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Storie Sconosciute
Di seguito troverete una raccolta di storie, legate alla vita di Elvis, che sembra non siano riportate sulle varie biografie, che possiamo aver letto. Queste storir ci permettono di conoscere, comportamenti, abitudini, paure e gioie del nostro mito e ci fanno anche capire che, dietro il grande artista, è stato un bambino, un uomo e un padre come tutti gli uomini al mondo.
Poiché le storie sono ben 62, per il momento posto le prime 15. STORIE SONOSCIUTE DIETRO LA LEGGENDA Gone But Never Forgotten! STORIA # 1 Detto da…………. MYRNA SMITH Quando Elvis era a Las Vegas nei momenti in cui non si esibiva esibirsi, andava a giocare d’azzardo al Casinò. Nessuno lo poteva trattenere. Ma se si trovava a Las Vegas per lavoro, la cosa era diversa. L’hotel era invaso dai suoi fans. Ricordo un giorno, in occasione di uno dei suoi ingaggi, scese, da solo, dal suo appartamento con l’ascensore. Improvvisamente vidi un’orda di persone accalcarsi vicino all’ascensore. Non avevo idea di cosa stesse succedendo, ma poi mi accorsi che Elvis era uscito dall’hotel, salito su un taxi e andato in un negozio di armi per acquistare delle pistole. Quando era lì per lavoro, aveva sempre un gran desiderio di evasione e, in qualche modo cercava di confondersi tra la gente. STORIA #2 Quando Elvis celebrò il suo 39° compleanno, l’8 gennaio 1974, l’intera città di Memphis fece una grande festa e organizzò una parata per il suo cittadino più famoso. Centinaia di persone sfilarono sull’Elvis Presley Boulevard, capitanato dai sindaci di Memphis e Tupelo, Mississipi. La banda della Humes High School ha dato il supporto musicale alla manifestazione. Vicino a Graceland, la banda ha eseguito una versione jazz di “Happy Birthday”. Elvis ha ascoltato la musica e l’eccitazione che arrivava dalla strada, così uscì di casa. Ha assistito alle esecuzioni della banda e al saluto che questa gli ha fatto. Entrambi i sindaci hanno percorso il viale e hanno fatto i loro auguri personali al RE. Elvis non riusciva a credere che i sindaci potessero essere diventati partecipi di qualcosa di cosi insignificante, come una parata per il suo compleanno e avessero organizzato tutto questo per lui. STORIA #3 Una stazione radio di Jacksonville, Florida creò un contesto per promuovere lo spettacolo di Elvis del 25 Aprile 1975 al Veterans Memorial Coliseum. Il DJ aveva una decina di biglietti per lo spettacolo e voleva regalarli tramite una gara alla radio. Se colui che chiamava avesse dato la risposta esatta su Elvis e la sua carriera, avrebbe vinto il biglietto. Le telefonate arrivavano, anche da molto lontano e il centralino saltò completamente. La stazione radio dovette cancellare la gara telefonica e finire, dando i biglietti agli ascoltatori che si fossero presentati personalmente alla radio. Per ottenere i biglietti, gli unici requisiti richiesti a coloro che si presentavano erano:dovevano indossare un paio di scarpe di camoscio blu o arrivare con un cane da caccia. STORIA #4 Nel 1970, Elvis frequentava il ristorante Four Flames, che si trovava a 10 minuti da Graceland. Elvis, di solito, andava là, non tanto per mangiare, ma per rilassarsi e godere l’atmosfera del posto. Mentre sorseggiava un frappè alla vaniglia o una soda, Elvis guardava la gente divertirsi. Una volta, ordinò anche la cena e mangiò per due ore. Indipendentemente da quello che aveva ordinato, il proprietario non gli permise di pagare. Qualche volta Elvis e il proprietario del ristorante avevano dei piccoli battibecchi, in merito al pagamento, ma alla fine Elvis perdeva sempre. Non gli è mai stato concesso di pagare. Per ricambiare, Elvis lasciava una mancia di $ 100, alla cameriera. STORIA #5 Nel 1939, quando Elvis aveva 4 anni, si prese una sculacciata dal padre e decise di scappare di casa. Si impacchettò 2 panini e, appena i suoi genitori, andarono a letto, sgattaiolò fuori dalla porta. Elvis era lì, solo, aveva freddo e paura, ma siccome aveva tutta l’intenzione di dare una lezione ai suoi genitori, si avviò comunque, lungo la strada buia. 15 minuti più tardi, sentì avvicinarsi una macchina. Si spostò, sperando di non essere visto. Quando il camionicino iniziò a rallentare e si fermò vicino a lui, si accorse che il rumore gli era familiare. Era il camion di suo padre. Elvis si mangiò uno dei panini, durante il breve percorso a casa. Gladys lo apettava fuori dalla porta, manifestando la sua preoccupazione con le mani che tremavano. Gladys ringraziò Dio che suo figlio fosse sano e salvo e di nuovo tra le sue braccia e portò Elvis in casa. Ricevette un altro sculaccione da suo padre, ma questa volta, invece di scappare via, Elvis abbracciò e baciò i suoi genitori. STORIA #6 Elvis commise il suo primo peccato, quando aveva 4 o 5 anni. Rubò due bottiglie di coca cola vuote dal portico del suo vicino. Quando sua madre gli chiese dove le avesse prese, Elvis ammise di avere prelevate dal portico della casa di Mr. Harris, senza autorizzazione. Gladys lo prese per mano e lo accompagnò a casa degli Harris. Nonostante, per lui, fosse imbarazzante dover rendere le bottiglie, lo divenne ancora di più quando Gladys lo informò che doveva confessare il suo peccato, in chiesa, la domenica successiva. Voleva dargli una lezione sul furto, che non avrebbe mai dimenticato. Quando arrivò la domenica, Elvis disse di stare male, ma appena Vernon gli mostrò una cinghia, guarì immediatamente. Quando arrivò il momento cruciale, Gladys spinse Elvis davanti all’altare e gli ordinò di confessare il suo furto, davanti a tutta la congregazione della Assembly of God. Con le lacrime che riempivano i suoi occhi azzurri e la testa bassa, Elvis confessò sottovoce il suo errore e poi corse fuori dalla chiesa, piangendo. Non ha mai più toccato niente senza permesso. Fu una lezione che imparò per sempre. STORIA #7 Quando Elvis aveva solo pochi mesi, per aiutare la famiglia, Gladys si trovò obbligata a trovare un lavoro. Trovò il misero lavoro, di raccogliere il cotone presso la Tupelo Garment Factory. Gladys non poteva permettersi di lasciare solo Elvis e non voleva lasciarlo con una baby sitter, così lo mise in una coperta e lo portò con sé. Dopo aver camminato nel campo per oltre un miglio, Gladys aveva raccolto 2 sacchi. Uno fu usato per metterci il cotone raccolto; il secondo fu usato per portare suo figlio. Elvis rimaneva nel sacco mentre Gladys toglieva i fiocchi di cotone dalle piante. Ogni volta che si spostava verso i filari delle piante, si tirava vicino il figlio. Quando Elvis necessitava di essere cambiato, Gladys smetteva di raccogliere e si dedicava a suo figlio. Quando aveva fame, smetteva di lavorare e gli dava da mangiare fino a che non era sazio. Gladys continuò a portare Elvis con sé, nei campi di cotone, fino a quando diventato abbastanza grande, fu necessario dedicargli tutta l’ attenzione. STORIA #8 Qualche settimana prima che Priscilla partorisse, lei ed Elvis dovevano decidere che nome dare al primo figlio. I 4 nomi maschili scelti erano, Vernon, Aron, Thomas e John. Elvis suggerì Vernon per ricordare il padre, ma Priscilla non ne era molto entusiasta. Così scelse Aron, il secondo nome di Elvis, ed entrambi furono d’accordo di tenere quel nome in stand by. Thomas sarebbe stato per il Colonnello, e John era stato scelto perché era un nome forte. Alla fine Elvis e Priscilla decisero per John Baron Presley. Baron era una combinazione fatta da Elvis, tra il suo secondo nome Aron e quello del fratello gemello Garon. I tre nomi femminili scelti erano, Gladys, Josephine e Lisa. Gladys fu una selta di Priscilla in onore della mamma di Elvis. Elvis non stava bene, pensando che non poteva includere ed onorare sua nonna paterna Minnie Mae, ma a nessuno dei due piaceva il nome Minnie. Priscilla allora pensò a Josephine in onore del suo fratellastro Joseph Beaulieu. Alla fine i Presley decisero per Lisa. Lisa Marie era il nome scelto da Elvis e Anita Wood quando parlavano di avere un bambino negli anni 50. Quando Priscilla partorì una bambina, Elvis decise di aggiungere quel nome. Si disse che il nome Marie era stato dato in onore della moglie di Parker, ma non era così. Marie era il secondo nome di Anita Wood ed Elvis volle che sua figlia lo portasse, come secondo nome, in onore del suo amore per lei, ma anche perché era un nome che gli piaceva molto. STORIA #9 Quando, il 1° Settembre 1976, a Memphis, lo sceriffo della contea di Shelby, Gene Barksdale, regalò ad Elvis un distintivo di sostituto sceriffo, ma Elvis insistette per avere un vero distintivo da sceriffo, con tutti i poteri e l’autorità che questo comportava. Lo sceriffo Barksdale non voleva darglielo, perché Elvis era, prima di tutto, un semplice civile. Quando gli fu rifiutato questo distintivo, Elvis si arrabbiò. Maltrattò Barksdale, dicendo che avrebbe votato contro di lui alle prossime elezioni. Lo sceriffo sapeva che se Elvis avesse fatto divulgato la notizia, non sarebbe stato rieletto. Una volta che tutto fu chiarito, naturalmente Elvis ottenne il distintivo di sceriffo con tutti i relativi poteri. Ultima Modifica di hurt : 08-12-2007 09:29 |
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Re: Storie Sconosciute
STORIA #10 Un bambino di 10 anni di nome Donald Wilso, improvvisamente,aveva perso tutta la sua famiglia in un terribile incidente automobilistico. Dopo il funerale, il tribunale lo affidò a sua nonna. Poco tempo dopo, Donald soffrì di un collasso nervoso e li fu diagnosticatola necessità di trapiantare un rene artificiale. Sua nonna non sapeva cosa fare e come aiutare suo nipote, molto malato. L’unica cosa che lo tirava su, era la sua collezione di dischi di Elvis Presley. Un giorno, mentre Donald suonava a tutto volume, sua nonna andò in soggiorno e scrisse una lettera al cantante. Spiegò il problema di Donald, nonché la sua passione per lui. Quando Elvis ricevette la lettera, si sedette e scrisse, al ragazzo, alcune parole di incoraggiamento. Fece un pacchetto, includendo parecchie sue foto e gli ultimi dischi e un cartoncino. Disse ad ognuna delle sue segretarie di scrivere qualcosa che potesse dimostrare al ragazzo, che tutti si preoccupavano per lui. Elvis, in persona,portò il pacchetto all’ufficio postale e lo spedì. Quando la nonna di Donald portò il pacco nella camera del nipote, il ragazzo scoppiò a piangere dalla gioia. Meravigliato trovò le foto, i dischi e le dediche. Dopo aver letto la lettera di Elvis, Donald scoprì che la sua adorata nonna aveva scritto al suo cantante preferito. Corse verso di lei e l’abbracciò, piangendo e ringraziandola. Dopo l’arrivo del pacco di Elvis, Donald iniziò a stare meglio e sia lui che sua nonna sentirono che il miglioramento era dovuto ad Elvis ed all’amore che lui gli aveva dimostrato. STORIA #11 Poichè Elvis e Priscilla avevano due religioni diverse, decisero che Lisa non sarebbe stata battezzata. Volevano che fosse lei stessa a decidere, da adulta. Poco tempo dopo la morte di Elvis, Priscilla divenne membro della chiesa di Scientology. Fa parte di quella branca di Hollywood, chiamato The Celebrity Center, dove regna la discrezione e il rispetto della privacy. Quando Lisa Marie aveva 16 anni, seguì le orme della madre e divenne, anche lei, membro della chiesa di Scientology L. Hubbarbs. Lo è ancora oggi, così come i suoi due bambini. STORIA #12 Quando Lisa Marie nacque, nonno Vernon era estasiato. Era la prima femmina, in famiglia, dopo tanto tempo e non avrebbe potuto essere più felice. Quando, per Vernon, arrivò il momento di tenere in braccio sua nipote, Elvis scoppiò dalle risate. Vernon non teneva in braccio un bambino da più di 30 anni, e aveva paura. Ogni volta che Elvis o Priscilla gliela lasciavano tenere, Vernon era molto titubante. La teneva, la guardava, e poi incominciava a tremare in modo incontrollato. Aveva paura di farla cadere e farle male. Quando dava la bambina a qualcun altro, le ginocchia di Vernon cedevano e mani e braccia tremavano l tempo massimo che Vernon teneva in braccio Lisa Marie era di 5 minuti. Riteneva che la bambina fosse troppo piccola e fragile e non voleva essere il responsabile, se le fosse successo qualcosa. Con la crescita di Lisa Marie, Vernon aveva smaltito questa paura e ogni giorno giocava con la nipotina, la prima femmina della famiglia Presley. STORIA #13 Quando Lisa Marie aveva 4 anni, a Graceland fece prendere un enorme spavento a tutti. In quel periodo, Elvis era in tour, ed era partito da 2 giorni. Vernon era stato nominato baby sitter fino a che Priscilla non fosse venuta a prenderla. Elvis e Priscilla erano separati e Priscilla abitava a Bel Air. La minitura femminile di Elvis era entrata nel bagno e si era chiusa dentro. Vernon non riusciva a farla uscire. Aveva il terrore che si facesse male o che, involontariamente prendesse delle pillole, pensando fossero caramelle. Chiamò i vigili del fuoco. Mentre aspettava che arrivassero, cercò di aprire la porta facendo passare una carta di credito, in modo tale da poter aprire la porta, ma senza risultati. Quando finalmente arrivarono i vigili del fuoco, Vernon era in lacrime. Il comandante dei vigili del fuoco tentò di sbloccare la serratura e poi chiese una forcina. Dopo averla girata e rigirata, finalmente la serratura si sbloccò e la porta si aprì. Agli occhi di un Vernon sconvolto, si presentò una Lisa Marie tranquillamente seduta sulla tazza con le braccia incrociate sul petto e con un’espressione arrabbiatissima. Quando Vernon le chiese di uscire, la bambina si uscì dal bagno, sempre con le braccia incrociate. Passando davanti a Vernon, gli diede un’occhiataccia da arrabbiata ed entrò nella sua stanza, sbattendo la porta. STORIA #14 Quando a Lisa Marie uscì il primo dentino, Elvis si autonominò il mago dei denti. Le spiegò che se metteva il dentino sotto il cuscino, poiché era magico, durante la notte, il suo dente si sarebbe trasformato in denaro. Per non dimenticarlo, immediatamente, Lisa Marie salì di corsa in camera e mise, subito, il dentino sotto il suo cuscino. La mattina dopo, si svegliò e, sotto il cuscino, trovò una banconota da $ 5. Lisa Marie corse saltellando per tutta Graceland, mostrando a tutti la banconota. Quando, parecchie ore dopo, Elvis si svegliò, la bambina gli fece vedere la magia del suo dentino magico si era avverata. Elvis le fece mille feste e si mise a giocare, a lungo, con lei. Quando Lisa chiamò la mamma per raccontarle tutto, Priscilla rimase sconvolta. Lei aveva istruito Elvis, che per il dente di un bambino, la magia dovesse esseredi 50 cents!! STORIA #15 Elvis, sin da quand’era giovanissimo, era ossessionato dall’igiene, dai germi e dai batteri. Era particolarmente restio ad usare le posate degli altri. Così, ovunque andasse, aveva il suo kit di posate personali. Gladys stessa era in imbarazzo per il comportamento di Elvis. Gli spiegò che la gente avrebbe potuto pensare che era pazzo, se, quando veniva invitato a casa degli altri, si portava dietro le sue posate personali. Elvis spiegò che non gli interessava,perché per quanto gli altri lavassero le stoviglie, comunque non avrebbero potuto eliminare tutti i germi e gli odori. Disse a sua madre, che non doveva preoccuparsi di quello che pensava la gente, ma di quello che sentiva suo figlio. Il cuore di Gladys si sciolse. L’ossessione accompagnò Elvis per tutta la vita. Quando beveva in tazzine dove avevano bevuto gli altri, beveva dal bordo opposto alla impugnatura, assicurandosi che altri non avessero usato lo stesso metodo. Inoltre, non divideva mai il suo cibo e non permetteva a nessuno di prendere qualcosa dal suo piatto. Ultima Modifica di hurt : 08-12-2007 09:31 |
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Re: Storie Sconosciute
Molto belle Hurt!!!! Alcune le sapevo, altre no!! Grazie !
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Re: Storie Sconosciute
Bravissima Hurt!!!! Ottimo lavoro, come sempre!!!
Per ora mi limito a ringraziarti, ma poi con calma andrò a leggermele tutte e, volendo, si potrà anche commentarne qualcuna. LISA
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Grazie Elvis Official Fan Club
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Re: Storie Sconosciute
Grazie Hurt...
Ero A Conoscenza Solo Di Una...ma Le Altre No.....favolose!!! Archiviero' Questi Tesori Nella Cartella Elvis Del Mio Pc Che Ormai Sta Diventando Di Proporzioni....mega!!!! bel Lavoro Complimenti!! |
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Re: Storie Sconosciute
Vi ringrazio di averle apprezzate ma, come dicevo sono 62, e le devo postare gradualmente. Quindi 62-15 = 47 ancora da postare !!!! (giusto il conto')
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#7
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Re: Storie Sconosciute
grazie hurt per queste chicche!!
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Re: Storie Sconosciute
Thanks very very much Hurt reliquie Egiziane di inistimabile valore... alcune le conosco altre mi sono nuove....
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Re: Storie Sconosciute
Grazie per averle postate Hurt, ottimo lavoro!
Ciao |
#10
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Re: Storie Sconosciute
grazie Hurt! Bel lavoro!
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