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  #31  
Vecchio 27-11-2006, 22:30
gabby gabby Non in Linea
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Predefinito Re: elvis è vivo

Nel 1953 i Presley furono costretti a lasciare la villetta popolare perchè Gladys aveva iniziato a lavorara a tempo pieno,e il reddito familiare era salito oltre qeullo consentito x avere diritto alla casa.
Si spostarono prima in un quartiere vicino e , in seguito,trovarono casa non distante dalle villette popolari,presso le quali avevano mantenuto varie amicizie.
Per Elvis cambiò poco, continuava a passare gran parte del tempo con la sua chitarra , ma quando partecipò a uno spettacolo della scuola i suoi compagni scoprirono che sapeva cantare e cominciarono a guardarlo con occhi diversi.
non era più il tipo strano,che cercava di mettersi sempre i vestiti migliori e con i capelli imbrillantinati. <C'era qualcosa nel suo modo di cantare calmo e malinconico>racconterà una sua insegnante ,<che li attirava come una calamita.Non era il rock and roll con cui più tardi è diventato famoso...erano piuttosto ballate alla LOVE ME TENDER ....Andava avanti a cantare con tutta l'anima>.
Quando la scuola fin', Gladys e Vernon fecero incorniciare orgogliosi il diploma ed Elvis si cercò un lavoro.
lo trovò,da macchinista come voleva lui,e iniziò a portare a casa 36 dollari la settiamana.
Il vero sogno,quello della musica,non si era però mai spento nemmeno x un attimo.
Quando quell'estate Elvis lesse sui giornali che una piccola casa discografica locale,la Sun Records,stava facebdo parlare di sè per avere ingaggiato un gruppo di musicisti carcerati,i Prisonaires,pensò che anche lui avrebbe potuto farsi avanti.
Così, un sabato in cui non lavorava, prese la sua chitarra e si presentò agli studi di registrazione con l'intenzione di incidere un disco da regalare poi a sua mamma.
Gli sarebbe costato3 dollari e 98 più le tasse.
Cantò My Happiness e That's When Your Heartaches Begin,due canzoni pop, e quando ebbe finito il proprietario della Sun, Sanm Phillips ,li disse che era un cantante interessante. < Magari prima o poi ti chiamiamo. >
Invece non lo chiamarono.
Per mesi Elvis tornò alla Sun chiedendo se qualcuno aveva bisogno di un chitarrista o di un cantante, ma non c'era mai nessuna richiesta x lui.
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  #32  
Vecchio 27-11-2006, 23:05
gabby gabby Non in Linea
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Predefinito Re: elvis è vivo

Cambiò lavoro , dopo che lo avevano costretto a tagliarsi i capelli,e trovò un posto da camionista ,mentre studiava per diventare elettricista.
<Credevo che non ce l'avrei mai fatta>spiegherà poi a questo proposito, <perchè dovevi sempre stare attento a quello che facevi ,se ti distraevi anche x un secondo rischiavi di far saltare in aria la casa di qualcuno.non pensavo di essere il tipo adatto , ma volevo comunque provarci.>
Ogni settimana portava a casa la busta paga e la girava subito al padre,tenendo per sè solo quel poco che gli serviva per uscire con la sua fidanzatina,Dixie Locke.
Un bel giorno,nel giugno del 1954,telefonrono dalla Sun Records ed Elvis si precipitò.
Cercavano una voce come la sua per cantare una triste ballata intitolata Without you.
Sam Phillips gliela fece ripetere più volte, ma non era mai convinto.
Forse no era la canzone giusta x lui,così gli chiese di cantare tutte le canzoni che sapeva.
<Restai almeno tre ore,credo>racconterà poi.
<Cantai tutto quello che conoscevooba pop,spiritual,almeno un paio di strofe di tutto quello che mi ricordavo.>
Phillips non era soddisfatto dell'esecuzione musicale di Elvis,però non importava ,sentiva che quel ragazzo sapeva trasmettere qualcosa,anche se ancora non sapeva bene cosa.
Lo mise in contatto con un chitarrista,Scotty Moore,che lo invitò per un'audizione in casa sua, insieme al bassista Bill Black.
Passarono insieme un pomeriggio,accompagnando Elvis in una serie di ballate,ma alla fine, quando se ne fu andato,pur concordando sul fatto che il ragazzo sapeva cantare,i due musicisti conclusero che non era niente di speciale.
Sam Phillips però voleva scoltarli tutti e tre insieme, e il giorno dopo li invitò allo studio di registrazione.
provarono prima con un pezzo di Bing Crosby, poi con una ballata country,ma Elvis sembrava troppo teso a fare bella impressione,per sentirsi abbastanza rilassato e cantare come doveva.
Dopo qualche ora,decisero che forse era il caso di chiudere per quel giorno e rivedersi un'altra volta,quando a Elvis venne in mente un vecchio pezzo blues, That's All Right(Mama).
<All'improvviso>ricorderà Scotty Moore,<Elvis iniziò a cantare questa canzone,mettendosi a saltare e a fare lo scemo, allora Bill prese in mano il suo basso,e iniziò anche lui a fare il pagliaccio,e io attaccai a suonare con loro.Credo che Sam avesse la porta della sala di regia aperta-non so,stava montando qualche nastro o facendo qualcos'altro-fatto sta che mise fuori la testa e ci chiese "Cosa state facendo?" e noi gli rispondemmo che non lo sapevamo."Bene tornate indietro",disse,"trovate un punto da dove iniziare e fatelo di nuovo">
Finalmente,Elvis aveva smesso di cantare balate e si era lanciato in un pezzo ritmato e veloce,proprio quello che Phillips cercava,ma soprattutto lo aveva fatto in un modo originale,fresco ed esuberante.
Lavorarono tutta la sera e alla fine si trovarono tra le mani qualcosa di assolutamente nuovo,un bianco che cantava le canzoni dei neri in maniera trascinante.
Era quello che Phillips aveva sempre cercato.
<Quella musica piaceva (ai ragazzi bianchi), però non erano sicuri se fosse lecito che gli piacesse o meno.Così iniziai a pensare a quanti dischi si sarebbero potuti vendere se trovavi dei cantanti bianchi che sapevano cantare e suonare in quel modo così vivo ed emozionante.>
Elvis,insomma,aveva smesso di essere invisibile e ben presto se ne sarebbero accorti in tanti.
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  #33  
Vecchio 28-11-2006, 08:35
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Predefinito Re: elvis è vivo

GRAZIE Gabby per aver "trasmesso" le pagine del Libro!!!!
ma chi l'ha scritto , se ho ben capito, è questo MASSIMO POLIDORO??
Non l'ho apprezzato, a dir la verita.
Come mia personale e umile valutazione, ho consapevolmente capito che non ho perso nulla nel non comprare il libro, nel senso che lo trovo abbastanza approssimativo e calunnioso nel modo in cui descrive Elvis nel periodo antecedente alla suia morte fino alla morte stessa.
PERO' GABBY GRAZIE LO STESSO DI CUORE , COME GIA' HO DETTO PRIMA, IGNORARE NON E' MAI APPAGANTE...MEGLIO CONOSCERE E POI VALUTARE...SEI D'ACCORDO??
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  #34  
Vecchio 28-11-2006, 08:48
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Predefinito Re: elvis è vivo

Quote:
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ma chi l'ha scritto , se ho ben capito, è questo MASSIMO POLIDORO??
Non l'ho apprezzato, a dir la verita.
Come mia personale e umile valutazione, ho consapevolmente capito che non ho perso nulla nel non comprare il libro, nel senso che lo trovo abbastanza approssimativo e calunnioso nel modo in cui descrive Elvis nel periodo antecedente alla suia morte fino alla morte stessa.
Quoto Silvia, aggiungendo che sono ben felice di aver scelto di non comprarlo.

E' l'ennesimo libro pieno di inesattezze (tra cui la respirazione bocca a bocca, le aspettative di Ginger, che stava con lui solo perchè la madre glielo ha "imposto" per i soldi, ma lei non ne aveva nessuna voglia -non per niente dopo la morte di Elvis è stata fatta correre a gambe levate) non chè distorsioni della realtà.
Aggiungo che Polidoro, come tanti altri, non si sia adeguatamente documentato!!!!

Il mondo è pieno di questi libri .... "teorici"

Gli unici libri in italiano veramente validi e da non perdere per chi vuole conoscere Elvis e il suo mondo sono i soliti:

L'ultimo treno per Memphis/Amore senza Freni
Guida completa ad Elvis Presley
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  #35  
Vecchio 28-11-2006, 14:45
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Predefinito Re: elvis è vivo

Ragazze, in realtà avete avuto un pò di fretta nel giudicare, non è mica finito, sono io che ho iniziato a scrivere solo le prime pagine!!
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  #36  
Vecchio 28-11-2006, 14:51
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Predefinito Re: elvis è vivo

Cmq x farvi ben capire,anche se non ho ancora finito di scrivere, lui fa come una infarinatura dando x scontato che magari le persone che leggono il libro non sono nello specifico fans di elvis ma l'acquisto del libro è sulle morti sospette, quindi ripercorre un po la vita e poi si sofferma su ciò che c'è di strano sulla sua morte!!!Quindi non è una biografia ma semplicemente va a scavare ciò che "puzza", il mistero dietro elvis e nn solo, anche marylin, tenco,morrison, bruce lee!!!
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  #37  
Vecchio 28-11-2006, 15:56
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Predefinito Re: elvis è vivo

Gabby, siccome nemmeno io ho comprato il libro, ora sono curiosa di sapere come va a finire... , quali conclusioni trae l'autore del libro, se le ha scritte tali conclusioni...
Rimango in trepida attesa del seguito...

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  #38  
Vecchio 28-11-2006, 15:59
gabby gabby Non in Linea
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Predefinito Re: elvis è vivo

Ok Lisa,stasera scriverò di più che domani nn ho il pc,me lo portano via x controlli! mi inizio a mettere all'opera!!!
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  #39  
Vecchio 28-11-2006, 17:20
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Predefinito Re: elvis è vivo

NASCE UNA STELLA
Il disc-jokey Dewey Phillips,vera star radiofonica di Memphis, ascoltò per primo il provino di That's All right(mama) e iniziò a trasmetterlo ininterrottamente nel suo programma.
La stazione radio fu invasa di telefonate e telegrammi e la settimana dopo,quando uscì,il disco andò a ruba.
Nel giro di un mese arrivò al terzo posto nelle classifiche regionali di Billboard,la bibbia delle riviste musicali americane,le cui classifiche di vendita sono considerate quelle ufficiali e definitive.
Elvis, in compagnia di Scotty e Bill coi quali costituì un terzetto,fu invitato sempre più spesso a esibirsi dal vivo,in qualche locale e nelle feste all'aperto, e ogni volta i ragazzi del pubblico, ma in particolare le ragazze, impazzivano.
Era il suo modo di muoversi, di sorridere e di dimenare le gambe per tenere il ritmo che le faceva urlare.
Elvis stava diventando una stella,anche se solo a livello locale x il momento.
Il trio fu invitato a esibirsi al celebre "Grand Ole Opry" di Nashville, il più importante festival di musica country,trasmesso anche in diretta alla radio,ma il pubblico snobbò l'interpretazione del giovane cantante di Memphis.
Totalmente opposta fu invece la reazione del pubblico quando i tre si esibirono al "Louisiana Hayride", uno dei programmi radiofonici di musica hillbilly più popolari.
i ragazzi in platea impazzirono e fischiarono chi si esibì dopo di loro.
Elvis fu nuovamente invitato e,ben presto,diventò un ospite fisso del programma.
ormai gli impegni erano talmente tanti che Elvis fu costretto a lasciare il lavoro.
<Mio padre>racconterà poi,<aveva visto un sacco di persone che suonavano la chitarra o facevano cose simili e che non lavoravano,così mi disse:"Devi decidere se vuoi fare il chitarrista o l'elettricista.Non ho mai visto un chitarrista che valesse qualcosa">
Gladys,d'altra parte, raccoglieva in un album gli articoli e le recensioni che parlavano del figlio,e si stupiva di quanto in fretta quel librone si stesse riempiendo.
Quando uscì il secondo disco di Elvis,Good Rockin'Tonight,si piazzò al terzo posto delle classifiche di tutto il Sud,con That's All Right ancora saldo al primo posto.
La decisione ormai era presa,la nuova carriera di Elvis era formalmente iniziata e nessuno la poteva più fermare.
Nemmeno la fidanzata,Dixie,che si rendeva conto di come Elvis si stesse sempre più allontanando da lei e dal suo mondo.
Quando era in giro per qualche spettacolo,lui la chiamava tutte le sere e le giurava amore eterno,ma poi non riusciva a trattenersi davanti alla corte sfacciata che gli facevano tutte le ragazze e ,come di ceva Scotty<era sempre in giro a correre la cavallina>.
Ogni volta che tornava a Memphis ,però,era estasiato di rivedere i suoi ,che avevano cambiato di nuovo casa andando a vivere in un modesto bungalow di mattoni,e di stare con Dixie,anche se la tormentava con la sua gelosia irragionevole.
<Arrivai al punto di dirgli:"Senti,sei stato via tre settimane,sarei dovuta rimanere ad aspettarti tutti i week-end appiccicata alla tv?>ricorderò Dixie in seguito.
Ma la città sembrava a Elvis sempre più aliena e con i vecchi amici si sentiva sempre più a disagio.
Forse loro pensavano che lui si desse delle arie,ma non era vero,anche se ormai era diventato una celebrità.
Agli studios di Sam Phillips incise,sempre con i fidati Scoot e Bill che ormai lo seguivano ovunque,un altro brano,nel suo stile divertente e scansonato,che avrebbe presto bissato il successo dei precedenti,Baby,Let's Play House.
Gli impegni si facevano sempre più pressanti,ogni giorno c'era un nuovo spettacoloo da tenere in qualche cittadina del Sud.<Dormivamo sui sedili posteriori>ricorderà poi Elvis,<facevamo lo spettacolo,smontavamo,ci rimettevamo in macchina e partivamo per la città successiva,a volte arrivavamo giusto in tempo per darci una lavata e suonare>.
Lavorava tantissimo,mieteva consensi ovunque,le ragazze facevano la fila per passare qualche ora con lui,ma Elvis era ancora una stella minore:negli Stati Uniti del Nord era solo un artista juke-box,i dischi della Sun Records,infatti,non avevano una distribuzione abbastanza capillare.
Fu in questo periodo che iniziò ad attirare l'attenzione di Thomas A.Parker,un uomo grande e grosso,un duro di 45 anni,con un sigaro sempre in bocca.
Era uno dei più importanti promoter di Nashville e si faceva chiamare "Colonnello".
Parker decise di prendere Elvis come artista di secondo piano per uno spettacolo itinerante che vedeva come stella principale Hank Snow.
Nello stesso tour si esibiva anche Roy Orbison,un giovane musicista della Sun Records che sarebbe presto diventato un grande artista.
<Era un giovane bullo>ricorderà anni dopo Orbison a proposito del modo che aveva Elvis di comportarsi in scena,<un vero selvaggio che però cantava come un usignolo...La prima cosa che fece quando uscì sul palco fu sputare.In realtà sputò via una gomma da masticare....Poi fece qualche battutaccia di quelle davvero crude-hai presente le battute un pò sporche-che non erano affatto divertenti.La sua parlata era davvero rozza,da camionista...Davvero non esagero se dico che quella notte mi fece un effetto allucinante.>
Le cose iniziarono presto a farsi imbarazzanti perchè,a ogni nuova data del tour,si ripeteva sempre la stessa scenal pubblico impazziva più x Elvis che per Snow.
Al termine di uno spettacolo i camerini furono presi d'assalto dalle ammiratrici di Elvis, che volevano strappargli qualcosa di dosso per portarsi via un ricordo di lui.
Impaurito Elvis dovette arrampicarsi sopra una doccia,con gli abiti a brandelli,mentre interveniva la polizia per ristabilire la calma.
Fu in quell'occasione che il "Colonnello"Parker si rese conto dello straordinario potenziale commerciale di Elvis.
Fino a quel momento,gli affari di Elvis erano stati gestiti prima dallo stesso Scotty,il chitarrista del trio, poi quando erano diventati troppo complicati da Bob Neale , un disc-jokey di Memphis.
Ma Neale non aveva contatti imporanti al di fuori del suo giro e le richieste diventano sempre più grandi e difficili da gestire.
Parker,invece,era un pezzo grosso,con amicizie influenti tanto nelle case disografiche quanto a Hollywood,e non era un segreto per nessuno che Elvis sognava di recitare e ,magari,di diventare il nuovo James Dean.
Iniziò così un corteggiamneto serrato da parte di Parker,che intendeva a tutti i costi prendere definitivamente Elvis sotto la propria ala.
Vernon e Gladys misero in guardia Elvis da quell'uomo del quale non sapevano niente,ma alla fine,visto l'entusiasmo che Elvis dimostrava x lui,descrivendolo come un uomo fantastico e molto intelligente,e viste le enormi pressioni e lusinghe che Parker esercitava su tutti quanti,dovettero accordarsi a quella che sembrava una decisione già presa e firmare in qualità di tutori legali del ragazzo.
Parker sarebbe stato il manager di Elvis e, in cambio, si sarebbe preso il 25% su tutti i futuri guadagni.
Elvis incise ancora un disco per la Sun Records,Mystery train,dopodichè,sulla fine del 1955,il Colonnello Parker iniziò a fare terra bruciata intorno a lui.
Prima di tutto si prese carico dell'organizzazione di tutti gli spettacoli di Elvis;quindi ,ruppe il contratto con Scott e Billy.
Fino ad allora,i due musicisti avevano preso una percentuale sugli incassi,ma ora che Elvis diventava sempre più importante questo non era più possibile,così Parker offrì loro uno stipendio fissorendere o lasciare.
Naturalmente i due accettarono.
Per 35.000dollari,una cifra spropositata per un cantante esordiente a quell'epoca,Parker riuscì infine ad acquistare il contratto di Elvis con la Sun Records e a liquidare Sa Phillips.
Quest'ultimo si ritenne soddisfatto dell'accordo al momento,ma con il passare del tempo si sarebbe reso conto di avere fatto il peggior affare nella storia del rock.
Anche Elvis,dal canto suo,aveva dovuto prendere atto che con Dixie era finita.
Sicuramente lei intuiva che l'aveva tradita e,in cuor suo,era anche pronta a perdonarlo,ma quella non era vita da augurare a una ragazza e così si lasciarono.
iniziava una nuova vita per Elvis Presley,dove tutto sembrava troppo bello per essere vero.
Ma non era affatto detto che sarebbe stata una vita più felice.
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  #40  
Vecchio 28-11-2006, 17:45
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Predefinito Re: elvis è vivo

SEMPRE PIù IN ALTO
Dopo averlo liberato dai vecchi contratti,il "Colonnello" Parker riuscì a strappare per Elvis un buon accordo alla Rca,una delle case discografiche più importanti d'America.
Non fu subito evidente però che l'investimento sarebbe stato proficuo;anzi,per qualche tempo in molti si chiesero se la Rca avesse buttato i propri soldi in una bolla d'aria che era già scoppiata.
Quando i pezzi grossi della casa discografica ascoltarono il primo pezzo che il ragazzo aveva inciso per loro,Hearthbreak Hotel,una canzone strana,quasi disperata e molto diversa dalle altre che aveva fatti Elvis fino ad allora,rimasero di stucco ed erano quasi intenzionati a rispedirgliela indietro.
A Memphis,intanto,la Sun pubblicava i dischi di due esordienti che sembravano molto promettenti,uno si chiamava Carl Perkins e incise blue Suede Shoes,che in seguito avrebbe ripreso anche Elvis,e l'altro,Johnny Cash,incise Folsom Prison Blues.
Qualcuno cominciò a chiedersi se per caso non si fosse puntato sul cavalo sbagliato.
Il "Colonnello" però non dubitava mai del suo ragazzo e continuava inessantemente a lavorare per costrurgli una fama e una reputazione solida.
Nel gennaio 1956,riuscì a piazzarlo nella sua prima apparizione Tv,al Dorsey Brothers Stage Show della CBS.
Quando fu il suo turno,Elvis uscì fuori con una giacca sgargiante,camicia nera,cravatta bianca e pantaloni a strisce luccicanti e attaccò a suonare Shake,rttle and Roll,un bel rock svelto,che gli permetteva di agitarsi come sapeva fare lui e di lasciare a bocca aperta chiunque lo guardava.
gli ascolti però non si impennarono e i giornali non parlarono dell'esibizione.
Ciononostante,Elvis fu invitato altre cinque volte allo spettacolo.
Hearthbreak hotel,intanto,nonostante la sfiducia dei discografici si muoveva bene nelle classifiche e continuava a salire.
anche elvis non stava mai fermo,ogni giorno si esibiva in una città diversa,scendeva fradicio dal palco e si infilava in auto o in treno per arrivare alla prossima città in cui si sarebbe dovuto esibire.
aveva deciso che non avrebbe mai preso lìaereo,fintato che fosse stato possibile,e lo aveva promesso a sua madre.
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