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![]() ![]() scusate se ho approfittato..... ( ![]() ![]() rimedio dicendovi come è nata l'idea al Re di cominciare i suoi concerti "A MODO SUO" CON ALSO SPRACH ZARATHUSTRA Probabilmente qualche volta vi sarà venuta voglia di sapere qualcosa in più circa la celebre musica che introduce ogni show di Elvis... Così parlò Zarathustra è un poema sinfonico del 1896 del compositore tedesco Richard Strauss (1864 - 1949). All'epoca della composizione Strauss (nessuna parentela con gli Strauss austriaci autori dei famosi valzer) aveva trentadue anni, ed era un un affermato direttore d'orchestra e compositore. Nei poemi sinfonici "la sua straordinaria facilità inventiva e il suo virtuosismo orchestrale si coniugano con un classico senso della forma e con l'evidente amore per il linguaggio della grande tradizione musicale romantica" (Bruno Gandolfi). La composizione divenne molto famosa in tempi recenti quando il regista Stanley Kubrick la inserì nella colonna sonora del suo grandioso film "2001: Odissea nello spazio" del 1968. Quanto a Elvis, Also Sprach Zarathrustra iniziò ad essere inserita nei suoi show dal 1971, suonata dall'orchestra di Joe Guercio. Ecco la storia raccontata da Peter Guralnick sul libro Careless Love: "La moglie di Guercio, Corky, aveva detto al direttore, tra il serio e il faceto, che il brano la faceva pensare a Elvis, e con sua grande sorpresa suo marito le aveva risposto che anche a lui faceva pensare alla stessa cosa; quando si scoprì che anche Elvis aveva avuto la stessa idea, durante l'ingaggio invernale (quello a Las Vegas dal 26 gennaio al 23 febbraio 1971) avevano cominciato a folleggiare un po' con quella composizione, utilizzandola talvolta come introduzione per accompagnare l'ingresso sul palco di Elvis e talvolta come intermezzo musicale nel bel mezzo degli show, per vedere che effetto suscitava nel pubblico. Adesso (cioè nel successivo ingaggio dal 20 luglio al 2 agosto 1971 a Lake Tahoe) , dietro istigazione dello stesso Elvis, Guercio sviluppò l'idea su scala veramente grandiosa. Quando il timpanista suonava le ultime otto note, la cosa montava fino a raggiungere livelli veramente folli, al punto che quando il batterista Ronnie Tutt attaccava si era ormai all'orgasmo musicale. Elvis non voleva essere semplicemente un uomo che faceva il proprio ingresso sul palco, voleva essere un Dio (Joe Guercio). E con il tema di 2001, lo era".
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