E' morto Michael Jackson

[elvis84]

Elvis e Michael Jackson sono stati artisti simili,in ere diverse. Entrambi con una bellissima voce,sapevano ballare e dare spettacolo sul palco,e non erano dei grandi poeti o compositori..la morte è avvenuta in condizioni simili,Elvis rimane Elvis,secondo me il più grande,ma M. Jackson è sicuramente tra i migliori della storia,assieme ad altri miti intramontabili come John Lennon Freddie Mercury ecc.. e come la maggior parte di essi..anche a Michael Jackson è toccata la stessa prematura fine.

[dani]

Grazie Lisa!
Sempre sul corriere oggi c'e' un articolo di Adriano Celentano,ve lo riporto perche' personalmente ci leggo stima e rispetto, e anche se non sono una simpatizzante del molleggiato l'ho aprezzato in mezzo a tutto quello che sta saltando fuori in questi giorni....


(corriere della sera)
IL RICORDO

Ascoltai Billie Jean e capii: è un re
Poi le accuse l’hanno massacrato

Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean


di ADRIANO CELENTANO
Dentro di me, Michael Jackson è esploso quando dall’album di Thriller sentii per la prima volta Billie Jean. Rimasi colpito oltre che dal suo modo di cantare originalissimo, dall’innovativo arrangiamento di Quincy Jones. Geniali gli archi in controtempo a una ritmica scarna dove il basso, in primo piano, la faceva da padrone a sottolineare che stava per arrivare un Re. Già dall’introduzione, infatti, prima ancora di udire la sua voce, ebbi la strana sensazione come se quel basso dall’aria un po’ ossessiva e quegli archi che come in punta di piedi gli facevano da controcanto, fossero la sua voce. Quasi come ad annunciare: «Ragazzi sono arrivato… per un po’ di tempo ci sarò io…». E lui c’è stato. Le note di quell’introduzione erano il preludio di un qualcosa che stava musicalmente accadendo. Poi arriva la sua voce. E alla fine di quel brano, prima ancora di sentire il resto dell’album, avvertivo già il fragore di un uragano che si sarebbe propagato per tutta la terra.
Settecentocinquanta milioni di dischi venduti. E ora, tutti lì a domandarsi chi l’ha ucciso. La diagnosi di arresto cardiaco, una banalità che dimostra quanto puerili possano essere la fantasia di chi viene colto in errore o l’incompetenza non certo degna di un medico, se si è esagerato nell’iniettare una medicina alla quale si era già assuefatti. Sono appena 48 ore da quando Michael è morto e la parola complotto ha già fatto il giro del mondo.

Ma il vero assassino è davanti a noi, è lì che ci guarda, lo incontriamo tutti i giorni quando andiamo a comprare il giornale o quando guardiamo la televisione. Si può dire che l’assassino ce l’abbiamo in casa, gli diamo da mangiare, da dormire, però non facciamo niente per educarlo a non uccidere. Facciamo finta di non vederlo e ci guardiamo bene dall’incazzarci se la notizia che esce dal piccolo schermo sulla piena assoluzione di Michael Jackson non ha lo stesso risalto di quando invece, per anni, lo hanno infamato accusandolo di molestie sessuali. Per dieci anni i «criminalmedia» lo hanno massacrato nonostante lui si dichiarasse innocente e nonostante nessuna prova sia mai emersa. Lo hanno distrutto, devastato, piegato in due. E quando finalmente avevano l’opportunità di farlo rialzare per il giusto riscatto di fronte al mondo, i media cos’hanno fatto? Gli hanno dato l’ultimo colpo di grazia: hanno detto «Michael Jackson è stato assolto». Ma lo hanno detto talmente a bassa voce che la pugnalata infertagli dai media stavolta è stata fatale.
Con l’animo ancora grondante di sangue ha cercato allora di dar voce a quell’innocenza finalmente riconosciuta, in un modo diverso e come sempre geniale. Lo sforzo era sovrumano. Doveva raccogliere le sue ultime forze ormai sbrindellate dalla micidiale macchina del consumismo e così ha annunciato il suo ultimo incontro con i milioni di fan che si sono scapicollati per avere i biglietti ed essere presenti in uno dei 50 concerti-evento a Londra. Per cinquanta giorni avrebbe cantato, divertito e giocato con chi lo ha sempre amato e non ha mai dubitato della sua innocenza. Avrebbe parlato al mondo di quella verità che i media hanno vigliaccamente omesso. Ma il mondo ora lo ha capito!...

28 giugno 2009

[Puccy1]

dani

Ciao Lisa, Ciao a TUTTI
ho decisamente interpretato male...chiedo scusa se con le mie parole ho offeso qualcuno. Vi chiedo di perdonarmi .

Traqnuilla Dani succede a tutti di capire male....

[Puccy1]

Si con lui se ne va un icona un simbolo di un epoca....

Peccato che si sia rovinata la carriera per certe scelte...ma chissa' di cosa provava dentro ...

Ha dato molto come Elvis...ognuno a suo modo ma hanno segnato la storia della musica..

Certi giornalisti parlano solo perche' hanno testate da riempire...false e che demoliscono le persone..ne diranno di cotte e di crude....senza conoscere l'animo e le loro difficolta' ..senza conoscere la loro vita...per "lavoro" ma vorrei risevare a loro la stessa cosa..vediamo dopo che pensano..

Nessuno di loro due si e' mai nascosto..fino all'ultimno sulla scena...si dovvrebbero solo condannare manager che tutto fanno per i soldi senza sapere che chi hanno in mano sono persone non macchine fruttasoldi..

Anche certi medici dovrebbero essere radiati..

Anche se ai tempi la medicina era non come adesso e certe cose non si sapevano bene dovebbero ben limitarsi......e tanto meno se non sanno gli effetti non bisogna esagerare..

Oggi gli artisti si ritirano giusto o sbagliato che sia ...

[Puccy1]

Ora di pari conto ne elogiano le sue doti dopo che lo hanno massacrato...mah...

Nessuno lo vedeva come persona...solo un pedofilo ect..e la gente pure ci credeva quello e' il fatto..io non ci credo..no...voleva solo fare del bene...

Non e' solo il Corriere della Sera...e' un male di tanti....giornali e giornalisti...

Al Tg hanno anche detto facendo vedere un filmato di lui e Lisa:

"MJ disse un giorno a Lisa Marie...sento che faro' la stessa fine di tuo padre.."

[Puccy1]

Wynn

condivido in pieno i commenti negativi sull'articolo del Corriere.
Non si può sparlare in questa maniera e offendere il povero Elvis che ovviamente non può replicare.
Vorrei capire dove abita e come mangia il giornalista in questione, se considera trash una dimora elegante come Graceland, monmento Nazionale degli Stati Uniti d'America.
Evidentemente l'ignoranza di questa persona, che sicuramente non si sarà minimamente documentata, non tiene conto degli usi e costumi dell'America degli anni '50, '60 e '70, e non sa o non ricorda che fino all'ultimo giorno di vita Elvis non si è mai nascosto da niente e da nessuno, donandosi ai fan in un modo che le star di oggi semplicemente si sognano.
Il giornalista in questione non sa che soltanto quattro anni prima di morire Elvis è andato in onda davanti a 1 miliardo e mezzo di telespettatori mostrandosi in splendida forma. No, il giornalista in questione sa solo che Elvis mangiava hamburger tutto il giorno (con le mani), magari pure ruttando, mentre si nascondeva da tutti quanti.
Mi chiedo solo se in America si permettono di scriverle queste cose sui giornali. Ma sono sicuro di no.

Se questa è la preparazione dei giornalisti del Corriere della Sera a questo punto non si dovrebbe più credere a una sola parola di quello che viene scritto di qualunque argomento.

Condivido...Non

[Puccy1]

Grande Molleggiato!!! Grazie Dani!!!!

Ma come sempre troppo tardi per alcuni personaggi..sigh!!


E quata gelosia c'e' dietro per alcuni....

[Puccy1]

In un articolo si dice che i figli non sono suoi..................

........


I figli di Jacko non sono suoi

Notizia del 28 giugno 2009 - 15:01
È guerra per l’affidamento di Prince Michael jr (12 anni), Paris (11) e Prince Michael II (7), tra l’ex moglie e madre dei primi due Debbie Rowe, nonna Jackson, la tata che li ha cresciuti e un padrino. Ma la Rowe rivela: Paris e Michael Jr non sono suoi

E questo..


Potrebbero ereditari milioni di debiiti, ma anche, se le indiscrezioni delle ultime ore sono vere, una fortuna inimmaginabile. Sì, perché i tre figli di Michael Jackson, Prince Michael Jr, 12 anni, Paris Michael Katherine, 7 e Prince Michael II, detto Blanckett, di 7, sarebbero i destinatari di una bibilioteca segreta di canzoni.

A rivelarlo, Ian Halperin, l’autore della biografia Unmasked. The Michael Jackson Story, al quale il cantante confessò: «Voglio lasciarle ai miei figli, come eredità». Vincolato a mantenere il segreto fino a quando Jackson sarebbe rimasto in vita, Halprin rompe il silenzio valutando in «diverse centinaia di milioni di dollari» il potenziale valore dei brani incisi negli ultimi anni. Fortuna che potrebbe azzerare i debiti lasciati dalla pop star - mezzo miliardo di dollari -.

Peccato che a tre giorni dalla morte, l’affidamento dei tre bambini è già diventato un casus belli. Da una parte l’ex moglie nonché madre dei primi due, l’infermiera Debbie Rowe (dalla quale Jackson divorziò nel '99 con un accordo secondo il quale lei avrebbe rinunciato alla custodia ma, secondo indiscrezioni riprese dal Los Angeles Times, lui le garantì in cambio -oltre a un pesante assegno - i «diritti familiari» in forza dei quali potrebbe tornare a farsi avanti), dall’altra l’agguerrita nonna Jackson , Katherine, che negli ultimi anni è stata la parente più vicina al cantante.

Ma anche l’ex tata Grace Rwaramba, che ha cresciuto e meglio di qualunque altra persona conosce i bambini. Dulcis in fundo, un padrino, Mark Lester, che è corso sugli schermi della televisione Abc per far sapere che «in assenza di accordi chiari sarebbe pronto ad occuparsi di Prince, Paris e Blanket.

A buttare benzina sul fuoco ci pensa la stessa Debbie che in mezzo a tutto sto polverone avrebbe dichiarato che "i suoi due figli, Paris e Michael Jr, non sono figli del re del pop". Lo rivela Brian Oxman, avvocato di Michael. Fatto che, se confermato, da una parte sarebbe molto irregolare dal punto di vista dellla famiglia Jackson, perché a suo tempo Debbie firmò un accordo secondo il quale non avrebbe mai parlato di paternità di Paris e Michael Jr. E l'accordo prevedeva di "sopravvivere" alla morte di Jacko. Dall’altra parte, la dichiarazione della donna aprirebbe apre nuove possibilità sulla questione delicatissima dell'eredità della pop star.. E richiederebbe, eventualmente, una prova del Dna che in passato non è mai stata effettuata.
Intanto continuano a filtrare indiscrezioni sugli ultimi attimi di vita del cantante. Sembra infatti che Murray fosse stato assunto soltanto 11 giorni prima dalla dalla AEG per assistere il cantante durante i 50 concerti programmati a Londra. E che il cardiologo, lo scrive il Mirror, avrebbe tentato di rianimarlo con una iniezione di adrenalina al cuore. Esattamente quella, i cinefili la ricorderanno, che John Travolta pratica a Uma Thurman in Pulp Fiction. Solo che nel capolavoro di Tarantino Uma si risvegliava tra le braccia di John, per Jacko non c’ è stato nessun happy end.

[Puccy1]

fanno le foto pur sulla barella mentre lo stanno rianimando...

Ora la storia si ripete..senza contegno e rispetto...

[Puccy1]