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Vecchio 22-04-2008, 10:14
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Intervista al Dr. Lester Hoffman

Alle 23 del 15 agosto 1977, Elvis aveva un appuntamento dal dentista, Dr. Lester Hoffmann, per una pulizia generale e due otturazioni.

D. Quanto hai incontrato Elvis la prima volta

LH. La prima volta l’ho incontrato, appena tornato dalle Hawaii, dove aveva girato il film Blue Hawaii. Era il mio giorno libero, la mia segretaria mi chiamò e disse “C’è una chiamata, qualcuno dice che Elvis Presley ha bisogno di un dentista” e io risposi “Vabbè, sarà uno dei miei amici che mi sta facendo uno scherzo, comunque vengo”.
Così andai in studio ed Elvis arrivò, mandato da Gorge Klein.
Sono rimasto il dentista di Elvis fino alla sua morte.

D. Hai raccontato la storia che quando dovevi intervenire, Elvis faceva auto-training per il dolore

LH. E’ vero! Dovevamo fargli un piccolo intervento per togliergli la punta di una radice e naturalmente presi una siringa per fargli l’anestesia.
A quel punto Elvis disse: “Cos’è quella roba?” e io “Ti faccio l’anestesia” e lui “Aspetta un momento, solo un minuto” ed entrò in una specie di trance.
Alla fine di quel minuto disse: “Ok sono pronto”
Io presi di nuovo la siringa ed Elvis disse “No, non è necessario”. Era entrato in profonda meditazione, ma io volevo fargli l’anestesia comunque.
Lui insistette “Vai avanti, se mi fa male mi fermo”.
Feci l’intervento, tolsi il dente, cucii la ferita. Lui non battuto ciglio, non si è mai mosso. Quando finii dissi” Elvis, ho finito” e lui “Non ho sentito niente”
Studiava meditazione e la praticava fino al punto di essere in grado di entrare in trance meditativo

D. Cosa ha pensato?

LH. E’ stata la prima e l’unica volta, in tutta la mia vita professionale di dentista che qualcuno mi abbia detto “Vai avanti, togli il dente, perché mi anestetizzo da solo”

D. C’è qualcosa che ci vuoi raccontare sulla generosità di Elvis?

LH. Certo. Ci sono due cose che mi ha dato.
Una sera ero nel mio ufficio, avevo finito la mia giornata. Lui era con Charlie Hodge e disse. “Dr. Hoffmann, usciamo. Voglio farle vedere una cosa”. Siamo usciti nel parcheggio della clinica e vidi che c’era una nuova Cadillac Seville. Sapevo che due giorni prima aveva comprato delle macchine e sapevo che ne aveva regalata una a Charlie e così dissi “Charlie, che bella macchina!”.
Al che Elvis disse “Questa non è di Charlie” e togliendo le chiavi dalla tasca, aggiunse “Questa è per lei!”
E io “Ma Elvis io ho già una Cadillac, non ne ho bisogno”.
Mi guardo, scoppiò a ridere e disse: “Ascolta, tua moglie ha compiuto 50 anni la settimana scorsa, Vero? Allora, se può, la faccia scendere, per raggiungerci!”.
Così la ragazza che lavorava con me chiamò mia moglie dicendole di scendere, con la scusa che voleva parlarle del matrimonio di sua figlia.
Quando mia moglie arrivò, Elvis che stava nascosto dietro la porta della reception, chiuse la porta lentamente, si girò e le diede un grosso bacio sulle labbra, prese le chiavi, gliele mise in mano e disse “Suo marito non vuole averla, ma io la regalo a lei per il suo compleanno. E’ solo un semplice grazie” E’ stato così che abbiamo avuto in regalo una Cadillac da Elvis.

D. Di cosa parlavate tu ed Elvis, che ricordi hai? Stiamo cercando di capire com’era l’uomo dietro l’immagine

LH. Beh, ad esempio, una volta mentre era nel mio ufficio disse “Senta, so che ha una figlia in California e anche io ho mia figlia in California. Che ne dice se quando ho finito il tour, non prendiamo il mio aereo e andiamo in California e portiamo nostre figlie a pranzo?” Elvis adorava sua figlia, amava la sua famiglia.
Lasciati dire una cosa di Elvis. Io, per lui, sono rimasto il Dr. Hoffman da quando l’ho conosciuto fino a che se n’è andato. Gli avevo detto “Elvis, io ti chiamo Elvis. Perché tu non mi chiami Les?” La sua risposta fu “No Dr. Hoffman, lei è andato a scuola, ha preso una laurea, guadagnandosela”
Per lui, io sono rimasto il Dr. Hoffman fino all’ultimo giorno della sua vita.

D. Elvis aveva un grande rispetto per le persone. Hai dei ricordi circa il suo senso dell’umorismo? Qualsiasi cosa ti venga in mente, qualcosa di divertente.

LH. Ho una storia particolarmente divertente. Era dicembre e una sera avevamo appuntamento nel mio ambulatorio, verso le 8.
Alle 8 esatte, ricevetti una telefonata da Elvis, in cui mi diceva: “Dr. Hoffmann, farò un po’ tardi” e io “Ok ti aspetto”. Alle otto e trenta il telefono suonò di nuovo. Era lui per dirmi “Farò un po’ tardi” e io “Va bene”. Alle 9 finalmente arrivò in moto insieme ad uno dei suoi ragazzi, entrando in clinica dalla porta sul retro.
Con loro c’erano due ragazze. Credo che una fosse Miss Ohio e l’altra penso fosse Miss Austria. Erano qui per il titolo di Miss Universo o qualche altro concorso di bellezza. Avevano ottenuto un permesso di uscire per andare da Elvis, probabilmente per farsi pubblicità. C’era un ragazzo che le aspettava nella limousine per accompagnarle all’aeroporto. Elvis aveva detto loro che doveva andare dal dentista, così le caricò sulla moto e le portò in clinica. Le ragazze erano impazzite, passarono 4 ore nel beauty shop, per aspettare Elvis. Puoi solo immaginare come si sono presentate, dopo essere state sedute dietro una moto, il mese di dicembre !!

D. Com’era Elvis a Natale?

LH. Era grande! Dava sempre feste, Era una persona molto ospitale, molto accogliente, molto carino. Ci invitava sempre alle sue feste di Natale, così come a quelle di Capodanno a Graceland, Era un vero gentiluomo.

D. Come si svolgevano le feste?

LH. C’era sempre molta molta musica. Non c’era alcol, nessun alcolico. Non ricordo di aver mai visto Elvis bere alcolici. Avevamo musica, ballavamo, lui cantava. Mia moglie adorava le sue feste. Era un ospite perfetto.

D. Vorrei che, per un attimo, parlassimo dell’ultima sera di Elvis. E’ venuto da te…… che problemi aveva?

LH. Dunque, l’ultima volta che lo visto è stato per una visita di routine, per un controllo.
Stava partendo per un tour e Ginger Alden era venuta con lui. Mi disse: Dr. Hoffman, dopo aver controllato me, se può, potrebbe controllare anche Ginger perché vorrei che sistemasse e fissasse i suoi denti. E’ stata una visita molto molto piacevole.
Praticamente è stato quella sera in cui mi propose di andare in California per pranzare con nostre figlie.
Questa fu l’ultima cosa di cui parlai con Elvis quella notte. Io dissi: “Elvis, quando torni dal tour, ne parleremo”. Mi ringraziò e tornò a casa. Fu l’ultima volta che lo vidi.

D. Aveva un buon stato d’animo, scherzava?

LH. Oh sì era sereno, direi normale e quando, il giorno dopo, sentii la notizia che era morto, non riuscivo a crederci. Ma come sappiamo era vero.

D. Anche quella sera, non si era fatto anestetizzare?

LH. No. Era solo una visita di routine. Pulizia e controllo. Solo questo!

D. Che cosa ha significato Elvis per te?

LH. Io e mia moglie ne abbiamo parlato molto.
Elvis ha portato un tocco di magia nelle nostre vite. Ecco come l’abbiamo sempre considerato. E quando morì, dissi a mia moglie “La magia se n’è andata!”
Sono passati 20 anni, ma la sua magia è ancora con noi.

D. Alcune persone hanno parlato del suo carisma. Hai avuto qualche esperienza?

LH. Non ho esperienze personali, ma quello che so è che avevamo una signora che ci forniva prodotti per le pulizie e un giorno disse: “Ho un biglietto per mia figlia per poter andare ad un concerto di Elvis” Dissi “Grande! Sarà contenta!”. Quando la rivedemmo la volta successiva, su nostra richiesta, ci raccontò “Quando mia figlia è tornata a casa era eccitatissima e mi ha raccontato che era seduta in mezzo ad una folla di 10.000 persone. Ha detto “Elvis cantava, ma mentre cantava guardava dritto verso di me!”
Questa era l’impressione che la gente riceveva quando lui era sul palco. Era come se cantasse per te e solo per te. Era una sensazione strana, ma è così che si è sentita questa ragazza. Quando abbiamo assistito a qualche suo show, anche noi ci sentivamo così.
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  #2  
Vecchio 22-04-2008, 10:16
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Re: Intervista al Dr. Lester Hoffman

D. Quando Elvis veniva in ambulatorio, ci furono fans capaci di introdursi o cose simili?

LH. Lo fecero la prima volta perché era un appuntamento di giorno. Avendo riconosciuto la sua macchina, fecero irruzione in ufficio.
Così da quella volta gli appuntamenti avvennero sempre di sera ed Elvis metteva la machcina nel parcheggio interno, da cui poteva entrare direttamente in clinica. Così non ci furono più problemi con i fans.

D. Elvis ti ha mai detto qualcosa che ti è rimasto impresso nella mente?

LH. Bene, cercherò di spiegare tutto.
Lasciami raccontare una storia su Elvis che può descrivere un po’ il suo carattere.
Mi chiamò in ufficio e questo succedeva durante uno dei suoi primi tours.
Mi chiamò e disse “Dr. Hoffman, può venire a casa mia?” Credo abbia aggiunto “Mi si è rotta una vecchia otturazione. Devo partire per un tour e vorrei fare un’otturazione temporanea o comunque fare qualcosa” Io risposi “Certo, verrò” Così preparai la mia borsa e andai a Graceland. Erano le 8 di sera. Elvis mi venne incontro e disse “Andiamo su”. Salimmo di sopra e nell’atrio c’era una chaise longue. Si distese sulla poltrona e mi mostrò il suo dente, chiedendomi se potevo fare qualcosa. Naturalmente risposi di sì e aprii la mia borsa. Estrassi quello che mi serviva e dopo aver preparato tutto, otturai il dente come potevo.
Dissi: “come va” e lui rispose “Bene”
Salendo le scale, appena svoltai vidi un organo e dissi: “Elvis, non sapevo che tu suonassi l’organo” E lui “No, quella è mia nonna. E’ di quelli che suonano da soli” Allora io “Sto cercando proprio uno di questi, perché non essendo un musicista, lo volevo così” e lui “Oh”.
Finito il mio lavoro, ELvis mi disse “Le dispiacerebbe parlare con Ginger? IO devo preparAre il mio tour. Torno subito” Bene avevo quasi 60 anni più di lei e non potevo avere molto in comune con una ragazza di 18 anni, ma ci sedemmo e parlammo per circa mezz’ora.
Quando Elvis tornò, disse “Non sono ancora pronto, continuate, torno subito” Così passò un’altra mezz’ora, mentre io e Ginger chiacchieravamo. Andò avanti così fino alle 23. Finalmente Elvis tornò e disse “Dr. Hoffmann. Fatto, tutto pronto! La accompagno alla porta”. Ci avviamo verso la porta, scendemmo le scale, per poi uscire dalla porta principale e arrivare sulla veranda. quella dove ci sono le colonne. Vidi un camion, alcuni ragazzi che trafficavano e altri che tenevano in mano delle torce. Fu la prima volta che sentii Elvis dire “Che diavolo è questa roba?” e con una torcia illuminò il camion. Poi disse: Hey Dr. Hoffman, venga, c’è qualcosa di interessante per lei”. Mi avvicinai al camion e sopra c’era un organo, come quello che lui aveva in casa. Dissi “Elvis cos’è questo?” E lui “Aveva detto che cercava qualcosa di simile e voglio che l’organo venga a casa con lei”
Praticamente Elvis aveva fatto aprire un negozio, per cercare un organo come il suo e l’aveva fatto ritirare. Questa era una cosa tipica di Elvis. L’organo è ancora a casa mia.

D. Conservi delle storie molto belle e apprezziamo che tu ce le abbia raccontate.

LH E io ho apprezzato che me le abbiate chieste.

D. E’ stato un piacere Mr. Hoffman.




source ww.elvis.com.a
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  #3  
Vecchio 22-04-2008, 11:38
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Predefinito Re: Intervista al Dr. Lester Hoffman

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D. Vorrei che, per un attimo, parlassimo dell’ultima sera di Elvis. E’ venuto da te…… che problemi aveva?

LH. Dunque, l’ultima volta che lo visto è stato per una visita di routine, per un controllo.
Stava partendo per un tour e Ginger Alden era venuta con lui. Mi disse: Dr. Hoffman, dopo aver controllato me, se può, potrebbe controllare anche Ginger perché vorrei che sistemasse e fissasse i suoi denti. E’ stata una visita molto molto piacevole.


D. Aveva un buon stato d’animo, scherzava?

LH. Oh sì era sereno, direi normale e quando, il giorno dopo, sentii la notizia che era morto, non riuscivo a crederci. Ma come sappiamo era vero.

D. Anche quella sera, non si era fatto anestetizzare?

LH. No. Era solo una visita di routine. Pulizia e controllo. Solo questo!
Hurt scusa, ma sono un pò confusa..
Dalle varie testimonianze che si sono raccolte negli anni e che sono riportate nel forum, risulta che Elvis, la sera prima di morire andò dal dentista per un dolore ai denti.
Sempre dalle stesse testimonianze, risulta che ad Elvis quella sera furono prescritti degli antidolorifici contenenti "codeina", che poi fù una delle sostanze che furono ritrovate nel corpo di Elvis, al momento dell'autopsia, e che sempre si suppone, abbiano potuto causare uno shock anafilattico.
In questa intervista, il Dr.Hoffman, dichiara che quella sera Elvis, fece solo una visita di routine, pulizia e controllo. Dichiara che Elvis era perfino sereno...e addirittura che fù una visita piacevole...
Forse ho letto male io..il fatto è che ogni documento riportato nel forum, l'ho divorato in un'attimo.. e magari ricordo male..



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  #4  
Vecchio 22-04-2008, 13:40
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Re: Intervista al Dr. Lester Hoffman

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Hurt scusa, ma sono un pò confusa..
Dalle varie testimonianze che si sono raccolte negli anni e che sono riportate nel forum, risulta che Elvis, la sera prima di morire andò dal dentista per un dolore ai denti.
Sempre dalle stesse testimonianze, risulta che ad Elvis quella sera furono prescritti degli antidolorifici contenenti "codeina", che poi fù una delle sostanze che furono ritrovate nel corpo di Elvis, al momento dell'autopsia, e che sempre si suppone, abbiano potuto causare uno shock anafilattico.
In questa intervista, il Dr.Hoffman, dichiara che quella sera Elvis, fece solo una visita di routine, pulizia e controllo. Dichiara che Elvis era perfino sereno...e addirittura che fù una visita piacevole...
Forse ho letto male io..il fatto è che ogni documento riportato nel forum, l'ho divorato in un'attimo.. e magari ricordo male..
Giuste osservazioni, Perla

Pur non dando grandi informazioni, ho voluto postare questa intervista proprio perchè contrasta con quanto sapevo anche io.

Infatti ho voluto controllare nei libri che ho a casa e ci sono 2 cose che non combaciano:

- La prima è che sia Eliane Dundy nel libro Elvis and Gladys che Guralnick nell'ultimo treno per Memhis, raccontano che il Dr. Hoffmann e sua moglie sono andati a trovare Elvis dopo qualche settimana dalla morte di Gladys. Mentre il Dr. Hoffman qui dice che l'ha conosciuto al suo ritorno dal film Blue Hawaii

- La seconda è l'argomento codeina.
Qui il Dr. Hoffman non ne parla, mentre Guralnick nel suo Amore senza Freni (pag. 717/718 ) scrive "Elvis era di buonumore quando se ne andò, i denti otturati non gli davano fastidio, disse, ma avrebbe preso comunque qualche compressa di codeina per precauzione"

Altre fonti dicono che il Dr. Hoffmann gli ha prescritto la codeina............

Per concludere, non so che dire se non che, a mio parere, tutto è discutibile visto che le versioni cambiano a seconda di chi parla!!!

Mah ?
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  #5  
Vecchio 22-04-2008, 18:31
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Predefinito Re: Intervista al Dr. Lester Hoffman

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