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Re: Reportage da Graceland
L'arredamento rosso, ideato da Linda Thompson era, a mio avviso, orribile! Concordo con quelli che dicono che Graceland sembrava un bordello!!!
Penso sia mille volte meglio quello che c'è adesso, che poi era quello originale, voluto da Elvis!! Rispecchia la sua personalità...e non quella di Linda Thompson LISA
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Re: Reportage da Graceland
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Re: Reportage da Graceland
Ciao Lisa!
Ti ringrazio per l'attenzione con cui segui il mio racconto. Mi fa enormemente piacere. Spero di non stancare mai il tuo interesse, nè quello di tutti coloro che lo seguono insieme a te. Sono contenta che interveniate con i vostri commenti e spero che lo facciate sempre più spesso. E' un modo per confrontarsi... Anch'io, a dir la verità, penso che l'arredamento di Graceland degli ulttimi anni lasci come minimo qualche perplessità. L'immagine del bordello è sicuramente la più eloquente per descriverlo, ma, anche senza ricorrere ad essa, le osservazioni da fare sarebbero tante. L'arredamento attuale, invece, è favoloso. Sono d'accordo con te. Chiunque guardi le foto che ho scattato rimane favorevolmente impressionato dalla cura dei dettagli, dall'eleganza delle forme e dall'armonia dei colori. Credo, però, che vadano tenute in considerazioni alcune cose, prima fra tutte, come ho già detto, l'esuberanza o, se vogliamo, l'eccesso che ha caratterizzato lo stile degli anni '70. Con la mentalità minimalista oggi diffusa vedere certe cose fa molto effetto, ma allora probabilmente sembravano meno eccessive di quanto si possa immaginare. Inoltre, l'arredamento di una casa rispecchia molto, lo hai detto anche tu, la personalità di chi vi abita. E quindi è tanto più singolare quanto più singolare è il suo inquilino. E' vero che Linda ha avuto molto peso nella ristrutturazione di Graceland, ma non dimentichiamoci che Elvis ha dato il suo benestare. Se l'arredamento non gli fosse piaciuto, se ne sarebbe sbarazzato, penso, in un'ora. Non ce lo vedo ad accettare una trasformazione simile della sua casa, di cui non era affatto contento, solo per compiacere i capricci della sua compagna. In fondo, Elvis è sempre stato un tipo stravagante, e, forse, questo aspetto della sua personalità si è manifestato in questo periodo maggiormente che in altri, per tutta una serie di fattori. Guardando le foto scattate a Graceland nel 1975 non è difficile riscontrare come alcuni oggetti d'arredamento rimandino al suo interesse per l'Oriente. Niente di così strano in fondo. Ma è proprio l'insieme in generale che è in grado di dirci molte cose interessanti su di lui. E quando riusciamo a scoprirle, allora la casa smette improvvisamente di essere 'pacchiana e volgare', come i più potrebbero definirla. Guardandola in una prospettiva diversa, quella del suo proprietario, non lo è minimamente. Anzi, ci comunica in maniera autentica il suo mondo interiore e, per questo, arriviamo ad apprezzarla. Il mio pensiero personale è che Graceland sia cambiata nel tempo molte volte, come cambiano anche le nostre case, perchè nel frattempo il proprietario era cambiato, come cambiamo noi, ed erano cambiati i suoi gusti, come cambiano i nostri. E questo tipo di arredamento rispecchiava evidentemente l'evoluzione della sua personalità in quel momento. D'altra parte, anche la jumgle room è piuttosto eccentrica....ed è dello stesso periodo. Vogliamo parlare, poi, del rivestimento della sala biliardo o dell'incredibile gioco di specchi della sala tv? Tutti questi ambienti sono dello stile. E costituivano, a loro modo, un tutt'armonico. Che ora è stato stravolto. Per coerenza, o si doveva cambiare tutto o, e sarebbe stato meglio, niente. Anche se i cuscini di pelo facevano arricciare il naso a qualcuno. Che importa? De gustibus non disputandum est, ovvero sui gusti non si deve discutere, vanno accettati e basta. Come le persone. Alla prossima... |
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Re: Reportage da Graceland
Ariadne, nulla in contrario su come una persona arreda la propria casa...per carità, ci mancherebbe altro! Come dici tu, ognuno fa le cose a proprio gusto.
Per lo stesso motivo, però, penso si possa esprimere un'opinione in merito, che nulla toglie alla volontà di una persona di fare come meglio crede e più gli piace. E' semplicemente un'opinione data sempre in base al gusto personale, che, come si diceva, è insindacabile. Quindi, concordo con te sul fatto che i gusti di una persona non si discutono, ma possono cmq non essere condivisibili e piacere a tutti. LISA
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Re: Reportage da Graceland
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Re: Reportage da Graceland
BUONGIORNO A TUTTI!
Cara NELLA, pensavo di essere stata chiara quando ho detto che "Priscilla ha ripristinato il più possibile lo stile anni '60", ma evidentemente non lo sono stata affatto. Mi dispiace di averti indotta in errore. Ti chiedo scusa. Mi dispiace anche il fatto che in giro si trova una foto in particolare di Elvis seduto sul suo famoso divano bianco extralungo mentre suona la chitarra e mi sarebbe piaciuto fartela vedere, ma non sono ancora capace di postare le immagini insieme al testo . Ne approfitto per chiedere aiuto a tutte voi. COME SI FA? MI PIACEREBBE TANTO POTERLO FARE... A proposito dell'arredamento rosso, io volevo semplicemente dire questo: la scelta di ripristinare quello vecchio è stata azzeccata da molti punti di vista, ma io, da inguaribile sentimentalona che sono, preferivo che avessero lasciato quello lì, perchè, bello o brutto che fosse, era quello dell'ultimo Elvis.... Bè, ormai è andata, è inutile starci a pensare ancora su! Guardando la guida attuale di Graceland, mi sembra di aver capito che almeno per un certo periodo, da qualche parte, l'arredamento rosso è stato messo in mostra insieme al letto di pelliccia che si trovava nel guardaroba di Elvis (altro pezzo d'arredamento decisamente "Particolare"), ma il mio inglese è tutt'altro che affidabile...In questo ci può aiutare solo LISA. Magari lei ne sa più di noi. Anzi, sicuramente! Ne approfitto per rinnovarle i complimenti per la gestione del sito. LISA SEI BRAVISSIMA!!!! Il forum è perfetto riguardo alla divisione dei contenuti e anche la grafica è decisamente accattivante. E poi tu sei sempre presente nelle discussioni e apporti il tuo prezioso contributo! Se penso a quanto debbo a tutti voi per il mio personale avvicinamento al mondo di Elvis....Il mio debito nei vostri confronti non si estinguerà mai!!! GRAZIE INFINITE!!!!!! http://img710.imageshack.us/img710/6...memphis585.jpg http://img34.imageshack.us/img34/129...memphis580.jpg http://img600.imageshack.us/img600/5...memphis581.jpg http://img232.imageshack.us/img232/8...memphis582.jpg http://img717.imageshack.us/img717/1...memphis583.jpg |
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Re: Reportage da Graceland
Buongiorno a te Ariadne, ho seguito fin dal principio il racconto del tuo viaggio ricco di emozioni, espresse in un linguaggio molto amabile;un viaggio che chi ha già fatto rivive; chi invece sogna di fare brama, affinchè anche il suo possa essere così.
Io non sono brava a fare complimenti, ma devo dire che la tua capacità comunicativa ha fatto centro: siamo venuti un po’ tutti in viaggio con te!!! Ciao. |
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Re: Reportage da Graceland
CIAO PARADISE e piacere di conoscerti! I tuoi complimenti mi hanno fatto letteralmente arrossire. Non mi aspettavo una così calorosa accoglienza da parte di tutte voi e la cosa mi rende enormemente felice. Mi sembra proprio di essere entrata in una nuova, grande famiglia.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!!!!!! |
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Re: Reportage da Graceland
Alla fine del corridoio, dalla stessa parte del salotto, c’è un’altra stanza. La porta è aperta, così noi ne approfittiamo per sbirciare. Ai piedi di un grande letto viola c’è un Elvis giovanissimo che, seduto per terra, guarda fuori dalla finestra che ha di fronte. Il suo viso è contratto in una smorfia di dolore ed in mano stringe una spazzola per capelli della sua mamma. «Non sembra più lui». Ha commentato sua zia Lilian al rientro del cantante dal servizio militare, ed aveva ragione. Tutto è rimasto com’era nella camera di Gladys, e lei sembra non essersene mai andata. Il suo fantasma vaga ancora per Graceland. D’altra parte, come può riposare in pace? Ha ancora troppe cose in sospeso. Non può separarsi dal figlio adorato. E la sua presenza viene percepita da coloro che abitano la casa. Lo sarà sempre, nonostante il passare degli anni. Priscilla ha dichiarato che alcune volte, quando era con Elvis, le sembrava che non fossero veramente soli. C’era anche Gladys con loro. Questo perché Gladys è sempre rimasta accanto a suo figlio, continuando a vivere nel suo cuore. Elvis non l’ha mai lasciata andare, non le ha mai detto addio. Guardandolo adesso capiamo fino a che punto questo lutto lo ha devastato. Deve sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi. Senza più alcun punto di riferimento. Senza più alcun sostegno. Con i sogni spezzati. Non a caso il giorno del funerale ha detto: «Mamma, restituirei ogni centesimo e tornerei a scavare solchi, se servisse per riaverti……Lo sai che ho vissuto solo per te». La vita è andata avanti per tutti dopo la morte di Gladys, certo, ma quella stanza ha continuato ad essere visitata spesso non solo da Elvis, ma anche da suo padre. Perché dopo la morte di sua moglie, Vernon ha confessato:«Tutto ciò che ci è rimasto ora sono i ricordi»…..
http://img692.imageshack.us/img692/6...memphis564.jpg http://img830.imageshack.us/img830/2060/img1014h.jpg http://img46.imageshack.us/img46/907...memphis562.jpg |
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Re: Reportage da Graceland
Come passa il tempo! E’ già arrivato il Natale . In giardino è stato allestito, come è tradizione da sempre, un presepe a dimensione umana e tutte le decorazioni esterne sono state sistemate. In casa l’atmosfera della festa è resa perfettamente dalle stelle di Natale disseminate qua e là e dagli alberi di Natale che con le loro vivaci decorazioni rallegrano ogni stanza. Sulla tavola fanno bella mostra i bicchieri di cristallo e il servizio buono. Il profumo diffuso nell’aria fa pregustare vere e proprie delizie per il palato e tutti sembrano immensamente felici. Il centro dell’attenzione è un tenerissimo Vernon che, vestito da Babbo Natale, consegna i regali all’adorata nipotina. Quanti pacchetti da scartare! Lisa è in braccio al suo papà e mostra meraviglia per ogni cosa. Poi la sua mamma la chiama e lei si allontana, lasciando Elvis con una bambola in mano. Lui gira e rigira il giocattolo nelle sue mani e, quando qualcuno lo chiama, non risponde. «Ehi, Elvis!» ripete la voce e allora lui si gira, fa una battuta e prende in mano il bicchiere pieno di champagne che gli viene offerto. Il momento è passato. E’stato brevissimo, ma lo abbiamo colto lo stesso. Per un attimo, un interminabile attimo, Elvis è rimasto assorto in un pensiero e noi, anche senza le capacità deduttive di Sherlock Holmes , crediamo di sapere quale. Nel 1954, poco prima di Natale, lui, Scotty e Bill, dopo aver suonato in un club privato nei pressi di Shreveport, mentre stavano rientrando a casa vennero fermati per eccesso di velocità. «Faceva freddo e mi ero addormentato. Mi vegliai e un poliziotto mi chiese: ‘Chi è lei?’ E io: ‘Sono un cantante, mi chiamo Elvis Presley’. Sembrò molto perplesso. Naturalmente non mi aveva mai sentito nominare, come del resto neanche gli altri. Allora pensai:’Addio ai miei soldi di Natale, gettati via per una multa ’. Invece ci lasciarono andare limitandosi a farci delle raccomandazioni…Tirai un sospiro di sollievo. Dopo che la polizia si fu allontanata, scendemmo dalla macchina e ci mettemmo a contare i soldi alla luce dei fari. Erano quasi tutti biglietti da un dollaro. Non avevo mai avuto in tasca tanto denaro in un colpo solo in vita mia! Il giorno dopo lo spesi tutto per i regali…C’è una bella differenza tra i Natali di oggi e quelli dei tempi dell’ East Tutelo ma, in tutta sincerità, non sono sicuro che questi siano quelli che preferisco. Certamente adesso circolano molti più soldi, ma non è poi così importante. Quello che conta sono le amicizie egli affetti. Da giovani siamo tutti pieni di sogni, ma quando diventiamo grandi è con la realtà che dobbiamo fare i conti». A noi non resta che ammirare l’uomo che abbiamo davanti, perché, ora ne abbiamo avuto la conferma, non ha mai dimenticato le sue origini e, sebbene ogni tanto abbia smarrito il cammino, non ha mai dimenticato neanche dove stava andando…..Ci uniamo agli invitati per il brindisi e….proseguiamo!
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