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  #601  
Vecchio 21-04-2008, 12:10
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Nascono più difficilmente personaggi come Bob Dylan, Elvis Presley, gli U2

E anche realizzare momenti d'aggregazione come è stato il Live Aid per l'Africa di Bob Geldolf negli anni '80 è più difficile. Si è perso molto di quella carica ideale nel pubblico, nella gente. E anche il fatto commerciale è aumentato quando si vuole fare un disco. I gruppi non aspettano tanti anni, sono più vicini alle esigenze di mercato, più vicini al fascino dei soldi che a quello della musica stessa.

Perchè tutto questo?
Perchè la società è cambiata. E anche la musica ha subito tutto questo. Il fascino di un concerto non è più quello mitico di un tempo, almeno quello dei grandi raduni oceanici come quello di Woodstock degli anni '60. Tutto sembra normale, più immediato. A questo devo ammettere si sottrae il fascino della musica in radio che gli ultimi dati danno in costante aumento. La radio infatti mantiene un rapporto fresco con l'ascoltatore, con il pubblico specialmente giovanile. E' qualcosa di straordinario e molto bello.


Ho evidenziato in rosso le frasi al mio parere, pìù riflessive!
1) perchè fa sempre piacere vendere il nome di Elvis in prima linea!
2) perchè il contesto mi ha suscitato un nostalgico sospiro!
e sì! la musica è proprio cambiata!!
Ieri le emozioni...oggi.. il ricavato!


VERISSIMO !!!!!!!!!!!!!!!!
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  #602  
Vecchio 29-04-2008, 06:59
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Lasciando perdere la politica, quest'informazione fa piacere

Chi è Renato Schifani



Palermitano, classe 1950, avvocato patrocinante in Cassazione, Schifani compirà 58 anni l'11 maggio, è sposato con Franca, con cui spesso si fa vedere allo stadio, e padre di due figli maschi: Roberto e Andrea. Patito della musica di Elvis Presley e di pesca subacquea, passione che lo accomuna a..................... ecc, ecc, ecc
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  #603  
Vecchio 29-04-2008, 10:48
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Ho letto la notizia ieri sera, non l'ho postata proprio perchè si parlava di politica , però mi sono detta: "beh...se va matto per la musica di Elvis..qualcosa di buono avrà.."
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  #604  
Vecchio 29-04-2008, 22:50
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Spettacoli /
Alessandro Ristori: concerto-festa rock’n’roll anni ‘60


PARMA, 30 APRILE -Mercoledì 30 aprile il circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) si immerge nel rock’n’roll con un concerto che è anche una festa in stile anni ‘60: protagonista il cantante Alessandro Ristori con la sua band The Hound Dogs.

In questo atipico mercoledì prefestivo, lo show inizia alle ore 22 e l’ingresso è riservato ai soci Arci.

Appena rientrato da Riga (Lettonia), dove il 21 aprile ha partecipato alla semifinale del «New Wave Star Festival», importante concorso internazionale che in passato ha visto Nek classificarsi secondo, il 29enne Alessandro Ristori è attualmente l’artista italiano più adatto e spettacolare per una festa di rock anni Sessanta.

Di lui si ricordano infatti, nel 2007, i concerti a base di puro rock’n’roll al The Kitchen di Parma e in piazza Berzioli a Salsomaggiore per la serata in onore di Elvis Presley.

In attesa dell’uscita del nuovo singolo e del nuovo album, prevista per metà maggio, Alessandro Ristori si fa dunque accompagnare al Fuori Orario dai suoi fedeli Hound Dogs per portare uno spettacolo di due ore in cui è possibile riassaporare lo spirito che fu del vero rock’n’roll, italiano e internazionale. 30/04/08
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  #605  
Vecchio 02-05-2008, 15:36
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Da LA STAMPA

Robbie Williams ormai grasso come Elvis

Pillole dallo star system

Robbie Williams come Elvis Presley: il paragone lusingherebbe chiunque, peccato che ci si riferisca alla pessima forma fisica dell'ex Take That, lontano dal palcoscenico da un pò per disintossicarsi e decisamente ingrassato...................

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Pare che le nostre rimostranze scritte dell'agosto scorso a questo giornale, nonchè alla sua Lietta Tornabuoni......... non sono servite a niente. LA STAMPA ci marcia su queste cose
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  #606  
Vecchio 02-05-2008, 23:54
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Da LA STAMPA

Robbie Williams ormai grasso come Elvis

Pillole dallo star system

Robbie Williams come Elvis Presley: il paragone lusingherebbe chiunque, peccato che ci si riferisca alla pessima forma fisica dell'ex Take That, lontano dal palcoscenico da un pò per disintossicarsi e decisamente ingrassato...................

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Pare che le nostre rimostranze scritte dell'agosto scorso a questo giornale, nonchè alla sua Lietta Tornabuoni......... non sono servite a niente. LA STAMPA ci marcia su queste cose
Si meriterebbero un bel pugno in faccia solo per il fatto che usano il termine GRASSO!!!!!
Può essere che la/il giornalista, voglia provocare una reazione di Robbie Williams, per indurlo a fare una dichiarazione spontanea.
Così otterrebbero uno scoop con il loro solito metodo.
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  #607  
Vecchio 04-05-2008, 07:46
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Benvenuti a Graceland





Graceland, definizione 1: la mansion di Elvis Presley a Memphis, oggi museo e santuario, ove l’artista visse e spirò.

Graceland, definizione 2: album capolavoro di Paul Simon, considerato l’antesignano della world music;

Graceland, nuova definizione: Arezzo, la Terra Promessa del Cocainomane.

Può sembrare un titolo ad effetto, ma è la realtà. Ad Arezzo sniffano in tanti, tantissimi, molti più di quanto crediamo. Sniffano professionisti. Sniffano operai. Imprenditori ed insegnanti. Medici e militari. E, soprattutto, sniffano i giovani, sempre più giovani, per i quali calarsi la bamba il sabato sera è segno di distinzione, specie ora che si trova a buon prezzo. Già, perché la coca, non è droga di emarginazione, come l’eroina; non è droga da “sballo puro” come MDMA (Extasy) e allucinogeni; è invece droga “sociale” a tutti gli effetti: chi la assume, lo fa per accantonare provvisoriamente l’immondizia delle proprie inadeguatezze, e sentirsi, per una sera, leone. Lo fa perché sniffare è di moda, è “da guadrinai”, fa trend, ed è bello sentirsi per una sera forte e rispettato, quando nella vita diurna ci si sente invece un due di picche. Lo fa perché lui/lei si sente terribilmente empatico e sexy, e magari rimedia una bella scopata, su cui discutere con amici e amiche per una settimana. Fino alla prossima sniffata.

Eh, sì. La cocaina è una droga da smidollati, nel senso letterale del termine: fa presa sulle persone prive di midollo spinale. Non bisogna sorprendersi dei fatti del Grace, di cui, ne sono convinto, gli inquirenti hanno grattato solo la superficie. La bamba infatti segue implacabilmente l’errare notturno degli smidollati, che si posa, a tappe fisse, nei soliti locali alla moda. E si sposa infinitamente bene con l’alcol, al punto di scindersi nel terribile cocaetilene, la miscela più distruttiva di tutte. Sniffata. Tre superalcolici. Arisniffata. Altri superalcolici. Le vene pulsano, il torace preme, ma non importa… …carina quella lì. Come si chiama? Così via fino al giorno dopo, quando, dopo un sonno da catacomba, si è colti da un down implacabile e distruttivo: agli effetti fisici del dopo-sbornia, si aggiungono quelli neurologici conseguenti al blocco del reuptake noradrenalinico e dopaminico. Ovvero, oltre alla nausea e alla pressione sotto i tacchi, anche un senso di stanchezza e depressione cosmica. Che fa sentire ancora più due di picche. E allora c’è urgente bisogno di un’altra striscia. Eccolo l’effetto “craving”. La base di quella piramide che ti fa diventare, nel giro di pochi mesi, un tossico a tutti gli effetti. Dal SERT ci fanno sapere che, anche se consumatore occasionale (ovvero da sabato sera), se dopo una tirata, senti il bisogno di alcol, già sei in fase di dipendenza da cocaetilene. Anzi, la USL 8 di Arezzo ci fa sapere che i ricoverati per cocainomania sono in progressivo aumento. Ma questo quando va bene. Perché può anche andare male: anziché il taglio inerte del mannitolo o del lattosio, ti capita la pista tagliata col veleno. E lì ci rimani secco.



La nostra Graceland è anche particolare, perché nascosta e associata con la città del Centro con il più alto numero di banche. Vediamo cosa ci dice la Relazione Annuale Antidroga per il 2007 , a cura della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno: “I dati assoluti dell’attività di contrasto alla droga, svolta in questa Provincia nel 2007, si attestano su valori medio bassi rispetto alla media nazionale. Tali indicatori presentano, tuttavia, un maggiore equilibrio se rapportati alla popolazione residente. Rispetto al 2006 si rileva un aumento delle operazioni antidroga (+35,29%) e dei sequestri di stupefacenti (+30,21%), a fronte di una diminuzione delle persone segnalate (-18,49%). Il sequestro quantitativamente più significativo è stato quello relativo a Kg.33 di hashish, avvenuto nel mese di maggio a Pergine Valdarno. Delle 97 persone complessivamente segnalate all’A. G. durante il 2007 nello specifico settore, 2 sono state denunciate per fatti connessi a fenomeni di tipo associativo. Non trascurabile il coinvolgimento in questa provincia dei gruppi criminali stranieri negli affari del narcotraffico (i denunciati sono stati 30). Fra i gruppi più attivi sono risultati quelli di nazionalità albanese e marocchina. Nel decennio i casi di decesso per abuso di stupefacenti sono stati 42, di cui 11 nel 2007.”

Sembra, la nostra, una Provincia tranquilla. Sembra. Perché quelle 11 morti per overdose nel 2007, ci pongono ai vertici di tutto il centro-italia (di più solo a Perugia). Perché quel “maggior equilibrio” proporzionato alla popolazione residente, se incrociato con i dati epidemiologici, si scopre poi essere drammaticamente più alto rispetto alla media nazionale, specie per quanto riguarda la cocaina (vedi tabella) – e, attenzione, sono dati che si basano solo sui casi segnalati, che sono un percentuale minima rispetto ai consumatori reali. Perché, fino ad oggi, si è tentato di frenare l’afflusso di droga solo tramite i posti di blocco stradali. Risultato, aumenta la quantità di droga sequestrata, diminuiscono i fermati. Sotto questo aspetto, l’indagine sul “Grace” rappresenta una novità in termini di politica investigativa antidroga. Non tanto perché si è andati a cercarla nei locali.

Già, infatti, in passato, ad Arezzo sono stati chiusi almeno un paio di famosi locali per spaccio di coca. Ma, ed è qui il punto, quanti di voi se ne ricordano? Nessuno. Perché tutto fu fatto passare senza clamori. E non chiedetemi la ragione, perché non la conosco. So solo che se ora si sbatte su You Tube uno squallido filmato di giovani idioti della (finta) Arezzo-bene che sniffano come stantuffi. So che oggi, per la prima volta, si fanno nomi e cognomi sui giornali, cullandosi sull’effetto “allarme sociale” e, guardando la foto a lato, sull’ipocrita giustificazione del tipo: “Gesù, quella potrebbe essere mia figlia”.

Ebbene, ho seguito con molta attenzione (e una certa emozione) l’appassionata discussione svoltasi su queste pagine, e dopo lunghi pensieri, mi sono convinto: mettere il filmato su internet è stato giusto; fare i nomi è stato sbagliato. La prima convinzione è maturata dal fatto che, purtroppo, la società in cui viviamo tende ad anestetizzare tutto, e perciò ha bisogno di emozioni forti. Quel filmato è stato visto praticamente da tutta Arezzo. Se ne parla nelle scuole, nelle famiglie, tra gli amici. E questo è un bene. Chissà che qualche giovane tentato dalla bamba, ora si ritragga. Chissà che qualche genitore un po’ distratto, ora si domandi cosa fanno i propri figli la sera. Chissà che la società aretina cominci ad affrontare il problema della cocaina con la giusta serietà e severità.
La seconda, invece, deriva dal mio ostinato garantismo giudiziario. Innanzitutto, io non farei mai nomi con indagini in corso. Se fossi infatti uno dei fornitori della cocaina al Grace e leggessi sul giornale i nomi e cognomi degli arrestati, la prima cosa che farei è fuggire all’estero. Ma ammettiamo pure che i nomi si potevano fare, in quanto non comprometterebbero le indagini. Bene. Sono essi forse personaggi pubblici, da cui ci si attende comportamenti irreprensibili? Sono forse i corrieri internazionali di Sendero? No, amici, niente di tutto questo. Sono dei figli di papà qualunque, dediti alla cocaina. Alcuni di loro sono stati rilasciati. Altri attendono un processo per spaccio che, vedrete, se proprio sarà provato, riguarderà la loro cerchia di amici. Pesci piccoli quanto i loro cervelli. Lasciateli in pace. Si sono già rovinati da soli. Parlandone troppo, invece, rischiamo inconsapevolmente di farne dei martiri. E la lotta alla droga non ne ha bisogno.

SABATO 03 MAGGIO 2008 18:48 - Fabio Massimo Fabrizio

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Mio commento personale:

CHE ASSOCIAZIONE DEL PIFFERO!!!!


In Italia proprio non si riesce ad associare Elvis Presley alla musica, ma lo si .associa solo alle droghe.....

Non c'è peggior ignorante di colui che vuole esserlo!!!!!!!!!!
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  #608  
Vecchio 04-05-2008, 07:58
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Arriva il primo album dei Glasvegas, i preferiti della figlia di Elvis

I Glasvegas, gruppo scozzese formatosi nel 2006, pubblicheranno l'album d'esordio attorno all'inizio del prossimo settembre. La band ha tra i propri più ferventi ammiratori Alan McGee, il discografico "scopritore degli Oasis", il quale non perde occasione per parlar bene della formazione, e Lisa Marie Presley. La figlia del King, nel corso del suo ultimo viaggio in Gran Bretagna, ha insistito per conoscere personalmente i membri della band.I Glasvegas, che finora hanno pubblicato solamente tre singoli, spediranno nelle rivendite il quarto, "Geraldine", il prossimo 26 giugno. Il gruppo sta terminando le registrazioni dell'album a New York in compagnia del produttore Rich Costey, in precedenza alla corte degli Interpol e dei Muse. Tra i brani che figureranno sul disco sono da annoverare "Lonesome swan", "Daddy's gone" e "It's my own cheating heart"; quest'ultima si ascolta su
http://www.myspace.com/glasvegas


Da Rockol

**************************************

Ricordo di aver letto che Lisa Marie si è molto identificata nella loro canzone "Daddy's gone" .

Questo è il video



E questo è il testo della canzone


how you are my hero
how your never here though
remember times when you put me on your shoulders
how i wish it was forever you would hold us
right now im too young to know
how in the future it will affect me when you go
you could have had it all
you, me, and mum y'know
anything was possible

i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
a fifty year old
reminiscing what i had

i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
forget your dad, he's gone

all i wanted was a kick-a-bout in the park
for you to race me home when it was nearly getting dark
how i could've been yours, and you be mine
it could've been me and you until the end of time
do what you want, when you want
be as fuckin' insincere as you can
what kind of way is that to treat your wife
to see your son on saturdays
what way is that to live your life?

i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
a fifty year old
reminiscing what i had

i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
forget your dad, he's gone
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  #609  
Vecchio 06-05-2008, 12:17
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Ciao a tutti !!!!
scrivo per comunicare che sul settimanale "Visto" n° 19 con data 9 Maggio c'è un piccolo articolo che riguarda Elvis, e dice:

Il Viaggio Segreto Di ELVIS a Londra
Era il 1958 quando, di nascosto Elvis Presley andò a visitare Londra. Voleva conoscere il suo omologo Tommy Steele e, proprio grazie al suo aiuto, riusì a mantenere l'anonimato e a girare per la capitale inglese come un turista qualsiasi, senza che nessuno per strada lo riconoscesse. A darne notizia oggi è il quotidiano Daily Mail, che ha raccolto la testimonianza dell'impresario Bill Kenwright.
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  #610  
Vecchio 07-05-2008, 07:41
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Walk the line di James Mangold all’Unplugged music club di Firenze
dal 07/05/2008 22:00 al 07/05/2008 23:45
Mercoledì 7 maggio alle ore 22.00 all’Unplugged music club (via de' Saponai 14/r) di Firenze verrà proiettato Walk the line di James Mangold con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon (oscar come Miglior Attrice protagonista).
Il film ripercorre la carriera del grandissimo Johnny Cash (Phoenix), anima pura della canzone americana, e del suo turbolento rapporto d'amore con June Carter Cash (witherspoon). La storia ha inizio in Arkansas durante l'epoca della Depressione e mostra le origini del suono di Cash, quando era semplicemente il figlio di un mezzadro, passando poi attraverso i tour scatenati con pionieri del rock'n'roll come Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Waylon Jennings, e terminando la sua corsa nel 1968 alla prigione di Folsom dove Cash tenne un concerto memorabile immortalato nel disco “ Live at folsom prison”.
Johnny Cash è una figura chiave per capire la cultura americana degli ultimi sessant’anni. La sua musica è una miscela di folk, country e rock ‘n’ roll, le sue liriche e la sua onestà artistica e intellettuale hanno ispirato artisti come Bob Dylan e Neil Young. Nel film gli stessi attori si cimentano nell’interpretazione dei brani di Cash con notevoli risultati.
Canzoni leggendarie come Cocaine Blues, I walk the line, Ring of fire, Get the rhythm, Folsom Prison Blues sono cantati con grande dignità e intensità da Joaquin Phoenix o in duetto con la Witherspoon.
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  #611  
Vecchio 08-05-2008, 08:36
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Mick Hucknall: via i Simply Red e avanti il vino rosso

Mercoledì 7 Maggio 2008 alle 14:55



A 47 anni Mick Hucknall, leader dei Simply Red , inizia una nuova vita. Il 16 maggio pubblica Tribute to Bobby, il primo album da solista, quindi girerà l’Europa per il Solo Summer Tour (19 luglio Aosta, 20 Brescia, Summer Festival, 22 Roma, 23 Lucca, Summer Festival) e nel 2010 - dopo 25 anni di onorata carriera - la band con cui è arrivato al successo cesserà di esistere. Ma se il musicista volta pagina con i Simply Red, non ha alcuna intenzione di abbandonare un altro rosso: il vino che produce sulle pendici dell’Etna.
Il primo album che riporta il tuo nome racchiude dodici cover: perché hai scelto i brani di Bobby ‘Blue’ Bland?
Perché spero di farlo conoscere al grande pubblico, cui non interessa se sei tu l’autore di ciò che canti: lo dimostrano Elvis Presley e Frank Sinatra, che non hanno scritto nulla. La voce di bobby rientra da sempre tra la mie top ten e cantare i suoi pezzi è stata la cosa più naturale che potessi fare: ho iniziato ad ascoltarlo a 18 anni, in piena era punk e non l’ho più lasciato.
Gusti originali per un teen ager: come potrebbero appassionarsi i ragazzi al blues e al rhythm&blues, oggi?
Per curiosità, per il piacere di scoprire, com’è capitato a me a 13 anni. Nessuno che frequentavo ascoltava quel genere di musica. Devo ammettere, però, che i giovani partono svantaggiati: oggi la cultura musicale è in discesa libera. Esistono pochissimi negozi specializzati e gli artisti si votano dal telefono di casa… Il progresso non sempre significa evoluzione.
A proposito di evoluzione, con questo Cd hai intrapreso un percorso inedito…
E infatti sono entusiasta ed emozionato come un ragazzino al debutto. Mi sento rinato e la mia salute mentale ne ha beneficiato parecchio. Non avrei potuto procedere oltre con lo stile dei Simply Red, le influenze sono diverse, ora: prima c’erano gli anni Settanta e Ottanta, Marvin Gaye e Barry White, mentre adesso mi ispirano i Cinquanta e i Sessanta, il gospel, i ritimi più fisici. Con un cambio così netto di direzione il nome Simply Red sarebbe fuori luogo. Così, nel 2010, lo chiuderemo in soffitta. I musicisti, però, restano gli stessi.
Tra l’album, il tour imminente e il progetto a lungo termine trovi il tempo per occuparti del tuo vitigno?
Non rinuncerei per nulla al mondo! L’attività che ho intrapreso in Sicilia, ormai otto anni fa, mi riempie d’orgoglio. Coltivo uve autoctone - come Nerello Cappuccino, Nerello Mascalese - e produco Etna rosso e bianco. Proprio settimana scorsa ho firmato il contratto per la sua distribuzione con Teatro del Vino. Punto all’eccellenza, non alla quantità e a introdurre sul mercato un nuovo prodotto.
Com’è nato il tuo interesse verso l’enologia?
Studio il vino dal 2001 e sono ambasciatore del gran vin de Bordeaux insieme a Omar Sharif. E pensare che tutto è nato per caso, ricordo esattamente il momento: era il 1988, mi trovavo a Milano e ho assaggiato un Roberto Voerzio della Luna. Mi sono reso conto che il vino è arte. La seconda illuminazione risale a un paio d’anni fa, a Londra, ospite di un amico, grazie a un maginifico Château Pétrus del ’75: mi ha cambiato la vita.
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  #612  
Vecchio 08-05-2008, 08:39
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Cinque tagli di capelli per raccontare il rock





In occasione dell’apertura di Gianni Del Vecchio Hair Point, il primo concept store campano dedicato alla cura dei capelli con ampie selezioni di dischi e libri a cura di FNACNapoli, ecco un pomeriggio/evento per raccontare la musica popolare degli ultimi cinquant’anni a suon di forbici!

Mercoledì 7 maggio 2008 (ORE 18.00) negli spazi delForum FNAC spazio alla passione per le acconciature che hanno fatto la storia del rock. Protagonista sarà l’hairstylistcampano Gianni Del Vecchio.

Dalla chioma di 're' Elvis Presley alla camaleontica Madonna, dai caschetti dei Beatles alle creste-punk dei Clash o ai lunghi capelli vaporosi dei Led Zeppelin: la storia del rock sarà raccontata attraverso i tagli di capelli più celebri, entrati di prepotenza nell’immaginario collettivo contemporaneo.
A metà strada tra show tecnico, percorso fotografico e incontro musicale, l'appuntamento di Mercoledì 7 maggio al forum FNAC vedrà protagonista il grande pop-rock letto attraverso gli occhi e la professionalità di Gianni Del Vecchio, hairstylist che dagli anni Ottanta esplora il connubio capelli/musica.
L’appuntamento sarà, inoltre, arricchito da un percorso fotografico dedicato alle grandi icone del rock, da un dj-set e dalla presenza di cinque modelli scelti da Del Vecchio sulle cui chiome verranno riproposte le pettinature delle cinque icone-rock per eccelenza. A fare da ‘narratore’ dell’appuntamento pomeridiano sarà il giornalista musicale Michelangelo Iossa, affiancato alla consolle da DJ Umby.
Un pomeriggio dedicato all’indissolubile connubio capelli/musica…perché le grandi icone rock-pop vengono ricordate anche per la loro immagine!
Mercoledì 7 maggio(dalle ore 18.00) la storia della musica è di casa alla FNAC… attraverso le acconciature di Gianni Del Vecchio.


7/5/2008
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  #613  
Vecchio 09-05-2008, 06:53
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<B>
IL CIBO IN TV: COME SI SERVE?


Confronto internazionale sul fenomeno delle trasmissioni televisive dedicate alla gastronomia. Introduce Carlo Petrini


Focus d’autore: Luciano Emmer con la pastora Cheyenne e l’assaggio di formaggi
Film nel piatto:
Cous cous di Abdel Kechiche + degustazione Il cous cous di filiera corta
Laboratorio del gusto:
Mortadella, champagne… e gli intrusi

Se è vero, come sostiene Carlo Petrini, che “il cibo sia comunicato dai media in termini di quantità e di spettacolarizzazione e non in termini di qualità, il rischio di banalizzare la complessità di ciò che esso rappresenta e, di conseguenza, anche l’abilità di saperlo tradurre in immagini significative è forte”.
A partire da questa constatazione, si svilupperanno i lavori del convegno internazionale Cibo in tv: come si serve? in programma venerdì 9 maggio, alle ore 9.30, nell’Aula A del Dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino, 23), uno dei soggetti portanti della Manifattura delle Arti nell’ambito del festival Slow Food on Film, che proprio domani farà gli onori di casa accogliendo i lavori per l’intera giornata che saranno introdotti dal direttore del Dipartimento, Patrizia Violi.
Il convegno proporrà un’analisi sulla produzione attuale: per orientarsi tra i diversi approcci e i tanti modi di “servire” in tv questo complesso argomento, che di volta in volta si fa strumento di educazione, intrattenimento, inchiesta d’attualità, divulgazione scientifica.
In apertura dei lavori interverranno poi il presidente di Slow Food Carlo Petrini insieme con il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari (mentre la conferma della partecipazione di Carlo Freccero, già annunciato dal programma, sarà eventualmente confermata nelle prossime ore qualora siano superati imprevisti impegni personali sopraggiunti in queste ore).
Alle 10.30, la tavola rotonda La comunicazione del cibo a cui parteciperà il comico bolognese Patrizio Roversi che disserterà del tema assieme a docenti universitari, esperti del settore e giornalisti quali Maria Pia Pozzato, Pina Lalli, Fabrizio Binacchi e Massimo Montanari.
Nel corso del pomeriggio, invece, il confronto Il cibo in tv: i linguaggi possibili toccherà esempi internazionali, coordinati dalla giornalista Stefania Barzini, grazie agli interventi del reporter Stefan Gates, del produttore Marc Perkins, della documentarista Irene Wong, del direttore di Gambero Rosso Channel/ TV Marco Bolasco. e di molti altri protagonisti della tv americana ed europea.

Autore caro alla Cineteca di Bologna, Luciano Emmer sarà ospite di Slow Food on Film per un focus speciale a lui dedicato. Emmer sarà al Cinema Lumière per raccontarci una delle più straordinarie storie di anti-modernità, quella di Cheyenne Daprà, giovane pastora che ha compiuto la sua scelta fuori dal tempo: la montagna.
Alle ore 16.30 vedremo l’ultimo lavoro di Luciano Emmer, Le pecore di Cheyenne, girato lo scorso anno, diario di quattro giorni – uno per ogni stagione – al seguito di Cheyenne Daprà, delle sue cento pecore, dei suoi tre cani. Sono gli unici personaggi del film e i pensieri di Cheyenne sono il solo commento alle immagini suggestive di un maestro come Emmer.
A seguire incontro con gli stessi Emmer e Cheyenne, e con Franco Missironi, produttore di formaggi che ci farà assaggiare le sue delizie.

E sempre a proposito di delizie, venerdì 9 maggio ci sarà anche il primo appuntamento con i Laboratori del gusto: alle ore 17 nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna saranno protagonisti alcuni ricercatissimi champagne di piccoli produttori, abbinati ai migliori insaccati della tradizione emiliana, a cominciare dalla mortadella. Costo della degustazione € 25 (€ 20 per i soci Slow Food); info e prenotazioni al numero

Tra i tantissimi titoli in programma al Cinema Lumière nella giornata di venerdì 9 maggio, da segnalare anche due eventi speciali fuori concorso: alle ore 18.15, vedremo The Burger and the King, documentario firmato da James Marsh sulla passione compulsiva di Elvis Presley per il cibo, che ha portato il Re del Rock & Roll a quel tracollo d’immagine su cui i media hanno tanto speculato negli anni; alle ore 18.30 è invece in programma Alla ricerca del grande fiume: 154 studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche ci porteranno in un viaggio in bicicletta lungo il Po, dalla sorgente alla foce, alla ricerca del patrimonio ambientale che costeggia “il grande fiume”.
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  #614  
Vecchio 09-05-2008, 11:07
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Cresce il bacino di Tiscali TV: 'La musica è uno dei nostri punti di forza'

Studi di settore (il più recente a cura dell’ISIMM fondato dall’ex presidente Rai Enrico Manca) pronosticano un grande futuro all’IPTV, la televisione digitale via Internet che sfrutta le connessioni a banda larga per portare palinsesti preconfezionati, video on-demand e programmi interattivi nelle case dei telespettatori. Previsione condivisa da Tiscali, che ha appena allargato il bacino di utenza della sua Internet TV (partita da Cagliari, Roma e Milano) in direzione dei centri urbani di Torino, Bologna, Firenze, Genova, Napoli e Palermo, con una offerta arricchita da recenti accordi con società di produzione internazionale come Sony Pictures Television International e Disney/ABC International Television e in cui la musica, accanto a cinema, telefilm, sport, cartoon e programmi delle tv "generaliste" (il decoder permette anche di ricevere il digitale terrestre) ha un peso rilevante. “Sull’onda dell’esperienza accumulata in Gran Bretagna, dove la piattaforma è attiva già dal mese di marzo, possiamo anzi dire che si tratta di uno degli elementi che più influiscono sulla decisione di abbonarsi al servizio”, spiega a Rockol il direttore di Tiscali TV Fabrizio Meli, aggiungendo che “i canali musicali sono tra i più visti in assoluto dai nostri clienti”. Circa 5 mila i videoclip disponibili al lancio, su licenza di tutte le maggiori case discografiche, raggruppati in otto canali tematici distinti per genere musicale (pop, hits, urban, rétro, Italia, ecc.) nel pacchetto “V:MX”, mentre “Music Pass” offre accesso a concerti e monografie di artisti come Elvis Presley, Tina Turner ed Elton John (molto del materiale storico è lo stesso che circola sul mercato in formato dvd, fornito da produttori come Eagle Vision). “Presto i canali diventeranno sedici”, preannuncia Meli, “con offerte mirate agli appassionati di musica jazz e classica: la facilità d’uso della nostra IPTV è tale da renderla adatta anche a un pubblico al di sopra dei 25-40 anni, il nostro target di riferimento”. Il “plus”, aggiunge, “è la possibilità di fruirne non soltanto nella tradizionale modalità passiva, diventando creatori del proprio palinsesto: non solo è possibile ‘skippare’ a piacimento da un clip all’altro, ma anche esplorare l’intero juke box musicale attingendovi secondo le proprie esigenze, nei tempi e nei modi che si preferiscono. Basta premere un pulsante sul telecomando per creare le proprie playlist, replicarle o cancellarle a piacimento. Un po’ come se si avesse in mano un iPod, solo che in questo caso si tratta di immagini e audio in altissima qualità: formato MPEG-4, meglio del dvd. E presto lanceremo anche i primi contenuti in alta definizione”.
I costi: un canale musicale “teaser” è disponibile nell’offerta base da 12 euro al mese (ma sono in vigore anche formule promozionali), mentre l’accesso all’intero bouquet di canali musicali costa 4 euro mensili aggiuntivi. A quanto pubblico pensa di poter arrivare, Tiscali? “I nostri abbonati Adsl, in Italia, sono circa mezzo milione, ma teoricamente siamo in grado di attivare un po’ più di 4 milioni di linee corrispondenti ad altrettanti nuclei familiari: il nostro obiettivo si colloca tra questi due numeri”. In un canale battezzato “Your tv” è già disponibile “user generated content”, anche musicale: la tv sfrutta le caratteristiche di “community” e di social network proprie del Web. E senza i rischi di un sito di video sharing, assicura Meli: “Contattiamo i produttori dei video uno per uno, facendogli firmare una liberatoria prima di acquisirne e diffonderne i contenuti. Non essendoci upload diretto, non si corre il rischio di vedersi sfuggire di mano la situazione come è successo su Internet con YouTube”. Pioniere in Italia del download di canzoni e album via Internet, Tiscali conta anche di integrare il palinsesto musicale della sua IPTV con l’offerta del suo negozio di musica digitale (“in tempi brevissimi"). Prima di allora si conoscerà probabilmente anche il futuro della società sarda, di cui viene data per imminente la cessione a un grosso operatore locale o internazionale delle comunicazioni (in lizza, secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa, ci sono Telecom Italia, Vodafone, Fastweb, Wind, BSkyB, Carphone, Virgin e British Telecom).

(09 Mag 2008 )
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Vecchio 09-05-2008, 14:46
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GeA106 Re: Notizie da Internet



Musica: e' Morto EddyArnold, Leggenda Dei Pionieri Country

Adnkronos -
Washington, 9 mag. - (Adnkronos) - Il cantante americano Eddy Arnold, leggendario pioniere della musica country, interprete di grandi successi come "Make the World Go Away", e' morto alla vigilia dei 90 anni in una casa di riposo a Nashville. Considerato uno dei maggiori cantanti country della storia, Eddy Arnold nella seconda meta' degli anni Cinquanta impose il connubio fra country e pop, avvicinandosi allo stile e all'iconografia dei crooner della musica leggera. Anche il mito del rock Elvis Presley rimase affascinato da Arnold, tanto da riproporre una sua canzone del 1954, ''I really don't want to know'', che era stata scritta da uno dei suoi autori preferiti, Don Robertson.
Altro grande successo di Eddy Arnold fu nel 1965 "Make the World Go Away", canzone che scalo' le classifiche Top 10 Pop e si piazzo' al primo posto nelle Country Hit. Arnold era considerato il pioniere del ''Nashville Sound", chiamato anche "countrypolitan", un mix di country e stile pop. Nel 1966 guadagno' un posto d'onore nella Country Music Hall of Fame; l'anno successivo fu il primo a ricevere il premio della Country Music Association.
Arnold debutto' nelle classifiche dei dischi piu' venduti nel 1945 con "Each Minute Seems a Million Years" e due anni piu' tardi si affermo' con "What Is Life Without Love". Tra i suoi successi degli anni Cinquanta e Sessanta figurano "Cattle Call", "The Last Word in Lonesome Is Me", "Anytime", "Bouquet of Roses", "What's He Doing in My World?" e "I Want to Go With You''.
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  #616  
Vecchio 10-05-2008, 17:02
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Io a questa gente non credo!!!

Ti pare che se Elvis era stato a Londra non era uscita prima la notizia?????????????????????????????????????
Guarda caso, solo nel 2008 qualcuno a svelato questo scoop.... MAH!!!

Elvis che si muove per andare a conoscere... Tommy Steele!!!
Durante il servizio militare, Elvis ha fatto il viaggio di andata USA-Germania via mare, mentre quando è stato congedato, è tornato in USA, in aereo facendo scalo a Londra, dove, se non ricordo male, si è fermato quasi una giornata intera, per aspettare la "coincidenza"
Non mi stupirei se ciò che dichiara il giornale inglese fosse vero, magari anche solo in parte.
Quello che mi lascia qualche perplessità in merito è che nessuno ne abbia mai parlato in modo più approfondito, nemmeno Elvis.
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  #617  
Vecchio 10-05-2008, 17:16
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Hurt, io invece in giro per internet, ho letto che Elvis dopo il suo congedo, fece scalo in Scozia. Può essere, o mi confondo con un'altra storia?
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  #618  
Vecchio 10-05-2008, 17:59
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Hurt, io invece in giro per internet, ho letto che Elvis dopo il suo congedo, fece scalo in Scozia. Può essere, o mi confondo con un'altra storia?
Forse ti confondi con qualche articolo apparso l'anno scorso circa le origini scozzesi di Elvis, tanto che, sempre nel 2007, Lisa Marie è andata in Scozia e si fatta un kilt che rappresenta la casata.

Adesso mi viene in mente che anche Dario Salvatori ieri ha parlato di questa sua tappa a Londra

Teniamo però sempre conto che non è detto che io abbia sempre ragione
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  #619  
Vecchio 10-05-2008, 18:19
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Forse ti confondi con qualche articolo apparso l'anno scorso circa le origini scozzesi di Elvis, tanto che, sempre nel 2007, Lisa Marie è andata in Scozia e si fatta un kilt che rappresenta la casata.

Adesso mi viene in mente che anche Dario Salvatori ieri ha parlato di questa sua tappa a Londra

Teniamo però sempre conto che non è detto che io abbia sempre ragione
E te pareva che io non confondevo le storie ahahahaah!!

Hurt..io non dico che tu hai sempre ragione..ma obbiettivamente parlando, sei un "enorme bagaglio" pieno di informazioni
E io di questo ne tengo atto. Tu lo sai, perchè ho avuto occasione di scrivertelo anche in privato...
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  #620  
Vecchio 10-05-2008, 20:19
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Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
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  #621  
Vecchio 10-05-2008, 21:21
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Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
Mi fa piacere aver imparato una cosa per me nuova. Grazie Marco
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  #622  
Vecchio 10-05-2008, 21:47
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Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
Grazie di averlo postato Marco!!
Era una cosa che avevo letto tempo fa, ecco perchè ero sicura di confondermi con un'altra storia.
Questo significa che la mia memoria non perde colpi!
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  #623  
Vecchio 12-05-2008, 19:02
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Washington, 12 Maggio 2008 - Lutto nel mondo della musica americana: Joyce 'Dottie' Rambo, regina del gospel, cantante e cantautrice, è morta all'età di 74 anni per le ferite riportate in un incidente stradale mentre viaggiava sul bus del suo tour. Lo scontro è avvenuto su una strada di grande comunicazione vicino a Mount Vernon. Una decina di altri passeggeri sono stati ricoverati nell'ospedale di Springfield per le ferite riportate.


Joyce 'Dottie' Rambo, originaria di Nashville, era un gigante del gospel. Dolly Parton ha inciso decine di dischi con le canzoni scritte dalla Rambo; suoi testi sono stati portati al successo anche da Elvis Presley, Whitney Houston, gli Oak Ridge Boys e Barbara Mandrell. Rambo è stata l'autrice di oltre 250 canzoni, tra le quali classici del gospel come 'He Looked Beyond My Fault and Saw My Need' e 'We Shall Behold Him'.
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Vecchio 14-05-2008, 12:14
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Washington, 12 Maggio 2008 - Lutto nel mondo della musica americana: Joyce 'Dottie' Rambo, regina del gospel, cantante e cantautrice, è morta all'età di 74 anni per le ferite riportate in un incidente stradale mentre viaggiava sul bus del suo tour. Lo scontro è avvenuto su una strada di grande comunicazione vicino a Mount Vernon. Una decina di altri passeggeri sono stati ricoverati nell'ospedale di Springfield per le ferite riportate.


Joyce 'Dottie' Rambo, originaria di Nashville, era un gigante del gospel. Dolly Parton ha inciso decine di dischi con le canzoni scritte dalla Rambo; suoi testi sono stati portati al successo anche da Elvis Presley, Whitney Houston, gli Oak Ridge Boys e Barbara Mandrell. Rambo è stata l'autrice di oltre 250 canzoni, tra le quali classici del gospel come 'He Looked Beyond My Fault and Saw My Need' e 'We Shall Behold Him'.
Quali canzoni di Joyce Elvis ha portato al successo?
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  #625  
Vecchio 14-05-2008, 12:33
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Quali canzoni di Joyce Elvis ha portato al successo?
Il bellissimo gospel IF THAT ISN'T LOVE

Joyce 'Dottie' Rambo



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  #626  
Vecchio 14-05-2008, 15:38
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Il bellissimo gospel IF THAT ISN'T LOVE

Joyce 'Dottie' Rambo



Elvis Presley


Grazie Hurt!
è molto rilassante!
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  #627  
Vecchio 16-05-2008, 12:45
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NEON CAFFE’
Via Garibaldi 25
Rimini


Presentano

INSTREET CULTURE:
musichevideo al Neon Caffè

venerdì 16 maggio 2008 NICK CAVE AND THE BAD SEEDS

sabato 17 maggio 2008 ELVIS PRESLEY
a cura di Marta dj e Botte
ore 19
ingresso libero

INSTREET CULTURE: un modo per definire la cultura ‘portata in strada’. E’ una idea di Musincanta, realtà che promuove trasversalmente eventi musicali e culturali e di Neon Caffè. Attraverso una mini-rassegna musicale, che si svilupperà nelle due giornate del 16 e 17 maggio nell’orario che va dall’aperitivo fino alle 21.30, si vuole rendere accessibile la conoscenza della musica rock e d’autore di artisti con rilevanza internazionale e anche (e soprattutto) di quelli senza una fama pubblica universale. Quest’ultimo concetto è in realtà l’obiettivo ambizioso della rassegna, in una ipotesi di proseguimento periodico degli appuntamenti.
Saranno presenti due postazioni: una consolle dj set e un punto per le proiezioni video. La base logistica è il Neon Caffè, situato in via Garibaldi 25, isola pedonale in pieno centro a Rimini. Musiche e film saranno posti quindi in questa vetrina in strada per essere liberamente colti dalla gente.
Lo scopo di INSTREET quindi è quello di portare informazione culturale in un ambiente assolutamente insolito, come potrebbe essere considerata la strada, e per di più grazie ad… un bar!. Una iniziativa coraggiosa quella del Neon, mettendosi a disposizione per sostenere la diffusione della cultura musicale, prevalentemente rock, offrendo strumenti semplici, l’ascolto e la visione. In strada, il passante ha età da 0 a 80 anni, ha fasce di reddito da 0 a infinito, ha cultura da un livello base fino a gradi avanzati. Ognuno potrà essere libero di fermarsi e cogliere un pezzo di contenuto delle due serate, farne elemento di critica o di divertimento, così come snobbarlo. Ma nel frattempo, qualcosa succede…

Le musiche saranno scelte e selezionate da Marta dj (deus ex machina di Musincanta), proponendo brani delle discografie degli musicisti in programma, corredandoli di qualche ‘chicca’, come registrazioni live non ufficiali e b-sides. Le proiezioni saranno a cura di Matteo Botteghi, detto ‘Botte’, titolare del Neon Caffè: proporranno situazioni live, film in cui i musicisti hanno partecipato come attori, documentari e così via.
Nel weekend del 17 e 18 maggio saranno proposte rispettivamente monografie su Nick Cave and the Bad Seeds (con qualche approfondimento anche su PJ Harvey) e su Elvis Presley.
I due musicisti scelti sono due icone, diversamente riconosciuti: in un ambito di nicchia, per quanto riguarda Nick Cave e in una dimensione planetaria, per quel che riguarda Elvis Presley.

venerdì 16 maggio NICK CAVE AND THE BAD SEEDS
Musicista e scrittore australiano che dagli anni ’80 produce composizioni legati al rock alternativo d’autore, fino all’ultimo cd appena pubblicato ‘Dig, Lazarus, dig!. Cave è una icona per la nicchia degli appassionati del cantautorato ‘maudit’, dove si ritrovano concetti estremi come amore e morte, distruzione e preghiera. Musicalmente Cave si è sempre espresso mediante gli eccessi, atmosfere cattive cupe e melodiche ballate, al limite della commozione, come in ‘Herry Lee’, in cui duetta con l’eccentrica cantautrice inglese PJ Harvey.

sabato 17 maggio ELVIS PRESLEY
Non ha bisogno di presentazioni, è stato ed è il Re, The King of Rock’n Roll. Dopo la sua morte, c’è ancora chi crede che sia in vita. Il culto per Elvis Presley si è tramandato di generazione in generazione, ma pochi sanno che Elvis ha iniziato la sua carriera con il gospel cantando nella chiesa pentecostale che la famiglia frequentava. In Elvis c’è stato tutto: il fascino, la voce inconfondibile, il movimento del bacino, il ciuffo, il ghigno… una forza rivoluzionaria che sconvolse il costume e la musica negli USA degli anni 50 e da lì, tutto il mondo.
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  #628  
Vecchio 23-05-2008, 14:53
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Pago si risposa con Miriana sul set

Ecco il video di "Love, My Love"


"E' pazzesco siamo su tutti i giornali rosa!". Ancora non riesce a spiegarsi il cantautore Pago (vincitore di Music Farm) tutto il clamore sollevato dopo il suo ricongiungimento con l'ex moglie Miriana Trevisan. Galeotto fu il set del video "Love, My Love", singolo che anticipa il nuovo album in uscita a settembre che conterrà anche un duetto con Franco Califano. Ma lui assicura: "Il video non è stata una mossa pubblicitaria".

Cos'è successo dopo la tua vittoria a Music Farm nel 2006?
Quel programma mi ha regalato tanta popolarità. Ho pubblicato pure il mio primo album "Pacifico Settembre" (il suo vero nome e cognome, ndr). Ho girato l'Italia in tour e poi mi sono fermato per lavorare a questo nuovo album.
Cosa puoi anticiparci?
Uscirà a settembre. Mi sono circondato di collaboratori giovani e c'è anche la partecipazione di Franco Califano. Siamo rimasti molto amici dopo l'esperienza a Music Farm. Abbiamo anche fatto le vacanze insieme. Gli ho proposto di cantare insieme un mio brano ed ha accettato al volo.
Il video "Love, My Love" è stato girato in America. Come mai?
E' stato girato a Las Vegas, da un'idea del regista. La canzone si prestava alle sonorità di quel Paese così ci siamo trasferiti tutti lì per qualche giorno.




C'è anche la tua ex moglie Miriana vestita in abito da sposa...C'è stato un riavvicinamento?
Siamo su tutti i giornali di gossip da due settimane! E' una cosa imbarazzante. Comunque è vero, io e Miriana abbiamo ripreso a frequentarci.
Non vi siete più sentiti dopo la separazione nel 2005?
Per due anni e mezzo no. Poi c'è stato un lento riavvicinamento... come dice Venditti 'Certi amori non finscono fanno dei giri immensi e poi ritornano'. Ecco questa è la nostra storia.
Ma come mai hai scelto proprio Miriana per il ruolo della sposa all'altare con Elvis Presley celebrante?
Serviva un'attrice e anche bella. Ho fatto al regista il nome di Miriana: è sensuale e fa l'attrice. Così è entrata nel cast. Nulla di preparato comunque, è stato tutto molto spontaneo. In quanto ad Elvis lo trovo straordinario è uno dei miei miti e quell'attore sembrava proprio lui.
Felicemente ri-fidanzato con Miriana, smentisci allora il flirt con Laura Bono ai tempi di Music Farm?
Assolutamente sì. Ci conoscevamo molto bene sin da prima della nostra partecipazione al reality. Poi qualcuno ha frainteso e ci ha 'ricamato' su una love story. Oggi ci frequentiamo ancora e conosco anche il suo fidanzato. Insomma siamo entrambi felici così.

Da Tg com Andrea Conti

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  #629  
Vecchio 27-05-2008, 08:55
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Raccolta postuma di Elvis: è un Dj italiano l'autore di un remix
E' il Dj nostro connazionale Spankox (al secolo Agostino Carollo) l'artefice di un remix che troverà spazio in "Reersions", album postumo contenente alcuni tra i maggiori successi di Elvis Presley: il disco, che verrà pubblicato domani in tutto il mondo dalla Sony BMG, includerà in tutto undici brani e sarà anticipato dal singolo "Baby let's play house (Spankox re: version)" (registrata per la prima volta nell'aprile del '55 negli storici Sun Studios di Memphis), alla cui esecuzione dal vivo - tenutasi ieri sera alla Concerthal Effennaar di Eindhoven, in Olanda - ha preso parte anche il batterista originale del Re del rock, Dominic Joseph Fontana. Prima di Spankox, a mettere mano legittimamente (ovvero con l'avallo della Elvis Presley Foundation) sul repertorio del gigante del rock a stelle e strisce riuscirono solo Junkie XL con "A little less conversation" e Paul Oakenfold con "Rubberneckin". (26 Mag 2008

Da Rockol.com
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  #630  
Vecchio 03-06-2008, 19:18
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In villa scozzese ‘memorabilia’ di Elvis Presley

5 febbraio 2008 alle 20:19 — Fonte: repubblica.it
Alcuni ‘memorabilia’ di Elvis Presley sono stati ritrovati in una villa di Edimburgo.
Ne dà notizia la BBC, spiegando che si tratta di un disco d’oro e di una foto autografata dal “re” del rock, oggetti recuperati nei giorni scorsi all’interno di un’abitazione. Probabilmente, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine intervenute e consultate dall’organo di informazione, si tratta di oggetti rubati a qualche collezionista. Comunque — hanno garantito le autorità — non si tratta di pezzi falsi. “Il loro valore al momento non si può ancora determinare — ha detto un portavoce della polizia scozzese -. Speriamo che, se si tratta di refurtiva, si facciano avanti i proprietari e si possa dunque sapere qualcosa di più sulla loro provenienza”.
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Vecchio 03-06-2008, 19:20
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Ritrovata in un wc chimico la pistola di Elvis

22 agosto 2007 alle 12:05 — Fonte: repubblica.it
È stata ritrovata in un gabinetto chimico la pistola appartenuta a Elvis Presley e rubata da una teca dell’Elvis Presley After Dark Museum.
Il furto della Smith & Wesson fu denunciato durante le celebrazioni del trentesimo anniversario della morte, la settimana scorsa quando 75.000 persone parteciparono alla veglia annuale a Graceland, la residenza-mausoleo del re del rock ‘n’ roll. L’arma è stata ritrovata da Janitor Travis Brookins, un inserviente addetto alle pulizie. In un primo momento aveva pensato che si trattasse di una pistola-giocattolo e soltanto dopo aver visto in tv un servizio in cui si parlava della Smith & Wesson trafugata, l’ha portata alla polizia di Memphis.
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  #632  
Vecchio 03-06-2008, 19:21
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DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — Libri, cofanetti cd e dvd, speciali tv, gare tra imitatori, mostre d'arte, fiere- mercato all'aperto, un musical acrobatico firmato Cirque du Soleil, due concerti virtuali col morto che canta (25 mila biglietti già tutti esauriti) e persino una Elvis-bambola parlante e una crociera prenotabile sul sito www.theelviscruise.com. A 30 anni dalla morte di «The King» (il 16 agosto), Graceland è pronta a ospitare il più grande show della sua storia, mentre l'America è invasa da un'orgia di prodotti che ripropongono Elvis Presley praticamente in tutte le salse. Inclusa quella di eroe del junk food, che dall'involucro arancione dei «Reese's candy» invita a vincere «premi istantanei», comperando tavolette ipercaloriche di ciocc olato al burro d'arachide. Mentre 50 mila sfegatati (20 mila più dello scorso anno) si preparano a invadere Memphis per la «Elvis week» — una kermesse di oltre 100 Elvis- eventi dall'11 al 19 agosto — sulla blogosfera si è scatenata la rabbia dei fans, indignati dalla mercificazione senza fine del loro mito. Che nel 2006 — ci informa la bibbia finanziaria Forbes —è arrivato secondo, dopo Kurt Cobain dei Nirvana, nella graduatoria delle star morte «più redditizie». Nel mirino dei puristi è la Ckx Inc. di Manhattan, la società che dal 2005 controlla tutti i proventi legati a Elvis e ora annuncia un progetto da 250 milioni di dollari per realizzare sul posto, in tre anni, un «visitor center» da 7.400 metri quadrati (grande quanto 7 Graceland), un mega hotel per convegni da 500 stanze e un museo high-tech dove le nuove tecnologie permetteranno di assistere ai concerti virtuali di Elvis. Come quello che di recente ha consentito a Celine Dion di duettare con Presley, sul set di American Idol, il tv show targato, guarda caso, proprio Ckx.
Se riuscirà a privatizzare la compagnia (per cui è pronta a sborsare un miliardo e mezzo di dollari), la Ckx diventerà proprietaria unica di un impero di cui Lisa Marie Presley, unica erede del King, oggi controlla il 15%, oltre alla casa acquistata dal padre nel 1957 per soli 100 mila dollari. «Costruiremo casinò, condomini di lusso, villaggi vacanze», profetizza il suo presidente Robert Sillerman, che sta lavorando con il sindaco e le autorità di Memphis per restaurare strade e infrastrutture di quella che diventerebbe «la Elvis-town del futuro». Neppure Priscilla Presley, la vedova che nel 1982 dette legalmente il via al business legato all'immagine del suo ex, avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe arrivati a tanto.
«La verità è che il povero Elvis è stato spremuto sia da vivo, sia da morto», punta il dito l'attrice Jan Shepard, sua coprotagonista in King Creole, che il prossimo 17 agosto parteciperà alla «Notte delle mille stelle», il galà in onore di Elvis organizzato a Graceland da dozzine di ex stelline apparse al suo fianco in ben 31 film, tutti bocciati dai critici. — furono concepiti soltanto per fargli vendere i dischi cui erano associati. Elvis aveva molto talento, ma Hollywood l'ha soppresso. Costringendolo a realizzare pellicole a formula che servivano a incassare tanti soldi e velocemente». Alla «riunione delle sue ragazze », com'è già stata ribattezzata, mancheranno alcune delle sue ex più famose. Ann Margret e Cybill Shepherd, sue compagne nella vita prima del matrimonio con Priscilla, oltre a Nancy Sinatra e Mary Tyler Moore che, secondo indiscrezioni, non avrebbero voluto legare il loro nome a una kermesse tanto commerciale.
Alessandra Farkas
07 agosto 2007
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  #633  
Vecchio 11-06-2008, 06:46
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Memorabilia -autori dell’800-‘900 e contemporanei

Pubblicato il 10/06/2008 | da Bianca Zani

Nella sua sede di Palazzo Ridolfi (Via Maggio, 15), la Casa d’Aste Galleria Pananti organizza per giovedì 19 giugno tre sessioni d’asta. Per la prima volta è in programma un’asta di Memorabilia in cui saranno presentati al pubblico foto, disegni originali, locandine e fotografie con dedica di personaggi del jet set internazionale. La seconda e terza sessione d’asta saranno invece incentrate sulle opere di pittura, scultura e grafica di autori dell’800-‘900 e contemporanei. L’esposizione si terrà da giovedì 12 a mercoledì 18 giugno 2008 dalle ore 10 alle ore 19.


L’asta di Memorabilia è costituita da collezioni di fotografie con dedica e autografi di attori del cinema americano degli anni ’50; tra esse spicca, per prestigio ed importanza, la collezione di Mr David Morgan considerata, nel suo genere, una delle raccolte più importanti al mondo.
vid Morgan era un importante uomo d’affari, ossessionato dalla sua professione, al quale fu suggerito di trovarsi un hobby che lo distogliesse dalla sua dedizione al lavoro e dal suo perfezionismo. Sorprendentemente egli scelse di collezionare autografi, concentrandosi soprattutto su quelli delle star del cinema di quel periodo. Il suo criterio era che tutti gli autografi dovevano essere ottenuti personalmente ed egli ne fece un vero e proprio lavoro, che svolse con lo stesso perfezionismo che usava nella sua vera professione. Sfortunatamente anche il suo hobby contribuì alla sua prematura scomparsa: per Mr. Morgan era normale aspettare anche 12 ore di seguito davanti ad un albergo per ottenere un autografo. Questa sua totale dedizione contribuì a far sì che la sua collezione di autografi diventasse una delle migliori e più originali del mondo.
La raccolta comprende foto autografate e dedicate da star hollywoodiane come Jane Russell, Ursula Andress, Zsa Zsa Gabor, Ginger Rogers, Shelly Winters; autografi di Audrey Hepburn, Grace Kelly, William Holden, Stan Laurel e Oliver Hardy. Ed ancora autografi di famosi boxer come Jack Dempsey e Sugar Ray Robinson.
Provengono invece da altre collezioni: un contratto di lavoro del ‘61 di Judy Garland, foto autografate di attori come Marcello Mastroianni, Marlene Dietrich, Bette Davis, Federico Fellini (durante le riprese del film Satirycon) e Robert Mitchum, Gregory Peck, Joan Crawford, Claudette Colbert.
Proprio della Colbert, vincitrice dell’Oscar con il film di Frank Capra “Accadde una Notte” del 1934, andranno all’asta alcuni abiti, corredati di foto delle occasioni in cui l’attrice li indossava. Ed ancora saranno messi all’incanto manifesti originali di film del mitico Elvis Presley e una serie di manifesti di commedie sexy anni ’70 come ”Il Decamerone Proibito”.
Vengono infine presentati una serie di dipinti e disegni di alcuni vip dello sport e della televisione degli anni’80, realizzati per una precedente asta organizzata dal Telefono Azzurro nel 1991 (che però non ebbe mai luogo). Divertente il ritratto fatto da Raimondo Vianello alla moglie, estrosi “i ghirigori al telefono” della Mondaini, colorato il disegno di Gerry Scotti, “sportivi” i disegni di Roberto Mancini, Giancarlo Antonioni, Roberto Baggio, Roberto Pruzzo, Gianluca Vialli. Ed ancora dipinti di Jerry Calà, Simona Marchini, Iva Zanicchi, Carmen Russo e tanti altri.
Il 25% del ricavato di questa asta sarà devoluta in beneficenza dai proprietari delle opere, al reparto di Cardiochirurgia Infantile dell’Ospedale Pediatrico di Massa.

Le sessioni dedicate agli autori dell’800-‘900 e contemporanei propongono opere di pregio e qualità: ventitré sono le opere, tra acquerelli e tempere, di Fabio Borbottoni, pittore ottocentesco fiorentino nato nel 1820, ragioniere delle Ferrovie nel periodo che seguì l’unità d’Italia ed amante della pittura, ma soprattutto del vedutismo. La raccolta propone, infatti, bellissime vedute, talvolta anche un po’ idealizzate di una “Firenze come era”: il “Mercato Vecchio” (lotto 501- stima 900-1.200), “Porta Romana” (lotto 502- stima 900-1.200), “Ponte alla Carraria” (lotto 503- stima 900-1.200), “Ponte Vecchio” (lotto 522- stima 1.400-1.800), “ Piazza Santa Maria Novella” (lotto 520- stima 1.400-1.800).
Un’altra particolare raccolta è quella di schizzi, disegni e appunti di Mino Maccari; opere ironiche e pungenti che contraddistinguono questo indiscusso maestro del‘900 italiano.
Ecco allora “Il troppo stroppia” (lotto 603) pennarello su carta, oppure “Groviglio” (lotto 612 - stima 1.000-1.200) una tecnica mista su carta del 1970 o ancora il divertente “ In dubiis abstine” (lotto 615 - stima 600-800) un disegno acquerellato del 1967.
Tra la nutrita schiera di pittori labronici presenti in queste tornate d’asta spicca uno stupendo olio su tela raffigurante “Piazza della Signoria” di Plinio Nomellini, uno dei massimi esponenti della pittura macchiaiola e soprattutto divisionista della quale riuscì a dare una personale interpretazione sostituendo al puntinismo una pennellata vivace e filamentosa (lotto 594 - stima 8.000-10.000). Di particolare pregio sono anche le due opere di Ulvi Liegi, discepolo e allievo di Signorini e Fattori: “Al parco” (lotto 595 - stima 7.000-9.000), olio su compensato del 1936, e la “Casetta del giardiniere” (lotto 596 - stima 8.000-10.000), anch’esso olio su compensato ma del 1937.
Da segnalare lo splendido disegno a carboncino e pastelli su cartone di grandi dimensioni (cm 99,8x68,5) del maestro dell’Espressionismo italiano Lorenzo Viani: “Mendicante sulla spiaggia” (lotto 681- stima 20.000-30.000) è una di quelle opere che lascia trasparire il carattere introspettivo dell’artista.
Dei fratelli Bueno sono presenti due dipinti dai soggetti storici per la loro produzione pittorica, entrambi del 1942: di Xavier Bueno “Il violino” (lotto 683 - stima 12.000-14.000), un olio su tela cm 51,5 x70, mentre di Antonio Bueno “Giornata di Pioggia” (lotto 684 – stima 6.000-7.000), anch’esso un olio su tela.
E’ del 1959 l’opera “Senza Titolo” (lotto 715 - stima 14.000-18.000), un olio sabbiato su cartone di Antonio Corpora uno dei membri del “Gruppo degli Otto”, movimento di artisti definiti “astratto-concreti”. Sempre della stessa corrente è Giulio Turcato di cui è presente in asta un olio e collage su tela di importanti dimensioni, “La Pelle” del 1964-65 (lotto 716 – stima 13.000-15.000).
Sarà presentata inoltre una raccolta di opere appartenute al critico d’arte, poeta scrittore e drammaturgo Michelangelo Masciotta, tra le quali spicca il dipinto “Composizione con figure” (lotto 718 – 5.000-7.000) del 1945 che l’autore Emilio Vedova aveva personalmente regalato al critico.

Ma la lista di artisti come di consueto è molto più ampia e raggruppa autori importanti del panorama artistico italiano, ma, come sempre, con un’attenzione particolare alla pittura toscana: Lomi, Tommasi, Natali, Viani, Pregno, Borgianni, Scatizzi, Domenici, Filippelli, Romiti, Rontini, Bartolini, Costetti, Tirinnanzi, Lodola, Pascali, Angeli, Festa, Dessì, Salvo, Dorazio.
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Vecchio 11-06-2008, 12:42
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JOHNNY HALLYDAY – Live At Montreux




Label: EAGLE ROCK / EDEL
Anno: 2008


Johnny Hallyday è un cantante francese considerato uno dei massimi esponenti della musica rock in Francia. Con oltre 50 anni di carriera prestigiosa alle spalle e senza mai tradire lo stile appreso dalle legende del rock'n'roll come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry, è diventato anche un'icona del rock mondiale, regalando concerti indimenticabili come il quello alla Torre Eiffel o con i Rolling Stone.
Live At Montreux è un dvd contenente la performance dal vivo di Johnny Hallyday in uno stupendo intimo concerto registrato nel 1988 a Montreux. Diciotto canzoni, considerando la traccia bonus, che ripercorrono la carriera musicale dell'artista.
Un ottima uscita; una bellissima testimonianza musicale visiva di uno dei migliori artisti della storia del rock'n'roll.
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Vecchio 21-06-2008, 16:14
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MUSICA/ Buon compleanno, caro vecchio 33 giri!

Redazione21/06/2008</SPAN> Autore(i): Redazione. Pubblicato il 21/06/2008




Sessant’anni fa, il 21 giugno del 1948, la Columbia records presentava il “Long playing microgroove record” (o “disco a microsolco di lunga durata”) in una conferenza stampa affollata e colma di scettici all’hotel Waldolf Astoria di New York. L’allora presidente della casa discografica, Ted Wallerstein, tenne un discorso di presentazione di 24 minuti esatti, mentre un 33 giri faceva risuonare Lo schiaccianoci di Caikovskij. Esso poteva infatti contenere circa mezz’ora di musica per entrambe le facciate e permetteva di ascoltare brani più lunghi, poichè i solchi, rimpiccioliti rispetto al 78, consentivano al disco di compiere un numero inferiore di giri al minuto.
La puntina, scorrendo lungo il solco inciso, prelevava l’informazione sonora e la trasmetteva con grande fedeltà. Tuttora la riproduzione di un vinile in impianti di altissimo livello viene infatti considerata dagli esperti migliore rispetto a quella di un compact, anche se i costi di realizzazione sono ovviamente più alti.
La delicatezza del materiale (inizialmente gommalacca sostituita poi dal PVC), la dimensione, la sensibilità ai graffi e agli attacchi di polveri e muffe microscopiche (che regalavano inimitabili fruscii) aprirono però la strada al compact disc, che fece la sua comparsa negli anni Ottanta. Il suo grande successo era prevedibile: leggero, maneggevole, con incisioni digitali che permettevano di passare da un brano all’altro senza dover “centrare” il solco esatto (e i pregi che tutti noi conosciamo), tolsero al “disco” un po’ di magia, a favore di innegabili comodità.
Oggi, nell’era dell’Ipod (con cui possiamo tuffarci in intere enciclopedie musicali, dal comodo palmo della propria mano), dell’mp3 scaricabile da internet e del masterizzatore casalingo diffuso, il vinile sembra proprio un personaggio di un’altra epoca, un lontano antenato, ricordato con nostalgia da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La fragilità e la cura che richiedeva lo rendevano un bene da trattare con devozione e rispetto.
Gli appassionati e i collezionisti non mancano e spopolano su internet alla caccia di incisioni rare, edizioni speciali, picture disc o album che ricordino periodi particolari della vita sono (è ad esempio richiestissimo “Il Tempo delle Mele”, il cui prezzo non è basso, pur non essendo raro).
Inizialmente legato solamente al mondo della musica classica, ebbe tra i suoi primi protagonisti artisti del calibro di Frank Sinatra, Elvis Presley e i Beatles, che con Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club (tutt’ora in cima alla lista dei “migliori album di tutti i tempi”) diedero inizio ai “concept album”, che prevedevano cioè una narrazione coerente dei brani, differenziandosi così dalle semplici raccolte di successi.
Il sito della Columbia records non sembra oggi intenzionato a celebrare questo compleanno, la sua home page offre invece la possibilità di acquistare i singoli brani dei propri artisti in formato mp3. Questo è il futuro prossimo: anche il tempo del compact disc sta per scadere.
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Vecchio 23-06-2008, 07:14
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STAR, CHI RIPORTERESTI IN VITA? ELVIS, DIANA, MARILYN




LONDRA - Elvis Presley, Lady Diana e Marilyn Monroe sono i tre personaggi del passato che i britannici riporterebbero in vita. Lo rivela oggi un sondaggio effettuato dalla Warner Home Video su un campione di 2.000 persone. In questa particolare classifica, composta da dieci celebrità, si trovano anche il premier britannico della seconda guerra mondiale, Winston Churchill, e Bobby Moore, capitano della nazionale di calcio inglese campione del mondo nel 1966.

Agli interpellati è stato chiesto di scegliere quale personaggio celebre del passato vorrebbero far resuscitare. Il 23% ha optato per il re del rock'n roll Elvis Presley, al secondo posto si è piazzata la principessa Diana con il 20%, mentre l'attrice Marilyn Monroe è giunta terza con il 17% delle preferenze. Al quarto posto con l'11% è stato scelto Enrico VIII, re d'Inghilterra per quasi tutta la prima metà del 1500, che ha preceduto capitan Bobby Moore, con l'11%, celebre per aver alzato la coppa del mondo a Wembley nel 1966 con la nazionale inglese. Il sondaggio chiedeva anche di esprimere un'opinione su quale potrebbe essere l'attività svolta da questi personaggi se fossero vivi al giorno d'oggi. Sei persone su dieci pensano che Elvis farebbe parte della giuria di "American Idol", programma televisivo statunitense, simile al nostro "Amici". Secondo i dichiaranti, se William Shakespeare fosse ancora in vita scriverebbe i testi per Amy Winehouse.

Ansa - 2008-06-22 17:06
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Vecchio 26-06-2008, 08:19
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Bruce Springsteen trionfa a San Siro e conquista Milano


Il pubblico di San Siro ha decretato l'ennesimo trionfo italiano per Bruce Springsteen e la sua E-Street Band. Milano, come già avvenuto nello scorso novembre, ha ospitato l'unica data italiana del tour del musicista del New Jersey, che proprio alla Scala del calcio aveva tenuto il primo concerto della sua carriera nel nostro Paese. Molti, fra gli spettatori di ieri sera, erano presenti anche in quell'ormai lontana estate del 1985, e ancora di più erano coloro che applaudirono Springsteen a San Siro anche nel 2003. Biglietti esauriti da tempo, con i bagarini che, probabilmente, hanno fatto male i loro conti, dal momento che un paio d'ore prima dell'inizio del concerto svendevano i biglietti per il prato a soli 30 euro, 15 in meno del prezzo ufficiale.
Quello di Milano era il primo concerto in Italia dopo la scomparsa di Danny Federici, veterano della E-Street Band portato via da un melanoma nella scorsa primavera. Ma di malinconia non se n'è vista per niente. Tutt'altro: fin dall'apertura, affidata a Summertime Blues di Eddie Cochran, padre del rock'n'roll scomparso nel 1960 a soli 22 anni, si è capito che sarebbe stata una serata all'insegna del divertimento. Se è vero, come spesso è stato scritto, che Bruce Springsteen rappresenta la migliore sintesi possibile tra la profondità e la capacità di raccontare di Bob Dylan e la fisicità e la presenza scenica di Elvis Presley, è indubbio che lo Springsteen visto ieri sera è stato molto Elvis e molto poco Dylan.
Nonostante i sessant'anni ormai alle porte, i Boss è un ragazzino pieno di energia e, sorpresa, molto più gigione del solito. Gioca con le telecamere, passa benevolo una spugna bagnata sulle teste del pubblico, bacia le ragazze nelle prime file e si sdraia per terra in pose da sex-symbol per lui non così abituali. Il tutto per tre ore filate, senza una pausa: quando un brano sta finendo lui è già lì che grida "One, two, three, four" per ripartire con il successivo. A un certo punto si produce addirittura in una scivolata sulle ginocchia che neanche nel 1985. E poi, come è ormai consuetudine nel tour in corso, raccoglie i cartelli fatti dai fan per chiedergli di suonare la loro canzone preferita. Non è uno Springsteen "a gentile richiesta" ma poco ci manca. Stasera tocca, fra le altre, a Hungry Heart, che parte con la sola chitarra acustica e il pubblico che canta in coro per poi esplodere nella versione "a tutta band" che i fan ben conoscono. Ma è tutta la scaletta a essere un'autentica meraviglia. Il ristorante Springsteen, si sa, non offre un menu fisso e ogni serata è diversa dalle altre. Questa però è una sfilata di classici da lasciare a bocca aperta: Spirit In The Night, The Promised Land, Candy's Room, Racing In The Street, Darkness On The Edge Of Town e Because The Night, scritta assieme a Patti Smith. E poi I'm On Fire e Bobby Jean e i bis con il Detroit Medley, richiesto tramite uno striscione appeso al secondo anello dello stadio, Born To Run e Rosalita. In chiusura, l'immancabile American Land, con il testo a scorrere dietro alla band e, a dimostrazione del fatto che la serata è speciale, una travolgente Twist And Shout.
Ma un repertorio di questa caratura non spiegherebbe, da solo, la ragione per cui chiunque assista a un concerto di Springsteen, scettici compresi, ne rimane inevitabilmente conquistato. Le ragioni di questo "potere" sono in realtà semplici: Springsteen suona e canta come se il concerto in corso fosse l'ultimo della sua vita, come se, risparmiandosi, perdesse per sempre l'occasione di stare vicino al suo pubblico. Un giorno ha detto che lui canta anche per il ragazzo dell'ultima fila, ed è proprio così: bastava osservare il pubblico del terzo anello, lontano dal palco ma più coinvolto che mai. Sotto il palco, invece, si è visto di tutto, compresi due bimbi in età prescolare con i loro bravi tappi nelle orecchie, portati al concerto da genitori che, evidentemente, ritengono sia meglio insegnare fin da piccoli le buone abitudini ai loro figli.
Come sempre, la E-Street Band è in grandissimo spolvero. Giusto, ancora una volta, citarne i componenti uno per uno (come fa lo stesso Springsteen, del resto) perché il concerto è uno straordinario gioco di squadra: Little Steven e Nils Lofgren (chitarre), Clarence Clemons (sax), Roy Bittan (tastiere), Garry Tallent (basso), Max Weinberg (batteria) e l'ultimo acquisto Soozie Tyrrel (violino), oltre a Charles Giordano, già nella Seeger Sessions Band e oggi sostituto in pianta stabile di Federici. Patti Scialfa, la moglie del capobanda, è rimasta di nuovo a casa con i figli adolescenti. Alzi la mano chi si è accorto della sua assenza. Nei giorni scorsi è stato scritto che questo potrebbe essere l'ultimo tour di Springsteen con i suoi vecchi amici. Era stato scritto anche nel 2003 e invece eccoli di nuovo qui. Quella vista a Milano è sembrata tutto fuorché una band al passo d'addio. Se così fosse, il pubblico di San Siro potrà comunque dire di aver assistito al funerale più entusiasmante della storia della musica.

di Maurizio Zoja
(02:21 - 26 giu 2008 )
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Vecchio 26-06-2008, 08:21
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Da Romagna Oggi - Spettacolo

MUSICA: ELVIS, IL 1° AGOSTO ESCE 'THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL'

Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - Nel 1968 Elvis Presley salvo' la sua carriera e realizzo' la migliore musica della sua vita. Furono questi i risultati ottenuti dal leggendario "special" televisivo "Elvis". Il programma, che fu sponsorizzato dalla Singer Sewing Machines, fu anche la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco.
Nel corso del programma, pensato come una trasmissione speciale per il giorno di Natale, Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera, interpreto' delle versioni emozionati dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica. La versione editata (60 minuti) dello spettacolo fu messa in onda il 4 dicembre del 1968 dalla rete televisiva Nbc, diventando il programma piu' visto per quella stagione televisiva. "Elvis" fu un grande successo non solo per la NBC ma anche per la carriera di Elvis, al punto da essere conosciuto semplicemente come "il devastante Special del ritorno del 1968".
Il programma e' considerato uno dei momenti piu' importanti nella storia della musica. Il 1 agosto, la Sony Bmg celebrera' il quarantesimo anniversario del leggendario special con la pubblicazione di un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special". La confezione contiene tutte le registrazioni effettuate nel corso del programma, le due esibizioni che videro Elvis vestito di pelle nera in piedi davanti al microfono, le due vestito di pelle nera seduto davanti al microfono e le prove. I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia. Sara' disponibile anche la sola versione video "Elvis: '68 Comeback Special" (3 dvd).
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Vecchio 26-06-2008, 20:00
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Ge745 Re: Notizie da Internet





La Sony/BMG celebra il 40° anniversario del "Comeback Special" di Elvis

40 anni fa Elvis Presley diede luogo ad una delle più spettacolari resurrezioni della storia della musica, la sua, apparendo nel leggendario special televisivo "Elvis" per la rete NBC. Il programma, che andò in onda in una versione "editata" il 4 dicembre del 1968, fu la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco e dopo che molti lo avevano dato per finito per via di una scialba produzione per tutti gli anni '60 e del cosiddetto "sorpasso" operato ai suoi danni dagli arrembanti Beatles d'oltreoceano. Ma con quello special Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera ed era in splendida forma, fece capire che il "Re" era tornato per riprendere la sua corona, e interpretò versioni spumeggianti dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica.
Il cosiddetto "'68 Comeback Special" è uno dei momenti più importanti nella storia della musica, e la Sony/BMG intende celebrarne degnamente il 40° anniversario pubblicando, il 1° agosto, un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special".
I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia.

Il "'68 Comeback Special" è già disponibile anche su DVD, sia in versione singola che tripla.


Francesco Donadio
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Vecchio 28-06-2008, 18:20
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RIPARTONO I “BRIVIDI D’ESTATE” AL REAL ORTO BOTANICO


pubblicato da Barbara Romano Sabato 28 Giugno 2008 alle 11:09




La storia di Elvis Presley, l’ascesa rock, i fasti e la morte, ovvero il momento più misterioso della vita del divino Elvis. Sull’intreccio tra leggenda e realtà, si snoda la storia teatrale rappresentata in anteprima assoluta al Real Orto Botanico, nell’ambito dell’ottava edizione di “Brividi d’Estate”, la rassegna estiva di teatro e letteratura gialla organizzata dal Pozzo e Il Pendolo per tutto il mese di luglio. Cinque spettacoli in cartellone, oltre agli appuntamenti con “I delitti della luna piena” dove gli spettatori diventeranno protagonisti di un’affascinante storia criminale.
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Vecchio 29-06-2008, 08:59
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Per tutti i fans di Napoli e dintorni

Inaugurazione di Brividi d’estate 2008





Prenderà il via martedì 1 luglio 2008 la rassegna di teatro e letteratura Brividi d’estate 2008, nell'affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli. Per un mese intero, fino a domenica 27 luglio, Il Pozzo e il Pendolo Teatro si "sposta" nel parco più bello di Napoli per una rassegna che, giunta alla sua ottava edizione, regala brividi, fascino e grandi emozioni, con una programmazione più ricca e una sezione interamente dedicata ai giochi gialli.

Ogni spettacolo, è stato pensato per poter offrire al pubblico una serata davvero unica, coniugando le suggestioni del teatro-letteratura in uno dei parchi più belli di Napoli, con una serie di piccole attenzioni, gastronomiche e musicali, capaci di coinvolgere il pubblico.
Brividi d’estate nasce otto anni fa da un’idea di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, sostenuti dalla sensibilità e dalla collaborazione dell’Università Federico II di Napoli che gestisce il parco, e gode del patrocinio morale di Regione Campania e Comune di Napoli.

L’obiettivo della rassegna – spiegano i direttori artistici - è sempre stato quello di tesaurizzare le suggestioni della cornice naturale, individuando spettacoli nei quali le infinite possibilità scenografiche del parco siano parte integrante della messa in scena.
Brividi d’estate rappresenta una realtà consolidata del luglio cittadino. Trenta giorni di teatro, in uno dei più bei spazi ‘verdi’ della città di Napoli. Un appuntamento atteso, faticoso, che ogni anno vede coinvolti decine di giovani, tra tecnici, attori, registi, scenografi e personale vario. Una sfida che, ancora dopo tanti anni, riesce a tenerci con il fiato sospeso”.

La programmazione prevede cinque spettacoli in ‘scena’, e, per ciascuno di essi, sono previste più repliche. Ogni allestimento, infatti, ruoterà nel corso del mese, per offrire la possibilità di scegliere e poter vedere, nella stessa settimana, più spettacoli.
Tra i titoli in cartellone dell’ottava edizione di Brividi d'Estate due novità assolute, un testo di Carlo Lucarelli ed uno spettacolo costruito sul caso Elvis, e quattro nuovi appuntamenti con I delitti della luna piena.

Ad inaugurare la rassegna, martedì 1 luglio (in replica il 2 luglio e poi il 6, 7, 8 e 9 luglio), Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, con Paolo Cresta (voce narrante), Carlo Lo Manto (voce e percussioni), Giacinto Piracci (chitarra), Corrado Cirillo (contrabbasso). Il silenzio del mare, i tempi morti sotto il sole, e la battaglia, veramente epica, che un vecchio pescatore stanco ingaggia con un pesce. Una battaglia che è propria della lotta dell'uomo col trascorrere del tempo e contro il suo limite, la vecchiaia e la morte.

Da giovedì 3 luglio (repliche il 4 e 5 luglio) Armamaxa Teatro presenta Orlando Furiosamente Solo Rotolando, messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Camicia bianca, una tromba e uno sgabello, è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza ed i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri.

La programmazione continua, da giovedì 10 luglio (repliche l’11, 12, 13 e poi il 17, 18, 19 e 20 luglio) con la prima novità assoluta della rassegna, Almost Blue di Carlo Lucarelli, con Fabiana Diana, Emilio Barone, Andrea Lanciotti, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Tre voci, tre prospettive, tre approcci per un’unica storia. Un ragazzo cieco, una giovane poliziotta ed uno psicopatico, tre “diversi” in viaggio nella follia della normalità. Almost blue è un resoconto, talvolta commovente talaltro agghiacciante, di una catena di omicidi progettati da una mente malata.

La seconda novità della rassegna, in scena da lunedì 14 luglio (repliche il 15, 16 luglio, e poi il 21, 22, 23 e 24 luglio), sarà Cercasi Elvis. Disperatamente. ‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’. Scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, lo spettacolo si avvale dell’interpretazione di Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la Rockabilly B. Band, formata da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria). Una leggenda durata trent’anni. Centinaia d'avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove “inconfutabili”, poi alla fine l’annuncio a sorpresa: Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari. E’ con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo, che piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. Quella che il Pozzo e il Pendolo presenta è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma, soprattutto, la sua misteriosa morte, che, a distanza di trent’anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare.
L’ultimo weekend di programmazione ospiterà, da venerdì 25 luglio (in replica il 26 e il 27 luglio), lo spettacolo Paul is dead, scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, con Marcello Magri e Marco Palumbo, le musiche dal vivo de I Sottomarini (cover band ufficiale dei Beatles). In scena la leggenda della presunta morte di Paul McCartney, in cui la più oscura vicenda della letteratura beatlesiana rivive in una piéce musicale/teatrale.

Anche questa edizione di Brividi d’Estate presenterà, ogni sabato, I delitti della luna piena. Quattro appuntamenti (Scomparso, ispirato al caso Majorana, L’uomo che guarda, Il mistero delle arche aragonesi, La maledizione dei Gerolomini) programmati per il 5, 12, 19 e 26 luglio, in cui sarà possibile misurarsi con un feroce criminale, calarsi in una storia dai contorni foschi, essere protagonisti di una vicenda da indiziati o da investigatori. Tutto nel tempo di una serata, all’insegna di raffinate degustazioni di vino. Calici di luna piena, le suggestioni di un antico parco, tenebrose presenze, delitti imprevisti, un solo assassino, per un’esperienza avvolgente.
Gli appuntamenti con I delitti della luna piena sono previsti, ogni sabato, contemporaneamente agli spettacoli della rassegna.

Gli spettacoli saranno in scena dal lunedì alla domenica alle ore 21.00
Il prezzo d’ingresso è di euro 10 (ridotto) di euro 16 (intero)
I delitti della luna piena avranno un costo di euro 25, inizio ore 21.00
Info e prenotazioni al numero 0815422088
email info@ilpozzoeilpendolo.it internet www.ilpozzoeilpendolo.it

Programma
Gli spettacoli

1,2,6,7,8,9 luglio
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Il vecchio e il mare
di Ernest Hemingway
3,4,5 luglio
Armamaxa Teatro
presenta
Orlando Furiosamente Solo Rotolando
messo in scena e raccontato da Enrico Messina
10,11,12,13 e 17,18, 19, 20 luglio
(novità assoluta)
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Almost blue
di Carlo Lucarelli
adattamento e regia Annamaria Russo e Ciro Sabatino

14,15,16 e 21, 22, 23 e 24 luglio
(novità assoluta)
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Cercasi Elvis. Disperatamente.
‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’
scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino

25, 26 e 27 luglio
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Paul is dead
‘La leggenda della presunta morte di Paul McCartney’
scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino

I delitti della luna piena
5, 12, 19 e 26 luglio
Il Pozzo e il Pendolo
presenta
Scomparso, ispirato al caso Majorana
L’uomo che guarda
Il mistero delle arche aragonesi
La maledizione dei Gerolomini

================================

Speriamo che qui Lucarelli non dica le st******te che ha raccontato l'anno scorso su radio DJ
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  #643  
Vecchio 04-07-2008, 14:43
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Geicn 55 Re: Notizie da Internet

Firenzestate 2008: al Forte Belvedere dal 4 al 27 luglio cinema, musica jazz e la mostra fotografica di David Lachapelle


Cinema , musica e la mostra fotografica di David LaChapelle. Il Forte Belvedere apre i battenti con una stagione (dal 4 al 27 luglio) ricca di eventi e con la presenza straordinaria di Nanni Moretti che l'11 luglio dopo aver ricevuto a Fiesole (il 10) il Premio ai maestri del cinema 2008 sarà alla proiezione del film Ecce Bombo al Forte, il primo dei cinque film della rassegna a lui dedicata.

Il primo appuntamento è il 4 luglio con il concerto jazz del quartetto Nico Gori- Alessandro Lanzoni. Quattro in tutto le date del jazz al Forte (7, 10, 15 luglio le altre) con i sassofonisti Cantini- Ciammurghi, il jazz balcanico di Bojan e il trio autore del cd "Crystal" con Francesco Maccianti al piano, Paolo Ghetti al contrabbasso e Joe Chambers alla batteria. Per quanto riguarda la programmazione di cinema è prevista la retrospettiva dei film di Nanni Moretti con Ecce Bombo (11 luglio), la messa è finita (12 luglio), Il portaborse e caro Diario (14 e 16 luglio). La musica sarà strettamente legata al cinema grazie ad una serie di proiezioni e filamti, video e documentari per la maggior parte rari ed inediti che racconteranno la storia della musica nel periodo del '68 e dintorni attraverso le note di Jimi Hendrix , Led Zeppelin (23 luglio), Frank Zappa (24 luglio). La rassegna curata da Ernesto de Pascale si chiama Rock Hollywood e parte il 5 luglio con Monterey Pop, la versione 'director's cut' del celebre festival musicale del 1967. L'8 luglio tocca ad Elvis Presley con uno speciale televisivo della NBC in cui Elvis torna alle origini del Rock & Roll. La mostra è quella di David LaChapelle dal 16 luglio al 19 ottobre. Dodici sezioni con le numerose fotografie della quasi ventennale carriera dell'artista americano cresciuto artisticamente nella Factory di Andy Warhol e conosciuto in tutto il mondo per i trasgressivi ritratti dello star system, da Madonna a David Bowie, da Jeff Koons a Uma Thurman e tanti altri. A chiudere la stagione domenica 27 luglio, una serata di festa che unirà video e musica curata dall'associazione Semi Cattivi che avrà ospite Giovanni Lindo Ferretti. Come lo scorso anno l'associazione Jiva curerà uno spazio sul retro della terrazza dedicato a lezioni di yoga.
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  #644  
Vecchio 10-07-2008, 15:22
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Via dal mondo

Quella voglia di sparire senza lasciare traccia.


Si riapre il giallo sulla fine di Jim Morrison, ma anche la morte di Presley è controversa. La voglia di sparire e cambiare esistenza che rende simili vip e comuni mortali.



Quell'iscrizione in greco antico, sulla tomba al Pere Lachaise: «È laggiù con i suoi demoni». Ma pochi, tra i fan dei Doors che dall'estate 1971 affollano "l'angolo dei poeti" del cimitero monumentale parigino si fermano a riflettere sull'enigma della frase.
Laggiù dove? Che fine ha fatto davvero Jim Morrison? Ha preso alloggio in qualche suite all'inferno o ha solo inscenato la sua morte? Di motivi per sparire dal mondo ne aveva, il tormentato divo del rock: la giustizia americana non lo mollava dopo che aveva mostrato il pene alla platea durante un concerto di Miami nel '69; né lo lasciavano in pace i satanisti legati a Charles Manson, quelli che attraverso la bellissima figlia di Errol Flynn, Rory, continuavano a rifornirlo di droghe, per indurlo a diventare una specie di "testimonial" di quel sanguinario club. Non bastasse, la sua ispirazione all'interno della band era in fase calante. Ce n'era abbastanza per sognare una fuga alla Rimbaud, verso destinazioni esotiche, lontano da minacce e pressioni della fama.


La versione ufficiale sulla sua morte lo vuole ritrovato senza vita dalla fidanzata e da tre amici nella vasca da bagno, stroncato da un infarto, o forse da una crisi di asma. Ma il certificato di morte fu stilato da un medico poco affidabile: non vi fu autopsia, e il manager dei Doors Bill Siddons, arrivato in fretta dalla California vide solo la bara chiusa, quella stessa in cui molti sostengono vi siano solo pietre. Quando Siddons tornò a Los Angeles fu letteralmente aggredito dal tastierista Ray Manzarek: «Come puoi essere sicuro che sia morto se non hai dato un'occhiata alla salma?».

Oggi Manzarek (se non è una bufala autopromozionale) torna alle sue ossessioni. Ipotizza si sia trattata di una messinscena: «Jim era un'anima in pena, alla perenne ricerca di qualcos'altro nella vita e anche sei anni di successi ed eccessi con i Doors non erano abbastanza per lui. Un anno prima di sparire mi mostrò un depliant delle Seychelles e mi disse: non sarebbe il posto perfetto dove fuggire una volta che tutti ti credono morto?».
Chissà. Di certo, da 37 anni, Morrison è stato avvistato ovunque: ferito sulle rive del fiume Congo, in un ranch dell'Oregon, barbone in Ontario, appassionato d'arte al Jeu De Paume. Perché la mistica rock'n'roll non prevede una fine definitiva, ma una qualche forma di redenzione dionisiaca o di immortalità, anche solo virtuale.
Il caso più clamoroso è quello di Elvis: ancora oggi, dopo quel fatale Ferragosto del 1977, sono centinaia di migliaia le segnalazioni che lo vogliono ai quattro punti cardinali, vivo e vegeto. C'è persino una pseudo-religione, quella del culto "Elvis is Alive!". I molti suggestivi indizi apportati dagli irriducibili fans si basano sul fatto che anche Presley aveva bisogno di smaterializzarsi, prima che fosse troppo tardi: è noto che avesse la mafia alle calcagna, che non gli perdonava la sua iniziativa di aver chiesto a Nixon di nominarlo "agente speciale federale" nella lotta alla droga.
Così, gli inconsolabili (che lo vogliono tuttora sottoposto a un programma di protezione del governo Usa) ritrovarono ragione di sperare quando il "National Enquirer" pubblicò le foto del suo presunto cadavere, così somaticamente diverso da "The Pelvis". Quanto gli somigliava, invece, quel tizio che il giorno dopo la ferale notizia del decesso prese un volo per Buenos Aires proprio dall'aeroporto di Memphis, qualificandosi come John Burrows: lo stesso alias che Presley utilizzava per registrarsi in incognito negli alberghi.

Si dirà: questi sono artisti, sensibilità esposte, poco razionali. Ma che dire degli scienziati? È dal 1938 che ci si interroga sulla scomparsa del fisico Ettore Majorana. La sera del 25 marzo di quell'anno, prima di imbarcarsi sul piroscafo Palermo-Napoli, scrisse al collega Antonio Carrelli una lettera in cui lo esortava a perdonarlo per la "decisione presa", e in cui chiedeva ai familiari di non vestirsi di nero, e di non osservare il lutto per più di tre giorni. Ore dopo, tuttavia, Majorana spediva un telegramma tranquillizzante: "Il mare mi ha rifiutato". E annunciava il ritorno in quell'albergo dove però non lo vide mai più nessuno.
L'uomo che era stato in grado di scandagliare l'invibile potenza dell'atomo non era stato capace di frantumare l'angoscia di dover testimoniare, al processo, l'innocenza di un suo zio accusato della morte in culla di un cugino di Ettore. Un trauma che aveva tagliato per sempre in due l'anima del "ragazzo" di via Panisperna. E chissà dove lo aveva condotto, mentre dal ponte della nave guardava il Tirreno tumultuare sotto di lui.
Ma se spesso chi sparisce cerca un altro posto nel mondo, e gioca a nascondino con la vita e con la propria identità, altre volte basta un gesto per segnalare un dignitoso e irrefutabile commiato dall'esistenza. Non lasciò biglietti, il professor Federico Caffè, quel mattino del 15 aprile 1987, quando aprì la porta dell'appartamento di Monte Mario. Il fratello, che dormiva in un'altra stanza, notò che l'insigne economista (e che temeva il paradosso di una vecchiaia umiliata da problemi finanziari), aveva lasciato anche l'orologio sul comodino. Del tempo che scorreva, a Caffè non importava più. Quello stesso tempo che invece ticchetta senza sosta nell'anima di chi resta, e cerca incessantemente, senza esiti. Quel tempo che si dilata dentro - per dire - la testa di Albano e Romina quando pensano a Ylenia e al mistero nascosto dalle acque del Mississippi; o alla voce di Davide Cervia che risuona nelle orecchie dei familiari da 18 anni, da quando il tecnico esperto di radar non è più rientrato nella casa di Ariccia: e lì la fuga volontaria è una pista labile, rispetto a quella del rapimento da parte di 007 stranieri.
Il tempo scorre implacabile sull'ansia di migliaia di mogli, figli, parenti di chi ha deciso - per amore, per debiti, per desiderio di avventura, per convenienza o noia - di svanire nell'aria, da un momento all'altro, verso isole di non-famosi. E magari per ridere di chi lo piange, come il protagonista del "Re della pioggia" di Bellow o il "Fu Mattia Pascal" pirandelliano. O l'Orson Welles de "Il terzo uomo". Ma qui si riparla di artisti. Come quell'Agatha Christie che scrisse sulla propria pelle il suo giallo più appassionante. Sconvolta dal tradimento del marito con la segretaria, sparì per dieci giorni e si registrò in un albergo con il nome dell'amante di lui. Voleva fingersi morta, chissà dove sepolta, per far incolpare il consorte dell'uxoricidio. Ma il piano fallì: e il mondo la riaccolse, riconsegnandola agli spettri di Poirot e Miss Marple.

Stefano Mannucci
09/07/2008
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  #645  
Vecchio 14-07-2008, 08:43
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Geicn 55 Re: Notizie da Internet

"Cercasi Elvis. Disperatamente" al Real Orto Botanico

MUSICA | Napoli – E' ancora una novità assoluta quella che Brividi d'Estate 2008, la rassegna di teatro e letteratura ideata ed organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro, presenterà lunedì 14 luglio 2008 alle ore 21.00 (in replica nei giorni 14, 15 e 16 e poi ancora il 21, 22, 23 e 24 luglio), al Real Orto Botanico di Napoli. Per la prima volta in assoluto, Il Pozzo e Il Pendolo Teatro porta in scena Cercasi Elvis. Disperatamente 'Il caso Presley. Il Re del Rock'n'Roll è vivo?", scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, ed interpretato da Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la travolgente Rockabilly B. Band.
Elvis Presley è ancora vivo? Sono in tanti a crederlo. Finora però tutte le prove esistenti portano a pensare che il re del rock sia davvero morto. Ma c'è ancora qualcuno che sta cercando, in tutti i modi, di dimostrare che il mito del rock'n'roll degli anni Cinquanta sia nascosto da qualche parti.
Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della Graceland Mansion (Memphis), la villa in cui visse per 20 anni e nel cui bagno fu trovato senza vita. Ma a trent'anni di distanza la morte di Elvis Presley per alcuni e' ancora un mistero. E come ogni anno la ricorrenza della sua scomparsa, il 16 agosto 1977, riapre la caccia alla verità.
Una leggenda durata trent'anni. Centinaia di avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove "inconfutabili", poi alla fine l'annuncio a sorpresa: "Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari".
E' con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo che, piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. L'allestimento che il Pozzo e il Pendolo presenta nell'ambito dell'ottava edizione di Brividi d'Estate è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma soprattutto la sua misteriosa morte, che a distanza di tanti anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare. Uno spettacolo che è un viaggio nella vita del Re del Rock'n'Roll, ma anche un'indagine a caccia di un possibile verità. Elvis Presley oggi avrebbe 73 anni e secondo molti si nasconderebbe in Argentina. Sotto falso nome.
Un giallo in piena regola, dunque, ma anche un gioco teatrale divertente e coinvolgente, che si dipana lungo un'ora e più di spettacolo, alternato all'esibizione, dal vivo, della Rockabilly B. Band. Un scatenato quartetto di rock'nroll, composto da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria), che farà rivivere tutti i successi di Elvis The Pelvis. Da Heartbreak Hotel a Jailhouse Rock, passando per Love me tender e Don't cry Daddy.
Fonte : comunicato stampa
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Vecchio 16-07-2008, 09:11
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TEMPEST STORM, SPOGLIARELLISTA A 80 ANNI

WASHINGTON - A ottant'anni compiuti, Tempest Storm, spogliarellista e icona sexy degli anni Cinquanta e per un anno fidanzata con Elvis Presley, si esibisce ancora per il suo pubblico e "non ha intenzione di appendere il tanga al chiodo". Dopo mezzo secolo di spettacoli ad Hollywood e quattro matrimoni alle spalle, la regina del burlesque, che ha fatto la storia del "varietà ammiccante" insieme alle colleghe Dixie Evans e Betty Page, non ha cambiato abitudini: con la stessa carica di un tempo, si esibisce ancora a Palm Spring, Miami e Las Vegas (dove risiede).

Tempest Storm è tornata protagonista su molti media americani che dedicano all'80/ne spogliarellista ampi servizi in occasione di una sua nuova esibizione. Chioma rosso fuoco, boa viola coordinato al vestito di paillettes, collana di strass e tacchi vertiginosi: quando compare in pubblico Tempest Storm si arrabbia ancora se staccano la musica, perché "a spogliarsi ci si mette sette minuti", neanche uno di meno. Non vuole abbandonare il palcoscenico, neanche adesso che la pelle tiratissima ha lasciato il posto alle rughe e le gambe chilometriche di una volta soffrono gli acciacchi dell'età. "Lo spettacolo mi ha salvato" ricorda commossa.

Quando Annie Blanche Banks (questo il suo nome di battesimo) arrivò ventiduenne a Hollywood, aveva già due matrimoni alle spalle e una storia di abusi sessuali che risaliva alla sua infanzia, trascorsa in un podere della Georgia. Era la fine della seconda guerra mondiale e a Hollywood Annie trovò lavoro come corista. Il suo lascia passare per il mondo del varietà fu l'incontro con il coreografo del Follies Theater, Lilian Hunt, che l'avrebbe resa famosa con il nome d'arte "Tempest Storm". Diventata celebre in tutta l'America per i suoi seni (dalla stampa definiti "il davanzale più bello di Hollywood") Annie li assicurò per un milione di dollari. In cinquant'anni Tempest Storm ha cercato di mantenere intatto il suo ruolo di icona, scrivendo una biografia, girando film erotici e raccontando una giovinezza costellata di flirt. Da Frank Sinatra a Dean Martin, da Nat King Cole a Sammy Davis, si dice che molti abbiano ceduto negli anni al suo fascino, qualcuno come amante di una notte e qualcuno soltanto cliente per uno spogliarello.

Ma l'amore più lungo con una star è stato quello con il re del rock and roll Elvis Presley. Finito dopo un anno, racconta Tempest con nostalgia, perché il manager di lui disapprovava.



IERI



Queste sono le sue gambe nel film Jailhouse rock




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Vecchio 17-07-2008, 14:56
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TEMPEST STORM, SPOGLIARELLISTA A 80 ANNI

WASHINGTON - A ottant'anni compiuti, Tempest Storm, spogliarellista e icona sexy degli anni Cinquanta e per un anno fidanzata con Elvis Presley, si esibisce ancora per il suo pubblico e "non ha intenzione di appendere il tanga al chiodo". Dopo mezzo secolo di spettacoli ad Hollywood e quattro matrimoni alle spalle, la regina del burlesque, che ha fatto la storia del "varietà ammiccante" insieme alle colleghe Dixie Evans e Betty Page, non ha cambiato abitudini: con la stessa carica di un tempo, si esibisce ancora a Palm Spring, Miami e Las Vegas (dove risiede).

Tempest Storm è tornata protagonista su molti media americani che dedicano all'80/ne spogliarellista ampi servizi in occasione di una sua nuova esibizione. Chioma rosso fuoco, boa viola coordinato al vestito di paillettes, collana di strass e tacchi vertiginosi: quando compare in pubblico Tempest Storm si arrabbia ancora se staccano la musica, perché "a spogliarsi ci si mette sette minuti", neanche uno di meno. Non vuole abbandonare il palcoscenico, neanche adesso che la pelle tiratissima ha lasciato il posto alle rughe e le gambe chilometriche di una volta soffrono gli acciacchi dell'età. "Lo spettacolo mi ha salvato" ricorda commossa.

Quando Annie Blanche Banks (questo il suo nome di battesimo) arrivò ventiduenne a Hollywood, aveva già due matrimoni alle spalle e una storia di abusi sessuali che risaliva alla sua infanzia, trascorsa in un podere della Georgia. Era la fine della seconda guerra mondiale e a Hollywood Annie trovò lavoro come corista. Il suo lascia passare per il mondo del varietà fu l'incontro con il coreografo del Follies Theater, Lilian Hunt, che l'avrebbe resa famosa con il nome d'arte "Tempest Storm". Diventata celebre in tutta l'America per i suoi seni (dalla stampa definiti "il davanzale più bello di Hollywood") Annie li assicurò per un milione di dollari. In cinquant'anni Tempest Storm ha cercato di mantenere intatto il suo ruolo di icona, scrivendo una biografia, girando film erotici e raccontando una giovinezza costellata di flirt. Da Frank Sinatra a Dean Martin, da Nat King Cole a Sammy Davis, si dice che molti abbiano ceduto negli anni al suo fascino, qualcuno come amante di una notte e qualcuno soltanto cliente per uno spogliarello.

Ma l'amore più lungo con una star è stato quello con il re del rock and roll Elvis Presley. Finito dopo un anno, racconta Tempest con nostalgia, perché il manager di lui disapprovava.



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Vecchio 18-07-2008, 17:21
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Madre Dolores racconta di quando baciò Elvis Presley

Il fatto che qualche tempo dopo abbia deciso di diventare suora potrebbe voler dire molto, ma Madre Dolores può vantare ancora oggi un primato interessante: ai tempi in cui faceva l'attrice, negli anni Cinquanta, fu la prima donna a baciare Elvis Presley in un film.
Era il 1957, la pellicola si intitolava "Loving you", e la suora (di clausura) non aveva ancora preso i voti e portava quindi il nome anagrafico: Dolores Hart.
La religiosa ricorda Presley come "un ragazzo timido e gentile, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, quando girammo il film non era ancora così famoso, ma mi era simpatico".

Nel 1963, ai vertici della sua carriera, Dolores capì che "il successo non fa la felicità" e si trasferì in convento, dove prese i voti. (Fonti: La Repubblica, Corriere della Sera e Quotidiano Nazionale)
(18 Lug 2008 ) Da Rockol.it
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Vecchio 18-07-2008, 17:31
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grazie Hurt, non sapevo ci fosse un Topic per gli articoli! Sono ancora inesperta .....è già un successo che sono riuscita dopo quasi un anno a aprire un Topic!!!!
Se non ci fossi tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Vecchio 19-07-2008, 09:28
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Da Romagna Oggi - Spettacolo

MUSICA: ELVIS, IL 1° AGOSTO ESCE 'THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL'

Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - Nel 1968 Elvis Presley salvo' la sua carriera e realizzo' la migliore musica della sua vita. Furono questi i risultati ottenuti dal leggendario "special" televisivo "Elvis". Il programma, che fu sponsorizzato dalla Singer Sewing Machines, fu anche la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco.
Nel corso del programma, pensato come una trasmissione speciale per il giorno di Natale, Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera, interpreto' delle versioni emozionati dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica. La versione editata (60 minuti) dello spettacolo fu messa in onda il 4 dicembre del 1968 dalla rete televisiva Nbc, diventando il programma piu' visto per quella stagione televisiva. "Elvis" fu un grande successo non solo per la NBC ma anche per la carriera di Elvis, al punto da essere conosciuto semplicemente come "il devastante Special del ritorno del 1968".
Il programma e' considerato uno dei momenti piu' importanti nella storia della musica. Il 1 agosto, la Sony Bmg celebrera' il quarantesimo anniversario del leggendario special con la pubblicazione di un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special". La confezione contiene tutte le registrazioni effettuate nel corso del programma, le due esibizioni che videro Elvis vestito di pelle nera in piedi davanti al microfono, le due vestito di pelle nera seduto davanti al microfono e le prove. I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia. Sara' disponibile anche la sola versione video "Elvis: '68 Comeback Special" (3 dvd).


avrei strozzato la sony vista la pubblicazione l'anno scorso di sgt. pepper's lonely hearts club band dei beatles,stesso anniversario e addirittura pubblicità in radio...alla feltrinelli c'erano i poster ke pubblicizzavano il cd,chissà x sto comeback...
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Vecchio 19-07-2008, 09:48
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Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party
Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party

Sabato 19 luglio 2008 per la terza edizione consecutiva si svolgerà il Rock’n’roll Party, evento organizzato dall’ Associazione Rock’n’roll Party Erchie (Brindisi).
Una manifestazione che unica in Puglia oltre alla musica vedrà l’esposizione di Hot road e macchine anni ’50-’60 americane.
Un parrucchiere addetto a realizzare ciuffi rockabilly, concorso per pin up, mostra fotografica sul rock’n’roll e mercatino vintage e tanto altro.

Sul palco quest’anno ci sarà Max Panconi Trio.
Musicista fiorentino che da 25 anni calca i palchi di tutto il mondo a divulgare il verbo del rock’n’roll.
Tra le sue ultime esibizioni quella sul palco del Pistoia Blues dove aprì il concerto di Jerry Lee Lewis Carlos Santana. Classica formazione chitarra, contrabbasso e batteria, in qualsiasi forma e con i più svariati musicisti e collaboratori del momento il trio è sempre stato all' altezza della situazione fornendo la più alta e spettacolare performance rockabilly. Oltre alla presentazione dell’ultimo disco “RACE WITH THE DEVIL” eseguiranno dei brani classici di autori del rock & roll (Elvis Presley, Chuck Berry, Eddie Cochran, Gene Vincent ecc.), passando dal repertorio rockabilly degli Stray Cats, per arrivare alle covers dei Beatles ed alle rivisitazioni "punkabilly" dei Clash.

Inoltre nella manifestazione è previsto un campeggio libero per chi vuole attendarsi. Il Rock’n’Roll Party si svolgerà nei pressi del Campo Sportivo ad Erchie(Br) e l’inizio del concerto è previsto per le ore 22:00.
Info: www.myspace.com/rocknrollpartyerchie Tel. 349.7546883

COMUNICATO STAMPA LAIT PROJECT
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  #652  
Vecchio 19-07-2008, 11:11
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Sabato 19 luglio 2008 per la terza edizione consecutiva si svolgerà il Rock’n’roll Party, evento organizzato dall’ Associazione Rock’n’roll Party Erchie (Brindisi).
Una manifestazione che unica in Puglia oltre alla musica vedrà l’esposizione di Hot road e macchine anni ’50-’60 americane.
Un parrucchiere addetto a realizzare ciuffi rockabilly, concorso per pin up, mostra fotografica sul rock’n’roll e mercatino vintage e tanto altro.

Sul palco quest’anno ci sarà Max Panconi Trio.
Musicista fiorentino che da 25 anni calca i palchi di tutto il mondo a divulgare il verbo del rock’n’roll.
Tra le sue ultime esibizioni quella sul palco del Pistoia Blues dove aprì il concerto di Jerry Lee Lewis Carlos Santana. Classica formazione chitarra, contrabbasso e batteria, in qualsiasi forma e con i più svariati musicisti e collaboratori del momento il trio è sempre stato all' altezza della situazione fornendo la più alta e spettacolare performance rockabilly. Oltre alla presentazione dell’ultimo disco “RACE WITH THE DEVIL” eseguiranno dei brani classici di autori del rock & roll (Elvis Presley, Chuck Berry, Eddie Cochran, Gene Vincent ecc.), passando dal repertorio rockabilly degli Stray Cats, per arrivare alle covers dei Beatles ed alle rivisitazioni "punkabilly" dei Clash.

Inoltre nella manifestazione è previsto un campeggio libero per chi vuole attendarsi. Il Rock’n’Roll Party si svolgerà nei pressi del Campo Sportivo ad Erchie(Br) e l’inizio del concerto è previsto per le ore 22:00.
Info: www.myspace.com/rocknrollpartyerchie Tel. 349.7546883

COMUNICATO STAMPA LAIT PROJECT

conosco questi ragazzi e sono fortissimi,sarà sicurmanente una mega festa a tutto rock'n'roll!!!
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Vecchio 21-07-2008, 09:50
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L'angelo delle foto perdute



Trish col fidanzato Brett a Chicago

Un blog per ritrovare gli scatti (e i ricordi) smarriti in tutto il mondo
GIULIA PALMIERI ROMA

Sul sito delle foto perdute c’è un tesoro di memorie ancora sepolto. Sono gli scatti moderni, delle macchinette digitali, che si misurano in pixel. E sono gli scatti di un tempo, che raffigurano gente coi baffi alla Frank Zappa e i pantaloni a zampa d’elefante. Chi ha smarrito se stesso - ritratto poche settimane o qualche decennio fa - adesso ha la mappa. Alecia, per esempio, è canadese e insegna inglese a Milano. Ha fatto da guida a un gruppo di studenti in un giro turistico a Roma e ha perso la digitale con tutti i suoi ricordi: i sorrisi a Fontana di Trevi, il Colosseo, piazza di Spagna.

Li ha ritrovati lì, sul sito delle foto perdute. Dove - appunto, sepolte, in attesa del proprietario - ne giacciono a centinaia. A chi appartiene lo scatto di un tempo indeterminato, probabilmente degli Anni Settanta, di un gruppo d’amici in gita sulle nevi? A chi l’immagine ingiallita di una comitiva su un furgoncino? E c’è chi intanto si cerca: Melissa e Nathan appaiono in abiti nuziali davanti a un’enorme insegna luminosa coi loro nomi. Così come Sharon, che dell’addio al nubilato, una festa a casa con mutandoni bianchi e amiche impazzite, aveva conservato (e perso) le immagini assieme a quelle con l’abito bianco, il velo e il bouquet. In tutte queste storie c’è un angelo custode: Matt Preprost. È stato lui a porsi il problema di come una persona che abbia perso i ricordi possa ritrovarli. E la soluzione è unica nel suo genere. Si chiama «Ifoundyourcamera.blogspot.com». Il meccanismo è semplice: è un blog aperto e gratuito in cui chi trova una macchina fotografica o una memory card sceglie le quattro fotografie più significative - «con messaggi visivi forti, ricche di contenuti emozionali e più facilmente riconoscibili» - e le invia a Matt, che le pubblica sul blog. Se il proprietario le riconosce, si accorda sulla restituzione. E finora nessuno ha chiesto denaro in cambio.

Matt, canadese di 21 anni, è iscritto a una facoltà di Comunicazione e aspira a diventare giornalista. Sul suo sito si intrecciano storie da tutto il mondo. L’americana Katie ha restituito alla giapponese Tomoko gli scatti del giorno del Ringraziamento che aveva trascorso a Memphis con la famiglia «adottiva» durante uno scambio culturale. Trish ha riconosciuto sul blog la sua foto con il fidanzato Brett davanti allo stadio Wringley Field della squadra di baseball dei Chicago Cubs, e così l’ha recuperata.

E poi c’è la storia di George e la sua foto con un biplano azzurro, smarrita con le altre durante la festa di Carnevale del Mardi Gras a New Orleans. Racconta Matt: «Appena una settimana dopo la pubblicazione, il proprietario, dalla Pennsylvania, mi scrisse per riaverle. Ma chi l’aveva riconosciuto era stato un suo amico, dalla Danimarca. E’ incredibile e fantastico come il blog possa attraversare oceani e frontiere in questo modo. Diversi continenti e diversi Paesi per la felicità di una persona».

Nessuno sa che cosa accadrà quando, ritratto nella foto, ci sarà qualcuno che non avrebbe mai voluto essere riconosciuto, ma per ora l’iniziativa dello studente canadese non ha rovinato la reputazione di nessuno.

Da aspirante giornalista, Matt sogna anche uno scoop: «Qualche settimana fa ho pubblicato un messaggio - racconta - su una foto ritrovata in un’area di parcheggio del Pentagono nel 1981, uno scatto in bianco e nero di un aeroplano. Ho pensato che la storia fosse interessante, data la natura militare del luogo, e mi è venuto persino il dubbio che si trattasse di un’informazione top secret. Ammetto che una parte di me ha sperato che giungesse una telefonata di protesta dal governo americano!».

Lui non ha mai perso rullini o memory card. E allora, come ha avuto l’idea? «Mi ha ispirato un messaggio anonimo letto su un blog. C’era scritto: “Ho trovato la tua macchinetta quest’estate al Lollapalooza (festival musicale itinerante americano, ndr). Sono finalmente riuscito a sviluppare le foto e mi piacerebbe molto fartele riavere”». Incuriosito dal sito, Matt ne è diventato un fan, lo ha seguito per circa due anni e, lo scorso febbraio, ha deciso di aprire un blog dedicato alle immagini perdute.

All’inizio un hobby, ora un impegno non da poco: ogni giovedì Matt aggiorna il blog con una parte del materiale che si accumula nella sua casella di posta elettronica. Sulla vetrina virtuale finiscono circa venti foto a settimana: la cupola del Duomo di Firenze, le cascate del Niagara, l’Havasu Canyon in Arizona, la teleferica di Barcellona o un Elvis Presley impostore e in sovrappeso in posa davanti a un ristorante cinese, ritrovato in una scheda smarrita in piazza San Marco a Venezia.

Lo scambio è globale, rigorosamente libero e gratuito: «Non chiedo niente, neanche se le storie vanno a buon fine, perché mi piace pensare di incoraggiare le persone a fare qualcosa di buono per uno sconosciuto, senza alcun interesse materiale. E’ un messaggio positivo».
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Vecchio 24-07-2008, 12:55
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Geicn 55 Re: Notizie da Internet

Finale Ligure, doppio appuntamento con la musica dal vivo


Finale Ligure. Doppio appuntamento con la musica dal vivo domani sera, martedì 22 luglio, alle 21,15, in piazza di Spagna a Finalmarina, con Paolo Bortolotti e il gruppo Les Trois Tetons. Il primo propone cover di Elvis Presley, Paul Anka, Michael Bolton, Perry Como ed altri, mentre i secondi ripercorrono la parabola del rock con particolare attenzione alla carriera dei Rolling Stones. I concerti sono ad ingresso gratuito.
Paolo Bortolotti, 26 anni, ligure, cantante solista, è cresciuto ascoltando Elvis Presley. Nei suoi concerti propone un mix di hit internazionali, legato principalmente alla musica italiana e straniera degli anni ‘50 e ‘60. Il suo repertorio comprende brani come Only you dei Platters, Pensami di Julio Iglesias, Se tu non torni di Miguel Bosè, Pregherò di Celentano, Perdere l’amore di Massimo Ranieri, Stand by me di BBKing, La mia storia tra le dita di Gianluca Grignani, My way di Sinatra, Love me tender di Presley, Vecchio frack di Modugno e tanti altri.
Les Trois Tetons (voce, chitarra, armonica, slide, basso, sax e batteria) propongono dal 1991 spettacoli basati su un repertorio che comprende oltre cento cover, dal rock’n'roll di Chuck Berry alle canzoni di Tom Waits, con particolare attenzione ai brani dei Rolling Stone. Nel 2005 hanno realizzato il loro primo cd di composizioni originali.
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Vecchio 24-07-2008, 12:57
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Geicn 55 Re: Notizie da Internet

Busto Arsizio - Da questa sera danze e musica per tutti i gusti, dal liscio al latino, da Elvis alla musica giovane, e con la comicità di Carlo e Simone
Fine settimana di festa alla Corte del Ciliegio
In occasione del prossimo fine settimana alla Corte del Ciliegio di viale Lombardia a Castellanza è stato organizzato un momento di festa a base di musica e cabaret.
Nell'area verde riqualificata si parte già questa sera, giovedì, con il ballo liscio: il venerdi "latino" e cabaret con il duo comico "Carlo e Simone" reduci dal Caffé Teatro.
Sabato sera alle 21 sarà il turno della musica giovane con i "Bleach", mentre domenica sera alla stessa ora si terrà un tributo al grande Elvis Presley. Presso lo spazio verde non mancherà anche un'area giochi per i bambini.
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Vecchio 24-07-2008, 13:00
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Si svolgerà a Castelfranco in Miscano, nei giorni 11, 12 e 13 agosto, la quinta edizione di “I Remember”. La rassegna musicale vuole ricordare il compianto Pasquale Pappano, “maestro del bel canto” (come amavano definirlo negli USA dove ha svolto per anni l’attività di docente) e papà di Antonio, attuale Musical Director della Royal Opera House Covent Garden di Londra e direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, nonché contribuire alla crescita culturale ed artistica della comunità locale.
Il programma prevede due serate musicali ed una dedicata alla proiezione di video.
L’11 agosto, alle ore 21.00 in Piazza San Rocco, “Cento, centouno” - I cento anni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; “The sound of Rome” - Roma vista da Antonio Pappano sulle note di Ottorino Respighi, proiezione di due film di Anton Giulio Onofri.
Il 12 agosto alle ore 19.30 presso la Chiesa di San Giovanni “Il quint’etto” dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Il peso della leggera, la leggerezza della classica), Rosario Genovese - Ruggiero Sfregola violini - Gianni Leonetti viola - Francesco di Donna violoncello - Andrea Pighi contrabbasso; musiche di Astor Piazzolla, Elvis Presley, W. A. Mozart, Glen Miller, Django Reinhardt, Gorni Kramer, Domenico Modugno...
Il 13 agosto “Piano, pianissimo….” (maxischermo in Piazza San Rocco), Antonio Pappano al pianoforte, Luigi Piovano al violoncello, Grazia Raimondi al violino; Orchestra da camera della Campania Jenny Hayden, Irvin Densen, Enzo Errico… interpretano Beethoven, Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni…
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Vecchio 25-07-2008, 18:16
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MUSICA/ PINO DONAGGIO: UN FILM CON QUENTIN TARANTINO? PERCHE' NO!

"Ama i b-movie all'italiana e il festival di Sanremo"

postato 6 ore fa da APCOM

Roma, 25 lug. (Apcom) - Il musicista Pino Donaggio lavorerebbe volentieri con Quentin Tarantino. "Ha già incluso il mio brano 'Sally' e 'Jack' da Blow Out nella sua ultima pellicola 'Death Proof', oltre ad essere un grande appassionato di B-movies e western all'italiana è anche un affezionato cultore del Festival di Sanremo". Autore di oltre 160 colonne sonore, Donaggio ha collaborato con i grandi maestri del cinema italiano e internazionale, uno su tutti Brian De Palma, col quale ha lavorato per sette film e col quale avrebbe dovuto tornare a lavorare per il film 'Toyer': "è un progetto rimasto in sospeso e non so bene la ragione - ha spiegato il musicista al 'Gazzettino Illustrato' - abbiamo fatto i sopralluoghi a Venezia, sembrava che si potesse concretizzare il settimo film insieme, e invece poi Brian si è dedicato ad altri progetti. Sembrava tutto pronto, avevano trovato anche la produzione americana".
L'idea di fondo era di ambientare il film durante il Carnevale, i ruoli dei protagonisti erano già stati scelti: Juliette Binoche e Colin Firth. "Un film che ero molto curioso di fare perché è tratto da una commedia - ha continuato Donaggio - e siccome i personaggi nei film di De Palma non parlano molto, qui avrei avuto la possibilità di confrontarmi con molti dialoghi e soggetto interessante, quello di un killer che gioca con la mente delle donne".
Tra i progetti concreti del suo prossimo futuro, le musiche del nuovo film di Pappi Corsicato 'Il seme della discordia', anche se, per il momento è impegnato con il film olandese 'Oorlogswinter' del regista Martin Koolhoven. Per la tv dovrebbe musicare la terza serie di 'Provaci ancora prof', 'Fidati di me' con Virna Lisi che uscirà ad ottobre, 'Don Matteo 7' e la serie che sarà dedicata alla Principessa Sissi con Cristiana Capotondi.

Donaggio è noto anche per la canzone 'Io che non vivo', che fu interpretata da Elvis Presley: "Non l'ho mai conosciuto - ha raccontato - mi hanno solo chiamato un giorno per dirmi 'guarda che l'ha fatta Elvis'. E lì ho avuto i brividi, perché anch'io ero un suo ammiratore, rifacevo i suoi pezzi. Quindi sapere che lui aveva inciso un mio pezzo è stato veramente un onore".
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Vecchio 02-08-2008, 20:31
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Elvis, è sua l'hit preferita dagli innamorati
Il re del rock vince nei sondaggi con una canzone del 1961
«Can't help falling in love» rimane la più gettonata


MILANO - Ha quasi 50 anni, ma continua ad essere la canzone più apprezzata dai cuori innamorati. E' «Can't help falling in love», celebre hit del 1961 lanciata da Elvis Presley per la prima volta nel film «Blue Hawaii». La lirica, che divenne velocemente una hit mondiale, è stata votata nel recente sondaggio condotto dagli organizzatori del «National Year of Reading», rassegna inglese di eventi che promuovono la lettura in tutto il paese britannico, la canzone che meglio descrive lo stato degli innamorati.

Fonte: Il sito del Corriere della Sera.
Qui il resto dell'articolo.
http://www.corriere.it/spettacoli/08...4f02aabc.shtml
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Vecchio 03-08-2008, 10:25
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Dal Corriere della sera - MUSICA

Elvis, è sua l'hit preferita dagli innamorati

Il re del rock vince nei sondaggi con una canzone del 1961
«Can't help falling in love» rimane la più gettonata




Elvis Presley

MILANO - Ha quasi 50 anni, ma continua ad essere la canzone più apprezzata dai cuori innamorati. E' «Can't help falling in love», celebre hit del 1961 lanciata da Elvis Presley per la prima volta nel film «Blue Hawaii». La lirica, che divenne velocemente una hit mondiale, è stata votata nel recente sondaggio condotto dagli organizzatori del «National Year of Reading», rassegna inglese di eventi che promuovono la lettura in tutto il paese britannico, la canzone che meglio descrive lo stato degli innamorati.

SONDAGGIO - Secondo le oltre 4000 persone che hanno partecipato al sondaggio le parole della lirica interpretata da Elvis descrivono perfettamente i sentimenti di chi ama e nove persone su dieci hanno sottolineato quanto in generale conoscere i versi delle canzoni aiuti ancor di più ad apprezzarne il valore. La canzone di Elvis, di cui sono state fatte numerosissime cover, ha preceduto in questa speciale classifica un'altra celebre hit, «I Will Always Love You» di Whitney Houston, colonna sonora di «Bodyguard» (La guardia del corpo), film del 1992 interpretato da Kevin Costner e dalla stessa cantante americana.

CANZONI CHE RILASSANO E HIT CHE CONSOLANO - Il sondaggio non si è fermato alle canzoni d'amore più belle: spulciando le risposte degli intervistati scopriamo che «Everybody hurts», famosa canzone dei Rem del 1992 è considerata la lirica che più tranquillizza e rilassa chi si trova in uno stato di depressione, mentre «Bridge Over Troubled Water» hit di Simon and Garfunkel, è la canzone da ascoltare quando si è giù d’umore. Per un eventuale matrimonio la lirica più adatta è «Love Is All Around» dei Wet Wet Wet (colonna sonora del film «Quattro matrimoni e un funerale» con Hugh Grant), mentre quando siamo alla guida non vi è niente di meglio che sentire le parole e la musica «Bat Out Of Hell» di Meat Loaf. Infine chi vuole superare il dolore di un lutto, secondo la maggior parte degli intervistati, deve rilassarsi con la lirica «Time To Say Goodbye» (versione anglosassone di «Con Te Partirò») interpretata da Sarah Brightman e da Andrea Bocelli, mentre coloro che cercano delle forti motivazioni devono ascoltare con frequenza «Don't Stop me now» dei Queen.


LA CENTRALITA’ DELLA MUSICA - Alla fine più della metà degli intervistati dichiara che è un bene conoscere le parole delle canzoni proprio perchè esse riescono a cambiare e a migliorare il proprio umore. Tuttavia, con la trasformazione del mercato discografico e il declino delle vendite di Cd e di Lp, nei quali spesso erano presenti i testi delle liriche, è sempre più difficile imparare a memoria le parole delle hit: «Ciò che ci ha sorpresi in questo sondaggio», afferma al Daily Telegraph Honor Wilson Fletcher, direttore del «National Year of Reading», «è constatare quanto la musica sia centrale nella vita delle persone. Non importa se tu hai 18 o 65 anni, la musica produce forti emozioni a qualsiasi età».
Francesco Tortora
02 agosto 2008
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  #660  
Vecchio 05-08-2008, 09:42
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La musica de "Il Giardino delle arti" scalda l’estate pesarese

[... La notte di mercoledì sarà invece all’insegna del rock’n’roll con l’ Elvis Presley Tribute proposto dai Silver Buicks, sette musicisti con la grande passione per il rock'n'roll ma soprattutto per il grande straordinario Elvis Presley; sul palco propongono fedelmente uno spettacolo tipico dell' Elvis anni ‘70 con un repertorio vastissimo che va dalle ballad ai rock scatenati fino ai classici del grande artista.]

FONTE: Fanoinforma.it

***

04-Aug-2008
Elvis PresleyCastiglione rivive la magia di Elvis Presley
Mercoledì 6 Agosto in Piazza Garibaldi “the Big Boss Man” la tribute band del Re del’Rock.


[... per l’occasione ci sarà una band davvero molto entusiasmante che dedica la sua attività alla storia e alla musica del grande Elvis Presley. Con “The Big Boss Man” tutti i fans del grande Elvis the Pelvis potranno rivivere la magia degli anni d’oro del Rock end Roll.]

FONTE: Maremmanews.tv
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  #661  
Vecchio 05-08-2008, 09:46
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04-Aug-2008
Elvis PresleyCastiglione rivive la magia di Elvis Presley
Mercoledì 6 Agosto in Piazza Garibaldi “the Big Boss Man” la tribute band del Re del’Rock.
ma a castiglione delle stiviere??
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  #662  
Vecchio 05-08-2008, 09:51
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ma a castiglione delle stiviere??
Mi spiace tania, no. Castiglione della Pescaia - Piazza Garibaldi.
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Vecchio 05-08-2008, 10:04
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ma a castiglione delle stiviere??
naggia,tania..ero gia' pronto a correre anche io....?-ex
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  #664  
Vecchio 05-08-2008, 10:23
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già......? peccato!!
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Vecchio 05-08-2008, 11:57
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MALEDIZIONE DI BATMAN/1 - MORGAN SARA' OPERATO


Non c'è pace per i protagonisti dell'ultimo film di Batman. L'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti di Hollywood, è rimasto ferito «in modo serio» in un incidente stradale in Mississippi. Lo ha confermato la polizia, precisando che l'incidente stradale è avvenuto la scorsa notte nella zona di Ruleville, in Mississippi. L'attore è stato estratto dall'auto, sulla quale viaggiava in compagnia di una persona, e trasportato in aereo all'ospedale più vicino. Non sono stati finora forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni, tranne che l'attore era in grado di parlare.

MOLTE FRATTURE Il tre volte premio Oscar, viene definito in «buono spirito» dalla sua portavoce, dopo essere rimasto ferito in un brutto incidente stradale avvenuto ieri nei pressi di Charleston, in Mississippi, dove l'attore vive con la moglie. Freeman ha riportato la frattura di un braccio e di un gomito, mentre sarebbe meno gravi del previsto i danni ad una spalla. La 71enne star di Hollywood, trasferito in elicottero al 'Regional Medical Center' di Memphis, è rimasto lucido e ha anche scherzato con i medici al suo arrivo in ospedale. «Sarà sottoposto oggi pomeriggio, o domani, ad un piccolo intervento chirurgico per la riduzione delle fratture», ha fatto sapere Donna Lee, la sua portavoce. «Non ci sono indicazioni di abuso di alcol o stupefacenti. Molto probabilmente si è addormentato al volante», ha detto Ben Williams, sergente di polizia che è intervenuto sul luogo dell'incidente, precisando che «nessun altro mezzo o pedone è stato coinvolto». Freeman, uno dei protagonisti dell'ultimo film della saga di Batman «Il cavaliere oscuro», era al volante di un'auto quando sarebbe stato colto dal un colpo di sonno. Il veicolo, dopo che l'attore ne ha perso il controllo, si è capovolto più volte su se stesso. Accanto a lui era seduta una donna, identificata col nome di Demaris Meyer. Per estrarli è stato necessario tagliare le cinture di sicurezza. Le condizioni della passeggera, ricoverata presso lo stesso ospedale, sono definite buone.

CHI E' Ecco la biografia di Morgan Freeman, dal sito mymovies.it. Quando c'è di mezzo Morgan Freeman si sa per certo che è un film di qualità e forse che interpreterà uno di quei ruoli per il quale riceverà l'ennesima nomination. Certo che ne è passato di tempo da quando indossava canini finti nella parte del Conte Dracula per il piccolo schermo e lavorava accanto ai Muppets! Oggi, sulla soglia degli ottant'anni, lo abbiamo visto stringere il suo primo Oscar, con la stessa gioia che ha un bambino il giorno del suo compleanno, nel momento in cui scarta il primo regalo. È sulfureo Freeman, mai sottotono, controllato e convincente. Uno sguardo che dice più di quanto non dica la sua profonda voce, un sorriso che è in grado di scaldare il cuore dello spettatore e di provocargli, anche in una parte negativa, un'immediata simpatia. È uno dei migliori attori di Hollywood, che ha mangiato terra pur di emergere come interprete di spicco, in barba al colore della sua pelle che, per gli Anni Sessanta-Settanta, rappresentava un vero handicap professionale, dato che lo relegava a ruoli di secondo piano.

LE ORIGINI Memphis non è stata solo la patria di Elvis Presley, ma anche la sua. Figlio di un barbiere e di una donna delle pulizie, Morgan Freeman cresce assieme ai suoi tre fratelli maggiori, trascorrendo un'infanzia all'insegna dei traslochi (dato che i suoi genitori facevano fatica a sbancare il lunario ed erano alla continua ricerca di un lavoro): prima a Greenwood nel Mississippi (dove si diploma), poi a Gary nell'Indiana e infine a Chicago nell'Illinois. Ma il suo soggiorno nella città dello sport americano dura poco, Morgan si è stufato di seguirli e di cambiare scuola continuamente, così preferisce trasferirsi una volta e per sempre a Charleston, dove abitano i nonni. La passione per la recitazione scaturisce in lui già a 8 anni, quando interpreta il protagonista in uno spettacolo scolastico, mentre a 12 vince una competizione statale di recitazione che gli diede l'occasione di recitare in un programma radiofonico di Nashville. Iscrittosi alla Jackson State University, abbandona gli studi e, nel 1955, viene assunto come meccanico dalla U.S. Air Force, con la speranza, un giorno, di diventare pilota aeronautico. Disgraziatamente, il massimo livello al quale potrà aspirare nelle forze armate è semplicemente una promozione a noiosi lavori di ufficio. Negli Anni Sessanta, insoddisfatto, cambia ancora una volta lavoro e città: si trasferisce a Los Angeles e diventa un impiegato della trascrizione al Los Angeles Community College, non abbandonando minimamente il suo sogno di diventare un attore per professione, infatti comincia a prendere lezioni private di recitazione.

GLI ESORDI Nel 1964, è ancora un nomade: va a vivere a New York City, dove si guadagna da vivere come ballerino all'Esposizione Universale, ma si iscrive anche alla New York University per completare la sua istruzione, poi a San Francisco dove è un membro del gruppo musicale Opera Ring. È proprio in quell'anno che debutta come attore (una piccola comparsata) sul grande schermo. Lo si può infatti notare nel film di Sidney Lumet L'uomo del banco dei pegni (1964) con Rod Steiger.
Deciso più che mai a realizzare il suo sogno, recita in "The Royal Hunt of the Sun", successivamente seguito dallo spettacolo off-Broadway "The Niggerlovers" (1967) con Viveca Lindfors, e dal musical "Hello, Dolly!" (1968 ) in una versione broadwayana che vedeva tutti attori di colore nel cast, fra cui Pearl Bailey e Cab Calloway. Ma non gli basta, e tenta parallelamente la strada del cinema arrivando disgraziatamente a fare solo dei piccoli e insignificanti ruoli, come quello in Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio? (1968 ) con Doris Day.
Nel frattempo, si sposa. Jeanette Adair Bradshaw sarà la sua prima moglie e madre dei suoi due figli: Alphonse (oggi attore) e Saifoulaye Freeman. Con l'arrivo degli Anni Settanta, si apre per Freeman un piccolo bagliore di luce: entra a far parte del popolare show educativo per bambini "The Electic Company", prodotto dalla The Children's Television Workshop, dove crea il personaggio di Easy Reader. Si sdoppia, si triplica per la televisione, il cinema, il teatro e alla fine, dopo molti sacrifici, riesce finalmente ad avere la prima ricompensa: una nomination ai Tony Award come miglior attore per "The Mighty Gents" (1978 . È il suo trampolino di lancio verso la celebrità.
I RUOLI Cominciano a fioccargli addosso delle proposte lavorative allettanti. Hollywood ha aperto gli occhi e vuole imporre questo attore nelle sue pellicole, pur sempre in ruoli secondari, ma significativi: affianca Denzel Washington in Coriolanus (1979), Robert Redford in Brubaker (1980) e William Hurt e Sigourney Weaver in Uno scomodo testimone (1981). A 50 anni, si sposa una seconda volta, dopo aver divorziato dalla precedente compagna. Questa volta la prescelta è Myrna Colley-Lee, madre di Deena (adottata) e Morgana Freeman.
L'attore continua ad apparire sul grande schermo. Passa da Harry & Son (1984) di e con Paul Newman, a Teachers (1984) con Nick Nolte. E dopo una piccola apparizione nel telefilm Ai confini della realtà (1985), è accanto a Jerry Lewis in Lotta per la vita (1987), arrivando a sfiorare l'Oscar come miglior attore non protagonista per Street Smart – Per le strade di New York (1987) di Jerry Schatzberg, dove recita accanto al defunto Christopher Reeve e a Mimi Rogers. Non passa neanche un anno che replica la candidatura, ma questa volta nella categoria miglior attore protagonista, grazie alla commedia di Bruce Beresford A spasso con Daisy (1989), nel ruolo dell'autista privato di Jessica Tandy, assunto dal figlio Dan Aykroyd e da sua moglie, interpretata da Patti LuPone. Non vincerà l'ambita statuetta, ma si consolerà con un Orso d'argento al Festival di Berlino e con un Golden Globe.

I PREMI Ora Freeman è finalmente un attore riconosciuto e dalla fama ineguagliabile. Sembra quasi che tutti lo vogliano nei loro film: affianca ancora una volta Washington in Glory – Uomini di gloria (1989), viene diretto da Brian De Palma ne Il falò delle vanità (1990) con Bruce Willis e Tom Hanks, è il crociato arabo accanto a un Robin Hood che ha il volto di Kevin Costner in Robin Hood – Principe dei ladri(1991), ma soprattutto stringe una formidabile amicizia con Clint Eastwood, il quale, passato dietro la macchina da presa lo dirige in uno dei capolavori della storia del cinema: Gli spietati (1992) con Gene Hackman.
L'anno seguente, Freeman decide di seguire le orme del suo migliore amico e firma la sua opera prima, Bopha! (1993), una storia di razzismo e apartheid con Danny Glover e Malcolm McDowell. Sarà la sua unica prova da regista, poi preferirà impegnarsi come attore.
Dopo essere stato membro della giuria del Festival di Berlino nel 1994, recita accanto a Tim Robbins nell'immacolato Le ali della libertà (1994), nel ruolo di un carcerato che stringe amicizia con un uomo imprigionato erroneamente per l'assassinio di sua moglie e del suo amante. Immancabile la nomination all'Oscar come miglior attore. Partecipa poi al cult Seven (1995) con Brad Pitt, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey e al meno uscito Virus letale (1995) sempre con Spacey e con Dustin Hoffman. Viene diretto da Steven Spielberg nel toccante Amistad (1997) con Anthony Hopkins ed è con Robert Duvall e Vanessa Redgrave nel catastrofico Deep Impact (1998 )
Darà del filo da torcere a Gene Hackman nel thriller Under Suspicion (2000) e sarà un ironico Dio nello spassoso Una settimana da Dio (2003) con Jim Carrey.

L'OSCAR Infine la consacrazione. Gli ci sono voluti i 70 anni, per riuscire a prendere uno dei premi più ambiti del mondo e che aveva tante volte appena sfiorato con la punta delle sue dita. Il merito è di Eastwood che lo dirige nel toccante Million Dollar Baby (2004), nel ruolo dell'ex-pugile Scrap, parte acclamata dall'Academy che finalmente gli consegna l'Oscar come miglior attore non protagonista.
Le quotazioni di Freeman, strano a dirsi per un attore di quell'età, ma aumentano ancora di più. Dopo anni e anni, ritorna accanto a Redford ne Il vento del perdono (2005) e affianca Michael Caine nel dark Batman Begins (2005) e in The Dark Knight (2008 )ornando con Spacey per Edison City e con Willis in Slevin – Patto criminale (2006). Proprietario della casa di produzione cinematografica Revelation Entertainment, recita accanto a Danny DeVito in 10 Items or Less (2006), al grande Jack Nicholson in Non è mai troppo tardi (2008 all'atipico Terence Stamp in Wanted (2008 )
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Vecchio 05-08-2008, 12:07
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Ho appena ascoltato la notizia su Studio Aperto di Italia1.
Spero si rimetta al più presto, è un grande attore e uno tra i miei preferiti.
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Vecchio 05-08-2008, 12:09
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Anch'io gli auguro di guarire presto!!
E' uno tra i miei attori preferiti Ogni suo film è una garanzia!!!
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  #668  
Vecchio 05-08-2008, 12:16
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tra l'altro è più o meno coetaneo di Elvis.....chissà se si sono conosciuti da ragazzotti......
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  #669  
Vecchio 05-08-2008, 19:37
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A Ibiza Stallone 'legge il futuro' su fondoschiena di Kate Moss

L'attore è un patito della 'rumpology', lanciata da sua madre

postato 2 ore fa da APCOM

Madrid, 5 ago. (Apcom) - Non tutti si accontentano della lettura delle mani: d'estate, e in una località come Ibiza, può essere più adatta la lettura del... fondoschiena. E così la pensa anche Sylvester Stallone, un autentico maestro in questa 'disciplina', secondo quanto assicura l'edizione elettronica del quotidiano spagnolo 'El Mundo'. La pratica, che in inglese si chiama 'rumpology', è quella di predire il futuro attraverso l'osservazione delle forme, muscoli e rughe dei glutei: il protagonista di 'Rambo' e Rocky', in vacanza lo scorso fine settimana nell'isola più festaiola delle Baleari, sembra si sia sbizzarrito a leggere il futuro in questo modo nientemeno che alla modella britannica Kate Moss, anche lei a mare nella stessa località.

Secondo il giornale spagnolo, Stallone avrebbe addirittura permesso alla controversa star della moda di esercitarsi sul sedere di sua moglie, Jennifer Flavin. A quanto pare, l'attore italoamericano avrebbe anche scoperto di condividere con Kate Moss la passione per Elvis Presley: "Non ho mai visto nessuno così entusiasta di sederi e di Elvis", avrebbe detto la modella secondo una fonte. Moss, comunque, si sarebbe fatta convincere dalla 'rumpology', e avrebbe deciso di continuare a praticarla in Gran Bretagna.
Stallone è figlio d'arte: sua madre Jacqueline ha fatto della lettura del sedere una vera e propria attività commerciale, ed è una pioniera moderna di quella che sostiene essere una pratica già in uso nell'antichità in India, a Babilonia, in Grecia e a Roma. La mamma dell'attore americano, sul suo sito internet (http://www.jacquelinestallone.com/rumps.html) propone ai visitatori di inviarle una foto digitale del loro deretano assieme all'ordine di acquisto di un tomo da 125 dollari, che rivela tutti i segreti della rumpology. Chissà se anche Kate Moss se lo sarà comprato...
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  #670  
Vecchio 06-08-2008, 07:37
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A Ibiza Stallone 'legge il futuro' su fondoschiena di Kate Moss

L'attore è un patito della 'rumpology', lanciata da sua madre

postato 2 ore fa da APCOM

Madrid, 5 ago. (Apcom) - Non tutti si accontentano della lettura delle mani: d'estate, e in una località come Ibiza, può essere più adatta la lettura del... fondoschiena. E così la pensa anche Sylvester Stallone, un autentico maestro in questa 'disciplina', secondo quanto assicura l'edizione elettronica del quotidiano spagnolo 'El Mundo'. La pratica, che in inglese si chiama 'rumpology', è quella di predire il futuro attraverso l'osservazione delle forme, muscoli e rughe dei glutei: il protagonista di 'Rambo' e Rocky', in vacanza lo scorso fine settimana nell'isola più festaiola delle Baleari, sembra si sia sbizzarrito a leggere il futuro in questo modo nientemeno che alla modella britannica Kate Moss, anche lei a mare nella stessa località.

Secondo il giornale spagnolo, Stallone avrebbe addirittura permesso alla controversa star della moda di esercitarsi sul sedere di sua moglie, Jennifer Flavin. A quanto pare, l'attore italoamericano avrebbe anche scoperto di condividere con Kate Moss la passione per Elvis Presley: "Non ho mai visto nessuno così entusiasta di sederi e di Elvis", avrebbe detto la modella secondo una fonte. Moss, comunque, si sarebbe fatta convincere dalla 'rumpology', e avrebbe deciso di continuare a praticarla in Gran Bretagna.
Stallone è figlio d'arte: sua madre Jacqueline ha fatto della lettura del sedere una vera e propria attività commerciale, ed è una pioniera moderna di quella che sostiene essere una pratica già in uso nell'antichità in India, a Babilonia, in Grecia e a Roma. La mamma dell'attore americano, sul suo sito internet (http://www.jacquelinestallone.com/rumps.html) propone ai visitatori di inviarle una foto digitale del loro deretano assieme all'ordine di acquisto di un tomo da 125 dollari, che rivela tutti i segreti della rumpology. Chissà se anche Kate Moss se lo sarà comprato...

bhè,sapere ke stallone è così fan di elvis nn fa altro ke inorgoglirmi ancora di più essendo stato stallone mio mito sin dall'infanzia,benissimo sly!!!
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  #671  
Vecchio 07-08-2008, 10:16
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7/8/2008

Elvis, duetti con le stelle country per il mercato della memoria




Fra otto giorni sarà il trentunesimo anniversario della morte di Elvis Presley. Tenerne viva la memoria, sul piano dell'agonizzante mercato discografico, è sempre più problematico: così, la Sony-Bmg (tra l'altro ancora per poco con questa denominazione, visto che BMG ha venduto la propria quota alla Sony medesima, che tornerà ad essere dunque Sony-e-basta) ha messo su un album di duetti virtuali su canzoni natalizie fra the King e le stelle contemporanee del country: Carrie Underwood, LeAnn Rimes, Martina McBride etc. etc.
Il disco uscirà il 14 ottobre.
La vedova Priscilla si è detta contenta: contenta lei....a me pare un po' fare carne di porco con le spoglie di quello che fu, davvero, un grande fenomeno artistico e mediatico. Il primo, in tempi non sospetti; dal quale tutti hanno imparato.

da La Stampa
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  #672  
Vecchio 07-08-2008, 11:10
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ma bene..... anche " LA STAMPA" HA RICORDATO IL GRANDE ELVIS!!
QUEST'ANNO VA ALLA GRANDE FRA ARTICOLI E NOTIZIE AI TG !!!! ERA ORA!!!
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Vecchio 07-08-2008, 11:11
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Non ci posso credere!! Non solo hanno ricordato Elvis, ma lo difendono pure!!!! Ma che sta succedendo?? Sogno o son desta???

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Vecchio 07-08-2008, 11:19
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COME HA DETTO MINA "...NON LO VOGLIONO AMMETTERE..." ORA SI STANNO ARRENDENDO ALL'EVIDENZA TUTTI....DALLE VENDITE ANCORA INCESSANTI DEI SUOI CONCERTI E CD...DALL'AUMENTO DEI FANS FRA I GIOVANI...NOI CONTINUEREMO A PARLARE DI LUI FINO A SGOLARCI ...
VIVA ELVIS
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  #675  
Vecchio 07-08-2008, 11:26
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Domani nevica...
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Vecchio 07-08-2008, 12:44
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Stamattina ho comperato una copia di VANITY FAIR per essere sicura dell'articolo! Infatti c'è in ultima pagina, una RUBRICA DI MINA che risponde ai lettori.
Se volete leggerlo andate su www.vanityfair.it - in prima pagina, tutto verso destra, sotto a QUICK LINCK cliccate su VANITYFAIR, usciranno tutte le rubriche, cercate "C'E' MINA PER VOI" l'articolo che ci interessa è il primo... "Cara Mina......sono Paolo....ecc."
Sono strafelice delle risposta che ha dato MINA!!! GRAZIE
Dimenticavo in prima pagina c'è il titolo di un altro piccolo articolo "Gemelli per Lisa Marie Presley" poi lo troverete all'interno!
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  #677  
Vecchio 07-08-2008, 14:11
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HO LETTO! GRAZIE ROX!!!
LISAAAA!!! MI SA KE QUALCOSA STA CAMBIANDO!!!!!
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Vecchio 07-08-2008, 14:11
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Non ci posso credere!! Non solo hanno ricordato Elvis, ma lo difendono pure!!!! Ma che sta succedendo?? Sogno o son desta???

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Ti stra-quoto.
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  #679  
Vecchio 07-08-2008, 14:12
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Domani nevica...
AHAHAHAHAHAHA!!!!
SE NEVICA ANCHE A PALERMO...MI FACCIO SUORA
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Vecchio 07-08-2008, 14:15
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AHAHAHAHAHAHA!!!!
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ATTENZIONE PERLINA CHE NON SUCCEDA DAVVERO!!!!
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  #681  
Vecchio 07-08-2008, 14:18
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HO LETTO! GRAZIE ROX!!!
LISAAAA!!! MI SA KE QUALCOSA STA CAMBIANDO!!!!!
Perla, non mi voglio illudere prima del tempo e magari per niente, ma di solito dico: la prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza...ma alla terza inizio a preoccuparmi!
....In questo caso inizio a preoccuparmi positivamente!!

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  #682  
Vecchio 07-08-2008, 14:25
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ATTENZIONE PERLINA CHE NON SUCCEDA DAVVERO!!!!
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
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Vecchio 07-08-2008, 14:39
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Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io?
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  #684  
Vecchio 07-08-2008, 15:16
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SI PERLA ...precoccupiamoci di diffondere ELVIS in tutto il mondo !!!!!!!!
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Vecchio 07-08-2008, 15:21
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Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io?
Preoccupati, preoccupati!!!! Non esiste più bella preoccupazione al mondo!!!

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Vecchio 08-08-2008, 19:42
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MALEDIZIONE DI BATMAN/1 - MORGAN SARA' OPERATO



Non c'è pace per i protagonisti dell'ultimo film di Batman. L'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti di Hollywood, è rimasto ferito «in modo serio» in un incidente stradale in Mississippi. Lo ha confermato la polizia, precisando che l'incidente stradale è avvenuto la scorsa notte nella zona di Ruleville, in Mississippi. L'attore è stato estratto dall'auto, sulla quale viaggiava in compagnia di una persona, e trasportato in aereo all'ospedale più vicino. Non sono stati finora forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni, tranne che l'attore era in grado di parlare.

MOLTE FRATTURE Il tre volte premio Oscar, viene definito in «buono spirito» dalla sua portavoce, dopo essere rimasto ferito in un brutto incidente stradale avvenuto ieri nei pressi di Charleston, in Mississippi, dove l'attore vive con la moglie. Freeman ha riportato la frattura di un braccio e di un gomito, mentre sarebbe meno gravi del previsto i danni ad una spalla. La 71enne star di Hollywood, trasferito in elicottero al 'Regional Medical Center' di Memphis, è rimasto lucido e ha anche scherzato con i medici al suo arrivo in ospedale. «Sarà sottoposto oggi pomeriggio, o domani, ad un piccolo intervento chirurgico per la riduzione delle fratture», ha fatto sapere Donna Lee, la sua portavoce. «Non ci sono indicazioni di abuso di alcol o stupefacenti. Molto probabilmente si è addormentato al volante», ha detto Ben Williams, sergente di polizia che è intervenuto sul luogo dell'incidente, precisando che «nessun altro mezzo o pedone è stato coinvolto». Freeman, uno dei protagonisti dell'ultimo film della saga di Batman «Il cavaliere oscuro», era al volante di un'auto quando sarebbe stato colto dal un colpo di sonno. Il veicolo, dopo che l'attore ne ha perso il controllo, si è capovolto più volte su se stesso. Accanto a lui era seduta una donna, identificata col nome di Demaris Meyer. Per estrarli è stato necessario tagliare le cinture di sicurezza. Le condizioni della passeggera, ricoverata presso lo stesso ospedale, sono definite buone.

Da www.cineblog.it

Morgan Freeman lascia l'ospedale

pubblicato: venerdì 08 agosto 2008 da Carla C. in: Attori News









Morgan Freeman ha lasciato l’ospedale dopo il ricovero per il brutto incidente stradale della settimana scorsa. L’attore è stato operato ed ora sta decisamente meglio, dovrà soltanto portare un collare di precauzione per circa 8 mesi ma l’incubo è passato:
“Mi sento alla grande. Sto davvero bene. Ringrazio lo staff dell’Elvis Presley Hospital e anche le tante persone in tutto il mondo che si sono preoccupate per me. E’ fantastico scoprire quanta gente si prende cura di te e ti vuole bene”.
Siamo contenti sia tutto ok. E pensare che certi siti quel maledetto giorno davano come titolo: Morgan Freeman sta morendo, Morgan Freeman in fin di vita. Tié.

*******************
da www.barimia.it

Morgan Freeman torna a casa ma non troverà la moglie


Il sito internet della rivista People fa sapere che Morgan Freeman è stato dimesso. L’attore premio oscar si trovava da qualche giorno nell’Elvis Presley Hospital di Memphis dopo il grave incidente stradale occorsogli nel nord del Missisipi mentre stava tornando a casa. Con lui viaggiava anche una donna ma lei non ha riportato conseguenze rilevanti. Freeman invece si è fratturato il braccio sinistro in più punti e si è anche ferito una spalla.

Sul momento le sue condizioni sono apparse molto serie e una volta essere arrivato in ospedale è stato immediatamente operato per ricomporre le lesioni multiple al braccio. Adesso, ormai fuori pericolo, ha potuto lasciare l’ospedale. I dottori gli hanno prescritto di portare un collare ortopedico per almeno sei mesi e il divieto assoluto di giocare a golf per il prossimo anno. Morgan Freeman ha dichiarato di sentirsi molto bene ed ha ringraziato lo staff medico che si è preso cura di lui e tutti i fan che gli hanno fatto sentire il loro affetto. Ora però dovrà affrontare anche il divorzio dalla moglie annunciato proprio nel periodo di degenza in ospedale.

Alessio Morrone
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  #687  
Vecchio 10-08-2008, 20:04
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Elvis (ancora) 'redivivo': in preparazione un disco natalizio

La speculazione dell'immagine dei grandi artisti del passato non sembra avere fine. Elvis, uno che ne ha viste forse meno da vivo che da morto, sarà il protagonista di un disco natalizio che lo vedrà, ancora una volta, circondato da interpreti femminili.
"Elvis Presley Christmas duets" conterrà alcuni brani natalizi cantati in passato dal King che, grazie alla tecnologia moderna, lo vedranno impegnato in duetto con alcune giovani cantanti come Carrie Underwood, LeAnn Rimes, Gretchen Wilson, Martina McBride e Amy Grant.
L'album è stato realizzato con il completo supporto della famiglia Presley. "Siamo felici che queste artiste abbiano 'collaborato' con Elvis per realizzare le nuove versioni delle sue canzoni natalizie", ha dichiarato Priscilla Presley. "Sono sicura che lui sarebbe stato orgoglioso di lavorare con loro".
Di seguito, la tracklist non ancora confermata del disco:
"I`ll be home for Christmas" con Carrie Underwood
"Blue Christmas" con Martina McBride
"Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
"Silent night" con Sara Evans
"Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
"Silver bells" con Anne Murray
"White Christmas" con Amy Grant
"O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman dei Little Big Town
"Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
(10 Ago 2008 )
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  #688  
Vecchio 12-08-2008, 09:42
Maile Maile Non in Linea
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Da www.pianetarock.it



lunedì 11 agosto 2008
Elvis Presley: un disco "inedito" di duetti giusto in tempo per Natale


1) Un nuovo disco firmato Elvis Presley.
2) Pieno di collaborazioni con famose voci femminili.
3) In uscita per Natale.
Tre ingredienti che, messi nello stesso calderone, non possono che portare ad un unico risultato: un enorme numero di copie vendute.
Questo è quanto ci attende con "Elvis Presley Christmas Duets", album in uscita proprio a fine anno, realizzato con l'entusiastica collaborazione della famiglia Presley.
Priscilla, ex moglie del Re, ha dichiarato: "Siamo felici che la tecnologia attuale ci permette di realizzare un tale lavoro, in cui alcune delle più belle voci contemporanee duettano con Elvis, lui ne sarebbe felice."
Su quest'ultimo punto, sono certo che in molti (me compreso) avrebbero qualcosa da ribattere...
Per la cronaca, di seguito la tracklist completa di "Elvis Presley Christmas Duets".
  1. "I'll be home for Christmas" con Carrie Underwood
  2. "Blue Christmas" con Martina McBride
  3. "Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
  4. "Silent night" con Sara Evans
  5. "Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
  6. "Silver bells" con Anne Murray
  7. "White Christmas" con Amy Grant
  8. "O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman (Little Big Town)
  9. "Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
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  #689  
Vecchio 16-08-2008, 21:06
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Usa/ Oggi anniversario morte Elvis,Memphis ricorda il Re del Rock

Fiaccolata ha aperto settimana di celebrazioni per "The King"

postato 4 ore fa da APCOM ARTICOLI A TEMA



Memphis, Tennessee, 16 ago. (Ap) - Trentuno anni fa, il 16 agosto 1977, il mondo si fermò costernato alla notizia della morte di Elvis Presley, trovato senza vita dalla compagna Ginger Alden nella stanza da bagno della sua casa di Graceland, vicino Memphis, in Tennessee.
Tanto bastò a trasformare il Re del Rock - una leggenda vivente all'apice del successo con oltre un miliardo di dischi venduti solo negli ultimi cinque anni - in un vero e proprio mito, complici le voci sul fatto che in realtà Elvis sarebbe stato vivo e che la morte fosse stata solo una messa in scena. Ancora oggi, come una moderna storia epica, c'è chi sostiene di averlo visto vivo e chi si appella alle cosiddette "dieci prove" per convincersi che non sia mai scomparso.
Di fatto, la casa del cantante, nato a Tupelo l'8 gennaio 1935, è meta di veri e propri pellegrinaggi, soprattutto da quando nel 1982 la sontuosa dimora è stata trasformata in un museo, una sorta di santuario del rock. Proprio da qui ieri sera alle 21.30 (le 3.30 del mattino in Italia) è partita la Candlelight Vigil, la fiaccolata che dà inizio all'Elvis Week, la settimana di celebrazioni in ricordo del Re del Rock.
Numerosi i fan che, come ogni anno, hanno partecipato all'evento e che resteranno a Memphis per tutta la settimana, partecipando agli incontri, alle rappresentazioni e alle celebrazioni in onore di Elvis, probabilmente ucciso da un cocktail di farmaci. "The King", il Re, stava infatti attraversando un periodo di forte depressione, complice anche la fine del suo matrimonio con Priscilla, che ottenne il divorzio nell'ottobre 1973.


da Virgilio notizie
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Vecchio 17-08-2008, 09:59
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(©L'Osservatore Romano 18 luglio 2008 )

A colloquio con madre Dolores Hart: negli anni Cinquanta star del cinema e oggi suora di clausura

Love me tender di un amore più grande





In «Loving you» fu la prima attrice a baciare Elvis Presley sul grande schermo

di Silvia Guidi
Quello che madre Dolores cerca sempre di far capire a giornalisti, fan, semplici curiosi che le scrivono per posta elettronica, figli e figlie spirituali, ex colleghi dello star system e amici vecchi e nuovi è che non è mai veramente cambiata. Sfogliando l'album dei ricordi della sua vita, e le tante interviste rilasciate oltre cinquanta anni fa a tabloid e riviste di cinema, ci si accorge che è proprio così. Anche il nome è rimasto lo stesso: Dolores Hart, l'idolo dei teen-agers rockabilly, la protagonista di film di enorme successo come King Creole e Wild is the wind, con Anna Magnani e Anthony Quinn, la prima attrice che ha baciato Elvis sul grande schermo (in Loving you), la nuova Grace Kelly amata e odiata da milioni di fan ("Il flirt con Elvis è autentico o solo una trovata pubblicitaria per promuovere il film?", si chiedevano più o meno tutte le ragazzine d'America che affollavano i cinema dalla provincia profonda ai quartieri alti di New York nell'estate del 1957, ritagliando le sue foto per chiedere al parrucchiere di copiare il suo esatto tono di biondo), la brillante e sensibile interprete di commedie sofisticate a teatro è oggi madre Dolores, priora delle novizie nell'abbazia Regina Laudis a Bethlehem, Connecticut. La stessa donna, senza soluzione di continuità.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" scrivevano i cronisti dei tabloid in technicolor degli anni Cinquanta riportando le dichiarazioni di una giovanissima starlet dai luminosi occhi azzurri, stupiti della serena determinazione di una ragazzina cresciuta a Beverly Hills, contesa dalle majors e abituata a compensi a molti zeri, ma con una rocciosa determinazione a "fare la cosa giusta" come direbbe Spike Lee, o meglio, a tenere "il cuore al posto giusto" come consiglia la grande scrittrice cattolica americana Flannery O' Connor, a centrare ambizioni, aspirazioni, affetti e desideri sull'Unico che è in grado di rispondere alle attese del cuore.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores ai giornalisti che le chiedevano rivelazioni sul suo prossimo film, intendendo davvero "qualsiasi cosa": dai riflettori di Hollywood alle trappole dello star system e gli sgambetti tra colleghi, dall'euforia del successo - all'inizio degli anni Sessanta era tra le giovani promesse più quotate della scuderia Metro Goldwyn Mayer - al timore di deludere le aspettative di un pubblico esigente come quello di Broadway, dall'angoscia della telefonata dell'agente o del responsabile del cast che non arriva, al dolore di dover lasciare il set e i colleghi dopo mesi di lavoro, vita in comune e preoccupazioni condivise.
"Se ti fidi davvero di Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores Hicks (il suo vero cognome) agli altri e a se stessa, anche le sfide private e le ferite invisibili all'esterno come il dolore per il divorzio dei genitori, divisi dall'alcol e dalla competizione nel lavoro - Bert ed Harriett Hicks erano entrambi attori -, i litigi continui in famiglia (Bert amava il gioco e la bella vita, "era un tipo alla Clark Gable", spiega la figlia), l'infanzia dalla nonna a Chicago, e, con il passare degli anni, la lotta con una vocazione tanto strana quanto affascinante, la fatica di dover lasciare l'amatissimo fidanzato, l'imprenditore californiano Don Johnson, perché Dio chiede la vita e la chiede tutta, secondo modalità totalmente impreviste, in modo misterioso ma inequivocabile, chiedendo una radicalità di scelta che fa paura a se stessi e agli altri, apparentemente assurda e incomprensibile anche per tanti credenti.
È stata la determinazione a prendere sul serio il suo desiderio di essere pienamente e totalmente felice a portare Dolores prima a voler essere una brava attrice, poi a non accontentarsi dei lustrini effimeri dei party postproduzione e di qualche titolo a sette colonne sui giornali, lasciando la gabbia dorata degli studios di Hollywood per il silenzio pieno di canti di un'abbazia benedettina in mezzo alle praterie del Connecticut, dove il lavoro è coltivare un appezzamento di 359 acri, mungere le mucche prima all'alba (la sveglia suona alle due di notte per il mattutino), curare la serra delle fragole e accogliere nel proprio cuore tutto lo smarrimento e la disperazione del mondo per offrirla a Dio con la pacata bellezza del canto gregoriano.
"Prima ancora di aver compiuto vent'anni mi sono accorta che lavorare nel cinema mi dava molta meno gioia di quello che mi sarei aspettata" racconta Dolores, per far capire che il suo lavoro non è stato un ostacolo, ma una strada al compimento della sua vocazione, la circostanza che le ha permesso di essere leale di fronte al suo desiderio di verità e bellezza, fino a scegliere la clausura. L'addio agli studios, infatti, arriva dopo il 1961, l'anno in cui interpreta Chiara in Francesco d'Assisi di Michael Curtiz; immedesimarsi con il personaggio la conduce a bussare sempre più spesso alla porta dell'abbazia di Bethlehem. "Ogni volta era più bello arrivare e facevo sempre più fatica ad andarmene. Ho capito che quella era casa mia".
Anche l'amicizia con Elvis, all'inizio della sua carriera, l'ha aiutata a capire che il successo non è sinonimo di felicità. "Mi chiedono sempre di lui, ovviamente" spiega madre Dolores, ricordandolo come "un ragazzo gentile e timido, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, non era ancora così famoso. Mi stava molto simpatico perché mi chiamava signorina Dolores; a Hollywood solo lui e Gary Cooper mi chiamavano così. Elvis era un ragazzo buono e sensibile, ma col passare degli anni era sempre più triste e solo, e terribilmente infelice".

Madre Dolores, quando ha realizzato che la presenza di Cristo era l'unica vera risposta ai bisogni più profondi del cuore?

Potrei dire che è la risposta, la presenza di Cristo, che mi ha fatto capire meglio la domanda. Posso solo sperare di aver capito qualcosa di questa domanda con la testimonianza della mia vita. E soprattutto sperare che, grazie all'"evidenza visibile" della mia vocazione di religiosa capirò la profondità della presenza del Signore nella sua Incarnazione. Un rapporto vivo e personale con Cristo è necessario per capire che la Sua presenza è l'unica cosa veramente reale e veramente preziosa della nostra vita.

Quando ha deciso di uscire dal turbine di impegni, prove, riprese, interviste e tournée della sua carriera di attrice?

In realtà non ho mai davvero abbandonato il "turbine" della mia carriera di attrice, è qualcosa che vive ancora con me. Tanti attori sono venuti spesso all'abbazia per trovare risposte alla loro confusione e alle loro ferite, e sono felice che il mio essere qui apra a loro una strada personale, sia per loro un accesso privilegiato verso un luogo dove posare l'ancora, un'occasione per riconciliarsi con Dio nel modo più profondo e autentico possibile. I miei amici portano all'abbazia il flusso costante delle angosce che riempiono i loro cuori. Sono rimasta vicina alla comunità degli attori attraverso la loro presenza e attraverso la mia dedizione a loro.

Cosa ricorda con più affetto del suo lavoro a Broadway?

The Pleasure of His Company è stata la prima e unica volta che ho lavorato a Broadway. È stata un'esperienza meravigliosa che mi ha fatto conoscere alcuni dei più grandi artisti dell'epoca, come Cornelia Otis Skinner, Charlie Ruggles e Walter Able. Mi ha insegnato di più guardare Cyril Richard rubarmi la scena che seguire le direttive di un qualsiasi altro regista. Io pensavo di avere una speciale vis comica e uno speciale feeling col pubblico quando ero sul palcoscenico con lui; non mi ero accorta che gli spettatori morivano dal ridere perché Cyril, dietro di me, faceva delle buffe smorfie guardando il soffitto e tirandosi le orecchie. Un vecchio trucco da vaudeville? Certamente. Ma funzionava davanti al pubblico naïve di fine anni Cinquanta.

L'abbazia Regina Laudis è famosa in Connecticut per la sua stagione teatrale. Come è nata l'idea di costruire un palcoscenico accanto al convento?

Una cara amica, Patricia Neal, è venuta a trovarmi all'abbazia dopo la fine del suo matrimonio nel 1979, un dolore che l'ha provata molto. Abbiamo pensato che una delle cose più efficaci per farle riacquistare il senso della sua dignità e la consapevolezza del suo valore di persona era farla tornare su un palcoscenico. Ma prima dovevamo costruirne uno. Con l'aiuto di Patricia ci siamo riuscite. A metà degli anni Ottanta abbiamo inaugurato il "The Gary-The Olivia Theater", costruito in nome di Gary Cooper e sua figlia Olivia: è un teatro all'aperto da cinquecento posti, con spendide produzioni tutte le estati. Abbiamo rappresentato praticamente tutto Shakespeare e musical come MusicMan o Fiddler on the Roof l'anno scorso. Quest'estate metteremo in scena West Side Story.

</I>E continuerete a vendere i cd di canto gregoriano del coro Regina Laudis

L'anno scorso abbiamo inciso il nostro nuovo compact, L'annuncio del Natale, con una selezione di pezzi cantati che inizia con l'Avvento e accompagna l'ascoltatore fino all'Epifania. È una gioia speciale sentire la Genealogia di Cristo cantata dalla badessa come facciamo durante la messa di mezzanotte nella nostra chiesa Jesu Filii Mariae, e mi ha reso davvero felice accettare la proposta di leggere la traduzione inglese poi incisa sul cd, che si può ordinare tramite il nostro sito www.abbeyofreginalaudis.com. È stato uno splendido regalo iniziare il lavoro un anno dopo il passaggio alla casa del Padre della nostra fondatrice.
La badessa Benedict Duss nutriva un profondo amore per il canto, un amore che ha trasmesso a tutta la comunità fin dai suoi inizi, "imbevendo" di musica la nostra vita e chiamando esperti come Dom Joseph Gajard dell'Abbazia di Solesmes e Theodore Marier, celebre insegnante di canto e direttore di coro, per lavorare con le suore. Da subito la comunità ha iniziato a studiare canto e sviluppare un amore particolare per la bellezza del suo puro suono e la sua capacità di tradurre i misteri della Chiesa. La badessa ne era ben consapevole, e non ha lasciato niente di intentato perché la comunità fosse costantemente "colmata" e accompagnata della maestà della musica.
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Vecchio 17-08-2008, 13:04
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Una volta mi piacerebbe esserci

In migliaia si danno appuntamento ogni anno nella cittadina adriatica

Basettoni, tirabaci e rock'n'roll: gli anni 50 trovano casa nelle Marche

A Senigallia la nona edizione del «Summer Jamboree», il festival per gli amanti di Elvis e di «Grease»


SENIGALLIA - E' come salire sulla macchina del tempo di «Ritorno al Futuro» e fare un tuffo negli anni 40 ' e 50', un periodo ribelle e affascinante. Ritrovandosi letteralmente in un altro mondo, circondati da ragazzi in jeans con la cimosa (il mitico risvolto) di James Dean e ragazze con la frangetta in versione Olivia Newton John del musical «Grease» con le gonne larghe a pois. Insomma: tutto un fiorire di sneakers e brillantina.

IL FESTIVAL - Non siamo a Greaceland la famosa residenza-bomboniera di Elvis Presley, ma a Senigallia, nelle Marche, dove ha preso il via il «Summer Jamboree» , il più importante festival di genere in Italia e il terzo per importanza nel mondo. Un viaggio nel passato, che richiama nella cittadina marchigiana decine di migliaia di devoti del genere, con i ciuffi impomatati alla maniera di "the Pelvis" rigorosamente con la Tricofilina - ovvero la famosa brillantina nella scatolina verde di latta in voga cinquant'anni fa –, che popolano le strade e le spiagge sotto gli occhi dei turisti e curiosi e che ammirano divertiti i juke box in azione o le band che suonano swing, jive e doo-wop, mentre dalla strada sfilano Chevrolet, Corvette e Cadillac.

«PASSIONE SENZA FINE» - L'intento degli organizzatori, partiti nove anni fa con il proposito di ricreare una atmosfera «di nicchia» , si è rivelato azzeccato al punto che il giocattolo funziona come un orologio svizzero. La kermesse dura dieci giorni dal (17-26 agosto) e scalda i cuori degli appassionati (e non solo) con un ricco programma di musica e cultura degli anni Quaranta e Cinquanta. Il "deux ex machina"dell'evento è il direttore artistico Angelo Di Liberto, un appassionato e cultore dell'epoca del primo mito americano, che ha realizzato l'incredibile sogno di far sognare gli altri. Si presenta al nostro appuntamento con una Chevrolet Bel Air del 1953 come utilitaria, la moglie in perfetto e ricercatissimo look anni 40' e due figlie di 7 e 8 anni rigorosamente con frangetta, che in qualche occasione cantano il jive. «La nostra è una passione senza fine che si nutre di oltre mille cd – ci racconta il carismatico Di Liberto - uno stile di vita in osmosi con il genere e la ricerca di innovare, partendo da un passato glorioso che ha espresso il meglio di se stesso in tutti gli ambiti, dopo la seconda guerra mondiale».

BASETTONI E ROCK 'N'ROLL - Siamo circondati da perfetti esemplari in stile che si atteggiano con naturalezza e grazia, improvvisando balli rock. «Gli amanti del genere non si travestono, è un modo come un altro per vivere differenziandosi – prosegue l'ideatore della kermesse – perché molti di loro non sanno cosa sia una polo nell'armadio». Il target dei nostalgici è dei più svariati: dai manager con basettoni, agli impiegati con i vinili nella ventiquattrore, ai pensionati con i cuori e le anfore tatuate all'epoca. Nel programma della manifestazione non mancano, tra i 24 dj e gli oltre 100 musicisti, anche artisti di calibro internazionale come gli Stray Cats, impegnati nel loro tour d'addio.


ACCONCIATURE TEXANE - Ma non solo virtuosismi a colpi di rock, anche i parrucchieri del decennio d'oro fanno faville come il texano, ormai di casa, Rob Schop, che si esibisce a colpi di sforbiciate raccogliendo consensi e sguardi ammirati. Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima edizione del 2000 quando le altre anime del Summer Jamboree, Alessandro Piccinini e Andrea Celidoni, proposero l'idea al Comune con il timore di non riuscire a superare le mille presenze. «E' stato fin da subito un successo – raccontano oggi divertiti – e nel 2007 abbiamo toccato le 150 mila presenze in sette giorni. La nostra più grande soddisfazione è che questo evento nel tempo è diventato un rock village per tutti». Qui, dove la passione per il Jamboree ha contagiato anche personaggi come Fiorello e Renzo Arbore, il telefono continua a squillare e le chiamate arrivano dalle Hawaii, dalla Nuova Zelanda, dall'Australia. Con un unico ritornello: ci rivediamo? Sì, stesso posto, stessa spiaggia, stesso rock.
Ambra Craighero

16 agosto 2008(ultima modifica: 17 agosto 2008 )

da Corriere della sera.it
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Vecchio 18-08-2008, 16:51
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lunedì 18 agosto 2008 15.59.52
L'anniversario della morte di Elvis, Memphis ricorda Re del Rock


Una fiaccolata ha aperto settimana di celebrazioni per "The King"



© APCOM
Memphis, Tennessee, 16 ago. (Ap) - Trentuno anni fa, il 16 agosto 1977, il mondo si fermò costernato alla notizia della morte di Elvis Presley, trovato senza vita dalla compagna Ginger Alden nella stanza da bagno della sua casa di Graceland, vicino Memphis, in Tennessee.

Tanto bastò a trasformare il Re del Rock - una leggenda vivente all'apice del successo con oltre un miliardo di dischi venduti solo negli ultimi cinque anni - in un vero e proprio mito, complici le voci sul fatto che in realtà Elvis sarebbe stato vivo e che la morte fosse stata solo una messa in scena. Ancora oggi, come una moderna storia epica, c'è chi sostiene di averlo visto vivo e chi si appella alle cosiddette "dieci prove" per convincersi che non sia mai scomparso.
Di fatto, la casa del cantante, nato a Tupelo l'8 gennaio 1935, è meta di veri e propri pellegrinaggi, soprattutto da quando nel 1982 la sontuosa dimora è stata trasformata in un museo, una sorta di santuario del rock. Proprio da qui ieri sera alle 21.30 (le 3.30 del mattino in Italia) è partita la Candlelight Vigil, la fiaccolata che dà inizio all'Elvis Week, la settimana di celebrazioni in ricordo del Re del Rock.
Numerosi i fan che, come ogni anno, hanno partecipato all'evento e che resteranno a Memphis per tutta la settimana, partecipando agli incontri, alle rappresentazioni e alle celebrazioni in onore di Elvis, probabilmente ucciso da un cocktail di farmaci. "The King", il Re, stava infatti attraversando un periodo di forte depressione, complice anche la fine del suo matrimonio con Priscilla, che ottenne il divorzio nell'ottobre 1973.
Ars-Emc
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  #693  
Vecchio 20-08-2008, 19:10
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Da nwesitaliapress.it

Milioni di fans commemorano la morte di Elvis Presley
L'italo americano Joe Esposito rivela alcuni segreti della vita del "King"del rock

20.08.2008 14:08:33



Memphis (Tennessee) - Il 16 agosto 1977, Elvis Presley,"The King" decedeva all'eta' di 42 anni, lasciando un retaggio di un miliardo e 300 milioni di album discografici, intorno al mondo, e 4.5 miliardi di dollari ricavati durante la sua pur breve esistenza spesa sui palcoscenici e davanti alle cineprese di Hollywood.


Quel giorno il mondo pianse il "re" del rock and roll", ed oggi, a 31 anni di distanza, milioni di "seguaci" continuano a ricordarlo, visitando la "Graceland", la villa che conserva i meravigliosi cimeli di uno dei piu' amati artisti della chitarra e del canto americano.


Il talento, la fisionomia, sensualita', carisma, buon umore, umilta' e bonta' d'animo di Elvis,non sono stati mai dimenticati, ma esaltati, specie dalla sua citta' il cui municipio ricava dai turisti e"afficionados" 150 milioni di dollari l'anno.



"Io non sono un santo, ma non ho mai compiuto atti che colpissero la mia famiglia, offendendo Dio", diceva spesso. "Da bambino, ero un sognatore. Molti di quei sogni sono divenuti realta'. E sin da allora ho imparato che senza una canzone il giorno non finisce mai, senza il canto un uomo non ha un amico e una strada non termina mai".

Trentatre furono i film che Hollywoode produsse, mentre la televisione infranse tutti i record esistenti, dei migliori cantanti. All'estero non furono sufficienti un miliardo di dischi,che meritarono il "Golden" record, "3 Grammy Award", "Outstanding Young men of the Nation Award" e migliaia di petali di rose lanciati dagli infervorati seguaci.

Elvis, un uomo umile ma intensamente conscio dei suoi doni unici, spendeva parte della sua vita alla ricerca della definizione spirituale, del perche', proprio lui. era stato scelto per essere Elvis Presley.

"Forse Dio mi ha scelto per essere anche il soldato Elvis Presley"? Non risolte sono le ricerche degli esperti rimasti al punto di partenza, ammirando, tuttavia, questo "fenomeno" umano-spirituale.




Elvis Aaron Presley nacque, da Vernon e Gladys Presley, nel piccolo villaggio di Tupelo (Mississippi) dove subi' l'influenza dei "gospel"-canti evangelici- e della contry music. Nel 1954 incise il suo primo disco prontamente acquistato dalla RCA Victor.Due anni dopo era gia' una "sensazione Internazionale".


A questo punto, ci sembra opportuno chiamare in campo un personaggio che fu parte integrante della carriera di Elvis. L'italo americano Joe Esposito, un aitante giovane, allora, - un po' meno oggi - il quale incontro' Presley, durante il servizio militare. E' nostro dovere ringraziare Joe per i cortesi suggerimenti nel completare il servizio. Per 17 anni, Esposito e' stato il "tour manager", l'intimo amico-consigliere del cantante, e chi piu' ne ha, piu' ne metta.

LA PAROLA A JOE ESPOSITO



"Alle dipendenze di Elvis, la vita non si svolgeva dalle 9 alle 5 del pomeriggio. Da un'ora all'altra non si sapeva mai quale nuova avventura ci attendeva. Tante cose, tanti momenti si sono avvicendati in questo periodo che dopo il suo trapasso ho cercato di "riepilogare" per i fedeli del grande cantante. Un lavoro improbo."

Elvis non e' mai incorso nello "Stagefright" (Timore del palcoscenico n.d.r), ma ammetteva di non sentirsi completamente a suo agio, era elettrizzato anche ad un concerto che donava elettricita' generata dalla folla. La parte favorita dal cantante, era quando concludeva sempre con la frase: "Till we meet again.May God bless you. Adios"

Joe, e' vero che Presley era stravagante, spendaccione, incurante dei dollari che la sua arte gli riversava a sacchi?

"Elvis era famoso per la sua "mania" di donare Cadillac, anelli, contanti, gioielli, ed altr in momenti d'impulso, ma questo particolare non e' molto conosciuto. Per esempio nel 1961 durante un concerto di beneficenza nelle Haway, raccolse 65 mila dollari per un "memorial"in onore delle vittime del tragico attacco giapponese a Pearl Harbor, Il memorial fu inaugurato un anno dopo."

"Per molto tempo. Elvis donava piu' di mille dollari alle cinquanta organizzazioni di carita' di Memphis. Si preoccupava di saldare i conti all'ospedale di persone sconosciute,acquistava case per la povera gente, liquidava debiti ed altro ancora." Un giorno, a ciel sereno decise di acquistare un cavallo che battezzo' "Spurt", (scattante), ma non sali' mai in sella".

Chi visita la Graceland Mansion dove sono conservati i piu' grandi cimeli del cantante?
"Oltre 600 mila persone-da tutto il mondo- visitano la famosa villa designata National Historic Landmark, mentre le Poste americane hanno usato la sua effige per una serie di francobolli commemorativi."



Chiediamo a Joe Esposito, che Elvis chiamava"The Lion*, (il leone) di riassumerci il triste periodo che distrusse l' Uomo dedito al canto e all'umanita'.

"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."

E la moglie Priscilla, dalla quale divorzio', non fu capace di frenarlo?

"Anche quella, si pensa, sia stata una causa della drogatura quotidiana di Elvis il quale, aggiunse nel suo "palmares" personale anche una serie di attrici, compagne in alcuni film, come la svedese Ann Margaret, Rachel Welsh, Dolores Hart, Barbara Eden, nonche', magnifiche ragazze che impazzivano per lui."

"Il resto è storia" conclude Joe Esposito.

La lunga, interminabile odissea di un idolo, che una cattiva compagnia di amici ed attori (la Mafia di Memphys) aveva condotto verso il baratro, giungeva al punto che il cantante penava a parlare, tremante, irriconoscibile, l'ombra di un uomo che chiedeva aiuto. Ad Indianapolis il 26 giugno 1977, ebbe luogo l'ultima performance, considerata la migliore, che non si vedeva da tempo.



Elvis avrebbe dovuto presentarsi sul palcoscenico il 17 agosto, ma il giorno precedente la fidanzata Ginger Allen lo trovo' schiantato sul pavimento del "toilet". Era la fine.

Fu sotterrato nel cimitero di Forest Hill in Memphys, accanto alla madre,per essere riesumato,piu' tardi, e situato nella Graceland onde evitare il furto delle spoglie. Le investigazioni rivelarono che il dott. Nicholopus aveva prescritto ad Elvis oltre 10.000 dosi di sedativi e narcotici che generarono un' aritmia cardiaca per droga"combinata".

==========================

Faccio una considerazione personale: Ci sono migliaia di foto bellissime di Elvis Presley, eppure inistino nel mettere sempre la più brutta che ci sia e in questo articolo è stata messa ben 2 volte........... !!!!!!

Non posso non pensare che non sia fatto APPOSTA
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  #694  
Vecchio 20-08-2008, 19:15
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finalmente, anche se sono in ritardo di 4 giorni, accontentiamoci.....
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  #695  
Vecchio 20-08-2008, 19:23
carmen carmen Non in Linea
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Ma che definizione ha usato?"schiantato "
ma era forse un aereo?
hurt e' probabile.....anzi no......sono sicura che hanno scelto le foto piu' adatte per questo bellissimo pezzo di giornalismo......
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  #696  
Vecchio 20-08-2008, 19:26
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Ma che definizione ha usato?"schiantato "
ma era forse un aereo?
hurt e' probabile.....anzi no......sono sicura che hanno scelto le foto piu' adatte per questo bellissimo pezzo di giornalismo......
Infatti Carmen.
Anche il resto dell'articolo non è che si possa definire un perfetto italiano. Chissà magari è stato tradotto....... Vabbè dai l'importante è capire.
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  #697  
Vecchio 20-08-2008, 20:00
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anche secondo me Hurt, l'articolo non è scritto con un italiano corretto......per questo penso che sia un pezzo tradotto... e comunque resta, dopo la lettura, almeno per il mio parere, tanta ma tanta delusione.......considerando che joe esposito seguiva sempre Elvis... e dopo 31 anni della sua scomparsa non sia stato un ottimo modo per commemorarlo....
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  #698  
Vecchio 21-08-2008, 18:42
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Ritiro quel "FINALMENTE" scritto in grande.Dopo aver letto l'articolo ho provato un' amarezza. Nn me piaciuto x niente:

"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."
ma basta.......
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  #699  
Vecchio 21-08-2008, 18:57
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"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."
Se questa intervista è vera, Joe Esposito si è segato le gambe da solo, perchè con la frase che ho messo in rosso nel quote, non solo mette sotto accusa tutta la MM, ma anche se stesso. Questo confermerebbe una mia teoria che le calunnie tornano sempre indietro come un boomerang
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  #700  
Vecchio 21-08-2008, 19:53
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Cosa dire hurt magari lui c'e dentro fino al collo.Come dire" prima tiri il sasso, poi nascondi la mano" questo pultroopo e un discorso che puo durare fino l'infinito.....
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  #701  
Vecchio 22-08-2008, 06:10
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Il mitico Elvis è remix


21/08/2008 - 19:39
Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto come Spankox, ha prodotto il primo album remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox 'Re: versions'. Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, gia' tra i piu' trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo e' gia' cliccatissimo su YouTube. Il cd sara' pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis
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  #702  
Vecchio 22-08-2008, 06:27
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Cosa dire hurt magari lui c'e dentro fino al collo.Come dire" prima tiri il sasso, poi nascondi la mano" questo pultroopo e un discorso che puo durare fino l'infinito.....
A mio avviso. dopo la morte di Elvis, Joe Esposito è sicuramente quello che più di tutti si è riempito le tasche, alle sue spalle, tra emissioni di DVD e libri, in tutte le salse
A proposito di libri di Joe Esposito, visto che è stato tradotto in italiano mi permetto di segnalarvi di non spendere soldi per il Celebrate Elvis Vol. 1, perchè è un enorme bidone
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  #703  
Vecchio 22-08-2008, 10:03
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Il mitico Elvis è remix


21/08/2008 - 19:39
Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto come Spankox, ha prodotto il primo album remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox 'Re: versions'. Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, gia' tra i piu' trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo e' gia' cliccatissimo su YouTube. Il cd sara' pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis
Baby Let's Play House
http://it.youtube.com/watch?v=iX-4__DdhzA

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  #704  
Vecchio 22-08-2008, 10:08
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A mio avviso. dopo la morte di Elvis, Joe Esposito è sicuramente quello che più di tutti si è riempito le tasche, alle sue spalle, tra emissioni di DVD e libri, in tutte le salse
A proposito di libri di Joe Esposito, visto che è stato tradotto in italiano mi permetto di segnalarvi di non spendere soldi per il Celebrate Elvis Vol. 1, perchè è un enorme bidone
Ok!!!
Ti diamo retta cara Hurt , perché sappiamo che sei sempre nel giusto!
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  #705  
Vecchio 22-08-2008, 18:55
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Michael Jackson, i 50 anni del re del pop "maledetto"




Michael Jackson, star del pop (Kikapress)


Per festeggiare il suo 50esimo compleanno, il 25 agosto, uscirà una raccolta di successi, le cui canzoni sono state scelte dai fan online. Quattro giorni dopo il re del pop, Michael Jackson, spegnerà 50 candeline. Nato nella città di Gary (Indiana), fin dall'infanzia s'interessa alla musica, come del resto tutti gli altri componenti della famiglia.

La scoperta del padre padrone – Le sue prime esperienze le ha con i “Jackson Five”, il gruppo formato dal padre Joseph Jackson. Michael guida i fratelli a suon di musica ritmica e coinvolgente e il successo arriva immediatamente: dai piccoli show locali arrivano a un contratto con l'etichetta discografica "Motown". In soli sette anni i giovani ribelli hanno realizzato quindici album in soli sette anni, scalando le classifiche e sostenendo affollati tour.

Solista ribelle - Michael intanto registra anche alcuni album da solista con la Motown, ma nel 1975, a causa della limitata libertà artistica concessagli, il gruppo decise di non rinnovare il contratto e scegliere una nuova etichetta. Siglato un accordo con la Epic, i Jackson 5 diventano semplicemente i "Jacksons", anche se ormai il successo sembra averli abbandonati.

La fortuna arriva con "Thriller" - Michael nel 1978, è attore nelle riprese del film "The Wiz", con Diana Ross, e incide la colonna sonora. Lì conosce il leggendario Quincy Jones. Un anno dopo il primo album da solista "Off the Wall" e si aggiudica la vetta nelle classifiche americane e del mondo intero. Trascura il gruppo dei fratelli. Michael realizza il secondo album solista, "Thriller" (1982), rimasto in cima alle classifiche per 37 settimane e venduto più di 40 milioni di copie. Torna sui suoi passi. Nonostante il nuovo status da superstar, Jackson si esibisce nuovamente con i fratelli nel 1984 con Victory Tour. Questo evento spinge anche le sorelle Janet e La Toya a lavorare come soliste.

Capricci da star - Michael si dà alla campagna. Compra un ranch in California, ribattezzato Neverland, attrezzandolo a parco giochi e invitando ragazzi sempre più piccoli a visitarlo e stare ospiti da lui. Poi si dà esageratamente e patologicamente alla chirurgia plastica e diventa un bersaglio gradito per i tabloid di tutto il mondo. I suoi capricci iniziano ormai ad oscurare la sua immagine da star. Imperterrito continua a far chiacchierare. Nel 1985 acquista la ATV Publishing, che possiede i diritti di molte canzoni dei Beatles (oltre a materiale di Elvis Presley, Little Richard e altri), una mossa che a quanto sembra ha rovinato i suoi rapporti con Paul McCartney.

Aiuti ambigui per i bambini bisognosi - Alterna momenti dei generosità e il cantante insieme a Lionel Ritchie partecipa al progetto "We are the world" un singolo i cui proventi sono destinati ai bambini africani; all'interpretazione partecipano le piu' grandi stelle USA della canzone. Nel 1987 esce l'attesissimo album "Bad" che, sebbene raggiunga facilmente la vetta delle classifiche internazionali, non riesce comunque a eguagliare il successo di "Thriller". Nel 1991 "Dangerous" è un altro successo, ma negli USA l'immagine di Michael Jackson viene pesantemente ridimensionata dalle voci di improbabili molestie ai minori.

Sospetti di pedofilia - L'amore di Jackson per i bambini è noto, ma le sue continue, troppe attenzioni generano sospetti a non finire, regolarmente corroborati, nel 1993, dalla denuncia di un bambino "amico" del cantante, che lo accusa di molestie. Il 26 maggio 1994 si sposa con Lisa Marie Presley, ma il matrimonio naufraga solo due anni dopo. Jackson sposa quindi la sua infermiera che gli darà fra l'altro il primo figlio nel febbraio 1997. Nel frattempo esce "History", album doppio contenente successi e inediti. L'arista viene inserito nella Rock'n'Roll Hall of fame nel marzo 2001. Lo stesso anno si tiene un mega concerto al NYC 's Madison Square Garden per celebrare i 30 anni di carriera.

Dopo le accuse e i tre milioni di dollari, l’innocenza - Oltre ai tributi in suo onore da Whitney Houston, Britney Spears, 'N Sync e Liza Minnelli, il concerto vede la partecipazione dei Jacksons, insieme sul palco dopo quasi 20 anni. Il 25 ottobre 2001 Michael e i suoi migliori amici si riuniscono a Washington per un concerto benefico durante il quale viene presentata ufficialmente la canzone All-Star per le vittime delle Torri Gemelle. Nell'ottobre 2001 viene pubblicato "Invincible", che contiene il singolo "You rock my world" accompagnato da un clip che, nella tradizione di Jackson, vede l'apparizione cameo di Marlon Brando e altre canzoni che vedono l'apparizione di grandi star della musica come Carlos Santana nella canzone "Whatever happens". Nel novembre del 2003 esce la raccolta di successi "Number ones", ma anche la notizia che Michael Jackson, travolto dai debiti, dovra' essere arrestato per accuse plurime di molestie a bambini, con la possibilità di pagare una cauzione di tre milioni di dollari. Il processo si conclude il 14 giugno 2005, dopo che la giuria del tribunale di Santa Maria lo dichiara non colpevole, per tutti e dieci i capi di accusa che lo vedevano imputato.
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  #706  
Vecchio 23-08-2008, 05:58
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Un aeroporto per ricordare Isaac Hayes?




Isaac Hayes potrebbe avere presto un aeroporto a lui intitolato. Un membro del Congresso americano sta spingendo per dare allo scalo di Memphis il nome di “Isaac Hayes International”. Steve Cohen ha infatti scritto una lettera alle autorità aeroportuali della città del Tennessee sensibilizzandole sulla necessità di offrire al grande musicista un appropriato tributo. Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Priscilla e Lisa Marie Presley, che in passato sono state contattate per dare il nome di Elvis Presley a quell’aeroporto. Essendoci già un memorial a lui dedicato in città ed essendo passato troppo tempo dalla sua morte, il consiglio comunale rinunciò all’iniziativa. Diversa la situazione per Isaac Hayes: l’artista recentemente scomparso (vedi News) non possedeva una dimora tale da diventare una sorta di Graceland e le sue gesta musicali sono brevemente illustrate solo nel museo della Stax Records.

(22 Ago 2008 )
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  #707  
Vecchio 23-08-2008, 09:21
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Un aeroporto per ricordare Isaac Hayes?




Isaac Hayes potrebbe avere presto un aeroporto a lui intitolato. Un membro del Congresso americano sta spingendo per dare allo scalo di Memphis il nome di “Isaac Hayes International”. Steve Cohen ha infatti scritto una lettera alle autorità aeroportuali della città del Tennessee sensibilizzandole sulla necessità di offrire al grande musicista un appropriato tributo. Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Priscilla e Lisa Marie Presley, che in passato sono state contattate per dare il nome di Elvis Presley a quell’aeroporto. Essendoci già un memorial a lui dedicato in città ed essendo passato troppo tempo dalla sua morte, il consiglio comunale rinunciò all’iniziativa. Diversa la situazione per Isaac Hayes: l’artista recentemente scomparso (vedi News) non possedeva una dimora tale da diventare una sorta di Graceland e le sue gesta musicali sono brevemente illustrate solo nel museo della Stax Records.

(22 Ago 2008 )
Non togliendo nessunissimo merito a
Isaac Hayes...

Ma cosa centra che é passato troppo tempo dalla morte di Elvis???
Se no fosse per Elvis , metà Memphis non essisteva oggi giorno!!!
Mi viene da piangere!
Che notizia di m....
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  #708  
Vecchio 25-08-2008, 08:36
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Cerimonia commemorativa in onore di Elvis Presley

19 agosto 2008 - 09:00 di Joal Ryan


AP Photo

Con il passare degli anni, ci si sarebbe aspettati che, oltre ad un minor cachet, anche un numero di persone più ridotto, rispetto all’anno precedente, avrebbe preso parte all’evento commemorativo per il 31º anniversario della morte di Elvis Presley, a Graceland.
"Tuttavia, è ancora una celebrazione incredibile, a cui hanno partecipato 30,000 persone". Ha dichiarato Kevin Kern, delle Elvis Presley Enterprises.
Venerdì sera si è tenuta una veglia con candele in onore del cantante, in occasione della Elvis Week (ovvero ‘la settimana di Elvis’), ricorrenza tradizionale di Memphis, in Tennessee.
La Elvis Week di quest’anno, che era cominciata lo scorso sabato, è consistita delle solite iniziative: una convention per i fan; degli incontri con alcuni ex amici e costar di Elvis; una cena post veglia a base di spaghetti e altro.
Una delle cose che non viene permessa agli appassionati di Elvis, durante la Elvis Week, indipendentemente dall’anno di anniversario, è visitare il secondo piano di Graceland, in cui si trova la camera da letto dove dormiva il cantante ed il bagno in cui è morto, il 16 agosto 1977.
"È una domanda ricorrente: ‘Organizzerete un tour del piano di sopra?' E la risposta è no", ha detto Kern. "Erano stanze private della famiglia Presley e lo sono tutt’oggi".
"Le persone rispettano il divieto. Quando si visita Graceland, non è come entrare in un museo. Lo si percepisce come una casa”.
Un’abitazione abbandonata dal suo famoso inquilino 31 anni fa.
Fra gli altri personaggi noti venuti a mancare di recente ricordiamo:
· Jerry Wexler, reporter di Billboard, e futuro membro della Rock and Roll Hall of Fame, è deceduto a 91 anni, dopo aver contribuito a coniare l’espressione "rhythm and blues" per descrivere un tipo di musica definita in precedenza "race records". Grande produttore leggendario vincitore di Grammy, Wexler ha diretto brani classici di Aretha Franklin ("Respect"), Wilson Pickett ("In the Midnight Hour") e Percy Sledge ("When a Man Loves a Woman").
· George Furth, di 75 anni, era un attore che ha lavorato a circa 100 film e serie televisive, ed aveva vinto un premio Tony come sceneggiatore, per aver scritto il libro ispirato al famoso musical Company, realizzato da Stephen Sondheim nel 1970.





Da E! On line
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  #709  
Vecchio 25-08-2008, 08:48
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Cerimonia commemorativa in onore di Elvis Presley

19 agosto 2008 - 09:00 di Joal Ryan


AP Photo

Con il passare degli anni, ci si sarebbe aspettati che, oltre ad un minor cachet, anche un numero di persone più ridotto, rispetto all’anno precedente, avrebbe preso parte all’evento commemorativo per il 31º anniversario della morte di Elvis Presley, a Graceland.
"Tuttavia, è ancora una celebrazione incredibile, a cui hanno partecipato 30,000 persone". Ha dichiarato Kevin Kern, delle Elvis Presley Enterprises.
Venerdì sera si è tenuta una veglia con candele in onore del cantante, in occasione della Elvis Week (ovvero ‘la settimana di Elvis’), ricorrenza tradizionale di Memphis, in Tennessee.
La Elvis Week di quest’anno, che era cominciata lo scorso sabato, è consistita delle solite iniziative: una convention per i fan; degli incontri con alcuni ex amici e costar di Elvis; una cena post veglia a base di spaghetti e altro.
Una delle cose che non viene permessa agli appassionati di Elvis, durante la Elvis Week, indipendentemente dall’anno di anniversario, è visitare il secondo piano di Graceland, in cui si trova la camera da letto dove dormiva il cantante ed il bagno in cui è morto, il 16 agosto 1977.
"È una domanda ricorrente: ‘Organizzerete un tour del piano di sopra?' E la risposta è no", ha detto Kern. "Erano stanze private della famiglia Presley e lo sono tutt’oggi".
"Le persone rispettano il divieto. Quando si visita Graceland, non è come entrare in un museo. Lo si percepisce come una casa”.
Un’abitazione abbandonata dal suo famoso inquilino 31 anni fa.
Fra gli altri personaggi noti venuti a mancare di recente ricordiamo:
· Jerry Wexler, reporter di Billboard, e futuro membro della Rock and Roll Hall of Fame, è deceduto a 91 anni, dopo aver contribuito a coniare l’espressione "rhythm and blues" per descrivere un tipo di musica definita in precedenza "race records". Grande produttore leggendario vincitore di Grammy, Wexler ha diretto brani classici di Aretha Franklin ("Respect"), Wilson Pickett ("In the Midnight Hour") e Percy Sledge ("When a Man Loves a Woman").
· George Furth, di 75 anni, era un attore che ha lavorato a circa 100 film e serie televisive, ed aveva vinto un premio Tony come sceneggiatore, per aver scritto il libro ispirato al famoso musical Company, realizzato da Stephen Sondheim nel 1970.
Da E! On line
Allora , Priscilla e Lisa Marie , hanno scelto bene Kevin Kern , a chi hanno venduto la gestione di Graceland.
Sei d'accordo Hurt?
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  #710  
Vecchio 25-08-2008, 08:59
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Allora , Priscilla e Lisa Marie , hanno scelto bene Kevin Kern , a chi hanno venduto la gestione di Graceland.
Sei d'accordo Hurt?
A dire la verità non so chi sia questo Kevin Kern e che ruolo abbia alla EPE

Forse la tua considerazione è rivolta a Sillermann, quello che ha comprato l'85% della EPE, sul quale ho qualche riserva, perchè mi sembra stia facendo diventare Graceland una nuova Disneyland ?
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  #711  
Vecchio 25-08-2008, 10:00
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A dire la verità non so chi sia questo Kevin Kern e che ruolo abbia alla EPE

Forse la tua considerazione è rivolta a Sillermann, quello che ha comprato l'85% della EPE, sul quale ho qualche riserva, perchè mi sembra stia facendo diventare Graceland una nuova Disneyland ?
Esatto...ho sbagliato persona , zut!
Detesto Disneyland , figuriamoci fare una bruta copia
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  #712  
Vecchio 25-08-2008, 10:45
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Sillermann non ha nessuna intenzione di fare di Graceland una nuova Disneyland,
i 250 milioni serviranno a riscostruire tutta la zona intorna a Graceland
visto lo stato di degrado in cui si trova
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  #713  
Vecchio 25-08-2008, 10:54
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Sillermann non ha nessuna intenzione di fare di Graceland una nuova Disneyland,
i 250 milioni serviranno a riscostruire tutta la zona intorna a Graceland
visto lo stato di degrado in cui si trova
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
meno male!
Che sollievo!
Grazie Valeria


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  #714  
Vecchio 25-08-2008, 11:10
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penso che Sillermann farà un buon lavoro
lui ha sempre detto di essere un grande fan di Elvis
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  #715  
Vecchio 25-08-2008, 11:31
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penso che Sillermann farà un buon lavoro
lui ha sempre detto di essere un grande fan di Elvis
Sono contentissima allora!
Grazie ancora Valeria.
Buona giornata!
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  #716  
Vecchio 25-08-2008, 14:24
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La Elvis Presley Enterprises e la Sony Bmg hanno scelto il ...


La Elvis Presley Enterprises e la Sony Bmg hanno scelto il talento creativo italiano per rilanciare il re del rock. Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto con il nome di Spankox, ha infatti prodotto il primo album di remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox «Re: Versions», in uscita il prossimo 15 settembre in Inghilterra per la Sony Bmg e poi in tutto il mondo.

Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, già tra i più trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo è già cliccatissimo su YouTube. Il cd sarà pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis. Agostino Carollo alias Spankox ha all'attivo una lunga serie di hit (tra cui la ballatissima To The Club), e remix tra i quali Ti prendo e ti porto via di Vasco Rossi, realizzati con lo pseudonimo di X-Treme.

25/08/2008

da Il Tempo
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  #717  
Vecchio 25-08-2008, 17:55
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Si molto bravo ma...
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  #718  
Vecchio 28-08-2008, 10:09
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AVVISO DI SFRATTO: A STRONCONE E' IN SCENA IL ROCK & ROLL

Stasera alle 21.30 il concerto gratuito nella piazza della Libertà

Il gruppo AVVISO DI SFRATTO stasera da' un Concerto in Piazza della Libertà a STRONCONE - SPOLETO.

[... Un concerto all'insegna del buon umore e del rock anni '50. Il gruppo formato da due vosi, chitarra, basso elettrico, sax e batteria, dedica il concerto al mito "Elvis Presley". Il concerto è gratuito...]

FONTE: http://www.tuttoggi.info/articolo-8379.php
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  #719  
Vecchio 28-08-2008, 11:22
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mannaggia queste cose a Milano non le fanno!!!!!!!!!!! UFF............
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  #720  
Vecchio 29-08-2008, 15:31
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un nuovo articolo su Elvis
"l'ntramontabile mito di Elvis"
su www.civisonline.it
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  #721  
Vecchio 29-08-2008, 16:19
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ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
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  #722  
Vecchio 29-08-2008, 16:27
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ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza

....???? allora ke lo scrivi a fare se sai già le risposte di tutti???
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  #723  
Vecchio 29-08-2008, 16:49
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ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
Beh, anche se la maggioranza degli articoli su Elvis sono approssimativi, offensivi e gossipari, per fortuna esistono anche giornalisti che scrivono degli articoli positivi e questo è uno di quelli che purtroppo fa parte della minoranza.
Ben Venga!!!!!!!!!!!!
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  #724  
Vecchio 29-08-2008, 21:06
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Un bell'articolo davvero, focalizzato principalmente sulla musica di Elvis e sulla rivoluzione sociale - e ovviamente musicale - che ha portato!!!
Lasciando perdere qualche piccolo errore...del tutto trascurabile...l'articolo di per sè è molto valido.
Mi fa davvero piacere!!!

LISA
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  #725  
Vecchio 30-08-2008, 17:27
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ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
Scusami Valeria 2 ....... non si giudicano gli articoli in negativo ......solo a prescindere....... ma si leggono.... si capiscono.....e poi i base a quello che é scritto si emette un giudizio ..........sai...... io non parto mai col fucile puntato , forse perchè di natura sono un' ingenua ottimista........o forse perchè mi aspetto sempre il meglio dagli altri ! cerca anche tu di non puntare alla guerra ! OK ciao..... con affetto!
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  #726  
Vecchio 30-08-2008, 17:51
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Ha ragione Lisa ci sono alcuni errori, ma a grandi linee l'articolo può andare.
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  #727  
Vecchio 30-08-2008, 22:07
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Bhe, a parte degli errori qua e là, ha il pregio di non essere "buttato lì" ma di cercare di descrivere in qualche modo il grande impatto che Elvis ha avuto sul mondo della musica e non solo.
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  #728  
Vecchio 02-09-2008, 05:37
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MUSICALmente. Marco Lodola a Pavia

Dal 3 al 7 settembre, al Porticato del Castello Visconteo di Pavia, una serie di sculture luminose, alte circa 4 metri, con soggetti dedicati ai grandi della musica (e della cultura). (m.t.)





M. Lodola Love me fender

Marco Lodola l'artista nato a Dorno (PV) il 4 Aprile 1955 dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano, agli inizi degli Anni '80 ha fondato con un gruppo di artisti il movimento Nuovo Futurismo. A Pavia, durante il Festival dei Saperi 2008 espone una serie di opere in perspex e neon e lamiera del 2008 a tema musicale nel porticato del Castello Visconteo.

Evidente, in quest'opera, l'omaggio a Elvis Presley (e alla sua canzone Love me tender). Fender è la chitarra elettrica di Elvis.
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  #729  
Vecchio 03-09-2008, 18:51
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Giuliano Palma: 'Tra le cover che vorrei registrare, diversi brani di Elvis'

Giuliano Palma parla di sé e della sua musica in un'intervista rilasciata oggi, mercoledì 2 settembre, al quotidiano La Repubblica: l'ex Casino Royale spiega come all'inizio della sua esperienza con i BlueBeaters avesse deciso di dedicarsi esclusivamente a un repertorio di cover, ma che dopo l'uscita del singolo originale "Se ne dicon di parole" le cose potrebbero prendere un nuovo corso.
Palma si è anche definito un grande fan di Elvis Presley, spiegando che i brani dell'artista scomparso "Suspicious minds", "Don't be cruel" e "Always on my mind" potrebbero presto diventare delle cover sue e della sua band.
Da rockol

============================

Non conoscendo questo Giuliano Palma, per capire meglio, sono andata a cercare un video. Eccolo......... non sembra male. Vero?


Ultima Modifica di hurt : 03-09-2008 18:54
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  #730  
Vecchio 03-09-2008, 18:53
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Da LA STAMPA

3/9/2008 - LA STORIA - MARIA GIULIA MINETTI

Obama-McCain, chi è più rock?Popstar per i democratici, cantanti country per i rivali. Si dividono anche le chitarre. Ma la radice è la stessa






VENEZIA

In un film delizioso passato qualche giorno fa a Venezia (titolo «Goodbye Solo», regista il giovane americano di origini iraniane Ramin Baharani) c’è una scena che potrebbe essere l’emblema della divisione di campo, anche musicale, fra repubblicani e democratici, tra un’America che rivendica la tradizione e un’America che rivendica il cambiamento. Nella scena in questione un giovanotto nero che fa il taxista accende la radio su una stazione che trasmette rock, e chiede al passeggero, un red neck bianco sui settanta: «Qual è il tuo musicista preferito?», e il vecchio proletario: «Be’, nessuno che tu conosca. Tu il vecchio Hank Williams sono sicuro che non l’hai mai neanche sentito nominare!».

Hank Williams, famosissimo negli Anni Cinquanta, è il prototipo della musica country come s’è cristallizzata a Nashville, Tennessee, nel periodo successivo alla Guerra mondiale. È lì che un genere musicale ibrido, intinto nel blues quanto il rock, quanto il rock radicato fra la povera gente, diventa una sorta di bandiera sonora issata nel giardino dei «valori americani», la musica che si suppone ascoltino i ragazzi patriottici dei manifesti di Norman Rockwell, la classe lavoratrice e cristiana della Bible Belt, la piccola borghesia che va in chiesa alla domenica, prepara il barbecue in cortile o parte per una gita con picnic.

Come appunto canta Hank nella sua famosissima canzone «Jambalaya» (la jambalaya è una specie di paella della Louisiana). Sentite: «Goodbye Joe, me gotta go, me-oh my-oh / Me gotta go, pole the pirogue down the Bayou / My Yvonne, the sweetest one, me-oh my-oh / Sun of a gun we’ll have big fun on the Bayou / Jambalaya, crawfish pie, filet gumbo... («Ciao Joe, adesso devo andarmene, con la mia piroga giù per il Bayou, dalla mia dolce Yvonne. Vecchio furbacchione, ci divertiremo un sacco giù nel Bayou, jambalaya, pasticcio di pesce, bistecca piccante…»). Roba semplice, come vedete, musica molto cantabile, contenuti che parlano al cuore.

E Johnny Cash, un altro campione della musica country, quando fa country sul serio, ah, che storie magnifiche tira fuori, di gente comune, comune e esemplare come Big John, protagonista di una ballata che fa venire i brividi. Big John è un minatore, grande, grosso e nessuno sa chi sia (forse un assassino?), ma al momento del bisogno, eccolo lì, l’eroe proletario: «Then came the day at the bottom of the mine, / when a timber cracked and men started crying. / Minors were praying, and hearts beat fast / and everybody thought they had breathed their last / cept’ John…» («Un giorno in fondo a un pozzo, una trave cedette e gli uomini cominciarono a piangere, i ragazzi pregavano, i cuori battevano forte, e tutti pensavano che fosse ormai finita, tranne John…»). John solleverà la trave e li salverà tutti, ma alla fine, come Porthos nel «Visconte di Bragelonne», soccomberà sotto l’immane peso.

Prevalentemente bianco il country, ma anche il blues è fino agli Anni Cinquanta musica per bene, per neri religiosi e timorati. Eppure sarà dal blues, dal rhythm and blues, che verrà fuori il rock, la musica del diavolo destinata a diventare la musica del progresso, del nuovo, dei giovani curiosi e spesso disperati. Bianchissimi i due protagonisti iniziali, Elvis Presley e Bill Haley (quello di «Rock around the Clock» e «Shake, Ratte and Roll», ricordate?), ma capaci di usare la pulsazione della musica «negra» per eccitare i teenager bianchi, scatenarne la sessualità tanto a lungo repressa. Siamo a un livello ancora inarticolato, ma la rivoluzione sessuale è quella che mette in moto tutte le altre.

Forse, a dare l’idea dell’abissale differenza tra i testi che abbiamo citato finora e i grandi testi del rock americano bastano poche righe di «Backstreets», la magnifica canzone di Bruce Springsteen (uscì nel 1975, nell’album che lo rese celebre, «Born to Run»): «Remember all the movies, Terry, we’d go see / Trying to learn how to walk like the heroes we thought we had to be / Well after all this time to find we’re just like all the rest / Stranded in the park and forced to confess…» («Ti ricordi, Terry, tutti i film che abbiamo visto, cercando di imparare a comportarci come gli eroi che credevamo di essere, e dopo tutto questo tempo scoprire che siamo come tutti gli altri, finiti a terra e costretti a confessarlo…»).

Il rock migliore riflette sulla vita, si interroga, guarda negli occhi la sconfitta, ha pietà dei perdenti, il country di Nashville lavora sui cliché. Il rock sperimenta sulla musica, il country si tiene care le forme già sperimentate da tempo. Detto così sembra quasi vero, e visto che il rock è la musica dei democratici e il country quella dei repubblicani, un po’ di vero c’è senz’altro. Ma nulla è meno etichettabile della musica, nulla più sfuggente ai cliché. Un grande regista progressista come Robert Altman ha dedicato il suo ultimo film, «Praire Home Companion», alla scomparsa di una celebre trasmissione country alla radio.
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  #731  
Vecchio 03-09-2008, 19:13
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[quote=hurt;85615]Giuliano Palma: 'Tra le cover che vorrei registrare, diversi brani di Elvis'

......Palma si è anche definito un grande fan di Elvis Presley, spiegando che i brani dell'artista scomparso "Suspicious minds", "Don't be cruel" e "Always on my mind" potrebbero presto diventare delle cover sue e della sua band.

Essendo un fans di Elvis ...sicuramente darà il meglio di sè......
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  #732  
Vecchio 03-09-2008, 19:25
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Credo che non siano molti i cantanti italiani che conoscono "Suspicious Mind", ma soprattutto "Always on My Mind"
Deduco che nel definirsi fan di Elvis dica la verità

Un bell'applauso a Giuliano Palma, da parte mia
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  #733  
Vecchio 03-09-2008, 20:11
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Credo che non siano molti i cantanti italiani che conoscono "Suspicious Mind", ma soprattutto "Always on My Mind"
Deduco che nel definirsi fan di Elvis dica la verità

Un bell'applauso a Giuliano Palma, da parte mia
Concordo in pieno con l tue considerazioni!!!!!
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  #734  
Vecchio 03-09-2008, 23:12
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Si ok d'accordo molto bene, bravo.
Ma è mai possibile che Elvis con tutto quello che ha dato alla musica,ci si riduca a ricordarlo (cover) con due o tre canzoni?
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  #735  
Vecchio 04-09-2008, 17:29
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Musica; All'asta la prima chitarra bruciata da Jimi Hendrix




Roma, 4 set. (Apcom) - La prima chitarra bruciata sul palco da Jimi Hendrix sta per essere battuta all'asta a Londra, come pezzo di punta tra altri feticci del rock. Lo strumento, scrive la Bbc, potrebbe raggiungere la somma di 500mila sterline (oltre 600mila euro).
La chitarra Fender Stratocaster è stata suonata e bruciata durante un'esibizione improvvisata al Finsbury Park, a Londra, nel marzo del 1967. E' stata la prima volta che Hendrix ha dato alle fiamme una delle sue chitarre.
Tra gli altri 'rock memorabilia' che andranno all'asta ci sono il primo contratto dei Beatles, firmato nel 1962, e quella che si ritiene sia l'unica impronta digitale reperibile di Elvis Presley, immortalata su un porto d'armi.
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  #736  
Vecchio 08-09-2008, 06:26
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Dieci anni fa l'addio a Battisti. Ma Lucio è vivo
























ROMA (7 settembre) - Nove settembre 1998, impossibile dimenticare la morte di Lucio Battisti. Aveva 55 anni, stava male ed era ricoverato. Quando tutte le radio pubbliche e private cominciarono a passare le sue canzoni l'Italia capì cosa era successo. A distanza di dieci anni la sua tomba a Molteno, comune della Brianza dove ha vissuto a lungo, è ancora meta di pellegrinaggi. Un piccolo luogo di culto, però, ben lontano dai fasti di quelli di altri miti - l'esempio più eclatante è la Graceland di Elvis Presley - a conferma del rispetto dei fan per l'artista che scelse l'assenza.

«La visita alla tomba di Lucio Battisti è diventata un'abitudine costante», spiega il sindaco di Molteno, Nando De Capitani. La cappella dov'è sepolto l'artista di Poggio Bustone ha i vetri scuri ed è difficile leggere il suo nome. All'interno della cappella, dal poco che si può intravedere al di là dei vetri oscurati, lettere, bigliettini e dediche, sparsi qua e là sul pavimento. Il pellegrinaggio di concittadini e semplici curiosi è silenzioso, riservato, quasi a voler rispettare il carattere schivo del cantante. Anche quest'anno si è rinnovato il ricordo di Lucio Battisti, grazie a Un'avventura, le emozioni, la kermesse che il Comune organizza ogni anno per celebrare il concittadino, aperta ieri e che si chiude oggi. Tra le iniziative in programma, la mostra Un tuffo dove l'acqua è più blu, curata da Italo Gnocchi, una collezione di locandine e manifesti di concerti, tributi, e convegni che in questi dieci anni hanno ricordato Battisti.

Ma c'è anche tanta musica come quella di Maurizio Vandelli, ex Equipe 84, che ha inciso diverse canzoni di Battisti (Nel cuore, nell'anima, 29 Settembre) arrivando al top delle classifiche; e di Edoardo Bennato, che non ha mai interpretato brani dell'artista ma che ha fatto parte della Numero 1, l'etichetta per cui Lucio ha inciso i suoi più grandi successi degli anni '70. E per chi volesse leggere, è in libreria Lucio Battisti, la vita, le canzoni, il mistero di Leo Turrini edito da Mondadori.

Sempre più amata dal pubblico, la manifestazione non è però vista di buon occhio dalla vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese: solo la settimana scorsa ha fatto pervenire in Comune una lettera con cui diffidava dall'organizzare l'evento e dall'utilizzare l'immagine del marito. «È l'ennesima diffida che ci manda - ha detto il sindaco di Molteno, Ferdinando De Capitani - per impedire lo svolgimento di una manifestazione che evidentemente non le piace. Noi però siamo tranquilli perché, con questo evento, non ci siamo mai permessi di invadere la sfera privata della famiglia Battisti. Vogliamo solo ricordare l'artista e celebrarne il suo percorso musicale».
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  #737  
Vecchio 08-09-2008, 07:48
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MANIE

Il (finto) Elvis fa il giro del mondo

Un fan si è fatto fotografare in numerose località turistiche: da Parigi all'isola di Pasqua, da Rio a Bali




MILANO - Elvis è vivo? Ha ballato davanti alla Tour Eiffel, ha cantato a Times Square con il celebre "naked cowboy" di New York, si è messo in posa ai piedi delle statue moai sull'isola di Pasqua, si è fatto fotografare sotto il Cristo Redentore sulla vetta del Corcovado a Rio de Janeiro. Nel suo tour mondiale ha toccato l'Australia, il Perù, Cile, Bolivia, Paraguay, Argentina, Messico. E ancora: l'Irlanda, l'Austria, l'Olanda, l'Italia e la Spagna. Niente male per uno che è morto nel 1977. Naturalmente non si tratta del vero Elvis Presley, ma di un suo fan, a dir poco sfegatato.



TOUR - Il 38enne Matt Hale dello Hertfordshire nel Regno Unito ha praticamente circumnavigato il globo col celebre costume d'ordinanza di Elvis, quello bianco che ha reso famoso il King of Rock and Roll. Come scrive sul suo sito, il vestito è costato solo 30 dollari. Nelle località più famose si è fatto scattare delle foto in cui ricrea le pose del suo idolo. L'uomo, un produttore radiofonico con la mania di Elvis, è diventato una vera e propria celebrità in Gran Bretagna, dopo che i tabloid hanno raccontato la sua singolare storia. «Vuol essere un tributo al Re», ha detto Hale. Non sempre, però, il suo outfit gli ha aperto ogni porta: è stato allontanato dal Louvre a Parigi, dalle rovine di Machu Picchu in Perù, dal cimitero di Evita Peron a Buenos Aires, mentre al festival dei sosia di Elvis in Australia si è piazzato ultimo. Il suo viaggio, tuttavia, proseguirà: prossimamente in Svezia, in Russia, in Cina, a Hong Kong e a Bali. «Spero solo che il mio costume di Elvis sopravviva a tutto questo. Pian piano si sta logorando», ha scherzato il finto Elvis.
Elmar Burchia-DAL CORRIERE DELLA SERA
non riesco a capire l'importanza di questa notizia!!!!!mi fà pena l'impersonator!!!!!!
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  #738  
Vecchio 08-09-2008, 07:54
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Non c'è nessuna foto di questo pagliaccio????

Queste sono le persone che contribuiscono a rovinare l'immagine di Elvis!!!
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  #739  
Vecchio 08-09-2008, 11:35
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E' meglio non vederlo, tanto è ridicolo con la parrucca!! i pazzi sono ancora in libertà!!!
però se riesco lo posterò stasera.
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  #740  
Vecchio 08-09-2008, 16:44
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My Way? Da riscrivere come nuovo inno del Grifone

08 settembre 2008| Giuliano Gnecco


Un nuovo inno per il Genoa? Ci hanno provato in molti; il tentativo più autorevole nell’anno del Centenario, con Genova Blues, scritta a quattro mani niente meno che da Fabrizio De Andrè e Francesco Baccini, due icone della musica genoana. Nonostante i consensi ottenuti, la canzone non è riuscita a scalzare Un Cantico per il Mio Grifone, l’inno ufficiale che è nel profondo del cuore dei tifosi. Mica facile cambiare: è l’inno da 35 anni, ed è stato scritto da Peo Campodonico insieme a Gian Piero Reverberi, compositore - fra gli altri - di Gino Paoli, Luigi Tenco, Mina, Lucio Battisti, Faber, Eros Ramazzotti, nonché creatore dei Rondò Veneziano.

Eppure, la (ri)scoperta della genoanità di Frank Sinatra dà nuovo fiato a coloro che propugnano un cambiamento: è possibile adattare per esempio My Way in chiave rossoblù? Peo Campodonico, che pure teoricamente dovrebbe difendere la sua Un Cantico per il Mio Grifone, è entusiasta all’idea: «Penso di sì, potrebbe essere un’idea - assicura - Anche Ma se ghe pensö sarebbe adatto per diventare l’inno del Genoa. Perché è il simbolo di genovesità e per toglierlo ad altri. Però si potrebbe fare anche sulle note di My Way; bisognerebbe coinvolgere anche Giorgio Calabrese, che è attentissimo a queste cose». Un altro pezzo da novanta della musica genovese e genoana: Calabrese ha scritto testi per Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Umberto Bindi,Enzo Jannacci, Mina, Gino Paoli, I Nomadi, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Ivano Fossati, Charles Aznavour, Fausto Leali e numerosi altri big italiani e stranieri.
Insiste Campodonico: «Non sarebbe difficile trovare delle parole, sarei onoratissimo di collaborare a un progetto di questo genere. E poi con il Genoa è facile trovare ispirazione. Su due piedi mi viene in mente Il Genoa è la mia via, mi ha tracciato tutta la vita fin dall’infanzia».

E se domani, e sottolineo se (frase non casuale: è una delle più celebri scritte da Calabrese), il Genoa decidesse in cambiare il proprio storico inno? «Sarei più che felice - assicura Calabrese - Tutto sta a trovare i tempi per incontrarci»
C’è un problema tecnico: My Way è stata scritta dal francese Claude François con il titolo originale Comme d’abitude; sebbene sia stata resa immortale da Sinatra, è stata adattata all’inglese da Paul Anka. Il figlio di François, per i diritti d’autore, incassa una somma che si aggira sui 700.000 euro all’anno, e ovviamente ci sarebbero importanti royalties da pagare per poter utilizzare quelle note. «Questo aspetto non lo conosco perché non ho mai fatto una cosa del genere - ammette Calabrese - Ma si fa presto a informarsi». Fra gli altri hanno cantato My Way anche Elvis Presley, Nina Simone, Nina Hagen, Luciano Pavarotti, Ray Charles, Sid Vicious, i Gipsy Kings, Mina, Nina Hagen, Mireille Mathieu: mica poco. C’è un altro neo: «Non è una canzone facile da cantare in Gradinata», ammette Campodonico. Il quale però rilancia: «Si potrebbe fare un cd di canti genoani realizzati da grandi artisti, come i Delirium e Ivano Fossati, o Piero Cassano dei Matia Bazar».

L’alternativa? Strangers in the night: anch’essa si presta a un riadattamento.
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  #741  
Vecchio 08-09-2008, 17:21
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Ecco l'individuo che ha viaggiato per il mondo impersonando Elvis.
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  #742  
Vecchio 08-09-2008, 17:26
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spero si veda meglio ora
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  #743  
Vecchio 08-09-2008, 17:36
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Adesso ho capito chi è !!!!
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  #744  
Vecchio 08-09-2008, 18:32
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Adesso ho capito chi è !!!!
E chi è?.........non dirmi che oltretutto è un personaggio noto nel mondo dello spettacolo...nooooooooooooo...
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  #745  
Vecchio 08-09-2008, 19:03
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E chi è?.........non dirmi che oltretutto è un personaggio noto nel mondo dello spettacolo...nooooooooooooo...
Ricordo che ne abbiamo parlato sul forum già l'anno scorso, credo proprio in questo topic.
E' un fan che fa tutte le "marce longhe" vestito con il jumpsuit, ma non mi risulta faccia parte del mondo dello spettacolo..... almeno lo spero
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  #746  
Vecchio 08-09-2008, 19:42
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hai ragione Hurt è proprio un pagliaccio!!!
nell'altro topic avevo detto che almeno faceva conoscere a modo suo Elvis...ma ci ho ripensato...è un pagliaccio!!
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  #747  
Vecchio 08-09-2008, 19:56
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Vecchio 09-09-2008, 15:36
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Da Tom Cruise a John Travolta: quando la chiesa diventa spettacolo

di Matteo Buffolo

Ti promettono di aiutarti a scoprire le vere potenzialità del tuo corpo, a guarire col pensiero (perché secondo loro «il 90 per cento delle malattie è psicosomatico») e forse, visto l’alto tasso di star presente nella chiesa di Scientology, ti promettono anche il successo a Hollywood. Il prezzo da pagare però non è basso.
Perché, come Katie Holmes, potresti essere a Broadway, pronta per la prima della tua nuova pièce teatrale «All my sons», in cui reciti il ruolo della protagonista. Magari potrebbe essere anche il tuo debutto sul prestigioso palco di Broadway. Ma i nemici di Scientology sono ovunque, e allora, per il 16 ottobre, un gruppo di manifestanti potrebbe aver promesso di trovarsi davanti al teatro «perché vogliamo salvare Katie prima che la setta la rovini», come ha dichiarato il portavoce del gruppo durante una manifestazione davanti alla sede di New York della setta.
Chissà cosa farà per impedirlo uno dei leader del movimento, Tom Cruise. Che in questo caso è coinvolto personalmente, essendo anche il marito di Katie Holmes. Il pilota di Top Gun, dopo aver fallito con Nicole Kidman e Penelope Cruz, due sue ex fiamme che non hanno voluto saperne nulla della «chiesa», con la giovane Holmes ha fatto il colpaccio, arrivando a sposarla, proprio qui in Italia, sul lago di Bracciano, con il rito approvato dal fondatore Hubbard. D’altra parte, avendo lei dichiarato che «ho sempre sognato di sposarlo, guardando il poster di Top Gun», ci sarebbe stato poco che non avrebbe fatto per lui.
Forse potrebbe chiedere aiuto a un altro grande del cinema, come lui fiero membro del culto «scientologiano», come l’insospettabile John Travolta. Già, anche il ballerino/attore di Grease e La febbre del sabato sera è un eminente esponente. E assieme a lui ne fa parte anche Kirstie Alley, sua partner cinematografica in Senti chi parla e nei sequel Senti chi parla 2 e Senti chi parla adesso. Scientology insomma è sbarcata anche nelle migliori famiglie: chissà cosa penserebbe The King Elvis Presley se sapesse che sia sua moglie Priscilla che la figlia Lisa Marie seguono il credo hubbardiano. C’è poi chi, come Brad Pitt, Demi Moore e Oliver Stone ha preso qualche lezione, salvo poi preferire altri (e probabilmente meno costosi) lidi.
Ovviamente, fra nomi più o meno chiacchierati, nemmeno lo star system italiano è immune dall’infiltrazione di Scientology. Al punto che a cadere fra le rassicuranti (e costose) braccia del culto ci sarebbero anche Aldo Reggiani, indimenticabile protagonista nella Freccia Nera, e ora apprezzato regista teatrale e Elisabetta Armiato, prima ballerina della Scala. Oltre a tanta gente che non l’ha mai ammesso pubblicamente, lasciando tutti nel dubbio, come Roby Facchinetti dei Pooh o a chi, come Maria Pia Gardini che, presentata come sorella dell’impreditore Raul, fu portata per anni come esempio di celebrità conquistata alla causa. Maria Pia, arrivata in alto nelle gerarchie dell’organizzazione, in realtà era soltanto una cugina e in seguito lasciò il movimento in maniera molto critica.
D’altra parte il fondatore Ron Hubbard l’aveva detto sin dall’inizio: conquistare il cuore - e forse anche il portafogli - delle stelle era fondamentale. E puntava veramente in alto: fra i suoi obiettivi, sembra mai raggiunti, c’erano il premio Nobel Ernest Hemingway, l’inconfondibile baffetto di Charlie Chaplin e la «divina» Greta Garbo. Oltre a un insospettabile Walt Disney: chissà, forse Hubbard pensava che, conquistata la mente del creatore di Topolino, avrebbe potuto conquistare anche i cuori di tutti i suoi piccoli fan
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  #749  
Vecchio 10-09-2008, 18:58
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Periodo ricco di uscite: Metallica, Slipknot, Queen, Oasis. Lenny Kravitz non canterà nei Velvet Revolver

di Cristiano Ghidotti




Musica - Il periodo di fine estate ed inizio autunno di questo 2008 verrà per un pezzo ricordato come uno dei momenti più prolifici per quanto riguarda il panorama musicale rock e hard rock.
Metallica, Slipknot, Queen e Oasis hanno deciso di spedire nelle rivendite i loro ultimi lavori proprio in queste settimane; diamo uno sguardo a cosa ci aspetta.

Partiamo con l'attesissimo nuovo lavoro della heavy metal band capitanata da James Hetfield che tra pochissimi giorni (12 settembre) renderà finalmente disponibile "Death Magnetic", full-lenght attesissimo e con il non facile compito di cancellare le non proprio ottime impressioni destate dal suo predecessore "St. Anger" (2003).
Per ingannare l'attesa, è possibile ascoltare in anteprima su MySpace (http://www.myspace.com/metallica) il primo brano estratto, "Cyanide".

Continuiamo con le sonorità piuttosto pesanti, segnalando la recentissima uscita di "All Hope Is Gone", disco degli Slipknot.
Un CD che, pur mantenendo intatta la furia dei nove mascherati sorprenderà con brani dalle influenze più heavy metal ma anche grazie a pezzi più melodici che denotano una evoluta capacità di songwriting. I ragazzi di Des Moines riescono a bilanciare rabbia, violenza e follia con parti più introspettive.
Il disco è disponibile anche in edizione limitata (digipak con 3 bonus track e un DVD di 45 minuti dedicato al making-of).
Per chi li volesse vedere dal vivo, la band sarà live al Palasharp di Milano il 18 novembre.

Attesissimo ma inevitabilmente guardato con grande sospetto dai fans di vecchia data della formazione britannica, il nuovo album dei Queen prosegue il suo cammino verso le rivendite.
"The Cosmos Rocks", questo il titolo del disco in arrivo nei negozi il prossimo ottobre (tredici anni dopo il suo predecessore), il primo di inediti che vedrà alla voce della storica band Paul Rodgers, in passato già al microfono di Free e Bad Company.
Al CD sarà allegato un DVD contenente la registrazione del concerto tenuto nel 2005 in terra nipponica.

E' grande l'attesa anche per il nuovo album degli Oasis intitolato "Dig Out Your Soul", in uscita il 6 ottobre e registrato a Londra negli storici Abbey Road Studios.
"The shock of the Lightning", primo singolo tratto dal nuovo lavoro del gruppo, è nel più puro stile Oasis. Scritto da Noel Gallagher, con la voce inconfondibile del fratello Liam e un robusto muro di suono, sta ad indicare che la band di Manchester continua a percorrere le strade del rock'n'roll.

Nuova uscita anche per Elvis Presley, o meglio, nuova operazione commerciale concepita per spremere ancora una volta il nome del King of Rock.
"Elvis Presley Christmas Duets", in uscita chiaramente nel prossimo periodo natalizio, vedrà la voce di Elvis affiancata da quella di alcune contemporanee interpreti femminili, grazie alle moderne tecnologie di missaggio.

Chiudiamo con una notizia dedicata a tutti i fans dei Velvet Revolver.
Dopo l'uscita di scena di Scott Weiland, ex frontman degli Stone Temple Pilots, si era parlato di Lenny Kravitz come nuova voce del gruppo ma il musicista ha smentito categoricamente la possibilità di una collaborazione.
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  #750  
Vecchio 15-09-2008, 20:31
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Rock ‘n' Roll Riders15/09/2008 - 12.26 SAVONA




Viaggio su bicilette custom attraverso la Terra del fuoco. I protagonisti si lanceranno alla conquista delle lande sconfinate della Patagonia

Sabato 19 settembre, partirà la giovane spedizione savonese del progetto Rock ‘n’ Roll Riders, viaggio su biciclette custom attraverso la Terra del Fuoco per realizzare un video documentario che avrà per tema la spedizione attraverso un territorio significativo per la storia delle esplorazioni.
Sono sei giovani savonesi i protagonisti del progetto. Si tratta di Gabriele “mrCorto” Resmini (rocker, protagonista), Giovanni “Ianni” Quadrelli (capo scout, protagonista), Luca “Luther” Patrone (studente, protagonista), Mauro “Panic” Panichella (fotografo, regista, direttore fotografia), Riccardo “Tanazza” Viola (regista, operatore, direttore fotografia) e Giordano “Jops” Ravera (regista, operatore).
I protagonisti si lanceranno alla conquista delle lande sconfinate della Patagonia, con un mezzo al di fuori dell’ordinario: una bicicletta custom.
Un' avventura vissuta in “stile rock'n'roll”, dove ai momenti di pura profondità spirituale si mescolano momenti divertenti e documentaristici.
Il viaggio ha il significato di portare l’essere umano a confrontarsi con gli spazi immensi che offre il punto più meridionale del pianeta, dirupi e picchi montuosi coperti da piccoli ghiacciai e valli ammantate di brughiere rosso-oro, seguendo i passi del grande scrittore Bruce Chatwin.
I riders atterreranno all’aeroporto internazionale di Buenos Aires.
Nella capitale argentina verrà sviluppata la prima parte del video, caratterizzata dagli imponenti scenari metropolitani. Da qui inizierà il viaggio, a bordo di un piccolo motorhome per la città di Rio Grande alla conquista della Patagonia (distanza stimata 3070 km).
Una terra che i protagonisti cercheranno di conquistare con il solo ausilio della loro improbabile bicicletta, percorrendo 270 km della Ruta Nacional 3, nel tratto compreso fra le città di Rio Grande e Ushuaia, in puro stile on the road tra strade asfaltate e sterrati.
Costeggeranno il Lago Fagnano,una grande distesa d’acqua nel mezzo della regione, attraverseranno il piccolo villaggio di Tolhuin e il sublime Lago Escondido, dove le colline cadono a picco nelle profondità delle sue acque. Piccole deviazioni sulla strada principale comprenderanno la Estancia Viamonte e la Estancia Harberton fino a spingersi ancora più a sud; attraversando il Canal Beagle approderanno nell’Isla Navarino, una terra caratterizzata dalle sconfinate foreste australi, fino ad arrivare a raggiungere il vero obiettivo di quest’impresa, l’ultimo lembo di terra, la “fin del mundo”, Capo Horn.
L’impresa sarà filmata da due telecamere ad alta definizione, con mezzi di stabilizzazione delle riprese ( steadycam, crane ), e strumenti di acquisizione audio.
La partenza è prevista il giorno 19 settembre e il ritorno il giorno 12 Ottobre, così da sfruttare le condizioni climatiche favorevoli del luogo, attraversato da fortissimi venti e contraddistinto da bassissime temperature.

Contenuti: il video conterrà diversi momenti del viaggio:
La preparazione: Seguiremo i nostri Riders lungo alcuni dei momenti più divertenti, sfiancanti ed emozionanti della preparazione; i primi chilometri di allenamento in Italia con le bici che li accompagneranno in Argentina, le visite mediche specifiche e l’organizzazione logistica, creandone una sorta di anteprima del video.
La partenza: Il 19 settembre 2008 fuori dall’aeroporto di Milano Linate, verrà organizzato un incontro augurale, con amici, sostenitori e sponsor, seguito direttamente dalla redazione di Metro, che ne realizzerà l’articolo d’esordio.
L’avventura: All’arrivo in terra argentina i nostri eroi passeranno i primi due giorni nella capitale, dove tra la fatidica ricerca dell’Elvis Presley settantenne che ogni vero rocker crede ancora in vita e l’ultima organizzazione logistica, verrà girata la parte urbana del video, che aprirà ufficialmente l’avventura.
Successivamente, a bordo del loro piccolo camper, i Riders si inoltreranno nell’avventura vera e propria, la sconfinata e ostile Patagonia. La carovana muoverà in direzione Rio Grande e una volta raggiunta la cittadina, inizierà il percorso ciclistico; i tre registi/operatori seguiranno i Riders cogliendo ogni istante delle loro giornate, dalla sveglia alla tarda notte.
Ogni sera all’arrivo della tappa giornaliera, verrà caricata sul blog la foto del giorno e il “diario di bordo”, un mix tra visionari racconti alla Andrea Pazienza e descrizioni narrative.
I protagonisti dialogheranno in video con lo spettatore e racconteranno le proprie riflessioni e le emozioni, sia durante i momenti del viaggio, sia durante le soste per dormire, mangiare, visitare luoghi.
Sul finire del percorso, è previsto l'obbiettivo finale della spedizione: l’incontro con l’ultima discendente della popolazione indigena fuegina.


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Bell'avventura
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