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#21
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Re: elvis è vivo
eccolo gp il topic ke t dicevo prima...
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#22
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Re: elvis è vivo
Ho acquistato il libro elvis è vivo,vi sono diversi personaggi,Marylin, Tenco, Jim morrison....appena arrivo ad elvis vi farò sapere cosa dice!!!
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#23
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Re: elvis è vivo
ragazzi ho pensato...e se vi scrivessi ogni giorno un paragrafo del libro in questione? Se vi fa piacere lo faccio,ovviamente solo la parte di elvis!!! fatemi sapere! BACI
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#24
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Re: elvis è vivo
La conoscenza non è mai troppa!!!
Per me Gabby, va bene...non so neanche in che aspetti viene trattato Elvis in quel libro...quindi sapere e' meglio che ignorare. Poi ognuno potrà fare le sue personali valutazioni. |
#25
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Re: elvis è vivo
Ok allora stasera mi metto all'opera
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#26
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Re: elvis è vivo
Massimo Polidoro
Elvis è vivo!!! Elvis è vivo? Morte e "risurrezione"di una leggenda americana Martedì 16 agosto 1977, verso le 13:30, Ginger Alden, una studentessa che non aveva ancora vent'anni e che da alcuni mesi era la fidanzata di Elvis Presley,si svegliò. Si trovava a casa di Elvis a Graceland, nella città di memphis, nel suo letto , ma lui non c'era. Era strano perchè,come accadeva spesso,avrebbe dovuto alzarsi dal letto solo verso le sette di sera,visto che passava gran parte della notte in piedi. Così , Ginger telefonò alla propria madre che le chiese come stava Elvis e, sentendo che Elvis non era a letto, le chiese di assicurarsi che stesse bene. Ginger non conosceva Elvis da molto, si erano messi insieme nel Novembre del 1976, dopo che alcuni amici di Elvis avevano portato lei e la sorella a Graceland per incontrarlo. Da qualche tempo Elvis non era più lo snello e bellissimo re del rock and roll che aveva sconvolto il mondo con sex appeal che emanava dal suo corpo e dalla sua voce. Era ingrassato molto e si stancava presto, forse per via dello stress e dei farmaci che era costretto a prendere, come diceva lui. O forse, come sosteneva un libro uscito da pochi giorni,scritto da due suoi ex guardaspalle, Elvis era ormai dipendente da così tanti farmaci e droghe da essersi ormai danneggiato il fisico in maniera irreparabile. Ginger non sapeva se quello che dicevano quei due era vero. Sapeva che Elvis l'aveva corteggiata subito dopo averla incontrata e da subito le aveva chiesto di accompagnarlo nel corso delle sue tournèe. Lei un ragazzo ce l'aveva, a dire la verità, ma sua madre le diceva che sarebbe stata una sciocca a non approfittare di un'occasione simile. Così , si lasciò convincere e diventò la nuova fidanzata di Elvis. Forse, anche se era ormai una ex bomba erotica, Ginger si era aspettata cocenti notti di passione;invece, Elvis si era comportato da gentelman e, quando arrivava l'ora di andare a dormire , si metteva a parlare delle tante cose che lo affascinavano,come certi passaggi della Bibbia, il misterioso significato che secondo lui doveva avere in questo mondo....Alla fone i sonniferi avevano la meglio e lui si addormentava senza che avessero fatto sesso. Quel giorno non avevano neanche chiacchierato. Verso mezzogiorno,dopo essersi preso la terza dose quotidiana di medicinali,Elvis aveva annunciato che , prima di coricarsi,sarebbe andato in bagno a leggere un libro che metteva in reazione i segni astrologici con le posizioni sessuali. Ginger,intanto, si era stesa sul letto e si era addormentata. Un'ora e mezza dopo , risvegliatasi e sentita la madre al telefono,decise di scoprire dove fosse finito Elvis, così si lavò e si truccò nel bagno degli ospiti. Quindi,bussò alla porta del bagno di Elvis ma non ebbe risposta. Quando aprì la porta lo trovò steso sul pavimento,con i pantaloni del pigiama calati e il viso sprofondato in una pozza di vomito che impregnava lo stesso tappeto di lana. Fu presa dal panico. Terrorizzata, chiamò aiuto e il bagno si riempì in un attimo di persone;qualcuno tentò una respirazione bocca a bocca, ma non ci fu niente da fare. Elvis, con gli occhi fuori delle orbite, il colore violaceo e la lingua bianca che pendeva fuori delle labbra, non reagiva a nulla. Arrivò anche la figlia di 9 anni di Elvis, Lisa Marie, che spaventata dal trambusto voleva vedere cos'era successo al suo papà. A fatica si riuscì ad allontanarla. quando giunse l'ambulanza agli infermieri fu detto che Elvis era morto di overdose . Fu portato comunque di corsa al Baptist Memorial Hospital, poco distante da Graceland, e subito si cercò in ogni modo di rianimarlo. Alle 15,30,quando fu evidente che non c'era più nulla da fare,i medici si arresero. elvis Presley il re del rock and roll era morto all'età di 42 anni. |
#27
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Re: elvis è vivo
Il bambino "invisibile" con la chitarra
Elvis Aaron Presley nacque a Tupelo, nel Missisipi,l'8 gennaio del 1935. Sua madre, Gladys Smith,quella notte ebbe un parto difficilerima diede alla luce un bambino che nacque mortoe , tretacinque minuti dopo,fece nascere il suo gemello,ELVIS,che invece sopravvisse. Jesse Garon,il bimbo morto, fu sepolto in una tomba anonima al cimitero di Priceville ,ma non sarebbe mai stato dimenticato all'interno della famiglia. Erano gli anni della "Depressione" e i Presley erano una delle tante famiglie povere di quell'epoca. Gladys raccoglieva il cotone x dodici ore al giorno e Vernon Presley,suo marito e padre dei bambini, passava da un lavoretto all'altro. Vivevano in una baracca di due stanze che lui aveva costruito vicino alla casa dei suoi,con un gabinettoe una pompa d'acqua sul retroe la luce fornita da lampade a olio. Elvi crebbe amato dai genitori,e in particolare dalla madre a cui era molto attaccato. I Presley erano una famiglia riservata,che frequentava la comunità religiosa, ma non faceva particolare vita sociale. <Anche se avevamo amici e parenti,tra cui i miei gnitori> ricorderà Vernon, <Noi tre formavamo un mondo tutto nostro>. Elvis amava molto i canti che facevano in chiesa. <Quando Elvis era ancora un cosino così di non più di due anni> racconterà anni dopo Gladys, < scivolava giù dalle miei ginocchia, correva lungo la navata e si arrampicava sul palco.Rimaneva lì sopra a guardare il coro e a provare a cantare con loro.Era troppo piccolo per conoscere le parole.....ma riusciva ad azzeccare le note;osservava i movimenti delle loro labbra e provava a imitarli>. |
#28
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Re: elvis è vivo
Il suo ruolo di figura maschile di riferimento ll'interno della famiglia iniziò molto presto,allorchè nel 1938 Vernon fu accusato di "emissione illecita di un documento falso" e condannato a tre anni di carcere.
in sostanza, aveva venduto un maiale per una cifra inferiore a quella che si aspettava e aveva pensato bene di ritoccare verso l'alto (4dollari) l'assegno ricevuto e incassarlo. In seguito all'arresto,Gladys non potè pagare il mutuo sulla baracca e fu costretta a trasferirsi con il bambino dai suoi cugini. l'assenza di Vernon contribuì a stringere il legame tra madre e figlio,ma non fino al punto dell'ossessione,come sarebbe stato suggerito in seguito. Lei lo accompagnava tutti i giorni a scuola, se lo portava sempre dietr e cercava di non perderlo mai di vista quando andava a giocare,ma sembra un atteggiamento più che comprensibile per una donnna che ha perso un bambino e a cui ne è rimasto solo uno. I Presley si trasferirono di frequente,seguendo Vernon nei suoi lavori occasionali,senza mai trovare una vera casa. Quando vissero per qualche tempo nei pressi della comunità nera di Tupelo, Elvis ebbe modo di asoltare per la prima volta la musica nera e gli dovette piacere non poco,visto l'influsso che avrebbe avuto su di lui in seguito. |
#29
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Re: elvis è vivo
Il bambino sembrava avere un'attrazione particolare per la musica, amava cantare in chiesa o a casa con i suoi genitori e il suo talento colpì un'insegnante a scuola.
La donna lo iscrisse a un concorso musicale per i giovani talenti, nell'ottobre 1945,che si teneva all'interno di un'importante fiera agricola. Elvis , che aveva dieci anni,si arrampicò sulla sedia e cantò di fronte a qualche centinaio di persone Old shep ,una canzone strappalacrime. <Portavo gli occhiali>, ricorderà poi Elvis.< non avevo accompagnamento musicale,però vinsi,mi pare che arrivai al quinto posto. Lo stesso giorno le presi,mia madre me le diede x qualcosa,non mi ricordo,forse una stupidaggine che aveva a che fare con le giostre.Quello annientò del tutto il mio ego.> Per il compleanno i suoi gli regalarono una chitarra e il giovane reverendo locale gli insegnò a suonarla. se la portava tutti i giorni a scuola e insieme ad altri bambini e adulti,si esibì varie volte a "l'ora del dilettante" trasmessa da una radio locale il sabato pomeriggio. Il conduttore del programma era una star locale della musica Hillbilly,come si chiamava il genere folk da quelle parti, noto come "mississipi Slim". Slim, che vestiva con camicie westwrn piene di stelline luccicanti e fibbie penzolanti, era l'idolo di Elvis,che sognava un giorno di diventare come lui. Nonostante non perdesse occasione per cantare accompagnandosi con la chitarra , il bambino non faceva particolare colpo sugli amici , che spesso non apprezzavano le canzoni gospel o country che lui cantava senza sosta. a detta di chi lo conosceva o era a scuola con lui ,elvis era un bambino dolce e simpatico,ma del tutto "invisibile":non aveva niente che lo faceva spiccare sugli altri. Dal canto suo, lui coltivava con tenacia la passione per la musica e ripeteva ai suoi genitori che presto le cose sarebbero cambiate. E le cose cominciarono davvero a cambiare quando, nel 1948, decisero di trasferirsi a Memphis. <Eravamo al verde,proprio al verde>, spiagherà poi Elvis ,< ce ne andammo da Tupelo da un giorno all'altro.Papà imballò tutte le nostre cose negli scatoloni e le caricò nel bagagliaio di una Plymouth del 1939.Eravamo diretti a Mamphis.Le cose dovevano andare meglio x forza> |
#30
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Re: elvis è vivo
Dopo qualche mese passato in una camera in affitto , i sevizi sociali decisero di concedere ai Presley una delle villette a schiera popolari nel cuore di Memphis , nei Lauderdale Courts.
Fu un salto di qualità importante x loro,avevano 2 camere, un soggiorno, una cucina e un bagno in casa,oltre alla luce elettrica e all'acqua corrente. Vernon andò a lavorare presso una fabbrica di munizioni,mentre Gladys trovò un lavoro part-time come addetta alla macchina da cucire presso la Fashion curtaina. Anche Elvis ragrannellava qualcosa taglaindo l'erba ai vicini di casa. Alla nuova scuola,Elvis veniva talvota emarginato,forse perchè veniva dalla campagna e aveva una famiglia molto riservata, o forse perchè aveva gusti musicali non comuni o, come diceva qualcuno,perchè era un "cocco di mamma". Gli fu anche impedito di entrare nella squadra di football della scuola per via del fatto che gli piaceva portare i capelli "lunghi" (cioè,non a spazzola) , tenere le basette e passare un sacco di tempo a petinarsi i capelli e a tirarseli indietro con la billantina. Ciò non gli impedì comunque di farsi un piccolo giro di amicizie e , in particolare,di legarsi ad alcuni ragazzi coi quali sarebberimasto amico x il resto della sua vita. continuò a studiare la chitarra con un ragazzo più grande di lui e, insieme agli altri amici , trascorreva intere giornate a suonare seduto sotto un albero. lui suonava anche di notte,sui gradini di casa, sussurrando canzoni d'amore e sperando così di attirare l'ettenzione delle ragazze del vicinato. Suonava sempre alle feste del quartiere ,ma la sua timidezza spesso lo induceva a chiedere che le luci fosero spente mentre cantava. Gli piacevano molto le ragazze,e non solo per sbaciucchiarle,ma gli piaceva stare in loro compagnia si sentiva più a suo agio con loro che con i ragazzi. Le donne , di ogni età,da parte loro trovavano piacevole restare a chiacchierare con quel ragazzo così timido ma sempre gentile,educato e , nonostante l'acne,piuttosto carino. Nel tempo libero,Elvis frequentava i negozi di dischi , passava ore davanti alle vetrine dei negozi di vestiti alla moda(vestiti che si poteva permettere solamante di guardare) e cercava di frequentare l'ambiente dei musicisti e dei cantanti gospel,che sottoponeva a estenuanti interrogatori su come fosse la vita del cantante o del musicista. Il cantante di uno dei gruppi ,gli Statesmen , se lo ricorderà anni dopo:< Per noi questo Elvis Presley era un granellino di sabbia su una spiaggia.Era un ragazzino molto carino con degli occhi molto vivaci,che ti assillava con un sacco di domande,e te le faceva in un modo tale che ti veniva voglia di rispondergli....Aveva degli occhi così vivaci ,anche se era solo un bambino sembrava una persona importante>. |
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