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  #681  
Vecchio 07-08-2008, 14:18
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HO LETTO! GRAZIE ROX!!!
LISAAAA!!! MI SA KE QUALCOSA STA CAMBIANDO!!!!!
Perla, non mi voglio illudere prima del tempo e magari per niente, ma di solito dico: la prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza...ma alla terza inizio a preoccuparmi!
....In questo caso inizio a preoccuparmi positivamente!!

LISA
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  #682  
Vecchio 07-08-2008, 14:25
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ATTENZIONE PERLINA CHE NON SUCCEDA DAVVERO!!!!
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
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  #683  
Vecchio 07-08-2008, 14:39
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Perla, non mi voglio illudere prima del tempo e magari per niente, ma di solito dico: la prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza...ma alla terza inizio a preoccuparmi!
....In questo caso inizio a preoccuparmi positivamente!!

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Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io?
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  #684  
Vecchio 07-08-2008, 15:16
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SI PERLA ...precoccupiamoci di diffondere ELVIS in tutto il mondo !!!!!!!!
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  #685  
Vecchio 07-08-2008, 15:21
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Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io?
Preoccupati, preoccupati!!!! Non esiste più bella preoccupazione al mondo!!!

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  #686  
Vecchio 08-08-2008, 19:42
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MALEDIZIONE DI BATMAN/1 - MORGAN SARA' OPERATO



Non c'è pace per i protagonisti dell'ultimo film di Batman. L'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti di Hollywood, è rimasto ferito «in modo serio» in un incidente stradale in Mississippi. Lo ha confermato la polizia, precisando che l'incidente stradale è avvenuto la scorsa notte nella zona di Ruleville, in Mississippi. L'attore è stato estratto dall'auto, sulla quale viaggiava in compagnia di una persona, e trasportato in aereo all'ospedale più vicino. Non sono stati finora forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni, tranne che l'attore era in grado di parlare.

MOLTE FRATTURE Il tre volte premio Oscar, viene definito in «buono spirito» dalla sua portavoce, dopo essere rimasto ferito in un brutto incidente stradale avvenuto ieri nei pressi di Charleston, in Mississippi, dove l'attore vive con la moglie. Freeman ha riportato la frattura di un braccio e di un gomito, mentre sarebbe meno gravi del previsto i danni ad una spalla. La 71enne star di Hollywood, trasferito in elicottero al 'Regional Medical Center' di Memphis, è rimasto lucido e ha anche scherzato con i medici al suo arrivo in ospedale. «Sarà sottoposto oggi pomeriggio, o domani, ad un piccolo intervento chirurgico per la riduzione delle fratture», ha fatto sapere Donna Lee, la sua portavoce. «Non ci sono indicazioni di abuso di alcol o stupefacenti. Molto probabilmente si è addormentato al volante», ha detto Ben Williams, sergente di polizia che è intervenuto sul luogo dell'incidente, precisando che «nessun altro mezzo o pedone è stato coinvolto». Freeman, uno dei protagonisti dell'ultimo film della saga di Batman «Il cavaliere oscuro», era al volante di un'auto quando sarebbe stato colto dal un colpo di sonno. Il veicolo, dopo che l'attore ne ha perso il controllo, si è capovolto più volte su se stesso. Accanto a lui era seduta una donna, identificata col nome di Demaris Meyer. Per estrarli è stato necessario tagliare le cinture di sicurezza. Le condizioni della passeggera, ricoverata presso lo stesso ospedale, sono definite buone.

Da www.cineblog.it

Morgan Freeman lascia l'ospedale

pubblicato: venerdì 08 agosto 2008 da Carla C. in: Attori News









Morgan Freeman ha lasciato l’ospedale dopo il ricovero per il brutto incidente stradale della settimana scorsa. L’attore è stato operato ed ora sta decisamente meglio, dovrà soltanto portare un collare di precauzione per circa 8 mesi ma l’incubo è passato:
“Mi sento alla grande. Sto davvero bene. Ringrazio lo staff dell’Elvis Presley Hospital e anche le tante persone in tutto il mondo che si sono preoccupate per me. E’ fantastico scoprire quanta gente si prende cura di te e ti vuole bene”.
Siamo contenti sia tutto ok. E pensare che certi siti quel maledetto giorno davano come titolo: Morgan Freeman sta morendo, Morgan Freeman in fin di vita. Tié.

*******************
da www.barimia.it

Morgan Freeman torna a casa ma non troverà la moglie


Il sito internet della rivista People fa sapere che Morgan Freeman è stato dimesso. L’attore premio oscar si trovava da qualche giorno nell’Elvis Presley Hospital di Memphis dopo il grave incidente stradale occorsogli nel nord del Missisipi mentre stava tornando a casa. Con lui viaggiava anche una donna ma lei non ha riportato conseguenze rilevanti. Freeman invece si è fratturato il braccio sinistro in più punti e si è anche ferito una spalla.

Sul momento le sue condizioni sono apparse molto serie e una volta essere arrivato in ospedale è stato immediatamente operato per ricomporre le lesioni multiple al braccio. Adesso, ormai fuori pericolo, ha potuto lasciare l’ospedale. I dottori gli hanno prescritto di portare un collare ortopedico per almeno sei mesi e il divieto assoluto di giocare a golf per il prossimo anno. Morgan Freeman ha dichiarato di sentirsi molto bene ed ha ringraziato lo staff medico che si è preso cura di lui e tutti i fan che gli hanno fatto sentire il loro affetto. Ora però dovrà affrontare anche il divorzio dalla moglie annunciato proprio nel periodo di degenza in ospedale.

Alessio Morrone
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  #687  
Vecchio 10-08-2008, 20:04
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Da Rockol.it

Elvis (ancora) 'redivivo': in preparazione un disco natalizio

La speculazione dell'immagine dei grandi artisti del passato non sembra avere fine. Elvis, uno che ne ha viste forse meno da vivo che da morto, sarà il protagonista di un disco natalizio che lo vedrà, ancora una volta, circondato da interpreti femminili.
"Elvis Presley Christmas duets" conterrà alcuni brani natalizi cantati in passato dal King che, grazie alla tecnologia moderna, lo vedranno impegnato in duetto con alcune giovani cantanti come Carrie Underwood, LeAnn Rimes, Gretchen Wilson, Martina McBride e Amy Grant.
L'album è stato realizzato con il completo supporto della famiglia Presley. "Siamo felici che queste artiste abbiano 'collaborato' con Elvis per realizzare le nuove versioni delle sue canzoni natalizie", ha dichiarato Priscilla Presley. "Sono sicura che lui sarebbe stato orgoglioso di lavorare con loro".
Di seguito, la tracklist non ancora confermata del disco:
"I`ll be home for Christmas" con Carrie Underwood
"Blue Christmas" con Martina McBride
"Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
"Silent night" con Sara Evans
"Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
"Silver bells" con Anne Murray
"White Christmas" con Amy Grant
"O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman dei Little Big Town
"Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
(10 Ago 2008 )
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  #688  
Vecchio 12-08-2008, 09:42
Maile Maile Non in Linea
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Da www.pianetarock.it



lunedì 11 agosto 2008
Elvis Presley: un disco "inedito" di duetti giusto in tempo per Natale


1) Un nuovo disco firmato Elvis Presley.
2) Pieno di collaborazioni con famose voci femminili.
3) In uscita per Natale.
Tre ingredienti che, messi nello stesso calderone, non possono che portare ad un unico risultato: un enorme numero di copie vendute.
Questo è quanto ci attende con "Elvis Presley Christmas Duets", album in uscita proprio a fine anno, realizzato con l'entusiastica collaborazione della famiglia Presley.
Priscilla, ex moglie del Re, ha dichiarato: "Siamo felici che la tecnologia attuale ci permette di realizzare un tale lavoro, in cui alcune delle più belle voci contemporanee duettano con Elvis, lui ne sarebbe felice."
Su quest'ultimo punto, sono certo che in molti (me compreso) avrebbero qualcosa da ribattere...
Per la cronaca, di seguito la tracklist completa di "Elvis Presley Christmas Duets".
  1. "I'll be home for Christmas" con Carrie Underwood
  2. "Blue Christmas" con Martina McBride
  3. "Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
  4. "Silent night" con Sara Evans
  5. "Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
  6. "Silver bells" con Anne Murray
  7. "White Christmas" con Amy Grant
  8. "O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman (Little Big Town)
  9. "Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
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  #689  
Vecchio 16-08-2008, 21:06
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Usa/ Oggi anniversario morte Elvis,Memphis ricorda il Re del Rock

Fiaccolata ha aperto settimana di celebrazioni per "The King"

postato 4 ore fa da APCOM ARTICOLI A TEMA



Memphis, Tennessee, 16 ago. (Ap) - Trentuno anni fa, il 16 agosto 1977, il mondo si fermò costernato alla notizia della morte di Elvis Presley, trovato senza vita dalla compagna Ginger Alden nella stanza da bagno della sua casa di Graceland, vicino Memphis, in Tennessee.
Tanto bastò a trasformare il Re del Rock - una leggenda vivente all'apice del successo con oltre un miliardo di dischi venduti solo negli ultimi cinque anni - in un vero e proprio mito, complici le voci sul fatto che in realtà Elvis sarebbe stato vivo e che la morte fosse stata solo una messa in scena. Ancora oggi, come una moderna storia epica, c'è chi sostiene di averlo visto vivo e chi si appella alle cosiddette "dieci prove" per convincersi che non sia mai scomparso.
Di fatto, la casa del cantante, nato a Tupelo l'8 gennaio 1935, è meta di veri e propri pellegrinaggi, soprattutto da quando nel 1982 la sontuosa dimora è stata trasformata in un museo, una sorta di santuario del rock. Proprio da qui ieri sera alle 21.30 (le 3.30 del mattino in Italia) è partita la Candlelight Vigil, la fiaccolata che dà inizio all'Elvis Week, la settimana di celebrazioni in ricordo del Re del Rock.
Numerosi i fan che, come ogni anno, hanno partecipato all'evento e che resteranno a Memphis per tutta la settimana, partecipando agli incontri, alle rappresentazioni e alle celebrazioni in onore di Elvis, probabilmente ucciso da un cocktail di farmaci. "The King", il Re, stava infatti attraversando un periodo di forte depressione, complice anche la fine del suo matrimonio con Priscilla, che ottenne il divorzio nell'ottobre 1973.


da Virgilio notizie
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  #690  
Vecchio 17-08-2008, 09:59
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(©L'Osservatore Romano 18 luglio 2008 )

A colloquio con madre Dolores Hart: negli anni Cinquanta star del cinema e oggi suora di clausura

Love me tender di un amore più grande





In «Loving you» fu la prima attrice a baciare Elvis Presley sul grande schermo

di Silvia Guidi
Quello che madre Dolores cerca sempre di far capire a giornalisti, fan, semplici curiosi che le scrivono per posta elettronica, figli e figlie spirituali, ex colleghi dello star system e amici vecchi e nuovi è che non è mai veramente cambiata. Sfogliando l'album dei ricordi della sua vita, e le tante interviste rilasciate oltre cinquanta anni fa a tabloid e riviste di cinema, ci si accorge che è proprio così. Anche il nome è rimasto lo stesso: Dolores Hart, l'idolo dei teen-agers rockabilly, la protagonista di film di enorme successo come King Creole e Wild is the wind, con Anna Magnani e Anthony Quinn, la prima attrice che ha baciato Elvis sul grande schermo (in Loving you), la nuova Grace Kelly amata e odiata da milioni di fan ("Il flirt con Elvis è autentico o solo una trovata pubblicitaria per promuovere il film?", si chiedevano più o meno tutte le ragazzine d'America che affollavano i cinema dalla provincia profonda ai quartieri alti di New York nell'estate del 1957, ritagliando le sue foto per chiedere al parrucchiere di copiare il suo esatto tono di biondo), la brillante e sensibile interprete di commedie sofisticate a teatro è oggi madre Dolores, priora delle novizie nell'abbazia Regina Laudis a Bethlehem, Connecticut. La stessa donna, senza soluzione di continuità.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" scrivevano i cronisti dei tabloid in technicolor degli anni Cinquanta riportando le dichiarazioni di una giovanissima starlet dai luminosi occhi azzurri, stupiti della serena determinazione di una ragazzina cresciuta a Beverly Hills, contesa dalle majors e abituata a compensi a molti zeri, ma con una rocciosa determinazione a "fare la cosa giusta" come direbbe Spike Lee, o meglio, a tenere "il cuore al posto giusto" come consiglia la grande scrittrice cattolica americana Flannery O' Connor, a centrare ambizioni, aspirazioni, affetti e desideri sull'Unico che è in grado di rispondere alle attese del cuore.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores ai giornalisti che le chiedevano rivelazioni sul suo prossimo film, intendendo davvero "qualsiasi cosa": dai riflettori di Hollywood alle trappole dello star system e gli sgambetti tra colleghi, dall'euforia del successo - all'inizio degli anni Sessanta era tra le giovani promesse più quotate della scuderia Metro Goldwyn Mayer - al timore di deludere le aspettative di un pubblico esigente come quello di Broadway, dall'angoscia della telefonata dell'agente o del responsabile del cast che non arriva, al dolore di dover lasciare il set e i colleghi dopo mesi di lavoro, vita in comune e preoccupazioni condivise.
"Se ti fidi davvero di Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores Hicks (il suo vero cognome) agli altri e a se stessa, anche le sfide private e le ferite invisibili all'esterno come il dolore per il divorzio dei genitori, divisi dall'alcol e dalla competizione nel lavoro - Bert ed Harriett Hicks erano entrambi attori -, i litigi continui in famiglia (Bert amava il gioco e la bella vita, "era un tipo alla Clark Gable", spiega la figlia), l'infanzia dalla nonna a Chicago, e, con il passare degli anni, la lotta con una vocazione tanto strana quanto affascinante, la fatica di dover lasciare l'amatissimo fidanzato, l'imprenditore californiano Don Johnson, perché Dio chiede la vita e la chiede tutta, secondo modalità totalmente impreviste, in modo misterioso ma inequivocabile, chiedendo una radicalità di scelta che fa paura a se stessi e agli altri, apparentemente assurda e incomprensibile anche per tanti credenti.
È stata la determinazione a prendere sul serio il suo desiderio di essere pienamente e totalmente felice a portare Dolores prima a voler essere una brava attrice, poi a non accontentarsi dei lustrini effimeri dei party postproduzione e di qualche titolo a sette colonne sui giornali, lasciando la gabbia dorata degli studios di Hollywood per il silenzio pieno di canti di un'abbazia benedettina in mezzo alle praterie del Connecticut, dove il lavoro è coltivare un appezzamento di 359 acri, mungere le mucche prima all'alba (la sveglia suona alle due di notte per il mattutino), curare la serra delle fragole e accogliere nel proprio cuore tutto lo smarrimento e la disperazione del mondo per offrirla a Dio con la pacata bellezza del canto gregoriano.
"Prima ancora di aver compiuto vent'anni mi sono accorta che lavorare nel cinema mi dava molta meno gioia di quello che mi sarei aspettata" racconta Dolores, per far capire che il suo lavoro non è stato un ostacolo, ma una strada al compimento della sua vocazione, la circostanza che le ha permesso di essere leale di fronte al suo desiderio di verità e bellezza, fino a scegliere la clausura. L'addio agli studios, infatti, arriva dopo il 1961, l'anno in cui interpreta Chiara in Francesco d'Assisi di Michael Curtiz; immedesimarsi con il personaggio la conduce a bussare sempre più spesso alla porta dell'abbazia di Bethlehem. "Ogni volta era più bello arrivare e facevo sempre più fatica ad andarmene. Ho capito che quella era casa mia".
Anche l'amicizia con Elvis, all'inizio della sua carriera, l'ha aiutata a capire che il successo non è sinonimo di felicità. "Mi chiedono sempre di lui, ovviamente" spiega madre Dolores, ricordandolo come "un ragazzo gentile e timido, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, non era ancora così famoso. Mi stava molto simpatico perché mi chiamava signorina Dolores; a Hollywood solo lui e Gary Cooper mi chiamavano così. Elvis era un ragazzo buono e sensibile, ma col passare degli anni era sempre più triste e solo, e terribilmente infelice".

Madre Dolores, quando ha realizzato che la presenza di Cristo era l'unica vera risposta ai bisogni più profondi del cuore?

Potrei dire che è la risposta, la presenza di Cristo, che mi ha fatto capire meglio la domanda. Posso solo sperare di aver capito qualcosa di questa domanda con la testimonianza della mia vita. E soprattutto sperare che, grazie all'"evidenza visibile" della mia vocazione di religiosa capirò la profondità della presenza del Signore nella sua Incarnazione. Un rapporto vivo e personale con Cristo è necessario per capire che la Sua presenza è l'unica cosa veramente reale e veramente preziosa della nostra vita.

Quando ha deciso di uscire dal turbine di impegni, prove, riprese, interviste e tournée della sua carriera di attrice?

In realtà non ho mai davvero abbandonato il "turbine" della mia carriera di attrice, è qualcosa che vive ancora con me. Tanti attori sono venuti spesso all'abbazia per trovare risposte alla loro confusione e alle loro ferite, e sono felice che il mio essere qui apra a loro una strada personale, sia per loro un accesso privilegiato verso un luogo dove posare l'ancora, un'occasione per riconciliarsi con Dio nel modo più profondo e autentico possibile. I miei amici portano all'abbazia il flusso costante delle angosce che riempiono i loro cuori. Sono rimasta vicina alla comunità degli attori attraverso la loro presenza e attraverso la mia dedizione a loro.

Cosa ricorda con più affetto del suo lavoro a Broadway?

The Pleasure of His Company è stata la prima e unica volta che ho lavorato a Broadway. È stata un'esperienza meravigliosa che mi ha fatto conoscere alcuni dei più grandi artisti dell'epoca, come Cornelia Otis Skinner, Charlie Ruggles e Walter Able. Mi ha insegnato di più guardare Cyril Richard rubarmi la scena che seguire le direttive di un qualsiasi altro regista. Io pensavo di avere una speciale vis comica e uno speciale feeling col pubblico quando ero sul palcoscenico con lui; non mi ero accorta che gli spettatori morivano dal ridere perché Cyril, dietro di me, faceva delle buffe smorfie guardando il soffitto e tirandosi le orecchie. Un vecchio trucco da vaudeville? Certamente. Ma funzionava davanti al pubblico naïve di fine anni Cinquanta.

L'abbazia Regina Laudis è famosa in Connecticut per la sua stagione teatrale. Come è nata l'idea di costruire un palcoscenico accanto al convento?

Una cara amica, Patricia Neal, è venuta a trovarmi all'abbazia dopo la fine del suo matrimonio nel 1979, un dolore che l'ha provata molto. Abbiamo pensato che una delle cose più efficaci per farle riacquistare il senso della sua dignità e la consapevolezza del suo valore di persona era farla tornare su un palcoscenico. Ma prima dovevamo costruirne uno. Con l'aiuto di Patricia ci siamo riuscite. A metà degli anni Ottanta abbiamo inaugurato il "The Gary-The Olivia Theater", costruito in nome di Gary Cooper e sua figlia Olivia: è un teatro all'aperto da cinquecento posti, con spendide produzioni tutte le estati. Abbiamo rappresentato praticamente tutto Shakespeare e musical come MusicMan o Fiddler on the Roof l'anno scorso. Quest'estate metteremo in scena West Side Story.

</I>E continuerete a vendere i cd di canto gregoriano del coro Regina Laudis

L'anno scorso abbiamo inciso il nostro nuovo compact, L'annuncio del Natale, con una selezione di pezzi cantati che inizia con l'Avvento e accompagna l'ascoltatore fino all'Epifania. È una gioia speciale sentire la Genealogia di Cristo cantata dalla badessa come facciamo durante la messa di mezzanotte nella nostra chiesa Jesu Filii Mariae, e mi ha reso davvero felice accettare la proposta di leggere la traduzione inglese poi incisa sul cd, che si può ordinare tramite il nostro sito www.abbeyofreginalaudis.com. È stato uno splendido regalo iniziare il lavoro un anno dopo il passaggio alla casa del Padre della nostra fondatrice.
La badessa Benedict Duss nutriva un profondo amore per il canto, un amore che ha trasmesso a tutta la comunità fin dai suoi inizi, "imbevendo" di musica la nostra vita e chiamando esperti come Dom Joseph Gajard dell'Abbazia di Solesmes e Theodore Marier, celebre insegnante di canto e direttore di coro, per lavorare con le suore. Da subito la comunità ha iniziato a studiare canto e sviluppare un amore particolare per la bellezza del suo puro suono e la sua capacità di tradurre i misteri della Chiesa. La badessa ne era ben consapevole, e non ha lasciato niente di intentato perché la comunità fosse costantemente "colmata" e accompagnata della maestà della musica.
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