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Vecchio 03-08-2007, 15:36
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

Bè, comunque i primi 40 posti della classifica del 1978 sono stramitici!!!!!!
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  #2  
Vecchio 12-08-2007, 22:40
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

Bè, ho notato che noi italiani siamo piuttosto ottusi!! Oltre al fatto che nelle classifiche postate in questa discussione ci sono pochissime canzoni di Elvis, cioè il più grande cantante di tutti i tempi, ho visto, soprattutto negli anni 50 una netta preferenza rockstar di secondo piano rispetto a lui, come per esempio Paul Anka(non intendo offenderlo!!)... comunque, molti titoli che negli altri paesi sono stati enormi successi qui in Italia non sono stati neanche considerati, evidentemente... ad esempio la canzone che è anche il mio nick, e cioè Bohemian Rhapsody, fu il più grande successo del 1976, eppure non compare nell'hit parade dell'Italia di quell'anno... e fu una canzone "europea"... quindi, posso solo giungere alla conclusione che l'Italia avesse una sensibilità musicale differente rispetto agli altri paesi... e poi bisogna considerare il fatto che col passare degli anni i gusti cambiano, soprattutto da parte delle nuove generazioni... ora non voglio fare un discorso di tipo sociale, però ho sempre pensato che generalmente avessero un ascolto "stereotipato"... al giorno d'oggi abbiamo soprattutto il confronto tra "truzzi", che ascoltano prevalentemente house e "metallari", che come dice il nome stesso ascoltano prevalentemente metal... ora io non so come funzionava a quel tempo, però, riferendomi in particolare agli anni '70, c'era un certo confronto tra colui che era il tipico italiano di quel tempo, che ascoltava prevalentemente Battisti, e magari chi ascoltava piu' musica Disco, che entrava in voga in quegli anni e l'hippy... tornando ancora piu' indietro, cioè agli anni 50, Elvis è sicuramente più presente nelle classifiche, però non riesco a spiegarmi come la "generazione rock'n roll" non gli abbia dato più spazio... secondo voi quali sono i fattori che hanno determinato questa scarsa presenza di Elvis nelle classifiche italiane?
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  #3  
Vecchio 13-08-2007, 01:20
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

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Bè, ho notato che noi italiani siamo piuttosto ottusi!! Oltre al fatto che nelle classifiche postate in questa discussione ci sono pochissime canzoni di Elvis, cioè il più grande cantante di tutti i tempi, ho visto, soprattutto negli anni 50 una netta preferenza rockstar di secondo piano rispetto a lui, come per esempio Paul Anka(non intendo offenderlo!!)... comunque, molti titoli che negli altri paesi sono stati enormi successi qui in Italia non sono stati neanche considerati, evidentemente... ad esempio la canzone che è anche il mio nick, e cioè Bohemian Rhapsody, fu il più grande successo del 1976, eppure non compare nell'hit parade dell'Italia di quell'anno... e fu una canzone "europea"... quindi, posso solo giungere alla conclusione che l'Italia avesse una sensibilità musicale differente rispetto agli altri paesi... e poi bisogna considerare il fatto che col passare degli anni i gusti cambiano, soprattutto da parte delle nuove generazioni... ora non voglio fare un discorso di tipo sociale, però ho sempre pensato che generalmente avessero un ascolto "stereotipato"... al giorno d'oggi abbiamo soprattutto il confronto tra "truzzi", che ascoltano prevalentemente house e "metallari", che come dice il nome stesso ascoltano prevalentemente metal... ora io non so come funzionava a quel tempo, però, riferendomi in particolare agli anni '70, c'era un certo confronto tra colui che era il tipico italiano di quel tempo, che ascoltava prevalentemente Battisti, e magari chi ascoltava piu' musica Disco, che entrava in voga in quegli anni e l'hippy... tornando ancora piu' indietro, cioè agli anni 50, Elvis è sicuramente più presente nelle classifiche, però non riesco a spiegarmi come la "generazione rock'n roll" non gli abbia dato più spazio... secondo voi quali sono i fattori che hanno determinato questa scarsa presenza di Elvis nelle classifiche italiane?
Hai ragione quando dici che l’Italia aveva un sensibilità musicale diversa, l’ha sempre avuta e ha sempre portato avanti, come è anche logico che sia, gli artisti nazionali, anche grazie ad un Festival di Sanremo che è sempre stata la bandiera della musica italiana, con le canzoni alla Nilla Pizzi, tipo L’EDERA, GRAZIE DEI FIOR……. dal magico potere di farti pensare al suicidio, tanto erano piene di amori finiti o di mamme che pensavano solo ai loro profumi, anziché ai balocchi per la bambina. ?
A queste si contrapponevano canzoni da svago del tipo PAPAVERI E PAPERE, CASETTA IN CANADA’, BUTTA LA CHIAVE, PEPPINIELLO O’ TRUMBETTIERE, i cui titoli si commentano da soli.

Finalmente, agli sgoccioli degli anni ’50, grazie alla RCA che si è insediata in tutto il mondo, arriva l’ondata di musica americana con Dean Martin, Perry Como, Frank Sinatra (da notare come siano tutti di origine italiana) e a ruota arrivano tra gli altri Nat King Cole, The Platters e Elvis Presley, con il suo rivoluzionario rock ‘n roll e con gli onori alla melodia napoletana di IT’S NOW OR NEVER e SURRENDER, che gli permettono non solo di farsi apprezzare anche in Italia, ma di creare vari suoi cloni come Bobby Solo, Little Tony, Michele, ecc. Il tutto avvallato sempre dal Festival di Sanremo che, visto l’interesse dei giovani di quel tempo verso la musica straniera, inserisce i cantanti stranieri nella manifestazione, dando la possibilità di “leggere” la stessa canzone nella versione classica italiana e nella variante straniera di cantanti come Paul Anka, Neil Sedaka, Frankie Avalon che danno una bella spinta non solo al festival, ma soprattutto alla nostra musica. Sull’onda di Elvis, altri cantanti come Connie Francis riprendono vecchie canzoni italiane dimenticate (CHITARRA ROMANA), facendole apprezzare dai giovani, mentre avanzano altri mostri italiani come MINA, ADRIANO CELENTANO, LUCIO BATTISTI e se vogliamo inserirli tra i mostri della musica italiana anche RITA PAVONE, GIANNI MORANDI, FAUSTO LEALI (il bianco con la voce da nero………. cito sempre questa definizione, perché mi fa morir dal ridere) NICOLA DI BARI, MICHELE, DINO?………. Giuseppe, Mario).

Poi arrivano i BEATLES e i ROLLING STONES, che fanno furori annullando completamente la figura di Elvis Presley, seguiti dai woodstockiani BOB DYLAN, JOAN BAEZ, con le loro canzoni di protesta contro la guerra e promotori della pace. E anche qui in Italia, i cantanti italiani copiano il filone della canzone, con messaggio politico (es GUCCINI, MORANDI stesso con C'era un ragazzo).

Da lungo tempo, non si sente più una canzone di Elvis Presley alla radio, nessuno parla più, se non saltuariamente, nel 77, per scrivere articoli che ridicolizzano il suo aumento di peso e infine per comunicarne la morte, sempre calcando la mano su determinati argomenti.
Tutto questo perché, quando una cosa non piace più, si butta via, dimenticandosi il valore che può aver avuto.
Solo quei pochi che hanno avuto una vera passione per Elvis Presley, e per questo la costanza di seguire ogni suo passo, nonché il tempo, il contesto personale di vita e perché no, anche quel pizzico di denaro utile, in più, hanno potuto coltivarlo, divulgarlo e mantenerlo in vita.

Tutto questo racconto, per mettere in evidenza come in Italia si è sempre molto palesemente copiato quello che facevano gli altri, si è sempre seguito il branco. Oggi deve piacere Elvis? Allora tutti amano Elvis. Deve piacere il Blues, allora tutti amano il blues. Deve piacere Costantino Vitaliano allora via …… tutti come Costantino Vitaliano, con i pettorali a tartaruga!!! Deve piacere Paris Hilton…………..e vaiiiiiiiiiiii tutte in prigione !!!!!

Spero di non aver annoiato, ma ho ritenuto che la domanda di Bohemianrhapsodysecondo voi quali sonoi fattori che hanno determinato questa scarsa presenza di Elvis nelle classifiche italiane” meritasse una risposta con una panoramica completa.

E comunque, è il mio modo di vedere le cose, che può essere ampiamente contestato.
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  #4  
Vecchio 13-08-2007, 18:25
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

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Hai ragione quando dici che l’Italia aveva un sensibilità musicale diversa, l’ha sempre avuta e ha sempre portato avanti, come è anche logico che sia, gli artisti nazionali, anche grazie ad un Festival di Sanremo che è sempre stata la bandiera della musica italiana, con le canzoni alla Nilla Pizzi, tipo L’EDERA, GRAZIE DEI FIOR……. dal magico potere di farti pensare al suicidio, tanto erano piene di amori finiti o di mamme che pensavano solo ai loro profumi, anziché ai balocchi per la bambina. ?
A queste si contrapponevano canzoni da svago del tipo PAPAVERI E PAPERE, CASETTA IN CANADA’, BUTTA LA CHIAVE, PEPPINIELLO O’ TRUMBETTIERE, i cui titoli si commentano da soli.

Finalmente, agli sgoccioli degli anni ’50, grazie alla RCA che si è insediata in tutto il mondo, arriva l’ondata di musica americana con Dean Martin, Perry Como, Frank Sinatra (da notare come siano tutti di origine italiana) e a ruota arrivano tra gli altri Nat King Cole, The Platters e Elvis Presley, con il suo rivoluzionario rock ‘n roll e con gli onori alla melodia napoletana di IT’S NOW OR NEVER e SURRENDER, che gli permettono non solo di farsi apprezzare anche in Italia, ma di creare vari suoi cloni come Bobby Solo, Little Tony, Michele, ecc. Il tutto avvallato sempre dal Festival di Sanremo che, visto l’interesse dei giovani di quel tempo verso la musica straniera, inserisce i cantanti stranieri nella manifestazione, dando la possibilità di “leggere” la stessa canzone nella versione classica italiana e nella variante straniera di cantanti come Paul Anka, Neil Sedaka, Frankie Avalon che danno una bella spinta non solo al festival, ma soprattutto alla nostra musica. Sull’onda di Elvis, altri cantanti come Connie Francis riprendono vecchie canzoni italiane dimenticate (CHITARRA ROMANA), facendole apprezzare dai giovani, mentre avanzano altri mostri italiani come MINA, ADRIANO CELENTANO, LUCIO BATTISTI e se vogliamo inserirli tra i mostri della musica italiana anche RITA PAVONE, GIANNI MORANDI, FAUSTO LEALI (il bianco con la voce da nero………. cito sempre questa definizione, perché mi fa morir dal ridere) NICOLA DI BARI, MICHELE, DINO?………. Giuseppe, Mario).

Poi arrivano i BEATLES e i ROLLING STONES, che fanno furori annullando completamente la figura di Elvis Presley, seguiti dai woodstockiani BOB DYLAN, JOAN BAEZ, con le loro canzoni di protesta contro la guerra e promotori della pace. E anche qui in Italia, i cantanti italiani copiano il filone della canzone, con messaggio politico (es GUCCINI, MORANDI stesso con C'era un ragazzo).

Da lungo tempo, non si sente più una canzone di Elvis Presley alla radio, nessuno parla più, se non saltuariamente, nel 77, per scrivere articoli che ridicolizzano il suo aumento di peso e infine per comunicarne la morte, sempre calcando la mano su determinati argomenti.
Tutto questo perché, quando una cosa non piace più, si butta via, dimenticandosi il valore che può aver avuto.
Solo quei pochi che hanno avuto una vera passione per Elvis Presley, e per questo la costanza di seguire ogni suo passo, nonché il tempo, il contesto personale di vita e perché no, anche quel pizzico di denaro utile, in più, hanno potuto coltivarlo, divulgarlo e mantenerlo in vita.

Tutto questo racconto, per mettere in evidenza come in Italia si è sempre molto palesemente copiato quello che facevano gli altri, si è sempre seguito il branco. Oggi deve piacere Elvis? Allora tutti amano Elvis. Deve piacere il Blues, allora tutti amano il blues. Deve piacere Costantino Vitaliano allora via …… tutti come Costantino Vitaliano, con i pettorali a tartaruga!!! Deve piacere Paris Hilton…………..e vaiiiiiiiiiiii tutte in prigione !!!!!

Spero di non aver annoiato, ma ho ritenuto che la domanda di Bohemianrhapsodysecondo voi quali sonoi fattori che hanno determinato questa scarsa presenza di Elvis nelle classifiche italiane” meritasse una risposta con una panoramica completa.

E comunque, è il mio modo di vedere le cose, che può essere ampiamente contestato.

quotata,una big risposta
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  #5  
Vecchio 29-08-2008, 11:54
carmen carmen Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

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Hai ragione quando dici che l’Italia aveva un sensibilità musicale diversa, l’ha sempre avuta e ha sempre portato avanti, come è anche logico che sia, gli artisti nazionali, anche grazie ad un Festival di Sanremo che è sempre stata la bandiera della musica italiana, con le canzoni alla Nilla Pizzi, tipo L’EDERA, GRAZIE DEI FIOR……. dal magico potere di farti pensare al suicidio, tanto erano piene di amori finiti o di mamme che pensavano solo ai loro profumi, anziché ai balocchi per la bambina. ?
A queste si contrapponevano canzoni da svago del tipo PAPAVERI E PAPERE, CASETTA IN CANADA’, BUTTA LA CHIAVE, PEPPINIELLO O’ TRUMBETTIERE, i cui titoli si commentano da soli.

Finalmente, agli sgoccioli degli anni ’50, grazie alla RCA che si è insediata in tutto il mondo, arriva l’ondata di musica americana con Dean Martin, Perry Como, Frank Sinatra (da notare come siano tutti di origine italiana) e a ruota arrivano tra gli altri Nat King Cole, The Platters e Elvis Presley, con il suo rivoluzionario rock ‘n roll e con gli onori alla melodia napoletana di IT’S NOW OR NEVER e SURRENDER, che gli permettono non solo di farsi apprezzare anche in Italia, ma di creare vari suoi cloni come Bobby Solo, Little Tony, Michele, ecc. Il tutto avvallato sempre dal Festival di Sanremo che, visto l’interesse dei giovani di quel tempo verso la musica straniera, inserisce i cantanti stranieri nella manifestazione, dando la possibilità di “leggere” la stessa canzone nella versione classica italiana e nella variante straniera di cantanti come Paul Anka, Neil Sedaka, Frankie Avalon che danno una bella spinta non solo al festival, ma soprattutto alla nostra musica. Sull’onda di Elvis, altri cantanti come Connie Francis riprendono vecchie canzoni italiane dimenticate (CHITARRA ROMANA), facendole apprezzare dai giovani, mentre avanzano altri mostri italiani come MINA, ADRIANO CELENTANO, LUCIO BATTISTI e se vogliamo inserirli tra i mostri della musica italiana anche RITA PAVONE, GIANNI MORANDI, FAUSTO LEALI (il bianco con la voce da nero………. cito sempre questa definizione, perché mi fa morir dal ridere) NICOLA DI BARI, MICHELE, DINO?………. Giuseppe, Mario).

Poi arrivano i BEATLES e i ROLLING STONES, che fanno furori annullando completamente la figura di Elvis Presley, seguiti dai woodstockiani BOB DYLAN, JOAN BAEZ, con le loro canzoni di protesta contro la guerra e promotori della pace. E anche qui in Italia, i cantanti italiani copiano il filone della canzone, con messaggio politico (es GUCCINI, MORANDI stesso con C'era un ragazzo).

Da lungo tempo, non si sente più una canzone di Elvis Presley alla radio, nessuno parla più, se non saltuariamente, nel 77, per scrivere articoli che ridicolizzano il suo aumento di peso e infine per comunicarne la morte, sempre calcando la mano su determinati argomenti.
Tutto questo perché, quando una cosa non piace più, si butta via, dimenticandosi il valore che può aver avuto.
Solo quei pochi che hanno avuto una vera passione per Elvis Presley, e per questo la costanza di seguire ogni suo passo, nonché il tempo, il contesto personale di vita e perché no, anche quel pizzico di denaro utile, in più, hanno potuto coltivarlo, divulgarlo e mantenerlo in vita.

Tutto questo racconto, per mettere in evidenza come in Italia si è sempre molto palesemente copiato quello che facevano gli altri, si è sempre seguito il branco. Oggi deve piacere Elvis? Allora tutti amano Elvis. Deve piacere il Blues, allora tutti amano il blues. Deve piacere Costantino Vitaliano allora via …… tutti come Costantino Vitaliano, con i pettorali a tartaruga!!! Deve piacere Paris Hilton…………..e vaiiiiiiiiiiii tutte in prigione !!!!!

Spero di non aver annoiato, ma ho ritenuto che la domanda di Bohemianrhapsodysecondo voi quali sonoi fattori che hanno determinato questa scarsa presenza di Elvis nelle classifiche italiane” meritasse una risposta con una panoramica completa.

E comunque, è il mio modo di vedere le cose, che può essere ampiamente contestato.
BELLISSIMO !!!!!!! E OTTIMO DAL PUNTO DI VISTA GIORNALISTICO!!!!!
mi sono persa questo documento perchè ero in ferie........ringrazio Guitarman per aver riportato in luce questo topic......ritornando alla storia della musica italiana degli ultimi cinquant'anni a questa parte (si perchè.... prima..... abbiano noi insegnato agli "altri" la vera musica) mi ha fatto un piacere enorme leggere ........e ridere su tante cose che avevo dimenticato!!!!!!
Grazie Hurt!!
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  #6  
Vecchio 29-08-2008, 11:12
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guitarman guitarman Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

nella classifica aggiornata a d agosto di quest'anno elvis con il remix di baby,let's play house è al 21°posto come vendite dei singoli.
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  #7  
Vecchio 29-08-2008, 19:30
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askme askme Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

Mi associo a Carmen per i complimenti di questo pezzo di giornalismo obiettivo.
Cosa si può dire di diverso se non sbagliando,quindi lasciamo il pezzo così com'è.
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  #8  
Vecchio 30-11-2009, 13:54
maxele maxele Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

Vado controcorrente e faccio le mie considerazioni .... Non sopporto chi parla male del ns paese Italia, nel bene e nel male è un paese che ha cultura e tradizioni da invidiare al mondo intero.
E' chiaro che Elvis come fenomeno musicale non ha avuto qui terreno fertile, avrei voluto vedere oggi vedere Elvis sfornare pezzi come Heartbreak Hotel, Jailhouse Rock, Don't be cruel ecc., con tutta la spinta pubblicitaria dei tempi, allora si che Elvis avrebbe sfondato alla grande; negli anni 60, non c'era il web, l'informazione non era quella dei ns tempi e purtroppo dimenticate una cosa fondamentale .... oltre a tutto ciò, Elvis non ha mai messo piede qui in Italia e non è poco.
Eppure anche in questo forum sento parlare molti ventenni e la cosa è straordinaria, pensate Elvis un artista che non incide più dischi nuovi da oltre 30 anni, con la sua straordinaria voce affascina ancora.
Ora lancio una proposta a Guitar, xchè non andiamo alla ricerca degli incassi ai botteghini dei film degli anni 60 in Italia???
Forse magari ci consoliamo di qualcosa ....
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  #9  
Vecchio 30-11-2009, 16:14
nattydread nattydread Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

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Non sopporto chi parla male del ns paese Italia, nel bene e nel male è un paese che ha cultura e tradizioni da invidiare al mondo intero.

Sottoscrivo ampiamente!!!
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  #10  
Vecchio 30-11-2009, 16:27
sghianda sghianda Non in Linea
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Predefinito Re: le hit parade italiane nella storia

Ciao a tutti
probabilmente oggi ho sniffato delle sostanze nocive e, non sapendo cosa fare, mi sono messo a contare quante volte sono entrati in classifica alcuni tra i più importanti cantanti. Non vuole intendere niente, i gusti sono gusti. tengo solo a precisare che Elvis non è mai venuto in Italia e purtroppo durante gli anni 60 ha preferito ( costretto ) fare film con colonne sonore di qualità.... diciamo minore. Ripeto non è una classifica per stabilire chi sia il migliore ma solo per curiosità. Naturalmente ho preso solo in considerazione gli anni postati da Guitarman (grande).
Ecco la classifica:

1) Mina 68 volte
2) Celentano 57 volte
3) Modugno 42 volte
4) Rita Pavone 27 volte
5) Beatles 26 volte
6) Little Tony 18 volte
7) Elvis/Bobby Solo/ Rolling Stones 15 volte
10) Frank Sinatra 9 volte
11) Platters 7 volte.

Ripeto che alcuni cantanti non li ho presi in considerazione.
Non mi sembra che i Rolling Stones ( che a me piacciono) abbiano
fatto sfracelli nonostante siano venuti in Italia e siano apparsi in un
periodo più .... prolifico.
Ho fatto tutto questo per divertirmi anche se non conta niente.
Comunque viva Elvis
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