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Vecchio 20-11-2008, 18:43
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La top ten delle cospirazioni




Lady Diana


Da Elvis a Diana le teorie più bizzarre

LONDRA

L’omicidio di Kennedy, l’11settembre, la morte di Diana: sul web si moltiplicano le teorie su possibili complotti organizzati da governi e associazioni. La domanda a cui bisogna dare una risposta è una sola: si tratta di disastri, catastrofi naturali o cospirazioni? Per i “complottisti”, così vengono chiamati gli amanti delle tesi più bizzarre, i settori in cui si può applicare la “teoria del complotto” sono i più svariati.

Secondo gli psicologi queste tesi interessano l’immaginazione collettiva , cercando di chiarire, ma solo in apparenza, episodi difficili da spiegare. Il Telegraph ha stilato la top 30 delle teorie più gettonate, dalle più credibili a quelle più inverosimili. Nella lista compaiono diverse morti illustri. L’incidente d’auto in cui ha perso la vita Lady D. è ancora oggetto di lunghe discussioni. Secondo le indagini non si tratta di un complotto, ma di una fatalità. Il padre di Dodi Al Fayed però non si è mai arreso, per lui suo figlio e Diana sono stati uccisi. Per la monarchia inglese era impensabile che la madre del futuro re d’Inghilterra sposasse un mussulmano, da cui pare, sempre secondo il magnate di Harrods, aspettasse anche un figlio.

Tra i personaggi vip menzionati spiccano i nomi di Paul McCartney e Elvis Presley. Il re del rock, infatti, sarebbe ancora vivo. Dopo una serie di prove e controprove ancora oggi non è chiaro se il cantante si goda la vecchiaia su un’isola tropicale o meno. Invece, secondo un'altra leggenda metropolitana, Paul McCartney avrebbe perso la vita in un incidente stradale del 1966. L'attuale "Paul" sarebbe dunque un sosia. Non bisogna poi dimenticare le teorie "scientifiche". Il virus dell'Hiv sarebbe stato creato in laboratorio e l'Haarp sarebbe un'arma segreta in grado di abbattere aerei e missili o addirittura causare terremoti.

Dopo avere parlato per anni del controverso sbarco sulla Luna, negli ultimi tempi tra i complottisti non si discute d'altro che dell'11 settembre. Molto dura la tesi secondo cui sarebbe stato lo stesso governo americano a provocare la strage sulle Torri Gemelle.

Da LASTAMPA.it
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Vecchio 21-11-2008, 17:23
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Ciclicamente escono queste notizie,probabilmente hanno una scadenza come gli alimenti.
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Vecchio 24-11-2008, 18:55
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La stella di Elvis Presley, una delle figure più influenti della musica e della cultura pop, torna oggi a brillare grazie ad una nuova pietra miliare nella sua fortunatissima carriera discografica.
A trentun’anni dalla sua prematura scomparsa, sarà finalmente pubblicato “Re:Versions”, il primo e attesissimo LP di remix di Elvis Presley. L’album, pubblicato con l’approvazione e il supporto della Elvis Presley Estate e recante i marchi esclusivi “Official Elvis Presley’s Signature Product” e “Graceland”, contiene 11 hit remixate dal DJ e produttore Spankox che di recente ha riportato Elvis al vertice di molte classifiche europee grazie al suo remix di “Baby Let’s Play House”, brano che apre questo nuovo album.
Dopo il successo planetario riscosso dai singoli “A Little Less Conversation” (2002) firmata Elvis vs JXL e da “Rubberneckin’” (2003) di Elvis vs Oakenfold, finalmente un nuovo album con la straordinaria voce di Elvis. “Re:Versions” di Elvis Presley vs Spankox, già pubblicato da Sony-BMG nel Regno Unito, è in uscita per edel in Italia e per Warner Music in Germania, Austria e Svizzera il prossimo 5 dicembre 2008 mentre è prevista per gennaio la pubblicazione in tutti gli altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. La tracklist include fra gli altri classici come “Don’t Be Cruel”, “Jailhouse Rock”, “That’s All Right” e il secondo singolo estratto “Blue Moon of Kentucky”.
Il progetto va oltre il semplice re-missaggio dei brani: tutti i pezzi sono stati riarrangiati e lavorati con la tecnologia più avanzata ma nel rispetto delle sonorità e dei groove originali della musica di Elvis. Il risultato è una rilettura senza precedenti delle grandi hit del Re del rock ‘n’ roll: “Elvis come non l’avete mai sentito”.
Mike Stoller, uno dei più importanti produttori della musica pop degli anni Cinquanta e Sessanta e co-autore di Jailhouse Rock e tante altre hit del rocker di Memphis ha dichiarato: “All’inizio pensavo fosse una specie di scherzo, ma quando ho ascoltato l’album ho scoperto che “Re:Versions” è un disco eccellente; un tributo ultra-contemporaneo ad Elvis Presley da parte di Elvis in persona! Adoro la “Re:Version” di “Jailhouse Rock”, la canzone che io e Jerry Leiber abbiamo scritto e prodotto per Elvis nel 1957. Questo album è veramente eccezionale”.
“Ogni volta che le registrazioni originali di Elvis vengono maneggiate ci assicuriamo che la nuova ‘veste’ dei brani sia quella giusta. Elvis è stato un pioniere che ha abbattuto schemi e barriere con la sua musica: questo album di remix fa la stessa cosa attraverso un approccio innovativo alla sua musica” ha dichiarato Jack Soden, CEO di Elvis Presley Enterprises.
“Elvis ha da sempre ispirato creatività in altri musicisti e artisti; questo progetto di remix è un grande esempio dell’influenza di Elvis sulla musica di oggi. Ascoltando queste nuove versioni, l’essenza delle registrazioni originali è intatta ma il valore apportato dalla produzione ‘contemporanea’ conferisce ai brani un sound nuovo” ha commentato Tony Yoken, Format Manager e DJ di SIRIUS Elvis Radio.
Conosciuto per le sue mosse provocatorie sul palco, Elvis dichiarò in un’intervista: “Alcune persone tengono il ritmo battendo il piede, altri fanno schioccare le dita, altri ancora oscillano avanti e indietro. Io più o meno faccio tutto ciò contemporaneamente”. Lo stesso spirito eclettico che animava Elvis è presente in “Re:Versions” al quale non è possibile resistere senza ballare sul nuovo beat del Re del Rock ‘n’ Roll.
L’album contiene 11 brani e una traccia bonus con il videoclip del brano “Baby Let’s Play House – (Spankox Re:Version)” e si presenta in un’elegante edizione digipack-cartonato con 24 pagine contenenti una raccolta di fotografie rare della leggenda del rock. “Re:Versions” permetterà ai fan di vecchia data di riscoprire la musica di Elvis in una nuova veste e allo stesso tempo regalerà ad una nuova generazione di fan il mito intramontabile nel modo più inaspettato, fascinoso e irresistibile.
Spankox (il cui vero nome è Agostino Carollo) è un dj/produttore/compositore di musica elettronica progressive di Trento che ha recentemente composto e prodotto il classico “To The Club” e vanta eccellenti esperienze nel campo del remix per artisti come Roxette, Snap! e Vasco Rossi fra gli altri. L’uscita di questa rilettura della musica di Elvis Presley, realizzata con la collaborazione del fidato Highpass, segna un importante traguardo essendo il primo album nella storia dell’artista americano ad essere stato remixato da un dj/artista contemporaneo e ad essere lanciato sul mercato discografico mondiale.
Spankox ha costruito la propria reputazione nel mondo come eccellente compositore, dj e produttore grazie a numerose hit firmate con diversi pseudonimi. Tra queste vi sono “Love Song”, come X-Treme, al numero 1 delle classifiche europee nel 1999 (nota anche nella versione cover di Right Said Fred - Top 20 in Germania nel 2002), “Open Up Your Mind” e “Fly Away (Bye Bye)” come Eyes Cream, arrivate al n°1 della classifica Billboard USA Club Chart nel 2000, “Put On Your Red Shoes” (Top 20 in Germania, Italia e Svezia nel 2002) e “Tell Me Where You Are” come Ago. “To The Club” è stato qualche anno fa un inno per le discoteche e i club di tutto il mondo e ha introdotto il sound e il nome di Spankox sulla scena internazionale. Oggi il dj/produttore/compositore di Trento è ospite fisso alle console dei migliori club del mondo. Di recente è stato invitato a prendere parte alla tappa milanese dell’Elvis Tour 2008 per uno show che prevedeva, oltre al suo dj set, l’esibizione dei musicisti storicamente al fianco di Elvis Presley come TCB Band, The Imperials, The Sweet Inspirations e Joe Guercio & His Orchestra.
“Remissare Elvis è un sogno divenuto realtà – ha detto Spankox – poichè la sua musica ha costituito la mia più grande ispirazione. Produrre questo album è stato come essere in studio con lui. Volevo anche far sì che suonasse bene anche ai suoi fan, perchè so che la sua musica per loro è sacra, proprio come lo è per me.”
Fra gli eventi che hanno anticipato questa importante uscita, quest’estate Spankox è stato invitato a Memphis dalla Elvis Estate fra gli ospiti principali della Elvis Week, durante la quale ha presentato l’album di fronte a migliaia di fan della rockstar. Spankox è stato anche ospite della conferenza Elvis Insiders al Cannon Center e ha firmato autografi per il pubblico al fianco dei leggendari Mike Stoller, DJ Fontana (il batterista di Elvis) e The Imperials. Ha concluso la sua partecipazione alle celebrazioni con un dj set su Elvis Radio in diretta dalla Graceland Plaza su Sirius.

ELVIS PRESLEY VS SPANKOX “RE:VERSIONS”

TRACKLISTING:

1. Baby Let's Play House (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
2. Don't Be Cruel (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
3. (Let Me Be Your) Teddy Bear (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
4. Jailhouse Rock (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
5. All Shook Up (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
6. Blue Moon Of Kentucky (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
7. Heartbreak Hotel (Spankox Re:Version - Ago Radio Edit)
8. Too Much (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
9. Just Because (Spankox Re:Version - Eyes Cream 3AM Short Mix)
10. You're A Heartbreaker (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
11. That's All Right - (Spankox Re:Version - X-Treme Edit)

BONUS VIDEOCLIP (PC/MAC/iPod)
12. Baby Let’s Play House (Spankox Re:Version)

http://www.allaradio.org/rubriche/ne...ufficiale_6107
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  #4  
Vecchio 01-12-2008, 15:39
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La storia del Rock a fumetti

Raccontare l'evoluzione del rock attraverso il fumetto è la nuova sfida di Herve' Bourhis autore de "Il piccolo libro rock". Si tratta di un'enciclopedia tascabile, in formato 45 giri con anche il buco nel mezzo, provvista di tavole con illustrazioni colorate in cui oltre a riportare la storia dei grandi miti del rock si rivelano tante curiosità e anedotti che in cinquat'anni di musica hanno colorato la scena insieme a Elvis Presley, Bruce Springsteen, Madonna, Clash, Sex Pistols, Rolling Stones, Prince e Alice Cooper, solo per citarne alcuni. Un libro interessante e assolutamente accattivante che racconta nascita ed evoluzione di un genere musicale nato negli Stati Uniti negli anni cinquanta e in seguito diffusosi rapidamente in tutto il mondo: “Il Piccolo Libro Rock” edito da Cooper, in vendita a 18 euro, sarà un percorso divertente per tutti e soprattutto una buona idea per un regalo a Natale.

"Il piccolo libro rock". La musica rock raccontata a fumetti


I fumetti sono sicuramente evocativi e coinvolgenti, se non altro per quella sottile patina di surreale con cui riescono a descrivere i contorni della realtà. Il connubio tra rock e fumetti non è certo nuovo. Due mondi che in fatto di surreale hanno molto da dirsi e che adesso entrano nuovamente in contatto grazie a ‘Il piccolo libro rock’. Hervé Bourhis, autore della pubblicazione, racconta nelle pagine del suo libro la storia di un genere musicale che ha appena compiuto mezzo secolo di età.
Il rock invecchia senza mai invecchiare. La sua capacità di rigenerarsi è assolutamente unica. Questa nuova iniziativa editoriale promette da dare nuovo sfogo alle energie del rock, fornendo a tutti i musicista operanti in questo genere nuove possibilità di ispirazione ed a tutti i comuni lettori uno strumento per una lettura più approfondita del loro genere musicale preferito. L’uso del fumetto come artificio letterario rende la lettura snella, informale e rapida.
Tutto ha inizio nel 1951, quando il dj Alan Freed lanciò la sua trasmissione “Moondog Rock and Roll Party” all’interno della quale Ike Turner cantò “Rocket 88”, definito il primo pezzo rock della storia. Il libro ha il formato di un 45 giri. Tante le curiosità affrontate nelle pagine del libro: dalla duckwalk (passo dell'anatra) di Chuck Berry agli occhiali manifestamente da miope di Buddy Holly. Un percorso non riassumibile fra i grandi miti del rock da Elvis a Madonna, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, passando per i Clash, i Sex Pistols, Alice Cooper e Prince.


Herve’ Bourhis e’ l’autore de ‘Il piccolo libro rock‘ in cui racconta la storia di un genere musicale che ha appena compiuto mezzo secolo.Un’enciclopedia a fumetti con tante curiosita’ dalla duckwalk (passo dell’anatra) di Chuck Berry agli occhiali manifestamente da miope di Buddy Holly. Un percorso non riassumibile fra i grandi miti del rock da Elvis a Madonna, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, passando per i Clash, i Sex Pistols, Alice Cooper e Prince
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  #5  
Vecchio 02-12-2008, 10:11
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da Comunità Montana Esino Frasassi


“Da allora la società divenne più aperta e libera”. Per dirla con le parole di Giampiero Mughini il ’68 fu ‘Sex Revolution’. Una svolta di costume epocale che l’istrionico giornalista e scrittore ha ripercorso nell’omonimo volume, presentato ad Arcevia nel corso dell’ultimo incontro della riuscitissima rassegna ‘Nel cuore del libro…parole d’autore’, ideata dal Sistema Bibliotecario Locale della Comunità Montana Esino-Frasassi.

La sua ironia e le sue provocazioni, la sua mimica inconfondibile e le sue pose inimitabili hanno deliziato la folta platea quanto le sue riflessioni: “La rivoluzione della società venne dalla pillola contraccettiva ma anche dalla ‘500, che ridusse le distanze fra gl’italiani. Come accadde pure nelle Marche, che per la sua gente, il suo cibo e la sua natura sono solito definire l’Eldorado d’Italia”. Brillantemente introdotto da Cecchetelli, direttrice dell’ente promotore dell’evento, dal sindaco Purgatori e dal moderatore Girolimini, Mughini ha rimarcato l’importanza della musica: “La sex rivolution partì dal rock’n’roll di Elvis Presley. La sua figura fu più incisiva di un intellettuale, i suoi ritmi scatenati restituirono dignità ed orgoglio alla fisicità,sino ad allora umiliata, soprattutto nelle donne”.

Sul rapporto tra il ’68 ed il divertimento il suo giudizio è stato critico e netto: “Non fu una passeggiata per Piperno, per chi ‘scoprì’ la prigione o,peggio ancora,perse la vita. Lo è stato semmai per le nuove sensibilità estetiche e culturali, per la libertà sessuale e l’idea rivoluzionaria di un confronto paritario fra i due sessi. I nostalgici, che sostengono tesi opposte, mentono”. Inevitabile il parallelo fra il nostro ’68 ed il maggio francese, che, per motivi di studio, Mughini visse in presa diretta: “Per 3 settimane il paese si fermò. E se , a suo modo, fu un divertimento, il merito fu della polizia francese, composta da specialisti che affrontarono la protesta con lucidità, a differenza di quanto accadde in Italia. Poi, una volta terminata la colazione, come ebbe a dire De Gaulle, il paese tornò alla routine quotidiana con senso di responsabilità”.


Lo stesso principio che, se fosse stato genitore, Mughini avrebbe raccomandato a sua figlia nell’uso del corpo. Che oggi è “così esibito da pin up in bikini o dalle reduci dall’Isola delle nullità per diventare star”. Ma qui, come ha affermato l’ospite-mattatore, si aprirebbe un altro discorso con premesse opposte e riflessioni contraddittorie: furono pregiudizi soltanto quelli verso la fisicità presessantottina oppure sono tornati, sotto mentite spoglie, nei confronti delle “sciacquette” che hanno piena consapevolezza della loro ostentazione corporea ?
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  #6  
Vecchio 03-12-2008, 08:51
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2008-12-02 18:57


NINNA NANNA ADDIO




LONDRA - Ninne nanne addio: anziché mettere i bambini a dormire sulle note di canzoni tradizionali, i genitori britannici scelgono di cantare ai loro piccoli ballate pop di Robbie Williams o addirittura pezzi rock dei Guns n' Roses.

Secondo il sondaggio, condotto dal sito Baby Website, il 13% delle 2.000 mamme intervistate considera antiquate e fuori moda vecchie ninne nanne come 'Stella stellina' e nel più dei casi non se ne ricorda le parole.

Per i due terzi di loro, i brani pop e rock che sentono alla radio sono altrettanto efficaci nel far addormentare il loro bambino. In base alle risposte ottenute dalle mamme interpellate, il sito ha pubblicato la sua top ten delle ninne nanne pop. Ed è così che si scopre che il brano più cantato ai bimbi inglesi quando è ora di dormire è 'Patience' dei Take That, seguito da 'Angels' di Robbie Williams al secondo posto e da 'I Kissed a Girl' di Katy Perry, al terzo.

Al quarto posto si trova invece la ballata romantica di James Blunt 'You're Beautiful', seguita da 'Love Me Tender' di Elvis Presley, da 'Beautiful' di Christina Aguilera e da 'Warwick Avenue' di Duffy. Chiudono la classifica 'Sweet Child O'Mine' dei Guns n' Roses all'ottavo posto, 'Wonderwall' degli Oasis al nono e 'Girls' delle Sugarbabes, al decimo.

"Ci ha stupito molto scoprire che le mamme preferiscono le canzoni pop alle ninne nanne tradizionali. Immagino che molte mamme ascoltino la radio quando sono a casa con i bambini e che quando è ora di metterli a dormire togliersi quelle canzoni dalla testa sia difficile", ha commentato Kathryn Crawford del Baby Website. Poco soddisfatto del risultato del sondaggio è Richard Jenkinson di Lullaby-babies, un'etichetta che distribuisce le ninne nanne tradizionali.

"Le ninne nanne sono ripetitive, hanno un ritmo medio e parole appropriate, in modo da avere un effetto calmante sul bambino. I bambini sono più sensibili alle tonalità e strumenti come il violino li possono disturbare", ha affermato Jenkinson che ha sottolineato poi come, a differenza delle canzoni pop che passano di moda, le ninne nanne siano state, almeno fino ad ora, tramandate con successo di generazione in generazione. "Sarebbe un peccato che i bambini di oggi crescessero senza conoscere brani classici e bellissimi da cantare a loro volta ai loro figli", ha detto.
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  #7  
Vecchio 09-01-2009, 22:32
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SYDNEY, 9 gennaio (Reuters )

I capelli. I vestiti aderenti e pieni di strass. Centinaia di sosia di Elvis Presley hanno si sono riuniti oggi sull"Elvis Express" per partecipare a uno dei più grandi tributi dell'Australia al Re del Rock.


Circa 370 devoti, molti dei quali con grandi ciuffi, occhiali da aviatore, chitarre e quel famigerato abbigliamento, prenderanno parte al Countrylink Elvis Festival che durerà una settimana e si terrà a Parkes, una città dell'entroterra australiano.

L'evento coincide con quello che sarebbe stato il 74esimo compleanno di Presley, l'8 di gennaio.

"C'erano tantissimi personaggi alla stazione dei treni stamattina, un mix di persone, giovani, ma anche famiglie", ha detto a Reuters Metodi Jovanovski, portavoce di Countrylink.

Durante il viaggio in treno di sei ore attraverso le montagne, i fan di Elvis e di sua moglie Priscilla Presley, attrice, si faranno compagnia, e si sfideranno per aggiudicarsi il premio per il 'miglior travestimento a bordo'.

Si stima che l'Elvis Festival, alla sua sesta edizione, attirerà circa 8.000 persone nella città di Parkes, a 357 km da Sydney, quasi raddoppiando la sua normale popolazione per tutta la durata dell'evento.

*************************************************

I fans australiani di Elvis Presley al raduno di Parkes, vicino Sydney



Migliaia di appassionati sono presenti alla sesta edizione dell'Elvis Festival, nella cittadina rurale di Parkes, 360 km ad ovest di Sydney.


L'evento per celebrare il compleanno di Elvis, l'8 gennaio.
Migliaia di appassionati sono presenti anche quest'anno alla sesta edizione dell'Elvis Festival, nella cittadina rurale di Parkes, 360 km ad ovest di Sydney. L'evento in cinque giornate, si tiene ogni anno per celebrare il compleanno della leggenda del rock, nato l'8 gennaio del '35 a Tupelo. (Elvis oggi avrebbe compiuto 74 anni)

Oltre quattrocento imitatori del Re Del rock, vestiti come il loro beniamino assoluto, e sosia della moglie Priscilla, hanno affollato la stazione centrale di Sydney, e molti hanno ingannato l'attesa del treno per Parkes, esibendosi nei loro classici preferiti. Vedendo le immagini sul sito del Parkes Elvis Festival si puo capire che la leggenda di Elvis è sempre ben viva, in tutto il mondo.
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  #8  
Vecchio 11-01-2009, 22:40
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SYDNEY, 9 gennaio (Reuters )


"********************************************* ****







Che bel gruppo di dementi.
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  #9  
Vecchio 13-01-2009, 22:32
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ciao a tutti
Askme loro ci credono che male c'è??? non hanno ancora capito che non ci sarà nessun altro re all' infuori diiiiiiiii ELVIS
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  #10  
Vecchio 14-01-2009, 11:26
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Un bell'articolo sull'America e la Musica in cui si parla di Elvis una volta tanto dicendo le cose come stanno.

TITOLO ARITICOLO:
AMERICA, STORIE A FIL DI MUSICA.
FONTE: Il sito de IL GIORNALE articolo del 14 genaio 2008 della Redazione.
LINK:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320852

In particolare mi ha colpito questa frase.

[... Non è sola, l’America, a Graceland. C’è un mondo che l’accompagna in quella cerimonia profana che incontra il sacro fra le note del rock. C’è il mondo. Perché Elvis è un bene senza confini, non di Tupelo, borgata del povero Mississippi dove nacque, non di Graceland poco più a nord, dove chiuse gli occhi...]
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  #11  
Vecchio 23-01-2009, 11:49
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TITOLO: Accadde il 23 gennanio del...

[... 23 gennaio 1986 – Nasce in America la Rock and Roll Hall of Fame, il museo dedicato agli artisti. I primi ammessi sono i musicisti Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley...]

FONTE: 055 News.
LINK: http://www.055news.it/notizia.asp?idn=23026
DATA: 23 gennanio 2009
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  #12  
Vecchio 29-01-2009, 18:39
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GeA117 Re: Articoli

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ciao a tutti
Askme loro ci credono che male c'è??? non hanno ancora capito che non ci sarà nessun altro re all' infuori diiiiiiiii ELVIS
Loro possono credere quello che più gli fa comodo,non mi interessa.
Il problema è che a causa di "questi" estimatori, Elvis viene paragonato ad un pagliaccio,e francamente seguendolo da qualche anno non mi sembra sia mai stato, e la cosa mi irrita molto.
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  #13  
Vecchio 02-02-2009, 15:26
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Al Museum Of Art di Portland, Maine c'è un'esposizione dal titolo "Backstage pass-Rock & roll photography" che durerà fino al prossimo 22 marzo dove sono esposte più di 300 foto originali di tutti i più grandi del rock, da Elvis Presley a Jimi Hendrix passando per Madonna, Who, Beatles e U2. I lavori sono opera di 50 fotografi tra i quali Lee Friedlander, Kate Simon, Laura Levine, Baron Wolman, Bob Gruen, Jim Marshall e Lynn Goldsmith. Il museo si trova in Seven Congress Square, ingresso 10 dollari. Tra i 18.000 oggetti d'arte custoditi nelle sue sale, la struttura annovera opere di Degas, Magritte, Monet e Picasso.
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  #14  
Vecchio 27-09-2009, 20:04
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A quando il modello Kojak?
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  #15  
Vecchio 28-09-2009, 13:31
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  #16  
Vecchio 07-10-2009, 20:54
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http://www.ondarock.it/speciali/presley_bianchi.htm cliccate,leggete e poi dite....
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  #17  
Vecchio 08-10-2009, 11:04
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Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:

"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"

E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.


"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"

Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.
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  #18  
Vecchio 08-10-2009, 12:08
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io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre
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  #19  
Vecchio 08-10-2009, 12:18
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io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre

Direcesololui sei proprio un fan di Elvis ......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!
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  #20  
Vecchio 08-10-2009, 12:26
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carmen Visualizza Messaggio
Direcesololui sei proprio un fan di Elvis ......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!
ben detto Carmen,ma soprattutto mi infastidisce tanto la gente che specula sulle spalle altrui in particolarmodo di una persona che è morta l'unica anzi le uniche persone che capisco sono Lisa Mary e Priscilla in qunto le uniche ereditiere di Elvis
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  #21  
Vecchio 08-10-2009, 20:07
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Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:

"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"

E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.


"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"

Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.



Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.
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  #22  
Vecchio 09-10-2009, 10:48
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Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.
Cara Hurt, mi hai letto nel pensiero: mi riferivo proprio a F. Sinatra che non amo particolarmente, ma che non ho nominato per evitare di essere spiacevole, magari innescando una polemica con i suoi fans
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  #23  
Vecchio 22-10-2009, 19:16
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Se si vuole promuovere una Gibson, qual'è la miglior connessione pubblicitaria ????? .............Elvis Presley naturalmente


Il canto dell'Elvis elettrico – Il Re, la Gibson Super 400 CES e il Comeback Special

Paolo Bassotti | 10.21.2009




“...dal caos possono nascere la vera comprensione e l'armonia e, comunque vada a finire, è stato Elvis a far partire questa valanga, praticamente da solo. […] Posso garantirvi una cosa: non saremo mai più concordi su una cosa tanto quanto lo siamo stati su Elvis.” (Lester Bangs)
Quando si fa la storia del rock, facile che ci sia una Gibson dei paraggi. Il Re non fa eccezione. Molti dei suoi grandi successi sono legati al leggendario marchio nato a Kalamazoo.



Una delle serate più esaltanti del percorso artistico di Elvis Presley ha a che fare con un volontario e inaspettato scambio di chitarre, avvenuto tra lui e il suo storico chitarrista, Scotty Moore. Due chitarre firmate Gibson!
L'evento di cui si parla è Singer Presents ELVIS, lo show natalizio registrato nel Giugno del 1968 e trasmesso dalla NBC il 3 Dicembre dello stesso anno, uno spettacolo comunemente conosciuto come il '68 Comeback Special. Comeback perché per Elvis fu un vero e proprio ritorno dopo anni opachi: una mossa fondamentale, capace di rilanciare la sua carriera, di ristabilire la sua rilevanza. Il servizio militare, i troppi film di scarso livello (con le relative colonne sonore, sempre assemblate in malo modo) e soprattutto la British Invasion, con l'avvento di giovani star quali Beatles e Rolling Stones, avevano infatti indebolito il più grande divo degli anni d'oro del rock and roll, confinandolo nella posizione comoda, ma poco desiderabile, di vecchia reliquia. Un mito affascinante, incapace però di poter emozionare ancora con la propria musica. L'occasione di rinascere arrivò per Elvis da un progetto che, se fosse andato come originariamente previsto, avrebbe potuto consegnarlo definitivamente al mondo dell'intrattenimento per adulti. Sarebbe stata la negazione dello spirito sovversivo che aveva scandalizzato l'America più di dieci anni prima, quando si cercava in tutti i modi un sistema per frenare la sua sensualità sfacciata (quando lo si inquadrava dall'ombelico in su, per censurare il bacino dello scandalo, oppure lo si costringeva a cantare Hound Dog a un cagnolino, per coprire il peccato di ridicolo: tutto inutile, non si ferma una slavina costruendo un pupazzo di neve). Il colonnello Parker voleva infatti uno special natalizio nel senso più conservatore del termine. Una messa in scena alla Bing Crosby, con alberi di Natale, pacchetti regalo, il calore dell'intimità domestica, e naturalmente canzoni per la festa più zuccherose della glassa del mandorlato. Per una volta, il colonnello non venne accontentato. Merito del producer Steve Binder, che preferì eliminare quasi totalmente l'aspetto natalizio dello special, e merito di Elvis, che si affidò a Binder senza alcuna paura. Già la complessa messa in scena delle canzoni di Elvis, culminante in un nuovo brano, la pacifista If I Can Dream, sarebbe bastata a fornire un grande show. Binder, colpito dall'energia che si avvertiva quando Elvis provava in scioltezza i suoi brani, ebbe l'idea rivoluzionaria di registrare un ulteriore set, nel quale il Re avrebbe cantato dal vivo (per la prima volta dal '61!) in un'atmosfera intima e informale, accompagnato dai suoi amici e dai suoi musicisti storici, in presenza di un pubblico di sole 200 persone. Una sorta di visionario antecedente della moda Unplugged degli anni '90.



Il 27 Giugno del '68 fu il giorno del grande ritorno al live, che avvenne nel corso di quattro concerti di un'ora l'uno. Elvis, vestito con un morbido completo di pelle nera, praticamente non poteva nemmeno alzarsi in piedi sul minuto palcoscenico a sua disposizione, da condividere con gli amici Alan Fortas, Lance LeGault, il chitarrista Charlie Hodge, e con i due membri superstiti del gruppo col quale aveva iniziato a scrivere la propria leggenda ai tempi della Sun: il batterista D.J. Fontana (al quale per l'occasione non era stata nemmeno data una batteria, ma solo una custodia di chitarra da percuotere con le bacchette) e il grande Scotty Moore. Il nome di Scotty Moore è da sempre legato alle chitarre Gibson. Per quasi tutte le incisioni alla Sun Records usò una ES 295 del '53, sostituendola dal '55 al '56 con una L5, fino a ottenere l'endorsment dalla Gibson nel 1957, anno nel quale cominciò a suonare la 56 Super 400 CESN, un meraviglioso modello di elettrica archtop. Il colonnello Parker non accettò mai un endorsment ufficiale per Elvis, ma il Re approfittò comunque della collaborazione di Scotty con la Gibson per potere avere la propria acustica Gibson J-200N. La sera del 27 Giugno 1968, Elvis e Scotty si presentarono rispettivamente con una J-200N e con una 63 Super 400 CES (che Scotty aveva iniziato a usare nel 1963, al posto della 56 Super 400 CESN). Quel che sorprese tutti, in una serata già stupefacente, fu il fatto che per alcuni brani si scambiarono le chitarre. Elvis si trovo così per la prima volta a condurre in pubblico la propria band con una chitarra elettrica. Fu una scelta cruciale nella riuscita artistica dell'evento. Altro che buoni sentimenti natalizi: Elvis, tra una battuta e un sorriso, sostenuto dalle risate degli amici e dall'incoraggiamento del pubblico, suonò e cantò blues sporco, crudo, appassionato come non mai, ritrovando l'umanità e la carnalità che pareva aver perduto da tempo. “Molto probabilmente il più grande esempio di rock'n'roll mai registrato,” scriverà il critico Greil Marcus di queste performance, aggiungendo: “i brani della Sun ti lasciano soddisfatto; questi ti lasciano in uno stato di incredulità, di soddisfazione e di nervoso.” L'immagine che rimane del grande ritorno di Elvis è pertanto quella di lui con la Gibson 63 Super 400 CES, mentre, canzone dopo canzone, riscopre la propria verità, con naturalezza e coraggio. Il concerto del Comeback Special fu l'ultima volta che si incontrò con Scotty. Elvis presto sarebbe entrato definitivamente nell'escalation di eccessi della sua “fase Las Vegas,” dimostrando di non aver colto il senso profondo di un trionfo nato dalla perfetta armonia tra musica e mito.



http://www.gibson.com/it-it/Stile-di...ell-Elvis-121/
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  #24  
Vecchio 20-01-2010, 23:19
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E...pensare che aveva paura che ci si dimenticasse di lui,impossibile.
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  #25  
Vecchio 02-02-2010, 18:58
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A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Cha...-smettono'
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  #26  
Vecchio 03-02-2010, 13:01
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A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Cha...-smettono'

I rolling stones non mi sono mai piaciuti nè come gruppo nè come singoli personaggi del gruppo......
pertanto non tengo neanche minimamente in considerazione quello che ha detto stò poco famoso batterista!!!!!!!
forse è solo invindia la sua!!!!!!!!
poveretto!!!!
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  #27  
Vecchio 03-02-2010, 13:43
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Che dire..? Ma c'è qualcosa che piace a questo uomo??
Forse è un narcisista, che si contempla davanti allo specchio dalla mattina alla sera... e magari nemmeno nello specchio ha trovato qualcosa che gli piace...(basta guardarlo!! )

LISA
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  #28  
Vecchio 03-02-2010, 12:18
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L'opinione di quello lì conta quanto niente! Si tenga pure il suo odio per Elvis...
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  #29  
Vecchio 03-02-2010, 14:24
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brava lisa!!!! elvis non si tocca. è sopra a tutti e a tutto. w il RE!!!!!!
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  #30  
Vecchio 17-02-2010, 21:22
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Malika Ayane

Malika Ayane: "La mia canzone insolita per dare emozioni a Sanremo"

di Cristiano Sanna
Raffinato, elegante, il brano Ricomincio da qui che Malika Ayane presenta al 60° Festival di Sanremo spicca tra le proposte della sezione Artisti in gara. La prima serata del Festival si è difesa dall'incombere della partita di Champione League come pure dalla programmazione alternativa su satellite, facendo segnare a suo favore l'ascolto di 11 milioni di telespettatori. La seconda serata vedrà trornare sul palco dell'Ariston i dodici artisti che hanno passato il turno di martedì. Andranno avanti dieci di loro, mentre debutteranno dal vivo i primi quattro giovani della Nuova Generazione. Ci sarà anche Malika, sul palco, a ricantare il brano la cui musica è stata scritta da Ferdinando Arnò, mentre le parole sono firmate da Pacifico. Ne abbiamo parlato con la cantante italo-marocchina su cui la Sugar di Caterina Caselli punta moltissimo.
Malika, dall'anno scorso, quando da sconosciuta lasciò il segno a Sanremo con Come foglie, sono successe parecchie cose e per lei tutte positive.
"Sì, è stato un anno ricchissimo. Io non credo molto nelle categorie positivo e negativo, preferisco godermi la ricchezza delle cose che, grazie al fatto di fare musica, posso vivere giorno dopo giorno. Sanremo è fra queste. Mi fa piacere che venga apprezzato il mio brano, visto che ha una struttura un po' diversa dalla solita canzone da Festival".

Video - "Ricomincio da qui"

Il nuovo album Grovigli esce il 19 febbraio. Avrà ancora quel suono pop soul, con venature jazz, del precedente suo disco omonimo?
"In parte sì, in particolare Ricomincio da qui nella versione live per Sanremo ha l'arrangiamento d'archi curato da Vince Mendoza, grande direttore d'orchestra dal gusto jazz".

Il suo look si è fatto più sofisticato, forse con un rimando alla moda anni Ottanta che sta tornando in auge.
"Se quel rimando c'è è inconsapevole, dunque lo vivo con divertimento. In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".

Da molti lei è considerata la nuova stella di casa Sugar. Sente la grande aspettativa del pubblico nei suoi confronti?
"La sento ma senza subirla come uno stress. Sanremo è una parte del mio percorso artistico, per me il successo è presentare la mia musica a quanta più gente possibile e riuscire ad emozionare gli ascoltatori. Sanremo sa amplificare le emozioni, in questo è un evento davvero potente".

Domanda che facciamo a tutti gli artisti in gara: ci sono canzoni dei suoi "rivali" che l'hanno colpita?
"A me le altre canzoni piacciono quasi tutte, si avverte un grande lavoro artistico e mi sembra che questa edizione segnerà una svolta nel gusto pop italiano. Ci sono artisti molto più contemporanei, meno figli della tradizione sanremese. In apprezzo molto i brani di Arisa, Simone Cristicchi e Irene Grandi.

17 febbraio 2010



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  #31  
Vecchio 18-02-2010, 12:53
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Malika Ayane



In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".






Sono piacevolmente sorpresa dal fatto che questa cantante apprezzi così tanto il nostro Elvis da ascoltarlo spesso......anche se il ciuffo non è riuscito alla perfezione!!!!!!
Il brano di Alika mi piace molto e devo dire che ascoltandola mi ricorda la Ornella Vanoni!!!!!!
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  #32  
Vecchio 11-03-2010, 15:34
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Chi ascoltasse tale programma di Lucarelli, sappia che dalla sua bocca usciranno una marea di CAVOLATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ha già dimostrato che della vita di Elvis non conosce niente di niente!!!

************************
Deejay Tv Lucarelli lancia «Almost true»

Si chiama «Almost true - l’altra storia del rock» ed è un mokumentary firmato da Carlo Lucarelli. Andrà in onda per almeno sette puntate ogni domenica su Deejay Tv. Lucarelli, si sa, è un esperto di gialli e di trame ricche di retroscena. Stavolta si è scatenato sulle vicende musicali che sono entrate nella leggenda come quelle legate a Elvis Presley, a Jim Morrison dei Doors oppure a Bob Dylan, Led Zeppelin e David Bowie. «Non ci occuperemo di personaggi italiani» ha spiegato ieri Lucarelli di fianco a Linus nella sede di Radio Deejay a Milano. Quando hanno mostrato un breve estratto della prima puntata, l’atmosfera è sembrata subito evidente. Un tono serioso - non serio: serioso - per affrontare una leggenda metropolitana che avvolge la vita di Elvis Presley, accusato da qualcuno di aver addirittura sparato a John Fitzgerald Kennedy. In ogni caso, la struttura è quella del documentario, ricco di documenti interessanti, curiosità e piccoli retroscena dimenticati o sottovalutati nel tempo. In pieno stile Lucarelli, «Almost True» sarà un gioiello per chiunque sia appassionato di musica.
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  #33  
Vecchio 15-03-2010, 12:53
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PRESLEY, INCUBO

LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep


«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.

Giulio Brusati
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  #34  
Vecchio 04-10-2010, 10:06
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ma a me la cosa che terrorizza di più è questo fantomatico intevento maxillo-facciale su quel meraviglioso viso.
se fosse mai vero mi auguro che Elvis abbia mantenuto un viso altrettanto interessante!
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  #35  
Vecchio 04-10-2010, 10:54
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Lisa Lisa Non in Linea
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Ma...a dire il vero io ho postato il link per farvi leggere che, a suo tempo, questa notizia è stata un pesce d'aprile....
Non avete letto il link??

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  #36  
Vecchio 04-10-2010, 11:13
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ecco come al solito casco sempre con i pesce d'aprile....solo che siamo ad ottobre
devo cominciare a preoccuparmi?
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  #37  
Vecchio 12-11-2010, 12:11
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Anche i nostri giornali hanno dedicato qualche articolo per la pubblicazione del cd "Viva Elvis":

Ecco un esempio:

http://www.tgcom.mediaset.it/spettac...lo495364.shtml

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  #38  
Vecchio 04-11-2008, 16:32
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Dalla stampa.it
Chi ha influito di più sulla storia dell'Occidente e del mondo?



Ogni selezione di persone o eventi come rappresentativi di un fenomeno o di un'epoca è sempre, in qualche modo, pretestuosa e fallace. Tuttavia questa lista delle personalità che più hanno influenzato la storia dell'Occidente e del mondo (dopo aver visionato i video qui in pagina, votate l'instant poll) è stata facilitata da scelte obbligate, secondo l'autore e curatore
(www.sucediohoy.com, già curatore della rubrica di videoclip storici "Accadde Oggi").

Sarebbe difficile negare che senza Gesù di Nazareth, Isacco Newton o Adolf Hitler, per esempio, la storia dell'Occidente e dell'umanità sarebbe stata probabilmente diversa. Si è voluto indicare personalità che hanno iniziato un cammino e lo hanno marcato di sè probabilmente per sempre; il campione dei grandi viaggiatori nell'ignoto è, e sarà ancora, Cristoforo Colombo più ancora degli uomini che per primi camminarono sulla luna; e quello del tempo dei miti e degli eroi, Alessandro il Macedone.

E' probabile che i cambi che questi uomini hanno determinato, in quasi tutti i casi veri progressi, si sarebbero comunque senza di loro verificati. Ma ciò sarebbe accaduto in modo diverso e comunque in tempi più lunghi.

Senza Albert Einstein oggi non avremmo Stephen Hawking e non lo avremmo ora. E Pablo Picasso avrebbe disegnato così bene il corpo umano se Leonardo non fosse stato immenso pittore e grande anatomista?

Mentre è universalmente accettato che Amadeus Mozart è stato il più grande musicista di tutti i tempi, può apparire meno ovvio che alla musica popolare venga dedicata una biografia: quella di Elvis Presley. Ma l'ipotesi è che nessuno abbia influito sullo 'stile' del rock - senza dubbio la musica più ascoltata nel pianeta ogni giorno - quanto Presley.

Due biografie sono dedicate non solo ai personaggi ma anche al periodo storico di cui furono protagonisti: il Rinascimento, fondamentale per il nostro senso del 'bello' e del 'nobile', con Lorenzo De Medici; e la riforma protestante con Martin Lutero per aver creato due concezioni dell'uomo e della società all'interno della stessa civiltà cristiana e dato vita a diversi modelli di sviluppo.

Una biografia, infine, è stata dedicata all'uomo qualunque, perchè è innnazi tutto per non essere uomini qualunque che questi uomini celebri hanno pensato e creato.
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  #39  
Vecchio 07-11-2008, 14:25
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Torna “Disco Raro” musica
e collezionismo

07 novembre 2008
IL 78 GIRI acetato di Elvis Presley dal titolo That’s when your hearth begin e datato 1953, che ha raggiunto all’asta la somma di 200 mila euro. Oppure il primo disco dei Quarry Man gruppo inglese che poco dopo cambiò nome per chiamarsi The Beatles: il titolo è That’ll be the day, è del 1958 ed è stato venduto per 170 mila euro (pare che ne esiste un’unica copia). Sono questi i dischi che farebbero la gioia di qualsiasi collezionista, i due più rari e ricercati. E sono soltanto esempi del collezionismo presente a “DiscoRaro” il tradizionale appuntamento con il vinile (e non solo) che si terrà domenica prossima a Ronco Scrivia. Giunta alla diciannovesima edizione, la rassegna ospitata nei locali della biblioteca comunale di Ronco Scrivia e nella stazione ferroviaria, è a ingresso libero, l’orario va dalle 10 alle 18.30, con servizio bar ed ampio parcheggio (per informazioni: 010/935684 e 010/93528.



La mostra-mercato “DiscoRaro” espone dischi, cd, spartiti di tutti i generi . L’appuntamento è diventato un punto di riferimento per i collezionisti e appassionati del Nord Italia. Sarà possibile scambiare, comprare ed anche solo curiosare, i dischi storici italiani: da Celentano a Mina, da De André a Tenco, a Fred Buscaglione fino ai vinili dei roccheggianti anni Cinquanta e le rarità straniere da Johnny Hallyday a Little Richard, dai Rolling Stones a Elvis Presley ai Beatles. A organizzare l’evento è il circolo culturale Il Ponte.
Il collezionismo di dischi in vinile in Italia è in questi ultimi tempi ha avuto una netta impennata e, come succede in tutti i tipo di collezionismo, non esiste un prezziario definito ma il valore dei dischi viene stabilito dalla disponibilità dei pezzi sul mercato e dall’offerta dei collezionisti. Così non è cosa rara avere un colpo di fortuna e scovare sulle bancarelle pezzi unici o essenziali per arricchire la propria collezione. Se poi si ha molta fortuna si può riuscire anche a trovare un disco che, portato a casa per pochi euro, consente di rivenderlo all’asta anche a 1.000 euro. Uno dei luoghi più frequentati, per queste operazioni, è Internet che ospita siti con aste per collezionisti di tutto il mondo. Per i neofiti l’unico consiglio che si può dare è di verificare la qualità dei dischi sotto l’aspetto estetico: devono essere esenti da rigature e scheggiature e la copertina deve essere originale e in buono stato di conservazione.
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