La magia di Elvis

[guitar man]

l'Elvis degli anni '70 a mio avviso non può essere inteso in senso unitario...ritengo invece che vanno fatte delle nette distinzioni.

Innanzitutto, abbiamo il primo Elvis dei '70 che si esibisce all'International, quello di Suspicious Mind tanto per intenderci, che dimostra di essere un grande artista ma anche un uomo in perfetta forma fisica.

Quindi, c'è l'Elvis del '72, cioè quello che è rimasto solo dopo che Priscilla se n'è andata........ecco, è lì che Elvis inizia a morire dentro ed è questo che lo farà diventare l'Elvis del '75 che è parente stretto dell'Elvis che è stato trovato imbottito di droghe nel suo bagno.

Elvis da quando viene lasciato da Priscilla sembra abbandonare il personaggio che aveva caratterizzato la sua carriera...

da ragazzo ribelle degli anni '50....da uomo di successo e formato famiglie degli anni '60 si trasforma pian piano in un Elvis uomo che a me a fatto sempre tenerezza (quello del '72) ma che non mi è mai davvero piaciuto...

E' un Elvis strano quello del '72, quello dei 1000 concerti in giro per l'America...

La sua forza stava nel fatto, come giustamente diceva Clint, che sfornava capolavori come Moody Blue e cover del calibro di Polk Salad Annie...

la differenza fondamentale con il passato sta forse nel fatto che mentre nel '68 alcomeback special cantava Blue Suede Shoes come se fosse la prima volta....beh...al madison square garden nel '72 cantava teddy bear come se non vedesse l'ora che finisse.......ma ciò forse è dovuto alla enorme mole di lavoro alla quale si era sottomesso...

no, non doveva morire nel '68. Ma sarei falso se dicessi che il '68 non ha rappresentato l'apice della sua carriera artistica...

Per quanto riguarda la sua vita, beh....il suo declino ha un solo nome e con questo non voglio assolutamente fargliene una colpa: PRISCILLA!

lei ha fatto ciò che molte donne avrebbero fatto al posto suo, quindi non mi sento di giudicarla, ma sarei cieco se non vedessi che Elvis inizia ad odiare la vita da quando la luce dei suoi occhi aveva deciso di far le valigie.