Re: Sonny West - Agosto 2007
Quote:
hurt
D. Sonny, è un piacere parlare con te! Sappiamo che sarai a Memphis per promuovere il tuo nuovo libro, Elvis, Still Taking Care Of Business.
E’ passato tanto tempo da quel 16 agosto 1977, ti è stato più facile scrivere il tuo nuovo libro?
Indubbiamente l’ Elvis What Happened non avrebbe potuto o dovuto essere il mio contributo alla sua fine. Ho sempre detto che se io e Red avessimo continuato a lavorare con lui fino alla fine, l’ Elvis What Happened, non sarebbe stato scritto. Il libro era stato scritto per prevenire quello che poi è successo. Mai l’avremmo scritto dopo la sua morte.
Il libro non è stata una “vendetta” nei confronti di Elvis perché eravamo stati licenziati, come sembra sia il pensiero di alcuni dei ragazzi che componevano il gruppo.
Le stesse persone che hanno parlato contro di noi per aver scritto il libro, al tempo, negavano la realtà della dipendenza di Elvis con i farmaci.
D. Cos’altro vuoi dire ai lettori del tuo libro?
SW. Che è stato scritto con un amore profondo e grande rispetto verso qualcuno con cui ho condiviso la maggior parte della mia vita di uomo adulto, proteggendolo e dandogli tutto quello che era necessario per rendere la sua vita migliore e salvaguardarlo come meglio potevo.
Elvis: What Happened?
D. Elvis, Still Taking Care Of Bussiness, naturalmente, è il tuo secondo libro che parla del tuo periodo con Elvis. Nel 1977, i fans furono molto critici con Elvis: What Happened?. Oggi nel 2007, molti guardano al libro con un’ottica diversa, accettandolo di più.
Come giudichi oggi la pubblicazione di quel libro?
SW. Ancora oggi mi disturba vedere che quello che era lo scopo del libro è stato frainteso ed interpretato come “vendetta” perché siamo stati licenziati oppure “per fare i soldi”. Niente è più lontano dalla verità. Per dirla in modo semplice, noi conoscevamo Elvis, mentre chi ci ha criticato no. Elvis era all’altezza di affrontare qualsiasi opportunità gli capitasse nella vita e superarla. Noi pensavamo che l’avrebbe stimolato a farlo nuovamente. Quando lavoravamo con lui, avevamo la possibilità di avvicinarlo e discutere su quello che stava facendo a se stesso. Una volta licenziati, non era più possibile.
Il libro aveva lo scopo di fargli vedere, in modo chiaro, quello che stava facendo a se stesso e a coloro che gli volevano bene. Per lo stesso motivo sono state raccontate le cose relative agli anni ’60. Quando prendeva pillole dimagranti e antidolorifici, questi andavano ad intaccare la sua emotività, tra cui gli scatti d’ira durante i quali faceva e diceva cose che non avrebbe fatto in condizioni normali. Sotto gli effetti di alcuni farmaci, tra cui il cortisone che è uno steroide, Elvis diventava un’altra persona e lo rendevano irritabile e anche aggressivo. Sul libro nessuna di queste situazioni venne riportata con quel tocco necessario di comprensione, compassione o preoccupazione.
D. Guardando al passato, ti dispiace aver scritto il libro ELVIS WHAT HAPPENED, visto l’effetto che ha avuto su Elvis e su suoi fans?
SW. Posso capire la reazione dei fans. Dopo tutti gli anni che ho passato con lui, so quanto fosse evidente il loro amore per lui, ma non ho scritto il libro per avere l’approvazione dei fans. L’ho scritto per l’amore verso l’uomo e la mia preoccupazione che morisse, visto che peggiorava di giorno in giorno. Volevo che aprisse gli occhi su quanto male stava. Non so se sei al corrente di quel fattorino dell’Hilton di Las Vegas, che fece un’affermazione dicendo che “Elvis era tossicodipendente….” E aggiungendo che lui, ogni giorno, recapitava borse di droghe nella suite di Elvis” Quando venne a sapere questo, la reazione di Elvis fu che, durante gli shows, parlò in modo dispregiativo di questo ragazzo, minacciando di fargli del male se avesse trovato chi fosse esattamente.
Se ne infischiò delle voci che giravano. Non era in grado di dimostrare ai suoi fans che non era dipendente dalla droga. In altre parole fece in modo di far apparire bugiardo il fattorino,.
Mentre scrivevo il libro, mi venne in mente quel ragazzo, chiunque esso sia, e quanto avremmo fatto arrabbiare Elvis, passando anche per bugiardi. Si arrabbiò molto con noi, ma d’altro canto scelse di non fare niente. Nessuno sa, se non le nostre famiglie e gli amici più stretti, quanto dolore abbiamo provato quando Elvis morì. Il dolore dei suoi fans è passato attraverso gli anni, perché per loro fu una grande perdita; ma ti assicuro che il loro dolore è molto inferiore al mio. Sinceramente, io spero che tu capisca che il libro non fu scritto per ferire Elvis, ma per dargli una possibilità di svegliarsi e vedere dov’era finito.
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Pensate un po' cosa ci tocca sentireio non ho letto il libro "Elvis What Happened" ma ne ho sentito parlare, e non bene...Rimango davvero sconvolta dalle parole di quest' uomo che si ritiene ancora "amico" di Elvis dopo tutto cio' che gli ha fatto....ma come fa a dire che il libro e' stato scritto solamente per "aiutare Elvis"?Una persona la si aiuta in altri modi e maniere, e non come hanno fatto lui e gli altri della combriccola, scrivendo un libro in cui, come giustamente ha detto Lisa, si lavano in piazza i panni sporchi!!!!!
Davvero deplorevole...non ho parole....
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