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Vecchio 13-08-2007, 07:18
hurt hurt Non in Linea
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Ge721 Grazie Little Tony

Anche se, lo ammetto, ma Little Tony non suscita le mie simpatie, ritengo che in questa dichiarazione dice delle sacrosante verità

Musica: Little Tony, Elvis Presley Ci Ha Cambiato La Vita

Roma, 12 ago. - (Adnkronos) - "Al rock manca Elvis Presley". Con queste parole Little Tony, al secolo Antonio Ciacci, ricorda il "Re del Rock'n'Roll", scomparso 30 anni fa, raccontando all'ADNKRONOS cosa significo' per il mondo, per la musica e per la sua carriera il ragazzo di Memphis. "La storia tra me e Elvis -spiega Little Tony- inizia quando avevo 14 anni. Negli anni '50 i dischi arrivati dall'America hanno cambiato tutto, non solo la musica, ma anche il costume, il modo di atteggiarsi. E' arrivata la liberta'.Il rock e' stato la liberazione grazie a cui sono caduti tanti tabu'''.
C'e' nostalgia, nelle parole di Little Tony. ''Ora, a 50 anni di distanza -osserva- le cose sono peggiorate. I tabu' costringevano i giovani dell'epoca ad una vita brillante, ma oggi siamo allo 'sfacelo' e questo mi dispiace perche' quella era musica da divertimento e non da 'sballo', come quella di oggi. L'influenza della musica e' stata dunque fortissima e il capostipite di questa musica era lui, Elvis Presley". Lo stesso Little Tony e' stato da tanti definito l'"Elvis" italiano e della sua vicinanza al mito americano ricorda: "Elvis era un giovane che assomigliava a noi, quando io avevo 14 anni lui ne aveva 20. Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da Elvis, ancora oggi ci sono imitatori che vivono imitando Elvis''.
''La sua immagine -assicura- e' ancora fortissima, e' ancora al primo posto come business, se qualcuno riesce a fare un arrangiamento delle sue canzoni va al primo posto. Michael Jackson aveva preso un po' il suo posto per i giovani, ma non era come Elvis. Lui aveva i capelli, i vestiti, la macchina che tutti noi abbiamo copiato. E' proprio vero, ''ci manca Elvis'''.
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  #2  
Vecchio 13-08-2007, 08:38
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

Eh già, anche se Little Tony, chissà per quale motivo non è proprio amato da noi fan di Elvis, ricordiamoci che spetta a lui di diritto il titolo di fan n.1 di Elvis in Italia! E per questo suo intervento bisogna ringraziarlo caldamente... quindi GRAZIE LITTLE TONY!
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  #3  
Vecchio 13-08-2007, 14:37
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Ge745 Re: Grazie Little Tony

Anche io non amo tanto Little Tony, però su questo suo intervento concordo pienamente in particolare riguardo la degenerazione di certa musica attuale.
Little Tony è vissuto in un momento particolare, e non solo lui ma in tanti hanno provato sulla propria pelle dei cambiamenti epocali sia dal punto di vista culturale ma soprattutto economico e di costume.
Elvis è stato il simbolo di questa svolta, di questa rivoluzione culturale, vi ricordate i primi video censurati o per meglio dire con inquadrature dalla vita in su?
Little Tony ci ricorda tutto questo e ci fa riflettere sulle nuove tendenze musicali non sempre positive.
Grazie Hurt per averci dato la possibilità di leggere questo articolo e riflettere su queste problematiche!!!
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  #4  
Vecchio 13-08-2007, 17:54
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

Grande Tony!
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  #5  
Vecchio 13-08-2007, 18:33
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

ho visto un suo concertoi circa 1 mese fa,lo ricorda sempre e ne trasmette tante immagini e canta i suoi rock'n roll,un grazie sentito a little tony!!!!
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  #6  
Vecchio 17-08-2007, 08:40
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

16/8/2007 (8:57)

Little Tony: "Elvis ci ha cambiato la vita"




Little Tony in un'immagine di un recente concerto

«Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da lui»

ROMA
«Al rock manca Elvis Presley». Con queste parole Little Tony, al secolo Antonio Ciacci, ricorda il «Re del Rock’n’Roll», scomparso 30 anni fa, raccontando all’ADNKRONOS cosa significò per il mondo, per la musica e per la sua carriera il ragazzo di Memphis. «La storia tra me e Elvis -spiega Little Tony- inizia quando avevo 14 anni. Negli anni ’50 i dischi arrivati dall’America hanno cambiato tutto, non solo la musica, ma anche il costume, il modo di atteggiarsi. È arrivata la libertà. Il rock è stato la liberazione grazie a cui sono caduti tanti tabù».

C’è nostalgia, nelle parole di Little Tony. «Ora, a 50 anni di distanza -osserva- le cose sono peggiorate. I tabù costringevano i giovani dell’epoca ad una vita brillante, ma oggi siamo allo “sfacelo” e questo mi dispiace perchè quella era musica da divertimento e non da ’sballò, come quella di oggi. L’influenza della musica è stata dunque fortissima e il capostipite di questa musica era lui, Elvis Presley». Lo stesso Little Tony è stato da tanti definito l’«Elvis» italiano e della sua vicinanza al mito americano ricorda: «Elvis era un giovane che assomigliava a noi, quando io avevo 14 anni lui ne aveva 20. Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da Elvis, ancora oggi ci sono imitatori che vivono imitando Elvis».

«La sua immagine -assicura- è ancora fortissima, è ancora al primo posto come business, se qualcuno riesce a fare un arrangiamento delle sue canzoni va al primo posto. Michael Jackson aveva preso un pò il suo posto per i giovani, ma non era come Elvis. Lui aveva i capelli, i vestiti, la macchina che tutti noi abbiamo copiato. È proprio vero, “ci manca Elvis”» Insomma, un autentico femomeno. Non solo musicale, ma anche di costume. «Tutte le ragazze -ricorda Little Tony- avevano come idolo Brigitte Bardot, come si pettinava e come si vestiva. È un pò come guardare a un fratello o a una sorella per imitarli. E noi musicisti guardavamo a lui, come Zucchero si è ispirato ai grandi Bluesmen americani, Vasco Rossi sa che se non ci fosse stato Elvis oggi non ci sarebbe neanche lui. Personalmente apprezzo la musica di tutti, ma io il rock ce l’ho nel cuore. Sono stato in Francia, dove ho incontrato Tina Turner e Little Richard che, a 74 anni, canta ancora come quando era giovane».

E dopo tanti anni il legame di Little Tony con il genere musicale non si è placato. «Il rock n roll -sottolinea il cantante- ti fa sentire giovane anche guardando gli altri. Amo e ascolto anche altri tipi di musica, ma quando sono in piena attività e ho l’adrenalina in corpo devo sentire rock. Stimo e rispetto tutti, ma non me ne importa niente, che siano Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, perchè il rock non si ferma a Elvis. Chi è al di “fuori” non può capire che cos’è stato per noi, è stata una liberazione nel vero senso della parola, un vero e proprio cambiamento culturale che ci ha fatto affrontare la vita in maniera diversa. A chi ci crede è stata una cosa che ha cambiato lo stile di vita. O la senti o non la senti. E oggi è ancora così».

«Se mi voglio rilassare -dice Little Tony parlando dei generi musicali che ama sentire- ascolto Ray Charles, Steve Wonder, ma altrimenti per me non c’è altro che rock. Anche la musica dance ha fatto della musica fantastica, ma è una cosa diversa, è sempre un pò artefatta. Noi all’epoca eravamo 30 anni avanti a tutti, in «Cuorematto» c’è un ritmo che viene dal rock ’n roll e ha avuto tantissimo successo. Se Little Tony fa tantissima televisione e c’è ancora vuol dire che qualcosa abbiamo lasciato, non è stata la “canzoncina”, c’è la storia. Ho iniziato in Inghilterra e poi con Celentano, Sanremo, ho avuto una carriera incredibile e viene tutto dalla forza del rock». Al giorno d’oggi però secondo, Little Tony «non c’è più una cultura rock».

«Direi -spiega il cantante- che ci sono due Italie: quella che segue Vasco Rossi e Ligabue e quella che segue la musica melodica di Biagio Antonacci, Raf, Antonello Venditti. Anche se il rock di Vasco Rossi e Ligabue è più un rock alla Bruce Springsteen, perchè il rock è anche spettacolo. Vasco Rossi per i concerti si mette un jeans e una maglietta, ma dice delle cose che i giovani vogliono ascoltare e canta con una grande band. Hanno anche una tecnologia incredibile. Ma senza la storia del rock come si sarebbe potuti arrivare a Ligabue?».

«Insieme a noi -ricorda ancora - c’erano Claudio Villa, Nilla Pizzi...se ci siamo arrivati è perchè tre ragazzini di Roma e un ragazzo di Milano hanno iniziato a fare queste cose. Senza dimenticare che quello che ha fatto conoscere il rock’n’roll è stato il juke box,che è stato importantissimo perchè a metà degli anni 50 era in tutti i bar e lì si ascoltava rock non certo i dischi melodici che mandavamo in radio. C’erano i Platters, ’Tutti Frutti” perchè era la musica che ti faceva ballare. Questo -assicura Little Tony- è stato il cambiamento di tutto».

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  #7  
Vecchio 18-08-2007, 21:27
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

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16/8/2007 (8:57)

Little Tony: "Elvis ci ha cambiato la vita"




Little Tony in un'immagine di un recente concerto

«Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da lui»

ROMA
«Al rock manca Elvis Presley». Con queste parole Little Tony, al secolo Antonio Ciacci, ricorda il «Re del Rock’n’Roll», scomparso 30 anni fa, raccontando all’ADNKRONOS cosa significò per il mondo, per la musica e per la sua carriera il ragazzo di Memphis. «La storia tra me e Elvis -spiega Little Tony- inizia quando avevo 14 anni. Negli anni ’50 i dischi arrivati dall’America hanno cambiato tutto, non solo la musica, ma anche il costume, il modo di atteggiarsi. È arrivata la libertà. Il rock è stato la liberazione grazie a cui sono caduti tanti tabù».

C’è nostalgia, nelle parole di Little Tony. «Ora, a 50 anni di distanza -osserva- le cose sono peggiorate. I tabù costringevano i giovani dell’epoca ad una vita brillante, ma oggi siamo allo “sfacelo” e questo mi dispiace perchè quella era musica da divertimento e non da ’sballò, come quella di oggi. L’influenza della musica è stata dunque fortissima e il capostipite di questa musica era lui, Elvis Presley». Lo stesso Little Tony è stato da tanti definito l’«Elvis» italiano e della sua vicinanza al mito americano ricorda: «Elvis era un giovane che assomigliava a noi, quando io avevo 14 anni lui ne aveva 20. Tutti i cantanti del mondo sono stati influenzati da Elvis, ancora oggi ci sono imitatori che vivono imitando Elvis».

«La sua immagine -assicura- è ancora fortissima, è ancora al primo posto come business, se qualcuno riesce a fare un arrangiamento delle sue canzoni va al primo posto. Michael Jackson aveva preso un pò il suo posto per i giovani, ma non era come Elvis. Lui aveva i capelli, i vestiti, la macchina che tutti noi abbiamo copiato. È proprio vero, “ci manca Elvis”» Insomma, un autentico femomeno. Non solo musicale, ma anche di costume. «Tutte le ragazze -ricorda Little Tony- avevano come idolo Brigitte Bardot, come si pettinava e come si vestiva. È un pò come guardare a un fratello o a una sorella per imitarli. E noi musicisti guardavamo a lui, come Zucchero si è ispirato ai grandi Bluesmen americani, Vasco Rossi sa che se non ci fosse stato Elvis oggi non ci sarebbe neanche lui. Personalmente apprezzo la musica di tutti, ma io il rock ce l’ho nel cuore. Sono stato in Francia, dove ho incontrato Tina Turner e Little Richard che, a 74 anni, canta ancora come quando era giovane».

E dopo tanti anni il legame di Little Tony con il genere musicale non si è placato. «Il rock n roll -sottolinea il cantante- ti fa sentire giovane anche guardando gli altri. Amo e ascolto anche altri tipi di musica, ma quando sono in piena attività e ho l’adrenalina in corpo devo sentire rock. Stimo e rispetto tutti, ma non me ne importa niente, che siano Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, perchè il rock non si ferma a Elvis. Chi è al di “fuori” non può capire che cos’è stato per noi, è stata una liberazione nel vero senso della parola, un vero e proprio cambiamento culturale che ci ha fatto affrontare la vita in maniera diversa. A chi ci crede è stata una cosa che ha cambiato lo stile di vita. O la senti o non la senti. E oggi è ancora così».

«Se mi voglio rilassare -dice Little Tony parlando dei generi musicali che ama sentire- ascolto Ray Charles, Steve Wonder, ma altrimenti per me non c’è altro che rock. Anche la musica dance ha fatto della musica fantastica, ma è una cosa diversa, è sempre un pò artefatta. Noi all’epoca eravamo 30 anni avanti a tutti, in «Cuorematto» c’è un ritmo che viene dal rock ’n roll e ha avuto tantissimo successo. Se Little Tony fa tantissima televisione e c’è ancora vuol dire che qualcosa abbiamo lasciato, non è stata la “canzoncina”, c’è la storia. Ho iniziato in Inghilterra e poi con Celentano, Sanremo, ho avuto una carriera incredibile e viene tutto dalla forza del rock». Al giorno d’oggi però secondo, Little Tony «non c’è più una cultura rock».

«Direi -spiega il cantante- che ci sono due Italie: quella che segue Vasco Rossi e Ligabue e quella che segue la musica melodica di Biagio Antonacci, Raf, Antonello Venditti. Anche se il rock di Vasco Rossi e Ligabue è più un rock alla Bruce Springsteen, perchè il rock è anche spettacolo. Vasco Rossi per i concerti si mette un jeans e una maglietta, ma dice delle cose che i giovani vogliono ascoltare e canta con una grande band. Hanno anche una tecnologia incredibile. Ma senza la storia del rock come si sarebbe potuti arrivare a Ligabue?».

«Insieme a noi -ricorda ancora - c’erano Claudio Villa, Nilla Pizzi...se ci siamo arrivati è perchè tre ragazzini di Roma e un ragazzo di Milano hanno iniziato a fare queste cose. Senza dimenticare che quello che ha fatto conoscere il rock’n’roll è stato il juke box,che è stato importantissimo perchè a metà degli anni 50 era in tutti i bar e lì si ascoltava rock non certo i dischi melodici che mandavamo in radio. C’erano i Platters, ’Tutti Frutti” perchè era la musica che ti faceva ballare. Questo -assicura Little Tony- è stato il cambiamento di tutto».

Bravo Tony. L'unico passaggio che non approvo, è quando accosta Vasco Rossi a Bruce Springsteen. Ci ritroveremo al Roxy Bar/ Bevi la Coca cola che ti fa bene/// Street of Philadelphia/ The gost of Tom Joad... Il giorno e la notte
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Vecchio 25-08-2007, 12:55
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

Ritengo che Little Tony è l'Elvis italiano per eccellenza . Non ha mai smentito di essere un fan di Elvis (a differenza di tanti altri interpreti nostrani e pure famosi che si guardano bene dall'ammetterlo !) e se qualcuno ha qualche dubbio provvederò a citarvi un aneddoto. Circa 28 anni fa (il Re era appena scomparso) lo andai a trovare a Casalpalocco per proporgli una mia composizione intitolata "Senza te" (elvisiana naturalmente) poi cambiata in "Il blues di un cuore solitario". Mi colpirono le diverse auto americane anni 50 targate "ELVIS", viali del giardino intitolati al Re e dintorni, posters dappertutto. La canzone gli piacque e si entusiasmò. Tanto da volerla proporre alla Durium a Milano che regolarmente gliela bocciarono. Ebbene in quell'incontro di circa 80 minuti non fece che parlare non di sè ma del King, della sua vita, del suo carisma, della sua morte (accidenti che disgrazia !), della disperazione e dello sbando che aveva involontariamente prodotto tra i suoi discepoli. Dobbiamo tutti avere rispetto del nostro Tony. Viva Tony, viva Elvis
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  #9  
Vecchio 25-08-2007, 13:06
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GeA111 Re: Grazie Little Tony

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Eh già, anche se Little Tony, chissà per quale motivo non è proprio amato da noi fan di Elvis, ricordiamoci che spetta a lui di diritto il titolo di fan n.1 di Elvis in Italia! E per questo suo intervento bisogna ringraziarlo caldamente... quindi GRAZIE LITTLE TONY!
E' una bravissima persona, un discreto imitatore, ma non il fan n. 1 di Elvis!!!

C'ho discusso una volta con lui 10 anni fa e ti assicuro che ne sapevo molto più di lui di Elvis. E lo canto pure molto molto meglio di lui (scusa ma non ce la facevo a non dirlo!).
E' uno dei tantissimi fans, ma assolutamente non il primo.

Un Saluto
J.
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  #10  
Vecchio 25-08-2007, 16:03
Gondar Gondar Non in Linea
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Predefinito Re: Grazie Little Tony

Senti jerry lee, non è che sei tu il Pavillon prestato alla kappasolo?
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