George Hamilton

[hurt]

Sapevo che l’attore George Hamilton (anche lui di Memphis) e il Colonnello erano molto amici.
Sapevo che Hamilton aveva chiesto a Parker di fargli da manager e questo spiega la presenza di Hamilton tra gli invitati del concerto di apertura a Las Vegas nel 1970, da cui hanno tratto il TTWII.
Mi risultava anche che tra lui ed Elvis ci fosse una stima reciproca.
Invece le cose stanno diversamente........ almeno da parte gi GH!!

Infatti, nella sua autobiografia “Don’t Mind If I Do” George Hamilton parlando della sua vita e della sua carriera, tocca anche l’argomento Elvis/Parker e afferma:

“Ci si ritrova a dover fare una scelta tra l’ essere amico di Elvis o del Colonnello. Io scelgo il Colonnello”

“Ho avuto modo di vedere come operava il Colonnello, cosa ha fatto per Elvis e quanto fosse intelligente”.

“Il Colonnello diceva d Elvis “Non puoi stare contemporaneamente sia sul set di un film e sul palco. Non vorrai certo competere con te stesso”

“Elvis non aveva questa voglia di lavorare. Gli piaceva stare con i ragazzi di Memphis, giocare a paddle tennis (racquet ball) e football”

“Il 16 agosto 1977, ricevetti una chiamata dal Colonnello Parker che mi informava che Elvis Presley era morto e mi dava i dettagli dell’organizzazione del funerale. Quando arrivai a Graceland, Elvis giaceva nella bara nel soggiorno e secondo le abitudini del sud indossava un vestito bianco e cravatta azzurra, se ricordo bene.

Elvis sembrava più giovane di come lo ricordavo.
Mi avvicinai alla bara per guardarlo più da vicino. Fu così che mi accorsi che i suoi capelli erano stati tinti di recente e che, vicino all’orecchio, scorreva un rigo nero.
Strano che io notassi una cosa del genere. Cosa ne avrei fatto di un’informazione come quella? Non ero mica un poliziotto incaricato dei capelli tinti? Lasciamo che lo dica qualcun altro.
Ma poi Charlie Hodge, il lead guitarist e uno che gli passava sempre una sciarpa quando il King doveva lanciarla al pubblico, mi chiese se non trovassi anche io quanto Elvis apparisse fantastico.
Con orgoglio mi raccontò che proprio lui gli aveva tinto i capelli, un paio d’ore prima. “Lo vedo” dissi e gli feci notare il problema.
Più tardi mi venne riferito che avevano interrotto per qualche minuto il funerale, per potergli togliere la tintura dei capelli e fare tutta una serie di controlli”

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Deprimente……………. non solo il racconto, ma soprattutto il cervello di George Hamilton!!!!