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  #11  
Vecchio 22-09-2007, 19:20
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

Per chi, purtroppo, non ha questo libro, dice che Elvis, quando tentò di convincere i West ad uccidere Mike Stone (nel 1973) ma non vi riuscì, prese personalmente dall'armadio proprio quest'arma. Era furioso, gli ci vollero delle ore per calmarsi.
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  #12  
Vecchio 22-09-2007, 22:10
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

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Chi ha la versione in italiano di "Careless Love" vada a pagina 545. C'è scritto che effettivamente Elvis aveva una M-16.

Ciao bohemianrhapsody, mi fa piacere sapere di avervi detto una cosa..."vera"! Eh già, Elvis era proprio un collezionista con i controfiocchi!
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  #13  
Vecchio 22-09-2007, 22:56
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Per chi, purtroppo, non ha questo libro, dice che Elvis, quando tentò di convincere i West ad uccidere Mike Stone (nel 1973) ma non vi riuscì, prese personalmente dall'armadio proprio quest'arma. Era furioso, gli ci vollero delle ore per calmarsi.
Giusto! Proprio così...io queste notizie le ho apprese da Goldman...nonostante la sua cattiva reputazione...dice le identiche cose...povero Elvis chissà come soffriva...ve lo dicevo quel dannato 1973...non accettava proprio quella situzione...fino quasi ad impazzire
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  #14  
Vecchio 22-09-2007, 23:45
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

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Giusto! Proprio così...io queste notizie le ho apprese da Goldman...nonostante la sua cattiva reputazione...dice le identiche cose...povero Elvis chissà come soffriva...ve lo dicevo quel dannato 1973...non accettava proprio quella situzione...fino quasi ad impazzire
Chiedo scusa per il "dannato"...era riferito alla situazione in cui si trovava Elvis...
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  #15  
Vecchio 24-09-2007, 20:19
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

Oltre al collezionismo di armi e distintivi, preferisco ricordare altri hobbies di Elvis, come ad esempio:
- la pratica del karate;
- la passione per il football;
- i libri che leggeva, tra cui la Bibbia, "Masters Of The World", "Impersonal Life", libri sulle altre religioni, la reincarnazione, etc... e il suo interessamento nel cercare di capire lo scopo della vita;
- la musica gospel;
- la numerologia

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  #16  
Vecchio 24-09-2007, 23:56
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

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Oltre al collezionismo di armi e distintivi, preferisco ricordare altri hobbies di Elvis, come ad esempio:
- la pratica del karate;
- la passione per il football;
- i libri che leggeva, tra cui la Bibbia, "Masters Of The World", "Impersonal Life", libri sulle altre religioni, la reincarnazione, etc... e il suo interessamento nel cercare di capire lo scopo della vita;
- la musica gospel;
- la numerologia

LISA

Ti ringrazio Lisa per aver introdotto altri hobbies di Elvis...difatti c'eravamo impantanati sulle armi...difatti, come ho accennato in una precedente discussione, ad Elvis piaceva leggere la Bibbia...era un uomo molto religioso, fin da piccolo lo è stato...e Lisa hai fatto anche bene a ricordare il suo interessamento nel cercare di capire lo scopo della vita...e tutto il resto...e fanno capire quanto Elvis fosse sensibile e perché abbia avuto quel carisma con una forte carica spirituale che tutti noi sappiamo...e che dire della musica gospel...il gospel ce l'aveva nel sangue...che profondità! A tale proposito, quali sono stati i gospelmen che più lo accompagnarono?
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  #17  
Vecchio 09-10-2007, 13:24
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

ecco che cosa ho trovato su Armi magazine... riguardo ad Elvis e la sua passione per le armi
buona lettura a tutti

Elvis e le armi
By Di Javier e Cesar Garcia Rodriguez
Apr 28, 2005, 00:18

Spedisci questo articolo
StampaElvis Aaron Presley se ne andò il 16 agosto del 1977, ma la sua musica, i suoi film e la devozione dei suoi fans vivranno per sempre. Come molte star della musica Rock la sua scomparsa prematura ha segnato la nascita di una leggenda, cristallizzando nel tempo la sua immagine ed evitandogli l’onta della vecchiaia e della decadenza. Nell’immaginario dei fans Elvis sarà sempre il giovanotto aitante e impomatato con la chitarra al collo, capace di infiammare le platee con un semplice colpo d’anca. Poco prima che morisse gli eccessi degli ultimi anni, la dipendenza dai farmaci e dal cibo lo avevano trasformato in una caricatura di sé stesso, ma per i suoi fans Elvis era sempre il “re del rock’n roll”.
Tra le tantissime informazioni e biografie disponibili su Elvis, raramente si fa cenno alla sua passione per le armi da fuoco e la sua abilità di tiratore.
Elvis era nato a Tupelo, nello stato del Mississipi, l’8 gennaio 1935. Ai tempi per chi viveva negli stati del Sud il rapporto con le armi da fuoco era assolutamente naturale e faceva parte della vita quotidiana. Da bambino amava giocare impersonando gli eroi dei film western come Tom Mix e spesso il padre Vernon gli faceva provare il suo revolver sparando ai barattoli. In occasione del suo dodicesimo compleanno la madre Gladis gli chiese quale regalo avrebbe voluto ricevere. Elvis rispose senza esitare”un revolver”. La madre invece decise di regalargli una chitarra da dodici dollari. Il resto è storia. Ma alla fine il giovane Elvis riuscì ad avere la sua prima arma, una monocolpo Harrington & Richardson calibro .22 ricevuta in dono per il suo sedicesimo compleanno.
Il blues del soldato
All’apice della sua carriera Elvis fu richiamato a compiere il servizio militare. Fu destinato alla famosa divisione “Hell on Wheels” di stanza a Grafenwörk, nella Germania dell’Ovest. Vista la sua notorietà l’esercito offrì a Elvis la possibilità di arruolarsi nei servizi speciali per l’intrattenimento delle truppe, come prima di lui aveva fatto il famoso musicista Glenn Miller, ma Elvis rifiutò qualsiasi privilegio e chiese di essere assegnato a un reparto operativo. Fu quindi assegnato alla compagnia C di ricognizione avanzata dove sorprese subito i commilitoni e gli ufficiali, dimostrando la sua maestria nel maneggio del fucile Garand M1, della mitragliatrice Browning 1917 calibro .30 e della pistola Colt 1911 A1. Durante il servizio militare ottenne il brevetto di tiratore scelto con la pistola e nel marzo del 1960 fu congedato con onore e promosso al grado di sergente. Il generale di divisione Richard J. Brown gli consegnò personalmente un attestato di benemerenza per la sua condotta impeccabile e per il buon esempio che aveva dato ai commilitoni. In effetti nel corso della sua vita il “ribelle del rock’n roll” dimostrò in più di un’occasione un rispetto quasi morboso nei confronti delle istituzioni militari e delle forze dell’ordine. A differenza delle rockstar come Jim Morrison e Jimi Hendrix, che durante i concerti aizzavano il pubblico contro gli agenti, Elvis fu ossessionato per tutta la vita dal desiderio di diventare un uomo di legge, un sogno che come vedremo in seguito riuscì a coronare.
Una collezione esotica
Durante la sua vita Elvis accumulò un numero enorme di armi, dalle pistole calibro 6,35 ai drilling, arrivando ad avere più di cento pezzi. Il giorno della sua morte a Graceland si trovarono più di trenta armi, molte delle quali sono esposte nel museo. In realtà Elvis non era un collezionista nel senso stretto del termine, ma comprava di tutto. All’inizio della carriera, quando il suo conto in banca si raddoppiava ogni giorno, acquistò soprattutto armi appartenute a personaggi storici. In seguito incominciò a comprare sull’onda delle emozioni. In particolare si ispirava ai film, di cui era un instancabile spettatore. Se vedeva un film di James Bond, di cui era un fan aoppassionato, si comprava una Walther PPK, se il giorno dopo vedeva un film sui gangster mandava un assistente a comprargli un mitra Thompson. Amava regalare pistole e fucili ai membri del suo entourage (la famosa “Mafia di Memphis”) oppure agli agenti e agli sceriffi della zona, per ottenere in cambio divise e distintivi per i quali nutriva un’attrazione quasi infantile. Quasi tutte le sue armi erano personalizzate con incisioni e dorature, dal gusto un po’ pesante. Solitamente riportavano le iniziali EP (Elvis Presley) oppure la sigla TCB per “Taking Care of Business” un modo di dire dell’epoca che potrebbe essere tradotto in “fai ciò che deve essere fatto” e che divenne il motto di Elvis.
Tra le armi della sua collezione citiamo una Walther PPK dorata e incisa, una carabina semiauto Remington 7400 calibro .280. un automatico Browning Auto 5 con il quale si dilettava nel tiro al piattello. Amava molto i revolver e possedeva Colt Python e Trooper in .357 (quest’ultima era la sua preferita) con canne da sei e quattro pollici. Leggendaria poi era la sua Beretta 34 nichelata ribattezzata “il telecomando”. Elvis infatti la usava per “spegnere” i televisori a distanza quando si stufava di guardare i programmi. Questa sua abitudine gli creò qualche problema, soprattutto con gli alberghi che lo ospitavano.
Da buon appassionato di film Western amava anche le Colt Single Action che comprava in quantità con la scusa di allenarsi per i film. Molte di queste furono regalate al padre Vernon.Altre sono attualmente esposte al casinò Sierra Sid’s a Reno, nel Nevada.
Tra tutte queste armi le sue preferite restano le Colt 1911A1 in calibro .45 che amava portare in “condizione uno” cioè con colpo in camera, cane armato e sicura inserita.
Per un certo periodo Elvis portò una 1911 commemorativa della battaglia di Meuse-Argonne prodotta nel 1969 e di cui oggi è in commercio una replica. In seguito Elvis scambiò questa pistola con una Smith & Wesson Chiefs Special in calibro .38 Special con canna da due pollici del suo amico e gioielliere personale Ronnie “Niles” Natham.
Elvis amava scambiare oggetti di valore e gioielli con qualunque cosa, anche di costo insignificante di cui si fosse incapricciato. Quando nel 1975 il gruppo dei Led Zeppelin visitò Elvis a Graceland, ad esempio, il Re notò che il bassista del gruppo John Paul Jones portava al polso un orologio di Topolino da pochi dollari. Gli chiese se voleva scambiarlo, ma Jones disse che si trattava di un regalo delle figlie e rifiutò. Elvis allora estrasse da un cassetto un Rolex d’oro massiccio tempestato di diamanti dal valore inestimabile e riuscì a spuntare lo scambio. In un’intervista il cantante del gruppo Robert Plant, fanatico ammiratore di Elvis, ricorda che il Re li trattò come dei principi, anche se era evidente che non sapeva chi fossero. Il Re li aveva ricevuti perché erano il gruppo preferito dalla moglie e per non deluderli finse di conoscere tutte le loro canzoni. Insomma, il Re era fatto così: generoso, un po’ infantile ma fondamentalmente con un gran cuore.
Nemico pubblico numero uno
Elvis, come altri membri di spicco della società civile e dello spettacolo (ad esempio John Wayne) ricevette il poco gradevole titolo di “Nemico pubblico numero uno dell’Unione Sovietica” . I leader della Russia comunista lo accusavano di essere uno strumento di propaganda della decadenza americana e di essere un cattivo esempio per la gioventù del mondo. Probabilmente Elvis non diede molto peso alla faccenda; si sentiva molto più minacciato dai mitomani o dai mariti gelosi piuttosto che dalle invettive del Cremlino. In effetti le continue intrusioni di curiosi e squilibrati nella sua vita avevano reso Elvis guardingo fino a rasentare la paranoia. Il giorno dopo l’assassinio di Martin Luther King, avvenuto il 4 aprile del 1968 all’Hotel Lorraine di Memphis, Elvis sconvolto dal crimine che era stato perpetrato a poca distanza da casa sua. acquistò armi per una cifra pari a 35 mila dollari dell’epoca.
E nel 1969 quando la banda di assassini di Charlie Manson compì la strage nella villa californiana del regista Polansky, uccidendone la moglie e quattro amici, Elvis si precipitò nell’armeria “Law Enforcement” di Las Vegas comprando un vero e proprio arsenale e un giubbotto antiproiettile. A conferma della compulsività dei suoi acquisti, nel 1970 Elvis visitò la famosa armeria di Beverly Hills “Kerr’s Sporting Goods” e comprò armi per un valore di 38 mila dollari dell’epoca come “regali di natale per amici e parenti”. Tra queste armi c’era un Colt Python finemente inciso da 1900 dollari e un Ruger Blackhawk in .44 Magnum da 1800 dollari. All’inizio degli anni ’70 Elvis era convinto che prima o poi qualche pazzo avrebbe tentato di assassinarlo o di rapirlo. Secondo il suo amico e guardia del corpo Sonny West, in quel periodo Elvis portava sempre con sé tre pistole. La più piccola, una Colt Baby calibro 6,35, la teneva in tasca anche durante i concerti.
Elvis e il presidente Nixon
Seguendo l’esempio del famoso cantante Paul Frees, che lavorava in incognito come agente federale antidroga, Elvis scrisse al BNDD (Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs – l’attuale DEA) offrendo i suoi servigi per la lotta contro la droga, ma non ottenne risposta. Qualche tempo dopo Elvis ebbe l’occasione di incontrare il Vicepresidente americano Spiro Agnew e gli manifesto l’intenzione di regalargli un revolver .357 Magnum, ma Agnew rifiutò gentiulmente, spiegandogli che per legge non poteva accettare regali. Elvis non si scoraggiò e il 21 dicembre 1970 il “Re” fu ricevuto dall’allora presidente Richard Nixon al quale spiegò di voler contribuire alla lotta contro la droga, gli hippies, i comunisti e il movimento di liberazione dei neri “Pantere nere” . Fece inoltre dichiarazioni molto dure nei confonti dei Beatles, che secondo lui erano i paladini della cultura popolare antiamericana.
Finalmente, al termine dell’incontro, Elvis ricevette da Nixon il distintivo di agente onorario dell’FBI. Entusiasta come un bambino Elvis ricambiò il dono regalando al Presidente Nixon una Colt 1911A1 commemorativa della seconda guerra mondiale costruita nel 1970. L’arma, finemente incisa e custodita in un magnifico cofanetto digno pregiato è tuttora esposta nella biblioteca memoriale del presidente Nixon a Yorba Linda, nei sobborghi di Los Angeles.
Da quel momento Elvis poteva portare qualsiasi arma in tutto il paese, senza alcuna restrizione, specialmente sugli aerei. Va detto che quando il “Re” si spostava con il suo seguito sulle auto venivano caricati diversi M-16 full auto. In ogni caso la maggior parte dei collaboratori di fiducia di Elvis provenivano dalla polizia o dal corpo degli sceriffi, quindi potevano portare armi da fuoco senza troppe difficoltà. La fama di Elvis contribuiva ad appianare eventuali contestazioni da parte delle autorità che erano disposte a tollerare qualche irregolarità di fronte alla condotta sempre molto rispettosa di Elvis e del suo gruppo.
L’addio del Re
La vita di Elvis Presley fu segnata dalla passione per le armi. Il Re esprimeva la sua gratitudine con chili di oro, Cadillac e Colt. La sua stretta relazione con le pistole, in particolare con la Colt, non è stata dimenticata e recentemente la Colt e la Elvis Presley Enterprises hanno raggiunto un accordo per realizzare una 1911A1 commemorativa con scene della sua vita rimesse in oro. L’arma è realizzata in 300 esemplari e pare che le prenotazioni superino di gran lunga il numero dei pezzi disponibili.
Elvis morì il 16 agosto del 1977. Secondo una leggenda metropolitana particolarmente inverosimile in realtà sarebbe ancora vivo. Mise in scena la sua morte per poter vivere indisturbato il resto della sua vita, lavorando come un qualsiasi agente antidroga.

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  #18  
Vecchio 09-10-2007, 13:39
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

E anche in questo articolo, per quanto non punti il dito contro Elvis, c'è la non conoscenza esatta di una cultura del tempo o dei fatti.

Ne faccio solo un esempio: anche in Italia, i maschietti degli anni '50 avevano 2 modi di giocare: uno erano le biglie e l'altro le pistole, alternandole agli archi con le frecce. Posso assicurare, che non c'era nessuna predisposizione alle armi, ma solo l'emulazione degli eroi dei film western interpretati John Wayne..... la tipica guerra contro gli indiani
Gli amichetti si alternavano nel ruolo del soldato o dell'indiano
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  #19  
Vecchio 09-10-2007, 13:48
gabby gabby Non in Linea
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

Mia madre spesso mi racconta che all'epoca nella sua famiglia c'era la cultura delle armi, avevo un nonno che andava a caccia e quindi possedeva fucili di ogni tipo, e molti cani, quindi credo che appunto sia stata una cosa molto comune in quegli anni!!!
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  #20  
Vecchio 09-10-2007, 13:54
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Predefinito Re: Gli hobbies di Elvis

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E anche in questo articolo, per quanto non punti il dito contro Elvis, c'è la non conoscenza esatta di una cultura del tempo o dei fatti.

Ne faccio solo un esempio: anche in Italia, i maschietti degli anni '50 avevano 2 modi di giocare: uno erano le biglie e l'altro le pistole, alternandole agli archi con le frecce. Posso assicurare, che non c'era nessuna predisposizione alle armi, ma solo l'emulazione degli eroi dei film western interpretati John Wayne..... la tipica guerra contro gli indiani
Gli amichetti si alternavano nel ruolo del soldato o dell'indiano
Ho dimenticato di aggiungere che, per il suo compleanno, Elvis aveva chiesto una bicicletta, che i suoi genitori non gli hanno regalato primo perchè già ne aveva avuta una, da cui era caduto facendosi male ad braccio che venne ingessatp(e Gladys aveva il terrore che si facesse male irreversibilmente) secondo e non ultimo perchè, essendo poveri in canna, non avevano abbastanza soldi.
Ma Elvis non ha mai chiesto una pistola come regalo.

Questo per dire, quanto poco si sta a dare le proprie interpretazioni su Elvis, senza per questo vederla nel modo giusto.

Ultima Modifica di hurt : 09-10-2007 14:16
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