Green Green Grass Of Home

[marco31768]

wonderofyou

Ciao ragazzi!!!

Come sapete, "Green Green Grass Of Home" racconta di un uomo che torna a casa dopo lunga assenza e tutti i suoi famigliari e amici lo vengono a festeggiarlo all'ombra della vecchia quercia.

Comincia "Quando scendo dal treno a salutarmi ci sono il mio papà e la mia mamma"

Io credo che Elvis rivive in questa canzone il suo ritorno a casa dall'esercito, ma non c'era più sua madre a riceverlo al treno. Sappiamo come era legato a lei e io penso che ogni volta che cantava questa canzone ha risentito il dolore e la tristezza per averla persa e si sentiva come in quel momento quando lei al treno ad aspettarlo non c'era.

In realtà si tratta di un sogno di un condannato a morte. Tutta la parte iniziale è ciò che esso si immagina ma poi si risveglia fra 4 mura e lo portano all'esecuzione.
Si tratta di una delle mie canzoni preferite di Elvis in assoluto.

Marco

[hurt]

marco31768

In realtà si tratta di un sogno di un condannato a morte. Tutta la parte iniziale è ciò che esso si immagina ma poi si risveglia fra 4 mura e lo portano all'esecuzione.
Si tratta di una delle mie canzoni preferite di Elvis in assoluto.

Marco

Infatti si tratta solo di un sogno.

Marco, mi sembra di capire che a te e a me piacciono le stesse canzoni

[wonderofyou]

Grazie Hurt,

Nuova cosa imparata, ho controllato il testo. Non avevo mai sentito la versione con il pezzo parlato, sui miei cd di Elvis c'è solo pa prima parte della canzone.
Beh... doppiamente ragione per cantarla triste....

[marco31768]

hurt

Infatti si tratta solo di un sogno.

Marco, mi sembra di capire che a te e a me piacciono le stesse canzoni

Mi sa di sì... Amo molto i pezzi un po' melodrammatici e la perla è la "My way" di "Elvis in concert"!
Subito dopo viene "Green green grass of home". Segue "Separate ways" e "In the ghetto".
Con la sua voce unica, Elvis sapeva far vivere al pubblico delle emozioni intense. Ascolta la terza take di "In the ghetto", con solo Elvis e la chitarra... Divina! La trovi nel box degli anni sessanta, se non vado errato.
Ciao.