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#1
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Ciao a tutti!
Seguo da sempre le vostre discussioni sul forum e, finalmente, ho deciso di iscrivermi anch'io per condividere con voi la mia passione per Elvis. A questo proposito, voglio raccontarvi la mia esperienza a Memphis dell'estate scorsa, mettendovi a parte delle emozioni che ho provato in quell'occasione e che sono mie personali certo, ma nelle quali molti, ne sono certa, potranno facilmente rispecchiarsi. In verità, non sono sicura di sapere come cominciare il mio racconto. Il viaggio a Memphis è stato qualcosa di più di una semplice vacanza. In un certo senso, può essere definito un’esperienza spirituale. Si, nella misura in cui la nostra anima si è sentita profondamente coinvolta nell’intraprendere quest’insolita avventura. Non è facile affrontare, di punto in bianco, alcune delle nostre paure più profonde. E salire su un aereo che avrebbe viaggiato per molte ore su un oceano sconfinato è sicuramente una di queste. Quando si raggiungono certe altezze impensabili e, guardando fuori dal finestrino, non si vede altro che il cielo viene da pensare a quale forza misteriosa è stata in grado di spingerci a osare tanto e, che lo vogliamo o no, siamo portati a mettere in discussione tutti i nostri valori. Se dovessi morire adesso, cosa vorrei ricordare della mia vita? Cosa mi dispiacerebbe lasciare? E se non succedesse nulla, allora cosa continuerei a fare come prima? Cosa cambierei? Quando l’aereo atterra, senza che il temuto disastro sia accaduto, non siamo più la stessa persona che è decollata il giorno prima. Inevitabilmente. Il clima è afoso (siamo a Giugno) e i polmoni fanno fatica a dilatarsi pienamente. Il nostro cuore è stretto in una morsa. Ma siamo felici, perché la meta agognata è vicina. Dopo una notte di meritato riposo (26 ore senza chiudere un occhio!!!) siamo pronti ad esplorare il mondo con occhi completamente nuovi. E quello che vediamo non delude certo le nostre aspettative. All’improvviso ci troviamo di fronte a ciò che da tanto tempo e tanto intensamente desideriamo vedere e toccare e l’emozione ci sommerge. Abbiamo immaginato tante volte questo momento, ma ora che il nostro sogno si è trasformato in realtà restiamo senza parole e, quasi, senza fiato. Possibile che questa fortuna sia capitata a noi? Davvero siamo qui con il nostro e non solo con la nostra immaginazione? Ci si sente degli eletti, dei privilegiati, e la sensazione si trasforma in certezza quando l’oggetto dei nostri desideri si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza. Mettendoci un pochino a parte della sua magia …… A presto per la prima parte del reportage….. ![]() ![]() ![]() |
#2
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#3
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Ciao Ariadne, prima di tutto, benvenuta tra di noi!
Mi fa piacere sapere che ci hai letti per tutto questo tempo e, ancor di più, che hai deciso di unirti a noi! ![]() L'inizio del tuo racconto è già coinvolgente! Spero di leggere presto il seguito! ![]() ![]() LISA
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#4
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Benvenuta Ariadne!!!!!!!!!!
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#5
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Come per Rossella, attendo di leggere anche il seguito del tuo racconto, Ariadne!
![]() ![]() Adoro leggere le esperienze a Memphis!! ![]() LISA
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#6
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In un’intervista rilasciata nel 1966, Elvis confessò che per lui Graceland era qualcosa di più di una casa. Era il posto dove risiedeva il suo cuore. Molto più di un posto in cui soddisfare delle esigenze concrete.…«Per me la mia casa è impregnata di tutti quei gesti di dolcezza e di gentilezza che mia madre, mia nonna e mio padre hanno fatto con affetto….Tutto quell’amore resta ancora racchiuso tra le sue pareti. Per me sarà così per tutta la vita».
E’ tenendo ben presenti nella nostra mente queste parole che abbiamo varcato i cancelli della tenuta, fermamente intenzionati a visitare la casa di un uomo e non un museo nazionale. E per un brevissimo istante ci siamo anche riusciti. La porta d’ingresso si è aperta e, ascoltando le parole di Lisa Marie registrate sull’audioguida (Quando scendeva le scale non si poteva non accorgersene. Non scendeva mai se non era completamente addobbato, pronto per farsi vedere. Portava sempre così tanti gioielli o qualcosa d particolare addosso, facendo rumore mentre scendeva. Sentivi sempre questo rumore di catene e catenelle e aveva sempre questa presenza grandiosa! Anche se rimaneva di sopra si sentiva la sua presenza…),quasi quasi ci è sembrato di vedere il padrone di casa venirci incontro per accoglierci. Ma l’incantesimo si è spezzato subito e siamo stati travolti dal flusso degli eventi. Spintonati continuamente dagli altri visitatori, abbiamo scattato fotografie ai vari ambienti e abbiamo ammirato a bocca aperta lo sfarzo degli arredamenti e dei cristalli. I custodi ci indicavano il percorso da seguire e noi diligentemente lo abbiamo seguito, passo dopo passo. Quando la visita è terminata eravamo frastornati e confusi. Non sapevamo cosa pensare e, soprattutto, cosa provare. Ma di una cosa eravamo certi: la prossima volta sarebbe andata meglio! E così è stato…. Alla prossima….. ![]() ![]() ![]() |
#7
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In una delle foto, sei accanto allo stesso specchio dove si specchiava Elvis, ti sei guardata anche te, Ariadne? Belle foto, anche se piccoline e bel relato, incredibile!!! ![]() ![]() Quando hai fatto il tuo viaggio a Graceland? Grazie Ariadne e a presto spero! ![]() ![]() |
#8
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Ce lo siamo imposti categoricamente: non lasciarsi travolgere dalla folla, non lasciarsi distrarre dall’audioguida, non scattare foto banali. La sola cosa che conta è la casa. E’ necessario il silenzio attorno e dentro di noi per sentirla parlare, per permetterle di comunicarci ciò che vogliamo sapere da lei.
Così, siamo tornati in un orario più tranquillo, quando il flusso dei visitatori comincia a scemare, e siamo rimasti fino all’ora di chiusura. Di pomeriggio, la luce del sole conferisce al giardino sfumature decisamente più romantiche e le lampade accese in ogni stanza trasmettono un senso di maggiore intimità. Di norma il percorso obbligato della visita richiede circa 30 minuti per essere effettuato, e bisogna aggiungere almeno un’altra mezz’ora per la visita al trophy building e all’edificio del racquetball, ma noi siamo riusciti a rimanere ben tre ore e mezzo solamente all’interno dell’abitazione e nel giardino. Come abbiamo fatto? Bè, i custodi si sono dimostrati molto gentili e comprensivi. Pur non potendo comunicare granché con noi a causa della lingua, non hanno avuto difficoltà a comprendere il nostro stato d’animo. Avevamo praticamente le stelline negli occhi e la nostra emozione sarebbe stata evidente anche ai sassi, credo. Sono sicura che, con tutta l’esperienza che hanno, si sono resi conto subito che non appartenevamo alla cerchia dei curiosi o dei visitatori della domenica. Noi eravamo in cerca di qualcosa di diverso….Così non ci hanno disturbato. In giardino, poi, c’è una comoda panchina sotto il pergolato dell’ex garage, proprio vicino ad un grande ventilatore, e stando comodamente seduti ci si può guardare intorno tutto il tempo che si vuole. Era Giugno e la natura era nel pieno del suo fiorire. Gli scoiattoli scendevano e salivano continuamente dagli alberi e tutt’intorno nell’aria era diffuso un gradevolissimo profumo di fiori. Può sembrare una suggestione da parte mia, visto il luogo in cui mi trovavo, ma si trattava di un profumo che io personalmente non avevo mai sentito prima ed era decisamente più forte vicino alla tomba. La cosa straordinaria è che riuscivi a sentirtelo addosso anche molto tempo dopo che avevi lasciato la casa. E ti lasciava una sensazione di calore avvolgente. Dopo la prima volta che ho provato questa sensazione, non ho più avuto difficoltà a comprendere il fatto che Graceland sembrasse stregare coloro che vi entravano e improvvisamente desideravano di non andare più via. Io stessa sarei rimasta per sempre! Alla prossima…. P. S. Non ho ancora dimestichezza con le foto. Promesso che quando avrò imparato a postarle saranno di una grandezza più appropriata. Grazie a Nella e alle altre per l’incoraggiamento a proseguire nel mio racconto. Ho apprezzato molto!!!! ![]() ![]() |
#9
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-Alla prossima…. Puoi contarci!!! Tranquilla per le foto, l'importante è leggere quanto avrai da raccontarci! ![]() ![]() P.S. : Qual è l'orario di chiusura, Ariadne? |
#10
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L'orario di apertura di Graceland sono le 9.00 di mattina, ma noi stavamo lì davanti già da molto prima e assistevamo all'apertura dei cancelli. La sera, invece, verso le 18.30 , comodamente seduti nella Graceland Plaza, assistevamo alla loro chiusura. Ciò è stato possibile perchè alloggiavamo a due passi, all'Heartbreak hotel. Abbiamo anche ripreso Graceland di notte, tutta illuminata come per una festa. Sembra una casa ancora abitata, come se Elvis non se ne fosse mai andato. E' uno spettacolo altamente suggestivo e, per certi versi, commovente. Ma ne parlerò più in là.
Per il momento vi invio la prima parte di una serie di foto bucoliche della tenuta, per dare una visione di Graceland diversa dai soliti stereotipi e cercare di comunicare, almeno in parte, l'atmosfera da paesaggio incantato in cui è immersa... A presto per un altro capitolo.... ![]() |
#11
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Vi invio la seconda serie di foto bucoliche di Graceland. Spero di aver imparato finalmente a postarle. Se l'esperimento non funziona chiederò il vostro aiuto.
A presto...... http://img16.imageshack.us/img16/1548/img1939z.jpg http://img522.imageshack.us/img522/7791/img0806l.jpg http://img148.imageshack.us/img148/6760/img1184r.jpg http://img407.imageshack.us/img407/9695/img1190bj.jpg http://img408.imageshack.us/img408/2713/img1236z.jpg |
#12
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#13
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Bellissime le fotografie e bellissimo il reportage che stai facendo, Ariadne!
![]() Come sempre, attendo il seguito... ![]() LISA
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#14
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Abbiamo trascorso a Memphis una lunga vacanza, e questo ci ha permesso di recarci in visita a Graceland per ben 5 volte. Di conseguenza, abbiamo potuto godercela a pieno, guardando ogni cosa con cura e facendo attenzione a molti particolari che inevitabilmente sfuggono a chi la visita una volta soltanto. Quando cominciamo ad acquistare familiarità con il luogo, tutto ci appare in una luce diversa e ogni ambiente, ogni dettaglio è in grado di comunicarci qualcosa della storia dell'uomo che tra quelle mura è vissuto. E' un pò come partecipare della sua vita privata, scoprendo lati più intimi della sua personalità, e questo, in qualche modo, ci appaga.
Invio la terza e ultima serie delle foto bucoliche della tenuta. La prossima volta mi concentrerò sulla mostra di "reliquie" di Elvis che si trova all'interno di Graceland. ![]() ![]() http://img202.imageshack.us/img202/2969/img2514b.jpg http://img263.imageshack.us/img263/6112/img1180c.jpg http://img88.imageshack.us/img88/3975/img2011p.jpg http://img690.imageshack.us/img690/1189/img2509p.jpg http://img690.imageshack.us/i/img1185ga.jpg/ |
#15
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Beata te Ariadne che sei andata per ben cinque volte alla casa di Elvis e hai fatto tante bellissime foto e vissuto una esperienza ineguagliabile, che invidia!
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#16
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Eccomi qui di nuovo per farvi vedere alcune delle foto scattate nel Trophy building. Anche queste saranno divise in tre gruppi. E' un vero e proprio monumento alla memoria. In un certo senso, può essere paragonato allo scatolone dei ricordi che ognuno di noi conserva nella propria stanza. Solo che questo è un pò più grande. Chi di noi non tiene da parte vecchie foto, ritagli di giornali, trofei, vestiti un pò logori a cui è tanto affezionato o scarpe consumate con cui ha fatto passi importanti? Tutte cose, insomma, che in un modo o nell'altro, sono state parte della nostra vita e per questo hanno un valore inestimabile. Cose che ci ricordano il nostro passato, spiegano il nostro presente e ci indicano il nostro futuro. Senza le quali dimenticheremo chi siamo e dove stiamo andando. Bè, nella cosiddetta sala dei trofei c'è tutta la storia di Elvis, che poi è la storia di un mito, di una leggenda. Raccontata, però, in una maniera umanissima. Ci sono la sua divisa da militare, l'abito del matrimonio, le fotografie di Lisa Marie. Anche le prime pagine delle maggiori testate giornalistiche, gli assegni a 4 zeri dati in beneficienza a o la fila interminabile di dischi d'oro vanno visti in questa prospettiva. Che sicuramente sarebbe la prospettiva di Elvis. Cosa proverebbe lui, infatti, camminando tra tutte queste reliquie? Di certo non penserebbe che sono la testimonianza di una vita e di una carriera straordinarie, da record dei record. Non penserebbe alla perfetta incarnazione del sogno americano...Sì, forse un simile pensiero lo farebbe pure, ma ci si soffermerebbe solo per un attimo. In realtà, tutte quelle cose sono ricordi della SUA vita, piccoli e grandi frammenti del SUO sogno. Che si è realizzato a costo di molti sacrifici, ed è stato accompagnato, spesso, da rinunce e dolori. Penserebbe ai momenti belli e a quelli brutti. Penserebbe che se ne sono andati e proverebbe nostalgia. Penserebbe di essere felice di averli vissuti e che ,tutto sommato, li rivivrebbe ancora. Magari cambiando qualcosa. O forse no. Come farebbe ciascuno di noi. Come farebbe un uomo qualunque. Perchè la fama è qualcosa che ci cuciono addosso gli altri. Noi abbiamo un solo punto di vista, quello del nostro cuore...
![]() ![]() http://img602.imageshack.us/img602/7...emphis1001.jpg http://img193.imageshack.us/img193/4...memphis243.jpg http://img267.imageshack.us/img267/6...emphis244g.jpg http://img442.imageshack.us/img442/3...memphis254.jpg http://img11.imageshack.us/img11/854...memphis257.jpg http://img824.imageshack.us/img824/9...memphis652.jpg http://img813.imageshack.us/img813/1...memphis670.jpg |
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Grazie carissima Ariadne, un grosso abbraccio!!!!
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Ecco a voi la seconda serie di foto del Trophy Building.
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#20
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#21
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Ciao Grimilde, piacere di conoscerti!
Siamo fortunati dell ingresso di Ariadne e Rossella al forum, ci raccontano Graceland con delle foto superbe, cosi lo viviamo anche noi! Mi unisco al tuo abbraccio a Ariadne e un altro a Rossella e certamente a te! ![]() |
#22
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Per la terza e ultima serie di foto del T. B. c'è bisogno di una precisazione da parte mia. Forse avete già cominciato ad accorgervene da sole, ma non mi piacciono le foto standard. Faccio anche quelle, ovvio, ma mi sbizzarisco anche nel fare foto più particolari. Dall'angolazione o dal soggetto insoliti. Mi divertono di più.
In questa occasione, mentre gli altri scattavano foto alle jumpsuit e ai completi vari, io fotografavo........le SCARPE!!! Perchè? Perchè erano la cosa conservata in quel luogo che più portava in sè l'impronta di Elvis. Scarpe consumate e deformate dai piedi che le hanno indossate. Oh, a poterle toccare... ![]() ![]() P. S. Le foto sono scurissime. Si vede ben poco, a causa della scarsa illuminazione e del fatto che non si poteva usare il flash. Sono venute meglio quelle scattate nell'edificio del racquetball. Però, un'idea la danno lo stesso.... http://img201.imageshack.us/img201/4...emphis1426.jpg http://img545.imageshack.us/img545/1...memphis997.jpg http://img508.imageshack.us/img508/3...emphis1011.jpg http://img811.imageshack.us/img811/4...emphis1424.jpg |
#23
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..si vede che queste scarpe le piacevano molto, sono ben consumate! |
#24
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L’edificio del racquetball è l’APOTEOSI. Vi sono conservate alcune delle più belle jumpsuits di Elvis e, soprattutto, la tuta dell’ Aloha from Hawaii. Quest’ultima è il simbolo del suo trionfo assoluto. Sta lì a ricordare che Elvis è un artista conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il re incontrastato della musica popolare, che nessuno potrà mai raggiungere né tanto meno superare. Perché il suo trono è posto troppo in alto. Invece della corona e dello scettro ci sono una sciarpa di seta ed un microfono, proprio vicino all’Aztec jumpsuit, quella indossata per l’ultimo concerto. La vista di questa bacheca mette i brividi e rimanda prepotentemente all’angolo più importante dell’edificio, nella sala che ci siamo appena lasciati alle spalle. E’ quella in cui si trova il pianoforte a cui Elvis si è seduto, in una piovosa mattina d’estate, per regalare un’ultima volta al mondo la sua voce insuperabile, dalle mille vibrazioni e dai mille virtuosismi. Adesso lo vediamo per quello che è: un pianoforte da cui un uomo ha dato addio alla sua vita nello stesso modo in cui è sempre vissuto. Cantando. Liberando la sua anima perché trovasse pace. Elvis si chiedeva spesso se fosse stato ricordato. Chissà cosa direbbe ora guardando il vecchio campo da racquetball con le pareti completamente ricoperte di certificazioni e riconoscimenti provenienti da ogni angolo del pianeta. Sempre più numerosi col passare degli anni. A testimoniare che il suo talento straordinario e il suo grande carisma non sono stati affatto dimenticati. E non lo saranno mai.
Lo lasciamo lì tranquillo, appoggiato allo stipite della porta, e ce ne andiamo. Ci rendiamo conto di essere di troppo. Ha gli occhi lucidi e sicuramente vuole rimanere un po’ solo….Dentro di noi, intanto, si affollano mille emozioni, legate al quel girotondo fatto di caducità della vita- morte-immortalità a cui abbiamo appena assistito. Avevamo ragione all’inizio: Graceland è veramente qualcosa di più di un museo. E’ un’esperienza spirituale. ![]() ![]() ![]() ![]() http://img249.imageshack.us/img249/9...emphis1044.jpg http://img651.imageshack.us/img651/9...memphis740.jpg http://img34.imageshack.us/img34/462...memphis748.jpg http://img51.imageshack.us/img51/242...memphis749.jpg http://img543.imageshack.us/img543/4...memphis756.jpg http://img263.imageshack.us/img263/4...emphis1035.jpg http://img248.imageshack.us/img248/2...emphis1043.jpg |
#25
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Grazie di cuore cara Nella, piacere di conoscerti anch'io. Sono felice dell'ingresso di Ariadne e Rossella nel forum, leggo con molto piacere i reportage di Graceland, anche perche' io non potro' mai andarci. Aldila' dell'indiscutibile talento e fascino di Elvis, a me interessa anche la persona umana e segreta del suo cuore, dai suoi occhi negli ultimi anni traspare la tristezza e la sofferenza fisica e morale che stava provando e mi dispiace perche' soffrire e' molto brutto !!!!! Un grosso bacio Nella!!!!!
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#26
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Ariadne, ti segnalo che nella maggior parte delle foto, che dovrebbero essere dei jumpsuit, si vedono solamente le scarpe...
![]() Forse c'è stato qualche errore nel postare le fotografie... LISA
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#27
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No, Lisa, non è un errore. L'ho già spiegato a Nella. Se torni un pò indietro nel mio racconto ti renderai conto del perchè ho inserito anche le foto delle scarpe.
Ne approfitto per ringraziare tutte quante voi per la bella oppurtunità che mi avete dato: parlare con il cuore aperto di Elvis a persone che possono capirmi..... Invio la seconda serie di foto scattate nell'edificio del racquetball. Queste sono foto più classiche... http://img826.imageshack.us/img826/1...memphis747.jpg http://img213.imageshack.us/img213/3...memphis735.jpg http://img411.imageshack.us/img411/5...memphis736.jpg http://img814.imageshack.us/img814/7...memphis742.jpg http://img228.imageshack.us/img228/6...memphis744.jpg http://img20.imageshack.us/img20/537...memphis745.jpg http://img691.imageshack.us/img691/1...memphis746.jpg |
#28
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Un grosso bacio anche a te Grimilde ![]() ![]() ![]() |
#29
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..e lui che si chiedeva si sarebbe stato ricordato! Ancora bravissima Ariadne! ![]() ![]() ![]() ![]() |
#30
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Voglio cominciare a postare le foto scattate all’interno della casa presentando la ricostruzione che hanno fatto, in una stanza del pianterreno che dà sul retro della casa, dello studio di Elvis, che invece si trova, lo sappiamo, al piano di sopra, proprio vicino la sua camera da letto.
Guardando quella scrivania piena di libri dalle copertine consumate ci sono tornate in mente le parole di Larry Geller: «Non gli bastava mai leggere semplicemente un testo; doveva assimilarlo, meditarlo, porsi delle domande, collegare i pensieri e le idee con tutto quello che aveva letto prima e con le opinioni che aveva sentito esprimere dagli altri. Elvis faceva le orecchie alle pagine, evidenziava i brani, scriveva annotazioni e quesiti sui risguardi e sui margini. Per Elvis leggere non era un’attività passiva. Ogni libro era la promessa di una nuova avventura, un modo nuovo di vedere le cose». Già, Elvis era troppo irrequieto per poter essere definito un intellettuale, ma era una persona attenta, curiosa, che cercava la ragione delle cose. La sua mente eclettica lo ha portato ad avere mille interessi, a fondere tra loro in maniera originale stili musicali diversi, ma, soprattutto, gli ha permesso di avere una visione della vita al di là di ogni stereotipo. Accidenti, non ce ne eravamo accorti, così persi nei nostri pensieri!!! Nella stessa stanza sono esposte anche alcune jumpsuits ed altre suppellettili e noi le fotografiamo tutte. Prima che ce ne accorgiamo il tempo a nostra disposizione è scaduto. Le altre persone che hanno iniziato insieme a noi il VIP tour sono già uscite e la giuda ci esorta a lasciare a nostra volta il locale. Così scappiamo via di corsa, ma un rumore ci fa voltare per l’ultima volta. E’ il tipico rumore che fa un foglio di carta quando viene accartocciato e buttato in un cestino. Ci giriamo e vediamo Elvis seduto alla scrivania che sta preparando il suo discorso per la cerimonia dei premi Jaycees: la sua gamba sinistra trema, lui si agita sulla poltrona e si tocca la fronte con la mano. Poi di getto scrive la frase:”Ogni sogno che ho fatto si è avverato cento volte”. Anche il nostro qui a Graceland si è avverato, ma questa è un’altra storia…… http://img695.imageshack.us/img695/1...emphis1878.jpg http://img402.imageshack.us/img402/1...emphis1869.jpg http://img821.imageshack.us/img821/4...emphis1870.jpg http://img18.imageshack.us/img18/297...emphis1872.jpg http://img842.imageshack.us/img842/6...emphis1875.jpg |
#31
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![]() LISA
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#32
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Buona giornata a tutti!
![]() Un abbraccio particolare a Nella, che è sempre gentilissima e mi sprona con i suoi complimenti a continuare il mio racconto. Da parte mia, spero di riuscire in qualche modo a trasmettere l'atmosfera che si respira a Graceland e a rendervene partecipi. Vi assicuro che quando ero lì ho pensato spesso non solo a chi già c'era stato e di cui ho letto i reportage sul forum ("Chissa se hanno provato le stesse cose che ho provato io?"), ma anche a coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di fare questo viaggio. E' soprattutto a quest'ultimi che è rivolto il mio racconto. Cerco di essere il più dettagliata possibile perchè il mio intento è quello di farvi sentire come se foste lì non solo con la mente, ma anche con il corpo, e viveste questa esperienza insieme a me. Un'esperienza davvero unica e indimenticabile! Vi porto nel cuore...... ![]() ![]() Ecco la seconda serie di foto delle jumpsuits http://img156.imageshack.us/img156/3...emphis1894.jpg http://img233.imageshack.us/img233/9...emphis1883.jpg http://img191.imageshack.us/img191/3...emphis1886.jpg http://img233.imageshack.us/img233/7...emphis1889.jpg http://img831.imageshack.us/img831/4...emphis1891.jpg |
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GRAZIE ARIADNE, sono veramente commosa dal tuo racconto e apprezzo moltissimo le foto!!!!! Aspetto con ansia ogni giorno per vedere cio' che posti!!!! Un bacione, le tue fatiche e quelle di Rossela, mi rallegrano il cuore!!!!! (Ne ho bisogno, momenti difficili......)
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#35
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CIAO GRIMILDE!
Mi dispiace che questi per te siano momenti difficili, perciò, se leggere i miei racconti serve a tirarti su il morale, bè conta pure su di me. Adesso ho un motivo in più per scriverli: fare felice quella che considero una mia nuova AMICA. Ti ricorderò nelle mie preghiere, affinchè il sole possa tornare a splendere sul tuo cielo... ![]() |
#36
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Ciao Grimilde,
ti ringrazio davvero per i complimenti che fai sui racconti che posto. Mi associo con Ariadne nel continuare a scrivere così magari scacciamo i momenti buoi in cui ti trovi. Come diceva un bel vecchio film "Non può piovere per sempre...." Bacissimi ![]() |
#37
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Grazie carissime Ariadne e Rossella, vorrei mandarvi le faccine che mandano baci, ma non so come si fa. Bella imbranata!!!!!! (Le faccine della firma non ricordo dove le ho prese!!!!!)
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Te gli mando anch'io, stammi bene, mi raccomando ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
#39
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A quanto pare il fatidico momento è arrivato. Stiamo per varcare la soglia della seconda casa privata più visitata d’America, dopo la Casa Bianca. In parte, già sappiamo cosa ci aspetta. L’arredamento non è più quello originale del 1977, almeno non tutto. E’ stato cambiato principalmente per questioni d’immagine. Un po’ per lo stile esuberante degli anni ’70 e un po’ per la nota stravaganza di Elvis, infatti, Graceland era diventata un luogo capace di urtare il senso estetico di molti (uno dei primi visitatori disse che i cuscini di pelo sui divani e il rosso imperante dei tendaggi e dei tappeti lo avevano fatto pensare ad un bordello!!!). Se a questo aggiungiamo il fatto che Elvis negli ultimi anni aveva ristrutturato casa seguendo i consigli e i gusti di Linda Thompson, il quadro è completo. Non è certo difficile immaginare l’entusiasmo e la sollecitudine con cui Priscilla si è adoperata per ripristinare il più possibile l’arredamento degli anni ’60!! A noi tutto questo, sinceramente, dispiace
![]() ![]() ![]() ![]() In un primo momento veniamo sommersi da un silenzio quasi innaturale, poi, all’improvviso, le note di una canzone gospel riempiono l’aria e ci fanno voltare verso la sala della musica. Ecco dov’erano finiti tutti! Ci sono Elvis, Charlie, gli altri ragazzi e una persona girata di spalle che riconosciamo solo quando si gira: è James Brown. Già, avremmo dovuto immaginarlo. Graceland non è una casa qualunque, quindi non potevamo pretendere un’ accoglienza di tipo tradizionale. Il padrone di casa è solito riunirsi con gli amici e musicisti di ogni sorta per trascorrere intere ore suonando e cantando ![]() ![]() ![]() http://img706.imageshack.us/img706/2...emphis1348.jpg http://img171.imageshack.us/img171/5...memphis572.jpg http://img717.imageshack.us/img717/6...memphis950.jpg http://img98.imageshack.us/img98/822...emphis1081.jpg http://img268.imageshack.us/img268/3...emphis1085.jpg http://img818.imageshack.us/img818/2...emphis1343.jpg |
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![]() Come sempre magnifico relato e foto, sono felice di vedere anche te!! ![]() ![]() ![]() |
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L'arredamento rosso, ideato da Linda Thompson era, a mio avviso, orribile! Concordo con quelli che dicono che Graceland sembrava un bordello!!!
![]() Penso sia mille volte meglio quello che c'è adesso, che poi era quello originale, voluto da Elvis!! Rispecchia la sua personalità...e non quella di Linda Thompson ![]() LISA
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#43
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Ciao Lisa!
Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il mio racconto. Mi fa enormemente piacere. Spero di non stancare mai il tuo interesse, nè quello di tutti coloro che lo seguono insieme a te. Sono contenta che interveniate con i vostri commenti e spero che lo facciate sempre più spesso. E' un modo per confrontarsi... Anch'io, a dir la verità, penso che l'arredamento di Graceland degli ulttimi anni lasci come minimo qualche perplessità. L'immagine del bordello è sicuramente la più eloquente per descriverlo, ma, anche senza ricorrere ad essa, le osservazioni da fare sarebbero tante. L'arredamento attuale, invece, è favoloso. Sono d'accordo con te. Chiunque guardi le foto che ho scattato rimane favorevolmente impressionato dalla cura dei dettagli, dall'eleganza delle forme e dall'armonia dei colori. Credo, però, che vadano tenute in considerazioni alcune cose, prima fra tutte, come ho già detto, l'esuberanza o, se vogliamo, l'eccesso che ha caratterizzato lo stile degli anni '70. Con la mentalità minimalista oggi diffusa vedere certe cose fa molto effetto, ma allora probabilmente sembravano meno eccessive di quanto si possa immaginare. Inoltre, l'arredamento di una casa rispecchia molto, lo hai detto anche tu, la personalità di chi vi abita. E quindi è tanto più singolare quanto più singolare è il suo inquilino. E' vero che Linda ha avuto molto peso nella ristrutturazione di Graceland, ma non dimentichiamoci che Elvis ha dato il suo benestare. Se l'arredamento non gli fosse piaciuto, se ne sarebbe sbarazzato, penso, in un'ora. Non ce lo vedo ad accettare una trasformazione simile della sua casa, di cui non era affatto contento, solo per compiacere i capricci della sua compagna. In fondo, Elvis è sempre stato un tipo stravagante, e, forse, questo aspetto della sua personalità si è manifestato in questo periodo maggiormente che in altri, per tutta una serie di fattori. Guardando le foto scattate a Graceland nel 1975 non è difficile riscontrare come alcuni oggetti d'arredamento rimandino al suo interesse per l'Oriente. Niente di così strano in fondo. Ma è proprio l'insieme in generale che è in grado di dirci molte cose interessanti su di lui. E quando riusciamo a scoprirle, allora la casa smette improvvisamente di essere 'pacchiana e volgare', come i più potrebbero definirla. Guardandola in una prospettiva diversa, quella del suo proprietario, non lo è minimamente. Anzi, ci comunica in maniera autentica il suo mondo interiore e, per questo, arriviamo ad apprezzarla. Il mio pensiero personale è che Graceland sia cambiata nel tempo molte volte, come cambiano anche le nostre case, perchè nel frattempo il proprietario era cambiato, come cambiamo noi, ed erano cambiati i suoi gusti, come cambiano i nostri. E questo tipo di arredamento rispecchiava evidentemente l'evoluzione della sua personalità in quel momento. D'altra parte, anche la jumgle room è piuttosto eccentrica....ed è dello stesso periodo. Vogliamo parlare, poi, del rivestimento della sala biliardo o dell'incredibile gioco di specchi della sala tv? Tutti questi ambienti sono dello stile. E costituivano, a loro modo, un tutt'armonico. Che ora è stato stravolto. Per coerenza, o si doveva cambiare tutto o, e sarebbe stato meglio, niente. Anche se i cuscini di pelo facevano arricciare il naso a qualcuno. Che importa? De gustibus non disputandum est, ovvero sui gusti non si deve discutere, vanno accettati e basta. Come le persone. Alla prossima... |
#44
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Ariadne, nulla in contrario su come una persona arreda la propria casa...per carità, ci mancherebbe altro! Come dici tu, ognuno fa le cose a proprio gusto.
Per lo stesso motivo, però, penso si possa esprimere un'opinione in merito, che nulla toglie alla volontà di una persona di fare come meglio crede e più gli piace. E' semplicemente un'opinione data sempre in base al gusto personale, che, come si diceva, è insindacabile. ![]() Quindi, concordo con te sul fatto che i gusti di una persona non si discutono, ma possono cmq non essere condivisibili e piacere a tutti. ![]() LISA
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#46
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BUONGIORNO A TUTTI!
![]() ![]() ![]() Cara NELLA, pensavo di essere stata chiara quando ho detto che "Priscilla ha ripristinato il più possibile lo stile anni '60", ma evidentemente non lo sono stata affatto. Mi dispiace di averti indotta in errore. Ti chiedo scusa. ![]() Mi dispiace anche il fatto che in giro si trova una foto in particolare di Elvis seduto sul suo famoso divano bianco extralungo mentre suona la chitarra e mi sarebbe piaciuto fartela vedere, ma non sono ancora capace di postare le immagini insieme al testo ![]() A proposito dell'arredamento rosso, io volevo semplicemente dire questo: la scelta di ripristinare quello vecchio è stata azzeccata da molti punti di vista, ma io, da inguaribile sentimentalona che sono, preferivo che avessero lasciato quello lì, perchè, bello o brutto che fosse, era quello dell'ultimo Elvis.... Bè, ormai è andata, è inutile starci a pensare ancora su! Guardando la guida attuale di Graceland, mi sembra di aver capito che almeno per un certo periodo, da qualche parte, l'arredamento rosso è stato messo in mostra insieme al letto di pelliccia che si trovava nel guardaroba di Elvis (altro pezzo d'arredamento decisamente "Particolare"), ma il mio inglese è tutt'altro che affidabile...In questo ci può aiutare solo LISA. Magari lei ne sa più di noi. Anzi, sicuramente! Ne approfitto per rinnovarle i complimenti per la gestione del sito. LISA SEI BRAVISSIMA!!!! Il forum è perfetto riguardo alla divisione dei contenuti e anche la grafica è decisamente accattivante. E poi tu sei sempre presente nelle discussioni e apporti il tuo prezioso contributo! Se penso a quanto debbo a tutti voi per il mio personale avvicinamento al mondo di Elvis....Il mio debito nei vostri confronti non si estinguerà mai!!! GRAZIE INFINITE!!!!!! ![]() ![]() ![]() ![]() http://img710.imageshack.us/img710/6...memphis585.jpg http://img34.imageshack.us/img34/129...memphis580.jpg http://img600.imageshack.us/img600/5...memphis581.jpg http://img232.imageshack.us/img232/8...memphis582.jpg http://img717.imageshack.us/img717/1...memphis583.jpg |
#47
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Buongiorno a te Ariadne, ho seguito fin dal principio il racconto del tuo viaggio ricco di emozioni, espresse in un linguaggio molto amabile;un viaggio che chi ha già fatto rivive; chi invece sogna di fare brama, affinchè anche il suo possa essere così.
![]() Io non sono brava a fare complimenti, ma devo dire che la tua capacità comunicativa ha fatto centro: siamo venuti un po’ tutti in viaggio con te!!! ![]() ![]() Ciao. |
#48
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CIAO PARADISE e piacere di conoscerti! I tuoi complimenti mi hanno fatto letteralmente arrossire
![]() ![]() GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!!!!!! ![]() ![]() |
#49
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Alla fine del corridoio, dalla stessa parte del salotto, c’è un’altra stanza. La porta è aperta, così noi ne approfittiamo per sbirciare. Ai piedi di un grande letto viola c’è un Elvis giovanissimo che, seduto per terra, guarda fuori dalla finestra che ha di fronte. Il suo viso è contratto in una smorfia di dolore ed in mano stringe una spazzola per capelli della sua mamma. «Non sembra più lui». Ha commentato sua zia Lilian al rientro del cantante dal servizio militare, ed aveva ragione. Tutto è rimasto com’era nella camera di Gladys, e lei sembra non essersene mai andata. Il suo fantasma vaga ancora per Graceland. D’altra parte, come può riposare in pace? Ha ancora troppe cose in sospeso. Non può separarsi dal figlio adorato. E la sua presenza viene percepita da coloro che abitano la casa. Lo sarà sempre, nonostante il passare degli anni. Priscilla ha dichiarato che alcune volte, quando era con Elvis, le sembrava che non fossero veramente soli. C’era anche Gladys con loro. Questo perché Gladys è sempre rimasta accanto a suo figlio, continuando a vivere nel suo cuore. Elvis non l’ha mai lasciata andare, non le ha mai detto addio. Guardandolo adesso capiamo fino a che punto questo lutto lo ha devastato. Deve sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi. Senza più alcun punto di riferimento. Senza più alcun sostegno. Con i sogni spezzati. Non a caso il giorno del funerale ha detto: «Mamma, restituirei ogni centesimo e tornerei a scavare solchi, se servisse per riaverti……Lo sai che ho vissuto solo per te». La vita è andata avanti per tutti dopo la morte di Gladys, certo, ma quella stanza ha continuato ad essere visitata spesso non solo da Elvis, ma anche da suo padre. Perché dopo la morte di sua moglie, Vernon ha confessato:«Tutto ciò che ci è rimasto ora sono i ricordi»…..
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#50
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Come passa il tempo! E’ già arrivato il Natale
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#51
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Scendendo al piano di sotto sembra di addentrarsi nella tana di uno scapolo. La sala della TV è il luogo ideale in cui passare del tempo con gli amici a chiacchierare, bevendo un drink, ascoltando musica
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..anche dopo la morte di Elvis viene percepita la presenza di Gladys?
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Ciao NELLA!!!!
E’ un po’ che non ci incrociamo sul forum e sono felicissima di sentirti di nuovo. Come sono felice del fatto che mi facciate domande e mi chiediate spiegazioni, perché vuol dire che leggete attentamente quanto scrivo. CONTINUATE A FARLO!!! Risponderò con piacere a qualunque cosa vogliate chiedermi. Chiarisco subito: nell’espressione “la sua presenza si sente ancora” ho usato il tempo presente perché scrivo immaginando di essere lì anch’io nel periodo successivo al rientro di Elvis dal servizio militare. E ho aggiunto che tutti quelli che hanno abitato la casa dopo la morte di Gladys hanno sempre creduto di sentire la sua presenza, anche a distanza di molti anni, perché ho trovato molte testimonianze al riguardo. Io personalmente credo che questo, per certi versi, sia normale. Quando moriamo una parte di noi stessi, del nostro amore, delle nostre speranze, dei nostri sogni, rimane sulla terra, nel cuore di coloro che ci ricordano e, probabilmente, è questo che viene percepito dagli altri. Sai, la tua domanda è estremamente interessante, perché solleva una questione cara a coloro che credono che Elvis sia ancora vivo. Pensa che uno dei miei amici mi ha chiesto addirittura se sono riuscita ad avvertire la presenza di quest’ultimo nella casa! A questo proposito, premetto che NON CREDO AFFATTO al paranormale, come non credo ai medium, alle sedute spiritiche ecc. ecc.. Ho un approccio MOLTO RAZIONALE verso queste cose. L’unica eccezione che sono disposta a fare è per i casi di “empatia”, cioè sono veramente convinta che le anime possano comunicare tra di loro se sono “sintonizzate sulla stessa frequenza” (passatemi l’espressione, è per far capire il concetto). Vi è mai capitato di sognare una persona e di incontrarla il giorno dopo? O di pensare a lei e subito dopo ricevete una sua telefonata, del tutto inaspettata? Stavate pensando l’una all’altra reciprocamente e, in qualche modo, lo avete percepito. Ecco, è a cose del genere che mi riferisco. Ti sembrerà strano, ma mi è successo anche con te Nella, ieri sera. Mio marito era al computer e gli stavo giusto dicendo: «E’ un po’ che Nella non si faceva sentire sul forum. Speriamo che sia dipeso solo dagli impegni di tutti i giorni che uno ha! Ma ho visto che ha risposto a Paradise, quindi è tornata. Vuol dire che è tutto ok.». Bè, ho messo il forum e proprio in quei minuti tu mi avevi mandato l’ultimo messaggio! I più scettici diranno che si è trattato di UN SEMPLICE CASO, il che può essere, ma io, invece, non lo credo affatto. Detto questo, c’è stato un giorno, l’ho segnato anche nel mio quaderno di appunti sul viaggio, che entrando a Graceland ho “sentito” qualcosa di diverso. Ero agitata e non riuscivo proprio a capire perché. Sul quaderno ho scritto di getto. «Oggi nella casa c’è qualcuno, si sente». Subito, però, ho fatto autocritica. «CHE VAI FARNETICANDO?», mi sono detta. «Ti rendi conto che con le tue sciocche affermazioni è come se volessi lasciar intendere che Elvis è ancora vivo ed è qui ora?». Così ho riacquistato lucidità, il mio cuore ha smesso di battere veloce e mi sono convinta che la mia era solo autosuggestione. Ma il pensiero mi è tornato davanti alla tomba. Ho detto tra me e me «Elvis, dove sei? Sei qui seduto vicino a me che guardi le persone che visitano la tua tomba, o assisti alla scena magari da dietro una telecamera? Dovunque tu sia, se ora mi ascolti fammelo capire». Lo so che può sembrare un espediente da scrittore di romanzi del brivido di quarta categoria, ma proprio due secondi dopo che avevo formulato questo pensiero, si è alzato leggermente il vento e il profumo, di cui ho parlato all’inizio dei miei racconti, si è fatto intensissimo. Il che è assolutamente normale, direte voi. In un giardino pieno di fiori, vicino a una tomba sommersa dai fiori, se si alza il vento è ovvio che si senta un forte profumo. Ok, ma qualcuno sa spiegarmi perché è successo proprio in quel momento ![]() ![]() ![]() Un salutone e alla prossima ![]() |
#54
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![]() Complimenti per queste foto, Ariadne! L'ultima, nella sua semplicità, mi è piaciuta moltissimo!! Vedere i vestiti di Gladys è veramente qualcosa di particolare! Ti ringrazio per questa chicca! ![]() ![]() LISA
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Mi fa un immenso piacere sapere che il nostro sito ti è stato utile! ![]() ![]() LISA
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Facciamo appena qualche passo e l’aria diventa irrespirabile. «Si può sapere che diavolo vi è preso?!». Riusciamo a malapena a pronunciare queste parole, perché siamo sopraffatti da un violento attacco di tosse. «Come vi è venuto in mente di fumare qui sotto? Il locale è piccolo, privo di finestre e, come se questo non bastasse, è completamente ricoperto di tessuto. Ci metterebbe un minuto a prendere fuoco!!! Macchè, Red e Sonny, con la sigaretta in bocca, non ci sentono. Stanno giocando a biliardo e il rumore delle palle che vanno in buca copre abbondantemente il suono della nostra voce. Vicino a loro, seduto su una poltrona, c’è Jo, tutto preso dalla lettura di una rivista. I tre si scambiano qualche battuta ogni tanto, ma niente di più. Si stanno godendo appieno un momento di assoluto relax. Che, però, sembra destinato a durare poco. Jerry arriva, passando per l’altro corridoio, e li avvisa che Elvis vuole tutti a rapporto. Ha deciso di trascorrere il week end in California e ci sono da fare i preparativi per il viaggio. «E’ di pessimo umore! Conviene che vi sbrighiate…». Il motivo? Ha appena finito di litigare con Priscilla. Sembra che lei sia gelosa di Shelly Fabares, come un tempo lo è stata di Ann Margret. Elvis pensa che cambiare aria per qualche giorno serva a farle sbollire la rabbia. «Diavolo di un uomo! Smetterà mai di correre la cavallina?» si domanda Jo, ma conosce già la risposta. Il suo amico continuerà ad avere tormentati rapporti sentimentali per tutta la vita e loro sono quelli destinati, ogni volta, a reggergli il gioco. Non senza profitto, ovviamente. Non ce n’è uno che possa dire di non averci guadagnato dal fatto che Elvis fosse continuamente circondato da un numero impressionante di donne bellissime.
Perciò, non resta che obbedire e correre di sopra. Alle loro spalle lasciano una stanza piena di fumo e due persone, che poi siamo noi, intente a fare qualche riflessione. E’ difficile immaginare Elvis fedele compagno di una sola donna per tutta la vita. Tutte le donne che ha avuto prima o poi se ne sono dovute rendere conto e hanno dovuto accettarlo. Elvis le ha amate, certo, ma non è mai appartenuto a nessuna di loro in maniera esclusiva. Secondo noi era “costitutivamente” incapace di farlo. Oggi si parla della scoperta di geni che, con la loro presenza o meno, determinano la capacità di una persona di essere fedele. Senza scomodare la scienza, nel nostro caso basta considerare il fatto che una sola donna, per quanto eccezionale potesse essere, ad Elvis non sarebbe bastata. Il cantante era alla perenne ricerca di novità, anche in amore, e non avrebbe mai smesso di cercare... Mentre lasciamo la stanza per proseguire il nostro giro non possiamo fare a meno di pensare alle parole di Linda, che poche donne, in verità, avrebbero il coraggio di pronunciare: «Lo amavo talmente, come una madre ama il suo bambino, che potevo davvero lasciarlo andare!». http://img25.imageshack.us/img25/651...emphis1387.jpg http://img820.imageshack.us/img820/7...memphis213.jpg http://img822.imageshack.us/img822/9...memphis214.jpg http://img810.imageshack.us/img810/3...memphis970.jpg http://img132.imageshack.us/img132/4...memphis971.jpg |
#57
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Sono commossa di quanto hai scritto, di ogni parola e ti ringrazio. ![]() ![]() Ci sentiamo allora, don't worry che prima o poi appaio sempre, ci tengo tantissimo!! ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Senti Ariadne, l'altro giorno mi sembrava una giocchezza e non te l'ho chiesto, ma come hai detto che ti piaciono le domande allora mi faccio avanti con questa domanda banale, non è oscurissima la cucina di Graceland? Mi lascia preplessa... |
#58
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BUONGIORNO NELLA!
Grazie per avermi detto che leggere i miei racconti ti piace. Non ti preoccupare. Non avevo interpretato male la tua assenza. Ero solo preoccupata. Ho visto che erano un pò di giorni che non scrivevi in giro sul forum così ho pensato: «Speriamo che non ha avuto qualche contrattempo spiacevole». Tutto qua. Sono contenta che stia tutto a posto ![]() Riguardo alla cucina di Graceland, hai ragione. E' un pò scura. Dipende dal fatto che praticamente non ha finestre. Ce n'è solo una, ma si affaccia sul corridoio di fronte alla Jungle room. Per cui la luce filtra, ma è insufficiente ad illuminare bene tutto. Non so se sia stato sempre così ![]() ![]() Ne approfitto per chiedere scusa se ogni tanto mi scappa qualche errore. Nell'ultimo post, per esempio, ho scritto Joe senza la "e". E' così, pare che io non ci possa fare niente. Anche se rileggo quello che ho scritto prima di inviarlo, mi accorgo degli errori sempre e solo quando non posso più correggerli.... UN ABBRACCIO A TUTTI E A PRESTO!!!! ![]() ![]() |
#59
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Non parlare di errori che ne faccio pure io a palate, ![]() ![]() Guarda, io non sarei capace di fare un uovo al tegamino in una cucina cosi oscura, in cucina ci vuole LUCE!!! Cosa dici? Buon pomeriggio e buona serata! ![]() ![]() ![]() |
#60
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A questo punto non ci resta che visitare la stanza più eccentrica della casa, la jungle room. Prima, però, abbiamo bisogno di prendere un po’ d’aria. Tutte le emozioni provate finora ci hanno sfinito e non siamo ancora pronti per affrontare quello che ci aspetta. E’ una splendida giornata di sole
![]() ![]() ![]() http://img132.imageshack.us/img132/7...emphis1396.jpg http://img6.imageshack.us/img6/6932/...memphis235.jpg http://img130.imageshack.us/img130/5...memphis276.jpg http://img842.imageshack.us/img842/4...memphis621.jpg http://img194.imageshack.us/img194/9...memphis710.jpg |
#61
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Tornati in casa troviamo il caos più totale. La jungle room è stata trasformata in una sala di registrazione, perché la RCA ha bisogno di un nuovo album di Elvis da pubblicare, ma lui non ha alcuna intenzione di recarsi agli Studios. La sua, lo capiamo bene, è una forma di protesta, l’unica, forse, che pensa gli sia rimasta. Molti attribuiscono l’apatia mostrata dal cantante negli ultimi tempi solo a motivi personali, di salute o di cuore. Ma noi sappiamo che non è vero. Almeno, non completamente. Elvis ha ottime ragioni per non voler più stare al gioco che gli hanno imposto. Da anni, ormai, critica il modo in cui vengono confezionati i suoi album, che, per la maggior parte, non hanno un principio ispiratore; sembrano, piuttosto, un insieme di canzoni assemblate a caso allo scopo di vendere qualche copia. La decisione presa dal Colonnello Parker di vendere il catalogo di Elvis alla casa discografica, poi, ha finito per aggravare la situazione, uccidendo lo spirito del più libero degli artisti. «Esistono un sacco di belle canzoni in giro, perché io non posso averle?». Certo, c’è Way Down, che può diventate l’occasione per esplorare nuove strade, ma ormai è troppo tardi. Il cantante è stanco, molto più stanco di quanto si possa immaginare. Così decide di abbandonarsi completamente a canzoni sentimentali e strappalacrime. Le Jungle room sessions daranno vita ad alcune delle più calde, appassionate e struggenti interpretazioni di Elvis e, alla luce dei fatti futuri, costituiranno il suo testamento spirituale. La scelta di canzoni malinconiche come ‘Solitarie’ o ‘It’s Easy for you’ appare a prima vista fortemente autobiografica, cioè legata alla situazione sentimentale di Elvis in questo periodo, ma, con uno spirito di osservazione più attento, ci si rende conto che il cantante ha sempre dimostrato, lungo tutto il corso della sua carriera, una forte predilezione per le ballate. Tra ‘Unchained melody’, una delle sue ultime registrazioni live, e ‘My happyness’, la sua prima registrazione ai Sun Studios, in fondo, non è stata percorsa molta strada. Le due canzoni appaiono, piuttosto, come le estremità di un cerchio che si chiude.
Le risate non mancano, come non mancano, alla fine, i risultati. Ma guardando Elvis non si può non accorgersi di quanto faccia fatica a concentrarsi. Ad un certo punto, addirittura, si alza e torna in camera sua. Ha un progetto in mente: stanare tutti gli spacciatori di Memphis. Meno male che Red riesce a persuaderlo dal compiere l’impresa! Quando tutte le apparecchiature vengono smantellate e il camion della RCA lascia Graceland rimane un silenzio assordante. Con le spalle curve e la figura appesantita Elvis sale le scale di servizio per raggiungere di nuovo il suo rifugio e, mentre la porta imbottita si chiude alle sue spalle, isolandolo dal resto del mondo, sentiamo un grande vuoto dentro. Incolmabile. ![]() ![]() http://img529.imageshack.us/img529/6...memphis975.jpg http://img228.imageshack.us/img228/7...memphis203.jpg http://img843.imageshack.us/img843/2...memphis221.jpg http://img80.imageshack.us/img80/310...memphis222.jpg http://img815.imageshack.us/img815/7...memphis611.jpg |
#62
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Il tuo articolo è commovente come sempre Ariadne!! ![]() ![]() ![]() |
#63
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Grazie Ariadne, scrivi molto bene i sentimenti che provi, li condivido. Un abbraccio a te e un pensiero a Elvis......
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#64
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GRAZIE GRIMILDE!!! Un abbraccio anche a te! Spero che i momenti difficili di cui hai parlato in un'altra occasione stiano passando. A questo proposito, ti invio un pensiero che può esserti utile:
"Ricordatevi che nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore; ci sono giorni pieni di lacrime. Ma poi ci sono giorni pieni di amore che vi danno la forza di andare avanti per tutti gli altri giorni" (R. Battaglia). Queste foto sono in particolare per NELLA che, giustamente, ha notato la mancanza di una luce adeguata nella cucina di Graceland (di solito le cucine sono la parte più luminosa della casa!!). Forse così riesco a farti capire meglio la disposizione delle stanze al piano terra. Nella jungle room si può accedere sia dalla cucina che dal piano interrato. E devo dire che quando si sale da sotto seguendo il corso obbligato della visita, inevitabilmente, tutti esclamano «Jungle room! Jungle room!». E poi si fermano a commentare e a fare foto. I bambini urlano attirando l’attenzione sui pezzi più appariscenti dell’arredamento e gli adulti fanno «Ohhh!», generalmente masticando fastidiosissimi chewing-gum. Questo è il posto della casa dove la presenza continua e, certe volte, troppo rumorosa, di decine di persone urta di più. Noi abbiamo un’altra idea di come si dovrebbe entrare in questa stanza, quasi in religioso silenzio. Ma ci dobbiamo arrendere all’inevitabile. Per fortuna, in un tranquillo giovedì pomeriggio ci è stata data finalmente la magica occasione di sentire Elvis che lancia il suo urlo straziante all'inizio di 'Hurt' e minaccia di sparare al telefono che squilla nel momento meno opportuno.....E questo ci ha ripagato!!! http://img408.imageshack.us/img408/5...memphis972.jpg http://img256.imageshack.us/img256/2...memphis204.jpg |
#65
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![]() La cuoca avrà avuto bisogno di occhiali precocemente... ![]() ![]() ![]() ![]() |
#66
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Il sole si avvia al tramonto, l'incantesimo in cui abbiamo vissuto finora si spezza e improvvisamente veniamo colti dalla tristezza. E' ora di cena: perché non si sente il profumo del pollo arrosto che cuoce nel forno? E perché Lisa Marie non scorazza con la sua go-cart in giardino? Davvero è passato tutto questo tempo (33 anni) in un momento? Davvero Lisa è diventata grande e suo padre è morto? Allora vuol dire che siamo arrivati tardi, troppo tardi. O forse no. Domani torneremo, c’è qualcosa che ancora possiamo fare…
http://img404.imageshack.us/img404/4...emphis1477.jpg http://img257.imageshack.us/img257/5...emphis1457.jpg http://img593.imageshack.us/img593/2...emphis1460.jpg http://img413.imageshack.us/img413/9...emphis1465.jpg http://img52.imageshack.us/img52/776...emphis1471.jpg |
#67
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ciao ariadneciao a tutti!!che bello il tuo reportage da graceland ma ancor più bello è ciò che scrivi.sembra che elvis fosse li con voi,mentre si visita casa sua lui tranquillamente continui la sua vita di tutti i giorni.mi piacciono molto le tue foto in particolare quelle dei vestiti.mi vengono le lacrime nel vedere il suo mondo prima privato ed ora di tutti i suoi fans!!!grazie per questo bellissimo tour in casa del re!!!
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#68
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Bello bello tutto quanto hai fatto e bellissime foto. Per rompere un po questa inevitabile tristezza che ci ha invaso ti dico; peccato che ti hanno tagliato i piedini con le zandale che sono molto belli! Congratulations ancora! ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
#69
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Perdona la mia curiosita' Nella, sei straniera di dove? Un bacio, io sono mezza francese e mezza italiana. Ciao
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#70
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In un’occasione abbiamo detto che venendo a Graceland il nostro sogno si è avverato. Sì, perché siamo stati messi a parte della magia di un luogo senza tempo, e abbiamo vissuto sospesi in un limbo in cui tutto può accadere. Camminiamo per l’ultima volta lungo i vialetti della tenuta e ci guardiamo intorno, cercando di catturare qualche altro ricordo. In fondo, siamo venuti fin qui non soltanto per trovare le prove dell’esistenza di un mito, ma anche, e soprattutto, per cercare di conoscere il mondo di un uomo dall’interno, per vedere le cose dal suo punto di vista, per arrivare a Elvis attraverso le cose a lui familiari. Prima di partire, a dir la verità, eravamo un po’ scettici. Ormai, dentro la casa non ci sono più le sue impronte, né è diffuso nell’aria il suo profumo. Molte cose sono cambiate da quando c’era lui, forse troppo. «Non riusciremo mai a “trovarlo”....». Per fortuna, in questi giorni, ci siamo ricreduti: Graceland è ancora la casa di Elvis. Lo sarà sempre, come ha detto lui. La presenza del cantante si può percepire in ogni angolo.....
Se dovessimo tracciare un ritratto di Elvis alla luce di ciò che è rimasto impresso nella nostra mente e nel nostro cuore dopo questa straordinaria esperienza, sceglieremmo sicuramente le parole di Jerry Shilling: «era un uomo molto speciale, ma era anche un essere umano e da essere umano poteva sbagliare qualcosa. Un uomo va giudicato per quello che ha fatto. E’ stato un uomo che ha reso felici molte persone nel mondo, ha portato molta gioia nel mondo e ha dato al mondo un sacco di libertà. Ha osato essere diverso. Inoltre, era un uomo che non ha mai fatto soffrire veramente nessuno. Ha fatto molto del bene e se ha ferito qualcuno ha ferito se stesso e non è stato intenzionale. Ma credo che avesse il diritto di farlo. Penso che quando è morto il mondo ha perso tanta magia e non credo che sarà più la stessa cosa»....... http://img46.imageshack.us/img46/405...emphis1467.jpg http://img522.imageshack.us/img522/8...memphis327.jpg http://img545.imageshack.us/img545/8...memphis715.jpg http://img840.imageshack.us/img840/1...emphis1070.jpg http://img198.imageshack.us/img198/8...emphis1087.jpg http://img25.imageshack.us/img25/413...emphis1092.jpg http://img529.imageshack.us/img529/2...emphis1395.jpg |
#71
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ciao a tutti!!ariadne come sempre sai scrivere di elvis come penso nessuno lo faccia!!ti dico una cosa voi non avete visto elvis perchè lui usciva dalle stanze un'attimo prima che voi entraste!!ma secondo me c'era e ci sarà sempre!!ancora grazie per questo giro meraviglioso che mi fa sognare e nel medesimo istante intristire un po!!
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#72
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CIAO BARBIE!!!
Piacere di conoscerti e GRAZIE INFINITE per i complimenti che mi fai. Il fatto di poter condividere con tutti voi le mie emozioni e i miei sentimenti mi rende già molto felice. Che poi troviate anche i miei racconti piacevoli da leggere è un extra che proprio non avevo previsto e che, sinceramente, mi lusinga. Se potessi vedermi ora, ti accorgeresti che sono diventata tutta rossa.... ![]() ![]() Mi ricorderò della tua predilezione per gli abiti di Elvis quando passerò alla descrizione della Graceland Plaza e delle mostre che ospita. Per ora, un abbraccio caloroso... |
#73
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ciao ariadne!!spero di poter vedere le foto dei vestiti di elvis!!!sono la mia passione!!pensa che ho comprato il "ken"di barbie col vestito che mise per il concerto "aloha from hawaii"e non passa giorno che non lo guarda!!la mia passione per elvis è scoppiata l'anno scorso comprando una serie di cd in edicola.molto belli perchè oltre al cd c'è anche tante foto e spiegazioni!!!ciao ariadne e continua cosi!!!
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#74
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Ha appena smesso di piovere. Uno scoiattolo corre di qua e di là in cerca di cibo. A quest’ora il flusso continuo di gente si arresta. Graceland torna ad essere una casa privata, come ce ne sono tante. O quasi. I guardiani fanno gli ultimi giri di controllo, e poi aspettano che i pochi visitatori rimasti si dirigano verso l’uscita. Ma c’è ancora un po’ di tempo. Così, quando il via vai di flash e di mormorii si arresta, possiamo pregare in pace davanti alla tomba. Perché, non dimentichiamolo, nel giardino della meditazione è sepolto il nostro ospite, il proprietario della casa. Davanti ad una statua del Cristo con le braccia spalancate. Sicuramente ora è riuscito a scorgere la via della verità che tanto ha cercato mentre era in vita e questo lo ha reso libero. Da tutto.
Forse non tutti quelli che entrano a Graceland si ricordano di dire una preghiera, una volta giunti all’ultima tappa della loro visita. E come giustificazione possiamo addurre il fatto che è difficile lasciarsi andare ai propri sentimenti davanti ad una web- cam che trasmette la nostra immagine in tempo reale in tutto il mondo. Fortunatamente, il silenzio aiuta. E così, eccoci a pregare, come si può non farlo, per un uomo le cui paure sono state le nostre paure, le cui gioie sono state le nostre gioie, i cui desideri sono stati i nostri desideri. Il cui destino è il nostro destino. Che trovi pace! E che possiamo trovare pace anche noi! Aiutaci, Elvis Aaron Presley, che da lassù puoi suggerire tutte le risposte, puoi farci compagnia lungo il cammino...... http://img818.imageshack.us/img818/4...emphis1940.jpg http://img535.imageshack.us/img535/1...emphis1060.jpg http://img703.imageshack.us/img703/2...emphis1062.jpg http://img571.imageshack.us/img571/7...emphis1075.jpg http://img526.imageshack.us/img526/1...emphis1443.jpg |
#75
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La visita è finita. Il tempo è scaduto. Che peccato dover lasciare una casa in cui si è stati così poco e che pure abbiamo imparato ad amare così presto. Una casa un po’ eccentrica e stravagante, come il suo proprietario. E allo stesso tempo estremamente accogliente e tradizionale. Questo contrasto stupisce all’inizio. Poi lo si accetta, come si accetta così com’è la personalità di Elvis, senza pensarci troppo su. Grati per l’ospitalità. Mentre il pulmino si avvia verso l’uscita sentiamo una morsa al petto e il nostro sguardo è velato. Come si fa a non commuoversi? Quella che lasciamo è una casa che, almeno per un po’, è stata anche la nostra casa, perché “casa è il posto dove è il cuore”, lo abbiamo detto all’inizio del racconto, e una parte del nostro è certo rimasto a Graceland. I cancelli si richiudono alle nostre spalle e la magia è svanita. Dall’altra parte della strada la baraonda continua: foto, magliette, souvenir vari con l’effigie del nostro eroe. Comprate, signori e signore, mentre le note delle sue canzoni riempiono l’aria e le sue immagini scorrono su video giganteschi. Ma nonostante le leggi del merchandising ci rassicurino da più di cinquant’anni, oggi più che mai sappiamo che nulla potrà più essere come prima. Senza Elvis.
http://img403.imageshack.us/img403/6...emphis1245.jpg http://img441.imageshack.us/img441/6...memphis030.jpg http://img41.imageshack.us/img41/710...memphis031.jpg http://img442.imageshack.us/img442/9...memphis034.jpg http://img145.imageshack.us/img145/3...memphis037.jpg http://img13.imageshack.us/img13/584...memphis038.jpg http://img607.imageshack.us/img607/5...memphis040.jpg |
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Ho lasciato questa foto con voi due per dirvi che siete adorabili, un bacione a tutti e due ![]() ![]() |
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Invio un'altra serie di foto della tenuta di Graceland vista da fuori.
Dall'altra parte della strada il viaggio nell'universo di Elvis continua..... http://img249.imageshack.us/img249/6...memphis183.jpg http://img340.imageshack.us/img340/3...memphis180.jpg http://img96.imageshack.us/img96/485...memphis181.jpg http://img262.imageshack.us/img262/7...memphis182.jpg |
#79
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«Ho comprato, ho comprato circa...quattro ettari al di là della strada davanti a Graceland poco tempo fa. C'è una signora che...bè, avevamo già cercato di acquistarli perchè sono in una buona posizione. Proprio vicino a un centro commerciale. E abbiamo provato ad acqiuistarli, ma la signora non voleva vendere all'epoca, poi improvvisamente ha avuto bisogno di soldi e così li abbiamo presi. Ma per ora è tutto».
E. A. Presley http://img225.imageshack.us/img225/6...emphis1670.jpg http://img98.imageshack.us/img98/266...memphis945.jpg http://img41.imageshack.us/img41/189...memphis946.jpg http://img571.imageshack.us/img571/6...emphis1150.jpg http://img714.imageshack.us/img714/5...emphis1152.jpg http://img265.imageshack.us/img265/5...emphis1668.jpg |
#80
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Sono magnifiche le foto che stai postando, Ariadne! Un giro completo dentro, fuori e intorno a Graceland!
![]() Il tuo racconto è molto suggestivo, fa sognare e sembra veramente di vivere questo viaggio insieme a te! Grazie per tutto quello che ci hai messo a disposizione! ![]() LISA
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#81
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GRAZIE, carissima Ariadne, scrivi molto bene, parecchie volte mi hai commosso fino alle lacrime. Ho apprezzato moltissimo il tuo lavoro, ti abbraccio forte forte!!!!!!
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#82
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Elvis ironizzava spesso sul perché possedesse tante auto: se proprio le cose si fossero messe male per lui avrebbe sempre potuto mettersi a vendere automobili. Entrando nel cars’ museum della Graceland Plaza, però, ci si rende subito conto del fatto che la sua era una autentica passione. Una passione coltivata da quando era giovanissimo e che l’ha portato a collezionare nel tempo veri e propri gioielli a quattro ruote. Il valore commerciale delle auto contenute in questo locale è elevatissimo. Se, poi, si tiene conto del fatto che esse sono appartenute ad uno dei più grandi miti americani, tale valore diventa addirittura incalcolabile.
Gli intenditori di automobili non possono che apprezzare dettagli e rifiniture. A noi delle auto esposte, invece, colpiscono altre cose. Il sedile del guidatore spostato all’indietro, per esempio. Elvis era molto alto e, probabilmente, aveva bisogno di più spazio per stendere bene le gambe. E’ l’unico segno concreto che troviamo del fatto che queste auto sono appartenute davvero ad una persona e che quest’ultima le ha guidate per spostarsi da un luogo all’altro. Per il resto, sono talmente lucide e impeccabili che potrebbero benissimo essere appena uscite da un rivenditore autorizzato. Peccato! Avremmo preferito vedere qualche graffio sulla carrozzeria, o una macchia sul cruscotto, qualcosa insomma che ci raccontasse un po’ di vita vissuta al loro interno. Ammirando tutti questi esemplari straordinari è facile pensare al senso estetico di Elvis, al suo amore per il bello. Un po’ più difficile è accorgersi del suo bisogno di imprimere su ogni cosa il suo sigillo personale. Noi, sicuramente, ci facciamo caso: Elvis era solito lasciare la sua inconfondibile impronta su ogni cosa che possedeva o che, comunque, aveva a che fare con lui. Segno questo non solo di estrema originalità, ma anche della necessità di affermare la propria personalità, di delimitare il proprio territorio. Al centro della sala c’è uno schermo gigante su cui viene proiettato a intervalli regolari un filmato relativo al rapporto di Elvis con le auto, con immagini tratte dai film o rubate alla sua vita privata. Mentre lo guardiamo ci distraiamo. La nostra mente è tutta concentrata sulla consuetudine del cantante di regalare auto in continuazione, non solo a parenti e ad amici, ma anche a perfetti sconosciuti. Non ci mettiamo a riflettere sulla sua generosità, lo abbiamo fatto già tante volte e, chissà, magari lo faremo ancora. Ma non adesso. In quest’occasione ci limitiamo a ricordare che nelle sue continue donazioni ciò che lo motivava più di ogni altra cosa era l’emozione di vedere l’espressione di coloro che aveva beneficiato. Siamo d’accordo con Joe: Elvis voleva fare la differenza nella vita delle persone e questo era il modo più diretto in cui pensava di poterla fare. http://img40.imageshack.us/img40/327...emphis1828.jpg http://img222.imageshack.us/img222/5...memphis407.jpg http://img822.imageshack.us/img822/2...memphis408.jpg http://img560.imageshack.us/img560/3...emphis1808.jpg http://img502.imageshack.us/img502/7...emphis1814.jpg http://img821.imageshack.us/img821/3...emphis1825.jpg |
#83
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Buongiorno a tutti!
![]() Invio la seconda serie di foto delle auto di Elvis. http://img193.imageshack.us/img193/4...emphis1811.jpg http://img263.imageshack.us/img263/3...memphis427.jpg http://img101.imageshack.us/img101/4...memphis429.jpg http://img265.imageshack.us/img265/3...memphis437.jpg http://img203.imageshack.us/img203/2...emphis1806.jpg |
#84
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Ed ecco la terza e ultima serie di foto del museo delle automobili.
http://img14.imageshack.us/img14/383...emphis1829.jpg http://img535.imageshack.us/img535/4...memphis415.jpg http://img25.imageshack.us/img25/810...memphis420.jpg http://img151.imageshack.us/img151/6...memphis422.jpg http://img135.imageshack.us/img135/6...memphis433.jpg http://img811.imageshack.us/img811/4...emphis1820.jpg http://img59.imageshack.us/img59/690...emphis1823.jpg |
#85
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Sebbene la musica abbia rappresentato il suo primo e forse più grande amore, Elvis aveva anche un altro sogno: diventare un attore che avesse lasciato il segno nella storia del cinema. E ciò in qualche modo è accaduto. I suoi film non erano semplicemente dei musical, ma pellicole nate per esaltare la figura del protagonista. Nel mondo di celluloide rappresenteranno sempre un genere a sé, del tutto particolare: il genere ‘Elvis’ appunto. Purtroppo, però, non era questo che aveva in mente il cantante quando approdò la prima volta a Hollywood. Nel corso degli anni dichiarò apertamente più volte che la sua intenzione originaria era quella di diventare un attore impegnato, cimentandosi in ruoli drammatici. E a quanto pare aveva la stoffa per riuscirci. Tutti i registi che hanno lavorato con lui ne hanno esaltato il talento naturale, le enormi potenzialità di espressione e comunicazione. Con risvolti addirittura inaspettati: Elvis non solo era perfettamente in grado di ricoprire ruoli seri, ma sapeva girare scene d’azione e aveva anche un notevole piglio ironico. Secondo molti se la sarebbe cavata egregiamente in qualunque genere cinematografico si fosse cimentato.
Le cose sono andate come sono andate e nell’intervista rilasciata nel 1972 per il documentario di Abel e Adidge traspare tutta l’amarezza del cantante: «All’epoca non avevo voce in capitolo, non spettava a me scegliere il copione, quindi non potevo decidere: “Questo per me non va bene”.. Non credo che qualcuno volesse nuocermi di proposito. Ma l’idea che Hollywood aveva di me era sbagliata; lo sapevo e non potevo intervenire…Non sono mai stato indifferente, anzi mi agitavo e non parlavo d’altro. Ero talmente inquieto da star male, quindi dovevo cambiare le cose. E l’ho fatto». Rinunciando alle sue ambizioni come attore e ricominciando a fare concerti live, lo sappiamo bene. Con qualche rimpianto, sicuramente. Forse anche con un po’ di autocritica. Non è questa la sede per discutere sulle cause che hanno portato la carriera cinematografica di Elvis ad arenarsi sugli scogli prima ancora di prendere il largo. Dopo tanti anni non ha quasi più senso, servirebbe solo a riaprire una ferita ormai chiusa. Mentre camminiamo tra le reliquie dei suoi film pensiamo semplicemente che quest’ultimi sono ancora oggi delle commedie piacevoli a vedersi, capaci di farci guardare con spensieratezza, almeno per un’ ora, alle cose della vita. E questo, di certo, non è poco.… http://img600.imageshack.us/img600/6...emphis1769.jpg http://img510.imageshack.us/img510/5...memphis795.jpg http://img94.imageshack.us/img94/414...emphis1760.jpg http://img84.imageshack.us/img84/815...emphis1761.jpg http://img6.imageshack.us/img6/5183/...emphis1762.jpg http://img163.imageshack.us/img163/1...emphis1763.jpg http://img29.imageshack.us/img29/604...emphis1767.jpg http://img101.imageshack.us/img101/3...inimemphis1768 |
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"Era un attore istintivo. Era molto elegante, calmo, raffinato e sofisticato".
W. Matthau “Notavo che Elvis si guardava attorno sul set e si faceva immediatamente un’idea delle persone…….lo vedevi che si impegnava e chiedeva consigli. E io credo che la cosa triste fosse che (il regista) non era in grado di aiutarlo a venire fuori…Non sfruttò mai il suo potere di star. Magari avrebbe anche dovuto. Magari lo fece in altre circostanze, ma sicuramente mai sul set. Avevo davanti questa persona molto umile che dichiarava quello in cui credeva…Mi trattò bene come nessuno mi aveva mai trattata in questo campo”. M. Perkins http://img14.imageshack.us/img14/758...emphis1791.jpg http://img560.imageshack.us/img560/3...emphis1768.jpg http://img830.imageshack.us/img830/9...emphis1771.jpg http://img813.imageshack.us/img813/3...emphis1772.jpg http://img17.imageshack.us/img17/455...emphis1773.jpg http://img714.imageshack.us/img714/4...emphis1787.jpg |
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“Tenevamo in continuazione la musica al massimo…Portavamo aspiranti stelline di Hollywood su e giù in ascensore, notte e giorno. Quando non cercavamo di rompere tavolette, correvamo per i corridoi, ingaggiando combattimenti con le pistole ad acqua che degeneravano in vere e proprie battaglie”.
J. Esposito “Era il suo modo per allentare la tensione causata dalla noia e dalla pressione”. C. Hodge http://img263.imageshack.us/img263/8...emphis1796.jpg http://img577.imageshack.us/img577/5...emphis1770.jpg http://img218.imageshack.us/img218/7...emphis1774.jpg http://img5.imageshack.us/img5/699/i...emphis1775.jpg http://img511.imageshack.us/img511/7...emphis1777.jpg |
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«Sapete, quando ho iniziato questo lavoro ero alquanto sconnesso. Avevo una chitarra sconnessa, avevo delle basette alquanto sconnesse e le gambe alquanto malferme…….Quanti di voi non mi hanno visto prima, questa sera si renderanno conto che sono totalmente folle. Lo sono, da diversi anni, sapete….Solo che non lo avete ancora scoperto».
E. A. Presley «Ci metteva veramente tutto in uno spettacolo. Era dinamico, elettrico, aveva carisma. Si relazionava con il pubblico, proprio non riuscivi a togliergli gli occhi di dosso». G. Klein «Di Elvis penserò sempre che sia stato il più grande intrattenitore di tutti i tempi. Sarà sempre terribilmente rimpianto». J. Burton http://img198.imageshack.us/img198/5...emphis1784.jpg http://img218.imageshack.us/img218/5...emphis1779.jpg http://img825.imageshack.us/img825/5...emphis1780.jpg http://img844.imageshack.us/img844/2...emphis1782.jpg http://img194.imageshack.us/img194/8...emphis1783.jpg |
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Questo reportage è sempre più bello, Ariadne! Complimenti e grazie per tutto quello che stai postando!!
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«Elvis era come una compagnia aerea con i suoi quattro aerei. Il Colonnello aveva un aereo. La band aveva un aereo e l'equipaggio aveva un aereo. I ragazzi del suono viaggiavano nei camions, autobus o roba del genere. Così, quando raggiungevamo una città, era come se atterrasse l'Air Force. Erano grandi momenti».
T. Brown http://img26.imageshack.us/img26/254...memphis178.jpg http://img651.imageshack.us/img651/2...memphis043.jpg http://img811.imageshack.us/img811/3...memphis047.jpg http://img51.imageshack.us/img51/788...memphis057.jpg http://img156.imageshack.us/img156/7...memphis176.jpg http://img138.imageshack.us/img138/5...memphis177.jpg |
#92
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Salendo sul Convair di Elvis ci sentiamo un po’ in soggezione. Forse è perché non siamo abituati a tanto lusso. Chi di noi potrebbe permettersi un aereo privato di queste dimensioni e, per giunta, con simili rifiniture? La rubinetteria in oro dei bagni è qualcosa che lascia letteralmente a bocca aperta, per non parlare delle comode poltrone in pelle, dei telefoni interni e dell’impianto stereo. Magari oggi molti ricchi uomini d’affari o star del cinema e dello spettacolo hanno simili meraviglie a loro disposizione, ma negli anni ’70 il Lisa Marie sicuramente era simbolo di uno status sociale di cui solo pochi potevano godere. Mentre scattiamo foto ai particolari più interessanti (c’è, per esempio, un armadietto proprio vicino alla cabina di pilotaggio con dentro abiti e vestiti di Elvis) ci sembra di vedere la piccola Lisa che spegne le candele sulla torta per il suo nono compleanno, mentre Elvis intrattiene i giornalisti saliti a bordo per una conferenza stampa. I finestrini, ovviamente, sono tutti oscurati: anche noi avremmo preferito così avendo paura di volare. Oltrepassato un piccolo salotto, in fondo all’aereo, si trova la stanza da letto del cantante con annesso bagno privato. Fortunatamente ci sono pochissimi visitatori e, mentre mio marito si ferma a guardare un filmato che scorre sul televisore della sala da pranzo, io ne approfitto per entrare da sola.......
http://img545.imageshack.us/img545/9...emphis1726.jpg http://img715.imageshack.us/img715/1...memphis932.jpg http://img194.imageshack.us/img194/4...emphis1718.jpg http://img824.imageshack.us/img824/7...emphis1724.jpg http://img232.imageshack.us/img232/7...emphis1725.jpg |
#93
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Accanto al letto c’è una poltrona enorme e per qualche secondo mi ci accomodo sopra. L’ambiente è raccolto e invita a rilassarsi. Senza neppure accorgermene, rimango assopita. Mi sveglio solo quando sento il rumore di una porta che si apre. C’è un uomo che è appena uscito dal bagno: i capelli gocciolanti gli incorniciano il viso, è a torso nudo e ha un asciugamano attorno ai fianchi
![]() ![]() ![]() ![]() http://img101.imageshack.us/img101/2...emphis1728.jpg http://img594.imageshack.us/img594/7...memphis376.jpg http://img189.imageshack.us/img189/9...memphis377.jpg http://img109.imageshack.us/img109/9...memphis384.jpg http://img23.imageshack.us/img23/177...memphis387.jpg http://img602.imageshack.us/img602/4...emphis1727.jpg |
#94
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Decido di rimanere per aspettare il suo ritorno e quando finalmente apre la porta mi sorprende di nuovo. Il suo viso è ancora più pallido di come lo ricordavo, ha lo sguardo allucinato e le occhiaie sembrano due solchi profondissimi. E’ mezzo intontito e questa volta non ce la fa a cambiarsi da solo. I suoi amici lo aiutano ad indossare il pigiama e poi si allontanano per farlo riposare. Dannazione, dov’è Ginger? Quella ragazza non c’è mai quando lui ne ha bisogno. Sul comodino ci sono delle pillole. Ne ingoia qualcuna e poi si stende aspettando che il sonno sopraggiunga. A guardare il soffitto adesso non è l’idolo delle folle che ha appena lasciato il palco, ma un introverso ragazzo di provincia a cui sua madre proibiva di andare a giocare con gli altri bambini vicino al torrente, che nelle foto di scuola era sempre quello all’angolo più lontano, che non ha mai avuto degli amici fino a quando non ha preso in mano una chitarra. E’ vero, da più di vent’anni è l’oggetto del desiderio di tutte le donne e qualcuno è arrivato a definirlo addirittura “sacerdote del sesso”, eppure l’unica cosa che chiede, in fondo, è un po’ di compagnia, una donna che lo ascolti e si prenda cura di lui.
In uno dei romanzi di Agatha Christie, l’assassino si rivela al lettore semplicemente pronunciando le parole:«Feci quello che dovevo fare» entrando nella stanza del delitto. Anch’io temo di fare altrettanto se dico che quando sono uscita da quella camera da letto, anche se in verità erano passati solo pochi minuti, in cuor mio sembrava essere trascorsa una notte intera. Stavo per andarmene mentre Elvis era nel dormiveglia, ma poi non ho resistito alla tentazione. E così ho fatto l’unica che potessi fare per quell’uomo così solo. Ho preso la sua mano tra le mie e gli ho cantato una ninnananna per farlo addormentare. Durante il suo sonno agitato molte volte ha cercato una presenza accanto a lui ed io l’ho rassicurato. «Sta tranquillo, non me ne vado, resterò fino a quando non aprirai di nuovo gli occhi. Non ti abbandonerò, sarò qui vicino a te a proteggerti e a coccolarti». Non erano queste, forse, le parole che ha sempre sperato di sentirsi dire dalle donne che sono state al suo fianco? Chissà in quante sono riuscite a mantenere la promessa…. Almeno per questa volta, il problema è risolto: non me la sento proprio di deluderlo, è troppo fragile e indifeso.«Qualunque siano i tuoi incubi, io li scaccerò via», gli sussurro ogni tanto all’orecchio e lui riesce a riposare sereno almeno per qualche ora. Nel frattempo, l’aereo arriva a destinazione e qualcuno sta per entrare nella stanza. Ormai Elvis è quasi completamente sveglio, quindi sono libera di andarmene attraverso l’uscita secondaria. Quando metto piede a terra ho la sensazione di avere appena fatto il viaggio più lungo della mia vita, come se fossi rimasta sospesa per aria e nel tempo per più di trent’anni. E questa sensazione, ad essere sincera, non mi dispiace affatto. http://img546.imageshack.us/img546/9...emphis1744.jpg http://img203.imageshack.us/img203/3...memphis389.jpg http://img12.imageshack.us/img12/670...emphis1738.jpg http://img826.imageshack.us/img826/8...emphis1739.jpg |
#95
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Buongiorno e buon inizio settimana a tutti voi!
![]() ![]() ![]() Queste sono foto scattate all' Hound Dog II http://img220.imageshack.us/img220/9...emphis1746.jpg http://img813.imageshack.us/img813/3...memphis401.jpg http://img832.imageshack.us/img832/8...emphis1745.jpg |
#96
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Ciao Ariadne,
sempre più emozionata dai tuoi scritti, permettimi di dirti che , più che un semplice reportage, tu stai scrivendo un viaggio introspettivo, dove la tua fervida immaginazione sconfina tra la fugace realtà e i tuoi vividi ricordi : questo mi culla in sensazioni meravigliose dalle quali è difficile il distacco. Hai saputo fondere, con la tecnica dei flash-back i momenti significativi del passato di un Grande Uomo con il tuo presente, in maniera egregia. BRAVA!!!! ![]() ![]() ![]() |
#97
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Concordo con Paradise!!
![]() ![]() LISA
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![]() ![]() Officially Recognized by Elvis Presley Enterprises, Inc. www.ShopElvis.it Il negozio online del nostro Fan Club! Unisciti a noi anche su Facebook!!! http://www.facebook.com/pages/Grazie...2474753?v=wall |
#98
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Anch'io concordo al cento per cento cio' che ha scritto Paradise!!!!!!
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GRAZIE infinite a tutti voi e, soprattutto, a PARADISE! Le sue parole così gentili mi hanno permesso di capire che il mio racconto sta raggiungendo lo scopo sperato. Prima di iniziare questo reportage, infatti, mi sono chiesta quale arricchimento specifico esso potesse portare ad un forum che già conteneva straordinari resoconti di viaggio e splendide fotografie. Dopo averci riflettettuto sopra, ho capito che la cosa migliore da fare era raccontare la mia esperienza personale così come essa è rimasta impressa nella mia mente e nel mio cuore, cercando di trasmettere nella maniera più spontanea possibile le emozioni e i sentimenti provati. Nella speranza di poter condividere quest’ultimi con persone che nutrono la mia stessa passione. Così ho cominciato a descrivere le varie tappe di quella che per me è stata una singolare avventura interiore: sogni ad occhi aperti si sono alternati a vivide percezioni, regalandomi esperienze illuminanti e rivelatrici. Il risultato è stato sorprendente. Man mano che il mio racconto è andato avanti mi sono resa conto che il protagonista non ero più io, ma Elvis. Ha preso il mio posto senza che me ne accorgessi e ha continuato lui ad intrattenervi con la sua storia. Io, naturalmente, l’ho lasciato fare, aspettando con impazienza insieme a voi il seguito di ciò che aveva da raccontare. So che quello che emerge dal mio reportage è un Elvis visto attraverso i miei occhi. Non poteva essere altrimenti. Non ho riportato da Graceland una sua fotografia, ma un suo ritratto. E i ritratti non sono una fedele riproduzione della realtà, ma solo una sua interpretazione. E’ questa, in fondo, la spiegazione del loro fascino: è estremamente interessante vedere cosa di una persona il pittore è riuscito a percepire, quale caratteristica del suo mondo interiore è riuscita a tirar fuori. Una foto non ha questo potere: non è in grado di garantire una comunicazione, uno scambio tra due anime. Nonostante il carattere estremamente personale del mio reportage, ritengo, tuttavia, di non aver smarrito troppo la strada che porta all’obiettività dei fatti. Il mio Elvis non è molto lontano dall’Elvis che ha vissuto nei luoghi che ho visitato e che ha usato le cose che anch’io ho toccato. Mi confortano in questo senso le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto ed amato, le ricerche da me compiute privatamente nel campo della grafologia e della psicologia evolutiva e comportamentale, una minima conoscenza di nozioni mediche e una buona dose di intuito femminile. Non ho incontrato Elvis, non ho parlato con lui, non ho sentito il contatto del suo corpo, eppure sono convinta, in qualche modo, di averlo conosciuto. In ogni mio flash-back ci sono spunti per ulteriori e approfondite riflessioni (sulla generosità di Elvis, sul suo rapporto con le donne, sul contrasto uomo-immagine….), che, però, ho volutamente tralasciato. La cosa che mi interessava di più, in questa sede, era presentarvi una persona così come l’ho vista a casa sua, mentre parlava, sorrideva e cantava. Mentre, insomma, era impegnata a vivere la sua vita, con le sue incertezze e le sue preoccupazioni, le sue soddisfazioni e i suoi successi, nel momento stesso in cui tutto avveniva, senza che il mio racconto fosse troppo influenzato dal senno del poi. Perché, confessiamolo pure, è questo il rimpianto maggiore che tutti quanti noi abbiamo: aver perso la possibilità di condividere con Elvis anche uno solo dei suoi giorni.
Alla prossima.... |
#100
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Eccomi di nuovo!!
![]() Queste foto sono della mostra "Fashion king" ,dedicata allo stile di Elvis, che si trova nella zona adiacente alla Graceland Plaza insieme ai negozi di souvenirs, proprio davanti all' Heartbreak Hotel. Qualche foto è un pò sfuocata, ma davvero non siamo riusciti a fare di meglio senza flash e con tutti i riflessi delle luci e dei video sulle vetrine..... Per BARBIE: Spero di farti contenta, visto che hai detto di adorare i vestiti di Elvis. A proposito delle barbie da collezione, a Memphis ho trovato Elvis nella versione Blue Hawaii e Jailhouse rock. Poi, ovviamente, c'erano Elvis e Priscilla sposi. Non c'era, invece, quella dell' Aloha che hai tu. Avevo pensato di prendere una di queste barbie per mia figlia, ma poi lei per telefono mi ha detto di preferire le bamboline di Elvis con la testa dondolante. Perchè, ebbene sì, la Elvis Presley Interprises produce anche quelle.... ![]() ![]() ![]() http://img138.imageshack.us/img138/6...emphis1689.jpg http://img156.imageshack.us/img156/2...emphis1333.jpg http://img691.imageshack.us/img691/1...emphis1685.jpg http://img151.imageshack.us/img151/2...emphis1686.jpg http://img850.imageshack.us/img850/4...emphis1687.jpg http://img546.imageshack.us/img546/9...emphis1688.jpg |
#101
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«Non conoscevo troppo di lui a parte quello che avevo letto. Ma, mentre gli parlavo, avevo la sensazione che fosse davvero un uomo timido. La stravaganza copriva la timidezza».
R. Nixon http://img688.imageshack.us/img688/5746/immaginimemphis1697.jpg http://img193.imageshack.us/img193/4153/immaginimemphis1690.jpg http://img851.imageshack.us/img851/5465/immaginimemphis1691.jpg http://img847.imageshack.us/img847/3011/immaginimemphis1692.jpg http://img231.imageshack.us/img231/8437/immaginimemphis1693.jpg http://img220.imageshack.us/img220/4727/immaginimemphis1695.jpg http://img40.imageshack.us/img40/390/immaginimemphis1696.jpg |
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ciao ariadne!!!grazie mille per esserti ricordata di me!!!molto belli i vestiti un po meno le armi!!!bellissima la giacca bianca e nera!!per quanto riguada le bambole mi piacerebbe trovare quella "blue hawaii"le altre le ho"elwis e priscilla"e"elvis comeback 68"!!!comunque beata te che hai fatto questo bellissimo viaggio!!un'abbraccio!!barbie
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#105
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deve essere particolarmente emozionante, ci credo che mette in soggezione! Ancora una volta ci hai fatto vivere un momento magico entrando con te nella vita di Elvis! Te ne siamo molto riconoscenti Ariadne ![]() ![]() |
#106
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Grazie infinite, Ariadne, per questa bellissima esperienza che ci hai fatto vivere insieme a te!
![]() ![]() Sei stata bravissima nel tuo racconto! ![]() ![]() ![]() LISA
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#107
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Le foto che invio oggi sono quelle della zona antistante l'Heartbreak Hotel, dove ci sono i negozi di souvenirs, alcune mostre e il rock'n'roll bar. Il parcheggio che vedete quasi vuoto, in realtà ogni giorno si riempiva di auto, moto e quant'altro, come del resto il parcheggio dietro gli aerei e quello affianco all' hotel. Soprattutto durante il week-end era quasi impossibile trovare un posto vuoto. Pensate che ad un certo punto ci è venuta un'idea: ci siamo messi a fotografare le targhe delle auto, e in questo modo abbiamo individuato auto provenienti da ben 37 Stati americani. Tra le targhe più curiose ce n'era una con la scritta "Elvis" e il simbolo TCB, così, una volta tornati a casa, ho ritagliato questa foto e le ho attaccato tutto intorno, sull'album, le targhe di questi Stati. Un pò come a dire: tutta l'America attorno al suo mito. Un mito evidentemente mai dimenticato. Se solo l'idea ci fosse venuta prima, sono sicura che saremmo riusciti a trovare anche le targhe degli Stati rimanenti, ad eccezione, è ovvio, di quelli più lontani ( nel caso delle Hawaii sarebbe stato decisamente impossibile)....
http://img827.imageshack.us/img827/6...emphis1663.jpg http://img849.imageshack.us/img849/9...emphis1660.jpg http://img138.imageshack.us/img138/6...emphis1661.jpg http://img814.imageshack.us/img814/6...emphis1662.jpg |
#108
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Come ho già avuto modo di dire, durante il soggiorno a Memphis abbiamo alloggiato all'Heartbreak Hotel. Ci siamo pentiti di non aver prenotato una delle suite a tema, come quella chiamata "Burning Love" (sarebbe stata strepitosa!!), ma anche le camere ordinarie sono risultate accoglienti e confortevoli. In ognuna di esse c'è un televisore che, oltre ai canali normali, trasmette tre canali esclusivamente dedicati ai film e alla musica di Elvis
![]() ![]() http://img816.imageshack.us/img816/3...emphis1984.jpg http://img219.imageshack.us/img219/7...memphis804.jpg http://img97.imageshack.us/img97/464...memphis805.jpg http://img12.imageshack.us/img12/415...emphis1849.jpg http://img151.imageshack.us/img151/6...emphis1982.jpg http://img39.imageshack.us/img39/861...emphis1983.jpg |
#109
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Al tempo in cui è stata acquistata da Elvis Graceland si trovava in una tranquilla zona della periferia di Memphis, e tutto sommato nel corso degli anni le cose non sono cambiate molto. Ci sono più case ed esercizi commerciali tutt’intorno, e va tenuto presente anche il fermento giornaliero della Graceland Plaza, ma quella continua a rimanere una zona abbastanza tranquilla. Almeno a noi ha dato questa impressione. Dietro l’albergo c’è una campeggio e, vicino, una specie di parco. Dall’altra parte, c’è la tenuta di Elvis, perciò il verde non manca. La notte si dorme tranquilli e anche la vicinanza dell’aeroporto quasi non si sente. L’Elvis Presley Boulevard è una strada molto frequentata, ma il traffico scorre senza problemi. Tutti i giorni, ci svegliavamo intorno alle 6.30 e alle 8.00 eravamo già in giro. La sera, dopo la chiusura dei negozi di souvenirs, pian piano le varie aree si svuotano. Quindi, quando calava il buio veniva proprio voglia di ritirarsi in albergo. Ma la sera prima della partenza abbiamo fatto un’eccezione. Siamo usciti dopo cena per andare a dire addio
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Mentre passeggiamo sull’Elvis Presley Boulevard sotto le stelle ci viene da pensare che stiamo vivendo in un tempo che non c’è. E’ troppo attuale per essere passato, ma, allo stesso tempo, è troppo nostalgico per essere presente. Elvis non è vivo, perché non lo vediamo in carne e ossa, ma non è neanche morto, perché le sue immagini e la sua voce ci circondano da ogni parte. E’ un po’ come se stessimo visitando la sua casa mentre lui è fuori, magari per le riprese di un film o una vacanza alle Hawaii. Quando ci troviamo davanti Graceland con il parco tutto illuminato rimaniamo incantati. Sembra ancora più bella che di giorno, con quell’alternarsi di luci ed ombre che le conferisce un alone di insondabile mistero. Davanti al muro di cinta, dall’altra parte della strada, c’è una panchina dove ci sediamo a contemplare un paesaggio che da domani sarà soltanto nei nostri ricordi. Anche a quest’ora della sera ci sono persone che scendono dalle loro auto per scattare qualche foto o semplicemente per dare un’occhiata. C’è addirittura una coppia di innamorati che sono venuti qui per stare mano nella mano e baciarsi. Ogni tanto i cancelli della tenuta si aprono e qualcuno esce o entra. Così ci viene da pensare a come doveva essere trent’anni fa, quando la casa di notte era piena di vita e vi succedeva di tutto: ospiti numerosi ad ogni ora, go-cart sfreccianti per il giardino, fuochi d’artificio e tanta, tanta musica. Non è difficile immaginarsi Elvis in sella alla sua moto, con tutta la corte al seguito, che lascia Graceland diretto chissà dove. Sappiamo che era un animale notturno per forza di cose. Ha sempre dormito pochissimo, fin da giovanissimo. Quando era ancora al liceo lavorava fino a tardi e, poi, la mattina presto si svegliava per andare a scuola. Le esibizioni nei locali notturni all’inizio della carriera hanno finito per modificare in lui il ritmo naturale sonno-veglia e i continui concerti degli anni ’70 hanno consolidato definitivamente la sua abitudine a dormire di giorno e star sveglio di notte. Oltre a queste motivazioni di carattere pratico, però, c’era anche un altro motivo per cui Elvis non riusciva a dormire sotto il cielo stellato. Gli episodi di sonnambulismo a cui era soggetto per gli esperti rimandano ad un trauma, probabilmente subito nell’infanzia, che impediva al cantante di addormentarsi serenamente al calare del sole. Noi non sappiamo con esattezza come stavano le cose, ma ci fidiamo di quello che una volta lo stesso Elvis ha confessato:«Quando ero un ragazzino, non riuscivo a dormire. Avevo paura del buio, perché non sapevo cosa mi sarebbe capitato….Quando vado a dormire durante il giorno so che, anche se la mia camera è al buio, fuori è giorno, perciò non ho paura di addormentarmi. Per questo rimango sveglio tutta la notte, e i miei amici stanno con me e io mi sento sereno. Al mattino, quando tutti gli altri si alzano e vanno a lavorare, mi sento al sicuro perché è giorno; allora posso andare a letto». Se solo avesse saputo…L’ironia della sorte è che a tradirlo, alla fine, non è stata la tanto temuta notte, ma proprio la luce rassicurante del giorno…
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#111
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ciao Ariadne! volevo ringraziarti per questo splendido racconto ricco di emozioni e mi sembra di essere la a condividere con te sensazioni e impressioni. grazie ancora!!!
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Continuiamo a passare dei momenti magici a Graceland insieme a te e ti siamo molto grati ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
#113
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Grazie MUNNY, sono felice di sapere che il mio racconto è riuscito a coinvolgerti. Ah, e piacere di conoscerti!! Anche NELLA, come al solito, mi riempie di complimenti e ne sono lusingata....
Il giorno della partenza, purtroppo, è arrivato. Siamo felici di tornare a casa, ma portiamo dentro di noi la certezza che Graceland ci mancherà sempre terribilmente tanto. L’aereo è già in volo e ci mettiamo a pensare a quali sono le cose di questo viaggio che ci hanno colpito di più. Una di esse è sicuramente l’afflusso continuo e massiccio di gente alla casa di Elvis. Non dimenticheremo mai quelle file interminabili davanti alla biglietteria o ai pulmini a qualunque ora del giorno e in qualunque giorno. Certo, il sabato e la domenica c’è un po’ più di affollamento, ma anche nel resto della settimana i custodi e le guide lavorano parecchio. Ci sono persone di tutte le età e di tutte le provenienze. Guardando questo straordinario fiume umano che scorre senza sosta sull’Elvis Presley Boulevard capiamo quanto le parole di Larry Geller siano vere: «Se prendete le grandi star del XX secolo, risalite fino al primo sex-simbol, Rodolfo Valentino, e includete Clarke Gable, James Dean, Marylin Monroe, Sinatra, Lennon, prendeteli tutti assieme. Ogni anno ci sono più visitatori per Elvis che per tutti gli altri messi assieme. E questo fenomeno aumenta di anno in anno. Il fenomeno di Elvis va oltre lo showbusiness. Ha fatto vibrare le anime in tutto il mondo come nessun altro». http://img560.imageshack.us/img560/1...emphis1978.jpg http://img689.imageshack.us/img689/3...memphis044.jpg http://img848.imageshack.us/img848/4...emphis1154.jpg http://img856.imageshack.us/img856/9...emphis1756.jpg http://img263.imageshack.us/img263/4...inimemphis1971 |
#114
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«Fino a che sarò vivo non smetterò di essere grato agli Americani per avermi dato questa straordinaria possibilità».
«Dio vi benedica come ha benedetto me» E. A. Presley http://img852.imageshack.us/img852/5...emphis1148.jpg http://img23.imageshack.us/img23/885...emphis1025.jpg |
#115
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Cosa rispondere per il saluto finale? Non resta che fare nostre le parole di Ed Sullivan: «Vorrei dire a Elvis Presley e al Paese che è veramente un bravo ragazzo
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![]() ![]() Ciao Ariadne! ![]() ![]() |
#117
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Siamo arrivati alla fine del reportage, ma non, spero, alla fine della storia. Questo mio modesto resoconto è dedicato a tutti coloro che amano Elvis e anche, perché no, a coloro che Elvis lascia completamente indifferenti. A coloro che lo conoscono da sempre, a quelli che lo hanno appena scoperto e a quelli che non lo hanno mai ascoltato. A quelli che lo considerano un figlio, a quelli che lo avrebbero voluto come padre e alle donne che lo vedono come l’uomo dei loro sogni. Persino a quelli che ad Elvis non pensano mai.
Allo stesso tempo, esso è dedicato all’Elvis ribelle e trasgressivo, ma anche all’Elvis timido e introverso. All’Elvis che giocava come un bambino e a quello che rifletteva cercando il senso delle cose. All’Elvis egocentrico e all’Elvis generoso, all’Elvis che faceva uso di droghe e all’Elvis che pregava cantando. All’Elvis che è morto e a quello che, forse, è ancora vivo. All’Elvis che non ho mai avuto occasione di guardare negli occhi e all’Elvis che non ha mai sorriso apposta per me…. A lui e a tutti voi rivolgo il mio sentito ringraziamento per aver condiviso con me questo viaggio ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() THANK YOU VERY MUCH![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
#118
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![]() Quote:
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#119
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Ciao Ariadne, sapresti dirmi come mai questo post dice: 03-08-2011 15:38 da Ariadne ![]() Bellissimi tuoi racconti di Tupelo, li ho divorati ![]() ![]() ![]() ![]() |
#120
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Buongiorno NELLA!
Per quanto riguarda lo sciame di gente di fronte a Graceland hai ragione: è pressoché continuo. A volte sembra di trovarsi di fronte ad un vero e proprio assalto di cavallette, ma fortunatamente ci sono anche momenti in cui non c'è nessuno. Mio marito ne ha approfittato per fare delle riprese con la videocamera in cui ripercorro tutto il muro di cinta e mostro al di là di esso una Graceland insolitamente vuota e silenziosa. Sono straordinarie e sicuramente le userò per realizzare un video incentrato sul nostro viaggio a Memphis. Appena il video sarà terminato mi adopererò per farvelo vedere. Riguardo alla data del post, essa dipende dai problemi che ci sono stati ultimemente al server. 3-8-2011 è diventato 3-8-2011 e, purtroppo, Lisa mi ha detto che quasi sicuramente non potranno essere fatte correzioni. Pazienza! Un abbraccio caloroso a te e un saluto a tutti coloro che seguono i miei modesti racconti...... ![]() ![]() |
#121
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![]() Quote:
![]() Grazie per tutte le precisazioni e come potrai immaginare, rimango in attesa di quel video.. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Ah... un'altra cosa.. modesti racconti no! Modesta te!!! ...i racconti sono TOP!!! ![]() ![]() |
#122
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GRAZIE NELLA, SEI UN TESORO!!
Nell'ultimo post volevo scrivere "8-3-2011 è diventato 3-8-2011", ma ho fatto confusione ![]() ![]() ![]() ![]() |
#123
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![]() Quote:
quindi possiamo ben capirti ![]() ![]() |
#124
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Queste sono foto scattate al muro di cinta e ai cancelli di Graceland per dare un'idea dello sciame di gente che attirano continuamente.....
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