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Re: Articoli
Io sono su Facebook ma non mi trovo molto, anzi per niente, preferisco di gran lunga myspace, che mi ha permesso di allacciare rapporti con persone che non vedevo da una vita, e che senza internet non riuscirei a incontrare perchè fisicamente distanti...un po' come trovarsi qui alla fine. C'e' veramente il dilagare di queste cose, ma tutto dipende dall'intenzione con cui lo si usa....
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Re: Articoli
SHEL SHAPIRO e la bella società
Torna a grande richiesta al Teatro Ciak, Fabbrica del Vapore fino al 2 novembre, Sarà una bella società, uno spettacolo musicato da Shel Shapiro, l’indimenticabile spilungone dei Rokes, band londinese che negli anni ’60 aveva elettrizzato giovani e giovanissimi dell’epoca. Lo ha scritto Edmondo Berseli, politologo e autore di Storie, sogni e rock’n’roll. Con una curatissima regia diretta da Ruggero Cara, Shel appare sul palco con la sua bella presenza, alto e aitante, capelli ancora lunghi e folti benché grigi, un po’ di pancetta rispetto al fisico magrissimo della sua gioventù ma ancora carismatico. Racconta con grande pathos gran parte della sua vita partendo dai tempi in cui, da ragazzino, Londra soffocava per la nebbia, umida e lattiginosa, che rendeva spettrali interi quartieri e attutiva suoni e voci. I ragazzi come lui che amavano la musica scoprivano il primo swing dei Platters e poi l’esplosione del rythm’n’blues e del rock’n’roll, passando dalla voce di Elvis Presley. Shel ricorda il folk di Bob Dylan che avrebbe suggestionato tutta una generazione di ribelli, fino ai tempi dei Pink Floyd e intanto ci fa ascoltare, con lo spettacolo che sembra un film vivente, il meglio dei brani più celebri e il sound che tutti sembrano aver interiorizzato nel proprio dna. Si parla di trasformazione culturale e sociale, di innocenza e di come, a suo avviso, tutto abbia cominciato a perdere senso con un certo cambiamento di mentalità. Nel 1970 i Rokes si sciolgono e Shel Shapiro, che vive da anni in Italia e si è formato una famiglia, preferisce lasciare le luci della ribalta ma continua a scrivere musica e testi, solo che lo fa per altri, che spesso produce. Da Cocciante a Mia Martina, da Rino Gaetano a Gianni Morandi da Mina a Patty Pravo, fino a oggi, di nuovo in scena con una band straordinaria, da citare: Alessandro Giulini alle tastiere, Daniele Ivaldi alle chitarre, Mario Belluscio al basso, Luigi Mitola a chitarre, dobro e mandolino, Ramon Rossi a batteria e percussioni. Anche dopo tanti anni in Italia, parla sempre con accento inglese. Delizioso. Come mai i sogni dei giovani degli anni ’60 sono scomparsi? E’ colpa nostra, in qualche modo è colpa nostra. Tentiamo di essere realistici: tra gli individui della mia generazione ci sono diversità. Chi aveva la mia età era molto più speranzoso, ma chi aveva solo dieci anni di meno è diventato più cinico, perché ha visto questo ’68 non riuscire. E sono andati molto più speditamente a una visione molto meno ideologica e sognatrice della vita. Questa non è una regola ma ognuno aveva i suoi gusti personali, che non sono necessariamente condivisibili con tutto il mondo. Alla fine la generazione è quella di chi si è innamorato di alcuni ideali, mentre per altri forse erano meno importanti. E’ per questo che i Rokes chiusero il capitolo della musica? Subito dopo l’esperienza dei Rokes, io ho fatto un singolo da solista mentre il batterista aveva fatto un altro gruppo, forse più metallaro. Io stavo scrivendo molte canzoni, entravo più nell’anima del cantautore. Poi ho cominciato a produrre altri cantanti, come Mina, Patti Pravo, Riccardo Cocciante. Ho passato molto tempo dietro le quinte e avrò venduto solo come autore una ventina di milioni di dischi, da Rumore della Carrà alle canzoni dell’Eurofestival, a brani per Ornella Vanoni. Non abbiamo lasciato la musica, solo quel gruppo. Credi sia utile lanciare messaggi con le canzoni? Assolutamente no. Non ha alcun senso lanciare messaggi verso il passato, siamo del 2008 e se c’è una persona non nostalgica, quella sono io. Il mio non è uno spettacolo per piangere, è un’analisi di chi eravamo e anche delle cose fasulle che abbiamo vissuto, magari in buona fede. Come cosa? Woodstock era una strumentalizzazione di un fatto davvero commerciale, ma i giovani non se ne accorgevano perché non c’era nessuna reale analisi di quello che stava succedendo. Ma i giovani che vi parteciparono erano convinti di essere i creatori di un movimento di pace, amore e musica, non ricordi? Non c’è dubbio, ma a distanza di anni si riesce un po’ più facilmente a prendere distanza dalle cose e dire ‘Si, puo’ darsi che sia successo così. Noi eravamo innocenti. L’innocenza è un segnale di purezza e se qualcuno ti dice qualcosa, ti arriva solo dopo molto tempo la verità, cioè che si era stati manipolati. Il fatto che oggi i giovani siano più cinici ti sembra un bene o no? Io credo che la mancanza di innocenza sia il problema più importante. E’ difficile trovare qualcosa che ti emoziona, non per i ragazzi perché loro hanno ricostruito nuove mode e non hanno il nostro vissuto. Quando vedono cose nuove dicono “Cazzo che bello”, ma per noi è più complicato. Siamo più disincantati, tutti noi, specialmente chi ha una certa età e chi in qualche modo cerca di fare i conti col proprio passato e la voglia di procedere o tornare indietro. Beh, io ti faccio i complimenti per il magnifico concerto che hai realizzato, anche senza messaggi… A me è piaciuto enormemente! Questo non è un concerto ma un’opera teatrale con musica e ha un significato. Poi la musica prende il sopravvento, forse più di quello che noi stessi ci siamo mai resi conto, io credo. |
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Re: Articoli
Da LA STAMPA - SILVIA DEL MONTE
Elvis Presley re dell'aldilà La leggenda del rock'n roll quest'anno ha fatturato 52 milioni di dollari. Terzo posto per Heath Ledger nella lista stilata da Forbes.com con le celebrità che continuano ad incassare da morte, Pavarotti non compare E’ ancora una volta Elvis Presley il re dell'aldilà. Per il secondo anno consecutivo la leggenda del rock'n roll si è insediato al primo posto nella lista delle celebrità che dopo la loro dipartita dal mondo terreno continuano a incassare denaro. Una ricerca effettuata da Forbes.com rivela che Presley nell'ultimo anno ha fatturato ben 52 milioni di dollari grazie all'aumento dei visitatori nella sua Graceland per commemorare il 30esimo anniversario della sua morte e alla creazione di nuove iniziative come l'Elvis Sirius Satellite Show. Oltre a questo occorre inoltre considerare gli incassi derivanti dallo sfruttamento delle raccolte canore, dei Dvd commemorativi e delle licenze per sfruttare il nome. Presley tra ottobre 2007 e ottobre 2008 ha guadagnato più di grandi pop star ancora vive come Justin Timberlake (44 milioni di dollari) e Madonna (40 milioni di dollari). Al secondo posto troviamo il fumettista Charles Schulz, deceduto nel 2000, con 33 milioni di dollari, mentre l’attore australiano Heath Ledger, il Joker di Batman scomparso il 22 gennaio scorso, s’insedia sul terzo gradino del podio con 20 milioni di dollari. Lo scorso anno Elvis guidava la medesima classifica con 49 milioni di dollari, mentre nel 2006 il dominatore era l'ex leader dei Nirvana Kurt Cobain. Quarta posizione per il fisico tedesco Albert Einstein con entrate pari a 18 milioni di dollari, grazie soprattutto a Baby Einstein, video Disney e giochi per bambini, mentre il produttore televisivo Aaron Spelling – i cui show comprendono "Beverly Hills 90210" e "Charlie’s Angels" - si è classificato quinto con 15 milioni raccolti. Tra i 13 big compaiono inoltre John Lennon, settimo, seguito da Andy Warhol e Marilyn Monroe. Undicesimo Paul Newman, mentre James Dean è dodicesimo. Nella lista non compare il tenore italiano Luciano Pavarotti nonostante la grande onda emotiva provocata dalla sua morte. =============================== Da STYLE.IT Elvis Presley la celeb defunta più ricca Elvis Presley, scomparso nel 1977 all’età di 42 anni, vanta un introito annuale di ben 52 milioni di dollari, più di quanto guadagna la viva e vegeta Madonna (che si dice guadagni attorno ai 40 milioni di dollari all’anno). Al secondo posto della classifica stilata dalla rivista Forbes compare Charles Schultz, l’autore dei l’autore dei fumetti Peanuts, con 33 milioni di dollari, mentre il terzo posto è dell’attore Heath Ledger con 20 milioni di dollari. Ultima Modifica di hurt : 29-10-2008 21:30 |
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Re: Articoli
Dalla stampa.it
Chi ha influito di più sulla storia dell'Occidente e del mondo? Ogni selezione di persone o eventi come rappresentativi di un fenomeno o di un'epoca è sempre, in qualche modo, pretestuosa e fallace. Tuttavia questa lista delle personalità che più hanno influenzato la storia dell'Occidente e del mondo (dopo aver visionato i video qui in pagina, votate l'instant poll) è stata facilitata da scelte obbligate, secondo l'autore e curatore (www.sucediohoy.com, già curatore della rubrica di videoclip storici "Accadde Oggi"). Sarebbe difficile negare che senza Gesù di Nazareth, Isacco Newton o Adolf Hitler, per esempio, la storia dell'Occidente e dell'umanità sarebbe stata probabilmente diversa. Si è voluto indicare personalità che hanno iniziato un cammino e lo hanno marcato di sè probabilmente per sempre; il campione dei grandi viaggiatori nell'ignoto è, e sarà ancora, Cristoforo Colombo più ancora degli uomini che per primi camminarono sulla luna; e quello del tempo dei miti e degli eroi, Alessandro il Macedone. E' probabile che i cambi che questi uomini hanno determinato, in quasi tutti i casi veri progressi, si sarebbero comunque senza di loro verificati. Ma ciò sarebbe accaduto in modo diverso e comunque in tempi più lunghi. Senza Albert Einstein oggi non avremmo Stephen Hawking e non lo avremmo ora. E Pablo Picasso avrebbe disegnato così bene il corpo umano se Leonardo non fosse stato immenso pittore e grande anatomista? Mentre è universalmente accettato che Amadeus Mozart è stato il più grande musicista di tutti i tempi, può apparire meno ovvio che alla musica popolare venga dedicata una biografia: quella di Elvis Presley. Ma l'ipotesi è che nessuno abbia influito sullo 'stile' del rock - senza dubbio la musica più ascoltata nel pianeta ogni giorno - quanto Presley. Due biografie sono dedicate non solo ai personaggi ma anche al periodo storico di cui furono protagonisti: il Rinascimento, fondamentale per il nostro senso del 'bello' e del 'nobile', con Lorenzo De Medici; e la riforma protestante con Martin Lutero per aver creato due concezioni dell'uomo e della società all'interno della stessa civiltà cristiana e dato vita a diversi modelli di sviluppo. Una biografia, infine, è stata dedicata all'uomo qualunque, perchè è innnazi tutto per non essere uomini qualunque che questi uomini celebri hanno pensato e creato. |
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Re: Articoli
Torna “Disco Raro” musica
e collezionismo 07 novembre 2008 IL 78 GIRI acetato di Elvis Presley dal titolo That’s when your hearth begin e datato 1953, che ha raggiunto all’asta la somma di 200 mila euro. Oppure il primo disco dei Quarry Man gruppo inglese che poco dopo cambiò nome per chiamarsi The Beatles: il titolo è That’ll be the day, è del 1958 ed è stato venduto per 170 mila euro (pare che ne esiste un’unica copia). Sono questi i dischi che farebbero la gioia di qualsiasi collezionista, i due più rari e ricercati. E sono soltanto esempi del collezionismo presente a “DiscoRaro” il tradizionale appuntamento con il vinile (e non solo) che si terrà domenica prossima a Ronco Scrivia. Giunta alla diciannovesima edizione, la rassegna ospitata nei locali della biblioteca comunale di Ronco Scrivia e nella stazione ferroviaria, è a ingresso libero, l’orario va dalle 10 alle 18.30, con servizio bar ed ampio parcheggio (per informazioni: 010/935684 e 010/93528. La mostra-mercato “DiscoRaro” espone dischi, cd, spartiti di tutti i generi . L’appuntamento è diventato un punto di riferimento per i collezionisti e appassionati del Nord Italia. Sarà possibile scambiare, comprare ed anche solo curiosare, i dischi storici italiani: da Celentano a Mina, da De André a Tenco, a Fred Buscaglione fino ai vinili dei roccheggianti anni Cinquanta e le rarità straniere da Johnny Hallyday a Little Richard, dai Rolling Stones a Elvis Presley ai Beatles. A organizzare l’evento è il circolo culturale Il Ponte. Il collezionismo di dischi in vinile in Italia è in questi ultimi tempi ha avuto una netta impennata e, come succede in tutti i tipo di collezionismo, non esiste un prezziario definito ma il valore dei dischi viene stabilito dalla disponibilità dei pezzi sul mercato e dall’offerta dei collezionisti. Così non è cosa rara avere un colpo di fortuna e scovare sulle bancarelle pezzi unici o essenziali per arricchire la propria collezione. Se poi si ha molta fortuna si può riuscire anche a trovare un disco che, portato a casa per pochi euro, consente di rivenderlo all’asta anche a 1.000 euro. Uno dei luoghi più frequentati, per queste operazioni, è Internet che ospita siti con aste per collezionisti di tutto il mondo. Per i neofiti l’unico consiglio che si può dare è di verificare la qualità dei dischi sotto l’aspetto estetico: devono essere esenti da rigature e scheggiature e la copertina deve essere originale e in buono stato di conservazione. |
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Re: Articoli
Omaggio di Elvis Presley al nuovo Presidente degli Stati Uniti D´America
Novembre 7, 2008 at 4:15 pm | In Attualità, Canzone del Giorno, Editoriali & Commenti, Musica, Politica, Spettacoli | Di Antonio Sidari Il 20 gennaio 2009, dopo il giuramento, il 44° Presidente degli Stati Uniti D´America Barack Obama si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca accollandosi così le speranze di tutti gli Americani per una rinascita di tutta la nazione. La conoscenza del suo padre nero assente derivò principalmente dalle storie della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: “Che mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me - che era nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte - non ci feci neppure caso.” Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per “togliermi dalla testa la domanda su chi fossi.” Solo a vent´anni capì “il potere della tradizione religiosa afro-americana nello spronare cambiamenti sociali”. Disse: « Fu a causa di queste nuove comprensioni, cioè che l’impegno religioso non richiedeva di sospendere il pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of Christ ed essere battezzato. Fu una scelta consapevole, non una rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a scoprire la Sua verità. » Elvis Presley il più famoso cantante bianco dalla voce nera americano crebbe in mezzo ai neri e grazie anche a loro scaturì in lui sin da piccolo la passione per la musica gospel e la sua idea che tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio indipendentemente dal colore della pelle. Elvis ebbe tanti amici neri nella sua lunga carriera e non molti sanno che non poche volte aiutò per quanto gli fosse possibile artisti e amici neri caduti in disgrazia e povertà. Elvis Presley e Barack Obama hanno molte cose in comune e sono sicuro che se Elvis fosse ancora vivo gli avrebbe dedicato “If I Can Dream” una canzone che Elvis cantò nel 1968 contraddicendo alle imposizioni del suo manager che voleva impedirgli di cavalcare l´onda della ribellione e del cambiamento sociale di quegli anni. Obama nel suo discorso di qualche giorno fa, dopo la vittoria su McCain, ha raccontato di una donna nera di 106 anni che nella sua lunga vita ha visto di tutto depressione, guerra, razzismo e in un epoca come la sua dove la voce delle donne era ignorata lei si è alzata in piedi ed ha chiesto di votare esclamando la frase: “Yes, we can!” Io non so con certezza se questo nuovo e giovane presidente riuscirà nell´intento di ridare dignità e sicurezza al popolo americano, in particolare agli strati sociali più degradati, togliendo ricchezza a chi ne ha in abbondanza, ma di sicuro è un uomo come tanti che si è fatto da solo e che crede nello sviluppo umano a tutti i livelli ed è per questo che tramite Elvis Presley gli dedico questa canzone: If I Can Dream (Se posso sognare) Da qualche parte devono esserci luci ardenti più luminose Destinate ad essere uccelli che volano più in alto in un cielo più blu Se posso sognare un mondo migliore Dove tutti i miei fratelli camminano mano nella mano Dimmi perché, oh perché, oh perché il mio sogno non si può avverare, oh perchè Ci potrà essere pace e comprensione un giorno Forti venti di speranza che soffieranno via Ogni dubbio e timore Se posso sognare un sole più caldo Dove la speranza continua a splendere su ognuno Dimmi perché, oh perché, oh perché questo sole non appare Siamo smarriti in una nuvola Colma di pioggia Siamo intrappolati in un mondo Agitato dal dolore Ma finchè un uomo Avrà la forza di sognare Potrà redimere la sua anima e volare Nel profondo del mio cuore c´è un fremente dubbio Eppure sono sicuro che in qualche modo la risposta arriverà Là fuori nel buio c´è una candela che mi chiama Finchè potrò pensare, finchè potrò parlare Finchè potrò stare in piedi, finchè potrò camminare Finchè potrò sognare, per favore lascia che il mio sogno Si avveri, adesso Lascia che si avveri adesso Oh sì Pubblicato da Paolo Esposito |
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Re: Articoli
Ansa - da 3 ore 4 minuti
2008-11-12 17:07
ARETHA FRANKLIN MIGLIOR CANTANTE ROCK DELLA STORIA ROMA - Era già considerata la Regina del Soul, ma da oggi Aretha Franklin è stata scelta anche come la migliore cantante Rock della storia. A rivelarlo è un sondaggio della rivista Rolling Stone - a cui hanno partecipato musicisti, produttori, gli stessi editori della rivista e molti esperti del settore - che sarà pubblicato nel numero in uscita negli Usa venerdì prossimo. La Franklin ha preceduto in classifica altri 'mostri sacri' della musica: al numero due della classifica del magazine si è piazzato Ray Charles, seguito da Elvis Presley, Sam Cooke e John Lennon, giunto quinto. Insieme alla Franklin, le uniche star presenti nel sondaggio e ancora in vita sono Bob Dylan, che è arrivato settimo, e Stevie Wonder, nono. Restano invece fuori dalle prime dieci posizioni Paul Mc Cartney, undicesimo, Mick Jagger, sedicesimo, e Michael Jackson, venticinquesimo della lista. |
#788
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Re: Articoli
Quote:
Grazie Carmen , spero che ti piaccia questo video per illustrare il tuo articolo |
#789
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Re: Articoli
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A me risulta che sia sempre stata la regina del soul, del gospel e del R&B! Sarà che sono rimasta legata a certi schemi musicali (non conosco quelli "moderni") ma io identifico con il termine "rock" un certo tipo di musica e personalmente non inserisco Aretha Franklin, che peraltro considero fantastica!! C'è qualcuno a cui va di spiegarmi questa cosa??? Grazie |
#790
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Re: Articoli
siamo alla frutta.
lei è bravissima ma c'è un mare davanti nel dire ke è la regina del rock. qui c'è ignoranza pura xkè la franklin col rock nn centra una mazza di niente. sto sondaggio è stato fatto proprio con i piedi. |
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