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#1
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Oggi sicuramente si sarebbe reso conto che il modo x superare determinate cose esisteva e ne avrebbe usufruito senz'altro! Cmq all'epoca in america era molto diverso, iniziavano a nascere movimenti che hanno segnato la storia e già era esistente in minima parte ciò di cui noi oggi siamo a conoscenza! Magari era viussuta con più scetticismo di oggi,ma se elvis avesse voluto anche allora avrebbe trovato un aiuto!!!
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#2
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Elvis non è stato mai SOLO, sapeva di essere amato SINCERAMENTE dai suoi fans...
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#3
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certo sono d'accordo con te,ma alla sera quando chiudeva la porta di casa..in realtà era solo pur circondato da persone.....e in questo senso era solo!! |
#4
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Tania ... sono perfettamente d'accordo con Te..... la solitudine è una brutta bestia...... sicuramente per Lui era ancora più difficile..... perchè davanti ai suoi Fans doveva apparire sereno .... (dove in realtà non lo era affatto)
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#5
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Per quanto possa sembrare assurdo quello che sto per dire, io capisco il legame Elvis/pillole.
Mi spiego meglio, anche se diventerà una lunga lettura, per chi avrà voglia di farlo. Partendo dal presupposto che ii quegli anni quando ha iniziato non solo Elvis, ma anche i medici si preoccupavano solo dell’effetto “benefico” dei farmaci sul corpo (credo che tutti siamo a conoscenza che in quegli anni non ci si preoccupava degli affetti collaterali a lungo termine, ma solo del risultato immediato – vedi talidomide, anfetamine, sonniferi, ecc). Posso immaginare che sia stato improvviso e sconvolgente, anche per lui, rendersi conto che non solo non ne poteva più fare a meno, ma ne aveva bisogno sempre di più!! Nella vita ci vuole coraggio e determinazione, ma alle volte ci sono degli eventi che creano delle ferite che possono non si rimarginarsi più e basta una minima cosa perché le ferite si riaprano, il cuore sobbalza per un nonnulla e il cervello comincia ad impazzire, creando ripercussioni anche nel corpo. Oggi tutto questo viene chiamato esaurimento nervoso e/o depressione. Guardando alla vita di Elvis, a noi sembra facile, perché aveva tanti soldi e poteva permettersi anche di comprare le persone. Proviamo solo per un attimo ad immaginare la giornata di Elvis! Concerti su concerti e poi il nulla. Certo c’erano gli “amici” che gli facevano compagnia, c’erano i musicisti che lui pagava perché cantassero gospel con lui fino a mattina, ma poi? C’era il vuoto, c’era la necessità di inventarsi la giornata, c’era la voglia di far qualcosa di diverso, come un film o un tour all’estero, c’era un padre assente che lo assillava perché spendeva troppo (realisticamente esagerato, ma erano soldi che si guadagnava lui), c’era il tormento di essere lui il responsabile della morte di sua madre, c’era una famiglia che aveva costruito e che per colpa sua era andata a rotoli, c’era un manager sciacallo a cui lui sentiva di dover tutto e, infine, c’era il suo entourage, composto da persone che guardavano solo al proprio interesse e che ormai di lui non fregava proprio niente!! Credo che, non appena apriva gli occhi, le sue domande ricorrenti fossero: cosa faccio oggi? Quanto questa gente sta con me perché sono Elvis persona o perché sono Elvis Presley? E’ vero che aveva i fans e questa è stata la sua fortuna, ma stare con i suoi fans corrispondeva ad almeno un’ora e mezza al giorno, con un impegno fisico e psicologico che io personalmente non so se saprei affrontare!! E’ tutto questo il triste risultato della ricchezza oppure di una persona sensibile, emotiva, insicura, paurosa fino a diventare arrogante, che proprio a causa dell’improvviso successo a 20 anni, ha perso il controllo della sua vita? Quanti di noi sarebbero stati così diversi da Elvis Presley? Guardiamoci dentro! Noi parliamo con il senno di poi che è distante ben 31 anni dalla sua morte, lasso di tempo in cui la medicina ha fatto progressi da gigante e ci è stata allungata la vita, ma a che prezzo? La nostra società ha poco di che criticare Elvis Presley nel momento in cui i nostri giovani si immergono nella cocaina e nell’alcol, per potersi divertire. Noi che ci sentiamo tanto evoluti e così saggi da poter giudicare Elvis, per le pillole e le pistole, facciamo parte di una società dove si ammazzano i genitori per € 500, dove l’anoressia dilaga e fa morire, solo per seguire degli stereotipi imposti, dove i pushers della droga sono bambini di 8 anni e quegli stessi bambini sono vittime di ignobili pedofili!! Eppure siamo diventati bravissimi nel considerare tutto questo malattia!! Tutto questa mia analisi non ha lo scopo di giustificare Elvis. Questa è invece una morale che io faccio soprattutto a me stessa Era meglio se Elvis non avesse preso tante pillole ed è dura accettare che sia stato capace di far soffrire chi lo circondava, ma la domanda che mi pongo sempre: in percentuale chi ha sofferto di più? Elvis o gli altri? La mia risposta è Elvis !!! Ribadisco che questo mio post è un'analisi, ma mi chiedo sempre: Qualcuno di coloro che hanno circondato Elvis si sono fatti la domanda: dove sto sbagliando? Ultima Modifica di hurt : 22-10-2008 10:09 |
#6
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Mio Dio Hurt ... sei semplicemente fantastica.... hai espresso il mio pensiero.... (non sono prorprio capace a scrivere ... e si vede) appoggio tutto......
Sei grande.... ![]() ![]() ![]() |
#7
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Le cose da analizzare sono diverse nel fenomeno Elvis Presley.
1)Elvis ha avuto un successo travolgente che ha sconvolto non solo il mondo della musica,ma anche e (sopratutto) la sua vita,con tutto quello che ne è derivato. 2)Elvis Presley è stato da sempre una "macchina per fare soldi",da far funzionare sempre e farlo rendere il più possibile,anche a discapito della sua salute (sia mentale che fisica). 3)Elvis Presley ha sembra avuto al suo fianco persone che hanno sempre chiesto e presteso soldi,essendo una persona buona ( oppure ingenuo) non si è ,mai tirato indietro. 4)Elvis ha trascurato la sua vita sentimentale, con l'inevitabile fallimeto del suo matrimonio, era sempre in giro a fare spettacoli. 5)Nel momento del bisogno tutti (o quasi),si sono allontanati da lui. 6)Elvis ha avuto la sfortuna (o necessità) di assumere sonniferi,i quali hanno un'effetto di dipendenza,nel lungo periodo. 7)Ovviamente non mi sono scordato il discorso genitori,la morte della madre ha segnato un capitolo (che poi durerà tutta la vita) la sua vita, Vernon è stato una presenza paterna solo di contorno,e non determinante nella vita del figlio. |
#8
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ciao a tutti ho letto le vostre non è facile dire qualcosa ,penso che priscilla e il padre erono le persone più vicine e lui non ha mai ascoltato . la situazione degli ultimi anni ........ ha raccolto quello che ha seminato . Ma io consiglio basta pensare a queste cose godiamoci tutto quello che il re ci ha lasciato la sua musica i film i concerti ,tutto questo ci da ancora tanta gioia godiamoci questo grazie elvis
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#9
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#10
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grazie carmen la cosa che ci dovremmo chiedere è come mai dopo 31 anni elvis è cosi grande. io sono stato in asia x 15 anni ed anche li ancora oggi imitatori feste ecc ecc da bangkok a singapore ad hong kong al giappone dove l'ex primo ministro grande fans come ultimo tour in america si è fatto portare a memphis. Malgrado i films malgrado non fosse mai uscito dagli stati uniti malgrado alcuni lp non propio belli malgrado tutto Elvis è il Re
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