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Vecchio 07-09-2007, 22:15
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Ge743 Re: Viaggio a Memphis

La visita continua entrando nella stanza che una volta era una rimessa, e Elvis l'ha adibita ad ufficio per il padre, il famoso ufficio dove lui tenne la conferenza stampa al rientro del militare, ce l'avete presente vero? ed osservando noto un'altra chicca di orgoglio italiano, li sul tavolo in bellavista, dove 600.000 fan in un anno possono vederla, una tazza da caffè bianca con disegnata la bandiera dell' ITALIA, cavoli ma allora Elvis oltre ad essere un patriota, oltre ad amare le Hawaii... ... ... amava anche l'Italia e pensavo, i marmi sono italiani, i tessuti per l'arredamento idem, cavoli Elvis amava anche l'Italia, che sensazione di fierezza, ancora una volta il petto mi si era gonfiato di orgoglio, poi c'era il monitor che mandava in onda a ciclo continuo l'intervista e io con un occhio osservavo la tv mentre con l'altro cercavo di trovare la posizione di Elvis nella stanza, cercavo i mobili, lo schedario che aveva dietro di lui, insomma volevo come rivivere quel momento.
lasciando quest'ufficio si và nel poligono di tiro dove c'è una sagoma di cartone e Elvis passava parte del suo tempo a sparare contro di essa, attaccati al muro ai due angoli, da un lato (sinistro) due traccia fossi antichi ed un motore per un piccolo fuoribordo (piccola imbarcazione), nel lato destro due vecchissime e arruginite, biciclette e due lanterne, uscendo si passa di fianco al recinto dove vi erano i cavalli ed un cartello ci avvisava di non dare da mangiare ai cavalli e di non toccarli... non dar da mangiare??? ... non toccarli? ... beh! qui mi sono fatto una risata perchè in pratica ormai non c'erano più i cavalli , forse qualcuno poteva togliere quel cartello, o no?
Però che bela la casa vista da qui dietro, vedere la sua casa da ogni lato è bello, rimanevo ad osservare le finestre del piano di sopra, le osservavo fino a sognare ad occhi aperti, forse ho visto un ombra, si mi pare di vedere una sagoma vicino la tenda, sognare di tornare indietro nel tempo per vederlo uscire da quella porta, togliersi l'accappatoio e tuffarsi in piscina.
Ma non è andata cosi, mi giro e vado verso l'edificio dei trofei, entro e cavoli... al centro una teca contenente il vestito in lamè dorato, che bello, in basso ai piedi del vestito c'era la sua custodia della chitarra classica, in cuoio, tutta decorata e con inciso il suo nome ( Elvis), alle pareti c'erano i ritagli di giornale dell'epoca con gli articoli che parlavano di questo ragazzo povero che in un anno ha conquistato l'america e non solo, ai due angoli i regalucci che le ed i fan lanciavano ad Elvis nel suo concerto, ma... arrivando ad un corridoio ho visto uno spettacolo immenso, mi sono ritrovato circondato, avvolto, da Lp, 45 giri e musicassette d'oro e di platino.



Che visione, i miei occhi brillavano, sapete come? fate vedere ad una donna un diamante come una noce e vedetele gli occhi, i miei erano cosi , camminavo in mezzo alla storia della musica, appena mi sono ripreso ( per modo di dire), mi sono messo alla ricerca dei miei preferiti, per primo, Moody Blue in assoluto, e i singoli, In The Ghetto, If I Can Dream, It's Now Or Never ( O' Sole Mio ), Return To Sender ( Torna a Surriento) e tanti altri, poi i grammy per ogni stile di canzone, dal blues al rock, dal Gospel al country, incredibile e poi i world grammy awards, incredibile, nessuno vanta cosi tanto.
in fondo al corridoio un'altra porta dava su un periodo della sua vita, il militare e la vita cinematografica, a parte vedere le divise militari (uao!!!) e alcuni vestiti di scena, ero ancora con la testa al corridoio di prima, infatti sono tornato indietro e sono ripartito una seconda volta ad osservare i dischi, rivedo la divisa militare e le foto di alcuni momenti di quando era al militare, mi volto indietro e... ma si, si riparte, trooooppo bello, ma dovevo farmi coraggio, e sono andato avanti, passo il periodo dei film e un portatarghe in legno cattura la mia attenzione, c'erano una 50ina di targhe in ottone con inciso i nomi degli ospedali, associazioni di ricerca contro varie patologie, orfanotrofi e non sò che altro, tutti beneficiavano della generosità di Elvis, ogni anno devolveva tanti ma tanti soldi.
Un tuffo nel cuore ho sentito, e nelle orecchie sentivo la guida che parlava della generosità di Elvis, del bene che ha fatto per i suoi concittadini, ha tolto i debiti a chi ne aveva, ha fatto aprire attività commerciali, in pratica il padre doveva nascondergli il blocchetto degli assegni perchè Elvis era di cuore generoso, Priscilla disse che lui dava sempre, amava dare tanto amore e aiutare anche se poi si sentiva solo... .
Questa cosa mi ha moltiplicato l'amore per l'uomo che era, e una famosa frase mi venne in mete, ce ne fossero di persone come lui. Ed ora non mi resta che uscire per la prossima visita. continua
P.S. chiedo scusa se tardo a postare, ma ho avuto molti problemi di connessione, abbiate pazienza
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  #22  
Vecchio 08-09-2007, 07:38
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Complimenti Roby !!!!!!!!!!!!

Stai descrivendo il tuo viaggio a Memphis, così bene, che non solo ci si immagina mentre anche noi giriamo per le stanze di Graceland, ma stimoli ancora di più la voglia di andarci.

Grazieeeeeeeeeee
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  #23  
Vecchio 14-09-2007, 21:00
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Ge743 Re: Viaggio a Memphis

Bene, siamo arrivati all'edificio che Elvis fece costruire per giocare a racketball con i suoi amici, infatti finalmente ho capito che quella sera stava giocando a racketball e non a tennis, e durante la pausa amava suonare il piano a parete per intrattenere gli amici.
Entro in questo edificio e davanti a me vedo un flipper, due pareti a specchio, una spalliera sulla parete di sinistra con agganciata una panca per lo stratching, e ai due lati due poltrone marrone scuro, in pretica un misto tra palestra e sala giochi, ma il tutto racchiuso in un ambiente di 5 metri di profondità e 4 metri di larghezza.
Mi volto a destra e noto un livello più basso mentre ascolto in cuffia la guida elettronica che pronuncia questa frase (su per giù): " ora state vedendo la stanza in cui Elvis suonò l'ultima volta prima di andare in bagno" e poi ci fu un breve silenzio, un silenzio che mi fece stringere il cuore, dall'alto dov'ero ancora, cercavo di ricostruire quei momenti, immaginavo lui seduto davanti a quel piano mentre intonava un gospel...



... se chiudete gli occhi lo sentite anche voi...


... ora questo momento è dentro di me e dentro di voi, qui in questa stanza ci sono rimasto, credo, almeno 20 minuti, ho sceso i pochi scalini che mi separavano da lui cosi piano che mi sembrava di fluttuare ad un palmo da terra, osservavo con commozione quel pianoforte chiuso che è stato l'ultimo strumento suonato da Elvis, ero solo in quella stanza, solo con il mio sogno davanti a me, ho immaginato di vederlo alzarsi e andare in casa per recarsi al ... bagno, in questo momento feci un segno della croce, e ho continuato ad andare avanti, oltrepassando questa porta si entrava nel campo da racketball, ora invece è diventata la stanza dei trofei post-morte, contornati da alcune jump-suit degl'ultimi concerti, comprese le eagle jump-suit, senza fiato, ossrvavo questa stanza a bocca aperta, alta non meno di 7 metri, larga almeno 5 metri ha gli angoli a 45° e profonda 6 o 7 metri, era fantastica, tutte le pareti erano tappezzate di nero e vi erano appesi tutti i cd d'oro di platino compresi i singoli, era tutto un luccichio, in basso ai piedi di tutto questo bel vedere sulla sinistra c'erano le jump-suit, la tiger, le due eagle, la maya la butterfly e altre due di cui non ricordo il nome ma altrettanto belle, era per me un continuo avere la pelle d'oca, davanti a me poi c'erano alcuni trofei, ringraziamenti e la bandiera americana chiusa in una teca in lutto, i desegni dei francobolli e un bellissimo vetro serigrafato con il suo volto.
Adesso questa è la porta che esce sul viale che accompagna i fan verso il giardino, da lontano inizio a vederlo, adesso non capisco se il mio cuore vuole continuare a battere o se vuole fermarsi, vedevo una piccola fila di ammiratori mentre vicino a me a destra c'era la piscina, non è molto grande, l'acqua sembrava finta perchè non si notava un piccolo movimento quasi si fosse congelato da quella volta, iniziava anche a girarmi la testa.
Voltandomi intorno osservavo i prati e la casa come non li avevo mai visti, mi avvicinavo e iniziavano a sfilare i primi omaggi che sono arrivati da ogni parte del mondo, ormai ero arrivato, osservo il prato e la prima targa è in ricordo del fratello gemello Jessie Garon Presley, una targa piccola per un grande ricordo e per un amore perso alla nascita, ancora un passo e la donna più amata da Elvis era li, Gladys Love Smith Presley, una donna che nel dolore di un parto ha fatto nascere una leggenda, un passo ed ecco il padre, Vernon Elvis Presley, ... adesso prendo fiato perchè vi giuro, mi tremano le gambe, tra poco vedrò con i miei occhi la tomba di Elvis dopo anni che l'ho vista su foto e in filmati, un passo ed eccomi vicino a lui, alcuni regali adornano la sua tomba, fiori, peluche, bandierine, foto e poesie, l'iscrizione dice: ELVIS AARON PRESLEY january 8, 1935 august 16, 1977, faticavo sempre di più a tenere il ritmo del respiro regolare, ero davanti al mio idolo, colui che mi ha accompagnato nella mia vita con la sua voce e la sua musica, finalmete potevo rendergli omaggio e ringraziarlo...




... sono felice, e dopo il segno della croce e un grazie non posso non ringraziare anche la nonna Minnie Mae Presley.
Il mio cammino ricomincia percorrendo il viale che mi porta alla zona dove si prende la navetta per tornare nell'area accoglienza dei fun. continua
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  #24  
Vecchio 14-09-2007, 22:45
deliziosa deliziosa Non in Linea
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

ASSOLUTAMENTE MITICO!
Ho letto il tuo racconto e mi si è asciugata la lingua...davvero sensazionale!!!
Io purtroppo non ci sono mai stata a Memphis...come vorrei...ma prima o poi ci andrò...devo farlo! Nelle tue parole si avverte proprio l'emozione che hai provato...beato te! Mi sono incuriosita quando hai detto che "dalla cucina c'è l'accesso per la Jungle-room con una piccola scaletta interdetta al visitatore, infatti prima di raggiungere questa stanza si deve scendere una scala che in origine portava alla cantina, ma dalla cucina c'è l'accesso per la Jungle-room con una piccola scaletta interdetta al visitatore, ma che Elvis fece modificare arricchendola con specchi sia ai lati che sopra, e scendendo questa scala si ha la sensazione di non capire dove guardare (qui la guida si è raccomandata di tenersi aggrappati al corrimano e non sbagliava )...questa scaletta mi incuriosisce proprio! Elvis era un super amante degli specchi li metteva ovunque...ma proprio per averli fatti mettere sopra e ai lati,come dici tu, mi fa sorridere anzi mi diverte proprio! Mi immagino...chissà quante volte Elvis si divertiva a correrci sopra confondendosi con tutti quegli specchi ed inciampare magari apposta e ruzzolare giù e una volta giù ridere come un matto...mi immagino Elvis seduto giù in fondo alla scala che ride...penso che sia molto probabile che facesse sti giochini...in fondo Elvis era un vero giocherellone...
Sono felice per te, Polluce, per essere stato lì a casa di Elvis... ti auguro di tornarci presto...ciao!
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  #25  
Vecchio 16-09-2007, 16:28
jerry lee jerry lee Non in Linea
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Ho girato Graceland per 5 giorni nel 1992!!!!!! Era ancora più fedele alla Graceland di elvis di quello che è oggi. C'erano ancora i suoi cavalli. Andavo nelle direzioni che volevo io senza seguire i gruppi con la guida. L'ho vissuta da solo. Un'esperienza indescrivibile. Unica. Pazzesca. Elvis lo sentivo nell'aria. E la sera giravo tutti i locali musicali di Beale street. Ho cantato sul palco 2 rock'n roll insieme alla blues brothers band. Vi scannerizzo le foto e le inserisco qui. Non spiego come ho fatto perchè è lunga la storia. Ma è successo. Partii da Roma fortunatamente da solo!!!!
Un'esperienza che non vivrò più in quel modo.
Andateci, ne vale la pena!!!!!!!!!!!
Memphis è una città civilissima e magica
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  #26  
Vecchio 20-09-2007, 22:34
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Ge743 Re: Viaggio a Memphis

Il viale era ornato da tutti e due i lati da omaggi arrivati da tutto il mondo, erano sagome di Elvis con le Jump-suit arricchite da fiori, bandiere fatte con i fiori e con messaggi di ringraziamento,



Questo è un omaggio tra i più belli che ho visto, erano cosi pieni di amore che camminarci in mezzo era qualcosa di sensazionale, mi sembrava quasi di vedere il volto di Elvis che sorrideva a noi fun contento di constatare quanto amore aveva trasmesso tramite la sua voce e il suo cuore, un volto che traspariva tra le nuvole, bellissima atmosfera.
Ormai ero arrivato nella zona attesa della navetta per il ritorno, però mentre aspetto... bè qualche passo e mi ritrovo davanti all'ingresso della casa, mi siedo sulla panchina per qualche momento, (per panchina intendo una delle due che si trovano davanti all'ingresso ai lati della scala) mi alzo e faccio ancora qualche foto, nel frattempo è arrivata la navetta che a malincuore prendo per tornare giù nella zona "accoglienza", io ero rimasto con lo sguardo fisso alla casa, non riuscivo a staccarmene, chissà, forse perchè ancora nella mia mente vedevo Elvis che dava vita ad ogni ora del giorno e della notte, e sentirla silenziosa era surreale.
Mi sono ritrovato di nuovo in questo enorme piazzale a girovagare e curiosare tra i negozi, c'era di tutto, ma proprio tutto, dal piccolo gadget ai giochi di società, dalle presine per la cucina al set da viaggio di valigie, insomma, se ero un tipo che perdeva il controllo della situazione, mi sarei comprato decine e decine di cose.
Decido di continuare il tour visitando gli aeroplani di Elvis dedicati a Lisa-Marie, salendo ed entrando nell'aereo la prima cosa che ho visto? tutto impacchettato per non far toccare niente ai fun, bello spazioso e comodo, mentre io mi sono fatto il viaggio con uno quasi uguale ma un pò cosi cosi.
Continua...
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  #27  
Vecchio 24-09-2007, 19:23
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Ciao Polluce, attendo con ansia il seguito e tante altre foto!!!

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  #28  
Vecchio 24-09-2007, 22:33
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Ariecchimè!!! ora vi voglio fare un saltino nel tempo siete pronti? ok andiamo.
Siamo al 14 agosto del 2007, la giornata si presenta frizzante e moooolto ma moooooolto interessante, la mattina uscendo dall' hotel Sleep Inn che si trova sulla Old Austin Peay Highway, lascio il mio bagaglio al deposito dell'albergo (un ripostiglio), e mentalmente mi stavo preparando a trascorrere le tre notti successive all'aperto, sotto il cielo stellato di Memphis (piccola frase romantica del momento), chiamo Ba il mio tassista di fiducia perchè era l'unico con cui riuscivo a parlare e ad avere un dialogo in francese, ed è un tipo molto simpatico, ci siamo fatti le meglio risate durante il percorso che mi portava dall'hotel a Graceland.
Mentre mi accompagnava mi chiede se ero pronto a passare tre notti all'aperto, io ridendo gli rispondo che glielo dirò quando lo chiamerò per farmi riportare all'albergo tra 3 giorni. Oggi è un giorno diverso, scendo dal taxi e vado a fare un giro per i negozi, ormai li conosco bene, ma non mi stanco di entrare ed uscire, le commesse mi guardano divertite e sorridono, perchè non sò quante volte gli passavo davanti, finalmente vedevo la zona "accoglienza" dei fun riempirsi a dismisura di persone, ai lati della strada apparivano i primi furgoni dell'emittenti tv sia locali che nazionali e internazionali, stavo assistendo a quello che sarà il giorno dopo, andavo su e giù sperando d'incontrare qualche italiano, ma niente, pazienza, nel frattempo si è fatta l'ora di pranzo, ahimè!!! mangiavo per sopravvivere più che altro, a me che gli hamburger mi fanno impazzire... non riuscivo a mangiare gli "originali", pazienza, oggi hot-dog con maionese e un bicchierozzo da 3/4 di litro di pepsi, sapeste che rutti , la giornata trascorre tranquilla zigzagando tra la folla che sembra aumentare a vista d'occhio, il pomeriggio è ormai giunto al termine ed io vado a prendere posto per il concerto degli imperials e delle sweet.
Che bello, sapete dove si svolge questo concerto seguito dal film: viva las vegas? nel giardino di Graceland, proprio cosi, hanno allestito un palco e uno schermo gigantissimo per la proiezione del film, io in prima fila attendo con pazienza "alleprato" nel giardino, che inizi tutto, mi concedo anche qualche piccolo riposino, che bello, che bello, mi trovo nel giardino della casa di Elvis sdraiato a guardare il cielo, faccio di tanto in tanto qualche respiro profondo come per far entrare nei miei polmoni tutta l'aria di quella sera, è un continuo vociferare, la gente continuava ad arrivare incessantemente, e io continuavo a pensare: "cavoli mi trovo nel giardino, dove giocava con la figlia e i suoi amici,".
E' ora ormai è sera e il palco è illuminato, arrivano gl'Imperials che iniziano a cantare a cappella, poi è la volta delle sweet, ci sono anche 2 ragazzi che suonano le prima canzoni di Elvis con una chitarra elettrica e un contrabasso, ma il mio pensiero è fermo sul giardino, perchè io ero sdraiato nel giardino che ho sempre sognato, ormai il concerto non aveva più quell'importanza di prima, è vero, sono stati i gruppi che hanno accompagnato Elvis nei suoi lunghi tour, ma niente di paragonabile alle sensazione che provavo in quel momento.
finito il concerto inizia il film, avevo gl'occhi lucidi, vedevo Elvis in formato gigante, e sorridevo.


Il film è finito ed è il momento di prepararmi alla mia prima notte all'aperto, raggiungo la zona "accoglienza" e cerco un tavolo con la panca che poteva "ospitarmi" mi siedo e mentre cerco di rilassarmi dietro di me sento parlare in italiano, italiano? ma allora finalmente ci sono, mi giro ed erano in 7, io gli faccio la classica domanda: " siete italiani", e loro mi rispondono di si, ci sediamo tutti insieme e ci presentiamo,moglie, marito, figlio di Torino, una coppia di fidanzati di Frosinone un ragazzo di Roma e uno di Avezzano, caspita... continua
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  #29  
Vecchio 28-09-2007, 13:35
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Ciao Polluce. Volevo ringraziarti della tua descrizione. Anche se a Graceland non ci sono mai stato di persona (vergogna!!!! ma ho una paura pazza di volare, d'altronde anche Elvis ce l'aveva), mi hai fatto vivere delle emozioni incredibili.
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  #30  
Vecchio 03-10-2007, 15:38
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Predefinito Re: Viaggio a Memphis

Seduti a quel tavolo iniziammo a parlare un pò per conoscerci, io dissi che in Italia gl'unici cantanti che tentarono di far conoscere Elvis furono: Little Tony e Bobby Solo, su Bobby feci notare di come si fosse lasciato "invecchiare" rispetto a Little Tony che invece cura molto il suo aspetto,la moglie sorridendo mi disse: attento che Roberto è amico di Carlo, ops!!! feci io, ah! sono amici? vabbè in fondo non ho detto niente di male, ci facemmo una risata, poi Carlo mi parlò di alcune leggende che si narrano qui in Italia, ad esempio che Domenico Modugno avrebbe incontrato Elvis ma che non può essere vero perchè l'aano in cui Modugno è stato in america, Elvis era in Germania per il servizio militare,e questo non fece che aumentare la mia curiosità su questa persona che tra l'altro era di una grande simpatia e affabilità, da li a poco ci salutammo con tutti perchè si era fatto tardi.
Io rimasi lì, passeggiavo davanti al muretto di Graceland fermandomi di tanto in tanto a guardare la casa, bellissima, gl'alberi erano tutti illuminati, ognuno di loro aveva un faretto colorato blu, verde, giallo, e poi sulla collina in tutta la sua bellezza c'era la casa illuminata con faretti bianchi, come ad esaltare già il bianco della casa stessa, poi tornai a passeggiare aspettando che chiudessero il cancello, eh si! ancora non riuscivo a fare una foto al cancello chiuso e ormai erano le 2 di notte, perchè c'era un gran via vai di camion e furgoni che stavano smantellando il palco dei concerti e in contemporanea allestivano il tutto per fare la Candlelight.
Dovevate vedere, era impressionante come erano organizati, un camion arrivava, scaricava il materiale per la candlelight e caricava parte della roba che è servita per i concerti, arrivava un altro camion e stesso procedimento, ed io ero lì ad assistere a tutto ciò, però il io pensiero era sempre puntato sul cancello che ancora non si chiudeva, eppure mi bastavano solo un paio di minuti, grrrrrr, non vado a dormire se non scatto una foto, intanto che pensavo a questo mi rendevo conto di essere l'unico fanatico di Elvis a passare la notte prima della fiaccolata in bianco, a parte un ragazzo francese, e due, (ancora una volta si apre la sfida Francia-Italia, ma non preoccupatevi abbiamo vinto ancora noi, io ho passato 3 notti in bianco, lui due perciò Italia 3 Francia 2, ) dopo queta parentesi di eterna rivalità italo-francese finalmete i lavori erano giunti al termine, il cancello è stato chiuso e finalmente ho potuto fare le foto, ora potevo andare a nanna, raggiungo il tavolino e inizio a dormire.
Poco dopo mi svegliai e il mio sguardo andò verso il cancello, c'era un'auto ferma in attesa che si aprisse il cancello, l'auto era nera, una berlina tipica americana con vetri neri, niente da poter destare particolare attenzione, il cancello si apre e l'auto entra, da lì a poco una cosa curiosa accade in verità, il lato destro della casa viene illuminata in maniera ancora più forte, non capivo il perchè, allora mi voltai al francese e gli domando se lui poteva saperlo, dopo un paio di pernacchie alla francese mi dice che non lo sapeva, bè poteva evitare di spernacchiare allora, pensai!
Tornai al tavolo per continuare il sonno, si erano fatte le 5 del mattino, speriamo di riuscire a dormire per un paio d'ore... continua
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