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Re: Notizie da Internet
Mick Hucknall: via i Simply Red e avanti il vino rosso
Mercoledì 7 Maggio 2008 alle 14:55 A 47 anni Mick Hucknall, leader dei Simply Red , inizia una nuova vita. Il 16 maggio pubblica Tribute to Bobby, il primo album da solista, quindi girerà l’Europa per il Solo Summer Tour (19 luglio Aosta, 20 Brescia, Summer Festival, 22 Roma, 23 Lucca, Summer Festival) e nel 2010 - dopo 25 anni di onorata carriera - la band con cui è arrivato al successo cesserà di esistere. Ma se il musicista volta pagina con i Simply Red, non ha alcuna intenzione di abbandonare un altro rosso: il vino che produce sulle pendici dell’Etna. Il primo album che riporta il tuo nome racchiude dodici cover: perché hai scelto i brani di Bobby ‘Blue’ Bland? Perché spero di farlo conoscere al grande pubblico, cui non interessa se sei tu l’autore di ciò che canti: lo dimostrano Elvis Presley e Frank Sinatra, che non hanno scritto nulla. La voce di bobby rientra da sempre tra la mie top ten e cantare i suoi pezzi è stata la cosa più naturale che potessi fare: ho iniziato ad ascoltarlo a 18 anni, in piena era punk e non l’ho più lasciato. Gusti originali per un teen ager: come potrebbero appassionarsi i ragazzi al blues e al rhythm&blues, oggi? Per curiosità, per il piacere di scoprire, com’è capitato a me a 13 anni. Nessuno che frequentavo ascoltava quel genere di musica. Devo ammettere, però, che i giovani partono svantaggiati: oggi la cultura musicale è in discesa libera. Esistono pochissimi negozi specializzati e gli artisti si votano dal telefono di casa… Il progresso non sempre significa evoluzione. A proposito di evoluzione, con questo Cd hai intrapreso un percorso inedito… E infatti sono entusiasta ed emozionato come un ragazzino al debutto. Mi sento rinato e la mia salute mentale ne ha beneficiato parecchio. Non avrei potuto procedere oltre con lo stile dei Simply Red, le influenze sono diverse, ora: prima c’erano gli anni Settanta e Ottanta, Marvin Gaye e Barry White, mentre adesso mi ispirano i Cinquanta e i Sessanta, il gospel, i ritimi più fisici. Con un cambio così netto di direzione il nome Simply Red sarebbe fuori luogo. Così, nel 2010, lo chiuderemo in soffitta. I musicisti, però, restano gli stessi. Tra l’album, il tour imminente e il progetto a lungo termine trovi il tempo per occuparti del tuo vitigno? Non rinuncerei per nulla al mondo! L’attività che ho intrapreso in Sicilia, ormai otto anni fa, mi riempie d’orgoglio. Coltivo uve autoctone - come Nerello Cappuccino, Nerello Mascalese - e produco Etna rosso e bianco. Proprio settimana scorsa ho firmato il contratto per la sua distribuzione con Teatro del Vino. Punto all’eccellenza, non alla quantità e a introdurre sul mercato un nuovo prodotto. Com’è nato il tuo interesse verso l’enologia? Studio il vino dal 2001 e sono ambasciatore del gran vin de Bordeaux insieme a Omar Sharif. E pensare che tutto è nato per caso, ricordo esattamente il momento: era il 1988, mi trovavo a Milano e ho assaggiato un Roberto Voerzio della Luna. Mi sono reso conto che il vino è arte. La seconda illuminazione risale a un paio d’anni fa, a Londra, ospite di un amico, grazie a un maginifico Château Pétrus del ’75: mi ha cambiato la vita. |
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Re: Notizie da Internet
Cinque tagli di capelli per raccontare il rock
In occasione dell’apertura di Gianni Del Vecchio Hair Point, il primo concept store campano dedicato alla cura dei capelli con ampie selezioni di dischi e libri a cura di FNACNapoli, ecco un pomeriggio/evento per raccontare la musica popolare degli ultimi cinquant’anni a suon di forbici! Mercoledì 7 maggio 2008 (ORE 18.00) negli spazi delForum FNAC spazio alla passione per le acconciature che hanno fatto la storia del rock. Protagonista sarà l’hairstylistcampano Gianni Del Vecchio. Dalla chioma di 're' Elvis Presley alla camaleontica Madonna, dai caschetti dei Beatles alle creste-punk dei Clash o ai lunghi capelli vaporosi dei Led Zeppelin: la storia del rock sarà raccontata attraverso i tagli di capelli più celebri, entrati di prepotenza nell’immaginario collettivo contemporaneo. A metà strada tra show tecnico, percorso fotografico e incontro musicale, l'appuntamento di Mercoledì 7 maggio al forum FNAC vedrà protagonista il grande pop-rock letto attraverso gli occhi e la professionalità di Gianni Del Vecchio, hairstylist che dagli anni Ottanta esplora il connubio capelli/musica. L’appuntamento sarà, inoltre, arricchito da un percorso fotografico dedicato alle grandi icone del rock, da un dj-set e dalla presenza di cinque modelli scelti da Del Vecchio sulle cui chiome verranno riproposte le pettinature delle cinque icone-rock per eccelenza. A fare da ‘narratore’ dell’appuntamento pomeridiano sarà il giornalista musicale Michelangelo Iossa, affiancato alla consolle da DJ Umby. Un pomeriggio dedicato all’indissolubile connubio capelli/musica…perché le grandi icone rock-pop vengono ricordate anche per la loro immagine! Mercoledì 7 maggio(dalle ore 18.00) la storia della musica è di casa alla FNAC… attraverso le acconciature di Gianni Del Vecchio. 7/5/2008 |
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Re: Notizie da Internet
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IL CIBO IN TV: COME SI SERVE? Confronto internazionale sul fenomeno delle trasmissioni televisive dedicate alla gastronomia. Introduce Carlo Petrini Focus d’autore: Luciano Emmer con la pastora Cheyenne e l’assaggio di formaggi Film nel piatto: Cous cous di Abdel Kechiche + degustazione Il cous cous di filiera corta Laboratorio del gusto: Mortadella, champagne… e gli intrusi Se è vero, come sostiene Carlo Petrini, che “il cibo sia comunicato dai media in termini di quantità e di spettacolarizzazione e non in termini di qualità, il rischio di banalizzare la complessità di ciò che esso rappresenta e, di conseguenza, anche l’abilità di saperlo tradurre in immagini significative è forte”. A partire da questa constatazione, si svilupperanno i lavori del convegno internazionale Cibo in tv: come si serve? in programma venerdì 9 maggio, alle ore 9.30, nell’Aula A del Dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino, 23), uno dei soggetti portanti della Manifattura delle Arti nell’ambito del festival Slow Food on Film, che proprio domani farà gli onori di casa accogliendo i lavori per l’intera giornata che saranno introdotti dal direttore del Dipartimento, Patrizia Violi. Il convegno proporrà un’analisi sulla produzione attuale: per orientarsi tra i diversi approcci e i tanti modi di “servire” in tv questo complesso argomento, che di volta in volta si fa strumento di educazione, intrattenimento, inchiesta d’attualità, divulgazione scientifica. In apertura dei lavori interverranno poi il presidente di Slow Food Carlo Petrini insieme con il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari (mentre la conferma della partecipazione di Carlo Freccero, già annunciato dal programma, sarà eventualmente confermata nelle prossime ore qualora siano superati imprevisti impegni personali sopraggiunti in queste ore). Alle 10.30, la tavola rotonda La comunicazione del cibo a cui parteciperà il comico bolognese Patrizio Roversi che disserterà del tema assieme a docenti universitari, esperti del settore e giornalisti quali Maria Pia Pozzato, Pina Lalli, Fabrizio Binacchi e Massimo Montanari. Nel corso del pomeriggio, invece, il confronto Il cibo in tv: i linguaggi possibili toccherà esempi internazionali, coordinati dalla giornalista Stefania Barzini, grazie agli interventi del reporter Stefan Gates, del produttore Marc Perkins, della documentarista Irene Wong, del direttore di Gambero Rosso Channel/ TV Marco Bolasco. e di molti altri protagonisti della tv americana ed europea. Autore caro alla Cineteca di Bologna, Luciano Emmer sarà ospite di Slow Food on Film per un focus speciale a lui dedicato. Emmer sarà al Cinema Lumière per raccontarci una delle più straordinarie storie di anti-modernità, quella di Cheyenne Daprà, giovane pastora che ha compiuto la sua scelta fuori dal tempo: la montagna. Alle ore 16.30 vedremo l’ultimo lavoro di Luciano Emmer, Le pecore di Cheyenne, girato lo scorso anno, diario di quattro giorni – uno per ogni stagione – al seguito di Cheyenne Daprà, delle sue cento pecore, dei suoi tre cani. Sono gli unici personaggi del film e i pensieri di Cheyenne sono il solo commento alle immagini suggestive di un maestro come Emmer. A seguire incontro con gli stessi Emmer e Cheyenne, e con Franco Missironi, produttore di formaggi che ci farà assaggiare le sue delizie. E sempre a proposito di delizie, venerdì 9 maggio ci sarà anche il primo appuntamento con i Laboratori del gusto: alle ore 17 nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna saranno protagonisti alcuni ricercatissimi champagne di piccoli produttori, abbinati ai migliori insaccati della tradizione emiliana, a cominciare dalla mortadella. Costo della degustazione € 25 (€ 20 per i soci Slow Food); info e prenotazioni al numero Tra i tantissimi titoli in programma al Cinema Lumière nella giornata di venerdì 9 maggio, da segnalare anche due eventi speciali fuori concorso: alle ore 18.15, vedremo The Burger and the King, documentario firmato da James Marsh sulla passione compulsiva di Elvis Presley per il cibo, che ha portato il Re del Rock & Roll a quel tracollo d’immagine su cui i media hanno tanto speculato negli anni; alle ore 18.30 è invece in programma Alla ricerca del grande fiume: 154 studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche ci porteranno in un viaggio in bicicletta lungo il Po, dalla sorgente alla foce, alla ricerca del patrimonio ambientale che costeggia “il grande fiume”. |
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Re: Notizie da Internet
Cresce il bacino di Tiscali TV: 'La musica è uno dei nostri punti di forza'
Studi di settore (il più recente a cura dell’ISIMM fondato dall’ex presidente Rai Enrico Manca) pronosticano un grande futuro all’IPTV, la televisione digitale via Internet che sfrutta le connessioni a banda larga per portare palinsesti preconfezionati, video on-demand e programmi interattivi nelle case dei telespettatori. Previsione condivisa da Tiscali, che ha appena allargato il bacino di utenza della sua Internet TV (partita da Cagliari, Roma e Milano) in direzione dei centri urbani di Torino, Bologna, Firenze, Genova, Napoli e Palermo, con una offerta arricchita da recenti accordi con società di produzione internazionale come Sony Pictures Television International e Disney/ABC International Television e in cui la musica, accanto a cinema, telefilm, sport, cartoon e programmi delle tv "generaliste" (il decoder permette anche di ricevere il digitale terrestre) ha un peso rilevante. “Sull’onda dell’esperienza accumulata in Gran Bretagna, dove la piattaforma è attiva già dal mese di marzo, possiamo anzi dire che si tratta di uno degli elementi che più influiscono sulla decisione di abbonarsi al servizio”, spiega a Rockol il direttore di Tiscali TV Fabrizio Meli, aggiungendo che “i canali musicali sono tra i più visti in assoluto dai nostri clienti”. Circa 5 mila i videoclip disponibili al lancio, su licenza di tutte le maggiori case discografiche, raggruppati in otto canali tematici distinti per genere musicale (pop, hits, urban, rétro, Italia, ecc.) nel pacchetto “V:MX”, mentre “Music Pass” offre accesso a concerti e monografie di artisti come Elvis Presley, Tina Turner ed Elton John (molto del materiale storico è lo stesso che circola sul mercato in formato dvd, fornito da produttori come Eagle Vision). “Presto i canali diventeranno sedici”, preannuncia Meli, “con offerte mirate agli appassionati di musica jazz e classica: la facilità d’uso della nostra IPTV è tale da renderla adatta anche a un pubblico al di sopra dei 25-40 anni, il nostro target di riferimento”. Il “plus”, aggiunge, “è la possibilità di fruirne non soltanto nella tradizionale modalità passiva, diventando creatori del proprio palinsesto: non solo è possibile ‘skippare’ a piacimento da un clip all’altro, ma anche esplorare l’intero juke box musicale attingendovi secondo le proprie esigenze, nei tempi e nei modi che si preferiscono. Basta premere un pulsante sul telecomando per creare le proprie playlist, replicarle o cancellarle a piacimento. Un po’ come se si avesse in mano un iPod, solo che in questo caso si tratta di immagini e audio in altissima qualità: formato MPEG-4, meglio del dvd. E presto lanceremo anche i primi contenuti in alta definizione”. I costi: un canale musicale “teaser” è disponibile nell’offerta base da 12 euro al mese (ma sono in vigore anche formule promozionali), mentre l’accesso all’intero bouquet di canali musicali costa 4 euro mensili aggiuntivi. A quanto pubblico pensa di poter arrivare, Tiscali? “I nostri abbonati Adsl, in Italia, sono circa mezzo milione, ma teoricamente siamo in grado di attivare un po’ più di 4 milioni di linee corrispondenti ad altrettanti nuclei familiari: il nostro obiettivo si colloca tra questi due numeri”. In un canale battezzato “Your tv” è già disponibile “user generated content”, anche musicale: la tv sfrutta le caratteristiche di “community” e di social network proprie del Web. E senza i rischi di un sito di video sharing, assicura Meli: “Contattiamo i produttori dei video uno per uno, facendogli firmare una liberatoria prima di acquisirne e diffonderne i contenuti. Non essendoci upload diretto, non si corre il rischio di vedersi sfuggire di mano la situazione come è successo su Internet con YouTube”. Pioniere in Italia del download di canzoni e album via Internet, Tiscali conta anche di integrare il palinsesto musicale della sua IPTV con l’offerta del suo negozio di musica digitale (“in tempi brevissimi"). Prima di allora si conoscerà probabilmente anche il futuro della società sarda, di cui viene data per imminente la cessione a un grosso operatore locale o internazionale delle comunicazioni (in lizza, secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa, ci sono Telecom Italia, Vodafone, Fastweb, Wind, BSkyB, Carphone, Virgin e British Telecom). (09 Mag 2008 ) |
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Re: Notizie da Internet
Musica: e' Morto EddyArnold, Leggenda Dei Pionieri Country Adnkronos - Washington, 9 mag. - (Adnkronos) - Il cantante americano Eddy Arnold, leggendario pioniere della musica country, interprete di grandi successi come "Make the World Go Away", e' morto alla vigilia dei 90 anni in una casa di riposo a Nashville. Considerato uno dei maggiori cantanti country della storia, Eddy Arnold nella seconda meta' degli anni Cinquanta impose il connubio fra country e pop, avvicinandosi allo stile e all'iconografia dei crooner della musica leggera. Anche il mito del rock Elvis Presley rimase affascinato da Arnold, tanto da riproporre una sua canzone del 1954, ''I really don't want to know'', che era stata scritta da uno dei suoi autori preferiti, Don Robertson. Altro grande successo di Eddy Arnold fu nel 1965 "Make the World Go Away", canzone che scalo' le classifiche Top 10 Pop e si piazzo' al primo posto nelle Country Hit. Arnold era considerato il pioniere del ''Nashville Sound", chiamato anche "countrypolitan", un mix di country e stile pop. Nel 1966 guadagno' un posto d'onore nella Country Music Hall of Fame; l'anno successivo fu il primo a ricevere il premio della Country Music Association. Arnold debutto' nelle classifiche dei dischi piu' venduti nel 1945 con "Each Minute Seems a Million Years" e due anni piu' tardi si affermo' con "What Is Life Without Love". Tra i suoi successi degli anni Cinquanta e Sessanta figurano "Cattle Call", "The Last Word in Lonesome Is Me", "Anytime", "Bouquet of Roses", "What's He Doing in My World?" e "I Want to Go With You''. |
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Re: Articoli
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Non mi stupirei se ciò che dichiara il giornale inglese fosse vero, magari anche solo in parte. Quello che mi lascia qualche perplessità in merito è che nessuno ne abbia mai parlato in modo più approfondito, nemmeno Elvis. |
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Re: Articoli
Hurt, io invece in giro per internet, ho letto che Elvis dopo il suo congedo, fece scalo in Scozia. Può essere, o mi confondo con un'altra storia?
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Re: Articoli
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Adesso mi viene in mente che anche Dario Salvatori ieri ha parlato di questa sua tappa a Londra Teniamo però sempre conto che non è detto che io abbia sempre ragione |
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Re: Articoli
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Hurt..io non dico che tu hai sempre ragione..ma obbiettivamente parlando, sei un "enorme bagaglio" pieno di informazioni E io di questo ne tengo atto. Tu lo sai, perchè ho avuto occasione di scrivertelo anche in privato... |
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Re: Articoli
Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
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