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#1
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Un bell'articolo sull'America e la Musica in cui si parla di Elvis una volta tanto dicendo le cose come stanno.
TITOLO ARITICOLO: AMERICA, STORIE A FIL DI MUSICA. FONTE: Il sito de IL GIORNALE articolo del 14 genaio 2008 della Redazione. LINK: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320852 In particolare mi ha colpito questa frase. [... Non è sola, l’America, a Graceland. C’è un mondo che l’accompagna in quella cerimonia profana che incontra il sacro fra le note del rock. C’è il mondo. Perché Elvis è un bene senza confini, non di Tupelo, borgata del povero Mississippi dove nacque, non di Graceland poco più a nord, dove chiuse gli occhi...] |
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#2
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TITOLO: Accadde il 23 gennanio del...
[... 23 gennaio 1986 – Nasce in America la Rock and Roll Hall of Fame, il museo dedicato agli artisti. I primi ammessi sono i musicisti Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley...] FONTE: 055 News. LINK: http://www.055news.it/notizia.asp?idn=23026 DATA: 23 gennanio 2009 |
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#3
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SPETTACOLI & CULTURA da Repubblica.it
Il neopresidente scopre una collezione di duemila dischi in vinile Era nata con Nixon, poi Reagan l'aveva nascosta nei sotterranei C'è un tesoro di musica rock nella cantina della Casa Bianca di ERNESTO ASSANTE ROMA - Molte case hanno una cantina e anche la Casa Bianca ne ha una. E come in ogni cantina che si rispetti sono conservate cose che i padroni di casa non vogliono buttare via, che preferiscono conservare, perché possono sempre tornare utili, un giorno o l'altro. Il presidente Obama, appena entrato nella sua nuova abitazione di Washington ha scoperto, come scrive il quindicinale americano "Rolling Stone", che oltre ad avere a disposizione cinque chef e una sala privata per il bowling, la Casa Bianca ha anche una collezione di dischi, una selezione particolare di oltre 2000 dischi in vinile, ognuno dei quali marchiato con il sigillo presidenziale, conservata nel "basement" della Casa, nella "White House Record Library". La discoteca presidenziale era nata sotto l'amministrazione Nixon, quando l'associazione dell'industria discografica americana, la RIAA, suggerì al presidente che la Casa Bianca dovesse avere non solo una biblioteca ma anche una collezione di dischi. Nel 1973 l'associazione fece una donazione di 2000 long playing, una selezione non particolarmente brillante, ricca di pop di consumo, di musica tradizionale, di country, da Pat Boone ai Carpenters, dalla musica di Nashville a quella di New Orleans, molto Elvis, qualche Beatles. Dopo il sostanziale disinteresse del presidente Ford, non particolarmente appassionato di musica, fu l'amministrazione Carter a rinnovare, nel 1979, l'elenco dei dischi che avrebbero meritato il marchio presidenziale, e l'incarico di coordinare la selezione fu dato a un leggendario produttore discografico, John Hammond, lo scopritore di Bob Dylan. Lui, assieme al critico musicale Bob Blumenthal scelsero 200 ulteriori album che, nelle loro intenzioni, dovevano "testimoniare la ricchezza e la diversità della musica popolare dell'epoca". Per essere certi che le scelte fossero gradite a Carter i due proposero un album di Randy Newman, "Good old boys". La risposta fu positiva e i due andarono avanti, arricchendo la collezione con moltissime novità, dal rock ultraveloce dei Ramones al punk dei Sex Pistols, dal rock classico di "Let it bleed" dei Rolling Stones all'hard rock di "Led Zeppelin IV". Carter usò spesso la discoteca, ma quando nel 1981 Reagan lo sostituì, la moglie Nancy decise che quegli ingombranti vinili che facevano bella mostra in un corridoio del terzo piano, vicino alla "listening room" della grande magione di Washington dovesse essere messa in cantina. Così fu, i dischi furono dimenticati e nemmeno un appassionato di musica come Bill Clinton ci mise mai le mani sopra. Ora è il turno di Obama, che ha già scoperto che nella selezione presidenziale ci sono alcuni dei suoi dischi preferiti, come "Blood on the tracks" di Bob Dylan e "Born to run" di Bruce Springsteen. Ma ancora non si sa quale sarà il futuro della "White House Record Library", se verrà aggiornata nuovamente, magari con dei cd, o se, visto che Obama ha il suo iPod (come Bush Jr.) i vinili resteranno a prendere polvere in cantina. (29 gennaio 2009) |
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