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Re: Notizie da Internet
Quote:
VERISSIMO !!!!!!!!!!!!!!!! |
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Re: Notizie da Internet
Lasciando perdere la politica, quest'informazione fa piacere
Chi è Renato Schifani Palermitano, classe 1950, avvocato patrocinante in Cassazione, Schifani compirà 58 anni l'11 maggio, è sposato con Franca, con cui spesso si fa vedere allo stadio, e padre di due figli maschi: Roberto e Andrea. Patito della musica di Elvis Presley e di pesca subacquea, passione che lo accomuna a..................... ecc, ecc, ecc |
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Re: Notizie da Internet
Ho letto la notizia ieri sera, non l'ho postata proprio perchè si parlava di politica , però mi sono detta: "beh...se va matto per la musica di Elvis..qualcosa di buono avrà.."
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Re: Notizie da Internet
Spettacoli /
Alessandro Ristori: concerto-festa rock’n’roll anni ‘60 PARMA, 30 APRILE -Mercoledì 30 aprile il circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) si immerge nel rock’n’roll con un concerto che è anche una festa in stile anni ‘60: protagonista il cantante Alessandro Ristori con la sua band The Hound Dogs. In questo atipico mercoledì prefestivo, lo show inizia alle ore 22 e l’ingresso è riservato ai soci Arci. Appena rientrato da Riga (Lettonia), dove il 21 aprile ha partecipato alla semifinale del «New Wave Star Festival», importante concorso internazionale che in passato ha visto Nek classificarsi secondo, il 29enne Alessandro Ristori è attualmente l’artista italiano più adatto e spettacolare per una festa di rock anni Sessanta. Di lui si ricordano infatti, nel 2007, i concerti a base di puro rock’n’roll al The Kitchen di Parma e in piazza Berzioli a Salsomaggiore per la serata in onore di Elvis Presley. In attesa dell’uscita del nuovo singolo e del nuovo album, prevista per metà maggio, Alessandro Ristori si fa dunque accompagnare al Fuori Orario dai suoi fedeli Hound Dogs per portare uno spettacolo di due ore in cui è possibile riassaporare lo spirito che fu del vero rock’n’roll, italiano e internazionale. 30/04/08 |
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Re: Notizie da Internet
Da LA STAMPA
Robbie Williams ormai grasso come Elvis Pillole dallo star system Robbie Williams come Elvis Presley: il paragone lusingherebbe chiunque, peccato che ci si riferisca alla pessima forma fisica dell'ex Take That, lontano dal palcoscenico da un pò per disintossicarsi e decisamente ingrassato................... ================================== Pare che le nostre rimostranze scritte dell'agosto scorso a questo giornale, nonchè alla sua Lietta Tornabuoni......... non sono servite a niente. LA STAMPA ci marcia su queste cose |
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Re: Notizie da Internet
Quote:
Può essere che la/il giornalista, voglia provocare una reazione di Robbie Williams, per indurlo a fare una dichiarazione spontanea. Così otterrebbero uno scoop con il loro solito metodo. |
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Re: Notizie da Internet
Benvenuti a Graceland Graceland, definizione 1: la mansion di Elvis Presley a Memphis, oggi museo e santuario, ove l’artista visse e spirò. Graceland, definizione 2: album capolavoro di Paul Simon, considerato l’antesignano della world music; Graceland, nuova definizione: Arezzo, la Terra Promessa del Cocainomane. Può sembrare un titolo ad effetto, ma è la realtà. Ad Arezzo sniffano in tanti, tantissimi, molti più di quanto crediamo. Sniffano professionisti. Sniffano operai. Imprenditori ed insegnanti. Medici e militari. E, soprattutto, sniffano i giovani, sempre più giovani, per i quali calarsi la bamba il sabato sera è segno di distinzione, specie ora che si trova a buon prezzo. Già, perché la coca, non è droga di emarginazione, come l’eroina; non è droga da “sballo puro” come MDMA (Extasy) e allucinogeni; è invece droga “sociale” a tutti gli effetti: chi la assume, lo fa per accantonare provvisoriamente l’immondizia delle proprie inadeguatezze, e sentirsi, per una sera, leone. Lo fa perché sniffare è di moda, è “da guadrinai”, fa trend, ed è bello sentirsi per una sera forte e rispettato, quando nella vita diurna ci si sente invece un due di picche. Lo fa perché lui/lei si sente terribilmente empatico e sexy, e magari rimedia una bella scopata, su cui discutere con amici e amiche per una settimana. Fino alla prossima sniffata. Eh, sì. La cocaina è una droga da smidollati, nel senso letterale del termine: fa presa sulle persone prive di midollo spinale. Non bisogna sorprendersi dei fatti del Grace, di cui, ne sono convinto, gli inquirenti hanno grattato solo la superficie. La bamba infatti segue implacabilmente l’errare notturno degli smidollati, che si posa, a tappe fisse, nei soliti locali alla moda. E si sposa infinitamente bene con l’alcol, al punto di scindersi nel terribile cocaetilene, la miscela più distruttiva di tutte. Sniffata. Tre superalcolici. Arisniffata. Altri superalcolici. Le vene pulsano, il torace preme, ma non importa… …carina quella lì. Come si chiama? Così via fino al giorno dopo, quando, dopo un sonno da catacomba, si è colti da un down implacabile e distruttivo: agli effetti fisici del dopo-sbornia, si aggiungono quelli neurologici conseguenti al blocco del reuptake noradrenalinico e dopaminico. Ovvero, oltre alla nausea e alla pressione sotto i tacchi, anche un senso di stanchezza e depressione cosmica. Che fa sentire ancora più due di picche. E allora c’è urgente bisogno di un’altra striscia. Eccolo l’effetto “craving”. La base di quella piramide che ti fa diventare, nel giro di pochi mesi, un tossico a tutti gli effetti. Dal SERT ci fanno sapere che, anche se consumatore occasionale (ovvero da sabato sera), se dopo una tirata, senti il bisogno di alcol, già sei in fase di dipendenza da cocaetilene. Anzi, la USL 8 di Arezzo ci fa sapere che i ricoverati per cocainomania sono in progressivo aumento. Ma questo quando va bene. Perché può anche andare male: anziché il taglio inerte del mannitolo o del lattosio, ti capita la pista tagliata col veleno. E lì ci rimani secco. La nostra Graceland è anche particolare, perché nascosta e associata con la città del Centro con il più alto numero di banche. Vediamo cosa ci dice la Relazione Annuale Antidroga per il 2007 , a cura della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno: “I dati assoluti dell’attività di contrasto alla droga, svolta in questa Provincia nel 2007, si attestano su valori medio bassi rispetto alla media nazionale. Tali indicatori presentano, tuttavia, un maggiore equilibrio se rapportati alla popolazione residente. Rispetto al 2006 si rileva un aumento delle operazioni antidroga (+35,29%) e dei sequestri di stupefacenti (+30,21%), a fronte di una diminuzione delle persone segnalate (-18,49%). Il sequestro quantitativamente più significativo è stato quello relativo a Kg.33 di hashish, avvenuto nel mese di maggio a Pergine Valdarno. Delle 97 persone complessivamente segnalate all’A. G. durante il 2007 nello specifico settore, 2 sono state denunciate per fatti connessi a fenomeni di tipo associativo. Non trascurabile il coinvolgimento in questa provincia dei gruppi criminali stranieri negli affari del narcotraffico (i denunciati sono stati 30). Fra i gruppi più attivi sono risultati quelli di nazionalità albanese e marocchina. Nel decennio i casi di decesso per abuso di stupefacenti sono stati 42, di cui 11 nel 2007.” Sembra, la nostra, una Provincia tranquilla. Sembra. Perché quelle 11 morti per overdose nel 2007, ci pongono ai vertici di tutto il centro-italia (di più solo a Perugia). Perché quel “maggior equilibrio” proporzionato alla popolazione residente, se incrociato con i dati epidemiologici, si scopre poi essere drammaticamente più alto rispetto alla media nazionale, specie per quanto riguarda la cocaina (vedi tabella) – e, attenzione, sono dati che si basano solo sui casi segnalati, che sono un percentuale minima rispetto ai consumatori reali. Perché, fino ad oggi, si è tentato di frenare l’afflusso di droga solo tramite i posti di blocco stradali. Risultato, aumenta la quantità di droga sequestrata, diminuiscono i fermati. Sotto questo aspetto, l’indagine sul “Grace” rappresenta una novità in termini di politica investigativa antidroga. Non tanto perché si è andati a cercarla nei locali. Già, infatti, in passato, ad Arezzo sono stati chiusi almeno un paio di famosi locali per spaccio di coca. Ma, ed è qui il punto, quanti di voi se ne ricordano? Nessuno. Perché tutto fu fatto passare senza clamori. E non chiedetemi la ragione, perché non la conosco. So solo che se ora si sbatte su You Tube uno squallido filmato di giovani idioti della (finta) Arezzo-bene che sniffano come stantuffi. So che oggi, per la prima volta, si fanno nomi e cognomi sui giornali, cullandosi sull’effetto “allarme sociale” e, guardando la foto a lato, sull’ipocrita giustificazione del tipo: “Gesù, quella potrebbe essere mia figlia”. Ebbene, ho seguito con molta attenzione (e una certa emozione) l’appassionata discussione svoltasi su queste pagine, e dopo lunghi pensieri, mi sono convinto: mettere il filmato su internet è stato giusto; fare i nomi è stato sbagliato. La prima convinzione è maturata dal fatto che, purtroppo, la società in cui viviamo tende ad anestetizzare tutto, e perciò ha bisogno di emozioni forti. Quel filmato è stato visto praticamente da tutta Arezzo. Se ne parla nelle scuole, nelle famiglie, tra gli amici. E questo è un bene. Chissà che qualche giovane tentato dalla bamba, ora si ritragga. Chissà che qualche genitore un po’ distratto, ora si domandi cosa fanno i propri figli la sera. Chissà che la società aretina cominci ad affrontare il problema della cocaina con la giusta serietà e severità. La seconda, invece, deriva dal mio ostinato garantismo giudiziario. Innanzitutto, io non farei mai nomi con indagini in corso. Se fossi infatti uno dei fornitori della cocaina al Grace e leggessi sul giornale i nomi e cognomi degli arrestati, la prima cosa che farei è fuggire all’estero. Ma ammettiamo pure che i nomi si potevano fare, in quanto non comprometterebbero le indagini. Bene. Sono essi forse personaggi pubblici, da cui ci si attende comportamenti irreprensibili? Sono forse i corrieri internazionali di Sendero? No, amici, niente di tutto questo. Sono dei figli di papà qualunque, dediti alla cocaina. Alcuni di loro sono stati rilasciati. Altri attendono un processo per spaccio che, vedrete, se proprio sarà provato, riguarderà la loro cerchia di amici. Pesci piccoli quanto i loro cervelli. Lasciateli in pace. Si sono già rovinati da soli. Parlandone troppo, invece, rischiamo inconsapevolmente di farne dei martiri. E la lotta alla droga non ne ha bisogno. SABATO 03 MAGGIO 2008 18:48 - Fabio Massimo Fabrizio ======================================= Mio commento personale: CHE ASSOCIAZIONE DEL PIFFERO!!!! In Italia proprio non si riesce ad associare Elvis Presley alla musica, ma lo si .associa solo alle droghe..... Non c'è peggior ignorante di colui che vuole esserlo!!!!!!!!!! |
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Re: Notizie da Internet
Arriva il primo album dei Glasvegas, i preferiti della figlia di Elvis
I Glasvegas, gruppo scozzese formatosi nel 2006, pubblicheranno l'album d'esordio attorno all'inizio del prossimo settembre. La band ha tra i propri più ferventi ammiratori Alan McGee, il discografico "scopritore degli Oasis", il quale non perde occasione per parlar bene della formazione, e Lisa Marie Presley. La figlia del King, nel corso del suo ultimo viaggio in Gran Bretagna, ha insistito per conoscere personalmente i membri della band.I Glasvegas, che finora hanno pubblicato solamente tre singoli, spediranno nelle rivendite il quarto, "Geraldine", il prossimo 26 giugno. Il gruppo sta terminando le registrazioni dell'album a New York in compagnia del produttore Rich Costey, in precedenza alla corte degli Interpol e dei Muse. Tra i brani che figureranno sul disco sono da annoverare "Lonesome swan", "Daddy's gone" e "It's my own cheating heart"; quest'ultima si ascolta su http://www.myspace.com/glasvegas Da Rockol ************************************** Ricordo di aver letto che Lisa Marie si è molto identificata nella loro canzone "Daddy's gone" . Questo è il video E questo è il testo della canzone how you are my hero how your never here though remember times when you put me on your shoulders how i wish it was forever you would hold us right now im too young to know how in the future it will affect me when you go you could have had it all you, me, and mum y'know anything was possible i wont be the lonley one sitting on my own and sad a fifty year old reminiscing what i had i wont be the lonley one sitting on my own and sad forget your dad, he's gone all i wanted was a kick-a-bout in the park for you to race me home when it was nearly getting dark how i could've been yours, and you be mine it could've been me and you until the end of time do what you want, when you want be as fuckin' insincere as you can what kind of way is that to treat your wife to see your son on saturdays what way is that to live your life? i wont be the lonley one sitting on my own and sad a fifty year old reminiscing what i had i wont be the lonley one sitting on my own and sad forget your dad, he's gone |
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Re: Articoli
Ciao a tutti !!!!
scrivo per comunicare che sul settimanale "Visto" n° 19 con data 9 Maggio c'è un piccolo articolo che riguarda Elvis, e dice: Il Viaggio Segreto Di ELVIS a Londra Era il 1958 quando, di nascosto Elvis Presley andò a visitare Londra. Voleva conoscere il suo omologo Tommy Steele e, proprio grazie al suo aiuto, riusì a mantenere l'anonimato e a girare per la capitale inglese come un turista qualsiasi, senza che nessuno per strada lo riconoscesse. A darne notizia oggi è il quotidiano Daily Mail, che ha raccolto la testimonianza dell'impresario Bill Kenwright. |
#610
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Re: Notizie da Internet
Walk the line di James Mangold all’Unplugged music club di Firenze
dal 07/05/2008 22:00 al 07/05/2008 23:45 Mercoledì 7 maggio alle ore 22.00 all’Unplugged music club (via de' Saponai 14/r) di Firenze verrà proiettato Walk the line di James Mangold con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon (oscar come Miglior Attrice protagonista). Il film ripercorre la carriera del grandissimo Johnny Cash (Phoenix), anima pura della canzone americana, e del suo turbolento rapporto d'amore con June Carter Cash (witherspoon). La storia ha inizio in Arkansas durante l'epoca della Depressione e mostra le origini del suono di Cash, quando era semplicemente il figlio di un mezzadro, passando poi attraverso i tour scatenati con pionieri del rock'n'roll come Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Waylon Jennings, e terminando la sua corsa nel 1968 alla prigione di Folsom dove Cash tenne un concerto memorabile immortalato nel disco “ Live at folsom prison”. Johnny Cash è una figura chiave per capire la cultura americana degli ultimi sessant’anni. La sua musica è una miscela di folk, country e rock ‘n’ roll, le sue liriche e la sua onestà artistica e intellettuale hanno ispirato artisti come Bob Dylan e Neil Young. Nel film gli stessi attori si cimentano nell’interpretazione dei brani di Cash con notevoli risultati. Canzoni leggendarie come Cocaine Blues, I walk the line, Ring of fire, Get the rhythm, Folsom Prison Blues sono cantati con grande dignità e intensità da Joaquin Phoenix o in duetto con la Witherspoon. |
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