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Re: Notizie da Internet
Per tutti i fans di Napoli e dintorni
Inaugurazione di Brividi d’estate 2008 Prenderà il via martedì 1 luglio 2008 la rassegna di teatro e letteratura Brividi d’estate 2008, nell'affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli. Per un mese intero, fino a domenica 27 luglio, Il Pozzo e il Pendolo Teatro si "sposta" nel parco più bello di Napoli per una rassegna che, giunta alla sua ottava edizione, regala brividi, fascino e grandi emozioni, con una programmazione più ricca e una sezione interamente dedicata ai giochi gialli. Ogni spettacolo, è stato pensato per poter offrire al pubblico una serata davvero unica, coniugando le suggestioni del teatro-letteratura in uno dei parchi più belli di Napoli, con una serie di piccole attenzioni, gastronomiche e musicali, capaci di coinvolgere il pubblico. Brividi d’estate nasce otto anni fa da un’idea di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, sostenuti dalla sensibilità e dalla collaborazione dell’Università Federico II di Napoli che gestisce il parco, e gode del patrocinio morale di Regione Campania e Comune di Napoli. L’obiettivo della rassegna – spiegano i direttori artistici - è sempre stato quello di tesaurizzare le suggestioni della cornice naturale, individuando spettacoli nei quali le infinite possibilità scenografiche del parco siano parte integrante della messa in scena. Brividi d’estate rappresenta una realtà consolidata del luglio cittadino. Trenta giorni di teatro, in uno dei più bei spazi ‘verdi’ della città di Napoli. Un appuntamento atteso, faticoso, che ogni anno vede coinvolti decine di giovani, tra tecnici, attori, registi, scenografi e personale vario. Una sfida che, ancora dopo tanti anni, riesce a tenerci con il fiato sospeso”. La programmazione prevede cinque spettacoli in ‘scena’, e, per ciascuno di essi, sono previste più repliche. Ogni allestimento, infatti, ruoterà nel corso del mese, per offrire la possibilità di scegliere e poter vedere, nella stessa settimana, più spettacoli. Tra i titoli in cartellone dell’ottava edizione di Brividi d'Estate due novità assolute, un testo di Carlo Lucarelli ed uno spettacolo costruito sul caso Elvis, e quattro nuovi appuntamenti con I delitti della luna piena. Ad inaugurare la rassegna, martedì 1 luglio (in replica il 2 luglio e poi il 6, 7, 8 e 9 luglio), Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, con Paolo Cresta (voce narrante), Carlo Lo Manto (voce e percussioni), Giacinto Piracci (chitarra), Corrado Cirillo (contrabbasso). Il silenzio del mare, i tempi morti sotto il sole, e la battaglia, veramente epica, che un vecchio pescatore stanco ingaggia con un pesce. Una battaglia che è propria della lotta dell'uomo col trascorrere del tempo e contro il suo limite, la vecchiaia e la morte. Da giovedì 3 luglio (repliche il 4 e 5 luglio) Armamaxa Teatro presenta Orlando Furiosamente Solo Rotolando, messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Camicia bianca, una tromba e uno sgabello, è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza ed i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri. La programmazione continua, da giovedì 10 luglio (repliche l’11, 12, 13 e poi il 17, 18, 19 e 20 luglio) con la prima novità assoluta della rassegna, Almost Blue di Carlo Lucarelli, con Fabiana Diana, Emilio Barone, Andrea Lanciotti, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Tre voci, tre prospettive, tre approcci per un’unica storia. Un ragazzo cieco, una giovane poliziotta ed uno psicopatico, tre “diversi” in viaggio nella follia della normalità. Almost blue è un resoconto, talvolta commovente talaltro agghiacciante, di una catena di omicidi progettati da una mente malata. La seconda novità della rassegna, in scena da lunedì 14 luglio (repliche il 15, 16 luglio, e poi il 21, 22, 23 e 24 luglio), sarà Cercasi Elvis. Disperatamente. ‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’. Scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, lo spettacolo si avvale dell’interpretazione di Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la Rockabilly B. Band, formata da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria). Una leggenda durata trent’anni. Centinaia d'avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove “inconfutabili”, poi alla fine l’annuncio a sorpresa: Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari. E’ con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo, che piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. Quella che il Pozzo e il Pendolo presenta è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma, soprattutto, la sua misteriosa morte, che, a distanza di trent’anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare. L’ultimo weekend di programmazione ospiterà, da venerdì 25 luglio (in replica il 26 e il 27 luglio), lo spettacolo Paul is dead, scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, con Marcello Magri e Marco Palumbo, le musiche dal vivo de I Sottomarini (cover band ufficiale dei Beatles). In scena la leggenda della presunta morte di Paul McCartney, in cui la più oscura vicenda della letteratura beatlesiana rivive in una piéce musicale/teatrale. Anche questa edizione di Brividi d’Estate presenterà, ogni sabato, I delitti della luna piena. Quattro appuntamenti (Scomparso, ispirato al caso Majorana, L’uomo che guarda, Il mistero delle arche aragonesi, La maledizione dei Gerolomini) programmati per il 5, 12, 19 e 26 luglio, in cui sarà possibile misurarsi con un feroce criminale, calarsi in una storia dai contorni foschi, essere protagonisti di una vicenda da indiziati o da investigatori. Tutto nel tempo di una serata, all’insegna di raffinate degustazioni di vino. Calici di luna piena, le suggestioni di un antico parco, tenebrose presenze, delitti imprevisti, un solo assassino, per un’esperienza avvolgente. Gli appuntamenti con I delitti della luna piena sono previsti, ogni sabato, contemporaneamente agli spettacoli della rassegna. Gli spettacoli saranno in scena dal lunedì alla domenica alle ore 21.00 Il prezzo d’ingresso è di euro 10 (ridotto) di euro 16 (intero) I delitti della luna piena avranno un costo di euro 25, inizio ore 21.00 Info e prenotazioni al numero 0815422088 email info@ilpozzoeilpendolo.it internet www.ilpozzoeilpendolo.it Programma Gli spettacoli 1,2,6,7,8,9 luglio Il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway 3,4,5 luglio Armamaxa Teatro presenta Orlando Furiosamente Solo Rotolando messo in scena e raccontato da Enrico Messina 10,11,12,13 e 17,18, 19, 20 luglio (novità assoluta) Il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Almost blue di Carlo Lucarelli adattamento e regia Annamaria Russo e Ciro Sabatino 14,15,16 e 21, 22, 23 e 24 luglio (novità assoluta) Il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Cercasi Elvis. Disperatamente. ‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’ scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino 25, 26 e 27 luglio Il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Paul is dead ‘La leggenda della presunta morte di Paul McCartney’ scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino I delitti della luna piena 5, 12, 19 e 26 luglio Il Pozzo e il Pendolo presenta Scomparso, ispirato al caso Majorana L’uomo che guarda Il mistero delle arche aragonesi La maledizione dei Gerolomini ================================ Speriamo che qui Lucarelli non dica le st******te che ha raccontato l'anno scorso su radio DJ |
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Re: Notizie da Internet
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Re: Notizie da Internet
Firenzestate 2008: al Forte Belvedere dal 4 al 27 luglio cinema, musica jazz e la mostra fotografica di David Lachapelle
Cinema , musica e la mostra fotografica di David LaChapelle. Il Forte Belvedere apre i battenti con una stagione (dal 4 al 27 luglio) ricca di eventi e con la presenza straordinaria di Nanni Moretti che l'11 luglio dopo aver ricevuto a Fiesole (il 10) il Premio ai maestri del cinema 2008 sarà alla proiezione del film Ecce Bombo al Forte, il primo dei cinque film della rassegna a lui dedicata. Il primo appuntamento è il 4 luglio con il concerto jazz del quartetto Nico Gori- Alessandro Lanzoni. Quattro in tutto le date del jazz al Forte (7, 10, 15 luglio le altre) con i sassofonisti Cantini- Ciammurghi, il jazz balcanico di Bojan e il trio autore del cd "Crystal" con Francesco Maccianti al piano, Paolo Ghetti al contrabbasso e Joe Chambers alla batteria. Per quanto riguarda la programmazione di cinema è prevista la retrospettiva dei film di Nanni Moretti con Ecce Bombo (11 luglio), la messa è finita (12 luglio), Il portaborse e caro Diario (14 e 16 luglio). La musica sarà strettamente legata al cinema grazie ad una serie di proiezioni e filamti, video e documentari per la maggior parte rari ed inediti che racconteranno la storia della musica nel periodo del '68 e dintorni attraverso le note di Jimi Hendrix , Led Zeppelin (23 luglio), Frank Zappa (24 luglio). La rassegna curata da Ernesto de Pascale si chiama Rock Hollywood e parte il 5 luglio con Monterey Pop, la versione 'director's cut' del celebre festival musicale del 1967. L'8 luglio tocca ad Elvis Presley con uno speciale televisivo della NBC in cui Elvis torna alle origini del Rock & Roll. La mostra è quella di David LaChapelle dal 16 luglio al 19 ottobre. Dodici sezioni con le numerose fotografie della quasi ventennale carriera dell'artista americano cresciuto artisticamente nella Factory di Andy Warhol e conosciuto in tutto il mondo per i trasgressivi ritratti dello star system, da Madonna a David Bowie, da Jeff Koons a Uma Thurman e tanti altri. A chiudere la stagione domenica 27 luglio, una serata di festa che unirà video e musica curata dall'associazione Semi Cattivi che avrà ospite Giovanni Lindo Ferretti. Come lo scorso anno l'associazione Jiva curerà uno spazio sul retro della terrazza dedicato a lezioni di yoga. |
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Re: Notizie da Internet
Via dal mondo
Quella voglia di sparire senza lasciare traccia. Si riapre il giallo sulla fine di Jim Morrison, ma anche la morte di Presley è controversa. La voglia di sparire e cambiare esistenza che rende simili vip e comuni mortali. Quell'iscrizione in greco antico, sulla tomba al Pere Lachaise: «È laggiù con i suoi demoni». Ma pochi, tra i fan dei Doors che dall'estate 1971 affollano "l'angolo dei poeti" del cimitero monumentale parigino si fermano a riflettere sull'enigma della frase. Laggiù dove? Che fine ha fatto davvero Jim Morrison? Ha preso alloggio in qualche suite all'inferno o ha solo inscenato la sua morte? Di motivi per sparire dal mondo ne aveva, il tormentato divo del rock: la giustizia americana non lo mollava dopo che aveva mostrato il pene alla platea durante un concerto di Miami nel '69; né lo lasciavano in pace i satanisti legati a Charles Manson, quelli che attraverso la bellissima figlia di Errol Flynn, Rory, continuavano a rifornirlo di droghe, per indurlo a diventare una specie di "testimonial" di quel sanguinario club. Non bastasse, la sua ispirazione all'interno della band era in fase calante. Ce n'era abbastanza per sognare una fuga alla Rimbaud, verso destinazioni esotiche, lontano da minacce e pressioni della fama. La versione ufficiale sulla sua morte lo vuole ritrovato senza vita dalla fidanzata e da tre amici nella vasca da bagno, stroncato da un infarto, o forse da una crisi di asma. Ma il certificato di morte fu stilato da un medico poco affidabile: non vi fu autopsia, e il manager dei Doors Bill Siddons, arrivato in fretta dalla California vide solo la bara chiusa, quella stessa in cui molti sostengono vi siano solo pietre. Quando Siddons tornò a Los Angeles fu letteralmente aggredito dal tastierista Ray Manzarek: «Come puoi essere sicuro che sia morto se non hai dato un'occhiata alla salma?». Oggi Manzarek (se non è una bufala autopromozionale) torna alle sue ossessioni. Ipotizza si sia trattata di una messinscena: «Jim era un'anima in pena, alla perenne ricerca di qualcos'altro nella vita e anche sei anni di successi ed eccessi con i Doors non erano abbastanza per lui. Un anno prima di sparire mi mostrò un depliant delle Seychelles e mi disse: non sarebbe il posto perfetto dove fuggire una volta che tutti ti credono morto?». Chissà. Di certo, da 37 anni, Morrison è stato avvistato ovunque: ferito sulle rive del fiume Congo, in un ranch dell'Oregon, barbone in Ontario, appassionato d'arte al Jeu De Paume. Perché la mistica rock'n'roll non prevede una fine definitiva, ma una qualche forma di redenzione dionisiaca o di immortalità, anche solo virtuale. Il caso più clamoroso è quello di Elvis: ancora oggi, dopo quel fatale Ferragosto del 1977, sono centinaia di migliaia le segnalazioni che lo vogliono ai quattro punti cardinali, vivo e vegeto. C'è persino una pseudo-religione, quella del culto "Elvis is Alive!". I molti suggestivi indizi apportati dagli irriducibili fans si basano sul fatto che anche Presley aveva bisogno di smaterializzarsi, prima che fosse troppo tardi: è noto che avesse la mafia alle calcagna, che non gli perdonava la sua iniziativa di aver chiesto a Nixon di nominarlo "agente speciale federale" nella lotta alla droga. Così, gli inconsolabili (che lo vogliono tuttora sottoposto a un programma di protezione del governo Usa) ritrovarono ragione di sperare quando il "National Enquirer" pubblicò le foto del suo presunto cadavere, così somaticamente diverso da "The Pelvis". Quanto gli somigliava, invece, quel tizio che il giorno dopo la ferale notizia del decesso prese un volo per Buenos Aires proprio dall'aeroporto di Memphis, qualificandosi come John Burrows: lo stesso alias che Presley utilizzava per registrarsi in incognito negli alberghi. Si dirà: questi sono artisti, sensibilità esposte, poco razionali. Ma che dire degli scienziati? È dal 1938 che ci si interroga sulla scomparsa del fisico Ettore Majorana. La sera del 25 marzo di quell'anno, prima di imbarcarsi sul piroscafo Palermo-Napoli, scrisse al collega Antonio Carrelli una lettera in cui lo esortava a perdonarlo per la "decisione presa", e in cui chiedeva ai familiari di non vestirsi di nero, e di non osservare il lutto per più di tre giorni. Ore dopo, tuttavia, Majorana spediva un telegramma tranquillizzante: "Il mare mi ha rifiutato". E annunciava il ritorno in quell'albergo dove però non lo vide mai più nessuno. L'uomo che era stato in grado di scandagliare l'invibile potenza dell'atomo non era stato capace di frantumare l'angoscia di dover testimoniare, al processo, l'innocenza di un suo zio accusato della morte in culla di un cugino di Ettore. Un trauma che aveva tagliato per sempre in due l'anima del "ragazzo" di via Panisperna. E chissà dove lo aveva condotto, mentre dal ponte della nave guardava il Tirreno tumultuare sotto di lui. Ma se spesso chi sparisce cerca un altro posto nel mondo, e gioca a nascondino con la vita e con la propria identità, altre volte basta un gesto per segnalare un dignitoso e irrefutabile commiato dall'esistenza. Non lasciò biglietti, il professor Federico Caffè, quel mattino del 15 aprile 1987, quando aprì la porta dell'appartamento di Monte Mario. Il fratello, che dormiva in un'altra stanza, notò che l'insigne economista (e che temeva il paradosso di una vecchiaia umiliata da problemi finanziari), aveva lasciato anche l'orologio sul comodino. Del tempo che scorreva, a Caffè non importava più. Quello stesso tempo che invece ticchetta senza sosta nell'anima di chi resta, e cerca incessantemente, senza esiti. Quel tempo che si dilata dentro - per dire - la testa di Albano e Romina quando pensano a Ylenia e al mistero nascosto dalle acque del Mississippi; o alla voce di Davide Cervia che risuona nelle orecchie dei familiari da 18 anni, da quando il tecnico esperto di radar non è più rientrato nella casa di Ariccia: e lì la fuga volontaria è una pista labile, rispetto a quella del rapimento da parte di 007 stranieri. Il tempo scorre implacabile sull'ansia di migliaia di mogli, figli, parenti di chi ha deciso - per amore, per debiti, per desiderio di avventura, per convenienza o noia - di svanire nell'aria, da un momento all'altro, verso isole di non-famosi. E magari per ridere di chi lo piange, come il protagonista del "Re della pioggia" di Bellow o il "Fu Mattia Pascal" pirandelliano. O l'Orson Welles de "Il terzo uomo". Ma qui si riparla di artisti. Come quell'Agatha Christie che scrisse sulla propria pelle il suo giallo più appassionante. Sconvolta dal tradimento del marito con la segretaria, sparì per dieci giorni e si registrò in un albergo con il nome dell'amante di lui. Voleva fingersi morta, chissà dove sepolta, per far incolpare il consorte dell'uxoricidio. Ma il piano fallì: e il mondo la riaccolse, riconsegnandola agli spettri di Poirot e Miss Marple. Stefano Mannucci 09/07/2008 |
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Re: Notizie da Internet
"Cercasi Elvis. Disperatamente" al Real Orto Botanico
MUSICA | Napoli – E' ancora una novità assoluta quella che Brividi d'Estate 2008, la rassegna di teatro e letteratura ideata ed organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro, presenterà lunedì 14 luglio 2008 alle ore 21.00 (in replica nei giorni 14, 15 e 16 e poi ancora il 21, 22, 23 e 24 luglio), al Real Orto Botanico di Napoli. Per la prima volta in assoluto, Il Pozzo e Il Pendolo Teatro porta in scena Cercasi Elvis. Disperatamente 'Il caso Presley. Il Re del Rock'n'Roll è vivo?", scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, ed interpretato da Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la travolgente Rockabilly B. Band. Elvis Presley è ancora vivo? Sono in tanti a crederlo. Finora però tutte le prove esistenti portano a pensare che il re del rock sia davvero morto. Ma c'è ancora qualcuno che sta cercando, in tutti i modi, di dimostrare che il mito del rock'n'roll degli anni Cinquanta sia nascosto da qualche parti. Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della Graceland Mansion (Memphis), la villa in cui visse per 20 anni e nel cui bagno fu trovato senza vita. Ma a trent'anni di distanza la morte di Elvis Presley per alcuni e' ancora un mistero. E come ogni anno la ricorrenza della sua scomparsa, il 16 agosto 1977, riapre la caccia alla verità. Una leggenda durata trent'anni. Centinaia di avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove "inconfutabili", poi alla fine l'annuncio a sorpresa: "Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari". E' con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo che, piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. L'allestimento che il Pozzo e il Pendolo presenta nell'ambito dell'ottava edizione di Brividi d'Estate è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma soprattutto la sua misteriosa morte, che a distanza di tanti anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare. Uno spettacolo che è un viaggio nella vita del Re del Rock'n'Roll, ma anche un'indagine a caccia di un possibile verità. Elvis Presley oggi avrebbe 73 anni e secondo molti si nasconderebbe in Argentina. Sotto falso nome. Un giallo in piena regola, dunque, ma anche un gioco teatrale divertente e coinvolgente, che si dipana lungo un'ora e più di spettacolo, alternato all'esibizione, dal vivo, della Rockabilly B. Band. Un scatenato quartetto di rock'nroll, composto da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria), che farà rivivere tutti i successi di Elvis The Pelvis. Da Heartbreak Hotel a Jailhouse Rock, passando per Love me tender e Don't cry Daddy. Fonte : comunicato stampa |
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Re: Notizie da Internet
TEMPEST STORM, SPOGLIARELLISTA A 80 ANNI
WASHINGTON - A ottant'anni compiuti, Tempest Storm, spogliarellista e icona sexy degli anni Cinquanta e per un anno fidanzata con Elvis Presley, si esibisce ancora per il suo pubblico e "non ha intenzione di appendere il tanga al chiodo". Dopo mezzo secolo di spettacoli ad Hollywood e quattro matrimoni alle spalle, la regina del burlesque, che ha fatto la storia del "varietà ammiccante" insieme alle colleghe Dixie Evans e Betty Page, non ha cambiato abitudini: con la stessa carica di un tempo, si esibisce ancora a Palm Spring, Miami e Las Vegas (dove risiede). Tempest Storm è tornata protagonista su molti media americani che dedicano all'80/ne spogliarellista ampi servizi in occasione di una sua nuova esibizione. Chioma rosso fuoco, boa viola coordinato al vestito di paillettes, collana di strass e tacchi vertiginosi: quando compare in pubblico Tempest Storm si arrabbia ancora se staccano la musica, perché "a spogliarsi ci si mette sette minuti", neanche uno di meno. Non vuole abbandonare il palcoscenico, neanche adesso che la pelle tiratissima ha lasciato il posto alle rughe e le gambe chilometriche di una volta soffrono gli acciacchi dell'età. "Lo spettacolo mi ha salvato" ricorda commossa. Quando Annie Blanche Banks (questo il suo nome di battesimo) arrivò ventiduenne a Hollywood, aveva già due matrimoni alle spalle e una storia di abusi sessuali che risaliva alla sua infanzia, trascorsa in un podere della Georgia. Era la fine della seconda guerra mondiale e a Hollywood Annie trovò lavoro come corista. Il suo lascia passare per il mondo del varietà fu l'incontro con il coreografo del Follies Theater, Lilian Hunt, che l'avrebbe resa famosa con il nome d'arte "Tempest Storm". Diventata celebre in tutta l'America per i suoi seni (dalla stampa definiti "il davanzale più bello di Hollywood") Annie li assicurò per un milione di dollari. In cinquant'anni Tempest Storm ha cercato di mantenere intatto il suo ruolo di icona, scrivendo una biografia, girando film erotici e raccontando una giovinezza costellata di flirt. Da Frank Sinatra a Dean Martin, da Nat King Cole a Sammy Davis, si dice che molti abbiano ceduto negli anni al suo fascino, qualcuno come amante di una notte e qualcuno soltanto cliente per uno spogliarello. Ma l'amore più lungo con una star è stato quello con il re del rock and roll Elvis Presley. Finito dopo un anno, racconta Tempest con nostalgia, perché il manager di lui disapprovava. IERI Queste sono le sue gambe nel film Jailhouse rock OGGI |
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Re: Notizie da Internet
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Re: Articoli
Madre Dolores racconta di quando baciò Elvis Presley
Il fatto che qualche tempo dopo abbia deciso di diventare suora potrebbe voler dire molto, ma Madre Dolores può vantare ancora oggi un primato interessante: ai tempi in cui faceva l'attrice, negli anni Cinquanta, fu la prima donna a baciare Elvis Presley in un film. Era il 1957, la pellicola si intitolava "Loving you", e la suora (di clausura) non aveva ancora preso i voti e portava quindi il nome anagrafico: Dolores Hart. La religiosa ricorda Presley come "un ragazzo timido e gentile, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, quando girammo il film non era ancora così famoso, ma mi era simpatico". Nel 1963, ai vertici della sua carriera, Dolores capì che "il successo non fa la felicità" e si trasferì in convento, dove prese i voti. (Fonti: La Repubblica, Corriere della Sera e Quotidiano Nazionale) (18 Lug 2008 ) Da Rockol.it |
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Re: Articoli
grazie Hurt, non sapevo ci fosse un Topic per gli articoli! Sono ancora inesperta .....è già un successo che sono riuscita dopo quasi un anno a aprire un Topic!!!!
Se non ci fossi tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
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Re: Articoli
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avrei strozzato la sony vista la pubblicazione l'anno scorso di sgt. pepper's lonely hearts club band dei beatles,stesso anniversario e addirittura pubblicità in radio...alla feltrinelli c'erano i poster ke pubblicizzavano il cd,chissà x sto comeback... |
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