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#1
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Il bambino "invisibile" con la chitarra
Elvis Aaron Presley nacque a Tupelo, nel Missisipi,l'8 gennaio del 1935. Sua madre, Gladys Smith,quella notte ebbe un parto difficile ![]() Jesse Garon,il bimbo morto, fu sepolto in una tomba anonima al cimitero di Priceville ,ma non sarebbe mai stato dimenticato all'interno della famiglia. Erano gli anni della "Depressione" e i Presley erano una delle tante famiglie povere di quell'epoca. Gladys raccoglieva il cotone x dodici ore al giorno e Vernon Presley,suo marito e padre dei bambini, passava da un lavoretto all'altro. Vivevano in una baracca di due stanze che lui aveva costruito vicino alla casa dei suoi,con un gabinettoe una pompa d'acqua sul retroe la luce fornita da lampade a olio. Elvi crebbe amato dai genitori,e in particolare dalla madre a cui era molto attaccato. I Presley erano una famiglia riservata,che frequentava la comunità religiosa, ma non faceva particolare vita sociale. <Anche se avevamo amici e parenti,tra cui i miei gnitori> ricorderà Vernon, <Noi tre formavamo un mondo tutto nostro>. Elvis amava molto i canti che facevano in chiesa. <Quando Elvis era ancora un cosino così di non più di due anni> racconterà anni dopo Gladys, < scivolava giù dalle miei ginocchia, correva lungo la navata e si arrampicava sul palco.Rimaneva lì sopra a guardare il coro e a provare a cantare con loro.Era troppo piccolo per conoscere le parole.....ma riusciva ad azzeccare le note;osservava i movimenti delle loro labbra e provava a imitarli>. |
#2
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Il suo ruolo di figura maschile di riferimento ll'interno della famiglia iniziò molto presto,allorchè nel 1938 Vernon fu accusato di "emissione illecita di un documento falso" e condannato a tre anni di carcere.
in sostanza, aveva venduto un maiale per una cifra inferiore a quella che si aspettava e aveva pensato bene di ritoccare verso l'alto (4dollari) l'assegno ricevuto e incassarlo. In seguito all'arresto,Gladys non potè pagare il mutuo sulla baracca e fu costretta a trasferirsi con il bambino dai suoi cugini. l'assenza di Vernon contribuì a stringere il legame tra madre e figlio,ma non fino al punto dell'ossessione,come sarebbe stato suggerito in seguito. Lei lo accompagnava tutti i giorni a scuola, se lo portava sempre dietr e cercava di non perderlo mai di vista quando andava a giocare,ma sembra un atteggiamento più che comprensibile per una donnna che ha perso un bambino e a cui ne è rimasto solo uno. I Presley si trasferirono di frequente,seguendo Vernon nei suoi lavori occasionali,senza mai trovare una vera casa. Quando vissero per qualche tempo nei pressi della comunità nera di Tupelo, Elvis ebbe modo di asoltare per la prima volta la musica nera e gli dovette piacere non poco,visto l'influsso che avrebbe avuto su di lui in seguito. |
#3
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Il bambino sembrava avere un'attrazione particolare per la musica, amava cantare in chiesa o a casa con i suoi genitori e il suo talento colpì un'insegnante a scuola.
La donna lo iscrisse a un concorso musicale per i giovani talenti, nell'ottobre 1945,che si teneva all'interno di un'importante fiera agricola. Elvis , che aveva dieci anni,si arrampicò sulla sedia e cantò di fronte a qualche centinaio di persone Old shep ,una canzone strappalacrime. <Portavo gli occhiali>, ricorderà poi Elvis.< non avevo accompagnamento musicale,però vinsi,mi pare che arrivai al quinto posto. Lo stesso giorno le presi,mia madre me le diede x qualcosa,non mi ricordo,forse una stupidaggine che aveva a che fare con le giostre.Quello annientò del tutto il mio ego.> Per il compleanno i suoi gli regalarono una chitarra e il giovane reverendo locale gli insegnò a suonarla. se la portava tutti i giorni a scuola e insieme ad altri bambini e adulti,si esibì varie volte a "l'ora del dilettante" trasmessa da una radio locale il sabato pomeriggio. Il conduttore del programma era una star locale della musica Hillbilly,come si chiamava il genere folk da quelle parti, noto come "mississipi Slim". Slim, che vestiva con camicie westwrn piene di stelline luccicanti e fibbie penzolanti, era l'idolo di Elvis,che sognava un giorno di diventare come lui. Nonostante non perdesse occasione per cantare accompagnandosi con la chitarra , il bambino non faceva particolare colpo sugli amici , che spesso non apprezzavano le canzoni gospel o country che lui cantava senza sosta. a detta di chi lo conosceva o era a scuola con lui ,elvis era un bambino dolce e simpatico,ma del tutto "invisibile":non aveva niente che lo faceva spiccare sugli altri. Dal canto suo, lui coltivava con tenacia la passione per la musica e ripeteva ai suoi genitori che presto le cose sarebbero cambiate. E le cose cominciarono davvero a cambiare quando, nel 1948, decisero di trasferirsi a Memphis. <Eravamo al verde,proprio al verde>, spiagherà poi Elvis ,< ce ne andammo da Tupelo da un giorno all'altro.Papà imballò tutte le nostre cose negli scatoloni e le caricò nel bagagliaio di una Plymouth del 1939.Eravamo diretti a Mamphis.Le cose dovevano andare meglio x forza> |
#4
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Dopo qualche mese passato in una camera in affitto , i sevizi sociali decisero di concedere ai Presley una delle villette a schiera popolari nel cuore di Memphis , nei Lauderdale Courts.
Fu un salto di qualità importante x loro,avevano 2 camere, un soggiorno, una cucina e un bagno in casa,oltre alla luce elettrica e all'acqua corrente. Vernon andò a lavorare presso una fabbrica di munizioni,mentre Gladys trovò un lavoro part-time come addetta alla macchina da cucire presso la Fashion curtaina. Anche Elvis ragrannellava qualcosa taglaindo l'erba ai vicini di casa. Alla nuova scuola,Elvis veniva talvota emarginato,forse perchè veniva dalla campagna e aveva una famiglia molto riservata, o forse perchè aveva gusti musicali non comuni o, come diceva qualcuno,perchè era un "cocco di mamma". Gli fu anche impedito di entrare nella squadra di football della scuola per via del fatto che gli piaceva portare i capelli "lunghi" (cioè,non a spazzola) , tenere le basette e passare un sacco di tempo a petinarsi i capelli e a tirarseli indietro con la billantina. Ciò non gli impedì comunque di farsi un piccolo giro di amicizie e , in particolare,di legarsi ad alcuni ragazzi coi quali sarebberimasto amico x il resto della sua vita. continuò a studiare la chitarra con un ragazzo più grande di lui e, insieme agli altri amici , trascorreva intere giornate a suonare seduto sotto un albero. lui suonava anche di notte,sui gradini di casa, sussurrando canzoni d'amore e sperando così di attirare l'ettenzione delle ragazze del vicinato. Suonava sempre alle feste del quartiere ,ma la sua timidezza spesso lo induceva a chiedere che le luci fosero spente mentre cantava. Gli piacevano molto le ragazze,e non solo per sbaciucchiarle,ma gli piaceva stare in loro compagnia si sentiva più a suo agio con loro che con i ragazzi. Le donne , di ogni età,da parte loro trovavano piacevole restare a chiacchierare con quel ragazzo così timido ma sempre gentile,educato e , nonostante l'acne,piuttosto carino. Nel tempo libero,Elvis frequentava i negozi di dischi , passava ore davanti alle vetrine dei negozi di vestiti alla moda(vestiti che si poteva permettere solamante di guardare) e cercava di frequentare l'ambiente dei musicisti e dei cantanti gospel,che sottoponeva a estenuanti interrogatori su come fosse la vita del cantante o del musicista. Il cantante di uno dei gruppi ,gli Statesmen , se lo ricorderà anni dopo:< Per noi questo Elvis Presley era un granellino di sabbia su una spiaggia.Era un ragazzino molto carino con degli occhi molto vivaci,che ti assillava con un sacco di domande,e te le faceva in un modo tale che ti veniva voglia di rispondergli....Aveva degli occhi così vivaci ,anche se era solo un bambino sembrava una persona importante>. |
#5
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Nel 1953 i Presley furono costretti a lasciare la villetta popolare perchè Gladys aveva iniziato a lavorara a tempo pieno,e il reddito familiare era salito oltre qeullo consentito x avere diritto alla casa.
Si spostarono prima in un quartiere vicino e , in seguito,trovarono casa non distante dalle villette popolari,presso le quali avevano mantenuto varie amicizie. Per Elvis cambiò poco, continuava a passare gran parte del tempo con la sua chitarra , ma quando partecipò a uno spettacolo della scuola i suoi compagni scoprirono che sapeva cantare e cominciarono a guardarlo con occhi diversi. non era più il tipo strano,che cercava di mettersi sempre i vestiti migliori e con i capelli imbrillantinati. <C'era qualcosa nel suo modo di cantare calmo e malinconico>racconterà una sua insegnante ,<che li attirava come una calamita.Non era il rock and roll con cui più tardi è diventato famoso...erano piuttosto ballate alla LOVE ME TENDER ....Andava avanti a cantare con tutta l'anima>. Quando la scuola fin', Gladys e Vernon fecero incorniciare orgogliosi il diploma ed Elvis si cercò un lavoro. lo trovò,da macchinista come voleva lui,e iniziò a portare a casa 36 dollari la settiamana. Il vero sogno,quello della musica,non si era però mai spento nemmeno x un attimo. Quando quell'estate Elvis lesse sui giornali che una piccola casa discografica locale,la Sun Records,stava facebdo parlare di sè per avere ingaggiato un gruppo di musicisti carcerati,i Prisonaires,pensò che anche lui avrebbe potuto farsi avanti. Così, un sabato in cui non lavorava, prese la sua chitarra e si presentò agli studi di registrazione con l'intenzione di incidere un disco da regalare poi a sua mamma. Gli sarebbe costato3 dollari e 98 più le tasse. Cantò My Happiness e That's When Your Heartaches Begin,due canzoni pop, e quando ebbe finito il proprietario della Sun, Sanm Phillips ,li disse che era un cantante interessante. < Magari prima o poi ti chiamiamo. > Invece non lo chiamarono. Per mesi Elvis tornò alla Sun chiedendo se qualcuno aveva bisogno di un chitarrista o di un cantante, ma non c'era mai nessuna richiesta x lui. |
#6
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Cambiò lavoro , dopo che lo avevano costretto a tagliarsi i capelli,e trovò un posto da camionista ,mentre studiava per diventare elettricista.
<Credevo che non ce l'avrei mai fatta>spiegherà poi a questo proposito, <perchè dovevi sempre stare attento a quello che facevi ,se ti distraevi anche x un secondo rischiavi di far saltare in aria la casa di qualcuno.non pensavo di essere il tipo adatto , ma volevo comunque provarci.> Ogni settimana portava a casa la busta paga e la girava subito al padre,tenendo per sè solo quel poco che gli serviva per uscire con la sua fidanzatina,Dixie Locke. Un bel giorno,nel giugno del 1954,telefonrono dalla Sun Records ed Elvis si precipitò. Cercavano una voce come la sua per cantare una triste ballata intitolata Without you. Sam Phillips gliela fece ripetere più volte, ma non era mai convinto. Forse no era la canzone giusta x lui,così gli chiese di cantare tutte le canzoni che sapeva. <Restai almeno tre ore,credo>racconterà poi. <Cantai tutto quello che conoscevo ![]() Phillips non era soddisfatto dell'esecuzione musicale di Elvis,però non importava ,sentiva che quel ragazzo sapeva trasmettere qualcosa,anche se ancora non sapeva bene cosa. Lo mise in contatto con un chitarrista,Scotty Moore,che lo invitò per un'audizione in casa sua, insieme al bassista Bill Black. Passarono insieme un pomeriggio,accompagnando Elvis in una serie di ballate,ma alla fine, quando se ne fu andato,pur concordando sul fatto che il ragazzo sapeva cantare,i due musicisti conclusero che non era niente di speciale. Sam Phillips però voleva scoltarli tutti e tre insieme, e il giorno dopo li invitò allo studio di registrazione. provarono prima con un pezzo di Bing Crosby, poi con una ballata country,ma Elvis sembrava troppo teso a fare bella impressione,per sentirsi abbastanza rilassato e cantare come doveva. Dopo qualche ora,decisero che forse era il caso di chiudere per quel giorno e rivedersi un'altra volta,quando a Elvis venne in mente un vecchio pezzo blues, That's All Right(Mama). <All'improvviso>ricorderà Scotty Moore,<Elvis iniziò a cantare questa canzone,mettendosi a saltare e a fare lo scemo, allora Bill prese in mano il suo basso,e iniziò anche lui a fare il pagliaccio,e io attaccai a suonare con loro.Credo che Sam avesse la porta della sala di regia aperta-non so,stava montando qualche nastro o facendo qualcos'altro-fatto sta che mise fuori la testa e ci chiese "Cosa state facendo?" e noi gli rispondemmo che non lo sapevamo."Bene tornate indietro",disse,"trovate un punto da dove iniziare e fatelo di nuovo"> Finalmente,Elvis aveva smesso di cantare balate e si era lanciato in un pezzo ritmato e veloce,proprio quello che Phillips cercava,ma soprattutto lo aveva fatto in un modo originale,fresco ed esuberante. Lavorarono tutta la sera e alla fine si trovarono tra le mani qualcosa di assolutamente nuovo,un bianco che cantava le canzoni dei neri in maniera trascinante. Era quello che Phillips aveva sempre cercato. <Quella musica piaceva (ai ragazzi bianchi), però non erano sicuri se fosse lecito che gli piacesse o meno.Così iniziai a pensare a quanti dischi si sarebbero potuti vendere se trovavi dei cantanti bianchi che sapevano cantare e suonare in quel modo così vivo ed emozionante.> Elvis,insomma,aveva smesso di essere invisibile e ben presto se ne sarebbero accorti in tanti. |
#7
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GRAZIE Gabby
![]() ma chi l'ha scritto , se ho ben capito, è questo MASSIMO POLIDORO?? Non l'ho apprezzato, a dir la verita. Come mia personale e umile valutazione, ho consapevolmente capito che non ho perso nulla nel non comprare il libro, nel senso che lo trovo abbastanza approssimativo e calunnioso nel modo in cui descrive Elvis nel periodo antecedente alla suia morte fino alla morte stessa. PERO' GABBY GRAZIE LO STESSO DI CUORE , ![]() ![]() ![]() ![]() |
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