|
#91
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
#92
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
#93
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
E' bello che tu ci faccia partecipi della storia della tua vita...è un atto di grande umanità...continua Gondar...regalaci ancora un po' dei tuoi ricordi e delle tue emozioni... |
#94
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
com'era quel detto?.. "si stava meglio quando si stava peggio"..
forse è una cosa un pò banale da dire, ma secondo me è una sacra verità. ho 36 anni, ma mi sarebbe piaciuto crescere e allevare i miei figli in quegl'anni. quando nn si aveva tutto così facilmente come oggi, si dava più valore alle cose alle persone e ai sentimenti. secondo voi quante persone oggi pur essendo ricche, aiuterebbero dei perfetti sconosciuti, proprio come faceva elvis? (magari incontrandoli x strada, come quel piccolo lustrascarpe). |
#95
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Il banditore
Adesso, però, assistiamo ai veri fuochi artificiali, visto che nel mio scorso post vi ho propinato quel simpatico personaggio che in qualche modo voleva imitare quelli autentici. E che dire poi del tamburino banditore? Beh, questo era un personaggio quasi d’altri tempi perchè il suo frenetico tamburellare agli angoli delle strade, non voleva fare altro che richiamare l’attenzione della gente su qualcosa di nuovo o d’importante. La gente usciva all’istante dalle case così come si trovava, per non perdersi neanche una battuta . Per lo più erano massaie dato che la maggior parte dei loro uomini erano al lavoro e noi ragazzini facevamo da cornice a quell’ometto che aveva tutta l’aria di essere così importante. Le mamme uscivano chi con la scopa ancora in mano, chi con il lavoro all’uncinetto, chi con la matassa di lana e relativi ferri ecc. per ascoltare le ultime novità. E queste erano motivo di intrattenimento anche dopo che il banditore si dileguava rapidamente per raggiungere la prossima postazione, per fare tra di loro commenti vari finendo poi per chiedere l’un l’altra cosa stessero preparando per il pranzo. Tornando al nostro banditore, questi veniva ingaggiato sia dal comune che da artigiani o da altri produttori di servizi per comunicare alla cittadinanza le diverse ordinanze comunali o avvisi di varia natura. Ricalcavano in pratica il modo di fare di quei banditori del remoto passato i quali, in sella ad un cavallo (come ci capita spesso vedere in alcuni filmati d’epoca) giravano per le strade più centrali ed affollate per dare lettura di un editto del re o del signore della contea. Ricordo ad esempio, come se fosse oggi, un avviso dei fornai che diceva così: ”drdum drdum drdum………..Uèèèèèè l’ femm’n, ci avit’ fa’ u’ pa’n, facitue’ doman’, p’kkè dopodoman’ nan’s ‘nforn”. E così via ripetendo la stessa litania per ogni strada cittadina. Traduzione: “Attenzione donne, se dovere fare il pane, vi consigliamo di farlo domani, perché dopodomani il servizio del forno rimarrà chiuso”. Insomma, anche quel tipo di produrre suono che mi entrava nel profondo dell'anima e quel non so che di destrezza nel manipolare le bacchette sul tamburo, significavano per me un qualcosa di indefinibile e di magico. Gondar. (continua) Ultima Modifica di Gondar : 23-01-2008 18:24 |
#96
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Però è indiscusso che sapevamo divertirci con poche cose. Non c'era la tecnologia e noi avevamo una grande fantasia. Ogni piccola cosa era assaporata nella sua totalità. Tutto era un continua conquista, anche poter andare a scuola e studiare. Ogni tanto mi piacerebbe si tornasse a quella nostra genuinità e ingenuità. |
#97
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
Le lingue? Non sono tante che parlo, sono tedesca di nascita e quella è la mia madrelingua, l'inglese lo so bene, l'italiano abbastanza e basta. Tutti gli altri canali di Hotbird non li capisco, ma è buffo vedere come la TV è uguale ovvunque, nel pomeriggio vendono gli elettrodomestici e gioielli alle massaie nello Jemen, in Marocco e in Bulgaria come anche da noi. La sera fanno i spettacoli musicali con musica araba, greca o israeliana come se fosse Raffaella Carrà. Al Jazeera è uguale a CNN, grafica e tutto. Il mondo è diventato un paese! |
#98
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Quote:
|
#99
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
Gli strumenti musicali
Quando capitava la proiezione di qualche film strappalacrime nell’unico cinematografo di Apulco interpretato dai cantanti che vi ho elencato nel post n. 87 , io facevo il diavolo a quattro per potervici andare. Ma sono state rarissime le occasioni dal momento che eravamo, come la maggior parte della popolazione, poveri in canna. Amavo la musica, lo ripeto, e tutto ciò che essa produceva. Vivevo di luce riflessa quando in rarissime occasioni i miei genitori, di ritorno dal teatro Petruzzelli di Bari, ove si recavano massimo una volta l'anno dopo aver risparmiato lira su lira per non mancare all'unico svago della loro esistenza, raccontavano non senza eccitazione la trama e la lirica dell’opera appena vista. Per entrare in quell’atmosfera, vediamo insieme questo videoclip della divina Maria Callas. Il Teatro Petruzzelli di Bari, uno dei più belli d’Italia, è andato, come noto, incendiato nel 1991, per mano di gente indegna che ha voluto anteporre i propri interessi a quello che, assieme alla basilica di San Nicola, era il simbolo della musica lirica di quella città. Rivediamo con la morte nel cuore l’orrore perpetrato. Sempre a proposito di musica, ho in mente quella volta quando mia madre, nell’approssimarsi della mia prima comunione, mi portò con sé in treno a Bari, accompagnati da una sua amica nonché vicina di casa per comprare l’occorrente, cioè dal vestitino alla camicia, ai calzini ed alle scarpe. Scesi alla stazione di Bari, ci incamminammo per la via Sparano, la strada più elegante del capoluogo. Giunti all’altezza del negozio “Ricordi”, dalle cui vetrine si potevano ammirare ogni tipo di strumentazione musicale, mi bloccai davanti a tanto ben di dio e non ci fu verso di farmi desistere dall’allontanarmici, nonostante le loro minacce, tanto che finirono per accontentarmi, loro malgrado, raccomandandosi di non muovermi fino al loro ritorno. C’ero riuscito e non vi nascondo che ne fui fiero per tanta determinazione e risolutezza che non sapevo di avere . Restai affascinato da quelle bellissime chitarre esposte in vetrine, da quei sassofoni dorati, da quei violini scintillanti, e poi all’interno di quei pianoforti luccicanti, trombe, trombette, bassi, contrabbassi, clavicembali, e molti altri ancora. Ricordo che il proprietario del negozio, che evidentemente aveva assistito, incuriosito, al mio tour de force con mia madre, mi si avvicinò e con molta pazienza mi fece ammirare da vicino gli strumenti e mi sembrò di aver toccato un cielo con un dito. Di ogni strumento mi piaceva sentire il suono ed ogni suono dolce e accattivante mi stimolava ad immaginare l’accompagno con la mia voce. Mi piacevano tutti, nessuno escluso e, pur non avendo alcuna idea di come poterli utilizzare, li avrei portati, se solo avessi avuto la possibilità, tutti a casa mia . Per studiarmeli a fondo, toccarli, provarli e riprovarli all'infinito, ben sapendo di stare nel bel mezzo di un bel sogno. Sogno per sogno avrei finito per scoprire che…….vediamo cosa insieme. Sul più bello della mia immaginazione , mi sentii chiamare da mia madre che, di ritorno dagli acquisti, scusandosi con il titolare per la mia impertinenza, mi trascinò via da lì nonostante facessi opposizione; e solo quando vidi arrivare sul mio viso alcuni poderosi ceffoni che mi fecero immediatamente ritornare alla triste realtà, mi calmai e, me singhiozzante, ce ne tornammo a casa............(continua) Gondar. Ultima Modifica di Gondar : 23-01-2008 18:25 |
#100
|
|||
|
|||
Re: Elvis: l’Extra Terrestre
fantastico gondar, sei un'ottimo narratore.
basta chiudere gli occhi, e si ha la sensazione di rivivere accanto a te nel passato. |