Priscilla parla della sua vita e carriera

[Lisa]

Priscilla Presley sarà nel Kentucky i giorni 10 e 11 Ottobre 2005 per presenziare alla conferenza "Toyota's In the Interest of Women" nella quale parlerà, in base alla sua esperienza, della formula per avere successo.
Ha rilasciato a tal proposito una breve intervista al "The Courier Journal", che vi riportiamo qui sotto:

- Di cosa parlerai durante la Conferenza?
Priscilla: Sostanzialmente porterò il pubblico attraverso la mia vita e ciò che ho imparato tramite le tribolazioni, le prove e tutto ciò con cui ho avuto a che fare. Non si può sapere come vivere con una star, specialmente quando si è giovani. E' un sogno, ma credimi, non così irreale come si può immaginare.

- Come hai trovato il coraggio di mettere fine al tuo matrimonio con Elvis?
Priscilla: E' stato l'anno più difficile per me, in assoluto.
Non è stata una decisione che ho preso rapidamente. Non potevo cambiare il suo mondo. E' divertente, grandioso, ma quando hai un figlio, le cose sono un po' differenti.
Non puoi sempre viaggiare, non puoi fare quello che vorresti come facevi prima. Volevo portare mia figlia in viaggio con me quando andavamo fuori dal paese. Era una cosa che davvero non potevo fare perchè altri membri del gruppo avevano bambini e lui non voleva avere un mucchio di bambini attorno....Fai i conti con la realtà.
Quello fu probabilmente il momento di svolta per me. Ero al servizio di due padroni. Dovevo affrontare il fatto che il suo mondo non sarebbe mai cambiato. Non è stato facile lasciarlo, ho continuato ad amarlo, ma ho dovuto iniziare una vita per conto mio.

- Hai desiderato diventare un'attrice e un'autrice?
Priscilla: Non era sempre tra le mie aspirazioni. Ero piena di buona volontà e volevo crearmi una mia vita. I miei genitori stanno ancora insieme, hanno appena festeggiato il loro 57° anniversario di matrimonio, sono cresciuta in una famiglia molto unita, come Elvis, tra l'altro. Ero preparata per essere una moglie e una madre. Non avevo sogni di andare ad Hollywood e diventare un'attrice. Sono cose che sono arrivate gradatamente dopo il mio divorzio. Dopo la morte di Elvis, mi sono resa conto che dovevo rimettere insieme i pezzi della mia vita. Siamo rimasti amici sino al giorno della sua morte.

- Come sei arrivata a recitare e nel ramo della pubblicità?
Priscilla: Ho iniziato a disegnare vestiti e ho avuto una mia boutique per 5 anni, poi mi è stato chiesto di fare pubblicità e sono diventata portavoce per la firma Wella.
Ho iniziato molto tardi ad entrare negli affari. Ho fatto un passo alla volta.
E' stata una sfida perchè non avevo mai recitato prima.
Ho presto lezioni di recitazione. Ero molto timida, ho dovuto essere forzata sul palco per recitare. Facevo un piccolo show chiamato "Those Amazing Animals" con Burgess Meredith. Anche se abbiamo fatto solo 13 shows, mi trovavo di fronte ad un pubblico.

- Come sei finita nel film "Una pallottola spuntata?" (The Naked Gun - in USA)
Priscilla: Ho recitato nella serie "Dallas" per 5 anni. Stavano girando "Una Pallottola Spuntata" ed hanno chiesto di vedermi, sono andata e mi hanno fatto un'audizione, mai pensando che avrei avuto la parte. Dissero che non stavano cercando un'attrice comica. Era proprio quello che non volevano. Mi chiamarono 3 giorni dopo dicendomi che avevo avuto la parte. Ero totalmente shockata!! Non riuscivo a capire perchè avessero scelto me. Una volta iniziato a girare mi sono sentita molto a mio agio e mi è piaciuto moltissimo. E' stato il periodo migliore che ho avuto. Leslie (Nielsen) non avrebbe potuto essere più simpatico. E' stato un collaboratore fantastico, anche perchè sapeva che ero al mio primo film importante.

- Cosa ti ha portato a diventare un'autrice?
Priscilla: Il libro "Elvis and Me" è stata una risposta al libro "Elvis" di Albert Goldman, che criticava Elvis in ogni aspetto. Non volevo che "Elvis" fosse un libro che mia figlia potesse leggere pensando che quello era suo padre.
Era più di un tentativo disperato per chiarire l'immagine di Elvis, ho scritto un libro molto personale.

- Come è stato scrivere quel libro?
Priscilla: Scrivere non è mai facile perchè le emozioni si fanno sempre sentire e bisogna cercare di scrivere in una certa prospettiva, con il senso delle proporzioni per chi legge. Così ho scritto e riscritto, tutto a mano. E la ragazza che mi ha aiutata, Sandra, ha curato l'edizione. Ho scatoloni e scatoloni di pagine manoscritte. Non è stato facile, è stato un lungo processo, e ho detto che non l'avrei più fatto.

- Come trascorri il tuo tempo per essere felice?
Priscilla: Cerco di passare molto tempo con la mia famiglia. Ci tengo molto alla mia famiglia. Faccio esercizio e cerco di non stressarmi. Cerco di fare le cose che mi piacciono unite a quelle di cui ho bisogno. In America siamo molto devoti al lavoro e tendiamo a metterlo come priorità prima di ogni altra cosa. Non concediamo troppo tempo a noi stessi.

LISA