![VivaGE](images/smilies/ge-smile2/vivaGE.gif)
Ragazzi, consentitemi di riportarvi un passo estrapolato dal primo libro di Peter Guralnick che mi ha fatto davvero tanta tenerezza, ma una tenerezza tale da....beh, constatatelo voi stessi.
"......Perlomeno così è come lo ricorda Marion Keisker (compagna e collaboratrice di Sam Phillips), cercando di ricostruire, con una certa sofferenza, il momento in cui un timido, malinconico Elvis Presley diciottenne si presentò per la prima volta agli studi della Sun Records nell'agosto 1953, con la sua chitarrina malconcia sottobraccio. Marion rammentava che quel giorno c'era stata una discussione.....e di essere scoppiata in lacrime perchè Sam le aveva risposto male. A volte si ricordava di Jud......che discuteva di soldi con Sam.......a volte di altri personaggi che discutevano con Sam....ecc...... ma si ricordava sempre del ragazzo dai capelli biondo cenere lunghi e brillantinati che sporgeva timidamente la testa dalla porta, con un fare un po' incerto, guardandosi intorno come se fosse pronto a darsela a gambe appena qualcuno gli avesse fatto "booh!", conciandosi così per conquistarsi un posto lì dentro, determinato in qualche modo a farsi riconoscere...........".
Grande grande grande. Grazie Elvis. Gondar.