della sua performance, così come lo ero io e le migliaia di persone che si trovavano nell’arena. Dal momento che era uno show per milioni di persone visto in diretta fuori dagli US, Elvis doveva stare “rigido” a causa delle telecamere e quei movimenti erano calcolati per le telecamere e la tv. Il direttore Marthy Pasetta, doveva sapere dove sarebbe andato quando faceva il movimento successivo. A Vegas, Elvis ha fatto quello che si sentiva di fare. Aveva un talento naturale e faceva quello che si sentiva, perchè quello era il suo istinto e tutto quello che faceva era grande. Ricordati che quando andò a Vegas la prima volta, Elvis aveva solo 20 anni e, con l’età, le persone cambiano. Qualora avesse fatto Gospel, io vorrei avesse fatto un altro album accompagnato da un grande coro di cantanti di colore di Gospel. Nel profondo di se stesso Elvis aveva qualcosa della gente di colore e io gli avrei suggerito di fare una cosa come questa. Io credo che non sia stato musicalmente aiutato perchè aveva dietro di sè JD Sumner e gli Stamps, ma loro l’hanno aiutato ad allontanarsi da quello che lui era realmente, rock ‘n roll e R&B. Per quanto riguarda i Grammies, credo sia stata un’ingiustizia non averlo premiato con un Grammy per le grandi incisioni di R ‘n R e di questo rimprovero Parker perché ha tenuto Elvis separato da chiunque altro. Visto che Parker perdeva tempo, sono io che ho dovuto usare le mie conoscenze per fargli avere il premio “Living Legend Award”. Avrebbe potuto fare dei film seri, ma se li avesse fatti, secondo me, avrebbe dovuto fare 2 cose: la prima è che avrebbe potuto fare un film, dove lui non era l’attore principale, contornato da famosi attori drammatici. Seconda cosa: qualora avesse fatto un film dove lui era l’attore principale, secondo me quel film avrebbe dovuto essere un film TV per dimostrare che non si trattava di un altro documentario musicale. Alla fine della sua carriera di attore, i suoi film facevano incassare pochi soldi, perchè fondamentalmente erano tutti uguali e questo lo feriva notevolmente. Nel frattempo ha fatto anche Charro, ma ormai era troppo tardi ed il prodotto era troppo debole e da cliché. Se Elvis avesse potuto dimostrare a se stesso che era un buon attore drammatico, io credo che, piano piano, avrebbe continuato a recitare, diventando un bravissimo attore drammatico. Il problema è che Parker era interessato solo a fare soldi velocemente e non gli interessava quello che stava facendo ad Elvis artisticamente. Questo è il motivo per cui Elvis, negli anni ’60, faceva tanti film in un anno. Parker era solo interessata ad una crescita economica e alla pubblicazione di album. Mi auguro che non sarebbe mai arrivato al punto di dover essere come tutti gli altri e andare da Leno e Lettermann. Kathy è una bella persona, ma lei e Charlie se ne sono usciti con affermazioni che non sono vere. Se Elvis ha detto questo a Kathy, stava pensando a sua madre che è morta a 46 anni, ma lui non aveva idea che sarebbe morto. Per quanto riguarda la storia del cancro, Charlie è stato imbeccato su questa stronzata da Billy Smith, su richiesta di Vernon Presley, perchè dopo la morte di Elvis, Vernon pensava che ci fossero fughe di notizie da Graceland, ad opera di qualcuno all’interno. Così disse a Billy di raccontare questa cosa a Charlie e Dick Grob e sicuramente le voci avrebbero incominciato ad uscire e così fu. Questo è uno dei motivi principali per cui Vernon fece correre Charlie dopo la morte di Elvis nonostante lui e Vernon fossero buoni amici. Mi dispiace che tu sia uno di quelli che fanno tributi, perché non mi interessano assolutamente. La sola persona a cui stanno facendo tributo è loro stessi e non hanno alcun talento come cantanti. Quello che dovrebbero cercare di fare è cercare di essere se stessi e non Elvis. Non saranno mai Elvis, perché non ci sarà nessun altro Elvis! |
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